Chiomonte, nel presidio spunta un pilone votivo
Innalzato da alcuni oppositori dell'alta velocità: "Siamo cattolici, volevamo un posto dove pregare". Il vescovo di Susa: "Giusto che la Chiesa non abbia una posizione ufficiale sulla Torino-Lione"
di MARIACHIARA GIACOSAL'area dove dovrà essere installato il primo cantiere della Torino-Lione da ieri ha un nuovo "inquilino". Oltre alla baita e alla casa sull'albero, tra sabato e domenica, una cinquantina di No tav ha costruito alla Maddalena di Chiomonte un pilone votivo. "L'abbiamo tirato su in fretta perchè la tensione si sta alzando – spiega Gabriella – e da cattolici abbiamo sentito la necessità di creare un luogo dove pregare, meditare e trovare protezione". Una sorta di moderna Notre Dame in cui chiedere diritto d'asilo realizzata in legno e roccia, con due pietre arrivano dal santuario della Madonna di Medjugorie in Polonia. Nella cuspide, una bottiglia con dentro un messaggio, il Veni creator spiritus, l'inno liturgico per le grandi occasioni. L'altare è stato costruito su un terreno di proprietà dei No tav, vicino alla zona in cui sarà scavato l'imbocco del tunnel geognostico. "L'idea è nata nel tempo perchè c'è un folto gruppo di cattolici che si oppone alla nuova opera – aggiunge Gabriella, tra i promotori dell'iniziativa – ma il pilone è anche un simbolo delle Alpi, perciò proteggerà tutti". L'inaugurazione ufficiale è prevista per sabato quando sulla struttura saranno appesi anche quattro dipinti: la Madonna del Rocciamelone, simbolo della Valle e "presente" a tutte le marcie del popolo No tav, la Maddalena, a ricordo del luogo in cui sorge, San Francesco d'Assisi, simbolo di pace e l'Arcangelo Michele, cui è dedicata la Sacra e protettore degli eserciti.
"Sulla Torino-Lione in Valle di Susa c'è libertà di pensiero e di coscienza, perchè la Chiesa è di tutti, sia di chi è a favore, sia di chi è contrario alla Tav" commenta il vescovo di Susa, Alfonso Badini Confalonieri, secondo il quale "è giusto che la Chiesa non abbia una posizione ufficiale sull'opera perchè deve rappresentare tutti". Un'opinione che, da un lato, contrasta con quella espressa, meno di due anni fa, dall'allora arcivescovo di Torino, Severino Poletto, che incontrando i politici torinesi, li spronò a essere più determinati nella realizzazione della nuova opera. Dall'altro fa i conti con il Movimento dei cattolici per la difesa della valle, vicino alle posizioni dei No tav, che da mesi organizza serate di veglia e di preghiera contro l'opera, alle quali partecipano alcune centinaia di persone.
(10 maggio 2011)
Per far capire a chi fa di tutta un erba un fascio che la verità non è quella che si vuol credere,
e che vorrebbe parlare della TAV solo per gli incidenti!
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