SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.


per info:gold.indi@gmail.com

mercoledì 5 agosto 2009

DEDICATO A TUTTI I BASTARDI

MI SCUSERETE MA QUANDO L'HO VISTO HO PENSATO SUBITO... MAGARI SUCCEDESSE A TUTTI QUEI BASTARDI CHE CE L'HANNO CON LE DONNE, LE VIOLENTANO, LE RENDONO SCHIAVE, LE MALTRATTANO E POI DOPO CHE CREDONO DI AVERE FATTO LA COSA PIU' BELLA DEL MONDO LE UCCIDONO.



OGGI

Cominciamo con la solita carrellata di notizie per renderci piacevole la giornata.

1 - Il vino rosso stimola il desiderio sessuale femminile (e chi non beve come me, che fa?)

2 - Ancora nessun "6" al superenalotto, crescono le speranze per i Comuni che vorrebbero vincere per affrontare le spese più urgenti ( ed io ci credo!)

3 - Milano:notte sulla gru per 4 operai INNSE, interverrà Berlusconi dalla sua villa in Sardegna?

4 - Thailandia: Atterraggio "incubo" per 11 italiani, e mi permetto di aggiungere anche per tutti gli altri che erano sull'aereo.

5 - USA: strage in palestra, folle uccide 4 donne e si suicida

6 - Successo personale dell'ex-presidente Bill Clinton: lascia Pyongyang con le due reporter Usa graziate

7 - Il giuramento di Ahmadinejad : oppositori dispersi.
Niente congratulazioni dal governo americano, italiano, inglese e francese.

lunedì 3 agosto 2009

I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER (libro)



"4 maggio del 1771
Come sono contento d'essere venuto via! Mio ottimo amico, che cos'è mai il cuore dell'uomo! Aver lasciato te, che amo tanto, te da cui ero inseparabile, e sentirmi contento! Ma so che tu mi perdonerai. Tranne che con te, tutte le mie relazioni non sembravano combinate dal destino giust'appunto per affliggere un cuore come il mio?"
............

(di Lorena B.)

Ieri ho deciso che avrei trascorso la domenica a 700 mt. C'è un piccolo laghetto e accanto un bar ristorante. Mi sono presa una poltroncina l'ho posizionata all'ombra a pochi metri dall'acqua e ho aperto il mio libro.

Ebbene ho letto in tre ore con due soste di dieci minuti in mezzo
"I DOLORI DEL GIOVANE WERTHER."



Risultato? Goethe mi perdonerà, ma alla fine mi è venuto da ridere. Vi siete mai accorti come con il passare degli anni si sorride sempre di più a tante cose?
In primis ho pensato che avevo sbagliato età per conoscerlo. Ma forse è andata meglio così ho potuto apprezzare meglio e forse vivere meno intensamente quello stato di nihilismo che pervade questo diario.
Le prime pagine sono state un po' bucoliche con la descizione del paesaggio, avevo quasi deciso di darlo da mangiare alle carpe che vedevo saltare. Ma quando è cominciata la storia dell'amorazzo.... ma come si fa a non capire fin dalle prime battute che la fine miseranda del protagonista è già decisa?
Il suicidio è già latente in tutto il suo essere, lo ritroviamo nei soggetti sognatori che non sanno affrontare la realtà con i suoi scherzi e le sue burle. Quanti suicidi ci saranno stati dopo che è uscito il libro, io penso innumerevoli.
(Una cosa importante sto scrivendo senza aver volutamente leggere nient'altro all'infuori di questo libro. Quindi nessuna critica o recensione o analisi fatta da altri.)
Forse trent'anni fa avrei sofferto anch'io delle pene d'amore del protagonista, minuto per minuto come quei lettori che si appassionano alle storie di Liala o dei settimanali di gossip.
Adesso? Adesso faccio delle grasse risate. La vita è tutto fuorchè un sogno, un fantasticare, purtroppo ci mette subito davanti alla sua crudeltà, ai suoi occhi beffardi.
Chi ora sta giornate intere in mezzo ai campi sotto i tigli o addirittura rifiuta un lavoro?
Prendiamo come scusante l'epoca in cui vive il nostro protagonista, un'età triste dove i giovani della borghesia dovevano per forza sottostare ai pregiudizi di una società che non perdonava lo stato sociale, una società che viveva nei propri luoghi chiusi non accettando ancora il cambiare e il rinnovarsi delle nuove generazioni.
La nostra Carlotta svela a Werther la vera essenza di tutte queste pagine... che lui si è innamorato e ha rincorso il sogno di qualcosa di proibito, non era innamorato della ragazza ma del divieto di averla.... e lui riconosce rileggendo le frasi scritte giorno per giorno che questa sua passione ha avuto un'escalation sembra quasi mentre la scriveva, non realmente.
Quindi la realtà veniva ingigantita dal suo animo che rileggeva quello detto in quelle pagine.
Bellissimo, quale migliore prova di autosuggestione? L'amore che da la vita, l'amore che da la morte.
Cosa dire di più? Non manca proprio niente perfino un'alluvione ... meravigliosa e spaventosa... sotto forma di ossimoro.
Anche la lettura finale dei canti di Ossian; questa scena chissà perchè mi ha richiamato alla mente... la bocca le baciò tutto tremante... ve li ricordate Paolo e Francesca nella Divina Commedia, ma perchè non vi ho ritrovato quell'amore sublime e dannato dei due amanti danteschi?
Ma solo un trescozzo di provincia?
Non sono io certo la persona adatta a ricordare tutto il periodo in cui fu scritto questo diario, ma i miei paragoni li ho fatti.


Prendere o lasciare, buona lettura.

BUDINO DI FAGIOLI


INGREDIENTI
(per 6 persone)

- 400 gr fagioli bianchi cannellini
- 250 gr zucchero
- 3 uova
- farina
- 100 gr cedro o arnacio candito
- una bustina di lievito

Lessate i fagioli in acqua leggermente salata.
Passateli al passatutto e mettetete la purea ottenuta in una zuppiera.
Unite 4 cucchiai di farina, lo zucchero, i rossi d'uovo, i canditi tagliuzzati e il lievito.
Mescolate bene e alla fine unite le chiare montate a neve.
Imburrate uno stampo, infarinatelo e riempitelo con l'impasto ben amalgamato.
Mettetelo in frigorifero per un paio d'ore prima di servirlo.

ROVELLINE LUCCHESI


INGREDIENTI
(per 4 persone)

- 4 fettine fini di vitellone di circa 150 gr
- 500 gr pomodori maturi o pelati
- 2 spicchi d'aglio
- salvia
- rosmarino
- un cucchiaio di capperi
- origano o maggiorana
- un uovo
- pangrattato
- olio d'oliva
- sale e pepe

In una casseruola fate rosolare, in 8 cucchiai d'olio, gli agli interi con foglie di salvia e un rametto di rosmarino.
Appena l'aglio inizia ad imbiondire, unite i pomodori, salate, pepate e fate cuocere per circa mezz'ora.
Nel frattempo battete bene le braciole di carne, passatele nell'uovo sbattuto con poco sale e poi nel pangrattato.
Pressatele bene, scuotetene l'eccesso di pangrattato e friggetele in una padella con olio caldo.
Mettetele su un foglio di carta da cucina e appena la salsa è pronta unitela all'intingolo.
Tenetele a cuocere pochi minuti e prima di sevire cospargete con un trito fine di capperi e foglioline di origano o maggiorana (chiamata un tempo "persia").

CIPOLLATA


INGREDIENTI
(per 4 persone)

- 4 grosse cipolle bianche
- 4 fette di pane raffermo
- 2 salsicce
- 50 gr pancetta
- un litro e un quarto di brodo
- parmigiano grattato
- olio d'oliva
- sale e pepe
In una pentola fate rosolare, tutto insieme, in 5 cucchiai d'olio, le cipolle spellate e tagliate a fettine, le salsicce spellate e tagliate in due e la pancetta tagliata a piccoli dadini.
Quando le cipolle saranno appassite, versate tutto il brodo bollente.
Cuocete a pentola scoperta per circa tre quarti d'ora, aggiustate di sale e servitela su fette di pane abbrustolito (e, volendo agliato).
Pepate e cospargete con abbondante formaggio.

Alcuni aggiungono anche 3 etti di rosticciana lessata, spolpata, e fatta a piccoli pezzi.
Le carni, comunque, possono essere completamente eliminate, ottenendo così una semplice, ma gustosa, minestra di cipolle.

sabato 1 agosto 2009

PENSIERI AL VENTO

(di Lorena B.)

Le mie dita ferme sulle lettere della tastiera, non riesco a ritrovare il ritmo. Perchè? Perchè una foto può sconvolgere tanto?
Mi sono fermata, le parole che scorrevano come un fiume impetuoso dentro di me sembrano sparite, asciugate in qualche buca nel terreno della mia anima. Adesso solo mal di testa forte quasi ogni giorno. La voglia di ricominciare e poi passo oltre, ho chiuso la testa ai pensieri. Non è vero che il pensiero non si può fermare. Lo puoi chiudere in un angolino. Un angolino che ti sta stretto. C'è chi l'ha creato prima di me e l'ha sempre considerato il mondo dei sogni. Per me non è così.
Ho creato invece uno spazio che quando ci penso o pronuncio il nome mi ricorda il mare, le navi, i gabbiani, una passeggiata al mare. La sabbia sotto i piedi, il vento fra i capelli e la mano che cerca in continuazione di sistemarli e non riesce e allora diventa una piacevole lotta fra me e l'aria che li scompiglia. Le ombre davanti che camminano, mi precedono, una palla di mare da lanciare in acqua. MALOMAR....forse il nome di una barca? No, l'ho formulato io. Cosa c'è racchiuso dentro queste sillabe?
Un sogno, tanti sogni... Una passeggiata in riva al mare, tanto desiderata quanto così lontana. Arriverà il momento?
Siamo così vicini alla particella di Dio, quasi da toccarla e invece una semplice passeggiata è così irraggiungibile.
Ieri ho avuto la risposta ad una domanda, una domanda così stupida che nemmeno la ricordavo più. Forse davo per scontato che quelle poche parole fossero state inghiottite da tutto il resto.
Ma hanno assunto un'importanza tale che sono state le uniche degne di una risposta. Quello che è importante per me lo è diventatto anche per un altro. Dovrei dire che sono sorpresa, senza cadere nel ridicolo.
L'esclation è stata invisibile eppure così tangibile per me. Avevo assunto una sicurezza tale che niente e nessuno poteva farmi vacillare.
Ma le sorprese non finiscono mai, e cosa meglio di una cosa o meglio una parola inaspettata? Quello che non viene più pensato è in cima ai pensieri di tutti e due.
Una semplice parola può dire più di frasi intere, di libri, di discorsi accademici. Quale poeta sarebbe stato capace ieri di condensare tutto così bene?
Per me la più bella delle sorprese, le adoro.
Ma se ci penso bene, quante cose chiediamo in continuazione ad un uomo?
L'uomo da tutto per scontato, e si meraviglia o si arrabbia se chiediamo cose che per loro sono semplici e lampanti, molte domande rimangono orfane di una risposta. Ma nel nostro cuore diventano ferite profonde.
Così profonde che non chiediamo più, ma non per questo dimentichiamo solo subentra la rassegnazione di qualcosa che avremmo voluto e non ci sarà mai.
Mi ricordo il viso delle nonne di una volta, ma se guardo bene lo vedo anche in molte donne giovani di oggi.
Dov'è che la strada si è divisa? Dove l'uomo e la donna hanno cominciato a guardare da un'altra parte e quando si sono girati si sono ritrovati soli a camminare? Uno o l'altra hanno continuato un cammino pieno di ricerca di crescita di incontri e di scontri, ma una strada ricca che ha cresciuto ancora in loro la sete di sapere. Quella sete che ha mosso il mondo e che ancora lo muove. Se nel primo uomo non fosse scoccato il big bang e avesse dato origine alla prima idea, saremmo ancora a rubare il cibo agli animali o a scavare per terra con le mani per mangiare. Quanti progressi ha fatto l'umanità in poche centinaia d'anni?
La crescita dei nostri risultati è andata avanti in maniera esponenziale, non esiste più solo Pico della Mirandola o Dante o Cristoforo Colombo, figure così isolate che hanno trasformato l'epoca dove vivevano. Nel nostro mondo centinaia, migliaia di idee tutte valide, la collaborazione di gruppi per arrivare alla perfezione.
Ma è cambiato tutto in qualsiasi campo?
Se fosse tutto così luminoso o illuminato noi donne non avremmo
bisogno di accendere la luce. Come mai i più grandi uomini osannati fuori, non riescono poi a costruire un rapporto valido all'interno della propria casa. Cosa diventa più importante del proprio egoismo? la ricerca di se stessi a scapito di chi sta loro accanto? perchè l'uomo deve scegliere per tutti e due?
Qualcuno mi ha mai chiesto se mi andava tutto bene?
Quante volte mi sono ritrovata a dover accettare qualcosa che non poteva essere cambiato perchè l'altro lo vedeva così e basta?...sei libera di scegliere... Scegliere cosa? o stare accanto in silenzio annientandosi in lui o chiudere e andare via. Quale donna se n'è mai andata? Quante sono rimaste in silenzio? Chi è stato più forte e intelligente dei due: chi è rimasto o chi crede di avere vinto, imponendo la propria scelta?
MALOMAR....una barca a vela.
Salpare per andare dove? Non ho mai pensato ad andare lontano: è più difficile stare qui e affrontare tutto da sola, che scappare.
Ho un'amica che l'ha fatto. Una notte ha preso due magliette e due jeans e ha detto addio a tutta la sua vita. A cosa andava incontro non lo sapeva nemmeno lei. Ma se guardo bene questo lo chiamerei coraggio e allora la mia è vigliaccheria?
Cosa ho fatto anche stasera ? Sono qui seduta al tavolo verde con le carte in mano e ho giocato con voi allo streape poker .....con la mia vita.

IL MORTAIO

Secondo il Financial Times, Berlusconi "è uno scandalo, ma non esistono nè un leader, nè un movimento capaci di offrire una alternativa".
Insomma, meglio un "papi" di un Pd.

OGGI


e proseguendo la solinga via,

tra le schegge e tra ' rocchi de lo scoglio

lo piè sanza la man non si spedia.


(Inferno XXVI - Dante Alighieri)
Mi piace rileggere spesso la Divina Commedia, soprattutto l'Inferno, forse noi toscani ce l'abbiamo nel sangue, oggi non ho voluto leggere, ma ho aperto a caso una pagina, e questo è il risultato.