
SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.
per info:gold.indi@gmail.com
sabato 11 dicembre 2010
OROSCOPO 2011: TORO

venerdì 10 dicembre 2010
OROSCOPO 2011: LEONE

Vi affacciate al 2011 con grinta e tanta voglia di continuare il percorso soddisfacente che avete compiuto nell'anno appena chiuso.
Certo il 2010 a tratti vi è costato grossi sforzi e grandi sacrifici, ma non potete disconoscere che vi ha regalato autentici colpi di fortuna! Rallegratevi e mantenete intatto il vostro giocoso ottimismo, perchè oltre a godere ancora dell'influsso di Saturno in Bilancia, per ben sei mesi avrete Giove in trigono al Sole, nel vostro nono settore astrologico. Certo saranno mesi ideali per aprire gli orizzonti della mente o per allacciare trattative d'affari importanti. Ma nemmeno Giove vi proteggerà dalle insidie che Gennaio e Febbraio, Maggio e Giugno vi riservano soprattutto per la vita sentimentale.
La gelosia vi farà vedere "rosso" e accecati dalla rabbia potreste vedere rivali in chiunque. Ma attenti anche a come vi muovete perchè potrebbe essere il partner a tramutarsi in inquisitore!Marte particolarmente insidioso in quei periodi inoltre potrebbe rendervi intollerabili verso le richieste di chi vi ama e troppo aggressivi nell'esprimere i vostri desideri. Si preparino, quindi anche le coppie più solide a vere bufere, ma se sapranno resistere e con intelligenza e diplomazia sapranno trovare l'accomodamento ideale, si rifaranno di tutto già dall'Estate. Quello sarà il periodo ideale per allargare la famiglia, o progettare investimenti importanti per l'abitazione, in barba al solito Giove già in Toro.
giovedì 9 dicembre 2010
BOLOGNA... LA TORRE DEGLI ASINELLI

Oggi Bologna... la dotta.
Giornata di tutto relax, ho deciso niente corse niente autobus ma una sana passeggiata a piedi nel centro della città.
I portici poi sono magnifici da un lato all'altro della strada si può stare ore a guardare i negozi.
Librerie sinceramente non ne ho trovate molte, ma l'appellativo di "dotta" ce l'ha da secoli!
Arriviamo vicino a Piazza Maggiore mia figlia è su di giri vuole rivedere le Torri.
Ci avviciniamo convintissima di passare oltre e andare a vedere qualche museo: la giornata è lunga e non ho fretta.
...mamma saliamo?..
... sono chiuse... vedi tutti i ferri di sostegno le impalcature dei lavori e poi se ci fosse gente si vedrebbe lassù in cima... sono chiuse...
SONO CHIUSEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!, mai e dico mai dire una cosa simile come fosse una realtà o una speranza.
Gli occhi dei bambini arrivano dove i nostri desideri non vogliono.
..è aperto guarda saliamo... prima che risponda ha preso le scale.
SCAAALEEEEE?????? cosine strette che non si passa nemmeno a spalmare i muri d'olio.
E poi ho un piumino nuovo color bianco sporco, e... non lo voglio sporcareeeee!
Al quarantesimo gradino rigorosamente di legno troviamo la biglietteria: una signora gentile in un angolino un metro per un metro.
Le solite domande le solite risposte.
Mia figlia molto incoraggiante... mamma non ti preoccupare quando ci sono i gradini che scricchiolano te lo dico così fai piano altrimenti non ti reggono...
Come non mi reggono? non sono mica un elefante? cos'è che inciderebbe sul peso? i capelli gli anni la cultura la paura che... ogni gradino sono sempre più in alto tanto crolla tutto e mi farò male molto male? cosa è pesante da non reggermi?
Poi comincio a chiedermi: perchè esistono le torri? ma quelli che hanno vissuto prima di me non potevano frustare gli architetti i muratori i i i i i ...... insomma quelli che volevano costruire una torre? portarli in piazza scuoiarli squartarli farli a pezzi metterli nell'olio bollente nella vergine di Norimberga appena avessero pensato ad una torre?
Non devo mica salire fino in cielo per giocare una partita a scacchi con Dio. Anche se avessi voluto adesso non ci penso proprio ad imparare a giocare a scacchi!
E poi non si sono mica accontentati di 100 scalini nosssssssssignore ne hanno costruiti la bellezza di 498.... q u a t t r o c e n t o n o v a n t o t t o... e li ho contati tutti in salita e in discesa.
Mia figlia voleva darmi un foglio con una penna per segnarli... non preoccuparti ho buona memoria me li ricordo tutti uno per uno, tutti qui dentro la testa...
Ogni giro delle scale controllavo che ci fosse un estintore. Niente! nella torre degli Asinelli gli estintori non ci sono. Mancanza di soldi dell'amministrazione comunale dimenticanza delle comuni norme di sicurezza oppure proprio non gliene frega niente tanto se prende fuoco che ci fanno quelli che salgono lassù con l'estintore? tanto crolla tutto!
Eh no! questo non me lo potete fare, nossssssssssssssignori!
Ci sono delle regole da rispettare nelle torri e non si può cambiare!
Gli estintori ci devono essere, avete messo le scale di legno rosicate traballanti scricchiolanti e consumate? ci vogliono gli e s t i n t o r i!
Come i p i c c i o n i!
Perchè nella torre degli Asinelli a Bologna non ci sono i piccioni? quel bel tanfo di escrementi che mi prende alla gola e non mi fa respirare? dove li avete messi? non c'è un piccione in tutta la città ma soprattutto non ci sono piccioni nella torre! li avete mandati tutti in Toscana a passare l'inverno?
E la p o l v e r e? quella bella polvere piena di acari che mi fa venire l'asma allergico e che prende alla gola e mi fa soffocare? perchè i gradini dal primo all'ultimo sono bagnati? perchè c'avete la nebbia? e che me ne importa! io voglio gli e s t i n t o r i la p o l v e r e e gli escrementi dei p i c c i o n i! e anche la c a m p a n a in cima che se crolla ci rimango dentro!
Insomma dal momento che mia figlia adesso ha deciso che in ogni città dove andiamo deve salire sulla cima della torre più alta e io non posso radere al suolo tutte le torri che ci sono in Italia allora voglio quello che mi spetta di diritto... le scale di legno i piccioni gli estintori la polvere e una campana.
Me l'avete fatto trovare una volta, lo voglio sempre! Il kit completo!
Prego provvedere immediatamente perchè la prossima torre sarà quella con gli alberi di Lucca!
mercoledì 8 dicembre 2010
SCEGLIERE ANCORA... (27)

Mi manca una foto. Una semplice foto in bianco e nero. Quelle che col passare degli anni diventano color seppia. Che vengono consumate dalle labbra per quante volte sono state baciate o inzuppate di lacrime.
Mi sembra di essere da alcuni anni sospesa in un limbo. Le mie giornate si riempiono di speranza o di dolore a seconda dei ricordi.
Un mare una spiaggia una montagna un prato una strada... niente di tutto questo.
Quante volte avrei voluto dire... lasciamo tutto andiamo via lontano in un posto dove solo tu sai che nessuno ci raggiungerà mai dove il tempo si fermerà nell'attimo in cui arriviamo e durerà per sempre.
In cima ad una montagna a guardare il cielo ci sentiremo più vicini alle nuvole più vicini alle stelle la notte le toccheremo la testa senza più pensieri senza l'affanno del domani.
Il profumo della tua pelle le dita fra i capelli sfiorare la tua mano per poi trovarsi con le dita incrociate.
Mai chiedere l'impossibile ad una donna sarà capace di farlo, ma tu... methys... saresti capace di fare questa scelta?
domenica 5 dicembre 2010
OROSCOPO 2011

Ogni giorno cominciando da 10 Dicembre p.v. posterò le previsioni per l'anno 2011.
I segni zodiacali non seguiranno un ordine logico, ma come sempre saranno estratti a sorte.
Spero vivamente che ognuno trovi quello che il proprio cuore spera, ma... ricordatevi c'è sempre un ma in ogni cosa.
Quello che leggerete sarà soltanto un modo come un altro per dare respiro agli affanni.
Nessuna previsione mai potrà influire sulla vostra vita o sui rapporti che gli altri hanno con Voi.
Prendetelo come quattro risate in nostra compagnia.
Il mio augurio più sincero e vero è che la vita Vi sorrida e che non Vi gravi di troppi affanni.
sabato 4 dicembre 2010
venerdì 3 dicembre 2010
SCEGLIERE ANCORA... (26)

Qualcosa che all'inizio sembrava così breve e invece è passato il tempo.
martedì 30 novembre 2010
PERUGIA... CHAGALL

venerdì 26 novembre 2010
SCEGLIERE ANCORA... (25)

Se guardo indietro la mia vita è stata costellata di piccole sconfitte dovute spesso alle scelte che ho fatto io o che ho dovuto subire? Le conseguenze ci sono state e tutte affrontate in prima persona.
Poi all'improvviso può capitare di desiderare una cosa, programmare tutto prepararsi e all'improvviso il mondo che conosci nel quale sei immerso cambia totalmente.
Sono poco incline a parlare delle cose che mi appartengono.
Ho sempre pensato che dopo averlo detto che cosa mi rimane? Solo me stessa di fronte alla vita, me stessa di fronte ad un nemico che è molto più forte di me, che troppe volte si è divertito a giocare crudelmente.
Chi mi ha ascoltato dopo i saluti torna alla propria vita bella o brutta con i suoi problemi, e la pietà dimostrata nel momento del mio racconto rimane sospesa fra me e il vuoto che ha lasciato andandosene.
Qualche mese fa dopo alcuni fatti accaduti e che trovavano me non più disponibile ad accettare e subire, ma soprattutto il cambiamento che c'era in mia figlia, avevo deciso di separarmi... finalmente.
Non è mai facile prendere questa direzione. All'inizio forse non si crede che tutto possa essere sbagliato. Poi si entra in un'apatia, poi si passa la fase del forse ho sbagliato qualcosa, poi diventa decisivo essere convinti che noi non abbiamo mai sbagliato ma abbiamo dovuto convivere con dei comportamenti assurdi e illogici da parte dell'altro.
Se ognuno pensasse ai cazz.. suoi, soprattutto i parenti che poi non sono parenti!
Quando due anni fa d'estate la situazione è diventata insostenibile in dieci minuti ho fatto le valige preso mia figlia e volata a casa mia immediatamente.
La decisione era presa senza ritorno.
Ho preparato con cura tutto: ho scelto i mobili per la nuova casa ho chiamato un omino di fiducia tuttofare per imbiancare l'appartamento e sistematicamente ogni giorno ho portato qualcosa. All'inizio i miei amati libri, poi ho alternato tutto dai vestiti gli oggetti utili e inutili gli accessori in cucina gli asciugami nel bagno le lenzuola le coperte per i letti i cappotti i maglioni....man mano che andavo avanti vedevo riempirsi le scatole e gli armadi.
Ho smontato e rimontato da sola scaffali mobiletti mi sono divertita ad usare o meglio imparare ad usare i vari attrezzi finora sconosciuti mi sono chiesta perchè stavo facendo tutto con una calma serafica. Non sono mai entrata nella sfera della contentezza su di me incombeva sempre una vita fatta di rinunce di gite non fatte pizze non mangiate amici non avuti responsabilità non cercate.
Guardando indietro a quanto mi era stato proibito ho scelto una vita diversa per mia figlia: ho deciso che lei non avrebbe dovuto subire una vita sospesa, trovarsi nella condizione di dover fare una scelta drastica.
La mia fatica i miei sforzi avrebbero dovuto avere un risvolto diverso per lei.
Un piatto della bilancia doveva appesantirsi di cose belle. Quante volte mi sono chiesta se riusciamo mai a dare veramente tutti noi stessi ai nostri figli.
Anche se sono individui diversi e so già che nessuno percorre mai la stessa strada vorrei soltanto indicarle il modo giusto o almeno spero sia quello giusto per affrontare la vita. Le sto passando metodi di valutare le cose una visione della vita più staccata un autocontrollo che è difficile a questa età.
Lei si lamenta sempre che sono troppo severa brontolo in continuazuione che pretendo troppo. Non m'interessa devo farlo adesso. La sto accontentando in maniera adesso più serena rispetto a prima mi sono resa conto che ho più spazio per tante cose, anche una passeggiata la sera prima di cena.
... mamma devo dirti sempre tutto?...
... no è giusto che anche tu abbia i tuoi segreti... anche se ci sono cose che sembrano segreti ma non lo sono... e giu allora a spiegarle in maniera semplice la pedofilia il bullismo ecc.
Vorrei avere un giorno tutto per me sola. Un giorno senza dover decidere, chiudere gli occhi e avere qualcosa solo per me senza dovermi sempre mettere da parte e rinunciare.
Senza doveri senza dover spiegare senza dover sempre passare per una mamma severa brontolona senza essere guardata con compassione... vorrei un giorno in cui IO SONO SOLO UNA DONNA e basta.
Perchè il senso comune della stupidà mi deve condannare per questo mio desiderio?
giovedì 18 novembre 2010
LUCCA...COMICS

Ho deciso di andare a Lucca.
Prima volta a vedere Comics.
Primo problema trovare la biglietteria.
Con qualche bugia e un gran sorriso riesco a pagare la metà del biglietto.
Comincia il viaggio attraverso i vicoli di questa bellissima città.
L'impressione che ho è quella di una cattiva organizzazione ma è la prima volta come posso giudicare e paragonare?
Mentre giro per gli stands ascolto chi mi sta vicino e vengo a sapere che bisogna mangiare prima di mezzogiorno altrimenti diventa difficile anzi no impossibile trovare qualcosa.
Alle dieci e mezzo compriamo dei panini... 5 euro l'uno! Mentre li incarta li guardo bene per vedere dove sono stati nascosti i diamanti!
Poche pennellate date con mano malferma e mi trovo a pagare... 4 disegni (veramente sono solo due linee intrecciate!)... 10 euro...
Rimango impassibile, pago e mi chiedo come mai a me per 25 anni mi hanno obbligato ad avere un registratore fiscale!
Le bambine sono felici perchè anche senza maschera si sono immerse nell'atmosfera.
Per le strade non ho l'impressione che ci siano ragazzi mascherati come i personaggi dei fumetti, ma piuttosto una gran pagliacciata: ognuno vestito con quello che ha trovato in casa o al mercatino dell'usato!
Il bagno di folla aumenta, comincio a sentire odore di ragù: le persone cominciano ad odorare anzi no a puzzare di sugo di carne.
Comincio anche ad avere le visioni la testa mi gira riesco ad uscire con la scusa di andare a prendere un caffè.... se non prendo un caffè bambine entro in crisi di astinenza e non capisco più... e ritorniamo a casa... parole magiche!
Vado sempre in un'enoteca: il barman è carino gentile mi riconosce sempre anche a distanza di mesi. Come si fa a non riconoscermi?
Anche se volessi nascondermi la mia figura e il mio modo di fare rimangono impressi.
Corre verso una macchinetta minuscola mi porta un caffè che ancora a distanza di tanto tempo non riesco a definire. Servizievole e premuroso con le bambine.
Usciamo altri stands.
Ricominciamo a girare... fuori dentro dentro fuori.
Ci hanno messo una strisciolina di carta arancione al polso per non avere problemi con i controlli. La guardo più volte cercando un numero come se mi avessero marchiato!
Le persone aumentano e ricomincio a sentire sulla pelle "un bagno di folla". Detesto la confusione, ma ho promesso a me stessa che avrei curiosato senza polemizzare.
L'odore di ragù sta diventando sempre più insopportabile.
Non è che esce fuori quando i miei istinti primitivi e cannibaleschi vengono repressi e allora salgono prepotentemente in superficie?
Dopo un paio d'ore propongo di fare una visitina alla Torre delle Ore nel centro della città.
Ci sono già stata ma ci ritorno volentieri.
Appena entro il custode (?) mi fa un gran sorriso.
...le bambine hanno dieci anni...
Mi ricordo all'improvviso che i gradini sono tanti e restaurati in maniera veramente orrenda.
...mi mette pensiero salire fino lassù, ma ho promesso che le avrei portate qui...
...mi guarda con l'occhio porcino... non importa che lei salga può aspettarle... si mette a sedere qui... e mi indica le sue ginocchia.
Faccio la carina... ma lo sa che lei potrebbe essere mio figlio?... non credo! quanti anni mi da...
Mai dire ad un uomo l'età che dimostra potrebbe essere controproducente... trenta... molto buona, ne ho quaranta (a me sembravano di più!)... potrei essere sua madre... (mi guarda, sorrisino porcino)... si può fare...
Cosa si può fare? I miei pensieri pensano ad una corda per impiccarlo la mia bocca sta zitta per non inveire... le bambine sono sole...
Comincio a salire. Ogni gradino penso che le gambe vanno senza problemi, le ginocchia elastiche però! la schiena non mi fa male. Ma quando arrivo al 50° gradino in un angolo l'estintore rosso mi sembra un fungo, l'Amanita muscaria, la specie più velenosa.
Continuo a salire, all'improvviso ho la tentazione di inginocchiarmi in quei gradini polverosi rotti e traballanti e gridare al miracolo.
Ho visto Fantozzi vestito da arcangelo Gabriele insieme ad un altro Fantozzi che sembra s. Pietro e il dio Hermes con le alucce sulle testa da dove è sbucato?
Alzo timidamente la testa non vedo la fine della scala.
Andiamo bene! se sono a metà e ho le visioni quando arrivo lassù avrò il cervello senza ossigeno in completa ipossia, altro che visioni! mi metterò a volare.
Gli ultimi gradini non li ricordo sono in trance completa sono convinta anzi no sicurissima che non sto respirando.
L'odore degli escrementi di piccione accompagnato alla polvere che ormai mi ha invaso i bronchi fanno da padroni.
Finalmente arrivo e il piede ha un attimo di incertezza perchè cerca ancora gradini.
Focalizzo un uomo, mi guarda non so se sono stravolta ma sicuramente gli sono sembrata strana.
Nella mia testa rimbomba soltanto una vocina... ogni scalino in più sarò più in alto e se crolla tutto ogni volta mi farò più male...
Panorama bellissimo non molto spazio tanto che ad un certo punto mi trovo sotto una delle due campane.
... pensate bambine se la campana cade rimango dentro...
Non so se è l'altezza o le visioni o il mio carattere ma l'unica cosa che continuo a pensare è che se crolla tutto mi faccio male molto male.
Le bambine vedono da lontano una torre con gli alberi sopra... mamma andiamo là?... subito?... sì... mi hai guardato mi hai guardato bene? e secondo te io ce la faccio a salire lassù in cima adesso fra pochi minuti dopo che siamo scesi da qui (prima che crolli tutto naturalmente!)? la prossima volta che veniamo a Lucca ci andiamo di sicuro... allora la prossima volta che ritorniamo andiamo qui e là... no forse non ci siamo capite, una sola torre per volta... ho bisogno di respirare e far passare un po' di tempo per dimenticare gli scalini che ci sono da salire, anzi ora che scendiamo li contiamo...
Morale della favola alla fine della discesa (per chi è curioso sono 207 scalini traballanti e insicuri) quando ho visto l'uscita non solo sono stata contenta ma ho pensato che forse potevo anche accettare "il posto a sedere" che mi era stato offerto!
Arrivederci alla prossima!
venerdì 12 novembre 2010
Auguri e auspicio - Nodo Infinito
Il nodo infinito, simbolo nella tradizione tibetana di eternità, rappresenta l’intreccio fra amore e armonia, evoca inoltre i reticolati di fili multicolori ritualmente impiegati per ospitare, o per "imprigionare", le divinità terrifiche. Ma il nodo infinito è anche lo scorrere della vita nella sua sequenza di attimi felici, di momenti tristi, di normalità. E’ il ciclo delle energie che non si perdono mai, semplicemente si trasformano.
E’ l’inizio e la fine di cui non si vede il confine. E’ molto altro ancora
sabato 6 novembre 2010
SCEGLIERE ANCORA... (24)

Io mi sono sentita chiusa come in uno scompartimento ferroviario senza aria condizionata a 50 gradi e aria insufficiente per respirare.
Cominciare a pensare che eliminare qualcuno forse era la cosa migliore?
- Ho capito che ci sono uomini che hanno tanti complessi tante paure molti più di me e che per difendere la propria solitudine (perchè non hanno altre vie di uscita) tengono lontano chi gli sta vicino, chi li ama.
- Avevo un amore mi dava tutto, il tempo mi ha derubata della mia anima.
Ho scritto le cose più belle e adesso non trovo più niente dentro di me.
Sparito tutto cancellato, non più un seme da far germogliare nè una scintilla di vita per sperare.
Solo un gran vuoto e sono spaventata.
- Nella vita ho conosciuto e camminato insieme a uomini importanti.
Li ho sostenuti ascoltati consigliati nei momenti di crisi quando sentivo che potevano mostrare la loro debolezze e non dovevano.
Dietro ogni uomo importante c'è sempre una grande donna... dicono.
Sarà! perchè allora non ho mai camminato al loro fianco?
- Ogni uomo vuole darmi la felicità.
Che cos'è?
Roba che se magna?
La mette sotto il bichiere la fatina dei denti?
Uno dei gironi dell'inferno dantesco quello dei creduloni?
- Sorridi alla vita che la vita ti sorriderà.
Come mai allora ho sempre e solo visto la sua faccia incazzata?
Forse le mie battute facevano schifo?
- Quanti errori commette una donna?
Ti amo mi manchi oggi ci sentiamo?
vorrei essere con te vorrei un figlio da te... quanti?
- Perchè il mio viso non si decompone?
Perchè non vengono queste rughe?
Ricordo che il capitano Achab urlava alla balena... vieni a me, mostrami la tua faccia rugosa...
invidio Moby Dick!
Voglio una ruga...
La prima che nascerà festeggerò con il "ruga-mese"!
- Ho riletto qualche racconto scritto un po' di tempo fa. Non mi appartengono più.
Sono stati miei finchè non li ho dati agli altri. Ho trovato solo scheletri:
l'anima intorno alle parole è stata mangiata.
I lettori si sono nutriti di parole. Delle mie parole.
- Regola numero uno: dire sempre ad un uomo che ha ragione.
Stringete i denti non cedete.
Ne guadagnerete nel tempo del rapporto: invece di chiudere subito andrete avanti ancora qualche giorno.
- Come allontanare un uomo?
Dirgli che sono la Lamia la regina delle streghe e che mangio i bambini e succhio il sangue dei giovani uomini.
Se chi ascolta ha meno di cinquant'anni sono tranquilla: il risultato è assicurato.
- Risposte di uomini a cui avevo detto che sono la Lamia...
- Il mio sangue preferisco darlo all'AVIS.
- Mi porterò dietro un sacchetto di sangue per sicurezza.
- Ma io non sono un giovane uomo...
- Se poi conoscete un uomo che rasenta i 130-140 kg non potete chiamarlo caro amico meglio molto meglio mio succulento amico.
Si scioglierà tutto e forse perderà anche qualche taglia.
Se dopo gli dite che siete la Lamia vi risponderà... ma allora mi vuoi mangiare davvero?... con la faccia terrorizzata.
- Il mio vecchietto mi ha detto: "Non sono geloso".
Ed io ho storto la bocca.
Oggi mentre eravamo insieme ho ipotizzato:"... mi hai detto che non sei geloso, posso andare allora anche con un altro!"
" L'ho detto, ma se ci vai m'incazzo di brutto!"
Lui non se n'è accorto ma io ero contenta.
Basta poco per far felice una donna.
- Ho sempre chiamato i miei libri... i miei amanti.
L'altra sera quando ho detto ad un uomo che dovevo andare a letto perchè non potevo far aspettare i miei due nuovi amanti... mi ha guardato con occhio porcino.
Ho dovuto usare tutto il vocabolario più uno etimologico per convincerlo che erano solo pezzi di carta.
venerdì 5 novembre 2010
Santi Correnti - “Torna parrinu, e sciuscia”
Non l'ho mai stimato per certe prese di pensiero, ma devo ammettere che era un Siciliano e oggi di Siciliani ne restano pochi.
Il Chiarissimo Professore Santi Correnti (Riposto, 1924 – Catania, 27 agosto 2009) è stato uno storico italiano.
Si è dedicato prevalentemente alla Storia della Sicilia. Fu professore alla Normale di Pisa, direttore dell'Istituto Siciliano di Cultura Regionale e della Rivista Storica Siciliana. Professore dal 1970 al 1996 presso l'università di Catania, dove ha creato la cattedra in Storia della Sicilia. ben 92 sono le opere storiografiche pubblicate.
Nel suo libro “leggende di Sicilia”, edito da Longanesi, l’esimio prof. Correnti scrive che il detto “torna parrinu e sciuscia” (Torna prete e soffia),che si adopera quando si è importunati da richieste assillanti e sgradite, o quando in una discussione si ripetono noiosamente gli stessi insulsi argomenti, è nata da una leggenda plutonica, relativa ad una “truvatura”, di San Pietro Clarenza (Catania). In questo paese etneo, di tesori nascosti, secondo le leggende locali, ce ne sono almeno tre: quello dall’altarino di San Leonardo, quello della contrada Santa Margherita, e quello che sarebbe nascosto dentro il cosiddetto “Palazzazzu”, una vecchia dimora dei principi Clarenza poi abbandonata, che si trovava nella parte sud del paese. Ma questa testimonianza storica della cittadina clarentina, negli anni ottanta fu distrutta dall’uomo, per fare posto a moderne costruzioni. Ognuno di questi tesori nascosti ha il suo bravo custode: il cosiddetto “pircanti”, lo gnomo dal berretto rosso, che può assumere le forme più impensate. Lo gnomo che custodiva il tesoro del “Palazzazzu” si è trasformato in vento, in cane che diventa un caprone, o addirittura in prete, e si mostra nell’ora più indicata per simili apparizioni, e cioè mezzanotte. Ora avvenne che in una notte d’autunno, nel periodo della vendemmia, poco prima di mezzanotte, il caposquadra dei vendemmiatori andò per aprire il palmento, per dare aria al mosto in fermentazione, e per preparare gli arnesi per la prima squadra di vendemmiatori. Aveva appena acceso la lanterna, quando vide accanto a sé un prete con la papalina in testa, che quatto quatto, senza dire nulla, si diresse verso la lanterna, vi soffio su, e la spense. Il paziente contadino la riaccese, e il prete, di nuovo, senza proferire parola, la spense. Stavolta il contadino si seccò e rivolto al prete lo apostrofò “Torna parrinu, e sciuscia! Vossia proprio ccu mia divi schirzari! Jù haiu un sulu pròspiru pp’addumalla, è l’omini stannu vinennu!” e riaccese per la terza volta la lanterna. Ma quando il finto prete, imperturbabile, la spense soffiandovi sopra ancora una volta, il contadino comprese, e gridò: “E tonna parrinu, e sciuscia! Chistu diavulu è!” e si fece il segno della croce. Allora si senti un gran rumore, e il falso prete scomparve in un cerchio di fuoco. Da San Pietro Clarenza il motto si è diffuso in tutta la zona etnea, e da lì in tutta la Sicilia, ed anche fuori. Ancora oggi l’espressione popolare viene adoperata contro gli importuni che ci fanno stizzire, ripetendo con monotonia i loro sciocchi argomenti, o insistendo nelle loro sgradite richieste.
mercoledì 3 novembre 2010
IL TRENO
Ho perso un treno.
Mi preparavo da tanto tempo per partire.
Avevo organizzato tutto: il luogo l'appuntamento le valigie il mio cuore.
L'ho mancato per 15 minuti.
Ero alla stazione alle 7,21 ho guardato l'orario ho controllato.
Poi mi sono distratta e sono andata via.
Una cosa importante che non avrei potuto lasciare ad altri.
Solo che quando sono tornata ho trovato il marciapiede vuoto.
Il display nero senza più scritte.
L'altoparlante non annunciava più. Solo un eco.
Un treno che è arrivato alle 7,35 ed è partito subito... aveva fretta.
Come si fa a dire il tempo non è commiserabile quando l'attesa ha uno spazio che stringe alla gola? Quando le ore i giorni passano e non tornano, quando i desideri diventano un chiodo fisso.
Ho perso un treno... ho desiderato tanto salirci sopra.
Non importa quanto sarebbe durato il viaggio solo pochi secondi qualche minuto.
L'importante era prenderlo.
L'ho mancato per pochi minuti.
Sarei partita per un viaggio meraviglioso pieno di speranze.
Adesso sono qui sul marciapiede e non so più cosa fare e a chi chiedere.
Non c'è nessuno intorno a me, cerco l'agenda: non la trovo, nemmeno un foglio dove scrivere.
Ho perso anche quello.
La mia meta? Non la so, ma il cuore mi avrebbe portato verso la felicità.
Quella che si cerca per tutta la vita e ti cammina vicino solo una volta.
Siamo noi così presi da altre cose che non riusciamo mai a capire il momento, ma questa volta no non ero distratta l'ho riconosciuta l'avevo trovata.
Qualcosa... qualcuno che è unico.
Ricordo di avere scritto nel mio dialogo tra Ulisse e Penelope:
- Eccola sta venedo verso di me, che voglia di stringerla di dirle chi sono. Come è possibile che non mi abbia riconosciuto? Lei lei che diceva che mi avrebbe trovato fra mille uomini, lei che mi ha sempre detto che le nostre anime non potevano essere divise.
Sì è vero, nessuno mai potrà far finta di essere Ulisse.
Il mio cuore mi svelerà subito che non è lui.
Due toni di voce: forte decisa autorevole con gli scarafaggi, dolce con me... sempre.
Quando potrò riudire la sua voce?
domenica 31 ottobre 2010
SCEGLIERE ANCORA...(23)

Ho chiamato cucciolo qualcuno.
Un velo era calato sopra questa parola.
Non l'avevo più pronunciata, chiusa in un tabernacolo. Preziosa.
Stasera la testa si è riempita all'improvviso in ogni spazio... ricordandomi.
Il cuore fa male.
Martedì
Detesto la compassione degli altri.
Odio la pietà nei loro occhi.
Io sono viva, la vita scorre in me.
La lotta il coraggio di affrontare il destino.
Vincerà lui come al solito e mi lascerà prostrata,
con una nuova cicatrice dentro.
Mercoledì
Notte notte... notte...
Amica preziosa.
Nel silenzio la tua voce parla
ed io ascolto rapita.
Amante fedele illogica eterna.
Il tuo abbraccio è dolce come
una carezza desiderata.
Giovedì
Sono sul molo guardo la tua nave lontano.
Sembra ferma poi scompare.
Il mare l'ha ingoiata.
Cosa mi rimane?
Solo una mano che ancora
si muove in un saluto.
Venerdì
Lo specchio non riflette la mia immagine.
Gli occhi cercano ma non vedono.
Mille domande scritte sul vetro.
Il vapore si asciuga
e tutto scompare.
Sabato
Ho cercato la felicità negli occhi di un uomo
fra le sue braccia nel suo sorriso.
Il fuoco si è spento in un attimo.
Solo un peccato da ricordare.
Domenica
Il settimo giorno... Lei si riposò.
mercoledì 27 ottobre 2010
Tempo di vendemmia
lunedì 25 ottobre 2010
SCEGLIERE ANCORA... (22)

Faccio parte del mondo è vero, ma sono diventata un tutt'uno indissolubile con i miei scritti.
Ogni giorno che passa capisco sempre di meno quello che mi circonda e gli uomini che lo abitano.
Mi ritrovo ad avere accentuato un carattere estremamente polemico.
Odio i saccenti e gli imbecilli.
Quanti la mattina si vestono con queste caratteristiche? Sono tanti e hanno un armadio pieno: uno sportello per ogni stagione e... loro hanno anche le mezze stagioni!
Quest'estate mi sono allontanata un po' e la montagna mi ha accolto.
Il pensiero cerca ancora un motivo valido per andare ad abitare lì. Isolarmi da tutto e da tutti.
L'illusione e la delusione hanno avuto terreno fertile nel mio IO.
Quando poi i desideri si infrangono miseramente e al posto del cuore si vorrebbe un buco, cosa rimane?
Chiamare tesoro ogni uomo diventa automatico e mentre per il soggetto c'è una punta di orgoglio, per me è semplicemente un modo per non sforzarmi e ricordare un nome e in seguito cancellare anche il volto.
L'impatto fra me e il genere maschile è sempre positivo e mentre si manifesta un vivo interesse per il mio modo di essere in cambio invece non ricevo niente.
Pochi hanno suscitato un tremito, ma che poi scompare molto presto. Diventa difficile mantenere viva l'attenzione per un uomo. A quel punto impegnarsi diventa inutile e per quanti sforzi una donna faccia la superficialità maschile entra prepotentemente in ballo.
La cosa meravigliosa è che credono di avere interessi più importanti: giocare è il loro stile di vita.
La politica il lavoro lo sport soprattutto il calcio sembra che ogni cosa sia al primo posto.
Il mondo sta cadendo a rotoli si sta frantumando.... ma se l'uomo smettesse di credere di essere un macho?
Ecco che inventa interessi economici mascherati da interessi umanitari per dichiarare guerra a qualcuno.
Quando fu presentata la mitragliatrice gli spettatori spaventati dissero che sicuramente non poteva essere inventata un'arma più micidiale di quella.
Dove siamo arrivati invece? Sono convinta che l'esercito italiano spende più soldi in armamenti (dichiarati però obsoleti dagli altri paesi!) di quello che spende per l'assistenza ai nostri anziani.
Mi sembra di girare intorno al solito punto di dire le stesse cose in continuazione, di avere ogni giorno sempre di più la sensazione della sconfitta ma non più su di me ma dentro di me.
Vorrei riuscire a trovare un po' più di forza per urlare che tutto quanto non mi va bene. Ma se passo da p.zza del Comune e vedo i tavolini dei bar pieni di gente color saracino, persone che a determinati orari dovrebbero amministrare dentro gli uffici i nostri interessi, quelli per cui sono stati eletti... lo sconforto è totale.
Leggo che un certo personaggio ha avuto una lettera minatoria. Lo vedo camminare un paio di volte con due gorilla a fianco il pomeriggio tardi. All'improviso ieri mattina mentre ero sull'autobus eccolo sorridente a passeggio con il cane... da solo. E allora come è come non è? La mattina il minatore (quello cioè che ha scritto la lettera minatoria) dorme e la sera si sveglia?
Cosa rappresenta presentarsi davanti ai cittadini come un "eroe" perseguitato?
Nel contesto generale la cosa più bella è la ricerca anzi no l'esistenza di un frasario fatto di parole vuote senza senso. Quanto un uomo parla comincio a tremare il mio cervello prima si scapicollava per capire cosa c'era dietro ogni lettera quale mistero quale dramma esistenziale quale problema affliggeva chi stava parlando. Adesso con il tempo ho coniato un gruppo di espressioni che si adattano abbastanza bene per ogni occasione... ok... certo... sicuro... già... scusa sai non ho capito niente ma va bene così... non importa... ecc ecc molte mi vengono al momento senza sforzo, perchè capire cosa non c'è da capire?
Se poi avvicini un uomo che bazzica gli ambienti politici è finita: il vuoto la distanza diventa totale!
Il famoso Gibran per me è stato bibbia: ho imparato che non c'è niente, il vuoto totale nelle frasi. A cosa servono 4 lauree se poi non sei capace di tenere in piedi una relazione? ...io ascolto sempre tutto quello che dici!... secondo il suo punto di vista sarà stato anche così, da parte mia ricordo solo lunghi monologhi al telefono intervallati dai miei ... ho capito... sì va bene... per fargli sentire che c'ero sempre. Ma poi alla fine gli interessava veramente la mia presenza o stava parlando e ascoltando solo se stesso? anche i saluti finali erano un monologo... ciao ciao... e rimanevo lì come una deficiente con il cellulare in mano e la buonanotte strozzata in gola perchè non avevo avuto tempo di pronunciare nemmeno una sillaba.
Un esempio di come parla?
....ho aspettato un giorno per commentare... la violenza... che non è solo la violenza fisica del volere reiterare un modello sesso centrico e maschilista, ma che si nasconde dietro ad un archetipo di pseudo sicurezza "familiare" che necessari...amente deve essere biunivoco, una violenza che si nasconde dietro un "modello" fondante e rassicurante della società... e questa è la violenza che spaventa... il vivere normale passa in questo paese dalla fuga.... il rompere determinati equilibri diviene "reato" una ragazza che vuol bene a suo padre e non vuole essere sua schiava sessuale, deve fuggire... perchè rischia di non trovare platea.... AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO...
Ultimamente ho provato con tutta me stessa ad ascoltare qualcuno, ma la mia testa si è chiusa.
Riesco ancora a dare del pagliaccio ad uno che si veste come a carnevale la domenica o a pensare di portarmi a letto un altro per capire se è un uomo come gli altri o un extraterrestre (senza offesa per i marziani!), ma in questo momento rifiuto il colloquio e il confronto.
Dulcis in fundo stasera mia figlia stava studiando storia con un'amica: Il perchè l'esercito romano si era indebolito prima di Caio Mario. Mi hanno chiamato per aiutarle. Dopo dieci minuti di spiegazione, in cui ho messo in moto le mie rotelle bloccate, pensavo di essere stata chiarissima e avevo scelto parole semplici, l'amica mi guarda e mi dice... signora non ho capito niente lei parla come una dell'università!... (per una bambina di dieci anni gli adulti come me parlano così!) dopo, per consolarmi, mia figlia mi ha spiegato che lei invece è abituata e aveva recepito un po' più di metà di quello che avevo detto!
Conclusione è meglio che ritorno nella mia tana in letargo.
Gibran deve avere colpito in profondità se quando ho parlato non sono stata capita!
Mi rendo sempre più conto di una realtà che sta percorrendo una strada che non mi piace.
Molti stanno dicendo che l'uomo è dio! può essere!
Ma finchè non viene dimostrato, giocare a fare il dio è pericoloso.
Sono depressa? mi chiederebbe qualcuno.
No solo sconfortata e ultimamente rassegnata, soprattutto perchè le scelte non dipendono da me.
Pensate se qualcuno riuscisse a riprodurre delle particelle semi organiche simili alle cellule del cervello e ad assemblarle per costruire un computer in grado questa volta di memorizzare a quantità di dati tanti quanto il nostro cervello.
Avremo una macchina in grado di competere con l'uomo, una macchina in grado di ripararsi da sola e imparare da sola come un bambino che fin dai primi anni di vita apprende e sviluppa determinate capacità. Una macchina capace nel giro di pochissimo tempo di superare ogni cosa.
Entreremo nell'era di Io, robot di Asimov?
Un organismo artificiale in grado di essere impiantato in una macchina!
La cosa che mi spaventa è che scoperte di questo genere cominciano sempre con i buoni proponimenti di aiutare la scienza e la medicina a sconfiggere le malattie ma la scelta con il tempo viene spostata poi negli ambienti militari a fini di.... purtroppo il mio pensiero catastrofico comincia a pensare ad un esercito di robot per scopi bellici per sedare rivolte per mantere un ordine che adesso è crollato. Un esercito a basso costo di vite umane rinnovabile continuamente senza problemi. Un esercito che non mangia non dorme non ha bisogno di nascondersi che per spostarsi non conosce fatica che può essere potenziato in velocità in crudeltà.
La mente ritorna ai massacri fatti dai Templari ai lager nazisti ai gulag russi a Guantanamo alle trenta e più guerre che ancora esistono sulla terra dimenticate da tutti perchè non c'è oro diamanti e petrolio in quei territori...
Forse ho bisogno urgente di una vacanza!!!
venerdì 22 ottobre 2010
TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO PER UNO DEI NOSTRI FIORI

mercoledì 20 ottobre 2010
SCEGLIERE ANCORA... (21)

