SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.
per info:gold.indi@gmail.com
sabato 21 febbraio 2009
PADRONA E CAGNOLINO FATTI SCENDERE DALL'AUTOBUS
La Spezia, 18 febbraio 2009 -
Obbligata a scendere dall'autobus perchè aveva il proprio cane con sè. Mew, questo il nome dell'animale, è un beagle femmina di due anni e mezzo, protagonosta della disavventura. Tra l'altro aveva guinzaglio e museruola, ma è statao comunque rifiutato da un mezzo di linea dell'azienda trasporti consortile ed è stato fatto scendere con la padrona che ha dovuto tornare a casa a piedi dall'altra parte della città.
Non è il primo caso del genere. Malgrado un accordo fra Comune e Atc, capita che chi ha il cane si senta respingere dai bus cittadini. L'assessore ai diritti degli animali, Laura Ruocco, definisce il fatto ''non piacevole'' e citando i regolamenti, riportati fra l'altro anche ''nelle prime pagine dell'orario generale degli autobus'', chiede di ''verificare quanto accaduto, riferirne, e prendere eventualmente i necessari provvedimenti''. Tra l'altro la beagle lasciata a terra opera nelle squadre di protezione civile del gruppo cinofilo Argo della Spezia, e ha collaborato a ricerche di persone scomparse.
venerdì 20 febbraio 2009
IL MORTAIO
CAFFE' DOLCE
CALCIO : SERIE A - MILAN

Milan: Galliani ‘Per Beckham fatti passi avanti‘
(Adriano Galliani)
giovedì 19 febbraio 2009
LA MIA LETTERA PER TE

CAFFE' AMARO
Mickey Rourke piange la morte del suo cane Loki, la chihuaha di 18 anni che lo aveva accompagnato anche al Festival del cinema di Venezia.
IL MORTAIO
Giusto. Se no che lo ferma se un giorno decidesse di fondare un partito?
Queste sono le cose importanti!!!!
Camera, via il burro francese dalla buvette
Zaia: "Devono esserci solo prodotti italiani"
Il ministro per le politiche agricole: "Facciamo l'inventario: via tutto quel che non rientra nelle tipicità italiane". L'opposizione: "Rinunciate alle auto blu straniere"
Roma, 18 febbraio 2009 - La battaglia sul federalismo ancora non è vinta, ma la Lega porta a casa quella sul burro della buvette della Camera: dopo la segnalazione del Carroccio, il burro francese è stato sostituito dal burro made in Italy. Ad affermarlo, in una nota, è il capogruppo nella commissione Finanze della Lega Nord alla Camera, Maurizio Fugatti, che sul tema aveva lanciato una sua personale crociata. “Dopo la segnalazione della Lega Nord alla buvette della Camera è finalmente sbarcato il burro made in Italy. Il burro francese è stato sfrattato: Italia batte Francia 1-0. Di questo saranno contenti i tanti produttori lattiero-caseari, che non stanno certo passando un momento felice sotto l’aspetto della redditività del loro settore”.
In effetti, il burro francese alla buvette non c’e’ piu’. Il problema e’, viene spiegato in ambienti di Montecitorio, che i fornitori non vogliono avere a che fare con la Camera, visto che compra poche merci che e’ difficile consegnare per gli orari particolari della struttura. Da qui la necessita’ per l’amministrazione di Montecitorio di acquistare presso la grande distribuzione, che in certi casi (come per il burro monoporzione) puo’ non disporre di prodotti italiani. Dopo le proteste dei leghisti, nelle scorse settimane, la Camera aveva interpellato la Coldiretti che aveva indicato un produttore di burro vicino a Roma in grado di garantire le forniture. Ma questa ditta ancora non ha presentato un’offerta ne’ ha stabilito i termini della consegna del burro.
ZAIA
"Alla buvette si devono servire solamente prodotti italiani’’. Il ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia commenta con soddisfazione lo ‘sfratto’ del burro francese alla buvette della Camera e lancia una proposta: ‘’Si faccia l’inventario di tutti i prodotti serviti: tutto quello che non rientra nelle 4.500 tipicita’ riportate nell’Atlante dell’enogastronomia italiana, non deve essere servito. Perche’ ad esempio non bere la grappa anziche’ il whisky?’’.
’’Vogliamo che i parlamentari mangino bene per lavorare bene - aggiunge -. E per lavorare bene devono mangiare solo italiano’’. Il ministro ha definito lo ‘sfratto’ del burro italiano alla buvette ‘’un altro esempio di come si sta attenti a tutto e, lavorando sui dettagli, anche a sostenere i prodotti italiani’’.
Le battaglie delle lega per il made in italy alimentare
Mozzarella di bufala, latte, vino, pomodori: sono alcuni dei prodotti al centro delle battaglie della Lega per il made in Italy, portate avanti dal Ministro per le politiche agricole Luca Zaia in difesa delle tipicita’ agroalimentari italiane.
Tra le iniziative di Zaia c’e’ lo sciopero dell’ananas, lanciato lo scorso dicembre, alla vigilia delle feste, nel corso di una conferenza stampa in cui ha invitato ad acquistare prodotti italiani e non stranieri. L’invito a non scegliere il frutto tropicale, come ha riferito all’inizio dell’anno lo stesso ministro, si e’ rivelato un successo. Ma Zaia ha anche lottato per il consumo della frutta ‘rigorosamente italiana’ nelle scuole, ottenendo ‘’la stagionalita’ e la territorialita’ dei prodotti che saranno distribuiti ai bambini’’.
Il ministro delle politiche agricole ha poi annunciato lo scorso ottobre una lotta, in sede europea, per difendere ‘’i produttori di mozzarella di bufala dop, i produttori di olio seri e comparti specifici come l’aceto balsamico di Modena’’.
Nota anche e’ la sua difesa del Brunello di Montalcino, dopo l’alzata di scudi americana per l’inchiesta giudiziaria sul rispetto del disciplinare.
SALMONE E AUTO BLU
L’Idv la butta in burla. ‘’Se dovessimo dar retta a questo provincialismo becero e ad un protezionismo piu’ di propaganda che di sostanza, che se ne infischia di tutti i principi del libero mercato dovremmo bandire tutti quei prodotti rigorosamente ‘non made in Italy’, serviti al ristorante e alla buvette di Montecitorio, quali il salmone norvegese che molti deputati, anche del Carroccio, amano sbocconcellare innaffiandolo con ottimo whisky scozzese’’, sostiene Fabio Evangelisti. Mentre Roberto Giachetti, del Pd, invita i leghisti a sostenere il ‘made in Italy’ sempre, magari anche rinunciando alle ‘’auto blu straniere’’ dei loro ministri.A ME RICORDA
ULTIMO TANGO A PARIGI
Ma non si potrebbe togliere la Buvette?
Con tutto quello che prendono avrei voglia di...
mercoledì 18 febbraio 2009
CACCIA LA TESORO

Oggi giornata di resoconto. Tiriamo le somme.
Ancora ? direte voi.
Sì, cari amici .Voi non lo fate mai? Io sempre in continuazione, ripensare a tante cose, pesarle, soppesarle, valutarle, giudicarle e infine tirare fuori ...
Cosa? Tante idee tanti modi per migliorarsi per crescere.
A quest'età ? Certo a qualsiasi età si cresce e si matura . A qualsiasi età bisogna capire la nostra vita e correggere gli errori.
Avete mai pensato che la vita comincia con il primo respiro e finisce con l'ultimo respiro? E' la pura verità, e tra l'inizio e la fine nel mezzo noi viviamo. E vivere cosa significa? Che ogni momento noi siamo, noi facciamo, noi pensiamo. Chi è che non "vive"? Chi si "autouccide" sempre, ogni momento della giornata, chi si spenge dentro. Chi non fa niente, chi si adagia nel proprio dolore o nella propria felicità.
Perchè adagiarsi, perchè non andare oltre la sfera che ci circonda?
Perchè cercare soluzioni alternative, quando si sta così "bene" nel guscio che ci siamo costruiti? Questo forse è il pensiero che molti hanno.
Ho conosciuto persone giovani già con pensieri di rassegnazione, perchè? Ma se si sono appena affacciati alla vita, perchè già pensieri cupi? Perchè non riescono più a trovare valori ? Ma cos'è la vita? Un continuo correre per cercare la verità! E lo sapete qual'è la verità? Che ognuno di noi correrà sempre, ma non la troverà mai. Forse qualcuno più di altri si avvicinerà tanto da credere di toccarla, ma non succederà mai.
Ma cosa importa! La cosa più bella di questa caccia al tesoro è di averla fatta.
Pensate alle persone anziane. Molte di loro passano la vita da "vegetali".
Non è un'offesa, ma solo una constatazione.
Mi ricordo mia nonna che è stata la persona più attiva e viva che ho conosciuto finchè mio fratello ed io siamo stati in casa. Doveva sempre seguire ed interessarsi a cosa facevamo, era la prima lei a cercare una notizia in un libro per aiutarci a studiare, lei mi diceva se un vestito mi stava bene o no, se era il caso di fare delle cose, commentava ogni cosa e spesso dentro di me dicevo...ma che pal... eppure a distanza di anni sto valutando la sua vita.
Finchè c'è stato motivo per sentirsi "importante" ERA VIVA, poi andati via noi si è piano piano ripiegata su sè stessa ed è "morta", morta dentro.
Non ha cercato più stimoli eppure ce ne sono e si possono creare.
Avete mai sentito di quelle persone che una volte andate in pensione hanno cominciato a studiare e si sono laureate, oppure chi ha cominciato a viaggiare, chi studia una lingua , chi segue dei corsi di ginnastica, chi fa lavori come baby sitter, chi si impegna comunque in tante attività e crea gruppi culturali o socialmente utili.
Vi ricordate che bella cosa quando qualche anno fa si vedeva fuori delle scuole i nonni che facevano attraversare i bambini sulle strisce pedonali, come mai sono spariti ?, perchè non esiste un sistema di sorveglianza dei parchi per evitare gli stupri, eppure persone che potrebbero farlo ci sono.
Ieri parlavo con un mio amico scrittore e mi stava dicendo che si era accorto che "stava perdendo " tempo a chiaccherare con altre persone invece di scrivere e leggere per informarsi.
Sapete la verità? E' un pensiero che ho avuto anch'io nei giorni scorsi.
Anch'io ho cominciato a pensare che non riesco più a scrivere di giorno come prima, che mi dedico alla scrittura solo la sera e la notte.
....Di giorno molti contatti con tante persone, cerco di capire i loro problemi, torno a casa e mia figlia mi vuole tutta per sè, il negozio, la famiglia, la casa, lo studio per informarmi, i boyscout, le telefonate, il pensiero dell'uomo che amo lontano, la spesa,....ma come faccio a scrivere?
Non ci riesco più, come ho detto lo sto facendo la sera dopo cena e di notte, ma non è la stessa cosa di quando vorrei farlo di giorno. Cerco di tenere tutto nella mia testa . Scrivo tutto nel mio cevello e la sera lo trascrivo nel computer per voi.
Però la sensazione che ho non è la stessa di quando lo penso e vorrei farlo di getto in quel momento....
Ma sapete cosa gli ho risposto? Che io non potrei fare a meno del contatato con gli altri, che se lui si isola cosa scrive? Cose artefatte non vere, come fa ad allonanarsi dall'umanità con i suoi peccati, con i suoi errori, con la sua bellezza, con il suo fascino? Come può scrivere di un personaggio se non ha colto l'attimo del cuore o dell'anima? Cosa fa? Scrive con i ricordi di contatti vissuti precedentemente?
Vi assicuro che trovare il tempo per scrivere in mezzo a tanti impegni non è facile, ma MAI e poi MAI rinuncerei a VOI.
Bacio buonanotte
martedì 17 febbraio 2009
CERTEZZA
LETTERA DI UNA STUDENTESSA ALLA FAMIGLIA

Cara mamma, caro papà
Ora sto abbastanza bene. La frattura ed il trauma cranico che mi sono provocata saltando dalla finestra del dormitorio in fiamme, poco dopo il mio arrivo, sono ormai quasi guariti. Sono restata all’ospedale solo due settimane e la vista mi è ritornata quasi normale. Anche le forti emicranie che mi colpivano in continuazione non le ho più che una volta alla settimana.
Fortunatamente il garzone del benzinaio che è in fondo alla strada aveva visto tutto. È lui che ha avvisato i pompieri e chiamato l’ambulanza. È anche venuto spesso a trovarmi all’ospedale e, poichè dopo l’incendio non sapevo dove alloggiare, è stato così gentile da propormi di andare ad abitare da lui. In realtà non è che una cameretta in un sottoscala ma è piuttosto carina. Lui è un ragazzo formidabile e ci siamo subito innamorati. Abbiamo deciso di sposarci: non abbiamo ancora fissato la data ma lo faremo di sicuro prima che il mio pancione cominci a vedersi.
E sì, cari genitori, sono incinta. Io so bene a qual punto voi eravate ansiosi di diventare nonni e sono sicura che accoglierete questo bambino con tutto l’amore e la tenerezza che mi avete riservato quando ero piccola. La sola cosa che ritarda la nostra unione è la piccola infezione che ha il mio fidanzato e che ci impedisce di effettuare le analisi pre-nunziali. Anche io, scioccamente, mi sono fatta contagiare ma tutto si risolverà presto con le iniezioni di penicillina che faccio ogni giorno.
So bene che accoglierete questo ragazzo a braccia aperte nella nostra famiglia. È una persona molto gentile e, sebbene non abbia fatto molti studi, è molto ambizioso. Anche se non è della nostra stessa razza e religione, conoscendo la vostra larghezza di idee sono certa che non darete alcuna importanza al fatto che la sua pelle sia un pò più scura della nostra. Sono sicura che lo amerete come io lo amo. Anche i suoi genitori sono della gente per bene: sembra che suo padre sia un famoso mercenario nel villaggio africano dove è nato.
Bene, ora che avete letto tutto, dovete sapere che non c’è stato alcun incendio al dormitorio, non ho avuto nè frattura cranica nè commozione cerebrale, non sono andata all’ospedale, non sono incinta, non sono fidanzata, non ho la sifilide e non ci sono uomini dalla pelle scura nella mia vita. È solo che sono stata bocciata in storia e filosofia e in questa occasione mi è sembrato opportuno aiutarvi a riflettere sulla relatività delle cose.
Vi abbraccio forte forte.
IL PESTELLO
Derek Bok (Presidente emerito dell’Università di Harvard)
IL DIRITTO D'AUTORE VALE ANCHE SU INTERNET
P.A.- MESSINA
In generale quando un sito è aperto a interventi altrui, come nel classico caso del forum, è bene che il gestore dichiari esplicitamente di non assumere alcuna responsabilità per le opinioni e informazioni fornite da altri e non - direttamente controllabili.
Per quanto riguarda la riproduzione o la pubblicazione di scritti o articoli altrui valgono in generale le regole sui diritti d'autore, per cui è necessario ottenere l'autorizzazione esplicita (meglio se per iscritto) dell'autore o di chi detiene i diritti su queste opere.
Non mi risulta invece che esistano limiti alla possibilità di publicizzare servizi o beni, ferma restando la responsabilità del contenuto di tali pubblicità, che non deve essere menzognerro e non deve violare i diritti della corretta concorrenza.
A cura di Gianfranco Dragotti
IL SOLE 24ORE n.13 -16 febbraio 2009
OGGI PER TUTTI
BILANCI NEL 4° ANNIVERSARIO DELL'ENTRATA IN VIGORE DI KYOTO

Però nel nostro Paese è un segno di crisi piuttosto che di processi virtuosi.
ROMA- Nell’arco di 16 anni le emissioni di CO2 sono passate da 20,95 miliardi di tonnellate nel 1990 (l’anno di riferimento) a 27,89 miliardi nel 2006, con un incremento di quasi 7 miliardi di tonnellate, cifra che la dice lunga sulle difficoltà di riduzione nei Paesi aderenti al protocollo di Kyoto. Questi dati, resi noti dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta dall’ex ministro dell’Ambiente Edo Ronchi, sono stati oggetto di riflessioni nel quarto anniversario dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto (16 febbraio 2005).
MODESTE RIDUZIONI - Il rapporto della Fondazione contiene anche il dato relativo alle modeste riduzioni delle emissioni da parte dei Paesi aderenti a Kyoto, pari a oltre 2 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (sempre nel periodo 1990-2006). Segno che non è stato possibile rallentare in maniera significativa l’ascesa nei consumi di combustibili fossili e, di conseguenza, l’aumento delle emissioni. Tra le cause dell’insuccesso il rapporto indica la parziale attuazione del primo tentativo di governo globale dell’ambiente a causa dell’uscita degli Stati Uniti dal Protocollo di Kyoto; e il forte aumento delle emissioni dei Paesi di nuova industrializzazione come Cina, India, Brasile, Messico e di altri in via di sviluppo. A conti fatti, la marcia indietro voluta a suo tempo da Bush, ha fatto sì che gli Stati Uniti abbiano aumentato del 16% le loro emissioni di CO2 (1990 - 2006), aggravando così il bilancio mondiale dei gas serra; e per di più ha fornito l’alibi ai Paesi di nuova industrializzazione per lasciar correre le loro emissioni.
IMPEGNI FUTURI - Secondo il rapporto della Fondazione guidata da Ronchi, i futuri impegni in una fase 2 del Protocollo di Kyoto (dopo la scadenza del 2012) dovranno vedere, oltre a un maggiore coinvolgimento dei Paesi più industrializzati, anche impegnative politiche di contenimento delle emissioni da parte di quelli di nuova industrializzazione, a partire dalla Cina che ha ormai superato, in toto, le emissioni degli Stati Uniti. Il rapporto si conclude con una nota, ritenuta da alcuni osservatori ottimistica, circa le possibili perfomance dell’Europa e dell’Italia alla resa dei conti del 2012. L’UE dei 15, sempre secondo la Fondazione, dovrebbe raggiungere e superare l’obiettivo di Kyoto, raggiungendo una riduzione dell’11,3%.
IN ITALIA - Anche l’Italia, che ha un obiettivo di riduzione del -6,5%, ma che per ora deve fare i conti con un aumento del 12-13%, da 3-4 anni sembra avere invertito la tendenza all'aumento. Con l’istituzione del Registro degli assorbimenti forestali e con altri i meccanismi flessibili già operativi, è opinione della Fondazione Ronchi, potrebbe arrivare a quota -5,4% entro il 2012. Tutto ciò nell’ipotesi che i consumi primari di energia calino sia nel settore industriale e più ancora in quello civile. Ma Gianni Silvestrini, il presidente del Kyoto Club, organizzazione energetica e ambientalistica, fa notare come le recenti flessioni delle emissioni nazionali di CO2 derivino più da congiunture accidentali, che da processi virtuosi. «Il recupero degli ultimi anni - spiega Silvestrini - deriva dall'aumentato prezzo dell'energia, da inverni poco rigidi, dall'arrivo della recessione e, per finire, anche dai primi risultati delle politiche di efficienza energetica e di incentivazione delle rinnovabili. Tutto fa pensare che anche il 2009, a seguito della sfavorevole congiuntura economica, vedrà un’ulteriore riduzione delle emissioni». Insomma: più che l'ecologia potè la crisi . .
Franco Foresta Martin 16 febbraio 2009
lunedì 16 febbraio 2009
LA MAGLIA DI LANA (FORNELLI)
Per pulire l'unto che si forma attorno alle manopole dei fornelli e tutte le etichette di metallo della cucina, adoperate un vecchio spazzolino da denti e una buona saponata.
Per togliere le macchie gialle dalle cucine di acciaio inossidabile, applicare prima dell'ammoniaca e lasciate asciugare. Poi lavate bene con acqua e sapone, e dopo avere ben asciugato, strofinate bene con olio per bambini.
"TETTO" PRIVATO SOLO CON L'ATTO DEL NOTAIO
Il LASTRICO SOLARE serve per la copertura dell'edificio condominiale, mentre la TERRAZZA A LIVELLO è posta sullo stesso piano dell'appartamento, da cui si accede e a cui serve.
Il lastrico solare si presume parte comune del'edificio condominiale, per le sue funzioni analoghe a quelle del tetto e può essere inaccessibile oppure accessibile a tutti i condomini, se ha destinazione particolari (ad esempio, di stenditoio). Il lastrico può essere di proprietà esclusiva solo in forza degli atti notarili di acquisto o del regolamento condominiale contrattuale.
Al contrario, le terrazze a livello si presumono sempre di proprietà esclusiva del condomino al cui appartamento servono, in base al regime delle pertinenze, a nulla rilevando che abbiano anche la funzione di copertura dei piani sottostanti, funzione quest'ultima che può rilevare solo in materia di ripartizione delle spese.
SONO STANCA

BORSA :ZONA PERICOLOSA
La situazione non si sblocca. In poche ore il mercato si è rimangiato tutta la settimana rialzista precedente. E il fatto che abbia fatto il tuo top proprio il 9 febbraio in coincidenza di scadenze cicliche di importanza rilevante è sicuramente da tenere in considerazione.
Elliott theory : si scambiano continuamente di posizione i punteggi probabilistici che indicano questa settimana il conteggio più ribassista come come conteggio statisticamente più rilevante, onda « 3 » di « 5 » in corso. Il secondo rimane quello che vede ancora in corso l’onda « 4 » in « abcde » e mancherebbe ancora la « e » rialzistaprima dell’inizio della discesa di onda « 5 ».
Hurst’s cycle analysis : questa potrebbe essere la settimana in cui i mercati Usa e quelli Europei si possono allineare. Il 17 e giornata interessante come lo è venerdì prossimo 20 che sarà anche scadenza tecnica. Solo il superamento del massimo del 9 febbraio scorso può « girare » a rialzo il ciclo.
Sicurezza!!!
IL CASO. Tagliati i fondi per la sicurezza, bloccata la manutenzione delle vetture
"Possiamo permetterci solo il rabbocco dell'olio e il cambio delle gomme"
La polizia con le auto in garage
"A Roma e Napoli 500 mezzi fermi"
La circolare inviata non solo agli autocentri, ma anche al servizio nautico della polizia (per sospendere la manutenzione anche ai mezzi navali), inizia con la constatazione che "sul capitolo relativo alle spese per la gestione e la manutenzione dei veicoli della polizia di Stato gli stanziamenti di bilancio risultano di gran lunga insufficienti rispetto agli effettivi fabbisogni". La conseguenza è automatica: i responsabili delle manutenzioni di tutti gli automezzi sono invitati "a circoscrivere le spese ai soli rifornimenti di carburante". Se un mezzo ha bisogno di manutenzione (fanno eccezione gli ultimi acquisti, fra i quali Alfa 159, Grande Punto e Stilo, che beneficiano di un contratto che comprende per un certo periodo l'assistenza) resta fermo in garage.
Secondo i dati forniti dal sindacato dei funzionari di Polizia, Anfp, "a Roma, dall'inizio dell'anno si sono fermati 250 mezzi. E a Napoli sono in garage in attesa di manutenzione 228 auto con i colori della polizia, 108 del tipo normale". Per Enzo Letizia, segretario dell'Anfp, c'è ora "il rischio che in pochi mesi molte autovetture della polizia in Italia restino bloccate da guasti per riparare i quali non ci sono fondi" "Ma cosa ha costretto il direttore dei servizi tecnico-logistici a diffidare gli autocentri dal svolgere la regolare manutenzione sui mezzi terrestri e navali? Per Enzo Letizia, segretario del sindacato funzionari di polizia, il motivo "potrebbe essere ricercato nel debito accumulato nel 2008 che ammonterebbe a circa 18 milioni di euro". "Ebbene - sostiene Letizia - il fondo del 2009 per la Motorizzazione, tagliato del 60 per cento rispetto a quello del 2008, potrebbe servire solo a coprire il debito dell'anno passato". Una volta colmato il deficit del 2008 - secondo l'Anfp - non ci sarebbero più i soldi per il 2009. Di qui la circolare del prefetto Iurato che dispone lo stop della manutenzione. Eppure, ricorda Letizia, l'estate scorsa sia il ministro della Giustizia Angelino Alfano, che quello dell'Interno, avevano annunciato che "avrebbero destinato alla sicurezza un miliardo di euro confiscati alla mafia. Ma che fine hanno fatto quei fondi? Era solo un annuncio spot?".
Secondo il sindacato dei funzionari di polizia, "attualmente è attivo solo un contratto nazionale che assicura il rabbocco dell'olio, il cambio delle batterie e quello dei pneumatici. Per quanto riguarda le auto in garanzia, va segnalato che per la sostituzione delle frizioni esiste un oneroso contenzioso con la Fiat che contesta un uso improprio delle vetture". "Il risultato finale - conclude, ironico, il segretario Letizia - è che la sicurezza dei cittadini rischia di indebolirsi se non ci saranno interventi finanziari. C'erano stati promessi più soldi e più poliziotti di quartiere: la prima promessa non è stata mantenuta. La seconda probabilmente si realizzerà, perché non avremo più macchine".
Anche Giuseppe Tiani, del Siap, il sindacato di base dei poliziotti, esprime preoccupazione per il fatto che "gli agenti possano lavorare con automezzi inadeguati". "Questo - aggiunge Tiani - è il risultato della politica di questo governo che, anziché reperire le risorse necessarie per garantire l'efficienza dei servizi, pare preoccuparsi di provvedimenti di facciata, come l'erogazione di cento milioni di euro agli enti locali per rafforzare il potere dei sindaci. Un investimento a pioggia che attualmente ha dato evidenti scarsi risultati".