SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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sabato 30 maggio 2009

LETTERA AD UN AMICO...

( di Lorena B.G.)
"Carissimo,
mentre stavo facendo ricerche per poter scrivere qualcosa sul culto della Dea Madre, c'è qualcosa che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere su altre cose...
Medea con lo scudo che fa da specchio (superiamo la leggenda della pietrificazione, il simbolismo è diverso) ...Brigid... Dioniso... San Paolo "per speculum aenigmate" (I Cor.13,12)...
Parliamo fra me e te di specchi !!! Spero che quello che leggerai ti possa essere utile per capire.
Ho già affrontato questo argomento più di una volta interpretandolo a seconda del mio stato d'animo e della circostanza, ma a distanza di tempo mi accorgo che il tema centrale quello importante non lo avevo considerato. Forse sarà ancora una volta una mia impressione, un mio dedurre cose da altre cose che sono capitate.
Ma poi alla fine cos'è un'analisi? Solo ed esclusivamente un ritornare su quello studiato, percepito, vissuto nuovamente fra un'analisi e l'altra.
E ogni volta che succederà sarà diverso perchè il tempo è passato e noi siamo cambiati, abbiamo vissuto nel frattempo altre cose.
Parliamo di chi non può in un momento particolare della propria vita vivere come le persone comuni. Ecco che vede lo specchio come unica arma di difesa per proteggere se stesso......POSSO ESSERE PER VOI SOLO COME UNO SPECCHIO..... Ma vede anche lo specchio come un'entrata in un mondo senza ritorno? Perchè, perchè questo pessimismo?
In un mondo di immagini da noi stesso creato, inventiamo noi stessi come unità, come ciò che rimane costante nel cambiamento? E chi l'ha detto? La ricerca continua di dare risposte ai più grandi temi sull'origine dell'universo e dell'individuo, cos'è in fin dei conti se non la ricerca di dare un corpo e un'anima a noi stessi. Ma per conoscere gli altri bisogna prima conoscere noi stessi e in noi stessi c'è la parte che noi non vorremmo sapere, quella che noi nascondiamo con tutte le nostre forze: il nostro daimon (in altre culture è stato chiamato Baal). Per conosce gli altri e cosa possono o potrebbero fare bisogna studiare il daimon.
Per intuire il domani è necessario e fondamentale conoscere e quindi studiare cosa è stato ieri e quindi indovinare l'oggi e prevedere il domani. Per vedere, si deve guardare come nuovo ciò che è vecchio, conosciuto da sempre, visto e trascurato da tutti. Per capire è necessario cambiare gli occhi con cui si guardano le solite cose.
Sono consigli che forse vengono più dall'amore che non da qualsiasi altro sentimento.
Gli orrori, gli allarmismi che percorrono il mondo di oggi non possono mai intaccare la speranza che dalle ceneri possa rinascere qualcosa di più bello e meraviglioso. Pensiamo alla Fenice che risorgeva dalla proprie ceneri: il mitico uccello così piccolo e così forte, capace di portare pesi spaventosi, le cui lacrime avevano poteri di guarire ogni cosa,....pensiamo a questo come la nostra anima, il nostro cuore capaci di sopportare tutti i pesi che ci vengono dati e impariamo a conviverci, anche se c'è chi purtroppo ha dovuto farlo per forza.
Le nostre lacrime devono essere quelle che ci aiutano ad andare avanti non per "guarire", ma per cercare di migliorare quello che di più insopportabile c'è nella nostra vita.
Ed ecco che questo qualcuno si affaccia ad uno specchio per osservare non se stesso, ma gli altri che "vivono".
E' qui il nodo, la chiave per risolvere il mistero, non siamo noi che ci specchiamo, ma è lui!
Lo specchio diventa una finestra, dove potersi affacciare e avere la sensazione di essere ancora vicino a chi ama, partecipare ancora ai "giochi".
E noi che siamo di qua abbiamo capito tutto questo.
Ed è per questo che ci comportiamo come fosse sempre in mezzo a noi, SEMPRE. Non si è mai allontanato, mai ci ha lasciato e mai noi lo abbiamo lasciato.
E' vero c'è stato un attimo di smarrimento, la confusione di qualcosa che non aspettavamo. Ma noi siamo la sua parte forte.
Quella che non vacillerà mai, che sarà sempre qui qualsiasi cosa ci sia in mezzo.
E' vero non siamo capaci di tenere il passo, ma è l'amore che supera tutti gli ostacoli che gli permetterà di trovarci dove ci ha lasciato. Come chi deve emigrare e da lontano sogna di ritornare alla propria casa, o chi va in guerra e l'unico legame che sa che lo terrà in vita è la propria famiglia, il proprio paese e i propri affetti.
Lo specchio è e sarà sempre una finestra dove affacciarsi per vedere che le cose non sono cambiate, che gli amori che ha nel cuore non sono diversi, sono solo diventati più forti.
La mente ha vacillato, il cuore ha tremato, ma siamo noi il suo specchio.
E non uno specchio illusorio o deformante come nei luna park, ma qualcosa di tangibile di reale che riflette sempre e solo quello che conosciamo.
Uno specchio che materializza le figure, qualsiasi siano i suoi desideri.
Ed è qui l'altro grande nodo da sciogliere! Noi non dobbiamo tenere il passo, la risoluzione dei problemi non spetta a noi.
Noi siamo soltanto la parte dell'inconscio che fa sperare che c'è ancora la vita, c'è sempre qualcosa di bello cui aspirare e combattere, perchè l'amore e l'amicizia vivano ancora.
Noi siamo la parte forte che non può cambiare.Quella che da la sicurezza che la vita continua, che se cambiamenti ci saranno non saranno distruzione e morte, ma sempre e solo la ricerca della costruzione di qualcosa che può dar origine alla vita in tutta la sua bellezza, noi non possiamo tenere il passo: noi siamo i sentimenti che devono rimanere fermi immobili immutabili nella loro grandezza. Sentimenti che non possono cambiare o mutare ma solo rinsaldarsi per far sì che la vita continui, gli orrori finiscano, le guerre non esistano più.
Lo specchio deve essere la finestra dove intravede se stesso come un eroe, un iniziato cui è concesso di poter toccare tangibilmente quello che è negato ai più. Perchè se noi ci affacciamo a questa finestra vediamo solo il suo interno.
Un interno pieno di tende che nascondono, come una casa dove i mobili sono coperti da lenzuoli. Alcuni bianchi, altri grigi e infine anche neri. Messi lì a chiudere per sempre "mobili" brutti orrendi che non vuole vedere mai più. E allora l'affacciarsi a questo specchio-finestra non è una nostra realtà, ma la sua: deve servirgli invece a dare respiro al cuore alla mente sopra ogni altra cosa.
Ogni volta che succederà deve trovare un mondo che gli appartiene, un mondo che lo aspetta sempre a braccia aperte e ogni cosa che appartiene a questo mondo appartiene anche a lui.

Ciao caro amico, un bacione grande dato con tutto il nostro amore."

AUGURI


Fra i tanti auguri che mi sono arrivati ho trovato anche questa poesia del nostro amico Lino, dall'animo poetico.

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LORENA

Siedi là , davanti

ad uno spicchio di luna rossa

da quella torre del 400

ammiri la vite rossa

guardando lontano,lontano.

Sogni giorni di sospiri

sorridi alla voce di una

piccola stella (Giada).

Cosa rara e bella

in questo infinito mondo

cosi immenso.

LINO

AUGURI


BUON COMPLEANNO

LORENA


IPSE DIXIT ?


venerdì 29 maggio 2009

COS'E' UN PIANETA CTONIO ?



(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)

Un pianeta ctonio è un gigante gassoso privo della caratteristica atmosfera a base di idrogeno ed elio, a causa dell'estrema vicinanza ad una stella. Il nucleo roccioso o metallico rimanente è per certi versi simile ad un pianeta terrestre.
HD 209458 b è un esempio di gigante gassoso la cui atmosfera è in fase di dissoluzione, sebbene non possa ancora essere propriamente definito un pianeta ctonio né lo diventerà nel futuro prossimo. Alcuni scienziati hanno suggerito che Mercurio, la cui densità interna è particolarmente elevata e il cui nucleo è ricco di elementi metallici, potrebbe essere un pianeta ctonio. Non si conoscono altri pianeti di questo tipo.
Il termine "ctonio" deriva dall'espressione greca chthonia, che significa "della Terra". La mitologia greca contempla almeno tre personaggi con questo nome, tutti correlati in qualche modo con la divinità Demetra.

MAMMA SEXY

(di Lorena B.G.)

Come al solito forse mi capiranno di più i genitori che hanno figlioli "in crescita", gli altri spero di farli sorridere.
Io ho una bambina di 9 anni. Molto bella: un sorriso accattivante, simpatica, gran chiacchierona peggio di me.
Da quest'inverno ho visto che in lei si sta preparando un cambiamento.
I suoi gesti, i suoi modi di fare, quando mi abbraccia all'improvviso e poi quando mi dice che non vuole essere baciata davanti ai suoi compagni per girarsi subito e cercare un bacio che la rassicuri, tutto questo e altro ancora denotano ancora il suo stato infantile.
Ma fisicamente si sta preparando a "crescere"!
Mi ricordo che l'estate del suo secondo compleanno salì sul mio letto e davanti allo specchio grande dell'armadio si misurò tutti i vestitini, magliette e pantaloncini dell'estate prima per vedere se c'era qualcosa che ancora le stava bene.
Fece una sfilata di moda in piena regola: molto seria si vestiva, si ammirava allo specchio muovendosi a destra e sinistra, poi si spogliava per mettersi nuovamente un'altra cosa.
Andò avanti fino a quando il mucchio non fu esaurito.
Naturalmente poco dopo siamo uscite per comprare tutto un guardaroba in piena regola !!!!
(Tutti i vestitini che non andavano bene li abbiamo portati dopo qualche giorno ad un'associazione che aiuta le mamme in difficoltà sia quelle italiane che quelle straniere.)
Ogni anno, a cadenza si è sempre ripresentato il solito problema, sia d'estate che d'inverno, ed ogni volta grandi acquisti per avere cose da poter indossare.
Da due anni qualcosa sta cambiando. I negozi da bambini stanno proponendo cose veramente infantili per lei o forse perchè quando andiamo in giro troviamo sempre più spesso negozi per giovanissime con dei bellissimi vestitini o magliette.
E quindi da quest'anno ho cominciato a comprarle qualcosa di un po' meno "da piccolini".
Le magliettine si prendono ancora con il pupazzetto davanti, ma....stamattina la novità!
Comincio a vestirmi ed ecco che Giada entra in camera piangendo
...io questa maglietta non la voglio, mi fa schifo!...(termine preferito dai giovani).
...scusa, ma è nuova guarda quanto è carina, un bel colore verde...
...non non la voglio, fa schifo!...
Allora apro i miei cassetti e la invito... ascolta è tardi, vedi tu se trovi qualcosa in mezzo alla mia roba, se non ti piace la tua...
Dopo poco tira fuori un top con un incrociatino... ecco mi metto questo...
...quello??? ma stai scherzando vero? Non mi sembra adatto a nove anni...... Lo sapevo, sempre la stessa storia, tu hai le cose più belle delle mie(aridagli!) ed io vesto sempre brutta... Tu sei sempre più sexy di me!...
Sono rimasta senza parole.
Sexy? Io? Questa è buffa! gli uomini me lo dicono, ma non mia figlia!
E poi a nove anni come si fa a giudicare un'altra donna sexy? E poi la mamma?
In quel momento avrei voluto avere i suoi occhi per guardarmi e vedermi come mi vede lei.
Naturalmente la cosa non è andata avanti, siamo riuscite a trovare qualcosa che le andasse bene e che la rendesse felice... ma in mezzo ai suoi vestiti però non ai miei.
Quando sono uscita un'occhiata allo specchio però l'ho buttata... bionda, pantaloni blu, maglietta blu, scarpe basse, occhiali neri... ma! cosa avrò di sexy devo ancora riuscire a capirlo.
Se come si dice ...il buongiorno si vede dal mattino, tutti i giorni per vestirsi sarà così?
Ciao buona giornata

PERCHE' NEI DIPINTI RELIGIOSI CI SONO MOLTI NUDI?


Il nudo in opere sacre è perlopiù legato a necessità iconografiche ed è giustificato dalla narrazione di un episodio biblico, per esempio in scene come il battesimo di Cristo o la cacciata dall'Eden di Adamo ed Eva.
San Sebastiano, martire ucciso a colpi di freccia, deve essere spogliato perchè si vedano le ferite.
Il nudo è inoltre spesso associato a Satana e al vizio: i dannati sono senza veli sia nella Cappella degli Scrovegni a Padova( Giotto, 1303-1305) sia nel Duomo di Orvieto (Luca Signorelli, 1499-1503).

CENSURA
Nel Rinascimento, tra il XV e XVI secolo, le figure in costume adamitico in chiese e cappelle aumentano. Il culmine viene raggiunto con lo "scandaloso" affresco del Giudizio Universale nella Cappelle Sistina (1536-41), dove Michelangelo dipinge con grande accuratezza corpi e genitali di santi, beati e dannati. L'opera è da subito al centro di polemiche. Pochi anni dopo verrà censurata da Daniele da Volterra -soprannominato il "Braghettone"- che ricopre le sconvenienti nudità con panneggi e perizomi, presenti ancora oggi. L'intervento è in linea con quanto prescritto dal Concilio di Trento (1545-63) che segna nuovi canoni per le opere religiose improntati al decoro e alla massima semplicità. E, in pratica, sancisce il divieto del nudo nelle opere sacre successive.

giovedì 28 maggio 2009

LA VERA STORIA DI VERONICA E SILVIO

9 PAROLE CHE USANO LE DONNE


SE NON RICORDO MALE IO NE USO ALTRE DIECI, COME MINIMO, TUTTE SUPER COLLAUDATE NELLE VARIE SITUAZIONI E FUNZIONANO TUTTE.

1) BENE: questa è la parola che usano le donne per terminare una discussione quando hanno ragione e tu devi stare zitto.

2) 5 MINUTI: se la donna si sta vestendo significa mezz'ora. 5 minuti è solo 5 minuti se ti ha dato appena 5 minuti per guardare la partita prima di aiutare a pulire in casa.

3) NIENTE: La calma prima della tempesta. Vuol dire qualcosa... e dovreste stare all'erta. Discussioni che cominciano con niente normalmente finiscono in BENE.

4) FAI PURE: è una sfida, non un permesso. Non lo fare.

5) SOSPIRONE: è come una parola, ma un'affermazione non verbale per cui spesso fraintesa dagli uomini. Un sospirone significa che lei pensa che sei un'idiota e si chiede perchè sta perdendo il suo tempo lì davanti a te a discutere di niente (torna al punto 3 per il significato della parole niente).

6) OK: Questa è una delle parole più pericolose che una donna può dire a un uomo. Significa che ha bisogno di pensare a lungo prima di decidere come e quando fartela pagare.

7) GRAZIE: Una donna ti ringrazia; non fare domande o non svenire; vuole solo ringraziarti (vorrei qui aggiungere una piccola clausola - è vero a meno che non dica "grazie mille" che è PURO sarcasmo e non ti sta ringraziando. NON RISPONDERE non c'è di che perchè porterebbe a un: "quello che vuoi."

8) QUELLO CHE VUOI: è il modo della donna per dire vai a fare in ***o.

9) NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO: un'altra affermazione pericolosa; significa che una donna ha chiesto a un uomo di fare qualcosa svariate volte ma adesso lo sta facendo lei. Questo porterà l'uomo a chiedere:'Cosa c'è che non va?' Per la riposta della donna fai riferimento al punto 3.

IO PREFERISCO PAPI !!!!!!

(di Lorena B.G.)
Premetto che l'altro giorno ho chiesto a due miei amici se volevano fare i tutori di mia figlia, se mi fosse successo qualcosa.
La risposta è stata naturalmente "sì" aggiungendo anche... poverina, in mezzo alla matematica...
Stamattina leggo che qualcuno ha nuovamente fatto delle critiche su qualcun altro, ma l'asino è caduto di nuovo lì.
Insomma facciamola finita di andare sempre addosso alle solite persone. Un po' di pace o almeno un po' di fantasia.
Ma perchè a cadenza ritmica, si deve sempre prendere di mira qualcuno? Mi sembra che siano diventati come i bambini a scuola quando decidono di deridere un loro compagno e gli rendono la vita impossibile.
A scuola, o almeno fino a 17-18 anni, parliamo di bullismo. Ma dai quaranta in su di che cosa si deve parlare?.... di politica?
Si è messo in dubbio il metodo educativo di una persona.
Di buona lena i figli sono insorti! Ma scusate hanno fatto bene, ma come si può attaccare un genitore e pretendere che la prole stia zitta?
Ma lo sapete quanti figli in Italia e nel mondo vorrebbero essere al loro posto?
Case enormi, camere tutte per loro da non dividere con gli altri fratelli, autisti personali che li accompagnano a scuola, baby-sitter,cuochi, camerieri, vacanze in Sardegna in una delle tante ville sparse per la costa, una fra le più belle del mondo, parliamo solo di Sardegna ma chissà in quanti altri posti vanno per le vacanze !!!!
E poi le scuole, fra le migliori, insegnati sempre pronti a spiegare, tutori a casa che facilitano i compiti, pulizia e polizia che controllano, niente contatto con delinquenti, extracomunitari.
Soldi a disposizione, vestiti comprati nei migliori negozi, vogliamo mettere anche i pidocchi nelle scuole?, ma dove sono loro hanno abolito la parola pediculosi dal vocabolario per non sporcare l'aria ed evitare che saltino fuori dalle pagine e vadano sulla testa dei bambini.
Diete fatte su misura con chef di primo ordine e non cibo che proviene dalle mense scolastiche dove ogni giorno si parla di preparare qualche migliaio di pasti.
La bicicletta, il motorino, l'auto? Tutto immediatamente e delle marche migliori e più belle, non devono certo aspettare che si possa comprare a rate,..... magari non questo mese, il prossimo che adesso ho da pagare tutte le bollette. Il prossimo non ci sono e possiamo pagare la prima rata....,se non c'è naturalmente quella del mutuo!
Giocattoli? Naturalmente i più belli, i più costosi e istruttivi, bambole da collezione e non sicuramente un pezzo di legno con uno straccio intorno come quando erano piccoli i nostri nonni e genitori, oppure il manico della scopa che dava origine al più bel cavallo del mondo veloce, docile, meraviglioso degno del cow-boy più ardimentoso, e un pezzetto di legno che fungeva da pistola per i combattimenti con gli indiani!
Ma parliamo ancora di questi giochi o sono stati sostituiti da robot che camminano e parlano e servono a tavola o da computer ultimo modello che non si spengono mai e funzionano benissimo, magari il colore è intonato con le tende della cameretta?
Segretari personali che sbrigano le azioni più comuni e "volgari", tipo preparare un caffè ! Oppure ricaricare la sveglia per la mattina? O c'è invece un dolce suono soave armonioso, una voce gentile ed educata che dice che è tardi, al posto della voce sgraziata di una mamma che urla ...è tardiiiiiiiii, devi andare a scuola, muovitiiiiiiiiii...lavati i dentiiiiiiiii....e quindi le orecchie del bambino si feriscono ?
Non so se esiste una lista di possibili figli-candidati, ma ripensandoci bene metto i miei amici al secondo posto come tutori e preferisco aggiungere mia figlia a questo elenco !!! Anche se prima di me c'è già stata un'altra mamma che ha pensato bene di far occupare una delle prime posizioni alla sua bambina diciottenne.
Che dite c'è qualche possibilità di entrare nelle simpatie di PAPI?

mercoledì 27 maggio 2009

DIO ? E' UN TEOREMA MATEMATICO


"Sembra che l'universo sia stato progettato da un matematico puro" disse il fisico James Jean (1877-1946). Il successo della matematica nel descrivere l'universo ha affascinato gli scienziati di tutti i tempi.

NUMERI
Il primo fu Pitagora (VI sec.a.C.): "Per lui Dio non era un matematico, ma la matematica era Dio" spiega Mario Livio nel libro Dio è un matematico (Rizzoli). Per i pitagorici i numeri erano entità viventi: l'1, ad esempio, era il principio generatore di tutti gli altri numeri e la creazione.

MA CHI E'?
Dal Medioevo, teologi e filosofi hanno cercato di dimostrare l'esistenza di Dio. Il tentativo più recente è di Kurt Godel (La prova matematica dell'esistenza di Dio, Bollati Boringhieri). Dimostrò che Dio esiste con la logica, e lasciando aperto un dubbio: il Dio di cui si dimostrerebbe l'esistenza è un ente astratto o coincide con quello venerato?

SMONTATE
Ma John Allen Paulos in La prova matematica dell'inesistenza di Dio(Rizzoli) contesta tutti gli argomenti, dal "disegno intelligente" ai miracoli.

IL MORTAIO

Secondo una paleontologa dell'Università della Florida, il genio di Einstein si spiegherebbe con alcuni solchi anomali nel cervello.
Secondo noi, di solchi anomali, in giro non ce ne sono più.

LA TELEFONATA


(di Lorena B.G.)
SECONDA E ULTIMA PARTE

(continua...)

Riscaravento il telefono contro la parte, solo che questa volta prendo un quadro: rompo il vetro.
Le schegge volano dappertutto. La stanza ne è piena, il pavimento. Meno male mi sono messa le scarpe prima, in genere cammino scalza.
Ora si che sono arrabbiata vorrei veramente prendere tutto, tutto quello che ho vicino e buttare buttare buttare tutto per terra, contro il muro, contro tutto quello che si può rompere e poi chiudere la porta e andare via.
Il cuore batte galoppa, ecco che mi sta cominciando un attacco di tachicardia. Il cuore mi scoppia, mi sento svuotare la testa, sto quasi per cadere: i battiti sono accelerati. Devo sdraiarmi subito: non posso stare in piedi. Raggiungo a mala pena il letto, mi sdraio ed ecco che non so come mettermi, se sto a sinistra il cuore comincia a farmi male e sto peggio.
Se mi giro a destra, e con grande fatica, la situazione non migliora.
Qualche settimana fa il cardiologo mi aveva raccomandato: CALMA, TRANQUILLITA', UNA VITA SERENA E NIENTE ARRABBIATURE.
Si fa presto a dirlo. Lui vive questa situazione? Centinaia di chilometri che mi separano dall'uomo che amo, un uomo che negli ultimi tempi non so più se c'è o no. Non so cosa fa e con chi è, ma soprattutto perchè continua a tenere in piedi un rapporto che mi sta distruggendo.
Ho provato a dire basta, ma la sua reazione è stata quella di un bambino capriccioso. Ed io allora ho continuato. Ma più vado avanti e più mi chiedo come posso sopravvivere al dolore, alla confusione, al senso di colpa, alla rabbia...
Solo che fra i due, lui se la gode ed io stupida che aspetto una telefonata.
Passano alcune ore, mi sono appisolata i battiti hanno rallentato, ma sento ancora che non sto bene.
Devo però alzarmi: chi toglie i vetri?
Piano piano con pazienza stando attenta ad ogni piccolo frammento, riesco a pulire tutto. Il telefono dov'è il telefono? Per un attimo l'avevo dimenticato e subito mi sento in colpa, come se avessi commesso chissà quale crimine.
Ecco che quel pensiero, quel gesto improvviso di cercare per la stanza, mi fa ricominciare la tachicardia.
Nuovamente a letto. Ma questa volta di fronte alla stanchezza alla rabbia, ma soprattutto all'impotenza di questa realtà che non riesco cambiare, mi addormento con in mano il telefono. Non so quante ore sono passate, ma mi ritrovo dal pomeriggio tardi alla mattina successiva. Ho dormito con la mano stretta a pugno come se dovessi picchiare qualcuno, il braccio mi fa male, la mano stenta ad aprire le dita. Mi assale la paura che forse ho avuto un ictus!!! Che bello mi alzo mi guardo allo specchio: i muscoli del viso sono a posto, niente di storto. Solo il mio cervello! Un cervello che non ammette una realtà stupida, ma crudele....Mi si è storto il cervello, mi si è storto il cervello!.... diceva un uomo in un cartone animato.
Questa telefonata che non arriva cos'è per me oltre a rabbia?
Frustrazione, impotenza, odio, risentimento,.... fino allo sfinimento.
Più vado avanti e più mi chiedo come posso sopravvivere al dolore, alla confusione, al senso di colpa,...
Devo imparare a conviverci, a riderci sopra, devo provare a cambiare vita.
Il pensiero che possa distrarmi non pensare più alla telefonata che deve arrivare mi fa star male.Il dubbio mi assale ... ma se prova a chiamare a casa ed io non ci sono, farà il numero del cellulare e se non lo fa e se non ci pensa? Ecco che allora si che non esco, per non perdere l'occasione di sentirlo. Non posso non farmi trovare.
Mentre sto pensando a questo, lo stomaco comincia a farmi male, l'ansia mi assale, il dolore nel petto per qualcosa che non succede, la testa ...la testa....sposto un cuscino sul divano ed ecco che mi taglio. Ma come sono sicura di avere tolto tutti i pezzi di vetro, tutte le schegge!!!
Guardo il sangue rosso scuro che comincia ad uscire, lo guardo come ipnotizzata. La goccia comincia ad ingrossarsi, forma un piccolo rivolo lungo il dito. Lo osservo come una cosa preziosa, niente può disturbare questo momento magico di estasi. E mi rendo conto che tutto quello che ho vissuto e sofferto in questi ultimi mesi è stato come un terremoto, e come succede dopo che tutto è cessato, per vedere chiaramente tutte le cose bisogna aspettare che la polvere si depositi. Ci vuole solo tempo.
E quel taglio, quel sangue che sta uscendo ha fatto tornare l'aria pulita limpida: ora vedo chiaramente. Quelle gocce di sangue, che io guardo e che non faccio adesso nulla per fermare, mi stanno pulendo l'anima, la testa da tutta l'ossessione degli ultimi tempi. Stanno uscendo fuori: mi sta abbandonando la rabbia, la frustrazione, il dolore, ma soprattutto quello che credevo amore. Non c'è più nulla dentro di me: solo una gran pace, sto bene. Non avrei mai pensato di stare così.
Il telefono comincia a squillare sempre più insistentemente, le stanze rimbombano di quel suono, l'aria ne è piena. Dopo un po' ecco che anche il cellulare si fa sentire, io che avevo sempre avuto paura che non provasse invece mi sta chiamando, mi sta cercando e continua ancora ancora e ancora. Vado verso il bagno a cercare del cotone e del disinfettante per la ferita. Penso .....continua pure a stare nella tua miserabile vita, con la tua miserabile famiglia, con tua moglie brutta come la fame....
In bagno mi sembra di sentire lontanissimo il suono insistente del telefono, chissà dove l'avrò lasciato? Alzo le spalle, mentre metto il dito sotto l'acqua per pulirlo dal sangue che scorre via e forma una scia rosa sullo smalto bianco del lavabo, verso lo scarico.
Stasera uscirò. Senza telefono.

martedì 26 maggio 2009

PAPA', PAPI O BABBO ?

(di Lorena B.G.)

Stamattina mia figlia mi ha detto, mentre l'accompagnavo a scuola...mamma, posso chiamare PAPA' , BABBO? sai gli altri bambini mi prendono in giro. Non mi piace, ma posso?... Le ho risposto che poteva e doveva fare quello che si sentiva e che non l'avrei rimproverata. (In Toscana è più facile sentire babbo che non papà.)
Diciamo che la stupidità umana comincia da piccoli soprattutto quando sono i genitori ad insegnarla ai propri figli, vero?
Contemporaneamente mi è venuto in mente che in questi giorni anche altre persone vengono prese in giro perchè una "ragazzina" ha chiamato PAPI qualcuno.
Tutta la Nazione è insorta: la stampa, i politici, soprattutto gli avversari politici hanno gridato allo scandalo. Hanno addirittura minato la tranquillità di una famiglia fino ad arrivare a provocare forse una separazione coniugale da quanto hanno gridato forte...PAPI, PAPI...
Ma io mi chiedo, come madre naturalmente, se sto tutto il giorno a dire a mia figlia che cosa è sbagliato e cosa è giusto, e per cominciare a renderla indipendente usciamo a fare acquisti insieme, perchè si deve gridare allo scandalo se una madre accompagna la figlia ai pranzi o alle feste per insegnarle come deve comportarsi, e non ditemi che il padre non lo sapeva!!! Mio marito quando entra in casa la prima cosa che chiede ...dov'è Giada, oppure dov'è la mamma...
Ma mio marito forse è diverso! Invece c'è chi non si preoccupa, perchè si fida delle amicizie che ha. C'è chi non arriverebbe mai a pensare che l'amico ha mire diverse da una semplice amicizia o da un voler aiutare la figlia del conoscente che è a Roma a fare uno stage.
Premetto che mia figlia ha 9 anni, e che nessuno le regala niente se prima non passa da me, ma come si può pensare male se una ragazzina di 18 anni torna a casa con un diamantino da 6.000 euro !!!!! Io come madre sarei orgogliosa che qualcuno apprezzasse le qualità di mia figlia e quindi la ricompensasse adeguatamente.
Però in un articolo (Corriere della sera.it del 11 maggio 2009 scritto dal giornalista Fulvio Bufi) ho letto che "....la ragazzina chiama tutti papi....".
Io non so perchè, ma se mia figlia lo facesse, mi preoccuperei prima di tutto di farle capire che l'unico "papi" è il padre, quello cioè sposato con la mamma e che le ha dato il cognome, e poi mi preoccuperei soprattutto di non dar modo alla Nazione e a chi mi conosce di mettere in dubbio la mia moralità come donna, come madre e come moglie !!!!!

LA TELEFONATA

(di Lorena B.G.)
PRIMA PARTE

Ho scaraventato il telefono contro la parete. Si è rotto o meglio si è diviso in più parti. Vedo una pila in mezzo alla stanza, ma l'altra? Lo sportellino che le racchiude, il copri-tasti staccato, meno male non si è spezzato ancora.
Lo guardo lì immobile piena di rabbia: vorrei camminarci sopra, battere i piedi ridurlo ancora in mille pezzi. Fino a quando ridotto in briciole non fosse più possibile ricomporlo.
Mi sembra di avere il fiatone come dopo una corsa, il cervello perso dietro mille pensieri pieni d'odio. Abbasso gli occhi e vedo il mio petto che si muove il cuore mi sembra esca dal petto.

( Bocc. nov. 77. 57.).... Rossa divenuta, come rabbia, e tutta di sangue chiazzata.......

Calma! Non posso ridurmi così.Così perchè ? Per chi?
Per un uomo che chissà dov'è, che l'unico pensiero è sempre e solo per se stesso, un uomo che ogni volta mi tratta come se non esistessi. Eppure pretende che io ci sia, sempre in ogni momento, ma solo quando lui vuole. Soltanto!!!
Raccolgo i pezzi, meno male che è semplice rimetterli. Un po' più fatica la faccio per trovare l'altra pila che non vedo. Sto per aprire il cassetto e prenderne una nuova, quando eccola là nascosta tra la zampetta della sedia e la zampona del tavolo, come se volesse giocare a nascondino. Sono convinta che se avessi provato mille volte non sarei riuscita a mandarla lì.
La rabbia continua, me ne accorgo mentre risistemo il telefono: le mani sbagliano incastri, mi cade nuovamente per terra un pezzo. Mi chino sbuffo sto per rilanciare il telefono per terra contro la parete fuori della finestra, da qualsiasi parte pur di rompere qualcosa. Continuo ad essere arrabbiata, ma perchè? Perchè solo a me? Quante donne felici ci sono adesso nel mondo in compagnia del proprio uomo, donne che se lo stanno accarezzando, baciando, gli parlano, che sono perse dietro i suoi occhi. Che guardano la vita, il mondo che le circonda attraverso un velo magico, un alone luminoso, che si riempiono del suo amore?
A me è concesso pochi attimi solo pochi attimi...UNA TELEFONATA.
E quanto è breve questa telefonata. Una volta ho guardato l'orologio per capire quanto poteva durare e sapete che bello! Mi ha concesso tre minuti: il tempo prima di pagare il secondo scatto. Ma allora non avevo solo io l'orologio davanti, ce l'ha anche lui.
La cosa più ridicola e che alla fine mi dice..... ci sentiamo presto, aspettami mi raccomando posso telefonare anche più tardi....
Ma questo più tardi quand'è? Aspetto tutto il giorno, tutta la sera non vado a letto perchè potrebbe telefonare, ha detto: più tardi...ma il tempo passa e più tardi diventano giorni. Intanto però io non sono uscita, non sono andata a fare la spesa, non scendo nemmeno a prendere la posta nella cassetta.
Non so come fare a staccarmi da quel telefono. Prima ne avevo uno fisso, poi sono andata a comprare il cordless per potermelo portare dietro in casa.Lo guardo spesso, in continuazione, vado a controllare che funzioni che ci sia la linea. La linea c'è e funziona benissimo.Eccooooooooo...sta squillando, eccolo è lui!!!
...Mamma???? Sì sto bene scusa non posso stare devo uscire, mi aspettano....
Mi aspettano? O sono io che aspetto?
Qui come una cretina? Ma perchè ? Perchè? Cosa è successo?
I primi giorni telefonate, sms: il telefono era incandescente.Le telefonate duravano ore. Non mi staccavo mai. Avevo sempre il cellulare attaccato all'orecchio.
Passavamo ore "insieme". Ci vedevamo solo una volta al mese, ma dalla mattina alla sera era una telefonata unica.
Anche quando prendevo il treno accendevo subito e subito vicini. Facevo la barba con lui, mi vedevo allo specchio: visi vicini: guancia contro guancia, mi sporcavo con la schiuma, ci vestivamo insieme, fuori casa accendevo l'auto, colazione al bar e poi di corsa alla Stazione a prendermi al treno. Sempre insieme al telefono fino al momento del bacio, quello vero labbra contro labbra, sentire il sapore delle sua bocca, della sua saliva aver desiderato insieme tutto questo, mentre eravamo al cellulare a parlare.
E adesso? Nemmeno il tempo di rispondere a....come stai?....che già mi saluta e chiude.
Riscaravento il telefono contro la parte, solo che questa volta prendo un quadro: rompo il vetro.

(continua....)

lunedì 25 maggio 2009

UN GROSSO RINGRAZIAMENTO A.......


....CHI SI PRODIGA SEMPRE TUTTI I GIORNI PERCHE' QUESTO BLOG FUNZIONI NEL MIGLIORE DEI MODI.

PER ACCONTENTARMI SPESSO IN MOLTE COSE CHE CHIEDO.

UN GROSSO GRAZIE A INDI ED EPICURO, AMBEDUE VITA E SOSTEGNO E AUTORI E REGISTI DI QUESTO BLOG.

Ancora grazie

(Avete visto che bella l'intestazione con il nostro nome?)

venerdì 22 maggio 2009

Applausi




Perché ho delle difficoltà a parlare dei temi politici di questo periodo?
Era questa la domanda e lo stato d'animo che ho avuto in questi mesi.
Non ho una risposta sicura, o almeno non la trovo dentro di me.
Sono stato accusato di non essere obbiettivo e essere di parte, ma chi non lo è?
Tanti gridano allo scandalo, dicono che siamo governati da lacchè, nani e ballerine, da mafiosi e piduisti.
Facile attaccare su questi temi, ma il risultato?
La gente continuerà a votare gli stessi, i motivi? Tanti e nessuno, ognuno di noi si fa un'idea e pensa di essere nel giusto o nella convenienza.
Ma il bene sociale? Il bene della Nazione, il bene della Democrazia?
Si della Democrazia, o ci dobbiamo rinunciare?
Non ho risposte ma domande.
Tante domande:
É giusto che il lavoro di un operaio sia una cosa spregevole?
E si perché questo è il sentimento di tutti, è più rispettato un calciatore, una velina, un tronista un politico voltagabbana che un operaio, una mamma, una casalinga, un insegnate supplente.
Si sta insinuando l'idea che i giudici sono tutti al soldo della politica a quando che è meglio la dittatura alla Democrazia?
Si mette in discussione la laicità dello stato a favore di una falsa morale.
Si mette in discussione il rispetto dell'uomo e si inneggia alla razza e nazionalità.
Perché scrivo questo?
Bho! Forse perché in qualche modo voglio che si pensi prima di parlare, che si ritorni alla centralità dell'uomo e non solo dei cervelli collegati al digitale terrestre o al satellitare, io non voglio essere complice di questa farsa e di questi falsi idoli questa è l'unica cosa che so.
E ora mandatemi a far ... e continuate a battere le mani..

Corri Leo .. Corri!!





Una coppia di gestori di una stazione di servizio della Bp di Rotorua, in Nuova Zelanda, aveva chiesto alla banca Westpac un mutuo per 10 mila dollari neozelandesi (circa 4.600 euro). Per errore la banca ha loro accreditato a Leo Gao e alla sua fidanzata australiana Cara Young una somma mille volte superiore, cioè 10 milioni di dollari (4,6 milioni di euro). Al posto di andare a parlare con il direttore della filiale per far notare i tre zeri in più, l'8 maggio la coppia ha preso 6 milioni dal conto ed è sparita. Ora la polizia è sulle loro tracce, anche se teme che i due abbiano lasciato la Nuova Zelanda, diretti forse in Cina o in Corea del sud e infatti ha avvertito anche l'Interpol.

INDAGINI - Le indagini però potrebbero richiedere parecchio tempo, ha ammesso il sergente della polizia neozelandese David Harvey. La Westpac (che è già riuscita a recuperare 4 milioni di dollari) ha dichiarato di aver avviato una «vigorosa azione penale e civile per il recupero della somma», e non ha rilasciato dichiarazioni sulle cause del disguido, ma ha ricordato che il denaro trasferito per errore in un conto non entra in alcun modo nella proprietà del titolare del conto stesso.

giovedì 21 maggio 2009

OROSCOPO DEL TORO : MAGGIO


Oroscopo Toro:

Caratteristiche del segno zodiacale del Toro

20 aprile - 20 maggio

Segno di Terra

Pianeta governante: Venere

Colore: Verde smeraldo

Pietra: Smeraldo

Giorno fortunato: Venerdi

Numero fortunato: 9

Vip: Fiorello, Micelle Pfeiffer, Giovanni Paolo II, Sigmund Freud….
Partner ideale: Vergine e Capricorno.

Segno di terra, il Toro è sicuramente più testardo dello zodiaco, tenace ed intraprendente, riesce ad ottenere sempre quello che vuole. I nati sotto il segno del toro detestano i cambiamenti e possiedono il dono di saper maneggiare il denaro. I nati sotto il segno del toro sono persone molto leali, hanno innato il senso dell’amicizia ed odiano i pettegolezzi e gli intrighi. Non sopportano il tradimento, sono possessivi, pigri e presuntuosi.

AMORE Il toro in amore ha una personalità calma, possessiva, premurosa, è in grado di riempire il partner di attenzioni, coccole e sorprese. Non sono persone volubili, per cui i propri sentimenti riescono a durare nel tempo e a superare gli ostacoli e le difficoltà.

SALUTE Il punto debole del toro, per ciò che riguarda la salute è la gola. I nati sotto questo segno infatti ne soffrono costantemente. Inoltre, siccome amano mangiare spesso devono stare attenti alla forma fisica e a non ingrassare.

LAVORO Per ciò che riguarda l'aspetto lavorativo, i nati sotto questo segno zodiacale, cercano la stabilità economica ed il successo materiale. Si impegnano, dunque, nella ricerca di lavori stabili e metodici.