SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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mercoledì 2 settembre 2009

COME E' POSSIBILE CHE SUCCEDA ANCORA ?????

UNA ROSA ANCHE PER TUTTI I BAMBINI CHE ADESSO SONO NEGLI OSPEDALI, PURTROPPO!

Bimba muore di tumore, 4 indagati
Denuncia dei genitori, per tre anni nessuno l'ha diagnosticato
(ANSA) - BOLOGNA, 1 SET - Una ragazza bolognese di 11 anni e' morta di tumore al cervello, dopo che per circa tre anni nessun medico le aveva diagnosticato il male. I genitori hanno presentato un esposto alla Procura di Bologna, sostenendo che la figlia per tre anni aveva accusato forti mal di testa, problemi di equilibrio e disturbi alla vista, ma nessuno le aveva fatto fare una Tac nonostante le richieste dei familiari. Il Pm ha disposto l'autopsia. Quattro medici sono indagati con l'accusa di omicidio colposo.

martedì 1 settembre 2009

VITA


OGGI C'E' STATO IL TEMPO
DI SOGNARE,

DOMANI SARA' IL TEMPO
DI RIMANERE SVEGLI.
LorenaB.

domenica 30 agosto 2009

SPES SIBI QUISQUE

(di Lorena B.)

La vita fatta di incontri, di bivi, di strade. Le stesse? diverse? le solite facce o individui sconosciuti?
Ogni giorno un incontro che provoca un sentimento, una reazione. Spesso ci alziamo con una certa euforia addosso, poi al'improvviso tutto cessa, finito svanito e io molte volte mi sono chiesta perchè è così repentino il cambiamento.
Come è possibile che una parola o uno sguardo incidano così profondamente tanto da farci cambiare in un attimo?
Subentra la delusione che abbiamo dentro di noi, quella che abbiamo coltivato? Ma se analizziamo bene, se siamo in grado di fare una disamina, senza rendercene conto, con il pensiero siamo andati oltre noi stessi, oltre il momento vissuto.
Cosa abbiamo visto prima che nell' attimo del paragone è così tutto alterato?
La delusione derivante dalla politica, dalla religione tradizionale, dai colleghi d'ufficio,...
La delusione dell'esito di un esame... avevamo studiato tanto.... ma cosa abbiamo assimilato perchè il risultato non è stato quello sperato?
La delusione di un amore.... cosa è stato sognato, perchè la realtà ci mette davanti qualcuno che non riconosciamo più?
La delusione di un amante a letto.... spero di non deluderti! oppure ....ti ho deluso?
Perchè si fa questa domanda sciocca?
Se uno ama non può essere deluso?,.... non puoi deludermi perchè ti amo o perchè ti ho scelto.
L'incontro del momento è foriero di sorprese e di colpi di scena. Un appuntamento al buio come fa a deludere? Se si è accettato è pieno di rischi e come tali vanno accettati.
E se la maggior parte delle persone pensasse... io sono come sono e se stiamo insieme deve essere così!
Forse sei tu che sei cambiato, hai cominciato a vedere le cose in maniera diversa, hai fatto un percorso non uguale al mio e quindi non mi riconosci più.
Ma il segreto è che nessuno è mai statico totalmente. Nè tu nè io.
C'è chi percorre un cammino più veloce, chi invece per pigrizia o per incapacità non riesce ad andare oltre un certo limite.
Incontrarsi vuol dire già cambiare: il parlare, il trasmettere sensazioni emozioni ricordi, oppure semplicemente cercare di comprendere meglio il perchè la persona amata è arrivata e ha fatto un certo cammino, già questo è aggiungere al nostro bagaglio altre cose.
Chi fra noi è più sensibile e vuole avvicinarsi totalmente all'altro, senza annullarsi !, cercherà di comprendere il perchè, e in questo momento andrà oltre il punto da cui sono partiti insieme. Al suo se stesso affiancherà un altro, quindi non sarà più un'unità ma diventerà qualcosa in più.
Se due individui fossero chiusi insieme fin dal loro primo attimo di vita in una stanza da soli, in modo da fare vita in comune come due simbionti, svilupperebbero comunque sempre reazioni diverse e un diverso modo di concepire le varie opportunità di crescita.
E' da qui che comincia allora la nostra felicità o infelicità? Il voler essere come gli altri vorrebbero che noi fossimo, un tentativo che non riuscirà mai perchè noi siamo diversi dal nostro alter ego?
La delusione nasce forse dalla speranza? Speranza che noi alimentiamo con sogni? Ma se l'esperienza ci insegna.... SPES CONTRA SPEM, locuzione di difficile interpretazione! Ma perchè tradurla, quando è così bello assaporare il suo più intimo significo pronunciata così?
Chi ha deluso si è mai domandato il perchè e ha forse cambiato il proprio atteggiamento ?
Si è mai chiesto cosa prova chi è stato deluso?
Una delusione è come una bomba che esplode nel cuore e nella testa, squarcia tutto il vostro essere. Lacrime, singhiozzi, disperazione e un esercito di perchè.
Comunque se ci pensiamo bene tutto quanto nasce dal crollo delle nostre aspettative su quella persona. Ma se noi partiamo dal "preconcetto" che la persona non ci darà niente e tutto quello che otterremo è il massimo, forse riusciremo a sopravvivere.
Si tratta spesso di un mancato riscontro tra ciò che volevamo sentirci dire e ciò che ascoltiamo. Quindi in definitiva è la manifestazione di un chiaro sintomo di incomprensione che può tradursi in un distacco irrevocabile e in un atteggiamento di totale freddezza.

Sapete, detto in confidenza, io ho un segreto: nessuno mi può deludere, intanto la persona che amo non lo può fare e dagli altri non mi aspetto niente.
Buonanotte a domani

LA VITA E' COSI'


QUANDO LA GENTE SI GIRA E TI GUARDA...

DENTRO DI TE SORGE SPONTANEA UNA DOMANDA...

NOTTE




Chiudo e apro gli occhi,

come chiudessi l'oggi

per aprire al domani.
Lorena B.

sabato 29 agosto 2009

BREAD SAUCE


INGREDIENTI
- una cipolla
- due chiodi di garofano
- due bicchieri di latte
- una tazza di mollica di pane
- sale, pepe
- due cucchiai di panna
- un cucchiaio da dessert di senape

Questa salsa è delicatissima e squisita e serve unicamente per accompagnare cacciagione e pollame in generale, anche se lessato.
Sbucciate la cipolla e steccatela con i chiodi di garofano; immergetela nel latte, in una casseruolina, e fatela cuocere a fiamma moderata per 30 minuti, unendo anche un po' d'acqua (in questo modo il latte non traboccherà una volta giunto a bollore).
Togliete la cipolla dal liquido e al suo posto mettetete la mollica di pane: lavorate con un cucchiaio di legno per stemperare bene. Salate e pepate. Trasferite latte e mollica nel frullatore, unite la cipolla cotta (privata dei chiodi di garofano), la panna, ancora un pizzico di pepe e la senape. Frullate per qualche minuto, fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo, che verserete in una salsiera o conserverete in un vasetto di vetro, in frigorifero.

venerdì 28 agosto 2009

CHI SEI?




Vi confesso che non ho mai letto SE QUESTO E' UN UOMO di Primo Levi.Non avevo nemmeno intenzione di comprarlo. Non ne ho parlato con nessuno, solo una segnalazione da parte di un amico. Ebbene l'altra sera sono entrata in libreria con l'intenzione di chiedere se era arrivato un libro che avevo ordinato e mi sono sentita dire... per favore, Se questo è un uomo...Non l'ho aperto, l'ho solo toccato, non so di cosa parla, non conosco niente, ma questo è quello che ho"sentito" mentre lo avevo in mano....

VI CONSIGLIO PERO' DI ASCOLTARE IL BRANO PRIMA DI LEGGERLO, IL BRANO PIU' BELLO CHE POSSA ESSERE STATO SCRITTO"INNO ALLA GIOIA"

Sono sotto la pioggia che mi batte sulla testa, che mi cola in rivoli lungo il viso. Non sono lacrime è acqua sporca, sporca di tutte le lordure che ci sono in questo campo. L'acqua che vorrebbe pulire portare via e che non ci riesce. Quanto ancora dovremo sopportare? Anche stamattina un altro gruppo di noi è stato preso. Sono state radunate brutalmente come sempre, portate con violenza in una delle baracche in fondo. Dopo poco un fumo dal camino. Chi viene presa non torna più e allora noi ci buttiamo come animali su quelle povere, misere cose che hanno lasciato sui tavolacci. Chi è più fortunata prende la coperta, ma spesso dobbiamo lottare e il tessuto si lacera, alla fine non rimane niente solo un piccolo pezzo che non basta a coprire. Oggi sono riuscita a prendere una tazza di metallo sbeccato rotta da una parte, ma non importa meglio che bere con le mani.La pioggia continua a scivolarmi addosso, pioggia ghiaccia, fa freddo. Ieri ha nevicato.
Vorrei uno specchio, come sarò adesso? Non so più cosa sono. Qui vengono trattati meglio gli animali di noi. Cosa abbiamo di diverso, perchè è cominciato tutto? Non ho occhi per guardare. Non sono più niente, solo freddo fame fango sporco. Cosa sono? Cosa ho fatto di così terribile da essere punita? Perchè sono qui in mezzo al campo con un cane che mi vuole sbranare a pochi centimetri dalla faccia. E' giunta la mia ora? Sto ancora pensando: sono viva, allora!

Siamo spettri non più uomini o donne.Ci hanno tolto tutto.

La notte li sento ridere nella loro baracca illuminata e calda. Noi ci stringiamo insieme, accanto a me due donne anziane con i capelli sciolti appiccicati sporchi. Puzzano, ma anch'io puzzo. Oggi sotto la pioggia mi laverò. Penso a cose futili, quando la mia vita è in pericolo. Ritornerò?

Le altre avranno già preso tutto, perchè pensano che non ce la farò. Sono dimagrita molto, le ossa del bacino sono in fuori lo sento quando sono sdraiata sulle tavole la notte e non riesco a dormire. Non ho il coraggio di guardarmi sotto questi miseri stracci che ho addosso. Prima avevo un bel seno, la pelle liscia, mio marito me l'accarezzava ed io con gli occhi chiusi aspettavo...

La tazza no, non la prenderanno: l'ho nascosta. Almeno quella. Le mani, le unghie sono sporche. Come vorrei che quest'acqua fosse quella di un bagno e avere un bagnoschiuma al profumo di rosa. Sento il profumo, sono pazza come faccio a sentire un profumo quando nella baracca, ma anche qui fuori gli odori hanno distrutto le narici, quando la notte se vogliamo fare qualcosa c'è soltanto un bugliolo, per tutte, che si riempie e rimane lì anche per giorni fino a quando non ci danno il permesso di svuotarlo.

CHI E' CHE E' ENTRATA IN ME E MI STA PARLANDO?CHI E' CHE MI HA PORTATO DOVE ERA LEI, MA SOPRATTUTTO DOVE E' RIMASTA. COSA VUOI FARMI VEDERE, COSA NON HAI MAI AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE?

Aiutami,ti prego, non voglio stare più qui.

NON SO COME FARE.

Portami via...riportami a casa.

NON SO COME FARE, NON NE SONO ANCORA CAPACE.

Ero bella sai, le più belle di noi... hanno portato via anche quelle. Qualcuna la vedo vestita un po' meglio, forse mangia e si lava anche. Ancora non mi hanno preso, ma ormai non sono più quella di prima. Spero non lo facciano.

Non sanno nemmeno se sei sposata o no, quando vengono e ti portano via.

Ieri è venuta nella nostra baracca una nuova, non mi fido. Ieri sera l'hanno chiamata, dicono che sa parlare inglese. E poi dopo un'ora sono venuti a prendere me. E mi hanno portata qui. Cosa ho fatto?

NON SO COSA HAI FATTO E VEDO SOLTANTO BARACCHE E FILO SPINATO. MA SOPRATTUTTO NEBBIA... NO NON E' NEBBIA E' FUMO.

NON FARMI ENTRARE TI PREGO, NON VOGLIO ENTRARE.

GIA' E' SUCCESSO UNA VOLTA E NON SONO ENTRATA.

Quando sono arrivata c'era l'erba per terra, l'erba di un colore verde meraviglioso, pensai che forse non sarebbe stato così brutto. Cominciarono a spingerci con i fucili, ogni spinta un colpo che lasciava lividi. Sembrava che non sapessero chi colpivano, donne giovani o anziane. Ci divisero, i bambini da una parte le donne dall'altra. Già gli uomini erano spariti: loro trattati peggio di noi. Ci fecero camminare attraverso un corridoio di filo spinato.

Eravamo tutte insieme, molte piangevano. Ordinarono di lasciare tutto quello che avevamo e di spogliarci.
Spogliarci? Nessuna di noi lo aveva mai fatto in pubblico, ma cominciarono ad aizzarci i cani e quelle più vicine furono morse. La paura attanagliò tutte, non fummo più capaci di reagire. Le più giovani piangevano, le altre cercavano di farle tacere.

CHE RAPPORTO C'E' FRA TE E ME? PERCHE' AVETE DECISO CHE DEVO ESSERE IO? NON POSSO E NON VOGLIO PROCURARGLI ANCORA DOLORE. PER FAVORE, SMETTILA.

HAI PARLATO DI CAPELLI.....

Sì, i nostri capelli sono ormai sporchi appiccicosi. Molte di noi li hanno persi perchè non mangiamo. Ogni giorno ci fanno mettere in fila sotto l'acqua o il sole e ci danno un po' di minestra.
Minestra! come si fa a chiamarla così, sembra fatta con le zolle di terra: dentro non c'è niente. Pensa! se piove il pentolone si riempie d'acqua come le nostre ciotole.

Sai una volta chiamavamo ciotole quelle dei cani e adesso siamo noi a usarle. Mi ricordo la cucina di mia madre... la domenica mattina....
Entrava il sole e picchiava sulle pentole che lei aveva messo sul tavolo per cominciare a cucinare. Noi bambini si entrava con la mano sugli occhi per la luce che riflettevano. Erano sempre lucide, non so come faceva, ma erano le più lucenti che abbia mai visto. Anche le sue amiche la invidiavano e le chiedevano sempre che cosa usava....cenere...lei rispondeva e mi strizzava l'occhio. Io sorridevo e scappavo a giocare con gli altri.

I capelli...mi hai chiesto i capelli. Sarebbe meglio se cadessero tutti, sembriamo bambole vecchie, dimenticate.
Qualcuna ha avuto la tigna e le sono caduti a chiazze. Sarebbe stato meglio tutti, molto meglio !

Una volta stavo attenta alla pulizia, mi lavavo spesso: mi piaceva l'odore del sapone, avevo una cologna di lavanda. Quando la mettevo pensavo ad un profumo francese....dietro le orecchie, in mezzo al collo, ai polsi e poi stavo qualche minuto ad odorarli. Chiudevo gli occhi: ecco vedevo la campagna, i fiori nei campi, la prima volta che mio marito mi ha accarezzato i capelli.

Volevo dei figli. Un maschio e una femmina. E' questa l'usanza per avere una famiglia completa.

FAMMI CAPIRE DOVE SEI

Cosa importa, io non sono più. Questo è solo un riflesso di me stessa, qualcosa che è sopravvissuto e ti ha incontrato.

Comunque il mio nome comincia per M.

VORREI SOLO CHE TU RICORDASSI CHE IO SONO QUI, SONO SEMPRE QUI QUANDO MI VORRAI.

giovedì 27 agosto 2009

SHOAH - GERMANIA,CONSEGNATI A NETANYAHU PROGETTI DI AUSCHWITZ


21:58 - ESTERI- 27 AGO 2009
Saranno esposti allo Yad Vashem il prossimo gennaio Berlino,

27 ago. - Le autorità tedesche hanno consegnato al premier israeliano Benjamin Netanyahu, oggi in visita in Germania, i progetti architettonici del campo di sterminio di Auschwitz scoperti l'anno scorso a Berlino, importanti per la comprensione della genesi del genocidio nazista, che saranno messi in mostra allo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di Gerusalemme. I 29 bozzetti di Auschwitz, costruito nella Polonia occupata, risalgono al 1941 e includono progetti dettagliati delle infrastrutture del campo, tra cui le camere di spidocchiamento e i forni crematori. I disegni sono stati ritrovati per caso in un vecchio appartamento di Berlino. Il presidente dello Yad Vashem, Avner Shalev, ha detto che i progetti saranno esposti al Museo il 27 gennaio 2010, in occasione di una mostra speciale per il 65esimo anniversario della liberazione di Auschwitz.

CONTINUANO LE VERGOGNOSE PERFORMANCE DELLA LEGA


L'ex leader pd: «chiederò a Maroni di adoperarsi perché venga immediatamente cancellato»
Veltroni: «Via da Facebook lo slogan razzista della Lega di Mirano»
«Tortura gli immigrati clandestini»: la frase appare come immagine di profilo. Tra gli «amici» Bossi e Cota

Lo slogan leghista su Facebook.

MILANO - L'hanno usata come immagine del profilo. Il simbolo della Lega Nord e, in basso, lo slogan: «Immigrati clandestini, torturali. È legittima difesa». La frase choc è apparsa su Facebook, in un profilo che sembra essere quello della sezione di Mirano della "Lega Nord". Ed è ovviamente rimbalzata anche all'esterno del social network.

LA DENUNCIA - L'«Osservatorio Antiplagio», blog di vigilanza sulla tv e sui media, ha scritto una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, alla polizia postale e alla Guardia di finanza per denunciare la vicenda. «Tra gli oltre 430 amici del gruppo - si legge - compaiono un centinaio di link di circoli della Lega Nord sparsi in tutta Italia, compreso quello di Milano, e di due parlamentari leghisti: il leader, nonché deputato e ministro delle Riforme, Umberto Bossi, ed il capogruppo alla Camera dei deputati, Roberto Cota. L'adesione di esponenti della maggioranza di governo ad un gruppo xenofobo fa piena luce sulle nuove norme anti-immigrazione. E conferma, se mai ve ne fosse bisogno, che la fine degli extracomunitari nei lager di ''accoglienza'' di Gheddafi o il loro annegamento in mare sono auspicati anche da rappresentanti delle Istituzioni».
VELTRONI - Dura anche la denuncia di Walter Veltroni. «Stamattina aprendo Facebook ho visto un'e-mail inviatami da un'amica di Brescia - scrive l'ex segretario del Partito democratico - è la foto che la sezione di Mirano della Lega Nord usa come immagine di profilo. È un manifesto con il simbolo della Lega e sotto la scritta 'Immigrati clandestini, torturarli è legittima difesa. Io credo che questo sia inaccettabile - sottolinea Veltroni - È contrario ad ogni forma di civiltà, prima ancora che alla nostra storia e alla nostra tradizione di emigranti». Veltroni annuncia: «Chiederò al ministro degli Interni Maroni di adoperarsi perchè venga immediatamente cancellato».