SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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mercoledì 28 ottobre 2009

TASSATA LA "LODE" A SCUOLA


28/10/2009, ore 14:09 - Ridotti anche i premi in denaro

di: Antonio Rispoli
Si vede che le casse statali sono totalmente vuote, più di quello che ci dicono. Al punto che lo Stato ha deciso di tassare le "lodi" al liceo. Sì, quella parolina magica che dà un segno distintivo agli alunni meritevoli che raggiungono un voto di 100/100 all'esame di Stato alla fine del quinto anno. Infatti, secondo una legge del 2007, chi raggiunge quel risultato, ha dirito ad un premio in denaro, che il Governo Prodi fissò in 1000 euro. Con una circolare emanata questa estate, ma di cui pochi erano a conoscenza, non solo il premio è stato abbassato a 650 euro, ma è stato anche equiparato al pagamento di un lavoro a tempo determinato. Quindi deve essere tassato con ritenuta d'acconto del 20%. Non solo: i licei che hanno avuto questi studenti bravissimi sono equiparati ad un datore di lavoro, quindi devono compilare i CUD relativi. Una complicazione burocratica di cui la scuola non sentiva certo la mancanza.Secondo la circolare, questa tassazione è una cosa dovuta, in quanto la legge non specifica che la somma è esentasse; ma di certo non è una scelta che incentiva gli studenti.

RITROVARE SE STESSI




Nei mesi scorsi qualcuno mi ha detto che dovevo chiudere tutto e cercare me stessa.
Non ricordo le parole precise e non ho voglia di andare a cercare l'email.
Ma il senso era più o meno così.
A distanza posso dire che il mio cammino l'ho fatto, anche se ancora non è finito e chissà se arriverò mai in fondo! Spesso ho corso per arrivare, spesso rallentando perchè la voglia non c'era. Ma la meta era dimostrare a quella persona che non si era sbagliata su di me, che potevo fare qualcosa. La mia volontà davanti a tutto, i miei pensieri le mie ire le mie delusioni le mie speranze.....
Momenti passati a cercare di combattere la voglia di cadere nella depressione più nera: andare a letto chiudere le persiane la porta di casa smettere di fare ogni cosa e stare sola con me stessa a compiangermi.
Ma mi conoscete ormai molto bene NON SONO SOLA.
Io ho sempre avuto accanto una persona terribile, ME STESSA, che mi ha sempre costretto a guardarmi in faccia a criticarmi mi sono sentita presa a calci quando lo stimolo a continuare non c'era più. Mi sono ritrovata a prendere i libri in mano e a leggere, a mettermi davanti all'armadio e cercare il vestito che in quel momento doveva far risaltare la mia figura.
Curare la mia persona come se in quel momento avessi un appuntamento con l'uomo più bello e affascinante e sul quale dovevo fare colpo per piacere.
Non mi sono mai truccata non ho mai usato abiti sgarcianti o appariscenti.
Ma soltanto pensare a me stessa mi ha sempre stimolato. All'inizio i passi svogliati incerti, la testa che scoppiava e sentire una mano tante mani che mi tiravano per ritornare indietro e riabbandonarmi a quella meravigliosa sensazione di abbandono e di impotenza. Stare a letto a pensare che la vita è tutta uno schifo, che nonostante uno si dia da fare, inventi le cose più assurde per migliorasi per avere successo, non ci riesci. Che la morte la malattia ti possono colpire nel momento più felice quello in cui credi che hai avuto tutto dalla vita e che niente ti può succedere.
Ma poi in fin dei conti cos'è il successo o le normali azioni della nostra vita? Solo esclusivamente convenzioni schemi mentali che ci costruiamo come scatole da aprire e chiudere a seconda della circostanza i cui ci troviamo.
ME STESSA! il nemico più odiato che ognuno di noi possa avere.
ME STESSA! che ti mette di fronte ai tuoi errori ai tuoi sbagli ai tuoi difetti.
Ma anche alle tue debolezze.
E allora diventa una lotta ogni giorno ogni istante, in cui vorresti vincere e non ce la fai, perchè ME STESSA è sempre lì davanti a ricordare a farti ricordare che non sei nessuno che la vita è dura che niente ti viene regalato e che, non è detto, che se anche affronti il gigante al posto di Golia riuscirai a vincere. Perchè? ma perchè molto spesso è come se tu fossi un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento.
Incontriamo persone: crediamo di amarle o almeno abbiamo l'illusione che ci amino e poi ci ritroviamo soli. Soli perchè l'altro non è noi, non ha le stesse nostre esigenze la nostra stessa voglia di fare le cose, i nostri stessi pensieri. Spesso dopo l'idillio iniziale in cui l'abbiamo visto come un dio o una dea, nonostante la sua bruttezza fisica, cambia tutto perchè quella "bruttezza" esterna diventa poi la sua bruttezza interna. Non è vero che ci sono eccezioni. Chi è bello dentro lo è sempre anche fuori. E non parlo di Miss Mondo, quella è solo una vetrina, io penso a persone che riescono a dire le cose come sono realmente a non nascondersi, persone che danno tutta se stessa per l'altro. Ma spesso per non dire sempre non ce ne rendiamo conto preferendo la difficoltà di una persona che ci far stare male, per poi finire semplicemente a stare peggio.
ME STESSA, ripeto il nemico più odiato che ci accompagna tutta la vita, ma è la nostra vocina interna che noi non ascoltiamo mai. Molto spesso alcuni vanno alla ricerche degli altri con atteggiamenti patetici frasi buttate lì per attirare. Attirare chi? Solo anime in pena persone che rispondono alla frustrazione con la loro frustrazione. Non li condanno, dico soltanto che penso che non hanno mai trovato nessuno come me che ha detto loro di cercare se stesso.
La ricerca esterna non porterà mai da nessuna parte solo ad una depressione maggiore.
Finchè noi non riusciremo a combattere con la BESTIA che è dentro di noi e arrivare a camminarci insieme, come nemici è vero, ma come nemici che si rispettino, il nostro cammino sarà solo un lungo Inferno.
Ma se non avremo la fortuna di uscirne fuori come Dante, che aveva come guida Virgilio, rimarremo tutta la vita lì dentro a girovagare a cercare una via d'uscita che non arriverà mai.

martedì 27 ottobre 2009

EPICURO E IL FARMACO DELLA FELICITA'


I quattro "rimedi" fondamentali che il noto filosofo dell'antica Grecia consiglia per conseguire la vera padronanza di noi stessi e acquistare, così, una felicità duratura.
Il pensiero di Epicuro non rappresenta solo uno dei vertici più alti raggiunti dalla cosiddetta filosofia ellenistica, ma si delinea sicuramente come uno dei messaggi più profondi lasciati in eredità all'uomo occidentale. La notorietà e la fortuna della filosofia di Epicuro sono legate, soprattutto - ma non solo - al quadrifarmaco, ovvero ai quattro "rimedi" che permettono al saggio di acquisire, diventando padrone di sé, la vera pace dell'anima e, quindi, una felicità consistente e duratura. Vediamo, dunque, da vicino in cosa consistono questi quattro "rimedi":
- I timori degli dèi sono vani. Gli dei esistono, ma non si occupano di noi, poiché vivono in una dimensione assolutamente imperturbabile e di a-mondana beatitudine;
- Non bisogna temere la morte, perché, essendo noi composti di atomi, essa altro non è che la loro dissoluzione, per cui quando c'è la morte non ci siamo noi e viceversa;
- Il piacere, se correttamente inteso, cioè come mancanza di dolore, come assenza di turbamento, di desiderio, è alla portata di tutti;
- Il male e il dolore corporei sono di breve durata, o, al limite, sono facilmente sopportabili; se, poi, sono riferiti all'anima, per liberarsene è sufficiente rintracciarne la genesi fallace: gli errori della mente e le false opinioni.Ma leggiamo un passo particolarmente famoso dello stesso Epicuro, che invita l'uomo di qualsiasi età a dedicarsi alla filosofia, la quale in ogni momento può aiutarci a conseguire saggezza e felicità: "Non aspetti il giovane a filosofare, né il vecchio si stanchi di farlo: nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per la salute dell'anima. Chi dice che non è ancora giunta l'età di filosofare o che è già trascorsa, è come se dicesse che non è ancora o non è più l'età per essere felici. Per questo devono filosofare sia il giovane che il vecchio: il vecchio per rimanere giovane nei beni, grazie al ricordo gradito del passato; il giovane per ( poter) essere insieme giovane e vecchio, non avendo timore riguardo al futuro. Bisogna, dunque, cercare di ottenere tutto ciò che procura la felicità, perché, se abbiamo questa, abbiamo tutto, ma, se manca, facciamo di tutto per averla".

VERGOGNA VERGOGNA ANCORA VERGOGNA

Poco fa ho ricevuto questa email:

"Cara Lorena,
un'ora fa mi trovavo in un supermercato e davanti a me c'era una donna anziana. Quando stava per uscire è suonato l'allarme alla porta. Il sorvegliante ha aperto la borsa e vi ha trovato un pezzo di carne e un paio di calze di lana..."

VERGOGNATEVI TUTTI !!!!
CON QUELLO CHE COSTA DARA UNA BOTTA AD UN TRANS QUELLA DONNA CI CAMPAVA DIECI MESI.
UNA SOCIETA' CHE OBBLIGA I PROPRI VECCHI A RUBARE PER VIVERE NON E' DEGNA DI CHIAMARSI SOCIETA' CIVILE.

VERGOGNA VERGOGNA E ANCORA VERGOGNA................

lunedì 26 ottobre 2009

IERI...


Ieri montagna tosco-romagnola.
Casa mia: tutti i camini accesi.
Primi fredddi d'autunno. Noia mortale.
"Il sabato del villaggio" mi ha fatto ricordare un uomo che lo adora, legge solo quello in continuazione. Gli dissi che mi sembrava un po' fissato che esistono miliardi di libri.
Mi sono collegata a Facebook volevo sapere qualche risultato delle primarie di ieri. Ho "beccato" un assessore. Ridendo e scherzando ho buttato là dei camini del calduccio dei riflessi di luce sui corpi davanti. Ha accettato subito l'invito, declinando però perchè doveva andare a Roma.
Vi è mai capitato di pensare una cosa e in base a quello che scaturisce cominciare a riflettere che non era quella persona accanto che volevate, ma un'altra completamente diversa e non sapete se succederà mai?
La vita è così, ma come è il nome del nostro blog?.... W LA VITA.... e si va avanti.... con i sogni nel cassetto!

CAFFE' DOLCE

I servizi segreti britannici cercano sul web un consulente "geniale e inventivo" come il personaggio "Q" di tanti film di James Bond.
L'offerta sul sito dell'MIS.

domenica 25 ottobre 2009

POESIA


Lo specchio

Lo specchio che hai fissato sul petto
è il segnale di un patto profondo
tu mi guardi mentre io ti guardo
dentro
e se ti guardo dentro mi vedo.

(Antonio Porta)

sabato 24 ottobre 2009

INDOVINA INDOVINELLO.......

OGGI PICCOLA GIRATINA NEL MERCATINO DELL'USATO E IN MEZZO A TANTI LIBRI NE HO TROVATI ALCUNI INTERESSANTI. VI DICO SOLTANTO CHE HO SPESO POCHI EURO E MI SONO FATTA FELICE CON POCO !

- Glenn Cooper

LA BIBLIOTECA DEI MORTI

Editrice NORD

- Marcello Craveri

SANTE E STREGHE

Universale Economicaa Feltrinelli

- Primo Levi

LA CHIAVE A STELLA

Einaudi

- Giuseppe Giacosa

UNA PARTITA A SCACCHI

Attilio Barion Editore - 1920


Come al solito mi riservo il tempo necessario per leggerli e poi commentarli insieme a Voi.
Buona lettura

FESTA NELLA CAMERA DELLA TESTA


Ricordo ancora quando mia figlia aveva poco più di tre anni, una mattina mi si avvicinò nel lettone e mi fece capire che io non l'amavo perchè lei non sapeva parlare bene come gli altri bambini.
La sua faccina triste mi è rimasta impressa nella mente e difficilmente questo ricordo se ne andrà.
Da allora sono passati tanti anni, la mia tenacia la mia forza sono cresciute per affrontare il lungo cammino che abbiamo intrapreso.
Lei aveva percepito il mio smarrimento, la mia delusione, la mia sconfitta.
Sentimenti assurdi, se ci penso, ma credo che molti genitori entrano in questo stato di frustazione e di confusione, quando i propri figli non sono come li hanno immaginati.
Ora non ci sono problemi: è una bambina vivace intelligente socievole sempre sorridente.
Stasera ho scoperto che di nascosto sta studiando il cinese, e ha meno di dieci anni. Sa l'inglese molto bene e ora il cinese. La lingua del futuro.
Mi ha confidato che è dalla prima elementare che lo sta studiando e quest'anno la sua "maestra", che poi è solo una compagna di classe le sta insegnando a scriverlo, e riesce anche a fare gli ideogrammi più difficili molto bene.
Nel lungo periodo di cinque anni che abbiamo camminato a fianco per raggiungere il sospirato traguardo mi sono arrabbiata ho pianto mi sono demoralizzata, ma poi sono sempre risorta e ho moltiplicato le mie forze per tutte e due. Il percorso si è sviluppato non solo con incontri plurisettimanali con una logoterapista, che negli anni mi è diventata più cara di una sorella, ma è stata tutta la fatica e lo stress cui ho sottoposto mia figlia a casa. Ore e ore a ripetere le parole, a costruire i discorsi. Se riuscivo in una cosa me ne mancavano altre mille da sistemare. In questo cammino mi sono ritrovata sola con lei. Solo con l'aiuto delle nostre forze. Ma sapete una cosa? Non ricordo più le difficoltà avute. Ormai siamo arrivate al successo dell'impresa e l'unica cosa che posso fare è gioire di quello che abbiamo raggiunto.
Quando dico che sono stanca è vero! io sono stanca, ma poi penso a tutto il cammino che lei ha dovuto affrontare, come ha dovuto da zero costruirsi qualcosa. Ma il suo qualcosa adesso è molto meglio di altri. Di ogni cosa parliamo e spieghiamo perchè succede. Non è un'acquisizione naturale come altri che poi non sanno darsi una spiegazione, lei riesce ad entrare nell'anima delle cose. Non la lascerei mai sola ad affrontare l'ignoto se prima non le avessi fatto un corso di "sopravvivenza".
Ho iniziato a scrivere con la ferma intenzione di raccontare una favola e forse un giorno la scriverò, ma poi con mia figlia accanto che sta scrivendo gli ideogrammi in cinese con una serietà che non ho mai riscontrato in nessuna persona adulta, il mio cuore si è aperto in una confidenza.
Cosa vuol dire gioire? Dire semplicemente che sono contenta, come posso non affermare che stasera e sempre nella "camera della mia e della sua testa c'è una magnifica festa"?

Buonanotte sogni d'oro

mercoledì 21 ottobre 2009

INGEGNERI IN TRENO



3 ingegneri della Apple e 3 ingegneri della Microsoft si incontrano alla stazione mentre stanno per recarsi ad un importante avvenimento informatico. Gli ingegneri Microsoft comprano un biglietto ciascuno e, con grande sorpresa, notano che gli altri ne comprano uno solo in tre. Stupiti, chiedono spiegazione ai colleghi che si mettono a ridere e dicono: "Vedrete...".Durante il viaggio, il controllore entra nella carrozza e, immediatamente gli ingegneri Apple corrono alla toilette e si chiudono dentro. Gli ingegneri Microsoft osservano stupefatti la manovra poi, dopo essersi fatti controllare i biglietti, vedono il controllore bussare alla porta della toilette annunciando:"Biglietti, prego!".Una voce dall'interno risponde: "Ecco!"Un biglietto scivola da sotto la porta, il controllore lo verifica e se ne va.Gli ingegneri Microsoft sono molto impressionati dalla tecnica dei colleghi Apple. Al ritorno i sei si incontrano alla stazione, quelli della Apple comprano il solito biglietto, mentre quelli della microsoft non ne comprano nessuno. Fanno notare la cosa ai colleghi che rispondono "Vedrete!"Durante il viaggio all'avvicinarsi del controllore gli ingegneri Apple, corrono al bagno. Appena si sono chiusi dentro un ingegnere Microsoft, bussa alla porta della toilette e dice "Biglietti, prego!", si appropria del biglietto passato sotto la porta, e raggiunge di corsa i suoi colleghi nell'altra toilette.
Morale: Microsoft non copia solo le idee degli altri, le migliora...

LIBRI DA LEGGERE

Continuano i nostri consigli su alcuni libri particolamente interessanti.
Ne ho comprato anche un altro ma non voglio anticipare il titolo anche perchè potrebbe dare adito a pensieri strani.
Quando lo avrò finito se reputerò sia il caso di approfondire la recensione con Voi non mancherò di illustarvelo, per ora mi riservo una lettura e un giudizio personali.

- Valerio Massimo Manfredi

L'ORACOLO

Oscar Mondadori
Euro 9,50

-Corrado Augias - Vito Mancuso

DISPUTA SU DIO E DINTORNI

Mondadori
Euro 18,50

- Carlo A.Martigli

999 - L'ULTIMO CUSTODE

Castelvecchi Editore
Euro 18,50

- Denis Guedj

IL TEOREMA DEL PAPPAGALLO

Tea
Euro 8,90

IL MORTAIO

Anche Berlusconi ha detto sì al posto fisso.
Fini ha avuto una crisi di nervi.

martedì 20 ottobre 2009

AFORISMA DEL GIORNO

(Albert Einstein)

Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività.

QUA QUA QUA


DIRE AD UN UOMO CHE E' UN QUAQUARAQUA' AVRA' PURE UN SIGNIFICATO!

E VI ASSICURO CHE MAI PAROLA E' STATA MEGLIO ASSOCIATA AD UNA PERSONA.


lunedì 19 ottobre 2009

IL SEGRETO DEL MONASTERO (libro)


Philip Vanderberg

"L'anno del Signore 1554, 1484° dalla distruzione di Gerusalemme, 224° dall'invenzione della polvere da sparo, 110° dall'invenzione della stampa, 62° dalla scoperta del Nuovo Mondo e 37° dala Riforma dell'empio dottore in teologia di Wittemberg, in quell'anno del tutto insignificante, nel giorno della Candelora, scomparve l'altrettanto insignificante becchino della cittadina tedesca di Sand, piccolo centro sorto lungo il corso del fiume Regnitz. Adam Friedrich Hamann morì all'improvviso e mentre svolgeva il suo lavoro, le mani strette al badile come un bene prezioso."

Testo da leggere facilmente. Interessante la trama e l'ambientazione storica. Se all'inizio del libro l'autore non avesse specificato che "il romanzo si basa su un intreccio di libera invenzione e realtà storica" il lettore avrebbe potuto pensare che i fatti narrati fossero veri e sarebbe andato a cercare anche il testo di Copernico menzionato fra le righe, "De astro minante".

Ripeto libro di facile lettura, ma poco sviluppato nella parte che riguarda la storia d'amore del protagonista, poco sviluppata l'importanza del libro negli anni della Riforma del Calendario Gregoriano, poco rilevanti i sentimenti e il comportamento del protagonista. Poco attento l'autore a mettere in risalto l'atmosfera di suspence che forse non guastava in certi passaggi.

Rimane tutto sospeso come se ogni parte del libro aspettasse un'ulteriore disamina. Avrei preferito che fossero messi meno in rilievo alcuni passaggi e invece spiegare meglio il ruolo della Chiesa in quel periodo. Anche se il Rinascimento, l'Inquisizione non sono certo da sviluppare in un romanzo, ma il ruolo di alcune figure clericali non sarebbe stato malvagio capirlo meglio.

In complesso buona lettura da passare qualche giorno; per chi volesse approfondire la questione del Calendario Gregoriano questa è l'occasione giusta per farlo.

Una cosa devo puntualizzare, il primo titolo del libro era "La maledizione di Copernico" esattamente tradotto dal tedesco, ma poi l'editore italiano l'ha cambiato.

Buona lettura

ATTACCARSI ALLE ILLUSIONI


Tempo fa scrissi qualcosa sulla DELUSIONE.
Adesso vorrei parlarne ancora guardando il problema dal punto generico dell'ILLUSIONE.
Si può cominciare semplicemente dicendo che nella vostra vita voi avete il maledetto "vizio" di attaccarvi a qualcosa o a qualcuno.
Ecco che da quel momento tutte le vostre giornate sono distrutte.
Voi pensate che, ponendo al centro della vostra attenzione la persona che in quell'attimo ha catturato i vostri sensi, avete raggiunto il massimo della felicità. Niente di più sbagliato! da quel preciso istante in poi tutto sarà rovinato: le vostre giornate, le vostre azioni, i vostri pensieri.
Niente vi verrà dato indietro per l'emozione, l'eccitazione e l'attenzione che vi accompagna in quei momenti.Il tutto potreste definirlo come il vostro desiderio inconscio che quello che voi date vi venga restituito, e non vi accorgete almeno all'inizio che siete entrati in un vortice di ansia come foste appena usciti da una sbornia.
Quando tutto quanto sarà veramente entrato nella giusta ottica che è stata tutta un'illusione da parte vostra, quando il dolore che questo vi ha procurato vi avrà fatto raggiungere il fondo dell'inferno, quando sempre il dolore vi avrà fatto soffrire abbastanza solo allora siete pronti a capire che dovevate nutrirvi d'altro.
Lo stato di ansia non equivale solo ad un dopo-sbornia, ma lo definirei quasi una crisi di astinenza da droghe.
Non è così che dovete riempire lo stomaco!
E il segreto se ancora non si è capito è molto semplice: NESSUNO PUO' DIGERIRE IL CIBO AL POSTO NOSTRO !
Non ci saranno amici cui voi abbiate confidato la vostra pena che potranno aiutarvi.
Pensateci un attimo!
Voi ne parlate con un altro, avete l'illusione di esservi scaricati per un secondo dal peso dell'oppressione che vi attanaglia il cuore e l'animo, la persona davanti a voi vi ascolta attenta, magari fa anche qualche commento, la faccia triste come la vostra, vi prende la mano e a parole vi dona tutta la sua comprensione. Poi arriva il momento che l'incontro finisce, la vostra amica/o va via perchè ha cose importanti da fare, dimentica i vostri problemi due secondi dopo che ha girato le spalle e voi? voi rimanete lì come un babbeo con i vostri pensieri che vi rodono sempre più, che sono rimasti gli stessi, identici a prima di quell'incontro. Niente e nessuno vi ha sollevato da dove siete caduti.
Vi siete mai soffermati a pensare che la vostra illusione fa parte di un mondo che è solo vostro e che non sarà mai di nessun altro?
Anche se farete appunto partecipi delle vostre emozioni un'altra persona, nessuno mai la potrà vivere perchè è solo la vostra realtà o meglio la vostra illusione.
Voi avete idealizzato per un lungo istante quello che pensavate fosse un rifugio per tutta la vita, dove niente sarebbe stato doloroso dove tutto vi avrebbe sorriso, ma poi l'illusione dell'innamoramento che all'inizio ha reso le cose tanto semplici vi fa rendere conto che avete semplicemente nascosto momentaneamente i punti d'attrito, che ci sono e sono reali e sempre più pressanti.
E allora ecco il crollo e lo sprofondamento nell'abisso del vuoto. Sentirete che il vuoto vi circonda, non solo! avvertirete un vuoto interiore incolmabile.
Vi ricordate ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE ?

Se io avessi un mondo come piace a me,
là tutto sarebbe assurdo:
niente sarebbe com'è,
perché tutto sarebbe come non è,
e viceversa! Ciò che è,
non sarebbe e ciò che non è, sarebbe!

E anche ATTRAVERSO LO SPECCHIO

Alice :non esistono cose impossibili!!
Regina : Mi sembra che tu non abbia molta pratica.
Alla tua età io mi esercitavo mezz'ora al giorno.
Certe volte arrivavo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione.

E alla fine se ci pensate bene che cos'è tutto il mondo che vi circonda?
Solo l'illusione del significato che voi stessi date alle cose.
Una realtà che solo voi stessi immaginate, adattandola a quello che vi fa più comodo in quel momento.

ATTRAVERSO LO SPECCHIO

- È inutile di parlare di svegliarlo, -; disse Tuidledum, - quando sei soltanto un'idea nel suo sogno. Sai benissimo che non sei vera.
- Io sono vera! - disse Alice, e cominciò a piangere.
- E inutile piangere, tanto non diverrai più vera col piangere, - osservò Tuidledì. Non v'è ragione di piangere.

Un giorno un amico mi ha detto

Il futuro è da scoprire, il passato è l'energia, il presente è il motore, qualsiasi altra cosa immaginala come la strada.

Io aggiungo soltanto... rendiamo meno illusorio il mondo che ci circonda e un po' più reale.

sabato 17 ottobre 2009

6 ANNI


Io non mi ricordo il giorno dei miei 6 anni.
Ma mi ricorderò di sicuro quello di mia figlia.
Sarà questo Sabato.
Come ti cambia la vita una figlio/a non riesco a immaginare questi ultimi sei anni senza di essa; ogni volta che la guardo mi sembra un miracolo, il miracolo di mia moglie e mio.
Auguri piccola
Auguri di una vita serena.
Auguri di una vita senza paure.
Auguri di una vita in armonia con te stessa.

venerdì 16 ottobre 2009

BUON COMPLEANNO VALENTINA !



IL PAESE DEL SESTO COMPLEANNO

In cima ad una collina tutta verde, esiste un paese che pochi conoscono e che non si trova nelle cartine stradali: si chiama Compleanno ed i suoi abitanti Compleannini.
Le Compleanno-Mamme sono sempre allegre, gentili ed affettuose con i loro Compleanno-Bambini.
I Compleanno-Papà insegnano loro tante cose utili ed importanti, li stanno sempre ad ascoltare e dopo il lavoro, insieme giocano e si divertono. I Compleanno-Bambini, poi, sono ubbidienti ed educati, vanno a scuola volentieri e vogliono molto bene alla Compleanno-Maestra.
Nel paese Compleanno ci sono tanti Compleanno-Animali che vivono nelle case, sono rispettati e non vengono mai trattati male o abbandonati, come purtroppo avviene in altri paesi delle cartine stradali.
Può succedere che arriva in Paese qualche persona che si sente triste e sola, ma gli abitanti subito sorridono e la accolgono con amicizia e così, ogni volta, il Paese cresce di un Compleanno-Amico in più.
Il Paese Compleanno non teme la concorrenza, anzi, sarebbe contento di sapere che esistono altri Compleanno-Paesi. Chissà, magari un giorno a scuola, durante la lezione di geografia, la maestra vi parlerà di un paese così felice e scoprirete che è il vostro è solo uno dei tanti Compleanno-Paesi...

Compleanno - Paese numero 1
Compleanno - Paese numero 2
.......
Compleanno - Paese numero 6
Compleanno - Paese numero 7
.......
Compleanno - Paese numero 20
Compleanno - Paese numero....
.......

(continua tu Valentina, tanti tantissimi auguri anche da Giada)