SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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martedì 10 febbraio 2009

CAFFE' AMARO

Guerra fra cugini in nome del cavolfiore. Gli inglesi vanno all'attacco dei broccoli italiani perchè le vendite di quelli britannici son precipitate.
Il protezionismo no global avanza.

lunedì 9 febbraio 2009

CARA ELUANA

Nel nostro blog dal titolo "W LA VITA" salutiamo con un caldo abbraccio e un grosso bacio Eluana. Non importa cosa o chi troverai nella tua nuova vita, speriamo soltanto che tu possa finalmente riposare in pace.

BORSA : ATTENTI ALLE TRAPPOLE

Attenzione all’importanza della scadenza ciclica della passata settimana e possiamo ora dire di aver visto uno swing con minimi crescenti. Ora iniziano le difficoltà date dai successivi set-up temporali.
Elliott theory : il calcolo probabilistico più elevato conferma per l’ennesima settimana il movimento laterale-correttivo partito il 10 ottobre sello scorso anno. La formazione di onda « 4 » in « abcde » è al momento quella con punteggio più elevato e saremmo ora in onda « e » che potrà estendersi fino verso i 15200 punti di Mibtel.
Il secondo scenario vedrebbe onda « c » di « 2 » di « 5 » in corso, un rimbalzo per un altro crollo.
Hurst’s cycle analysis : nelll’analisi dei cicli il nostro indice non si è ancora allineato al ciclo degli Usa e ciò deve avvenire quando inizierà un trend vero e proprio. Le date dell 11-12 febbrario, e del 20 febbraio dovrebbero segnare i prossimi minimi ciclici. Se continueranno a essere crescenti come l’ultimo manterranno la tendenza positiva di breve che comunque non dovrebbe andare oltre al 23 febbraio prossimo.

SOLE DI MEZZANOTTE


(COCKTAIL)

- 4-5 cubetti di ghiaccio
- 3 cucchiai di Vodka
- 3 cucchiai di Apricot Brandy
- 1/4 di albume
- 2 mezze albicocche (anche sciroppate)
- 1 limone spremuto


Mettete tuti gli ingredienti nello shaker, tranne le albicocche.
Agitate per alcuni secondi e versate nel bicchiere tumbler medio.
Decorate con le due mezze albicocche.


COME IL MARE D'INVERNO


(di Lorena B.G.)

PRIMA PARTE
Sono tornata dove sono nata. Ho bisogno di pensare, di raccogliere le mie idee. Quanti uomini hanno chiesto di venire con me al mare nella mia casa? Tanti, troppi. Ma nessuno è mai stato invitato, nessuno.
Questo è il mio rifugio, dove riesco ad essere sola, a non pensare a niente, dove però sono nate le idee migliori. Qui dove ho pianto e nessuno ha visto le mie lacrime.
Dove ho sofferto per amori che mi hanno chiesto tanto e poi mi hanno deluso, qui dove ho spento il cellulare per non ricevere telefonate e poi accenderlo all'improvvviso per vedere se c'era qualche sms.
Qui dove ho fatto rivivere dieci olivi centenari abbandonati nel campo vicino e potati con cura, e poi tutti i giorni sono andata a trovarli come fossero amici malati prima, e in convalescenza poi. Ques'anno ho raccolto le olive, piccole selvatiche un po' amarognole, ma eccezionali quando vengono cotte nel pomodoro con la carne. Qui dove ho lasciato i miei libri dei vent'anni quelli del liceo, dell'università. Libri comprati per leggere per il solo piacere di leggere.
Qui dove ritrovo sempre i ricordi di cose che mi sembra non mi appartengano più.
La vita mi ha insegnato a staccarmi da tutto, gli uomini mi hanno insegnato che niente è eterno, niente. Anche l'attimo di felicità viene sempre offuscato da qualcosa che viene detto o da un gesto fuori luogo.
Il dolore, le lacrime di amori andati in fumo hanno forgiato il mio carattere.
Non la vita con le sue lotte, con i suoi orrori e lordure, ma solo la sofferenza che deriva da un amore, dove ti viene chiesto tutto senza riserve e poi vieni offesa come se non ci fosse mai stato niente, nessun sentimento.

Decido di andare al mare. Oggi 7 febbraio bellissima giornata di sole.
Adoro il mare d'inverno, è molto più bello per me che non d'estate.
Prendo la bicicletta, sono solo due km e poi un po' di movimento mi fa bene. Voglio scaricare un po' questa voglia che ho dentro. Ho deciso che oggi non apro il computer, oggi non scrivo. Le idee si accalcano una dietro l'altra comincio nella mia testa a impostare già tre o quattro racconti. Rimando tutto alla notte. Non voglio affrontare la stesura di un romanzo, troppo lungo, non mi sento di impegnarmi in questa avventura.
La strada non è grande, e passo accanto a poderi circondati da alberi, alcuni hanno anche foreste di cactus da un lato. I mandorli hanno gli ultimi fiori e le mimose ancora non hanno sviluppato bene i primi fiori, sono un po' indietro, probabilmente la stagione è stata troppo piovosa e troppo fredda per queste piante.
Guardo con ammirazione i campi che hanno cominciato a diventare verdi.
La natura è meravigliosa, quando mi immergo così in queste giornate mi sembro Rossella O'Hara in Via col vento, quando ritorna alla sua terra per attingere la forza che le manca.
Ed ecco che mi torna in mente la scena finale....

Rhett la lascia sulla porta di casa, rispondende alla domanda di Rossella: «Se te ne vai, che sarà di me?» con la frase:
« Francamente me ne infischio. »
Altrettanto memorabile è la frase pronunciata da Rossella tra le lacrime :
« E troverò un modo per riconquistarlo. Dopotutto, domani è un altro giorno! »

Sapete la frase di Rossella io non l'ho mai pronunciata per intero solo ...domani è un altro giorno,..... il primo giorno senza di te. Come farò a sopravvivere ?...ecco questa è stata la mia frase ogni volta che mi sono lasciata con un uomo.
Sempre prima ho dovuto toccare il fondo della solitudine, e dopo sono riuscita a risalire con fatica e ogni volta il cammino mi è sembrato sempre più faticoso e più lungo. Eppure se subito dopo c'è stato un incontro mi sono ributtata nuovamente a capofitto in un nuovo amore ridando tutta me stessa senza limiti e senza riserve.
Arrivo alla spiaggia, non sono sola ci sono altre persone che come me vogliono godersi questa bellissima giornata.
C'è un po ' di vento. Non mi da noia, anzi...
Comincio a camminare verso il sole, si proprio con il sole negli occhi, le guance cominciano a scaldarsi. Mani in tasca, mi tiro su il colletto della giacca a vento e mi sistemo meglio la sciarpa. Vado avanti. Ogni volta prendo come meta un tronco d'albero sulla spiaggia e ogni volta proseguo per quello dopo.
Non so quanto ho camminato, non mi ricordo nemmeno se ho pensato qualcosa. Da lontano vedo due barche a riva rovesciate.
In un attimo ricordo tutto.

sabato 7 febbraio 2009

ToScAnISiNaScE



Nell'anno 1969 è bastata la potenza di calcolo di due Commodore 64 per mandare con successo una navicella sulla Luna; nell'anno 2003 è stato necessario un Pentium 4 a 2000 Mhz per far funzionare Windows XP. Qualcosa deve essere andato storto.

SUPERSTIZIONI


IL NUMERO 13

Questo numero, in alcuni Paesi, è considerato un portafortuna, mentre in altri è il simbolo della sventura e delle avversità.
In effetti, il tredici è legato a fatti e situazioni tutt'altro che piacevoli: Giuda, tredicesimo a tavola, tradì Gesù Cristo; il tredicesimo discepolo di S.Francesco morì impiccato; tanti altri avvenimenti si potrebbero riportare che ne confermano il potere nefasto.
Non bisogna mai sposarsi, nè viaggiare di giorno 13 e non è di buon auspicio sedersi a tavola in tredici.
Se si indossa un anello d'oro in cui è stato inciso il numero tredici, vengono neutralizzati tutti i poteri malefici posseduti da questo numero diventando un prezioso portafortuna.

venerdì 6 febbraio 2009

SEMPRE E SOLO STREGA

(di Lorena B.G.)

Non ne posso più. Lo vedo in linea su skipe, provo a salutarlo ma non mi risponde, negli ultimi giorni sempre la stessa storia. Provo a scrivere qualcosa. Niente.
Continuo il giorno dopo, ancora più pressante. Nulla.
Oggi non ce l'ho fatta più ho usato un account diverso e mi sono fatta passare per un'altra: ecco che subito risponde, vado avanti così, ma non reggo non ce la faccio e gli do del pagliaccio e del buffone.
Ricordo di averli letti da qualche parte e mi sono rimasti impressi. I due aggettivi rendono bene l'idea, si adattano bene ad un uomo che si crede furbo e che invece è veramente e unicamente un idiota.
Risponde dicendo di non offenderlo che l'apparenza non è quella che io credo, che devo guardare oltre questo.
Rischio di fargli perdere il contatto a stare in chat con me, eppure il suo amore me lo dimostra tutto, proprio stando in chat con me.
All'improvviso non gli importa se perde tutto, vuole vedermi, vuole parlarmi un po', ormai il silenzio è rotto. E' la terza volta che sparisce da quando ci conosciamo, ogni volta sparisce così all'improvviso ed io rimango come una stupida davanti al monitor spento del computer.
Cosa fa? Non lo so, mi ha detto delle cose, ma non abbiamo mai parlato sul serio della nostra vita. O almeno io ho parlato, lui no. Parole, giochi, scherzi, risate, anche le fote istantanee per cogliere l'attimo, il sorriso le labbra che si muovono. Ogni istantanea possibile per guardarla dopo e ricordare. Tutto normale per un'altra donna, ma io sono uscita da poco da una storia che mi ha fatto soffrire come un cane, e mi sembra di essere rientrata in un'altra che mi farà soffrire ancora di più.
Sono destinata a non avere storie facili? Mi ci butto da sola? Sono attratta da uomini che mi fanno soffrire e chi lo sa? Invece degli altri dovrei studiare me stessa. Sarei un soggetto che non finirebbe più di stupire.
Libri e libri su di me. Passo dall'arrabbiatura più nera al sorriso veloce e che fa passare tutto e il solo parlargli o meglio scriverci oggi mi ha fato dimenticare tutto, tutti i giorni scorsi che non capivo il perchè, che ho pianto di rabbia, che mi sentivo sola, frustrata, impotente, che guardavo continuamente la posta per vedere se c'era scritto qualcosa,....
Ma la vita va avanti, sempre inesorabile e crudele. La gioia la puoi esternare, il dolore devi tenerlo tutto dentro. Chi non ha mai amato non può capire che l'amore è sempre sofferenza.
Nella solitudine dell'attesa ho il mio solito esercito di amicizie care fidate inossidabili. Nessuno mi abbandonerà o tradirà mai, nemmeno se qualche stupido o stupida va a scrivergli di non rispondermi più. E' stato mandato al diavolo molto volentieri e velocemente.
Oggi ho fatto dei complimenti ad un mio amico e lui mi ha risposto....Ti ringrazio della stima. Credo anche io che tu sia una persona dotata di un certo sesto senso, come pure credo che tu sia sempre riuscita a farti rispettare nei forum. Infatti, tu hai classe, mia cara. Hai sempre classe, sia se parliamo, sia se facciamo sesso virtuale. E credo tu abbia classe anche se facessimo sesso reale....
Certo come complimento è più in là di quello che mi aspettavo, non lo nego, ma mi ha fatto capire il perchè di tante amicizie, di rapporti da definire ottimi.
Ho scritto in alcuni forum di finanza per più di due anni e da qualche mese mi sono "ritirata", preferendo la solitudine dei miei blog.
Non ho voglia di tutto quel lordume che è uscito fuori, di continue offese, di continue spiegazioni di cosa scrivi. Poi c'è chi si alza male la mattina e allora solo per il fatto che ti vede comincia a rompere. C'è stato un momento che c'era solo il marcio di ogni individuo, meno male che adesso c'è un po' di pulizia e chi è rimasto merita rispetto. Ci sono ancora individui uomini e donne che girano nei vari forum con nick diversi, ma vengono subito individuati ....si cambia il nick, ma non lo stile di come uno scrive, anche se ci prova.
L'affermazione del mio amico è presto spiegata: mi chiamano LA ZARINA e mi portano rispetto, perchè sanno che sono come un rullo compressore, quando vado avanti nessuno mi ferma, ma soprattutto sono seria e si fidano di me, perchè sanno che non li tradirò mai.
Gli amici più cari e vicini invece mi hanno dato il nomignolo affettuoso de LA STREGA, il mio amore mi chiama ...LA MIA STREGA.
E con questo dolce saluto è sparito nuovamente dallo schermo.

UN GRANDE


GIANPAOLO DOSSENA É MORTO.




http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=563654&pagina=181&sottopagina=1


http://it.wikipedia.org/wiki/Giampaolo_Dossena

STO PER VOMITARE !!!!

( di Lorena B.G.)

Sono qui e sto decidendo se andare ora a prendere un caffè o aspettare l'apertura della Borsa alle 11,00. Ho lo stomaco sottosopra, generalmente quando mi succede penso sempre a consolarmi mangiando una bella pasta, una sfogliatina alla crema o al riso, la brioche vuota mi demoralizza, mi sembra un pezzo d'argilla cotto. Mentre la sfogliatina....mmmmhhhhhh, che bontà per il palato.
Comunque non voglio divagare troppo sulla sfogliatina, altrimenti Duna e Indi che sono sempre a dieta mi uccidono.
Personalmente non sono magrissima, mi definisco "un tipo da mordere".
Il mal di stomaco è cominciato ieri.
Alle 16,20 come tutti i giorni sono andata a prendere mia figlia a scuola. Preso lei e la sua amichetta, le ho portate a fare merenda in un bar - pasticceria. Una ciambella e un bombolone alla cioccolata più un bicchiere di latte tiepido per una alle bambine.
La mamma, che sarei io, ha pensato...ha ragione Indi oggi giornata strana, ho bisogno di mangiare anch'io qualcosa.... e mi sono "affogata" in un bombolone caldo con la crema...
Porto le bambine in palestra, torno in negozio. In bocca ancora il sapore della cremina calda.
Riapro il pc e dico...devo mettermi per forza a fare qualcosa, in questi giorni ho iniziato delle cose e non le ho finite, almeno una devo provarci...
Sto per cominciare a scrivere, quando ecco l'imprevisto!
Rumori fuori per la strada, esco per vedere, purtroppo di questi tempi non sai mai cos'è. Mio marito mi dice di non impicciarmi.
Ma la curiosità è femmina e apro, ebbene dolce amico sono già andata una volta al bagno con un attacco di diarrea ed adesso lo stomaco mi sta dicendo che vuole vomitare e non sa probabilmente quando ha intenzione di finire! La crema mi si è inacidita nello stomaco. Uno spettacolo orrendo, una visione che nemmeno i bambini riuscirebbero a reggere.
Ma era proprio necessario rovinarmi la serata con una litigata per un parcheggio? Non vomitare anche te, ormai il mondo è un caso disperato!
Ma perchè fra 60.000.000 milioni di italiani doveva toccare proprio a noi?
Perchè proprio a noi doveva toccare in sorte un mondo così stupido?

IL MORTAIO

Antonio Di pietro ha scritto una lunga lettera al Presidente Napolitano il cui contenuto ha suscitato grande sconcerto.
Infatti, non c'era nemmeno un congiuntivo sbagliato.

giovedì 5 febbraio 2009

ACCENDINI A PROVA DI BAMBINO


SICUREZZA

L'Unione Europea ha vietato sul proprio territorio la vendita di accendini non a prova di bambino e di quelli cosiddetti fantasia, cioè quelli che per la loro forma(giocattoli, cellulari, animali...) possono attirare i più piccoli.
Un uso improprio degli accendini da parte di bimbi che giocano ha provocato numerosi incidenti: ogni anno si stima che in Europa ci siano tra i 1.500 e i 1.900 infortuni, di cui una quarantina mortali. Attraverso appositi meccanismi tecnici che ne impediscono l'uso da parte dei minori è possibile prevenire questo tipo di incidenti: negli Stati Uniti l'introduzione di accendini a prova di bambino ha diminuito fino al 60% gli infortuni ai più piccoli.
Il provvedimento, che è entrato in vigore dal Maggio 2008 dopo un anno deve aver esaurito le scorte dei vecchi accendini in commercio, riguarda circa il 98% di tutti gli accenddini venduti nell'Unione Europea, compresi quelli usa e getta di plastica e quelli metallici basso costo. Le caratteristiche di sicurezza a cui devono rispondere questi prodotti fanno riferimento alla noma europea EN 13869, in sostanza, per far funzionare i nuovi accendini, occorre una pressione delle dita superiore a quella che possono esercitare i più piccoli. In questo modo si impedisce che un bimbo riesca, più o meno volontariamente, ad accendere la fiamma.

IL FUMO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE

http://www.bastardidentro.it/node/view/37040

ROMA-
Il ministero del Welfare ha scelto Renato Pozzetto come testimonial della lotta al fumo. Diminuscono i pacchetti consumati, ma i morti sono 80mila all'anno. E cresce l'uso della sigaretta fai da te, con tabacco rollato.
"Venti sigarette al giorno riducono di circa cinque anni la vita di un giovane che inizia a fumare a 25 anni.", ha detto il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio.

ORRORE DENUNCIATO DA AIDAA: TORNA LA TRADIZIONE DEL "GATTO IN SALMI'" NEL NORD ITALIA



Aidaa: Torna la tradizione del 'gatto in salmì' nel nord Italia
Roma, 20 gen. (Apcom) - Complici le nevicate abbondanti dei giorni scorsi, fioccano le segnalazioni di gatti che in questi giorni sarebbero finiti in padella, cucinati in salmì. La denuncia è dell'associazione animalista Aidaa, secondo cui soprattutto nelle province di Brescia, Sondrio, Treviso, Cuneo, Milano, Vicenza, Padova e Belluno, riemerge prepotentemente la tradizione di cucinare il gatto in salmì. Sarebbero almeno 2.500 i mici scomparsi e mangiati dall'inizio dell'anno in Italia.

Il gatto in salmì accompagnato dalla polenta, spiega l'Aidaa, è una tradizione soprattutto a Dubino in Valtellina o nelle località alpine delle province di Bergamo, Brescia, Treviso e Sondrio dove il piatto 'tipico' non è mai tramontato.
Sono molte, spiega l'Aidaa, le segnalazioni che riferiscono di gatti catturati ed uccisi e lasciati per alcuni giorni sotto la neve e poi finiti in padella.

Resta da capire, spiega l'associazione, se questi gatti vengono uccisi e mangiati solo a causa di una ignobile tradizione locale oppure se questo incremento rispetto ai dati degli scorsi anni possa essere un sintomo di situazioni di difficoltà economiche come del resto si è gia verificato nei mesi scorsi alla periferia di Roma e a Tivoli.
(Apcom)

LA LEGGE PROTEGGE I NOSTRI DATI PERSONALI


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# I dati devono essere trattati in modo lecito e secondo correttezza, raccolti e registrati per scopi determinati, espliciti e legittimi, non eccedenti, rispetto alle finalità per cui sono raccolti, conservati in forma che consenta l'identificazione dell'interessato soltanto il tempo necessario agli scopi per cui sono raccolti.


# La legge prevede la figura del "garante per la protezione dei dati personali". Un organo collegiale che ha il compito di controllare che i dati siano trattati nel rispetto della legge,ricevere reclami e segnalazioni e prvvedere su ricorsi presentati dagli interessati, vietare trattamenti illeciti.

Per maggiori informazioni si può consultare il sito http://www.garanteprivacy.it/

BORSA: MARIELLA BURANI

M.Burani: l'ultima idea e unirla con Bdh (MFF)

MILANO (MF-DJ)--Mentre proseguono lo studio della fusione tra M.Burani e la controllata A.Pellettieri e la possibile Opa su Bioera ecco spuntare una nuova idea: il delisting della capogruppo Burani Designer Holding, quotata all'Aim di Londra.
Il delisting, secondo MF Fashion, sarebbe propedeutico alla fusione della societa' inglese in M.Burani per rafforzarne il patrimonio e non costerebbe troppo ai Burani che, controllando il 55,44% della societa' che capitalizza 91,4 mln euro, dovrebbero sborsare poco piu' di 40 milioni. Tra l'altro, molti degli azionisti sono solidi alleati degli industriali emiliani e potrebbero affiancarli nell'Opa. Red/mur
(END) Dow Jones Newswires
February 04, 2009 03:10 ET (08:10 GMT)

IL GIGANTE TI-NU


Leggenda cinese

Molto, molto tempo fa il Signore dell'eternità offrì al Giorno un regalo meraviglioso: il sole!
"Tu, Giorno, sarai ringraziato per la luce del sole.Grazie a questa luce riempirai i cuori degli uomini di speranza e renderai le loro fatiche meno dure."
La Notte restò sola nel suo mondo oscuro, triste ed umiliata.
Il gigante Ti-Nu volle cercare di consolarla. Le sue enormi mani, insensibili al calore del fuoco, affondarono nel sole rovente e ne rubarono un pezzettino.
Ti-Nu corse veloce verso il buio regno della Notte, ma il cagnaccio Pao, feroce e implacabile, si lanciò a suo inseguimento. Il gigante filava veloce come una freccia. Aveva avvolto il pezzetto di sole in un grande sacco di nuvole che nella foga si strappò, lasciando cadere nei campi della Notte tante piccole briciole di fuoco, fiorellini incandescenti.
Ti-Nu, nell'affanno della fuga, non si accorse di questi strappi, così come non si accorse del grande secchio in cui Pa-Me, la Signora dell'immensità, aveva versato il latte della capra Siol. Ti-Nu inciampò in questo secchio e l'ultimo pezzetto di sole, quello che non era ancora uscito dagli strappi del sacco, vi cadde dentro, si bagnò, perse tutto il suo splendore di fuoco e prese in cambio il pallido colore del latte della capra. Il gigante, deluso, lanciò quest'ultimo pezzzetto di sole nel regno della notte, abbandonò il sacco di nuvole, ormai inservibile, e riprese a correre per sfuggire al cagnaccio che lo voleva mordere. Ancora adesso, dopo tanti secoli, sta correndo senza mai fermarsi e non sa di avere creato il firmamento, con le mille stelle scintillanti e con la pallida luna, protrettrice dei sogni.