SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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venerdì 13 febbraio 2009

BONOLIS MIRACOLATO DA SAN REMO. CON I NOSTRI SOLDI.



Posted by gianfalco on Venerdì, 13.02.09 at 11:02

TONNI A RISCHIO. FERMIAMO LA PESCA PIRATA!




La Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonni in Atlantico (Iccat) è responsabile della gestione di una delle più importanti attività di pesca del Mediterraneo, la pesca del tonno rosso.

Questa specie è arrivata al limite del collasso a causa di anni di pesca eccessiva e pirata. Ormai la situazione è fuori controllo e la pesca deve essere chiusa immediatamente, in attesa di nuove misure gestionali.
Se non si prendono immediatamente seri provvedimenti saremo testimoni del collasso di una delle attività di pesca più importanti e remunerative e della decimazione di una delle specie più belle che vivono nei nostri mari. Questo collasso porterà a un’ulteriore contrazione nel settore della pesca - che solo in Italia dal 2000 al 2006 ha già perso oltre 15.500 posti di lavoro - e avrà impatti anche sugli ecosistemi del Mediterraneo e su tutti noi.
Gli scienziati stimano che le catture totali del tonno rosso sono circa il doppio di quelle legali e il quadruplo di quanto lo stock è oggi in grado di sostenere se si vuole dare al tonno rosso una possibilità di recupero. Occorre un nuovo tipo di gestione ora! Per salvare i tonni e i pescatori, l’Iccat decida per la chiusura immediata della pesca del tonno rosso del Mediterraneo.
La pesca pirata è un vecchio problema nel Mediterraneo. Greenpeace ha documentato varie attività legate alla pesca al tonno rosso che viene pescato anche con le famigerate spadare italiane.
I Paesi con le peggiori performance nella protezione dello stock del tonno rosso dalla pesca pirata sono l’Italia, la Francia e la Spagna. Se c’è qualcuno a cui bisogna chiedere di bloccare la pesca pirata sono i Ministri della Pesca di questi Paesi: Luca Zaia, Michel Barnier ed Elena Espinosa.




SU QUESTO SITO PUOI TROVARE IL MODO PER CHIEDERE AI TRE MINISTRI DI NON STARE DALLA PARTE DEI PIRATI!!!!!

INCENTIVI ECCO QUANTO RISPARMIEREMO



Auto, almeno 500mila nuovi acquisti

Saranno 405mila gli acquisti di mobili o elettrodomestici che saranno effettuati nel 2009 nell'ambito di una ristrutturazione edilizia. Per questi acquisti sarà possibile dunque approfittare degli sconti sull'Irpef previsti dal governo nell'ambito del decreto sugli incentivi anti-crisi. Quanto alle auto, il bonus interesserà oltre mezzo milione di nuovi veicoli nel 2009, secondo le stime della Relazione tecnica dell'esecutivo.
Per gli elettrodomestici l'incentivo previsto consiste nella detrazione delle spese sostenute pari al 20% sull'Irpef: una misura che nell'arco dell'anno dovrebbe valere 162 milioni di euro in meno per le casse dello Stato sull'Irpef. Ma ci sarà anche il ritorno economico dovuto al recupero in termini di Iva e di imposte legate a nuovi investimenti: considerati anche questi il costo della misura scenderà a 43,9 milioni di euro. Sul fronte auto invece si stima un onere complessivo (per la rottamazione di Euro 0, Euro 1 e Euro 2) di 798 milioni di euro, compensato però da un maggiore gettito Iva per 546 milioni e da 33,6 milioni di nuove entrate dall'imposta provinciale di trascrizione. A conti fatti il bonus auto costa nel 2009 218,4 milioni di euro.Per le auto "verdi" (veicoli a metano, elettrici o a idrogeno) si stima che nel 2009 saranno acquistate circa 55.550 vetture con emissione di Co2 inferiore a 120 grammi al chilometro e che l'incremento del bonus, che arriva fino a 3.500 euro, "porterà a una domanda aggiuntiva di vetture pari a 4.440" con oneri complessivi per 98,9 milioni (compensati con un maggiore gettito Iva di 14,4 milioni).Quanto infine alle due ruote, il governo stima che nel 2009 i motocicli che usufruiranno dell'incentivo saranno 188.400. Il costo complessivo per il rinnovo del parco auto, autocarri e moto, grazie agli incentivi alla rottamazione e ai bonus per i mezzi più ecologici sarà di 408,5 milioni di euro.

TGCOM - Italy


Il Re

giovedì 12 febbraio 2009

TORTA DI FARINA GIALLA


INGREDIENTI:
°° 300 gr Farina bianca OO
°° 100 gr Farina gialla
°° 100 gr Zucchero
°° 200 gr Burro
°° 100 gr Zibibbo
°° 2 Tuorli d'uovo
°° 1 Limone
°° 1 Bustina di vanillina

Disponete le due farine a fontana sul tavolo, quindi unite il burro a temperatura ambiente (lasciatene un po' per ungere la teglia), lo zucchero, i tuorli, la scorza di limone grattata, la vaniglia e lo zibibbo precedentemente mollato e asciugato.
Lavorate questo impasto sbriciolandolo fra le mani per circa 10 minuti in modo che gli ingredienti risultino tutti ben amalgamati.
A questo punto mettete l'impasto (che avrà conservato al caratteristica sbriciolatura) in una teglia imburrata e livellatelo con le mani. Ponete quindi in foro già scaldato a 180° e cuocetelo per circa mezz'ora. Questa torta è buona fredda.

SUPERSTIZIONI


IL NUMERO SETTE

Il numero sette, come l'uno e il tre, riveste una grande importanza e si trova in molte superstizioni e nell'astrologia. Secondo le dicerie popolari, Giovedì santo è bene mangiare un'insalata con sette tipi di verdure, per non essere colpiti da febbri durante l'anno: non bisogna tagliare i capelli ad un bambino prima che abbia compiuto i sette anni, perchè crescerà senza forza nè coraggio.
Sette sono i pianeti, i giorni della settimana e le meraviglie del mondo; sette sono i sacramenti, le note musicali ed i colli di Roma; ed ancora sette sono i colori dell'arcobaleno e sette sono i nani di Biancaneve.
Questo numero può essere propizio o portare sfortuna: dipende dal giorno in cui si è nati e dal segno zodiacale.

mercoledì 11 febbraio 2009

COME IL MARE D'INVERNO


(di Lorena B.G.)
SECONDA PARTE

In un attimo ricordo tutto.
Avevo conosciuto Angelo per caso un giorno, un incontro senza importanza.
Sembrava il solito incontro di sempre. Un uomo gentile educato, non volgare.
Piuttosto bello alto, capelli scuri, occhi verdi molto profondi, belle labbra, abbronzato.
Dopo un po' mi dice che è uno skipper ed io gli faccio la battuta...Se sto per affogare ti chiamo per salvarmi ..Sono uno skipper non un bagnino....Ho capito! Sei uno skipper!...
Continuiamo a parlare e mi sembra di capire che forse sono l'unica che non le sono tremate le ginocchia per quello che è.
Mi racconta tante cose tutte molto interessanti ed io continuo a dirgli che per me è solo un uomo.
Non m'interessa che sia uno skipper, che faccia pesca subacquea, che è ricercato fra tutti gli altri capitani per portare in gita e sott'acqua i turisti, non m'importa che sia diplomato in chitarra moderna.
Vorrei fargli capire che io guardo solo l'uomo non i suoi titoli.
Poi gli chiedo qualcosa e lui risponde che è pieno di donne che ne ha quante ne vuole. Perchè lo dice?
Forse pensa che sono una delle solite "sciacquette" che gli cadono ai piedi?Non ha capito che sono diversa, che non sarò e non farò mai parte del numero? Mi allontano con una scusa. Sono un po' indispettita e contemporaneamente delusa.
Ci sentiamo il giorno dopo vuole ancora rincontrarmi. Mi dice che ha la barca prenotata da due milanesi per il weekend e che se portassero un'amica per lui sarebbe meglio. La solita allusione, poi incalza...
Ma se l'amica non viene potresti venire tu... Io? no, grazie sarei proprio fuori luogo... mi dispiace per te ma non credo proprio che mi vedresti fare la tappabuchi... Peccato mi sarebbe piaciuto.....
Comincia così questo gioco in cui ogni tanto mi chiede delle cose, poi mi dice che sono diversa. Ma non vuole legami vuole essere libero, libero di fare quello che vuole libero di avere tutte le donne che vuole.
Ma allora perchè continua a tormentarmi? Gli ho già detto che non sono come le altre che sono unica e come tale voglio essere trattata. Ogni fine settimana lo so, lo sento che aspetta che io gli chieda come è andata, dice bene o benissimo e forse aspetta che gli domandi anche cosa ha fatto o con chi, ma non lo faccio mai. Non m'interessa e non voglio dargli questa soddisfazione.
Non sono gelosa e di che poi non stiamo insieme, solo che non capisco il suo gioco.
Un giorno, uno dei tanti, andiamo al mare. Una bella giornata come questa.
Vento anche allora. Il vento che ci accarezza la pelle, che ci scompiglia i capelli, che mi fa rabbrividire per una folata che non mi aspetto.
Angelo invece assorbe il vento si nutre di esso, gli mostra tutta la sua bellezza, la sua pelle risplende al sole. Il vento è suo amico e contemporaneamente è lui il padrone del vento sembra che lo domini e lo imbrigli per farlo suo e mandarlo dove vuole.....
Apro la randa... via con il fiocco... e vai di Bolina... é questa la sua espressione preferita.
Per un secondo lo vedo sulla sua barca a vela in piedi accanto al timone vestito di bianco. E gli cedo.
Tutta la mia resistenza di quelle settimane si è dileguata non esiste più, possibile che il gioco sottile ha funzionato? Io credevo di aver dominato i sentimenti, che questa volta ero stata brava non ero caduta, che non mi ero innamorata. E invece aveva comandato lui il gioco, aveva imbrigliato me come faceva con il vento.
La sfida, la sua sfida quotidiana con il vento e poi con me aveva avuto un unico vincitore: Angelo, ci aveva domato tutti e due.
Lo capisce. Non ci vuole molto. Sulla spiaggia in alto due barche rovesciate, ci rifugiamo lì in mezzo. Mi siedo sulle sue ginocchia e comincia a baciarmi. Dopo poco via i pantaloni, volano oltre le barche. Non lo so quanto siamo stati lì, so solo che è successo.
E' durato tanto, è durato poco...è durato il tempo per non stancarsi.
Forse l'abbiamo fatto finire prima per paura che tutto si sciupasse, che il nostro amore da vento docile non diventasse un uragano non più domabile.
Come siamo strani a volte ci si lascia se un amore finisce, come ci si può lasciare ancora con l'amore tutto intero, ancora in boccio da far crescere e maturare.
Se ci penso quante cose non fatte, quante cose non dette, quante cose non chieste. Risate che non sentirò più, le sue parole, le sue carezze, i suoi occhi nei miei...
Mi siedo in mezzo alle due barche sulla sabbia, mi raggomitolo, ho un brivido, abbraccio le ginocchia.
In lontananza sul mare una barca a vela corre veloce nel vento.

IL MORTAIO

Secondo il ministro degli affari esteri romeno, il governo italiano incita alla xenofobia. Secondo noi, il ministro degli affari esteri romeno va incitato a occuparsi più dei suoi affari interni.

martedì 10 febbraio 2009

ToScAnISiNaScE


lei: Ciao!
lui: Finalmente! Da quanto tempo aspettavo questo momento!
lei: Vuoi che vada via?
lui: NO! Come ti viene in mente? Solo a pensarci, rabbrividisco!
lei: Mi ami?
lui: Certamente! A tutte le ore del giorno e della notte!
lei: Mi hai mai tradito?
lui: NO! MAI! Perché me lo chiedi?
lei: Vuoi baciarmi?
lui: Si, ogni volta che ne ho l'occasione!
lei: Saresti mai capace di picchiarmi?
lui: Sei impazzita? Lo sai come sono io!
lei: Posso fidarmi di te?
lui: Si!
lei: Tesoro .

SETTE ANNI DOPO: Basta leggere lo stesso testo ma dal basso in alto!!!