Il mio autocontrollo è quasi totale ormai.
Prima saltavo quando in giardino vedevo un insetto, in casa uno scorpione o un ragno mi mandavano il cuore sulla luna.
Ultimamente le cose mi scivolano addosso. Lo scarabeo di quest'estate è stato un avversario da abbattere (anche se ha vinto lui), i due scorpioni che ho trovato nel bagno al piano terra li ho guardati e presi con una paletta come due povere bestiole da salvare e non distruggere.
Mia figlia continua a nuotare nelle sue paure e tutte le volte le dico... autocontrollo autocontrollo...
L'incidente che ho avuto, fortunatamente senza conseguenze gravi, mi ha trovato completamente fredda e impassibile. Mi sono chiesta in quel momento e nelle ore successive perchè il mio carattere prima istintivo ribelle è diventato così distaccato.
La bambina non ha avuto traumi o conseguenze: ha visto me tranquilla e quindi per lei il problema non c'era.Mia figlia ultimamente mi accusa di non ridere mai. Le rispondo che non c'è più niente al mondo che possa farmi ridere.
La noia è diventata routine.
Ormai tutte le persone che avvicino uomini o donne non mi stimolano più quella curiosità che avevo prima. La presunzione della loro ignoranza è così forte che volto le spalle a qualsiasi discussione.
Con gli uomini poi è un circolo chiuso.
Prima c'erano delle fasi che seguivo, un rituale quasi obbligatorio che poi era diventato così istintivo che non facevo più nemmeno fatica.
Adesso la sicurezza del risultato mi fa abbandonare il campo prima che questo succeda.
Il difficile dopo è tornare indietro.
E l'andare avanti è diventato faticoso.
Non voglio capire più, comprendere i problemi degli altri.
La vita per me è diventata difficile, difficile affrontarla tutti i giorni.
E se un uomo come è successo mi manda un sms dove dice che gli mancano le nostre chiacchierate e nonostante gli impegni non dovremmo avere nessun contatto mi da il buongiorno alle 7 di mattina.... cosa devo rispondere?
Con la mia apatia rovinerò qualcosa di meraviglioso che potrebbe nascere?
Con i se e con i ma avanti non si va!Ed ogni volta che mi sono "esaurita" per qualcuno cosa ho ottenuto?
Discorsi discorsi discorsi...
Sono stanca di parole sono piena di parole sono coperta di parole non so più dove metterle. Esiste al mondo qualcuno che mi metta davanti fatti e non parole?
Siamo diventati un pianeta pieno di gente che parla ma non ascolta, scrive ma non legge.
Se nel corso dell'evoluzione la parola è diventata così importante nonostante la singolarità della sua eccezione come mai non è stato dato agli uomini anche un manuale per usarla nella maniera corretta o già a quel tempo c'erano le traduzioni dal giapponese ignobili assurde incomprensibili per come erano scritte?
Mi capitano libri di persone che fanno soltanto un riassunto di quello che hanno letto, il finale è così scontato che preferisco di gran lunga ancora la Divina Commedia o l'Iliade o l'Odissea.
Sono stanca che nonostante la mia veneranda età tutti i giorni ci sia qualcuno che si erge a magister meglio ancora a retor dei miei scritti e della mia vita.
Non ho mai detto di essere una scrittrice e di voler pubblicare qualcosa come non mi sono mai permessa di insegnare o giudicare le azioni degli altri se l'ho fatto è proprio perchè cozzavano contro me stessa. E se anche avessi voluto far leggere ad altri, oltre i miei amici, i miei racconti c'è stato forse qualcuno che mi ha spronato a continuare nella maniera giusta? Le critiche sono state pesanti così tanto che la voglia di andare oltre si è persa nel tempo.
Ho sempre ammirato il genio dei pittori degli scrittori dei poeti dei filosofi: la loro vita tormentata è sempre stata accompagnata da qualcuno vicino.
Le loro passioni i loro amori turbolenti e spesso illeciti hanno partorito dei capolavori immortali nel tempo.
Oggi... adesso ho nostalgia di un amore che non è mai esistito che non ha voluto nascere.
Chi giudica sa forse quali scelte ha dovuto fare chi ha davanti? quali strade ha dovuto percorrere senza avere nessuna possibilità di cambiare?
Come siamo bravi a criticare senza conoscere. Con quale coraggio si può dire ad una persona che la sua vita è così perchè è lei che non la vuole modificare?
... sei depressa... depressa? io! se lo fossi stata non avrei combattuto anche per chi non poteva farlo. Avrei preso l'estrema decisione senza pensarci dieci cento mille volte.
La vita è la vera unica padrona della vita stessa.
La morte per chi non ne ha paura diventa una dolce compagna che porta in un'altra dimensione per continuare qualcosa. Noi ci stacchiamo soltanto dal nostro corpo terrestre così imperfetto così malato e mortale.
Sono affacciata all'orlo del mio pozzo, ma non vi entrerò più. Ho scoperto che la luce delle stelle è più bella, che riesce con la sua luminosità a farmi andare oltre ogni pensiero.
Non voglio essere lassù in mezzo a loro ma quaggiù dove posso trovare mia figlia e forse un giorno qualcuno...
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