SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.


per info:gold.indi@gmail.com

giovedì 8 gennaio 2009

IL BRINDISI



I brindisi danno una certa solennità a ogni pranzo. In ambito lavorativo, pronunciati di solito all'inizio o alla fine del pranzo, possono servire per dare il benvenuto ad un visitatore importante o a un nuovo collega o per salutare uno che se ne va, per lanciare un nuovo business o un nuovo prodotto, per celebrare il raggiungimento di un obbiettivo lungamente atteso.
Le parole che li precedono dovrebbero essere il più possibile brevi, concise, personali, spiritose. Mi ricordo di aver letto che un discorso alla fine di una cena dovrebbe essere come un vestito di una signora: lungo abbastanza per coprire il soggetto, ma corto abbastanza per essere interessante...
Chi intende fare un brindisi batte leggermente una posata sul bicchiere per attirare l'attenzione, si alza in piedi e parla rivolto alla persona a cui è indirizzato il brindisi non trascurando però tutti i presenti. Alla fine del discorso i presenti alzeranno i calici tenendoli per lo stelo (chi è astemio riempia il suo solo d'acqua) e berranno senza toccare i biccheri e senza dire "cin cin". Chi riceve il brindisi potrà replicare a sua volta con un breve discorso di ringraziamento.

LA RICETTA DEL PASTICCERE


Volete provare a fare UNA TORTA AL CIOCCOLATO con ingredienti freschi, seguendo la ricetta di un pasticcere? Vi servirà un po' di tempo e passione, ma il risultato è assicurato.


INGREDIENTI
- 200 g cioccolato
- 105 g burro
- 105 g farina di mandorle
- 3 uova
- 6 tuorli
- 5 albumi
- 105 g zucchero a velo
- 35 g farina

Montate il burro ammorbidito con le uova e lo zucchero. Aggiungete la farina di mandorle, il cioccolato sciolto a bagnomaria e continuare a montare. Incorporate con lenti movimenti di una forchetta dal basso verso l'alto gli albumi montati a neve ed infine la farina setacciata. Imburrate ed infarinate una tortiera di 20 cm di diametro, versate il composto e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti.

COME DIVENTARE MILITARE DI SUCCESSO



Per entrare nelle Forze Armate come ufficiale o sottufficiale bisogna avere il diploma di Scuola media superiore, un'età compresa fra i 17 e i 22 anni (26 per i sottufficiali) e la fedina penale pulita.
I ranghi delle Forze armate sono aperti alle donne. L'accesso delle ragazze alle scuole militari, invece, è ancora allo studio degli Stati Maggiori.

ESERCITO
Accademia di Modena per i futuri ufficiali e Scuola sottufficiali di Viterbo.
I ragazzi possono fare domanda alla Scuola militare Nunzitella di Napoli e alla Teulliè di Milano. Dopo 15 anni di servizio c'è la Scuola di guerra di Civitavecchia. Tutte le informazioni e i bandi di concorso sul sito dell'Esercito http://www.esercito.difesa.it/

CARABINIERI
Accademia di Modena per gli ufficiali e Scuola sottufficilai di Firenze e Velletri. Dopo l'accademia, gli ufficiali conseguiranno la laurea in giurisprudenza alla Scuola ufficiali di Roma. Tra le scuole di specialità dell'Arma spicca il Centro alpino di Selva di Val Gardena da cui escono i carabinieri sciatori, come Alberto Tomba (http://www.carabinieri.it/).

MARINA MILITARE
Accademia navale di Livorno per gli ufficiali e la Scuola sottufficiali alla Maddalena e a Taranto. La Scuola navale Francesco Morosini è a Venezia. Per entrare nel mitico Comsubin, i subacquei incursori, bisogna superare il corso della Scuola subacquei di La Spezia (http://www.marina.difesa.it/).

AERONAUTICA MILITARE
Accademia aeronautica di Pozzuoli per gli ufficiali e Scuola sottufficiali di Caserta. Scuola militare Giulio Dobuè, a Firenze. Prima di pilotare un caccia gli ufficiali devono frequentare la Scuola di guerra aerea di Firenze (http://www.aeronautica.difesa.it/)

(Queste notizie le ho estrapolate da un articolo che ho trovato scritto in CLASS, ma siccome risale a qualche mese fa non so se sono ancora tutte valide o c'è stato nel frattempo qualche cambiamento. Comunque chi fosse interessato ci sono i siti da controllare e i Comandi dei rispettivi Corpi dove rivolgersi)

COME MAI I MOBILI A VOLTE SCRICCHIOLANO?


Perchè, se sono fatti di legno, subiscono il comportamento di tale materiale. L'acqua presente sulle pareti delle cellule del legno, infatti, una volta abbatuta la pianta inizia a diminuire. Il legno, che si asciuga perdendo acqua, si muove e produce scricchiolii e, a volte, anche veri schianti e rotture.
Ciascun tipo di legno si comporta in modo diverso, e anche se non esistono legni "immobili", alcuni sono più indicati di altri a trasformarsi in mobili di arredamento.
Tra i tipi di legno che presentano il minore movimento vi sono il pino silvestre, gli abeti in generale, il larice.
Tra quelli che scricchiolano di più ci sono il pero, il noce, il ciliegio, il carpino (simile al nocciolo).

PERCHE' ALCUNI FARMACI SI PRENDONO CON IL NASO?

Non si tratta ovviamente di pillole, bensì di spay o gocce. La via nasale può essere vantaggiosa, rispetto a quella per bocca, perchè è più rapida ed efficace (l'importante è non avere...il raffreddore!). Il rivestimento interno del naso infatti è una specie di "carta assorbente": grazie ai numerosi vasi sanguigni che lo attraversano, capta con facilità le sostanze chimiche.
Il farmaco assunto per via orale finisce nello stomaco, dove può restare per 30-40 minuti, per poi transitare attraverso l'intestino prima di essere assorbito dalla mucosa intestinale.
Un altro vantaggio della via nasale rispetto a quella orale è la maggiore "disponibilità", cioè la capacità del farmaco di essere disponibile per l'organismo una volta assunto. I farmaci presi per bocca perdono buona parte del loro effetto durante il percorso nel'apparato digerente e nel fegato, i cui enzimi in genere distruggono la maggior parte delle molecole del medicinale. Per le sue caratteristiche, la via nasale è usata per alcuni farmaci d'urgenza (antidolrifici, antiepilettici, antidiabetici, anestetici) e in alcune preparazioni per bambini, costituendo in alcuni casi una valida alternativa alle iniezioni.

mercoledì 7 gennaio 2009

IL VIANDANTE E LA SUA OMBRA

Agire affinché ogni cosa buona diventi
bene comune e affinché tutto sia libero
per coloro che sono liberi.
F. Nietzsche, af. 87
de Il viandante e la sua ombra

L'ombra: Giacché è tanto tempo che non ti sento parlare, vorrei dartene un'occasione.
Il viandante: Parla - dove? e chi? è quasi come se sentissi parlare me stesso, solo con voce più debole della mia.
L'ombra (dopo una pausa): Non sei contento di avere un'occasione di parlare?
Il viandante: Per dio e per tutte le cose a cui non credo, è la mia ombra che parla: la sento, ma non ci credo.
L'ombra: Accettiamolo e non pensiamoci oltre, tra un'ora sarà tutto finito.
Il viandante: Pensai proprio così, quando in un bosco vicino a Pisa vidi prima due e poi cinque cammelli.
L'ombra: E' bene che ambedue siamo ugualmente indulgenti verso di noi, se per una volta la nostra ragione tace: così anche nel nostro colloquio non ci adireremo e non metteremo subito le manette all'altro se la sua parola ci suonerà incomprensibile. Se proprio non si sa rispondere, basta già dire qualcosa: questa è l'equa condizione alla quale io mi intrattengo con qualcuno. In un dialogo un po' lungo, anche il più savio diventa una volta pazzo e tre volte babbeo.
Il viandante: Le tue modeste pretese non sono lusinghiere per colui al quale le confessi.
L'ombra: Debbo dunque lusingare?
Il viandante: Pensavo che l'ombra dell'uomo fosse la sua vanità: ma questa non chiederebbe mai: "debbo dunque lusingare?".
L'ombra: La vanità umana, se ben la conosco, non domanda neppure, come io ho già fatto due volte, se può parlare: parla sempre.
Il viandante: Solo adesso mi accorgo quanto sono scortese nei tuoi confronti, mia cara ombra: non ho ancor neppure fatto parola su quanto mi rallegra di ascoltarti, e non solo di vederti. Lo sai, io amo l'ombra come amo la luce. Perché esistano la bellezza del volto, la chiarezza del discorso, la bontà e fermezza del carattere, l'ombra è necessaria quanto la luce. Esse non sono avversarie: anzi si tengono amorevolmente per mano, e quando la luce scompare, l'ombra le scivola dietro.
L'ombra: E io odio quel che odi tu, la notte; amo gli uomini perché sono seguaci della luce, e mi allieta lo splendore che è nel loro occhio quando conoscono e scoprono, loro, gli infaticabili conoscitori e scopritori. Quell'ombra che tutte le cose mostrano quando su di esse cade il sole della conoscenza - io sono anche quell'ombra.
Il viandante: Credo di capirti, anche se ti sei espressa in modo un po' umbratile. Ma avevi ragione: i buoni amici si dicono talvolta una parola oscura, come segno d'intesa, che dev'essere un enigma per ogni altra persona. E noi siamo buoni amici. Perciò basta con i preamboli! Centinaia di domande premono il mio animo, e il tempo in cui tu potrai rispondervi è forse troppo breve. Vediamo su che cosa incontrarci in fretta e pacificamente.
L'ombra: Ma le ombre sono più timide degli uomini: non dirai a nessuno come abbiamo parlato insieme!
Il viandante: Come abbiamo parlato insieme? Il cielo mi guardi da lunghi ed elaborati dialoghi scritti! Se Platone avesse avuto meno gusto a elaborare, i suoi lettori avrebbero più gusto a lui. Un dialogo che nella realtà delizia è, se trasformato in scrittura e letto, un quadro con prospettive del tutto false: tutto è troppo lungo o troppo corto. - Tuttavia potrò forse comunicarti su che cosa ci siamo accordati?
L'ombra: Questo mi basta; perché tutti vi riconosceranno solo le tue opinioni; nessuno si ricorderà dell'ombra.
Il viandante: Forse ti sbagli, amica! Sinora nelle mie opinioni si è vista più l'ombra che me.
L'ombra: Più ombra che luce? E' possibile?
Il viandante: Sii seria, cara matta! La mia prima domanda esige subito serietà!
L'ombra: Di quel che hai detto, più di tutto mi è piaciuta una promessa: che volete ridiventare buoni vicini delle cose prossime. Questo tornerà a vantaggio anche di noi, povere ombre. Perché, ammettetelo, sinora ci avete calunniato anche troppo volentieri.
Il viandante: Calunniato? Ma perché non vi siete difese? Avevate pur vicine le nostre orecchie.
L'ombra: Ci sembrava appunto di esservi troppo vicine per poter parlare di noi stesse.
Il viandante: Delicato! Assai delicato! Ah, voi ombre siete "uomini migliori" di noi, me ne accorgo.
L'ombra: Eppure ci avete chiamato "importune" - noi, che almeno una cosa sappiamo fare - tacere e attendere - nessun inglese lo sa far meglio. £ vero, ci si trova molto, molto spesso al seguito dell'uomo, ma mai come sue schiave. Quando l'uomo fugge la luce, noi fuggiamo l'uomo: a tanto arriva la nostra libertà.
Il viandante: Ahimè, tanto più spesso è la luce a fuggir l'uomo e allora anche voi lo abbandonate.
L'ombra: Ti ho abbandonato spesso con dolore: a me, avida di sapere, tante cose dell'uomo sono rimaste oscure, perché non posso esser sempre intorno a lui. Pur di possedere una totale conoscenza dell'uomo, sarei volentieri la tua schiava.
Il viandante
: Lo sai tu, lo so io, se tu da schiava non diventeresti improvvisamente padrona? Oppure se tu rimarresti schiava ma, disprezzando il tuo padrone, condurresti una vita di umiliazione, di disgusto? Accontentiamoci ambedue della libertà, così come è rimasta a te - a te e a me! Giacché la vista di un essere non libero amareggerebbe le mie gioie più grandi; le migliori cose mi ripugnerebbero, se qualcuno dovesse dividerle con me, - non voglio sapere di schiavi intorno a me. Per questo non amo il cane, il pigro e scodinzolante parassita, che è diventato "cane" solo come servo degli uomini, e di cui essi sogliono addirittura decantare la fedeltà al padrone e il fatto di seguirlo come la sua. -
L'ombra: Come la sua ombra, essi dicono. Forse anch'io oggi ti ho seguito per troppo tempo? E' stato il giorno più lungo, ma ne siamo alla fine, abbi ancora un attimo di pazienza! Il prato è umido, ho i brividi.
Il viandante: Oh, è già tempo di separarsi? E ho dovuto alla fine farti ancora male, l'ho visto: sei diventata più scura.
L'ombra: Arrossivo, nel colore in cui posso farlo. Mi è venuto in mente che spesso sono stata ai tuoi piedi come un cane, e che tu allora -
Il viandante: E, in tutta fretta non potrei farti ancora
L'ombra: Nessuno, tranne quello che ebbe il "cane" filosofico davanti al grande Alessandro: togliti un poco dal sole, ho troppo freddo.
Il viandante: Che debbo fare?
L'ombra: Cammina sotto quei pini e guarda i monti: il sole tramonta.
Il viandante: Dove sei? Dove sei?

L'INCONTRO TRA BERLUSCONI E BOSSI

Il premier Berlusconi incontra il ministro delle Riforme Umberto Bossi, e discuteranno del varo della legge delega sul federalismo fiscale, della riforma sulla giustizia, e della possibilità di un allargamento della squadra di governo. Ma l'argomento principale sarà il caso Alitalia, la scelta del partner straniero e il futuro di Malpensa.

SCUOLA : RIFORMA


Il Decreto Gelmini sull'Università

Dopo mesi di polemiche e proteste diffuse in tutto il paese, il provvedimento Gelmini sull'Università è approdato alla Camera. Anche questa volta però, il governo ha posto la fiducia, la nona dall'inizio della legislatura. Il provvedimento, già approvato dal Senato deve essere convertito in legge entro il 9 gennaio.

martedì 6 gennaio 2009

LA PANCHINA NEL PARCO


Mano nella mano, occhi bassi. Non riescono a guardarsi. Fa freddo, sono seduti sulla panchina di un parco. Solo qualche uomo con il cane al guinzaglio per la solita passeggiata pomeridiana.
Com'era cominciata ? Lo ricordavano molto bene. Nessuno dei due avrebbe voluto questa storia, nessuno dei due l'aveva cercata. Era solo successo e basta. Erano stati travolti e non avevano opposto resistenza. Si erano fatti trasportare così, come se questo amore fosse stata un'onda gigantesca.
Storia assurda! Lei quarant'anni, lui diciotto di meno .
Erano ad una svolta, non potevano andare avanti.
Lei cosa poteva promettere a lui? Che ogni giorno che passava sarebbe invecchiata sempre di più, che la sua pelle avrebbe ceduto ai segni del tempo e dell'alcool. Sì, alcool! perchè da quando era cominciata lei aveva cominciato a bere per reggere questa situazione, per poter inventare ogni settimana bugie credibili per allontanarsi da casa in modo che il marito non capisse, che l'uso o l'abuso degli alcolici era aumentato. Finora aveva retto bene, non se n'era accorto nessuno. Nemmeno lui, ma per quanto?
E lui cosa poteva promettere e cosa poteva mantenere? Non aveva un lavoro fisso, fino a ieri aveva pagato lei le camere d'albergo dove andavano, poi avevano cercato posti sempre meno cari fino a trovare una stanza in affitto per pochi euro a volta.
Stanza vecchia, mobili cadenti, lenzuola che sembravano sporche e usate da altri. Ma per stare insieme anche questo poteva bastare.
Un'altra donna avrebbe chiuso, anzi non avrebbe nemmeno iniziato, ma lei era entrata da sola nella gabbia.
Non lavorava, finora il marito aveva pensato a tutto, si potevano definire una famiglia del ceto medio. Ma il continuo uscire con lui e pagare sempre lei, l'avevano costretta piano piano a vedere i soldi calare e a non poter più comprare tante cose. Il marito ancora non aveva notato niente, solo che sempre più spesso la sera la trovava stanca, la casa sempre più in disordine, il frigorifero vuoto. La cena spesso era consumata con un pasto veloce: poche cose ...uova, tonno, pomodori, mozzarella... Prima mentre saliva le scale dopo una giornata di lavoro gli sembrava di sentire l'odore dei piatti cucinati da lei in fondo alle scale. Le camicie rimanevano da stirare sulla sedia, aveva imparato a stirarle da solo.
Ma questa sistuazione cominciava a pesargli. Non capiva il suo malumore e il suo lasciar stare tutto così senza far niente.Un giorno le aveva detto che se a casa si annoiava poteva cercarsi un lavoro magari part-time, per passare un po' il tempo e non sentire più la solitudine.
E lei aveva dato retta al marito, più che altro le si era accesa una lampadina...ecco dove avrebbe recuperato i soldi che le servivano.
Alla fine lei aveva cominciato a lavorare andando a fare le pulizie in giro nei palazzi: le scale, negli appartamenti, panni da stirare, cani da portare a passeggio,...tutto! avrebbe fatto tutto pur di avere un po' di soldi. Ma questi soldi? Li dava a lui per le sigarette, la benzina, il bollo della macchina, il cellulare...
Ogni giorno era sempre più stanca, non vedeva più le amiche, si vergognava.
I vestiti sempre i soliti, i capelli? dal parrucchiere non era più andata, anche le mani... sciupate per i troppi lavori che era costretta a fare.
Lui invece aveva trovato il paese di Bengodi (come diceva mia nonna), sì è vero all'inizio lei lo aveva attratto : una bella donna ben curata lo aveva affascinato. Lui il classico ragazzo che non aveva voluto studiare, però bello. Aveva vissuto di espedienti di piccoli lavori, finchè non aveva trovato un ristorante dove non si lavorava tanto come cameriere, ma i clienti davano buone mance.
E lui aveva imparato presto, con qualche accortezza qualche gentilezza alla donna del tavolo riusciva sempre ad avere una mancia migliore degli altri camerieri. Una sera si presentò lei con il marito, bella coppia ma lui si accorse subito che lei lo guardava, che negli occhi aveva la luce di chi desidera qualcosa che non aveva mai avuto.
Qualche occhiata, poi un attimo di distrazione e lui le fa scivolare sotto il piatto il suo numero di cellulare.
Non ci aveva sperato molto, ma il giorno dopo lei lo chiamò.
Si incontrarono e la volta dopo erano già amanti. Lei riceveva attenzioni che non aveva mai avuto, lui i soldi che gli servivano pur di non lavorare.
Le aveva fatto credere che non c'era nessuna donna come lei, che nonostante la differenza di età lui era pazzo d'amore. Non doveva nemmeno fingere a letto, si sa a quell'età la voglia è tanta. E lei si sentiva una regina. Quanti uomini dicono alle donne che sono la loro regina e quanti mantengno poi quello che dicono?, salvo dirlo subito ad un'altra?
Per lei era stata un'onda gigantesca, uno tzunami; per lui sono un'onda che aveva cercato di sfruttare il più possibile.
Ormai era giunto alla fine, quando erano insieme non la toccava più.
Forse la stanza così squallida, forse lei sempre stanca e ogni giorno sempre più trascurata. Non era più la donna di un tempo, le sembrava quasi che puzzasse non aveva più il profumo dei primi giorni.
Non poteva più guardarla, stare vicino a lei senza avere un moto di schifo, ma non voleva ferirla.
Poteva essere definito in tanti modi e non si sarebbe offeso, ma in questo caso qualcosa lo commuoveva nel modo di fare di lei.
Le aveva dato appuntamento lì al parco. Non sapeva come dire qualcosa, le prese solo le mani. Non ebbe nemmeno il coraggio di guardarla. Dopo qualche minuto si alzò e basta senza dire niente.
Lei ebbe un brivido, da quant'era che era lì seduta da sola su quella panchina. Le mani aperte in grembo erano gelate, aveva sognato? ad occhi aperti? Non lo ricordava . Prese dalla borsa la bottiglia che ormai non la lasciava più. Una sorsata, una lunga sorsata e sentì un po' di caldo.
Ecco il cuore aveva ricominciato a battere, ma per chi ? anche questo non lo ricordava più...si strinse un po' di più nel misero cappotto, sapeva che tra poco qualcuno sarebbe andato a prenderla.
Rimase seduta ed aspettò.

lunedì 5 gennaio 2009

BORSA :WALL STREET CHIUDE IN CALO



» 2009-01-05 22:09
Dow Jones - 0, 85%, Nasdaq a - 0, 37%

(ANSA) - NEW YORK, 5 GEN - Chiusura in calo per Wall Street. Il Dow Jones cede lo 0,85% a 8.957,83 punti, il Nasdaq arretra dello 0,37% a 1.626,23 punti, mentre lo S&P 500 cede lo 0,42% a 927,84 punti.

ToScAnISiNaScE


Il bambino guarda l'album di matrimonio dei genitori:
- Mamma, chi è questo bel giovanotto qui con te nella foto?
- E' papà, tesoro...
- E allora chi è quel signore grasso e calvo che abbiamo qui in casa?

PREVISIONE MESE GENNAIO 2009 : PESCI


PESCI Nati dal 19 Febbraio a 20 Marzo

(IL PARTNER PRENDERA' ATTEGGIAMENTI PIU' MATURI !)

Dolce e promettente Venere nel segno per tutto il mese ed in armonia a Marte in Capricorno. L'amore vi riserverà rassicurazioni, passione e conferme, ma sforzatevi di evitare certi atteggiamenti infantili che, pur risultando a volte affascinanti, sul lungo periodo innervosiscono anche il più paziente Giobbe. Il partner sarà già provato dalle vostre incertezze fomentate durante l'anno scorso dal difficile transito di Saturno ed ora prenderà atteggiamenti più maturi e la vostra fattiva collaborazione nel menage familiare. In sintesi, non vi basteranno più le melodiose paroline o le promesse che poi non mantenete, preparatevi cambiare pelle soprattutto se siete nati a Febbraio, quindi già affrancati dall'opposizione di Saturno ed illuminati da Plutone in Capricorno. Questa esortazione però non assolverà o giutificherà i nativi di Marzo, perchè se da una parte saranno più bloccati, dall'altra potranno sfruttare l'imperiosa energia di Urano, vicino al loro Sole. Nella vita professionale, si andranno delineando nuovi interessanti orizzonti e potrete contare su nuove e vincenti occasioni, per mostrare a tutti le vostre capacità. Qualcuno potrà vedersi affidato un incarico di responsabilità, primo gradino verso sostanziose gratificazioni e successi, ma saranno richieste precisione e puntualità.

PREVISIONE MESE GENNAIO 2009 : ACQUARIO


ACQUARIO Nati dal 20 Gennaio al 18 Febbraio

(E' IL MOMENTO DI VALUTARE NUOVE SCELTE DI NATURA ECONOMICA)

Le posizioni astrali, con cui aprirete il 2009, suggeriranno una riflessione profonda. Se da un lato, Giove guiderà il timone della vostra barca, promettendovi lidi di completo appagamento di sensi e pensieri, dall'altro Saturno e Marte, vi ricorderanno la necessità di non sottrarvi ai doveri della vita di coppia e di non giocare con i sentimenti, di chi ha investito su di voi il vostro futuro, a meno che non siate giunti alla conclusione che era solo un'infatuazione. In questo caso, parlate chiaro, ma senza ferire la sensibilità altrui. Nei rapporti stabili, sarà il momento di valutare nuove scelte di natura economica. Ancora mentre si respirerà "un'aria di festa", per molti di voi, potrebbero presentarsi diverse occasioni da cogliere prontamente al volo, per mezzo di un amico o di una conoscenza di vecchia data. Potrà trattarsi di un suggerimento su come investire i vostri risparmi, oppure la possibilità di iniziare un'esperienza professionale innovativa, se starete cullando questa aspirazione.
In ogni caso Venere, per l'intero periodo, Mercurio, nella prima parte del mese, alleati a Giove, suggeriranno di tenere in seria considerazione tutte le relazioni che gestirete e di vagliare attentamente la portata delle informazioni, che per svariate vie, giungeranno alle vostre orecchie.

PREVISIONE MESE GENNAIO 2009 : CAPRICORNO


CAPRICORNO Nati dal 22 Dicembre al 19 Gennaio

(NON LASCIATEVI CONDIZIONARE DAI SENSI DI COLPA)


Avete avuto tempo e tranquillità sufficienti, per comprendere cosa desiderate dal rapporto amoroso in cui siete coinvolti. Mettete in atto le strategie vincenti per ottenere il meglio.
Chi volesse mettere alle strette il partner, perchè si decida ad una scelta definitiva, potrà appellarsi alla fantasia per creare l'atmosfera adatta a fargli abbassare le difese. Altri si saranno accorti di non provare la sufficiente attrazione o il giusto equilibrio per vivere un rapporto stanco e sfilacciato.
L'inizio d'anno è il periodo giusto per voltare pagina. Non lasciatevi condizionare dai sensi di colpa, dal terrore della solitudine o dal timore di non saper affrontare la situazione, Marte in ottimo aspetto al vostro Sole, vi regalerà grinta e coraggio. D'altra parte, forse il partner si trova a vivere gli stessi stati d'animo, o peggio, soffre perchè non capisce più nulla di voi o delle vostre intenzioni. Ricordate che la sicerità e la chiarezza, per quanto possano essere dolorose, sono le armi migliori per affrontare gli altri e, contemporaneamente, ritrovare la fiducia in sè stessi.
Se non volete compromettere un lavoro che potrebbe riservarvi sostanziali soddisfazioni, moderate l'impazienza, evitando di rincorrere chi ora non è pronto o non ha sufficienti informazioni per darvi una risposta.

L'UNIONE UOMO E DONNA

Oggi più che mai uomini e donne si trovano gli uni di fronte agli altri, pieni di buona volontà, guidati dal desiderio e dalla speranza di costruire insieme relazioni piene e complete, vitali e durature, nelle quali il dare e l’avere trovino un armonioso equilibrio. Tuttavia, oggi più che mai tale aspirazione si trova di fronte a difficoltà spesso insormontabili, che portano a incomprensioni, delusioni, tradimenti, crollo del rapporto. Là dove si sognava l’amore perfetto si scopre odio o indifferenza, risentimento o gelosia. Là dove si desideravano stabilità, affetto e protezione, si ottengono impermanenza, solitudine, e amarezza. In buona parte tali difficoltà e fallimenti sono dovuti ad una grave mancanza di esempi e di modelli archetipi da seguire, alla povertà di una cultura che non ha ancora saputo affrontare le problematiche di un sano confronto tra maschile e femminile. L’unione tra uomo e donna è un traguardo troppo importante per venire lasciato all’improvvisazione e alla semplice buona volontà.
(Tratto dalla Cabalà)

ToScAnISiNaScE


Ho cambiato casa: ma purtroppo mio marito non s'intona più con il nuovo arredamento.

domenica 4 gennaio 2009

AMARE



Un giorno ho detto anche io queste parole ad un uomo che ho amato tanto e il giorno dopo ci siamo lasciati. Come è strana la vita a volte!
Non sono più riuscita a dirle a nessun altro.
_________________________________

Ho amato un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella mia vita.
E' stato un periodo decisamente speciale.
La sua personalità,vunita al suo talento, ha forgiato alcuni anni indimenticabili.
Mi ritorna in mente una sera al Madison Square Garden di New York, dove diede un concerto esaltante.
La folla che gremiva gli spalti lo esaltava, lo applaudiva e lo idolatrava. E' stato un momento molto intenso, di forte emozione e passione.
Ala fine, dopo l'ultimo tributo, corremmo via e una macchina nera ci riportò in hotel.
Rimanemmo soli.
La stanza era bella, spaziosa, molto silenziosa.
Mi sedetti sul divano e lo guardai.
In quei momenti parlare era molto delicato, perchè complementarmi era quello che avevano fatto tutti gli altri, per far notare qualche difetto era il momento sbagliato, e allora, con lo sguardo attento, mi limitavo ad osservare immobile.
Lui, dopo avere camminato lentamente per la stanza, prese un bicchiere d'acqua dal frigorifero, si girò verso di me e disse :" It is incredible, I am God and you have got me".
"E' incredibile, io sono Dio e tu mi hai conquistato".
PIACERE E' UN SFIDA - Lory Del Santo

SUPERSTIZIONI


Nei miei giri sulle bancarelle dei libri ne ho trovato uno che mi ha fatto ridere, però è molto carino soprattutto per quello che ho letto.

Dimostra che popolo di superstiziosi e "paurosi" siamo.

Cominciamo !!!!

______________________________________

MATRIMONIO

Sono tante le superstizioni, ancora esistenti,s ul matrimonio, quindi attenzione a chi deve compiere il gran passo!
Per prima cosa, lo sposo non deve vedere l'abito bianco della sua futura consorte prima del matrimonio, perchè porta sfortuna per la coppia.
E' severamente vietato sposarsi ad agosto o di martedì o venerdì; nella macchina degli sposi è bene legare lattine, scarpe vecchie, campanelli e nastri in modo da allontanare le forze del male e le jettature.
La sposa deve indossare qualcosa di nuovo e di vecchio, un indumento di lana e uno di seta, un oggetto comprato e uno prestato dall'amica del cuore. Infine, nel grande giorno si spera di non udire campane a morto e di non incontrare carri funebri: è di triste presagio.

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO...


4 Gennaio 2009
L'oroscopo del 2009
Buonanotte all'Italia, Luciano Ligabue

A GENNAIO l’economia rallenta, ma tiene.

A FEBBRAIO Morfeo Napolitano nutre qualche preoccupazione per il PIL.

A MARZO Tremonti implora gli italiani, Geronzi, Profumo e Passera di comprare Bot, Btp e CCT.

Ad APRILE lo psiconano garantisce sul futuro dell’Italia.

A MAGGIO Boss(ol)i rassicura che il federalismo è alle porte.

A GIUGNO alle elezioni non ci va nessuno.

A LUGLIO i nuovi disoccupati sono più di due milioni.

Ad AGOSTO Morfeo Napolitano spiega in diretta televisiva che una possibile crisi lo inquieta.

A SETTEMBRE Tremonti taglia del 30% le pensioni e gli stipendi del pubblico impiego. Sempre a settembre il debito pubblico supera i 1900 miliardi. Sempre a settembre lo psiconano si fa riprendere in via Montenapoleone a Milano a fare acquisti per rassicurare gli italiani. Bondi, Cicchitto e Gasparri passano tutti i pomeriggi alla Upim a riempire i carrelli.

A OTTOBRE gli insegnanti non ricevono lo stipendio e le scuole sono chiuse.

A NOVEMBRE falliscono le amministrazioni pubbliche di Roma, Napoli, Palermo e Bari. Sempre a novembre lo psiconano si reca due settimane alle Barbados per dare l’esempio e dimostrare a tutti che la crisi è un’invenzione dei comunisti.

A DICEMBRE, dall’elicottero, mentre varca il confine austriaco, Tremonti dichiara la bancarotta dello Stato e il federalismo fiscale. Nel senso che ognuno si terrà per sé quello che gli è rimasto in tasca.A dicembre lo psiconano decide di prolungare per qualche anno le sue vacanze e di farsi assistere dal super consulente Lucianone Gaucci per trattare il suo rientro in Italia ai domiciliari con i tribunali della Repubblica.

Buon 2009!

CAFFE' DOLCE



Meno pesca distruttiva e recupero della naturale colonizzazione dei coralli: a quattro anni dallo tsunami torna a crescere la barriera corallina indonesiana.