SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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martedì 14 luglio 2009

IL VUOTO NEL CUORE

(di Lorena B.G.)
SECONDA PARTE

(continua...)

E' vero era un uomo pratico: nel momento che si erano conosciuti aveva già deciso che dovevano stare insieme.
Senza nemmeno incontrarsi le disse subito... non sono geloso, sono solo possessivo...
Ogni volta che aveva sentito questa parola aveva avuto un brivido: le dava l'idea della gabbia, di qualcosa di così stretto e soffocante che non riusciva quasi a respirare per un attimo. Ma questo forse perchè non lo amava.
Erano andati avanti così per qualche giorno: emails, telefonate lunghissime, sms, chat: siamo fortunati adesso il mondo di Internet permette contati giornalieri fissi continui, un modo di stare insieme sempre. Meglio sicuramente di qualche anno fa, quando c'erano solo le lettere o il telefono costava molto e si contavano i secondi per salutarsi. Quando l'attesa della risposta ad una missiva uccideva d'ansia.
Poi lui aveva deciso che dovevano incontrarsi.
Bologna sarebbe stata la loro città. Comoda per entrambi: da raggiungere con il treno in un'ora.
Potevano stare insieme tutto il giorno senza problemi.
Lui le chiedeva sempre perchè lei non faceva domande, come mai non chiedeva mai niente della sua vita.
Ad un'analisi supericiale poteva sembrare che lei si disinteressasse della persona con cui stava, la verità era che meno sapeva meno si attaccava. Meno sapeva e meno faceva parte della vita dell'uomo che conosceva.
Anche se poi alla fine era così parte di lui, che le sembrava di essere lui e basta, fino ad annullarsi. Ne faceva parte così semplicemente.
Forse riusciva a conoscerlo meglio, molto più che se avesse avuto notizie reali.
Se c'era un'altra spiegazione lei non lo sapeva, aveva sempre pensato che la ragione fosse questa e così l'aveva accettata e basta e non andava oltre.
La curiosità, quella che accompagna un rapporto, quella che fa arrivare ad essere gelosi e a non vivere più, era stata segregata, per impiegarla in altre cose. La curiosità uccide e lei già si sentiva morta dentro da tanto tempo.
Non sperava, non sognava, non cercava una realtà migliore, perchè per lei non c'era. Viveva e basta aspettando la morte.
Come si poteva alla sua età pensare alla morte? Eppure ogni tanto era un suo pensiero fisso.
La vedeva come una compagna che l'aveva accompagnata da quando era nata, ma di cui non aveva mai avuto paura.
Da quando poi aveva conosciuto lui, le era ancora più presente.
Bell'uomo alto, capelli bianchi, barba e baffi bianchi ben curati, era un uomo importante, ora in pensione, ma ancora con un fascino che faceva girare ogni donna a guardarlo, continuava a lavorare nonostante i suoi 68 anni.
Aveva voluto entrare nella sua vita per aiutarla, sostenerla, starle vicino nei momenti tristi. Ma nonostante questa sua sicurezza, lei non si fidava, non lo sentiva come la persona cui appoggiarsi.
Il loro primo incontro fu ottimo, l'avrebbe potuto definito eccezionale, ma... ma perchè lei non era in quel letto! Guardava tutto come una spettatrice esterna e un po' si vergognava, come qualcuno che guardi non visto i suoi stessi gesti, le sue parole, il suo piacere. Lui era rimasto ancora più affascinato, le disse che sapeva che sarebbe stato così meraviglioso, che non aveva mai avuto dubbi. Nonostante la sua età fu meglio di un uomo giovane. Sapeva dove toccare come farle provare piacere, come coccolarla. Le sue parole non furono mai fuori posto, i suoi sguardi, le sue carezze.
Fisicamente poi era bellissimo. Aveva tutto quello che una donna può desiderare per perdere la testa e rimanere intrappolata.
Ma per lei fu solo piacere fisico e basta. Era riuscita a chiudere il suo cuore così bene, che alla stazione quando si salutarono prese il libro dentro la borsa e sul treno si mise a leggere estraniandosi completamente.
La sera un sms per dire che era arrivata e che il viaggio era andato tutto bene.
Il giorno dopo si alzò con la certezza che lui non l'avrebbe chiamata, e invece appena arrivò in ufficio ecco la sua telefonata per darle il buongiorno e per dirle che il giorno prima era stato tutto così bello che ancora sentiva i suoi baci e il profumo della sua pelle e....
Era sorpresa di questo, la sicurezza che fra loro fosse tutto finito una volta chiusa la porta dell'albergo, la stava spiazzando.
I rapporti precedenti erano stati così: usciti in strada grandi saluti, la promessa di sentirsi subito dopo e invece non c'era stato più nessun contatto. Nessuna risposta ai suoi sms o alle sue emails e lei piano piano aveva prima rifiutato tutti i rapporti per non stare ancora male e poi aveva ricominciato perchè non le sembrava giusto che dovesse non-vivere per degli uomini stupidi.
La prima volta sentì che il cuore faceva meno male e ogni volta fu sempre meglio. Fino ad oggi con lui. Chiusura totale.

(continua....)

lunedì 13 luglio 2009

SCIOPERO BLOG



Domani 14 Luglio questo blog aderirà allo sciopero. Se passa questa legge liberticida siamo costretti a chiudere.


MASSIMA DEL GIORNO


«Se non ricordi che Amore t'abbia mai fatto commettere la più piccola follia, allora non hai amato.»

William Shakespeare

IL VUOTO NEL CUORE


(di Lorena B.G.)
PRIMA PARTE

Si svegliò con la consapevolezza, anzi no la certezza che la sua vita fosse già tracciata. Che non potesse esserci nessun riscatto. MAI!
Non aveva mai cercato aiuto, tanto sapeva che fra le persone che conosceva nessuno glielo avrebbe dato. Non osava pensare più di quello che conosceva, niente e nessuno avrebbe mai potuto cambiare niente.
La sua vita era stata così scialba, stupida, insensata, priva di interessi e di mete.
Aveva solo vissuto o forse, guardandosi allo specchio, poteva dire che aveva sopravvissuto. A che cosa?
Ma a tutto, ad ogni cosa: ogni minuto le sembrava di essere uscita fuori da una catastrofe e come tale si comportava.
Si trascinava in cerca di qualcosa che non sapeva cosa fosse.
Non cercava non provava nemmeno. La Provvidenza? che cos'era? L'aveva letta una volta nei Promessi sposi. Ma non aveva capito se dovesse essere l'intervento di un uomo o donna o qualcosa che venisse dal cielo.
Non aspettava niente da nessuno, non l'aveva mai fatto.
Andava avanti così e basta.
Ultimamente viveva lo stato d'animo di chi doveva aspettarsi ancora un'altra botta in testa.
...Non riesco a parlare con nessuno dei miei problemi....
Qualche amica, ma niente di più.
Dopo l'ultima grande delusione, non aveva più cercato una storia d'amore con un uomo, niente di complicato o impegnativo. Solo rapporti semplici e veloci.
La sua vita era così. C'era chi riesce a nascondere bene quello che subisce e chi, come lei, si sentiva tutto il mondo sulle spalle come Atlante.
Oggi poi era una di quelle giornate che anche fisicamente era curva. Sia che stava in piedi o a sedere le spalle erano chinate in avanti.
Giorni interi a parlare con persone che poi si erano dimostrate superficiali.
Grandi discorsi, citazioni in mezzo alle parole, riferimenti storici filosofici come a dar sfoggio di grande cultura. Come mai spesso non si riesce ad essere se stessi senza far vedere agli altri quello che crediamo di sapere?
La testa aveva smesso di pensare e di andare dietro a tutto questo, oggi non aveva voglia.
Avrebbe voluto solo che qualcuno le dicesse che l'amava, che la desiderava, che lei era importante come l'aria che si respira. Ma non c'era nessuno, nessuno avrebbe soddisfatto questo suo desiderio.
No, non è vero era una bugia quello che stava pensando. Forse una mezza verità.
Non c'era nessuno nel suo cuore, ma c'era invece qualcuno con cui si incontrava.
Ma lui non le avrebbe mai detto quello che la sua anima desiderava.
Si erano conosciuti per caso come spesso succede su Internet, ma avevano simpatizzato subito.
Lei aveva continuato perchè era un uomo piacevole, buon conversatore e la faceva sorridere quando diceva sempre che faceva parte di tanti club. Lui si definiva un tipo pragmatico: lei non aveva capito cosa volesse dire ed era andata a cercare questa parola sul vocabolario.

pragmatico= prammàtico (pl. m. -ci), agg. che riguarda l'attività pratica

E' vero era un uomo pratico: nel momento che si erano conosciuti aveva già deciso che dovevano stare insieme.
(continua....)

sabato 11 luglio 2009

TORTA DI RISO


INGREDIENTI
(per 6 persone)

- 100 gr riso
- 7 uova
- 300 gr zucchero
- mezzo litro di latte
- scorza di limone e di arancio
- un bicchierino di rum
- una bustina di vaniglina
- poco sale
- burro e semolino per la teglia

Lessate pr 10 minuti il riso in acqua leggermente salata, colatelo e mettetelo da parte.
In una zuppiera sbattete le uova con lo zucchero, aggiungete il rhum (potete anche fare un misto con brandy, sassolino, strega, ecc), la scorza grattata di un limone e di un'arancia, la vaniglina e un pizzico di sale.
Mescolate bene ed aggiungete il latte tiepido.
Imburrate ed infarinate una teglia di circa 25 cm e mettete sul fuoco il riso, quindi versateci sopra la crema che avete preparato.
Cuocete a calore medio per circa un'ora. La superficie dovrà apparire ben dorata. Si gusta fredda, a temperatura ambiente.

Deve risultare alta e divisa in due strati: quello inferiore di riso e quello superiore di latte e uova rapprese.

GEMATRIA

Parte della Cabala che insegna a scoprire rapporti fra le parole mediante il calcolo del loro valore numerico.
Poichè in ebraico, come in greco, i numeri sono espressi con lettere dell'alfabeto, ogni lettera viene ad assumere un valore numerico, e ogni parola può essere espressa con un numero risultante dalla somma o dalla varia combinazione dei valori numerici delle due lettere.
Le parole che danno lo stesso risultato possono sostituirsi l'una all'altra o possono indicare, col loro numero, un nuovo significato.
I numeri, interpretati misticamente, permettono al cabalista di dare particolare significato alle Scritture o di creare parole oscure che si ritenevano dotate di particolare potenza.
La parola deriva dal greco gramma=carattere, scrittura.

OGGI......

.....fino a quando durerà questa vita mea raminga che non pace, non requie trova?.....

PERCHE' NESSUNO FERMO' HITLER?

Sul piano interno, Adolf  Hitler poteva contare su un ampio consenso tra la classe media tedesca, tra i veterani della I° Guerra Mondiale e tra i contadini grazie al suo nazionalismo (la Germania era uscita pesantemente sconfitta e umiliata dal conflitto) e all'anticomunismo. Candidato alle presidenziali del 1932, raccolse il 35% dei consensi: di fronte all'ennesima crisi di governo e al rischio di una guerra civile (il Partito comunista tedesco aveva molto seguito) nel gennaio del 1933 il presidente Hindenburg gli conferì l'incarico di cancelliere(primo ministro). Con la rapida formazione di uno Stato di polizia, ogni opposizione fu liquidata. A quel punto solo un colpo di Stato (tentato più volte, ma sempre fallito) lo avrebbe potuto rovesciare.
IPOCRISIE
Sul piano internazionale, Hitler era dunque un capo di governo legittimo. E le sue teorie non suscitavano particolare scandalo (l'antisemitismo era molto diffuso in tutta Europa). Così, con l'Accordo di Monaco (settembre 1938) non solo l'Italia fascista, ma anche l'Inghilterra e la Francia accettarono le rivendicazioni tedesche sulla Cecoslovacchia. Poco dopo, l'Urss stipulò un patto di non aggressione con la Germania che permise a Hitler, nel settembre del '39, di invadere la Polonia e attuare i suoi piani di espansione a est e di sterminio degli ebrei. Piani che troppo tardi il mondo prese sul serio.

venerdì 10 luglio 2009

POLPETTE ALLA PRATESE


INGREDIENTI
(per 4 persone)

- 200 gr fettine di vitella
- 100 gr pancetta
- 2 grosse patate
- 2 cucchiai di uvetta
- 2 cucchiai di pinoli
- 2 cucchiai di gherigli di noce
- 4 uova
- prezzemolo
- farina
- 50 gr burro
- olio d'oliva
- sale e pepe
- sugo di carne

Lessate le patate, sbucciatele e schiacciatele. Rosolate le fettine di vitella in una padella con il burro, quindi tritatele finemente sul tagliere insieme alla pancetta.
In una terrina amalgamate le patate, la carne, 2 uova, il prezzemolo tritato, l'uvetta ammollata, i pinoli e le noci tritate.
Salate, pepate, rimestate bene e con le mani fate delle normali polpette non troppo grandi. Passatele nella farina, nelle uova e poi friggetele in olio caldo. Infine mettetele ad insaporirsi in un normale sugo di carne.

Personalmente le metto nella salsa di pomodoro, più leggera del ragù e qualche volta aggiungo olive selvatiche, quelle piccole piccole, e qualche cappero. Mia figlia le trova più saporite e le mangia volentieri.

sincerità....???








LA GRANDE OMBRA


22 luglio 2009

- 6 minuti e 39 secondi di oscuramento totale del nostro astro.
In tutto il XXI secolo nessuna eclissi di Sole sarà più lunga di questa, visibile nei cieli dell'India, della Cina e di buona parte del Pacifico.
Il fenomeno si crea quando la Luna passa esattamente davanti al Sole coprendolo e lasciando scorgere solo le eruzioni di gas incandescente che dalla sua superficie si proiettano nello spazio. Un particolare schermo a forma di cono, applicato alle ottiche di un telescopio (coronografo), permette però di osservare le protuberanze solari anche in assenza di eclissi.

IL MORTAIO


Antonio Di Pietro ha acquistato un'intera pagina dell'International Herald Tribune per lanciare un appello alla comunità internazionale: "In Italia la democrazia è in pericolo."

Siccome nella pagina compare una grande foto di Di Pietro, da ieri all'estero non hanno più dubbi: siamo proprio in pericolo.

Troppo Italiani






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giovedì 9 luglio 2009

ANCHE OGGI....

(di Lorena B.G.)


Stamattina la giornata si prospettava meravigliosa.
Il primo contatto sempre con Indi. Quando non posso salutarlo ci penso tutto il giorno. E mi sento in colpa, ma ultimamente non ce l'ho fatta ad aprire il pc la mattina. E' un saluto esteso anche a chi non lo posso fare.
Ma cominciamo dal principio.
Alle sette la sveglia suona.... posso buttarla fuori della finestra? Tutt'al più prendo in testa lo spazzino che pulisce i vicoletti con la pompa per disinfettare. Fa un rumore infernale! Ma direte voi siamo alle sette, ha tutto il diritto e c'è chi si è alzato da ore per andare al lavoro e deve percorrere km per arrivare con disagi spaventosi.
Ok, avete ragione.
Vado in cucina preparo tutto per la colazione mia e di mia figlia.
Vado in bagno: apro l'acqua per farmi una doccia.
Comincio a chiamare ...Giada è tardi !...
In camera trovo la bambina completamente avvolta nel lenzuolo, le scopro le gambe e le do un piccolo morso nel bel sederotto cicciotto.
...Mamma, la smetti?...
No, finchè sei sotto il mio tetto e ti do io da mangiare! Quindi continuo a morderti finchè ne ho voglia!
Mi sembra giusto ricordare chi comanda, non vi pare?
Intanto il latte si è scaldato, l'orzo è uscito fuori, la doccia è super calda.
Comincio: spengo i fornelli, metto il latte nel piatto con i cereali, mi preparo le fette biscottate con il miele, vado a farmi la doccia.
...Vieni a pettinarti, ti sei lavata, i denti, le unghie?...Mammaaaaaaaaaaaa..... Capelli, lo shampoo, l'acqua calda sul collo:... che bello potessi stare qui a farmi fare questo massaggio per qualche minuto... minuto, ma non ne ho nemmeno cinque di minuti.
Esco fuori. Mi asciugo, fon, spazzola, matita agli occhi ...però come al solito sono sempre più bella, devo aver fatto qualche contratto strano e non me ne sono accorta.....
Mi vesto velocemente, colazione, purtroppo velocemente, borsa, borsa del pc in spalla, occhiali e fuori tutte e due che è tardi.
Per la strada mia figlia si sta informando su come siamo fatte noi donne e come lei diventerà donna!
Mi sono ripromessa che le avrei sempre spiegato tutto senza tacere niente. Ma con notizie dette in base alla sua età e sempre e solo quello che ha chiesto senza andare oltre. Se quello che dico non le basta mi farà altre domande. Le mie parole la soddisfano, perchè cambia argomento e mi racconta delle sue amiche al campo estivo.
Un occhio sempre all'orologio. Ecco l'autobus riusciamo a prenderlo al volo. Sono convinta che il mio orologio va avanti di tre minuti, o forse sono io in ritardo di tre minuti.
E' un quesito troppo complicato a quest'ora, non ho voglia.
La "scarico" al campo estivo, un'occhiata veloce la menù: pasta al pomodoro, arista arrosto, bietole, frutta.
...Giada mangia tutto oggi?... Le bietole no sicuro, ma va bene così, grazie...
Ha la giornata piena anche di attività sportive, compreso un'ora di inglese e il pomeriggio un'ora per fare i compiti.
Fino a stasera alle 18 sono tranquilla, è in buone mani e lei si diverte un sacco. Tranquilla?????? Diciamo che ho il numero di cellulare di tutti gli insegnanti che ci sono la campo, anche quelli di riserva, che non verranno mai chiamati.
Fra tutti i genitori che portano i bambini la mattina sembra che gli insegnanti abbiano i saluti e le attenzioni solo per me: e mi chiedo: ma sono così simpatica e carina con loro o sono così "pallosa" che se ne sono accorti e vogliono rassicurarmi?
Torno indietro, altra fermata altro autobus. Ed ecco che la mattinata comincia a guastarsi. Sappiamo tutti che ci sono paesi nel mondo dove l'acqua è un bene così prezioso che niente vale di più, ci sono villaggi in Africa dove il pozzo più vicino è a qualche km dal villaggio e andare a prendere delle brocche per le necessità quotidiane tipo mangiare è faticoso soprattutto per le donne che lo devono fare. Chi poi riesce ad avere questi recipienti in casa o corsi d'acqua più vicini deve affrontare il problema delle malaria, delle malattie intestinali e tutto quello che di più infetto ci può essere, compreso carcasse di animali morti o larve di insetti lungo i corsi d'acqua.
Ma noi abitiamo in Europa dove in ogni nazione ci sono corsi d'acqua eccezionali per tutto l'anno, dove il sistema idrico cittadino nonostante tutte le perdite c'è e funziona, dove, pensate!, arriva l'acqua anche all'ultimo piano del grattacielo più alto che c'è.
Quindi in teoria funziona tutto regolarmente, dico in teoria, perchè in pratica ci sono persone che non conoscono l'acqua non solo per un'igiene personale, ma anche gli abiti non subiscono nessun lavaggio per mesi. Consideriamo che andiamo incontro all'estate e quindi ognuno di noi suda in maniera più o meno accentuata, indi..... se non usano l'acqua MAI, salire su un autobus con i finestrini chiusi e stare lì dentro vicino ad uno di questi individui per almeno 15 minuti vuol dire andare in apnea e battere tutti i record di immersione. Se poi disgraziatamente si apre la bocca per respirare perchè la propria capacità respiratoria è limitata, la testa scoppia per i vapori malefici che si diffondono intorno a queste persone. Immaginate se ce n'è uno, ma se ne troviamo due o tre? E' morte polmonare assicurata.
Quando finalmante sono scesa, e per miracolo ho riconosciuto la fermata, mi girava la testa e non riuscivo ad orizzontarmi. Avevo anche gli occhi annebbiati, poi meno male l'inquinamento dell'aria, il gas di scarico delle automobili ha preso il sopravvento e sono riuscita a rirespirare un'altra volta. Dico meno male, perchè il mio fisico ha considerato meno venefici i veleni dell'aria delle nostre città rispetto al puzzo del sudore stratificato di chi mi era accanto sull'autobus.
Ciao, alla prossima

IL MORTAIO

Brunetta ha confidato: nel sesso ero imbranato, ora ho raggiunto ritmo.
Insomma, da fannullone a stakanovista.

tempi moderni


mercoledì 8 luglio 2009

La Macchina 50

AQUILA: YES, WE CAMP !



OGNI COMMENTO è PURAMENTE CASUALE!!!

LA RISPOSTA DI DIO ALLA MIA LETTERA E....

(di Lorena B.G. e Dio)
.... E LA MIA ULTERIORE RISPOSTA A LUI.

Non ci crederete, ma ieri ho trovato la risposta di Dio nella mia posta.
Lo scherzo di un amico, o veramente c'è questa presenza? Comunque continuo a ribattere che sono una donna e la mia risposta non poteva essere altro che un "nuovo giro di frittata" per avere ragione e l'ultima parola.
Proverò a sentire se Lui ha ancora voglia di continuare questo scambio di idee, penso di sì . Basta stuzzicarlo nel verso giusto, penso!
Io comunque ci provo.
Ma adesso eccole tutte e due

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DIO

Gentile signora,
rispondo alla sua del 6 luglio del 2009 dopo la venuta del mio figliolo. Lo faccio per chiarire alcuni equivoci. Innanzi tutto gli scacchi: Secondo il vostro (o forse mio?) scienziato Albert Einstein (tra l'altro della stessa gente alla quale apparteneva il mio figliolo), il mio gioco preferito sarebbero proprio gli scacchi. Una conclusione evidente visto che il medesimo, Nobel nel 1921, sosteneva che io non amerei giocare a dadi. Sono considerazioni che mi onorano, ma non mi rispecchiano. La mia contemporaneità eterna con l'esistente non mi consente né analisi probabilistiche, avendo solo certezze, né giochi strategici, poiché di ogni battaglia vivo (?) l'esito mentre questo si verifica. Sulla storia del serpente e del fico (era un fico non una mela. Che ci faceva una mela alla confulenzadel Tigri e dell'Eufrate? Non è mica la Valtellina), vorrei chiarire una volta per tutte. In realtà non ho mai detto, nonostante le cronache successive, fatte di voci riportate, di non mangiare il frutto. Ho solo consiglio di non mangiarlo, perché da quel momento sareste passati dalla beata ignoranza alla conoscenza dolorosa. E il serpente, da allora bistrattato, ha solo messo in luce in modo ancor più evidente, il dilemma,.E voi avete scelto di essere uomo e donna: sempre ignoranti, ma non più beati perché con la vocazione, mai soddisfatta , per il sapere. Giocherei volentieri con una donna, perché hanno grande capacità logica, ma amano troppo i miti e quindi sarei costretto a batterla altrimenti lei verrebbe distrutta dall'idea di avere distrutto insieme un dio e un mito. Nessuna donna lo sopporterebbe: sarebbe distrutto il principio fondante dell'amore. A carte sarebbe assurdo, perché lì la sorte ha un grande peso, e io sono la sorte: sarebbe scorretto. Spero di averle risposto. In caso di ulteriori necessità di chiarimento, la prego di fissare un incontro presso la mia segreteria al numero infinito che trova in calce di questa missiva inesistente. In attesa di incontrarla, il più tardi possibile per lei, le auguro qualche felicità in mezzo a molta sofferenza, così come prevede il triffario della conoscenza.

Cordialmente

il suo Dio

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LA MIA RISPOSTA

La storiella riportata da un giornalista nel 1929 è ben conosciuta, comunque non ho mai menzionato la storia del fico e della mela. Ma come supponevo caro Dio, degli altri e non mio, in quanto se esisti sai perfettamente che sono atea dall'età di sette anni, da quando cioè ho preso coscienza delle mie scelte.!!!!!
Semplicemente non ti sei smentito!
Sei anche tu di natura umana, ma non racchiudi in te la donna in quanto è stata tolta con la costola.
Sei solo un essere maschile o maschilista se vuoi.
Hai rifiutato la battaglia con me, perchè sai perfettamente che ti avrei vinto.
Ma oggi sono magnanima: ti abbuono la tua disfatta e spero invece che se esisti davvero ci incontreremo nel momento e luogo che sarà più consono ad entrambi.
In quanto alla mia felicità insisto nel dire che so vivere la vita bella o brutta che noi uomini e donne abbiamo scelto e che basta semplicemente il sorriso di un amico per rendere bella la giornata.
A quando vuoi, io sono qui ancora, non ho firmato la dipartita.

(Questa è stata scritta a due mani veramente!)