SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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sabato 24 gennaio 2009

UN FUTURO DI INCERTEZZE


Tre settimane di fuoco, dopo un breve prologo illusorio di tre sedute, e il 2009 di Piazza Affari ha già totalizzato una discesa del 10%. La gravità della situazione è confermata dal fatto che già il 2008 si era chiuso con una perdita del 50% e tutti si auguravano almeno una “ripresina”. Invece, proprio oggi l’indice Mibtel è ridisceso a livelli che non toccava dal luglio 1997, quando nelle nostre tasche tintinnava ancora la vecchia lira.Nessun rimbalzo quindi, nessuna voglia di comprare azioni a prezzi scontati. Ma di quale sconto si può parlare, infatti, se gran parte degli strategisti descrive le prospettive dei mercati azionari con toni a dir poco apocalittici? E paradossalmente, conta poco il fatto che molti di loro portino ancora la casacca sgualcita di quelle istituzioni finanziarie che sono state corresponsabili dei disastri attuali. Vien da chiederci: ma non potevano dircele prima queste cose, quando nel pentolone bolliva un intruglio fatto da ingredienti misteriosi che soltanto loro dovevano ben conoscere? Adesso tutti giù a pontificare che il peggio non è alle spalle, che di auto non se ne venderanno più, che le case, quelle finite, resteranno sfitte per decenni, mentre quelle non finite, resteranno lì a metà dell'opera a imperitura memoria del crash del 2008... sperando che non venga cancellato dall’imperitura memoria del crash del 2009. Il mercato è giustamente disorientato, così come lo sono le autorità pubbliche e gli imprenditori. Solo un anno fa i manager proiettavano dati fino alle calende greche tanta era la visibilità sul futuro radioso del mondo. Ora, quando sfidano l’impossibile, si spingono a confermare che il giorno dopo saranno seduti alla loro scrivania.Oggi viviamo in un mondo che non ha alcuna certezza sul futuro e purtroppo per chi investe in Borsa è la cosa peggiore. Chiunque può sostenere tutto e il contrario di tutto. Se una banca annuncia un buco, qualcuno può sempre dire che il buco era più grosso. Anche per questo ogni prezzo di Borsa ha la sua ragionevolezza: se la Fiat è fallita vale “zero”, se la Fiat diventerà uno dei protagonisti mondiali dell’industria dell’auto, fra 5 anni potrebbe valere 50 euro. Erano molto più belli i tempi della certezza, quando per esempio la scorsa estate correvamo ad acquistare il petrolio a 145 dollari al barile perché destinato ad arrivare “certamente” a 200 dollari al barile entro la fine del 2008. Oggi, sei mesi dopo, è a 42 dollari al barile. Non fa niente, siamo tutti certi che a 200 dollari ci tornerà prima o poi, basta aspettare. L’unico problema è che non sappiamo dove parcheggiare i barili.

(WEBSIM FOCUS)

WC CARD VENEZIA: ON LINE COSTA MENO

ED ECCO ACCONTENTATO IL NOSTRO AMICO CARLO. COMUNQUE MAGGIORI INFORMAZIONI SEMPRE NELLA RETE E NELLE AGENZIE DI TURISMO.
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di Laura Ricciardi
Mancano pochi giorni all’inizio del Carnevale. Quest’anno il ricco programma degli eventi che prenderà il via il 14 febbraio è intitolato “Sensation – 6 sensi per 6 sestieri”.
Siete dei turisti? Sicuramente in molti si recheranno in questa splendida città, ma prima di andare ricordate di acquistare la wc card. A Venezia infatti, dal primo febbraio per usare i bagni pubblici i turisti dovranno pagare 3 euro al giorno, che permetterà loro di accedere ai bagni due volte al giorno. E’ prevista però una riduzione del prezzo per chi prenota “per tempo” online: gli utenti con prenotazione pagheranno infatti solo 2 euro per tutto il giorno.

Siete Veneziani? Beh, a casa propria non si dovrebbe pagare, invece anche i cittadini dovranno sborsare quattrini, se intendono servirsi di bagno pubblici ovviamente. La tassazione si applica quindi anche i residenti, che però hanno diritto alla WC Card Abbonamento (che costa 3,10 euro e va “ricaricata” con un minimo di 5 euro) e poi pagheranno solo 25 centesimi a ogni “ingresso”. Gli ultrasessantenni, infine, potranno far pipì gratis, purché in possesso della WC Card gratuita.
Invece se uno ha problemi di prostata, cistite e simili, dovrà attrezzarsi con qualche card di riserva. Che non potrà essere ceduta ad altri. La tariffa settimanale dà infatti la possibilità al solo titolare della tessera a un massimo complessivo di dieci utilizzi. In città circolano le prime critiche. Se a Carnevale uno non prenota on line, non ha la tessera e non ha moneta, finirà per far la pipì nei bar. Certamente risparmierà e si berrà un buon caffè.
In occasione del Carnevale, inoltre 20 hotel sono diponibili con l’offerta Carnevale Vive 2009. La promozione comprende: soggiorno di 2 notti con prima colazione, omaggio di Mantello e Tricorno, entrata gratuita al Casinò Ca’Vendramin Calergi sul Canal Grande inclusiva di aperitivo e snack, entrata gratuita e visita con audioguida al Teatro “La Fenice”, la Vive Card per agevolazioni e sconti presso ristoranti convezionati. Il pacchetto costa 221 euro.

venerdì 23 gennaio 2009

MMS HARD CON MINORI, NON E' PEDO-PORNOGRAFIA

NON RIESCO A COMMENTARE QUESTA NOTIZIA,E' FOLLIA PURA !!!!!
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23 gennaio 2009

È stato prosciolto questa mattina dal gup Fabio Favalli, Daniele Giordano, 48 anni, abitante a Diano Castello, accusato di diffusione e scambio di materiale pedo-porno con un sedicenne.
Lo scambio di messaggi “mms” con immagini dal contenuto hard - anche nel caso che il destinatario delle foto sia un minorenne - non può essere considerato pornografia e neppure pedofilia.

Da questa pesante accusa è stato perciò prosciolto questa mattina dal gup Fabio Favalli, Daniele Giordano, 48 anni, abitante a Diano Castello, accusato appunto di diffusione e scambio di materiale pedo-porno con un sedicenne. Il giudice ha accolto la tesi sostenuta dall’avvocato che ha curato la difesa di Giordano, Tito Schivo di Imperia. Il quale, nel corso del rito abbreviato richiesto, ha prodotto sentenze tra le quali una specifica della Corte di Cassazione del 2000, sostenendo che si trattava di «uno scambio all’interno di un rapporto libidinoso e non di una concreta esibizione pornografica, mancante peraltro il pericolo di mercificazione delle immagini».
Il pubblico ministero, Ersilio Capone aveva chiesto durante la sua requisitoria, una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione e un’ammenda di sessantaseimila euro. Il giudice a conclusione dell’udienza invece non ha espresso alcuna sentenza, bensì un’ordinanza con la quale, escluse le responsabilità di pedo-pornografia per l’imputato, ha rimesso gli atti al pubblico ministero per verificare altri e diversi reati di gravità minore, quale la violenza privata.

ToScAnISiNaScE

A ben condire l'insalata ci vuole un avaro per l'aceto, un giusto per il sale e uno strambo per l'olio.

UNICEF: RAPPORTO 2009 SULLA CONDIZIONE DELL'INFANZIA NEL MONDO




Nei giorni scorsi è stato presentato a Roma, nella sede nazionale dell'Unicef Italia, dal Presidente Vittorio Spadafora e dal Ministro per le Pari Opportunità, Maria Rosaria Carfagna, il Rapporto Unicef 2009, 'La condizione dell'infanzia nel mondo', dedicato alla salute materna e neonatale.
(da Simone Baroncia )


Dal Rapporto, emerge chiaramente la connessione tra salute e vita delle mamme e dei loro neonati, tra povertà e mortalità, tra rispetto dei diritti della donna e tassi di sopravvivenza di madre e bambino. Nel mondo in via di sviluppo, il rischio di mortalità materna è mille volte superiore a quello che corrono le donne nei Paesi industrializzati. Il 99% della mortalità materna globale è concentrato nei Paesi più poveri, quelli in primo luogo dell'Africa Subsahariana e dell'Asia meridionale. I dieci paesi con il più alto rischio di mortalità materna sono: Niger; Afghanistan; Sierra Leone; Ciad; Angola; Liberia; Somalia; Repubblica democratica del Congo; Guinea-Bissau; Mali. In questi paesi il rischio di mortalità materna va da 1 su 7 in Niger (corrispondente a 1 su 8.000 nel mondo industrializzato) a 1 su 15 in Mali.
Dal 1990, anno di partenza per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, 10 milioni di donne sono morte per complicazioni legate alla gravidanza e al parto, e circa 4 milioni di neonati sono morti ogni anno nei primi 28 giorni di vita. I progressi fatti nei confronti della salute materna e neonatale non sono andati di pari passo con quelli fatti nei confronti della sopravvivenza infantile, che hanno registrato una riduzione del 27 % nel tasso globale di mortalità sotto i 5 anni tra il 1990 e il 2007. Il rapporto dell'Unicef è dedicato alla salute materna e neonatale e identifica gli interventi e le azioni da applicare su larga scala per salvare vite umane quanto più possibile. La maggior parte delle morti materne e neonatali possono essere evitate attraverso interventi provati (nutrizione adeguata; migliori pratiche igieniche; cure antenatali; personale qualificato durante il parto; assistenza ostetrica e neonatale d'emergenza; visite post-natali per madri e neonati), forniti attraverso una continuità di assistenza in grado di collegare famiglie e comunità al sistema sanitario.
La ricerca rivela che, se le donne avessero accesso ai servizi essenziali di maternità e assistenza sanitaria di base, sarebbe prevenibile circa l'80% delle morti materne. Per accelerare il progresso nella salute materna e infantile è assolutamente necessario porre un accento più forte sull'Africa e l'Asia. Questi due continenti presentano le sfide più grandi per la sopravvivenza e la salute di donne e bambini, contando il 95% delle morti materne e circa il 90% di quelle infantili. Nel 2008, l'UNICEF, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione e la Banca Mondiale si sono accordate per collaborare al fine di aiutare ad accelerare il progresso nella salute materna e neonatale nei paesi con i tassi più alti di mortalità. La gravidanza e la maternità precoci mettono a serio rischio la salute delle ragazze. Infatti, più giovane è una ragazza quando rimane incinta, maggiori sono i rischi sanitari per lei e per suo figlio.
Oltre tutto, matrimoni e gravidanze precoci, HIV e AIDS, violenza sessuale e altri abusi legati al genere aumentano il rischio che le ragazze abbandonino la scuola, il che, a sua volta, stabilisce il circolo vizioso della discriminazione di genere, la povertà, e gli alti tassi di mortalità materna e infantile. L'istruzione delle bambine e delle ragazze è uno dei mezzi più potenti per evitare la trappola della povertà e creare un ambiente di sostegno per la salute materna e neonatale. Mettendo insieme le forze per espandere la copertura dei servizi essenziali e rafforzando i sistemi sanitari con azioni per proteggere le ragazze e le donne si può realmente accelerare il progresso. Mentre si avvicina la data limite del 2015 per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, la sfida per migliorare la salute materna e infantile va al di là del raggiungimento degli obiettivi; si tratterà di prevenire le tragedie umanitarie evitabili.

COOPERAZIONE, PICCOLI PALESTINESI IN TOSCANA

Thursday 22 January 2009
Parla il medico Maesa Irfaeya - "Far uscire i bambini malati dalla Striscia di Gaza per essere curati in Italia è complesso e i piccoli bisognosi di cure non sono quantificabili: spero che i medici italiani potranno venire nella Striscia per aiutarci". Lo ha detto Maesa Irfaeya, dottoressa palestinese che lavora per la cooperazione italiana a Gaza, giunta a Firenze per accompagnare i 10 piccoli che ieri sera sono arrivati dalla Striscia per essere curati in Toscana. Cinque bambini sono ricoverati al Meyer di Firenze, mentre due sono stati trasferiti stamani a Siena, e uno a Pisa, dove ieri sera era stato ricoverato un altro dei piccoli palestinesi. Per il più piccolo, un bimbo di soli tre mesi affetto da una grave cardiopatia, i medici avevano disposto già ieri il trasferimento all'Opa di Massa.

GULFI - SICILIA



laVINIum - 01/2009

Nel 1996 Vito Catania, decide di vinificare le uve, fino ad allora cedute a terzi, nella propria azienda agricola, denominata Gulfi ed ubicata nel comune di Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa. Qui, oltre agli oliveti secolari, si coltiva il Nero d'Avola, da sempre allevato ad alberello sulle colline dei Monti Iblei insieme ad altre varietà a bacca bianca tra cui spicca, per personalità, il Carricante. L'azienda può contare su vigneti nelle contrade migliori di Pachino (Bufaleffi, Maccari, Archi, Baroni e San Lorenzo). Una intuizione decisiva è stata quella di continuare a credere nella coltivazione dell'alberello. Una scelta non facile dal momento che l'alberello, pur essendo con certezza il sistema migliore per la qualità dell'uva, è quasi impossibile da meccanizzare ed è decisamente più dispendioso da gestire. Maggiori costi hanno, inevitabilmente, inciso sul posizionamento dei vini di quest'azienda su un livello di prezzi sensibilmente più alto rispetto ai nero d'Avola di fattura dozzinale ed anonima che si trova in circolazione sugli scaffali dei supermercati e non solo. In vigna, poi, si adottano sistemi di coltivazione biologica e, fin dall'inizio, la filosofia produttiva è impostata sulla vinificazione per singoli cru ed in purezza. Obiettivo dichiarato quello di produrre etichette in grado di esaltare le caratteristiche specifiche dei diversi terroir oltre che quelle varietali del vitigno. In cantina si utilizzano a questo scopo dei piccoli serbatoi "a misura di vigneto" e, successivamente, in fase di affinamento, solo un 15% di botti nuove. Fine ultimo il rispetto della naturalità dei vini e la salvaguardia della loro tipicità e delle loro caratteristiche organolettiche. La produzione totale si aggira intorno alle 300.000 bottiglie.

Vini degustati
Nerobaronj
2004
Nerobufaleffj
2004
Nerosanlore'
2004

giovedì 22 gennaio 2009

CINA, LATTE CONTAMINATO. TRE CONDANNE A MORTE


Tre condanne a morte e due ergastoli: è questo l'esito del processo che si è appena concluso in Cina a carico dei responsabili dello scandalo del latte alla melamina in Cina, scoppiato alla vigilia dei Giochi olimpici di Pechino. Il tribunale ha invece condannato a morte Zhang Yujun, colpevole della contraffazione che ha causato la morte di almeno sei bambini e ha fatto ammalare oltre 300 mila neonati. Yujun ha infatti prodotto e venduto latte in polvere contaminato. Il secondo condannato alla pena capitale è Geng Jinping, che ha distribuito alle varie compagnie che vendono latte in polvere il prodotto contaminato con l'agente chimico letale. Zhang Yanzhang, che ha acquistato il latte contaminato da Zhang Yujun, è stato invece condannato all'ergastolo. E al carcere a vita è stata condannata anche Tian Wenhua, la ex-presidente della Sanlu Group Co., l'industria al centro della crisi, figura emblematica di questo scandalo e membro del partito comunista. Altri impiegati nell'azienda hanno ricevuto condanne variabili tra i 5 e i 15 anni di prigioneSi tratta della prima sentenza che prevede la pena capitale in relazione ad una vicenda che aveva destato scalpore in tutto il mondo. La diffusione del latte contaminato aveva provocato l'intossicazione di oltre 50 mila persone. Prodotti cinesi a base di latte contaminato erano stati sequestrati anche in Italia.

FIAT CHIUDE MALE IL 2008 E NON STACCA IL DIVIDENDO


Il cda del Lingotto, presieduto da Luca Cordero di Montezemolo, ha deciso di non procedere all'assegnazione del dividendo per le azioni ordinarie.

Fiat ha chiuso lo scorso esercizio fiscale con un utile di 1,7 miliardi, in calo del 16,2%, e un fatturato di 59 miliardi. Crollo del titolo a piazza Affari, dove è stato più volte sospeso 22/01/2009

CARO VECCHIO CELLULARE !!!

(di Lorena B.G.)

Anche oggi per l'ennesima volta è venuto il tecnico ad aggiustarmi il computer. Cosa è successo ? Router bruciato, memoria manomessa.
Questa è stata diagnosi.
E pensare che è stato comprato con tanto amore in un momento felice della mia vita.Quando tutto era rose e fiori ,quando la felicità la toccavo a piene mani, quando la cattiveria di alcune persone non sapevo nemmeno cosa volesse dire.
Forse è destino che tutto quello che è "tecnologico" sia destinato a rompersi nelle mie mani.
Già qualche giorno fa, fatta l'ultima telefonata, l'ultimo sms il cellulare che ho usato così spesso negli ultimi due anni è caduto a terra e si è rotto.
L'ultimo legame! Non sentirò più il suono che mi annunciava i suoi sms, le sue chiamate.
Il telefono che adesso ho comprato ha un'altra voce sconosciuta, non mi richiama alla mente niente ed è successo che questo suono nuovo qualche volta non lo sento come non fosse mio.
Era un vecchio cellulare niente di particolare, un Siemens A55 rosso.
Non l'ho mai voluto cambiare. Anche quando mi fu regalato uno più moderno con macchina fotografica, cinepresa, in grado di mandare mms e altre diavolerie, internet ecc. quello è sempre stato con me.
Mi è caduto tante volte, lo tenevo legato con un elastico.
Gli amici di scuola di mia figlia quando lo vedevano mi prendevano in giro. Ma non mi vergognavo. Vi ero affezionata. Era parte di me, di noi.
La prima cosa che andavo a cercare la mattina per il buongiorno, l'ultima che lasciavo la sera dopo la buonanotte.
Quando è finito tutto sono entrata in crisi da "astinenza".
Lo nascondevo, non lo accendevo mai. Poi all'improvviso andavo a vedere se c'era qualche sms. Aspettavo con ansia quel suono, ma perchè? Se poi sono stata io a dire basta. Cosa volevo?
Quante cose sono rimaste nella sua memoria, quante frasi d'amore, quanti sospiri, quanti desideri ! Quanti sogni detti e non potuti realizzare.
E' stato il compagno tacito di un grande amore, il custode di tanti segreti.
Il miglior compagno che una coppia innamorata può avere, sempre presente, sempre attento, sempre vicino nei momenti più felici e in quelli più tristi della lontananza.
Negli attimi che precedono un appuntamento, quando i minuti diventano ore, quando il tempo non trascorre mai, eccolo lì pronto a creare un legame fino al momento dell'abbraccio.
E poi lo stesso legame dopo la partenza fino all'arrivo. Quante volte, quante volte mi ha tenuta legata fino all'arrivo a casa.
Una volta l'ho dimenticato, una sola volta quando sono andata a prendere mia figlia al campo scout. Sono impazzita ! Ho tenuto stretto l'altro cellulare con la paura di lasciare anche quello.
Appena sono tornata a casa dopo due giorni è la prima cosa che ho cercato.
E fino a quando non l'ho rivisto il cuore mi batteva forte, mi scoppiava dentro il petto.
Caro vecchio compagno e amico fedele, chissà se quello che ha preso il tuo posto potrà raccontare anche lui un giorno le stesse emozioni che hai vissuto tu ?