SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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mercoledì 30 settembre 2009

LA STRADA


Scendo le scale.
Ogni giorno la stessa strada. Non cambio nemmeno più, la direzione è la stessa. La meta la stessa, ormai da anni.
Sono un topolino dentro la sua scatola e che si muove dentro la ruota.
Ormai è diventato automatico salutare le persone che incontro. Siamo così puntuali che a seconda di dove ci incrociamo capisco se sono in ritardo di qualche minuto o no.
Gli impiegati comunali, gli impiegati della Provincia, l'assessore con la mascella quadrata, il "belloccio" del comune (a me personalmente non piace, preferisco l'assessore ... piccolo ma con sguardo magnetico!), le maestre mi sorridono ormai sono talmente dentro alla scuola che se vado via io crolla tutto!, le mamme con i bambini,...
Ecco siamo arrivate... bacio bacio... mi raccomando Giada non parlare... ciao vengo a mensa oggi ...
Torno indietro non sono ancora sola, la mia amica.
Caffè al solito bar, non mi piace ma lei si ferma volentieri, lascio perdere non ho voglia di sollecitare nessuna discussione così presto.
L'accompagno al portone della Provincia, stiamo 5 minuti a chiaccherare e ridere magari! Ciao ... oggi ci sei... sì ci vediamo oggi pomeriggio sì buon lavoro... anche a te.... ciao.
Passo davanti alla fontana giro a destra vado al mio bar, spero di poter leggere il giornale se qualcuno non l'ha preso prima di me.
Ecco il leghista, uffa comincerà con la solita storia dell'amante intelligente,
ma chi gli l'ha detto che le donne sono stupide, ma soprattutto chi gli ha detto che qualcuna ha in mente di diventare la sua amante!
No comment, andrei troppo oltre la normale censura.
Torno indietro le solite notizie già sentite alla televisione.
.....discussioni, dibattiti, polemiche, veline, escort, politici, Berlusconi, Brunetta, corteo, pensionato cade di bicicletta, scuola, Gelmini,.....
Tzunami terremoto nelle Filippine migliaia di morti e dispersi... ancora una volta!, ma quella parte del mondo è proprio sfortunata!
Sembra quasi la mano divina che ogni tanto fa un po' di pulizia... sono troppi troppo ignoranti troppo sporchi... diamo una bella pulita per rimettere tutto a posto.
Ma lo sporco non è in questi paesi, è nei nostri civilizzati! con l'arroganza di chi ha i soldi, con macchine superlussuose, ristoranti dove non possono entrare tutti, località con alberghi di lusso che chiamano il turismo e poi scannano il visitatore prendondogli cifre da capogiro... aerei fatiscenti....l'ultima trovata per giustificare il mal funzionamento: il triangolo delle Bermude si è spostato verso l'Africa!!!!!!!!!!!!!!!!

Buona giornata a tutti

QUANDO



Quando tutto sembra perduto

quando i raggi del sole sembra che non scaldino più

quando l'acqua non disseta

quando le lacrime di un bambino lasciano indifferenti

quando l'orrore della guerra viene guardato come un film

quando la violenza è l'insegnamento dei genitori ai figli

quando assistiamo impotenti ad uno stupro e non interveniamo

quando la morte per la strada diventa spettacolo

quando i ragazzi pensano che l'unico divertimento sia la droga

quando il quanto diventa la cosa più importante

quando l'oggi non avrà più domani

quando la musica è silenzio

quando il silenzio è musica

quando vivrò per i miei ideali

quando .....

IL MORTAIO

Alcuni viaggiatori hanno rischiato di cadere da un treno regionale in corsa per l'improvvisa apertura di una porta. Così imparano a prendere gli Eurostar.
Lì spesso le porte non si aprono neppure a fine corsa.

martedì 29 settembre 2009

CAFFE' DOLCE


Una statuetta vecchia di 5.000 anni raffigurante Venere o la Dea Madre è stata riportata alla luce in Turchia da archeologi dell'Università tedesca di Tubinga,nel corso di una campagna di scavi condotta a Canakkale.

IL MORTAIO

Il presidente dell'Akragas, la squadra di Agrigento, ha dedicato la vittoria al boss mafioso arrestato da pochi giorni.
AUTOGOL.

domenica 27 settembre 2009

MAI E SEMPRE


Anche oggi affronto la vita.
Ultimamente mi sembra una lotta fra il bene e il male.
Vorrei potermi fermare e riposarmi.
Questi sono momenti che spesso comincio a ripensare a tante cose e poi inevitabilmente cado nel fatto e non-fatto.
Ripenso a quanti MAI e quanti SEMPRE sono stati detti.
A quante promesse non mantenute racchiuse in queste due semplici assurde e agghiaccianti parole.
Nessuno ha pensato qualche volta a quanti limiti possano avere.
Non sono infinite eterne. Limitano, limitano e basta.
Dal momento che vengono pronunciate ecco il limite dell'inizio e subito dopo ecco il limite della fine.
Come fossero racchiuse fra due linee che recintano un confine.
Non ho ancora contato le frasi che possono racchiudere questi avverbi.
Avverbi di luogo o di tempo?
Perchè c'è anche da fare questa distinzione.
Al massimo possiamo dire che delimitano il "luogo del tempo".
Pensate di andare verso la meta del MAI passando attraverso il SEMPRE.
E' follia?
No, si comincia così in amore... non ti lascerò MAI.... ti amerò per SEMPRE.
Ed uno comincia ad immaginare cose assurde come una vita fatta di baci parole dolci, mano nella mano a guardare i tramonti.
Poi si accorge che la fantasia è andata oltre la realtà che non ci sarà niente di tutto quello che è stato detto e promesso a parole.
In punto di morte alla persona cara si dice... tu non morirai MAI vivrai per SEMPRE.
Illusione per chi sa perfettamente che quando è nato ha firmato un "contratto" per morire.

Mia figlia dice spesso... non ci riuscirò MAI... e lei ha 9 anni.
Saremo amici per SEMPRE... esiste un'amicizia che è durata oltre lo spazio e il tempo?
Sarò SEMPRE vicino a te....
Non m'innamorerò MAI più...
Non farò MAI più un'indigestione di frutti di mare....
.................................

A chi non si sofferma un attimo a pensare, danno l'impressione dell'eternità. Ma sappiamo perfettamente che l'eternità è ancora tutta da dimostrare, che non esiste niente di statico nel nostro mondo, che tutto può evolvere in ogni momento in positivo o negativo e perchè allora ci nascondiamo dietro queste parole così false?
Ultimamente quando qualcuno l'ha pronunciate ho risposto .... MAI e SEMPRE non esistono.... e mi sono sentita subito una sciocca.
Ho pensato anche se fosse possibile che una parola vivesse senza l'altra.
Sono inscindibili? Sono come due Soli nello stesso cielo?
Ma nel nostro universo questo non esiste e non ne conosciamo ancora uno che possa darci la sicurezza della doppia presenza nello stesso spazio.
Allora uno deve essere un Sole e l'altro la Luna?
Ma così uno sarebbe più importante e più luminescente dell'altro, mentre sappiamo che questo non è mai accaduto.
Il SEMPRE annulla il MAI e viceversa, ma non posso coesistere e non possono cancellarsi a vicenda.
Esiste un paradosso che li possa far vivere entrambi senza far soffrire nessuno?

sabato 26 settembre 2009

QUESTA E' L'ACQUA (libro)


David Foster Wallace

"Alle 2:30 del mattino, a letto, Solomon Silverfish, sassone segreto, celta teorico, aveva due notizie per Ira Schoenweiss, all'altro capo del filo. La prima era che a sentire le vicende di quella notte il culo troppo-stupido-e-ciccione-anche-solo-per-commentare-quanto-fosse-stupido-e-ciccione di Ira Schoenweiss era ancora il culo di Ira Schoenweiss solo perchè stava a dentro una grossa imbracatura giudiziaria che glielo teneva attaccato al corpo. La seconda era che se Silverfish non sbagliava quello era il terzo e peggiore arresto per guida in stato di ebrezza in due anni, e che si credeva, che Silverfish era un superman? Che faceva miracoli giudiziari?"

Mi è sempre piaciuto crogiolarmi nella frase ... la vita è come le 121 facce di un diamante: a seconda di come le metti sotto la luce brillano di luce più o meno intensa...
Potrei dire la stessa cosa della raccolta di Wallace.
I suoi racconti hanno luce a seconda di come li guardi. Non sono completamente entusiasta del linguaggio che usa o di come collega i vari momenti, ma se affrontiamo il tutto con l'ottica di chi vuole sondare i vari stati d'animo umani allora possiamo anche accettarlo.
E' un po' mettere in evidenza alcuni aspetti della società americana: le sue mediocrità, i suoi eccessi, le sue malattie psicologiche, gente comune gente importante non ha importanza chi viene raccontato. Si vuole soltanto evidenziare lo stato d'animo: dalla pazzia alla derisione della malattia, alla superficialità di come viene affrontata la vita.
Sicuramente chi ha recensito le sue opere e ne ha tratto lodi non mi ha completamente convinta di quello che ho letto.
Io sono italiana, sono europea in noi c'è una cultura diversa fatta di tante altre problematiche e meno vicina a quella dell'autore.
Da leggere e valutare a seconda del proprio stato d'animo.

IL MORTAIO

Secondo il Papa, le famiglie allargate e le convivenze rovinano i bambini.
Secondo noi, però, capita che le famiglie si allarghino perchè certi bambini rovinano le convivenze.

venerdì 25 settembre 2009

Senza Vergogna

DANTE, L'INEVITABILE (libro)


Ismail Kadare

"Il nostro pianeta è troppo piccolo per permettersi il lusso di ignorare Dante Alighieri. Sfuggire a Dante è impossibile come sfuggire alla propria coscienza. Nessun'altra creazione letteraria colloca a tal punto la coscienza umana, o meglio i suoi tormenti, nel proprio epicentro.
In Europa, in questo vasto quartiere che racchiude l'Italia e il suo Dante- ma potremmo dire Dante e la sua Italia-, non troverete nessuno che non abbia mai sentito pronunciare il suo nome. Quest'ultimo, del resto, vi raggiungerà ovunque andiate, negli Stati Uniti, in Russia, in Israele, ma anche in Giappone, in Australia o in Nuova Zelanda. Se ancora esistono paesi assenti da questa mappa (paesi che potremmo chiamare NoDantelands), è evidente che si tratta di una situazione provvisoria."

Vi svelo un segreto il mio libro "di comodo", quello che rileggo volentieri quando non ne ho altri è, è sempre stato e sempre sarà la DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri, soprattutto l'Inferno.
Mai come adesso trovo articoli, libri, commenti sull'autore che ha decretato la storia dell'Italia.
Chi non conosce Dante? Con simpatia o no è stato letto, con intenzionalità è stato interpretato, con voluttà è stato sondato nei versi più nascosti per trovare segreti .
Perchè sezionarlo? Dante e la Divina Commedia camminano a braccetto nella loro magnificenza.
Ogni volta si sono svelati a me che leggevo lati sublimi, verità che la volta precedente non avevo percepito.
I Gironi non sono altro che la nostra vita.
E l'autore Kadarè svela come siano stati in qualche modo artefici anche della vita dell'Albania dei suoi travagli nelle invasioni.
L'amore che questo popolo ha dimostrato verso un poeta e la sua opera nel corso dei secoli è da ammirare. Non è un'opera nata da un loro consanguineo, ma importata da un paese vicino e amata come fosse stata propria.
Ogni tempo è il tempo di Dante, non possiamo dire che era meglio leggerlo nel Trecento ed adesso, dopo più di settecento anni, è obsoleto.
Non vi immaginate nemmeno per un attimo di pensarlo. Dante è ora, é la vita, é tutto quello che subiamo, che ci mette in relazione con gli altri, che ci porta per mano nei momenti di solidutine di dolore di smarrimento dei sentimenti.
E' una realtà percepita dal popolo albanese che ama come non mai il nostro poeta. Lo sapete che gli albanesi capisco perfettamente l'italiano senza averlo studiato? Potenza del DNA di un popolo? Come non capire quindi Dante e pretendere una versione albanese della Commedia?
Alcuni passi non sono perfettamente aderenti al testo, ma è lo spirito che conta. E sicuramente molto presto qualche traduttore riuscirà a correggere gli "errori".
Dante e l'Albania quale binomio più perfetto?
Dante..... compagno di passione politica e di sofferenza !

IL MORTAIO

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha approvato all'unanimità la risoluzione sul disarmo e la non proliferazione nucleare.
Insomma, da domani si continueranno a costruire bombe atomiche, ma senza farlo sapere in giro.

ROMEO E GIULIETTA NEL VILLAGGIO (libro)


Gottfred Keller

" Raccontare questa storia sarebbe oziosa imitazione, se essa non si fondasse su un avvenimento reale, quasi a dimostrare quanto profondamente sia radicata nella vita umana ognuna delle favole su cui sono costruite le grandi opere antiche. Il numero di tali favole non è eccessivo, ma sempre esse si rappresentano in nuova veste, costringendo la mano a fissarle.
Lungo il bel fiume che passa a mezz'ora di distanza da Seldwyla si eleva un'estesa collinetta che va a perdersi, anch'essa ben coltivata, nella fertile pianura. Lontano, ai suoi piedi sorge un villaggio, in cui si trovano...."

Qualche giorno fa cercavo un libro, niente di impegnativo, quando mi è capitato in mano un piccolo volume.
Il titolo "Romeo e Giulietta..." come avrebbe non potuto attirare.
La storia dei due amanti dannati! Ma quali amanti non sono stati dannati in tutta la letteratura? Chi fra voi ha letto una storia che non abbia avuto qualche risvolto traumatico?
Non importa che sia stata scritta nel XV secolo o nel Trecento o ai giorni nostri, sembra strano ma i due nomi insieme evocano e sono legati soltanto ad un destino tragico.
Ho letto tutto d'un fiato sperando che la storia si svolgesse in un'atmosfera idilliaca, che il sentimento nato fra le rovine dell'odio e delle assurdità umane prendesse il sopravvento.
Macchè! non posso nascondervi la fine tragica dei protagonisti dal momento che viene svelata fin dalle prime parole.
Come tutti i testi del Realismo vi si descrive la mostruosità della vita quotidiana che invece di svolgersi in maniere semplice volge spesso attraverso vie tortuose e impossibili ad una tragedia.
Vi potete trovare in poche pagine come può avvenire in persone normali con una vita normale un radicale sconvolgimento delle proprie abitudini e pensieri e come tutto questo coinvolga fino a travolgere come un fiume in piena tutte le persone che sono accanto.

mercoledì 23 settembre 2009

LIBRI DA LEGGERE

Aggiungo all'elenco di libri da leggere dell'altro giorno altri due, piccolissimi che ho comprato ieri.
Poche pagine, ma che mi sembra possono darci qualche contenuto.

- Ismail Kadare'
DANTE, L'INEVITABILE
Ed. Fantango Libri - Euro 10,00

- Gottfried Keller
ROMEO E GIULIETTA NEL VILLAGGIO
Ed. SE - Euro 10,00

martedì 22 settembre 2009

L'EREDITA'

(di Lorena B.)

E' possibile accorgersi che dentro di me sta nascendo un ricordo nuovo?
Qualcosa che avevo dimenticato?

Mi sto avvicinando al mio destino e ogni giorno i ricordi dei tempi che furono si faranno più vivi e più pressanti.

Vengo chiamata LAMIA e chi lo fa lo sussurra come una parola dolce.
Poi mi scontro con persone che mi dicono che mangio i bambini, che bevo il sangue degli uomini, che appartengo alla categoria dei Druidi dove veniva pronosticato il futuro attraverso sacrifici umani,
E chi l'ha detto? La casta alla quale appartengo era l'elite degli intellettuali.
La tradizione orale era la nostra forza, il nostro credo. Niente di scritto per non perdere la dolcezza e il suono delle emozioni che volevamo trasmettere attraverso i racconti le poesie le storie dei nostri eroi nelle battaglie.
Leggete una poesia! L'animo suonerà attraverso corde diverse se la sentite declamata o letta con gli occhi. La musicalità delle parole, l'inflessione della voce, i movimenti del viso e lo sguardo degli occhi ora abbassati ora dritti a pentrare l'anima dell'ascoltatore.
Ci tenevamo per mano mentre uno di noi parlava o declamava la sua opera o la sua filosofia. Era bello sentire il fremito delle mani di chi mi era accanto, come ognuno percepiva e fremeva più o meno al suono delle note della voce.
Ogni volta ci scambiavamo di posto per avere altri contatti altre sensazioni.
I nostri incontri nei boschi in riva ai laghi erano una nota di serenità.
Chiudevo gli occhi e immaginavo.
Il toccare gli alberi, le rocce era trarre forza da loro. Dove non ci sono rocce le abbiamo portate e ognuna diversa perchè ognuno di noi veniva nominato come custode di ognuna di esse.
L'assegnazione era semplice: l'ultimo arrivato aveva in eredità la roccia più grande, per ricordare che, anche se era nuovo, non era meno importante di un altro che faceva già parte del gruppo.
Il più anziano, quello che conduceva al luogo del ritrovo e cominciava con indicare come si sarebbe svolta la cerimonia, veniva invitato ad andare verso la roccia più piccola.
Quando eravamo di fronte gli uni agli altri non esistevano differenze di sesso. I nostri abiti lo dimostravano: tutti bianchi con cappuccio e un cordone alla vita, calzari ai piedi, capelli lunghi per tutti, uomini e donne.
Vivevamo e ci relazionavamo in un regime di parità.
PARITA'!
Parola di difficile comprensione, ho cercato di farla capire, ma mi si è opposto un rifiuto enorme adducendo come scusante che l'uomo è un conquistatore e che quindi la donna deve essere conquistata, ma questo termine vuol dire sottomettere!
Io non posso essere domata!
Io sono nata prima di Eva, io ho generato la razza umana che si è dispersa per il mondo. Sono diventata la Dea Madre il cui ventre ha dato la vita a migliaia e migliaia di anomalie. Esseri umani che hanno ucciso e massacrato altri esseri umani.
Adesso alcuni gruppi seguono le nostre idee, ma da dove attingono le loro fonti se la nostra cultura è sempre stata orale?
Siamo stati a fianco di re, re noi stessi, noi stessi medici che hanno sconfitto malattie e per questo ci hanno accusato di stregoneria. I segni che tracciavamo nella sabbia l'hanno interpretati come segni maligni per arrecare morte e distruzione.
Noi siamo stati gli eletti per tutta la nostra vita. Avevamo rispetto onori e la gente ci amava. E' bastata l'invasione di un popolo per decretare la nostra fine.
Io non sono mai stata sottomessa: io la LAMIA, la regina! ma sono identica al ragazzo di sedici anni che si è unito a noi la settimana scorsa, uguale al soldato che ha ucciso i miei compagni.
I nostri raduni erano fatti soltanto perchè tutti noi imparassimo quello che sapevano gli altri, per non perderlo. E la scelta di nuovi adepti veniva considerata dai più come un voler tenere chiuso il nostro gruppo.
Ci hanno definito sacerdoti, ma non lo siamo. Se guardiamo dall'alto noi stessi siamo è vero un tempio dove viene conservato il bene più prezioso che abbiamo, il nostro intelletto.
Non tutti hanno il dono della memoria, della poesia, della tragedia, del raccontare con il giusto pathos l'epopea di eroi che combattono contro mostri dei boschi o contro creature spaventose che vivono in fondo al mare.
Solo i sommi fra noi hanno dentro di sè il cuore per il racconto di gesta di invasori che distruggono le nostre genti e sottomettono donne bambini vecchi. Noi siamo capaci di leggere nelle erbe il modo per curare i morbi più spaventosi, noi leggevamo nelle stelle il nostro destino e ci tramandavamo le gesta dei nostri padri venuti dal cielo.
Se l'imperialismo di un popolo che conquista per affermare la propria supremazia deve prendere il sopravvento, qual'è la strada che percorre giusta o sbagliata che sia?
Sempre e solo quella di annientare la classe degli intellettuali, dei poeti e dei vati, degli uomini di medicina. Non siamo sacerdoti, non pratichiamo arti magiche, o riti demoniaci, ma siamo i possessori e i custodi dei segreti più grandi dell'universo. Siamo i tabernacoli del sapere.
Le nostre idee che accompagnano le parole che ricordano chi siamo e come siamo vissuti, la grandezza dei princìpi che ci hanno condotto attraverso le terre e i fiumi a formare una popolo che possa abitare una terra, questo è il vero pericolo per il conquistatore.
Conosciamo ogni albero della nostra foresta ad ognuno abbiamo dato un nome, tracciamo una mappa come fosse un codice per identificarli e non dimenticarli.
Prima di cominciare i nostri raduni passeggiamo toccando le rocce gli arbusti che diventeranno grandi gli alberi, che ci proteggeranno con la loro ombra che ci nutriranno con i loro frutti.
Non siamo presenze estranee perchè anche gli animali non fuggono e gli uccelli non smettono di cantare. Ogni tanto mi fermo davanti ad un ramo grande frondoso e a lui racconto la mia storia.
Costretta per l'eternità a rigenerarmi ogni 105 anni accoppiandomi con un solo uomo, l'UNICO.
Nella vita posso avere molti amanti ma ad ognuno solo il corpo, ma non il mio cuore.
E solo quando il mio cuore comincia ad amare ecco il miracolo: lui viene a me per sempre.
Il mio racconto è fatto di tempi passati e tempi presenti.
Nel ricordo spesso non distinguo se è ora od è stato. In me è vivo il ricordo di ogni cosa. Mi ritrovo sola adesso a nascondermi per non essere riconosciuta e perseguitata. Non più amici come un tempo. Tanti pensano di sapere e tanti percepiscono, ma la verità è lontana ai più.
Io sono nata nella notte dei tempi, molti mi hanno confusa chiamadomi con nomi strani e mi hanno accusato di atti innominabili.
Ma nessuno conosce la vera LAMIA. Io sono amore, io sono dolcezza, io sono carità, io sono passione fra le braccia dell'UNICO, io sono pensiero io sono l'universo perchè è nato da un atto d'amore. Niente in me è crudeltà, niente è orrore.
Sono stanca. Quanto ancora dovrò peregrinare su questa terra ed aspettare, nascondendomi.
Devo con rammarico leggere i libri dove i Greci e i Romani hanno travisato le nostre azioni e sistematicamente hanno inventato bugie.
Ci hanno sterminato lentamente ma in maniera costante. Hanno messo contro di noi i nostri stessi fratelli, ci hanno perseguitato e massacrato.
Le tuniche bianche degli altri del gruppo si sono macchiate del sangue delle loro ferite. Ho visto la crudeltà negli occhi di chi ci ha ucciso.
Ho assistito impotente a tutto, riparata anzi no protetta e bloccata dai rami di una quercia dove mi si era impigliata la tunica. Essa ha aperto il suo tronco per nascondermi e ha calato le sue fronde più impenetrabili davanti all'apertura. Ho toccato con le mani il suo legno, con i piedi nudi la terra per assorbire il coraggio e guardare. Se avessi chiuso gli occhi non potrei custodire dentro di me lo scempio, l'orrore che ne ho ricavato da quella crudeltà.
Noi che vivevamo in pace e in armonia con la natura che da essa attingevamo la nostra forza e il nostro sapere con l'osservazione delle sue manifestazioni. Insieme a lei abbiamo scoperto i più grandi segreti del mondo che ci circonda. Alla vista di un fiore il nostro cuore si è riempito di gioia. In essa ho trovato la grandezza dei miei segreti e la conferma alla vita.
Da principio pensavo di custodire "cose" da tramandare ad un'altra me stessa, ma il tempo mi ha fatto capire che niente e nessuno prenderà mai il mio posto. Io mi rigenererò ogni volta che mi è concesso e sarò l'unica custode dell'umanità, dei più grandi segreti dell'uomo.
Strada ne è stata percorsa, tanta e tanta gli uomini ne percorreranno, ma il loro cuore è chiuso, è chiuso all'amore e senza di esso nessun segreto sarà mai rivelato ai loro occhi, agli occhi della loro mente. La loro conoscenza li porterà lontano verso mete inimmaginabili, arriveranno a sfiorare la vita, ma la vita rifuggirà da loro in eterno.

Io sono custode della verità e in me scorre la vita.

Aspetterò ancora, ma quanto?
Ancora nascosta ancora in silenzio... ancora da sola per quanto tempo ancora?
Solo l'UNICO mi può ancora salvare, con un atto d'amore, ridandomi la vita eterna e rivivendo in me lui stesso.

lunedì 21 settembre 2009

LIBRI CHE STO LEGGENDO ADESSO

Una lista di libri che sto leggendo, ci sarà un commento man mano che ne termino uno.
Dategli un'occhiata, naturalmente alcuni sono solo per chi è appassionato, ma sono di facile comprensione. Altrimenti nella chat chiedete pure spiegazioni.

- James Joyce
ULISSE
Ed. Mondadori - Euro 16,00

- Philipp Vandenberg
IL SEGRETO DEL MONASTERO
Ed. Piemme - Euro 8,90

- Valerio Massimo Manfredi
IL TIRANNO
Ed. Mondadori - Euro 9,50

-David Foster Wallace
QUESTA E' L'ACQUA
Ed. Einuadi - Euro 16,50

- Giorgio de Santillana, Hertha von Dechend
IL MULINO DI AMLETO
Ed. Gli Adelphi - Euro 20,00

- Peter Berresford Ellis
IL SEGRETO DEI DRUIDI
Ed. Piemme - Euro 18,00

- Luther Blissett
Q
Google Libri

- Critchley Simon
IL LIBRO DEI FILOSOFI MORTI
Ed. Garzanti - Euro 20,00

- Ignazio Marino Ceccherelli
FERMATI, O SOLE!
Ed. Fausto Sardini - Euro 25,00

- Hooper Dan
IL LATO OSCURO DELL'UNIVERSO
Ed.Dedalo - Euro 16,00

-Theodore Zeldi
STORIA INTIMA DELL'UMANITA'
Google Libri

- Amedeo Baldi
LA MUSICA DEL BIG BEN
Ed. Springer - Euro 20,95

- David Niall Wilson
IL VANGELO DELLA MADDALENA
Ed. Gargoyle - Euro 16,00

- Josè Saramago
LA CAVERNA
Ed. Einaudi - Euro 12,00

venerdì 18 settembre 2009

SE QUESTO E' UN UOMO (libro)


(Primo Levi)

Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.

Sono tornata più volte a discutere di questo libro, non avevo mai avuto occasione di leggerlo e sinceramente non me ne ricordavo più.
Devo ringraziare una persona cui tengo molto se ho potuto conoscerlo.
Il dramma umano è quasi raccontato come una cosa orribile, ma lontana. Per chi non ha provato questa esperienza sulla propria pelle non è possibile comprendere: ci si può fermare ad una più pacata intuizione, allo sdegno, alla commiserazione, ma il sapere è un’altra cosa, inesplicabile, puramente fisica.
La dignità umana non esiste più e viene calpestata, si considera più terribile il freddo e la fame rispetto alle botte che vengono inflitte dai tedeschi ai prigionieri, perchè alle botte ci si abitua ma non alle sofferenze fisiche. Negata la pietà, l'amicizia, non si ricorda più nè la religione, nè gli ideali o i progetti da portare avanti. Non voglio usare parole vuote rindondanti, perchè il dramma da solo nella sua crudeltà rimbomba in ogni angolo.
Ho immaginato di essere lì accanto al protagonista, agli altri prigionieri, ma non sono riuscita a cogliere tutto l'orrore dell'accaduto.
Credo che soltanto chi l'ha vissuto o ha avuto qualche parente deportato nei campi di concentramento potrà soltanto ricordare nella maniera giusta e cercare di far capire agli altri che cosa è stato. Soltanto chi ha avuto vicino qualcuno di molto caro che ha sofferto può veramente combattere tutti gli orrori che continuano nel mondo. Gli auguro soltanto di incontrare e avere come amici chi come lui abbia gli stessi sentimenti verso le crudeltà.
Non sono io certo la persona che potrà dire cose diverse da quelle già scritte e commentate o aggiungere osservazioni nuove. Ogni capitolo, ogni pagina, ogni riga od ogni parola è solo e unicamente un dramma nel dramma. Non è un libro scaturito dalla fantasia di un uomo, ma la storia vissuta da un uomo o meglio da milioni di uomini in pochi anni.
Si deve soltanto cercare di capire il perchè è nato tutto questo, quale follia umana a portato ad uno sterminio di decine di razze e l'accanimento soprattutto verso i propri simili anche se di genia diversa.
Il mio appello? Solo e unicamente far in modo che non esistano più orrori simili.

giovedì 17 settembre 2009

ATTENTATO TALEBANO A KABUL: SEI MILITARI ITALIANI UCCISI



Ancora una giornata di sangue in Afghanistan. Il centro di Kabul è stato colpito da una fortissima esplosione che, secondo quanto riferiscono testimoni oculari, ha proiettato verso il cielo un'enorme colonna di denso fumo nerastro. Secondo fonti militari, sono sei le vittime italiane: due mezzi militari, riferiscono le fonti, «si stavano trasferendo dell'aeroporto internazionale di Kabul al quartier generale di Isaf». Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un attentato kamikaze compiuto con un'autobomba. «Gli effetti sono stati devastanti, dunque è da escludere un attacco con esplosivo piazzato sulla strada», ha sottolineato una fonte militare. Altre due vittime civili sarebbero afghane. Tra i feriti altri tre militari del contingente italiano. Fonti del ministero della Difesa hanno confermato che sono sei i soldati italiani morti nell'attentato kamikaze che ha coinvolto due mezzi lince. I militari italiani appartenevano tutti al 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore. Altri tre militari italiani, sempre della Folgore, sono rimasti feriti e, per ora, non vi sono indicazioni sulle loro condizioni. Altri 3 militari sono in condizioni gravissime. Le altre due vittime dell'attentato sono invece due civili afghani. Secondo l'inviato della Tv araba "al-Jazeera", il giornalista Waliullah Shahin, presente sul posto dell'attentato, il kamikaze che è entrato in azione nel quartiere diplomatico di Kabul, lungo la strada che porta verso l'aeroporto, avrebbe preso di mira una pattuglia militare italiana. Il giornalista, in collegamento telefonico con la redazione di Doha, sostiene anche di aver visto la carcassa del veicolo italiano distrutto sulla strada nello stesso luogo dove le ambulanze erano impegnate a soccorrere le vittime poi ricoverate nell'ospedale locale. Intanto, secondo quanto riferisce l'inviato della tv araba "Al Jazeera", Walihullah Shahin, il portavoce talebano Dabihullah Mujahid ha rivendicato l'attacco sostenendo che «nell'azione sarebbero stati uccisi dieci soldati italiani». Il giornalista arabo ha aggiunto, inoltre, di aver visto tre veicoli militari italiani semidistrutti sul posto e che secondo fonti locali ci sarebbero decine di feriti tra i civili afghani. La zona colpita dall'esplosione è il quartiere in cui si trovano le legazioni di Stati Uniti e Gran Bretagna, come pure altre rappresentanze diplomatiche di Paesi stranieri e organizzazioni sovranazionali. Stando a un portavoce dell'Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato, la deflagrazione è avvenuta lungo la strada che conduce all'aeroporto internazionale, dove è ospitata una base dell'Alleanza Atlantica, la stessa attaccata lo scorso 8 settembre da un kamikaze per conto dei Talebani, che rivendicarono poi l'attentato, costato la vita a tre civili. Il portavoce ha precisato comunque che lo scoppio non si è verificato in prossimità della struttura militare, ma le fonti giornalistiche hanno aggiunto che sarebbero stati presi di mira proprio veicoli alleati. Il sito sorge tra l'altro non lontano dal Palazzo Presidenziale, nel quale poco prima il presidente uscente Hamid Karzai aveva tenuto una conferenza stampa sulle controverse elezioni del 20 agosto. La capitale dell'Afghanistan di recente è stata teatro di numerosi attacchi suicidi: oltre a quello contro lo scalo aereo, il mese precedente era stato preso d'assalto addirittura il quartier generale dell'Isaf, in piena città; sette gli afghani rimasti uccisi nell'occasione.

mercoledì 16 settembre 2009

PIOVE? PIOVE! MA SEI SICURO CHE PIOVE? CREDO CHE STIA PIOVENDO!

VANGELI APOCRIFI (libro)


MARIA, VERGINE E MADRE

I-1-Dalle storie delle dodici tribù di Israele. Un uomo molto ricco, di nome Gioacchino, era solito raddoppiare le sue offerte con il dire:"L'eccedente è per il popolo intero; è invece destinato al Signore quanto devo perchè mi rimetta i peccati e mi usi misericordia."
Essendo tale la sua condotta, Dio faceva moltiplicare le sue greggi ed egli non aveva uguali nel popolo d'Israele. Aveva iniziato a vivere in questo modo fin dall'età di quindici anni; quando raggiunse i vent'anni, prese in moglie Anna, figlia di Achar della sua stessa tribù, cioè della tribù di Giuda della stirpe di Davide. E dopo che erano trascorsi ormai vent'anni di matrimonio, non aveva ancora generato nè figli nè figlie.

Testi religiosi non completamenti condannati dalla Chiesa, ma scritti probabilmente in chiave "favolistica" per spiegare quello che non troviamo nei canoni della Bibbia.
Scritti dopo il II secolo d.C. per spiegare quelle parti della vita di Gesù rimaste fuori dalla narrazione e che potevano far porre domande e quindi risposte non appropriate.
Durante la lettura, io che sono atea, ho avuto un moto di distacco soprattutto nella parte dove Gesù Bambino provoca la morte di chi non accondisce ai suoi desideri.
Mi è sembrato più un "castigatore", e "vendicativo" anche, piuttosto che il Figlio di Dio sceso sulla Terra per la salvezza degli uomini.
Sono convinta che la creazione di questo tipo di letteratura abbia solo voluto soddisfare quella parte umana che è in noi e che per la sua materialità non riesce ancora a staccarsi e a diventare divina.
In tempi bui e senza cultura come quelli dei secoli che seguirono la scrittura di questi testi, molti uomini sicuramente hanno trovato spiegato le parti mancanti dei Vangeli ufficiali.
La loro diffusione non fu estesa per il costo della pergamena e per la fatica di chi scriveva e piano piano sono stati segregati in un angolo. Non diventati un grosso pericolo per la Chiesa ecco che hanno continuato a sopravvivere anche se ai margini. Non hanno subito lo sterminio durante l'Inquisizione, durante la riforma luterana, durante ogni obbrobrio umano che ha sempre portato per prima cosa a distruggere i libri.
Grazie alla loro "non-diffusione" sono felice, così sono potuti arrivare fino a noi intatti.
Io ho potuto conoscere il modo di interpretare la dimensione umana di quei tempi, e gli uomini di allora hanno attinto le figure e lo scenario di contorno di Gesù nella sua vita terrena, cercando forse di recuperare quella dimensione umana e religiosa che veniva stravolta da menti ottenebrate dal fanatismo religioso.