
SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
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lunedì 8 giugno 2009
IL VIAGGIO

Un prete..
Egregio sig. Cardinale,
viviamo nella stessa città e apparteniamo alla stessa Chiesa: lei vescovo, io prete. Lei è anche capo dei vescovi italiani, dividendosi al 50% tra Genova e Roma. A Genova si dice che lei è poco presente alla vita della diocesi e probabilmente a Roma diranno lo stesso in senso inverso. E’ il destino dei commessi viaggiatori e dei cardinali a percentuale. Con questo documento pubblico, mi rivolgo al 50% del cardinale che fa il Presidente della Cei, ma anche al 50% del cardinale che fa il vescovo di Genova perché le scelte del primo interessano per caduta diretta il popolo della sua città.
Ho letto la sua prolusione alla 59a assemblea generale della Cei (24-29 maggio 2009) e anche la sua conferenza stampa del 29 maggio 2009. Mi ha colpito la delicatezza, quasi il fastidio con cui ha trattato - o meglio non ha trattato - la questione morale (o immorale?) che investe il nostro Paese a causa dei comportamenti del presidente del consiglio, ormai dimostrati in modo inequivocabile: frequentazione abituale di minorenni, spergiuro sui figli, uso della falsità come strumento di governo, pianificazione della bugia sui mass media sotto controllo, calunnia come lotta politica.
Lei e il segretario della Cei avete stemperato le parole fino a diluirle in brodino bevibile anche dalle novizie di un convento. Eppure le accuse sono gravi e le fonti certe: la moglie accusa pubblicamente il marito presidente del consiglio di «frequentare minorenni», dichiara che deve essere trattato «come un malato», lo descrive come il «drago al quale vanno offerte vergini in sacrificio». Le interviste pubblicate da un solo (sic!) quotidiano italiano nel deserto dell’omertà di tutti gli altri e da quasi tutta la stampa estera, hanno confermato, oltre ogni dubbio, che il presidente del consiglio ha mentito spudoratamente alla Nazione e continua a mentire sui suoi processi giudiziari, sull’inazione del suo governo e sulla sua pedofilia. Una sentenza di tribunale di 1° grado ha certificato che egli è corruttore di testimoni chiamati in giudizio e usa la bugia come strumento ordinario di vita e di governo. Eppure si fa vanto della morale cattolica: Dio, Patria, Famiglia. In una tv compiacente ha trasformato in suo privato in un affaire pubblico per utilizzarlo a scopi elettorali, senza alcun ritegno etico e istituzionale.
Lei, sig. Cardinale, presenta il magistero dei vescovi (e del papa) come garante della Morale, centrata sulla persona e sui valori della famiglia, eppure né lei né i vescovi avete detto una parola inequivocabile su un uomo, capo del governo, che ha portato il nostro popolo al livello più basso del degrado morale, valorizzando gli istinti di seduzione, di forza/furbizia e di egoismo individuale. I vescovi assistono allo sfacelo morale del Paese ciechi e muti, afoni, sepolti in una cortina di incenso che impedisce loro di vedere la «verità» che è la nuda «realtà». Il vostro atteggiamento è recidivo perché avete usato lo stesso innocuo linguaggio con i respingimenti degli immigrati in violazione di tutti i dettami del diritto e dell’Etica e della Dottrina sociale della Chiesa cattolica, con cui il governo è solito fare i gargarismi a vostro compiacimento e per vostra presa in giro. Avete fatto il diavolo a quattro contro le convivenze (Dico) e le tutele annesse, avete fatto fallire un referendum in nome dei supremi «principi non negoziabili» e ora non avete altro da dire se non che le vostre paroline sono «per tutti», cioè per nessuno.
Il popolo credente e diversamente credente si divide in due categorie: i disorientati e i rassegnati. I primi non capiscono perché non avete lesinato bacchettate all’integerrimo e cattolico praticante, Prof. Romano Prodi, mentre assolvete ogni immoralità di Berlusconi. Non date forse un’assoluzione previa, quando vi sforzate di precisare che in campo etico voi «parlate per tutti»? Questa espressione vuota vi permette di non nominare individualmente alcuno e di salvare la capra della morale generica (cioè l’immoralità) e i cavoli degli interessi cospicui in cui siete coinvolti: nella stessa intervista lei ha avanzato la richiesta di maggiori finanziamenti per le scuole private, ponendo da sé in relazione i due fatti. E’ forse un avvertimento che se non arrivano i finanziamenti, voi siete già pronti a scaricare il governo e l’attuale maggioranza che sta in piedi in forza del voto dei cattolici atei? Molti cominciano a lasciare la Chiesa e a devolvere l’8xmille ad altre confessioni religiose: lei sicuramente sa che le offerte alla Chiesa cattolica continuano a diminuire; deve, però, sapere che è una conseguenza diretta dell’inesistente magistero della Cei che ha mutato la profezia in diplomazia e la verità in servilismo.
I cattolici rassegnati stanno ancora peggio perché concludono che se i vescovi non condannano Berlusconi e il berlusconismo, significa che non è grave e passano sopra all’accusa di pedofilia, stili di vita sessuale con harem incorporato, metodo di governo fondato sulla falsità, sulla bugia e sull’odio dell’avversario pur di vincere a tutti i costi. I cattolici lo votano e le donne cattoliche stravedono per un modello di corruttela, le cui tv e giornali senza scrupoli deformano moralmente il nostro popolo con «modelli televisivi» ignobili, rissosi e immorali.
Agli occhi della nostra gente voi, vescovi taciturni, siete corresponsabili e complici, sia che tacciate sia che, ancora più grave, tentiate di sminuire la portata delle responsabilità personali. Il popolo ha codificato questo reato con il detto: è tanto ladro chi ruba quanto chi para il sacco. Perché parate il sacco a Berlusconi e alla sua sconcia maggioranza? Perché non alzate la voce per dire che il nostro popolo è un popolo drogato dalla tv, al 50% di proprietà personale e per l’altro 50% sotto l’influenza diretta del presidente del consiglio? Perché non dite una parola sul conflitto d’interessi che sta schiacciando la legalità e i fondamentali etici del nostro Paese? Perché continuate a fornicare con un uomo immorale che predica i valori cattolici della famiglia e poi divorzia, si risposa, divorzia ancora e si circonda di minorenni per sollazzare la sua senile svirilità? Perché non dite che con uomini simili non avete nulla da spartire come credenti, come pastori e come garanti della morale cattolica? Perché non lo avete sconfessato quando ha respinto gli immigrati, consegnandoli a morte certa? Non è lo stesso uomo che ha fatto un decreto per salvare ad ogni costo la vita vegetale di Eluana Englaro? Non siete voi gli stessi che difendete la vita «dal suo sorgere fino al suo concludersi naturale»? La vita dei neri vale meno di quella di una bianca? Fino a questo punto siete stati contaminati dall’eresia della Lega e del berlusconismo? Perché non dite che i cattolici che lo sostengono in qualsiasi modo, sono corresponsabili e complici dei suoi delitti che anche l’etica naturale condanna? Come sono lontani i tempi di Sant’Ambrogio che nel 390 impedì a Teodosio di entrare nel duomo di Milano perché «anche l’imperatore é nella Chiesa, non al disopra della Chiesa». Voi onorate un vitello d’oro.
Io e, mi creda, molti altri credenti pensiamo che lei e i vescovi avete perduto la vostra autorità e avete rinnegato il vostro magistero perché agite per interesse e non per verità. Per opportunismo, non per vangelo. Un governo dissipatore e una maggioranza, schiavi di un padrone che dispone di ingenti capitali provenienti da «mammona iniquitatis», si è reso disposto a saldarvi qualsiasi richiesta economica in base al principio che ogni uomo e istituzione hanno il loro prezzo. La promessa prevede il vostro silenzio che - è il caso di dirlo - è un silenzio d’oro? Quando il vostro silenzio non regge l’evidenza dell’ignominia dei fatti, voi, da esperti, pesate le parole e parlate a suocera perché nuora intenda, ma senza disturbarla troppo: «troncare, sopire … sopire, troncare».
Sig. Cardinale, ricorda il conte zio dei Promessi Sposi? «Veda vostra paternità; son cose, come io le dicevo, da finirsi tra di noi, da seppellirsi qui, cose che a rimestarle troppo … si fa peggio. Lei sa cosa segue: quest’urti, queste picche, principiano talvolta da una bagattella, e vanno avanti, vanno avanti… A voler trovarne il fondo, o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent’altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire» (A. Manzoni, Promessi Sposi, cap. IX). Dobbiamo pensare che le accuse di pedofilia al presidente del consiglio e le bugie provate al Paese siano una «bagatella» per il cui perdono bastano «cinque Pater, Ave e Gloria»? La situazione è stata descritta in modo feroce e offensivo per voi dall’ex presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, che voi non avete smentito: «Alla Chiesa molto importa dei comportamenti privati. Ma tra un devoto monogamo [leggi: Prodi] che contesta certe sue direttive e uno sciupa femmine che invece dà una mano concreta, la Chiesa dice bravo allo sciupa femmine. Ecclesia casta et meretrix» (La Stampa, 8-5-2009).
Mi permetta di richiamare alla sua memoria, un passo di un Padre della Chiesa, l’integerrimo sant’Ilario di Poitier, che già nel sec. IV metteva in guardia dalle lusinghe e dai regali dell’imperatore Costanzo, il Berlusconi cesarista di turno: «Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga; non ci flagella la schiena ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l’anima con il denaro» (Ilario di Poitiers, Contro l’imperatore Costanzo 5).
Egregio sig. Cardinale, in nome di quel Dio che lei dice di rappresentare, ci dia un saggio di profezia, un sussurro di vangelo, un lampo estivo di coerenza di fede e di credibilità. Se non può farlo il 50% di pertinenza del presidente della Cei «per interessi superiori», lo faccia almeno il 50% di competenza del vescovo di una città dove tanta, tantissima gente si sta allontanando dalla vita della Chiesa a motivo della morale elastica dei vescovi italiani, basata sul principio di opportunismo che è la negazione della verità e del tessuto connettivo della convivenza civile.
Lei ha parlato di «emergenza educativa» che è anche il tema proposto per il prossimo decennio e si è lamentato dei «modelli negativi della tv». Suppongo che lei sappia che le tv non nascono sotto l’arco di Tito, ma hanno un proprietario che è capo del governo e nella duplice veste condiziona programmi, pubblicità, economia, modelli e stili di vita, etica e comportamenti dei giovani ai quali non sa offrire altro che la prospettiva del «velinismo» o in subordine di parlamentare alle dirette dipendenze del capo che elargisce posti al parlamento come premi di fedeltà a chi si dimostra più servizievole, specialmente se donne. Dicono le cronache che il sultano abbia gongolato di fronte alla sua reazione perché temeva peggio e, se lo dice lui che è un esperto, possiamo credergli. Ora con la benedizione del vostro solletico, può continuare nella sua lasciva intraprendenza e nella tratta delle minorenni da immolare sull’altare del tempio del suo narcisismo paranoico, a beneficio del paese di Berlusconistan, come la stampa inglese ha definito l’Italia.
Egregio sig. Cardinale, possiamo sperare ancora che i vescovi esercitino il servizio della loro autorità con autorevolezza, senza alchimie a copertura dei ricchi potenti e a danno della limpidezza delle verità come insegna Giovanni Battista che all’Erode di turno grida senza paura per la sua stessa vita: «Non licet»? Al Precursore la sua parola di condanna costò la vita, mentre a voi il vostro «tacere» porta fortuna.
In attesa di un suo riscontro porgo distinti saluti.
Genova 31 maggio 2009
Paolo Farinella, prete
di Paolo Farinella - da domani.arcoiris.tv
Trovata su Facebook... una bufala?
Uguali?
Il caso segnalato da "Il mattino"
Daria, bravissima a scuola, ma senza
codice fiscale: niente maturità
La ragazza, ucraina e clandestina, rischia di saltare l'esame. Prof e compagni si mobilitano per lei
NAPOLI - Frequenta il quinto anno del liceo linguistico 'Margherita di Savoia', nei pressi di piazza Dante, nel cuore di Napoli. Questo è l'anno del suo esame di maturità, ma una circolare di Stato le ha bloccato la strada. Daria è bravissima, conosce sei lingue, ma è ucraina e clandestina, non ha documenti italiani, tantomeno il codice fiscale che da quest'anno è obbligatorio per sostenere la prova scolastica. Il ministero dell'Istruzione, per compilare l'anagrafe dello studente, sta infatti rilevando i dati relativi a ogni singolo candidato, compreso il codice fiscale che passerà al vaglio dell'Agenzia delle entrate. Il termine per inserire i dati sul sito del Ministero è martedì. A raccontare la vicenda è «Il Mattino».
IL CASO - «Sto esaminando la situazione - spiega al quotidiano il preside del liceo linguistico, Carmine Santaniello - spero di trovare una soluzione a breve. La circolare voluta dal ministro Gelmini è un diktat chiaro: senza codice fiscale non si può sostenere l'esame. Daria è stata iscritta tre anni fa in base alle normative vigenti, ha frequentato regolarmente e adesso ci troviamo dinanzi a questo problema. Cercheremo di risolverlo». In realtà una norma, l'articolo 45 del Dpr 31 agosto 1999, numero 394, sancisce che «tutti i minori, presenti sul territorio nazionale e nei diversi gradi e ordini di scuola hanno diritto all'istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro posizione di soggiorno». «Diritto all'istruzione che vale, evidentemente, fino alle soglie dell'esame di maturità perché per la prova finale c'è una circolare (22 maggio 2009) che impone il possesso del codice fiscale», rileva 'Il Mattino'.
LA PAURA - «Adesso ho paura - racconta Daria. - Paura di finire in carcere, lo stesso timore che ho da cinque anni ogni volta che vedo un poliziotto. Io voglio solo studiare, costruirmi un futuro, vorrei il mio diploma. Abito a piazza Carlo III. A casa siamo tutti clandestini perché non riusciamo a diventare regolari. Eppure da quattro anni mamma fa le pulizie ad ore e il mio papà, poverino, lavora tantissimo, fa il saldatore. Io un po' di tutto: lavo le scale dei condomini, faccio le pulizie, la baby sitter, la badante. E poi studio, mi piace tanto farlo». «Dopo vorrei iscrivermi ll'università: Scienze Politiche o la scuola per Infermieri - dice ancora - Non mi spaventano i sacrifici e, in questi giorni, sto ricevendo tanto affetto dai professori e dai miei compagni. I napoletani sono gente buona». Il Margherita di Savoia si è, infatti, mobilitato per aiutare Daria. Professori che si sono offerti di assumerla per regolarizzarla, il preside che cerca una soluzione tecnica, i compagni che stanno per lanciare una petizione. In Ucraina Daria ha già un titolo di studio «finito». «Tre anni fa ho dovuto ricominciare tutto - racconta - ma va bene così. Ho accettato di vivere da clandestina. Io non ho mai violato la legge, lavoro tanto, perché senza il codice fiscale automaticamente divento una delinquente? Perché in un paese democratico io devo diventare un'ombra invisibile per non finire in galera? Io ho paura di perdere la casa, vivo sulle valigie, perché da un giorno all'altro mi possono cacciare via. Due anni fa ho chiesto di essere regolarizzata, da allora non so nulla».
07 giugno 2009
IL VIAGGIO

Sto scendendo dal treno. Sono arrivata a Roma alla stazione Termini con l'Eurostar: il viaggio è durato meno di due ore, non me ne sono quasi accorta.
... Ciao Giacomo sono arrivata, dove mi aspetti?...
...Ok l'ho visto...
...allora ti aspetto...
domenica 7 giugno 2009
Proposta..

"E se invece dell'obiettivo di un fotografo, Berlusconi si fosse ritrovato nel mirino di un fucile a cannocchiale?", osservano Cicchitto, Quagliarello ed Esposito.
Espropriamo tutto quello che c'è per un raggio di 40 Km per garantire le feste al nostro Premier. La sicurezza innanzi tutto, che non si dica che qualcuno voglia fargli del male, tanto prima o poi daranno la colpa di tutto all'opposizione.
Capezzoni dirà che la sinistra non ha mai proposto di aumentare la sorveglianza sulla villa e che questo è la dimostrazione dell'odio che hanno nei confronti di Berlusconi.
sabato 6 giugno 2009
OGGI HO VOTATO ........

venerdì 5 giugno 2009
CAFFE' AMARO
E' da ieri che ho questo problema.
Chissà cosa ne pensano gli ortopedici?
ll buon Ministro, ma la Cultura?

Crocifisso di Michelangelo, è giallo
Scoppia la lite sull'attribuzione
di MARIA CRISTINA CARRATU e ORAZIO LA ROCCA
Crocifisso di Michelangelo, è giallo Scoppia la lite sull'attribuzione
"SU questa storia vogliamo vederci chiaro, abbiamo avviato un'istruttoria". La "storia" di cui parla Pasquale Iannantuono, procuratore generale della Corte dei conti del Lazio, è l'acquisizione da parte dello Stato del crocifisso di Michelangelo.
Si tratta di una scultura che negli ultimi tempi ha fatto molto parlare di sé, un Cristo di legno di tiglio attribuito nientemeno che al giovane Buonarroti. Un affare di 3,2 milioni di euro pagati a un antiquario torinese dal ministero dei Beni culturali per un'opera dalla paternità contestata, alta 41,3 centimetri per 39,7 di larghezza, realizzata - stando agli esperti - intorno all'anno 1495. Dopo i trionfi dei mesi scorsi - la scultura a dicembre è stata presentata a papa Benedetto XVI e, successivamente, esposta alla Camera dei deputati e portata in giro per l'Italia - ora la magistratura contabile "vuol vederci chiaro su tutta l'operazione", come spiega Innantuono, il quale ha aperto un fascicolo e affidato l'istruttoria sul caso a uno dei suoi sostituti, Salvatore Sfregola, vice procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio.
Un passo nato, evidentemente, dalle polemiche esplose intorno all'acquisizione e rimbalzate nei giorni scorsi anche sul New York Times. Chi, invece, non ha mai avuto incertezze è l'attuale ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, convinto sostenitore dell'acquisto dell'opera, che dopo la presentazione ufficiale del 12 dicembre scorso nell'ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, a Roma, è stata esposta anche a Trapani, Palermo e Milano. In questi giorni è a Napoli. Entro luglio dovrebbe prendere definitivamente posto al museo del Bargello, a Firenze.
Dovrebbe, perché ad oggi, come spiega la direttrice Beatrice Paolozzi Strozzi, "non ho ancora avuto nessuna comunicazione ufficiale, né del suo arrivo, né che sia questa la sua sede definitiva". Una dichiarazione che, dopo il clamore che ha accompagnato la presentazione ufficiale dell'opera, risuona di una singolare freddezza. Così come il no comment sull'attribuzione: "È di sicuro un'opera di buona qualità", dice Paolozzi Strozzi, "che arricchirà il museo. Ma per il resto, non sono una michelangiolista e non mi pronuncio".
E il crocifisso come verrà presentato al pubblico: come opera "di Michelangelo", o soltanto "attribuita a"?: "Lo concorderemo col Polo Museale" risponde Paolozzi Strozzi. Ovvero con la soprintendente Cristina Acidini, grande sponsor, insieme al direttore dei Musei vaticani Antonio Paolucci, della scultura e della sua attribuzione michelangiolesca. Che invece assicura: il Cristo "andrà al Bargello, non appena sarà pronto l'allestimento adatto".
Ma il mondo dell'arte fiorentino è diffidente. A partire da Paola Barocchi, fra i massimi studiosi di Michelangelo, per la quale si tratta di "un'opera seriale", e da Mina Gregori, la grande storica dell'arte che riuscì a far rifiutare l'acquisto del crocifisso alla Cassa di Risparmio di Firenze, la prima a cui l'antiquario torinese lo aveva offerto ("Se lo Stato non ha finito di pagarlo, valuti se non sia il caso di restituirlo"). "Stupito" dell'acquisto si è detto anche il direttore del prestigioso Kunsthistorisches Institut di Firenze Alessandro Nova; mentre "interrogativi" arrivano pure dallo storico Massimo Ferretti, in un primo momento fra i sostenitori dell'attribuzione a Michelangelo del Cristo tanto amato dal ministro Bondi.
(5 giugno 2009)
giovedì 4 giugno 2009
ANCORA OGGI possiamo dire GRANDE TROISI !!!!!
(Massimo Troisi)
Libertà
REPUBBLICA O ...........
Cito prima il 1 art. della Costituzione Italiana:
- Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
E riporto anche un altro articolo riconosciuto da tutte le moderne COSTITUZIONI
- Disciplina della libertà di manifestazione del pensiero
Questa libertà è riconosciuta da tutte le moderne costituzioni. Ad essa sono inoltre dedicati due articoli della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948:
- Art. 19 : Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
In base a questi diritti inalienabili e in base alla lettura dell'articolo che ora Vi propongo, mi sorge spontanea una domanda
MA IO ABITO IN ITALIA CHE HA DOTTATO QUESTE NORMATIVE O ABITO SU UN PIANETA SCONOSCIUTO CHE ANCORA DEVE "FORMATTARE" LE LEGGI???????
Perchè per colpa di poche persone, alcune migliaia devono perdere i propri diritti ? Perseguitiamo chi ha commesso l'azione criminosa non gli altri !!!!!!!!
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Art 50 bis e internet
L'Art 50 bis, Repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecite compiuta a mezzo internet, è diventato famoso.
L'Art 50 bis parla di "filtrare" i contenuti digitali. Se ne parla parecchio su internet e sui giornali. Il tutto era nato in seguito a video apparsi su YouTube in cui venivano picchiati dei disabili e ad alcune pagine di Facebook inneggianti a personaggi mafiosi. L'Art 50 bis potrebbe portare anche alla chiusura di tutto un portale, come Facebook, per uno di questi "contenuti"che vanno contro la legge. Dal momento che la questione è difficile da analizzare con le dovute competenze, vi segnalo l'analisi del testo dell'articolo a cura di Stefano Quintarelli. Il post di Quintarelli è da leggere. Per farsi un'idea, per parlarne.
Un piccolo estratto del post, che consiglio comunque di leggere nella sua interezza, ascoltando anche l'intervista del Senatore D'Alia:
3) Perché, a mio avviso, è preoccupante
Perchè consente, a fronte di un concreto elemento di istigazione a disobbedire le leggi (e quindi pretestuosamente estendibile ad libitum), di filtrare tutte le comunicazioni private di ogni persona, come se avvenissero in pubblico.
Bloomberg riporta le parole di Debbie Frost, portavoce di Facebook, uno dei siti citati da D'Alia. La Frost afferma di non aver ancora esaminato il testo, ma di essere preoccupata dai resoconti letti. E fa un esempio. Dice che sarebbe come chiudere l'intera rete ferroviaria di un paese per alcuni graffiti discutibili in una stazione: “akin to shutting down the country’s entire railroad network because of some objectionable graffiti in one train station.". Il paragone, a mio avviso, è calzante.
Il testo non è definitivo, l'esame in parlamento è in atto, quindi le modifiche potrebbero essere numerose o l'Art potrebbe essere anche stralciato. Trovo comunque preoccupante che sia stato proposto. È la dimostrazione che la nostra classe politica non ha realmente capito come funziona internet?
(Il Sole 24ore -4 Giugno 2009)
mercoledì 3 giugno 2009
Libri "MALEDETTI"

Chattando con Antichirimedi è venuto fuori l'argomento dei libri maledetti.
Ci siamo posti la domanda se ognuno di noi ha un elenco di libri che potrebbero rientrare in questa definizione.
Invitiamo chiunque a inserirli in commenti a questo post e poi faremo un elenco di questi testi possibilmente con una piccola nota sul libro stesso.
Allo schifo ci stiamo abituando?

Nell'Italia della libertà chi può ha la libertà di non fare la fila , “chi può” la fila non la fa e così ci sono bambini di serie A e di serie B, come fai a spiegare ad un bimbo che si vede scavalcare da un altro bimbo che questa è una cosa giusta.
La direzione afferma che lo stesso meccanismo sia in funzione in altri parchi giochi europei e che sarà esteso ad altri parchi giochi italiani.
Nell’Italia di "nani e ballerine" normalizzata, facciamo una bella tessera anche per saltare le file alle Poste, in banca, per i prelievi all’Asl, ecc…., chiaramente non sarà invendita ai possessori di permesso di soggiorno.
Ma che laicità è?
Professore sospeso per due mesi
chiese: "Religione o altra materia?"
di SALVO INTRAVAIA
Il fatto è stato denunciato questa mattina dal portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi, che bolla l'episodio come "attacco clericale alla laicità della scuola". "Dopo la vicenda di Franco Coppoli, docente di Italiano all'istituto Casagrande di Terni, sospeso per un mese per aver osato staccare il crocifisso nelle sue ore di lezione - continua Bernocchi - questo è l'ulteriore esempio di come la scuola pubblica sia ormai piena di integralismo violento contro chiunque metta in discussione l'invadenza clericale".
Secondo la ricostruzione del portavoce dei Cobas, Marani nei mesi scorsi ha predisposto un questionario che ha fatto compilare ai circa 70 alunni delle sue classi. Ogni studente doveva "indicare quale insegnamento avrebbe scelto fra religione cattolica, storia delle religioni e diritti umani". Un atto, evidentemente, intollerabile visto che l'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia Romagna aveva chiesto di sospendere il docente per sei mesi. Soltanto l'intercessione dell'organismo di disciplina del Cnpi (il Consiglio nazionale della pubblica istruzione) ha mitigato la sanzione disciplinare abbassandola a 2 soli mesi.
Il risultato del questionario era stato effettivamente sorprendente: appena l'11 per cento dei ragazzi avrebbe scelto la religione. La stragrande maggioranza avrebbe optato per lo studio della storia delle religioni (il 24 per cento) e soprattutto per quello dei diritti umani (il 65 per cento). Fatto che ha anche indotto il Collegio dei docenti a deliberare "di offrire agli studenti la materia alternativa". Ma non tutti erano d'accordo. Gli insegnanti di religione cattolica hanno lamentato all'Ufficio scolastico regionale che Marani "avrebbe offeso, con quel questionario, il collega di religione". E' scattata così la sanzione, "inaudita e pesantissima", denunciano i Cobas.
L'ispettore che si è recato a scuola per occuparsi della vicenda ha diffidato il docente dal fare conoscere agli alunni i risultati dell'indagine. Aggiungendo una nuova accusa: avere affisso nelle bacheche della scuola, durante il bombardamento di Gaza, cinque immagini di Handala (il bambino palestinese scalzo e sofferente) dopo aver usato "addirittura" la stampante della scuola. Iniziativa considerata "estranea ai suoi compiti professionali".
(2 giugno 2009)
Tutti noi siamo stati a subirci ore di religione con figure professionali che dei professionale hanno solo la tonaca con cui imporre il proprio pensiero. Ma la scelta ponderata è la miglior conquista per una crescita interiore e sociale, sino a quando non si capirà questo non si potrà dire che il cattolicesimo non sia differente dall'integralismo islamico.
Se lo scopo della religione è rendere libero l'uomo, questa visione della religione lo rende schiavo dell'ignoranza.
martedì 2 giugno 2009
LA PAGELLA DI GESU'

lunedì 1 giugno 2009
CARA ADORATA CIPOLLA

Salgo le scale, ho finito da poco: oggi il lavoro è stato particolarmente noioso e pesante ed ecco che adesso ci si mette anche l'odore di cipolla.
Abito al terzo piano, ma già al primo comincia questo "delizioso" profumo.
Lo stomaco comincia a farmi male, mi viene da vomitare.
Adoro la cipolla la metto in tutti i piatti dove ci sta bene. Ma come mai ogni volta che la cucina mia suocera mi nausea a tal punto che vorrei dare di stomaco?
Entro in casa e l'odore diventa ancora più forte e contemporaneamente il mal di testa diventa più forte. Cerco di resistere due minuti poi corro in bagno a prendere un analgesico.
Mio marito naturalmente è impregnato di cipolla, sembra che abbia fatto il bagno: BATHCREAM ONION (bagnoschiuma alla cipolla). Non discuto più è inutile: quello che fa la mamma è tutto perfetto.Un saluto veloce: non merita più di tanto la mia attenzione.
La cucina ha la porta, ma a cosa serve una porta in cucina? Naturalmente a tenerla aperta e mandare tutti gli odori per le altre stanze, a cosa serve altrimenti?
In camera l'odore ha ucciso tutte le zanzare che hanno avuto la sfortuna di entrare, apro la finestra. Stanotte non riuscirò a dormire: fra l'odore di cipolla, l'alito di mio marito che sa di cipolla, i vestiti, le coperte che sanno di cipolla... Ora ho capito perchè lui dorme tranquillo e quelle poche zanzare sopravvissute alla selezione della specie si accaniscono tutte contro di me! Posso scappare andare via e non tornare più?
Vado alla cassetta dove tengo anche le patate, caso mai mi fosse scappata una e non me n'ero accorta! Eppure ero sicura di averle cucinate tutte: sia quelle bianche che quelle rosse, di averle finite.
Guardo e non ne trovo, allora quella padella straboccante, come ha fatto a riempirsi da sola? Mia suocera intanto è andata in salotto a sentire se il "bambino" ha bisogno di qualcosa e ritorna con aria trionfale. Prepara il caffè, non sia mai che debba saltare il pomeriggio senza prenderlo.
Chissà se nella tazzina insieme allo zucchero mette anche il succo di cipolla?
Quando mi sono sposata ho comprato una casa piccola, solo con una camera da letto per evitare ospiti sgraditi. Eppure ogni tanto ho l'intrusione o meglio l'invasione di casa mia da parte della mamma di mio marito.
Arriva la mattina cucina tutto il giorno e poi riparte. Inizialmente mi faceva piacere perchè almeno per due o tre giorni mi trovavo la cena fatta.Poi con il passare del tempo i suoi piatti hanno cominciato a disgustarmi.I suoi piatti e chissà perchè di pari passo anche suo figlio.
Gli stessi piatti pesanti dal sapore noioso e insulso: ogni boccone assomiglia sempre di più a lui. Devo capire se è nato prima lui o i piatti di sua madre. Altro che l'uovo e la gallina questo è il vero problema da sottoporre alla scienza.
Ogni giorno che passa parlo sempre di più delle solite cose con le mie amiche, e piano piano vedo che mi allontanano. A chi può interessare degli odori nauseabondi che escono dai tegami? Anzi ho il sospetto che a furia di parlarne comincino a sentirmeli addosso.
Ed è così che appena arrivo a casa lavo subito i vestiti che indosso e la mattina mi faccio una doccia prima di uscire, da quanto mi lavo sono diventata senza odore, anzi no ho cominciato a comprare profumi forti che stordiscono e la mattina non ne metto uno ma due o tre insieme. Sento io stessa la puzza di questa miscela. Ma è diventato più forte di me: sento l'odore della cipolla dappertutto.
La fissazione è così prorompente, che quando sono passata davanti ad una bancarella che vendeva "croste", ne ho comprata una con le cipolle sul un tavolo insieme ad altri ortaggi.
Oggi sono entrata in una negozio per acquistare della biancheria intima e che cosa meravigliosa ho trovato un completino, reggiseno e slip, del colore delle cipolle di Tropea. Mi è costato come un chilo di questi magnifici ortaggi.
A casa l'ho indossato e subito mi sono sentita avvolta da un "velo" di CIPOLLA!
Ultimamente ho problemi con il congelatore ogni tanto si ferma, mi tocca chiamare il tecnico: ogni volta sono 50 euro e ogni volta mi dice di comprarlo uno nuovo. A furia di pagare 50 euro, ha ragione lui ne avevo comprati tre.
Comincia ad affacciarmi l'idea che forse un nuovo frigorifero non sarebbe male. Magari uno abbastanza grande per metterci.....
Ancora non ho deciso, ci penserò stanotte. E poi domani ho appuntamento con il tecnico per farmi consigliare una marca buona per il congelatore. Prima devo comprarlo, sistemarlo: non ho fretta ormai ho deciso. E poi devo cominciare a guardare il macellaio come taglia la carne e sistema i vari pezzi. Intanto che m'informo e mi preparo, metto a posto le cipolle nella cassetta in cucina: le accarezzo come care amiche!
Poco tempo fa un mio amico veneziano mi parlava di "figa aea venexiana", cioè fegato con cipolle.
E' tanto che non lo mangio. Potrei invitare mia suocera, questa volta cucinerei io! Ho solo un piccolo problema: servo prima a mio marito fegato con cipolle o a mia suocera? O magari invito i miei vicini di casa che non mi possono vedere e che invece vanno perfettamente daccordo con mamma e figliolo e servo a loro il fegato dei miei cari "parenti"?
(Non sono impazzita, oggi mia suocera ha voluto cucinare lei! E il suo "lavoro" ha scatenato i miei istinti omic....)