SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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martedì 25 agosto 2009

14 BUONI MOTIVI PER FARE SESSO


QUESTO ELENCO MI E' STATO DATO DA UN MIO AMICO FARMACOLOGO, MA PENSATE CHE FORSE GLI HO DETTO CHE VA BENE? L'HO CONTESTATO PUNTO PER PUNTO.

1) Fa bene alla colonna vertebrale: potenzia infatti l'elasticità muscolare(veramente se fatto bene, la sera e il giorno dopo ho sempre avuto un bel mal di schiena!!!)

2) Stabilizza la pressione sanguigna riducendo i rischi infarto e ictus
(sarà! il cuore veramente accellera il ritmo tanto che sembra tachicardia)

3) Favorisce il sonno notturno
(favorisce???? o non si dorme!)

4) Rilascia le endorfine: producono buon umore!
(veramente se uno si mette a ridere il partner si offende, o sbaglio?)

5) Ogni atto sessuale brucia 200 calorie, l'equivalente di una barretta di cioccolato. Si può mangiare di più se si fa sesso!
(dopo che ne hai bruciate 200, ne mangi 2.000, addio linea!)

6) Sempre attraverso le endorfine, stabilizza lo stimolo della fame
(l'ho appena detto, si mangia di più tutti e due!)

7) Gli oppiacei rilasciati dal cervelletto durante l'orgasmo funzionano da antidolorifici: si risparmia sui medicinali!
(se non mi sbaglio ci sono donne che accusano mal di testa alla fine del rapporto!, quindi uso di analgesici massiccio)

8) Lunghi baci producono saliva che protegge denti e gengive: meglio del chewing-gum dentifricio!
(avere la bocca piena di saliva di un altro mi fa vomitare)

9) La pelle si tende, il viso ha un aspetto luminoso: diventi più bello!
(sono già bella, mai avuto rughe!)

10) Si potenziano le difese immunitarie
(se dopo pochi giorni vai dal dottore e ti dice che hai l'AIDS, cosa si è potenziato?)

11) L'attività erotica rilascia prolattina che ha un'azione antistress: è vero!(se non raggiungi l'orgasmo o il partner è poco soddisfacente, penso che avere una crisi isterica e tirargli le scarpe sia una cosa naturale, antistress sicuro!)

12) Il piacere sessuale produce monossidi che proteggono da malattie cardiovascolari
(allora perchè ci sono uomini che muoiono d'infarto mentre sono a letto con le segretarie?)

13) Più si fa buon sesso, più se ne vuol fare. E' l'ossitocina.
(ma se il partner più di due non ne fa, che fai? l'albergo ne mette un altro di riserva dentro l'armadio?)

14) Il sommarsi di tutti i fattori sopracitati porta a un beneficio globale pari a sette anni di vita in più.
(ero convinta che il SETTE fosse riferito ai NANI di BIANCANEVE, alle VIRTU', ai RE di ROMA, ai COLLI di ROMA, al primo NUMERO PRIMO di EUCLIDE, al TIBET, Ai COLORI dell'ARCOLBALENO, ai GIORNI della SETTIMANA, ai "MAGNIFICI SETTE", ecc.ecc.

PER QUANTO TEMPO ANCORA ?


STIAMO RASENTANDO LA PAZZIA ?????

lunedì 24 agosto 2009

BASTA CON LA VIOLENZA SULLE DONNE E A MAGGIOR RAGIONE SUI BAMBINI !!!!


CASTRAZIONE, CASTRAZIONE E BASTA !!!!!!


RAZZISMO, NAZISMO, LEGA o......

Il 1° ottobre 1933 il grande scienziato Albert Einstein disse:

« Non riesco a comprendere la passività della risposta di tutto il mondo civile a questa moderna barbarie. Il mondo non vede che Hitler punta alla guerra? »

Adesso sto assistendo alla stessa escalation in Italia?
Hanno cambiato nome, il colore della bandiera, ma guardando le assemblee con le bandiere che sventolano, i canti o gli slogan che vengono pronunciati e gridati mi sembra di rivedere uno dei filmati di quegli anni.
Dove stiamo andando o almeno dove stiamo arrivando?, anche questa volta passivamente speriamo che sia una cosa che finirà e che sarà solo circoscritta?
Su Facebook ho contatti e ho conosciuto anche persone che non mi davano un'impressione cattiva. E' possibile che riescono a mascherare bene il LUPO che hanno dentro di sè?
Il lupo è un animale che ho sempre ammirato, ma in questo caso lo uso in un senso dispregiativo più simile ad una iena che si ciba della carogne.
E per carogne intendo "idee politiche", che non rappresentano l'Italia e gli Italiani.
E' vero che ci siamo sempre proclamati cattolici, umanitari, soccorritori, siamo partiti per le Crociate, affrontiamo tutti i giorni i Talebani, andiamo nei lebbrosari in India, scendiamo sempre in piazza quando qualcosa non ci piace e questa volta? Cosa sta succedendo? Queste idee, che mi sembra stiano invece diventando una realtà tangibile, ci piacciono? Come mai non assisto a cortei per controbattere tutto quanto? C'è forse paura, menefreghismo oppure appoggio di idee-realtà che stanno prendendo una strada che continuo a dire non mi piace?
Il colore che è stato usato è uno dei colori della nostra bandiera. Una bandiera che finchè mi proclamerò italiana sarò orgogliosa di avere, ma che invece mi sembra venga usato solo per fare una macchia di colore come fu il nero dal 1933 in poi.
Il partito nazista seguì i suoi scopi attraverso la persecuzione delle persone considerate impure, specialmente nei confronti di ben precise minoranze, quali quella ebraica, quella zingara e quella omosessuale, così come contro gli oppositori politici.
L'ultima trovata è stata in questi giorni un gioco sporco e razzista "CACCIA AL CLANDESTINO", ignobile nel suo genere e ho dovuto leggere che c'è chi difende la persona che l'ha inventato e lo pubblicizza.
Credo che per adesso altre parole siano solo superflue, ma sicuramente avrò ancora modo di dire la mia nei prossimi giorni.
Per adesso solo ed esclusivamente

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA !!!!!

BOSSI: ATTACCANO MIO FIGLIO, MA L'OBIETTIVO SONO IO

UN POLITICO CHE SI RIVOLGE AGLI ITALIANI CON QUESTI GESTI, NON MI RAPPRESENTA NELLA MANIERA PIU' ASSOLUTA E SFIDO CHIUNQUE A DIRE IL CONTRARIO.
NON RAPPRESENTA NE' ME NE' LE MIE IDEE.
_____________________

Ieri alle 9.04
- Il figlio Renzo denunciato dall'Arci: istigazione a odio razziale

Schio (Vicenza), 23 ago. (Apcom) - Il leader della Lega, Umberto Bossi, difende il figlio Renzo, denunciato oggi dall'Arci per "istigazione all'odio razziale" in quanto curatore della pagine Facebook della Lega che contiene il giochino "Rimbalza il clandestino". "Ora accusano mio figlio di aver creato il gioco ma mio figlio ha un'azienda che crea programmi per computer. E lui non si trovava nemmeno in Italia. E' una str... Era in Francia, a Mentone, e ha accompagnato il fratellino a EuroDisney, a Parigi". Dal palco della festa della Lega, Bossi ieri sera ha riferito le parole del figlio: "Papà mi attaccano, ma lo fanno contro di te". "Sì, certo, lo so". Bossi ha riferito che il figlio Renzo aveva intenzione di sporgere denuncia ma che lui stesso glielo ha sconsigliato: "No, lascia stare, la giustizia è molto piccola, vedrai che li assolvono". La denuncia contro Renzo Bossi, il figlio di Umberto, per istigazione all'odio razziale derivante dal gioco 'Rimbalza il clandestino' pubblicato sulla pagina Facebook del partito della Lega è arrivata dall'Arci, secondo cui "indicare esseri umani come oggetto di un gioco è crudele". "A fronte di quello che succede nel Canale di Sicilia dove la gente viene respinta, affondata e muore davvero - spiega il responsabile immigrazione dell'Arci, Filippo Miraglia - il fatto che la Lega, che detta la linea al Governo su questa materia, si permetta anche in maniera cinica e senza alcun rispetto per la vita umana di giocare sulla scomparsa dei barconi rappresenta un incitamento all'odio razziale". Nel videogame appare l'immagine dell'Italia circondata da barconi di clandestini. Con il mouse bisogna farli sparire. Per il leader della Lega, poi, le polemiche sull'inno e sul cappello da alpino indossato due giorni fa ad una festa in Cadore sono alimentate dai "poteri forti, dai direttori dei giornali. "L'ho capito subito. E questo è anche naturale. Ma se non rompessero le scatole così sarebbe meglio...". Parlando a una festa della Lega, Bossi è tornato sulla questione dell'inno, un argomento, ha sostenuto, utilizzato per colpire il consenso crescente della Lega: "Noi abbiamo il nostro inno, il 'Va pensiero'. Tutti i simboli meritano rispetto, perfino quello italiano".

sabato 22 agosto 2009

MANCANO POCHI GIORNI.....


Guardo con "terrore" alla fine di questa vacanza, non perchè ci sto bene, ma perchè ritornando a casa mi aspetta un duro anno da affrontare.
L'unica cosa che mi consola è di poter avere ogni tanto un miraggio.
Sì, un miraggio in mezzo al deserto, un'isola in mezzo all'oceano.
Con la speranza nel cuore che sia vero e non un sogno.
Un altro anno a scuola, riunioni, colloqui, verifiche e controlli.
Scelte per mia figlia, sperando che siano quelle giuste per lei, che ancora non è in grado di farlo da sola.
Scelte giuste per me, cambiamenti di vita che devo affrontare da sola.
Il vuoto davanti o sotto i miei piedi non mi ha mai spaventato. Devo solo capire dove camminare per non vacillare e trovare quel pulviscolo che mi serve per stare a galla.
La mia mente è in letargo, o forse sta lavorando ed io non me ne accorgo.
Ho abbandonato tutto, l'unica cosa.... sto leggendo l'ULISSE di Joyce.
Ho appena cominciato, ma devo tranquillizzare chi avrebbe voluto che avessi più informazioni o avessi letto prima altre cose. Se alla fine del libro, non avrò trovato niente o parlando con altri capirò di non essere stata in grado di trovare qualcosa, sarà l'occasione giusta per rileggerlo ancora con occhi nuovi.
Per adesso chiudo con una frase che mi ha sempre fatto ridere, ma come tutta la filosofia di vita che nasce dal "popolo" napoletano (lo chiamo così per rispetto, perchè sono veramente un popolo !!!), è appropriata per l'occasione

...IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO......

Ciao buona giornata

venerdì 21 agosto 2009

PROF DI RELIGIONE E VOTI,ECCO LA NUOVA SCUOLA

Le novità. A fine mese al via le prove di riparazione per circa 600mila ragazzi.
Crediti sulle materie ecclesiastiche, ignorata la sentenza del Tar


ROMA
— Dal prossimo an­no nella scuola cambieranno, o dovrebbero cambiare, un po’ di cose: dall’anticipo alla materna alla sufficienza in tutte le materie per essere am­messi alla maturità, dal­l’orientamento in vista della riforma delle superiori targa­ta Gelmini all’arrivo del mae­stro «prevalente», fino all’ob­bligo di frequentare almeno i tre quarti delle lezioni.
L’unica cosa che non cam­bierà — neppure negli scruti­ni di settembre per i 600 mila studenti che devono recupe­rare — sarà la facoltà del do­cente di religione di contribu­­ire, insieme ad altri 6 o 7 colle­ghi, alla determinazione del credito formativo, ossia quel mezzo punto o — nella mi­gliore delle ipotesi — quel punto per ciascuno dei tre an­ni delle superiori, da spende­re alla maturità.
La sentenza del Tar del La­zio (17 luglio) che aveva estromesso questi prof per non discriminare gli allievi che non si avvalgono dell’in­segnamento delle religione e sulla quale pende il ricorso del ministro al Consiglio di Stato non avrà infatti alcun ef­fetto. Il motivo? Alcuni mesi fa, quando si stava lavorando al nuovo regolamento sulla valutazione, si è delineata con sufficiente chiarezza l’ipo­tesi di una sentenza del Tar del Lazio sull’ordinanza Fioro­ni, già oggetto di ricorsi quan­do l’ex ministro si trovava an­cora a viale Trastevere. A uno dei collaboratori del mini­stro, Max Bruschi, è venuta un’idea: blindare l’ordinanza che consente ai prof di religio­ne di contribuire alla determi­nazione del credito scolasti­co, recuperata dall’attuale mi­nistro e poi colpita e affonda­ta. «Non sono cattolico e nep­pure posso dirmi cristiano— ha dichiarato Bruschi —. Quando mi sono trovato a co­ordinare la stesura del Regola­mento sulla valutazione degli alunni, destinato a entrare in vigore dal prossimo anno sco­lastico, non ho avuto la mini­ma esitazione ad accogliere e, come si suol dire, 'elevare di rango' l’ordinanza Fioroni in­serendola a pieno titolo nel regolamento».
Il regolamento con la nor­ma sui prof di religione è ap­pena apparso in Gazzetta sot­to forma di decreto del Presi­dente della Repubblica. In­somma il provvedimento am­ministrativo di Fioroni, bersa­glio di ricorsi al Tar, essendo diventato una legge, per ora è al sicuro. L’operazione, antici­pata dal settimanale «Tutto­scuola », non dovrebbe impe­dire al ministero di ricorrere a sua volta al Consiglio di Sta­to. Forse già nella prossima settimana. Per ora la cosa più urgente per viale Trastevere è quella di rassicurare le scuole dove tra non molto inizieranno le «prove di riparazione».
Tra la fine del mese e i primi di set­tembre — comunque prima dell’avvio delle lezioni — in tutte le superiori si svolgeran­no le «verifiche» per gli alun­ni che al termine del passato anno scolastico hanno ripor­tato insufficienze in una o più materie. Circa seicentomila ragazzi (il 28,6%) sospesi con debiti stanno ultimando la prepara­zione e tra pochi giorni do­vranno dimostrare agli inse­gnanti, con prove scritte e orali, di aver colmato le lacu­ne. I consigli di classe quindi stanno per riunirsi ancora una volta per decidere se am­mettere o meno i «sospesi» al­la classe successiva. Secondo il Tar del Lazio i prof di reli­gione non avrebbero potuto partecipare ai consigli di clas­se. Ora tutto è tornato come prima. Nei prossimi giorni il ministero probabilmente in­vierà agli istituti una comuni­cazione ufficiale

mercoledì 19 agosto 2009

VERGOGNA,VERGOGNA,VERGOGNA. FATE CHIUDERE LO ZOO DI POPPI (AREZZO) IMMEDIATAMENTE !!!!!


Per carattere ho sempre rifiutato la violenza, i soprusi, le angherie, le torture, tutto quello che l'uomo può avere inventato o perseguito come fine orrendo nei confronti di un altro uomo.
La stessa cosa vale anche per gli animali. I circhi, gli zoo o qualsiasi cosa renda nostri schiavi anche questi esseri viventi è stato sempre motivo per me di rifiuto.
Ho cercato di insegnare a mia figlia tutto l'orrore che può derivare da una detenzione in pochi metri per una vita intera.
...Immaginati di essere te al suo posto....
Se le sue amiche parlano di essere andate al circo, ormai lei non dice più che vorrebbe andarci...ma alla mamma non piace, quei poveri animali...
Mi soffermo anche a pensare quanto noi adulti coinvolgiamo i bambini nelle nostre scelte di vita, ma in questo caso sono contenta se mia figlia ha accettato le mie idee, le ha fatte sue e quindi sono giuste.
Sono anni che non ho un animale in casa, anche se l'unico animale da me avuto è stato un gatto. Mia figlia non ha mai chiesto, perchè le è stato spiegato sempre le difficoltà oggettive e soggettive di una presenza simile. L' "umanizzare" gli animali per me è cosa assurda ormai, perchè sono convinta che sia meglio che rimangano nel loro habitat.

PER QUESTO MOTIVO DENUNCIO FORMALMENTE L'ORRORE CHE HO RISCONTRATO OGGI ALLO ZOO DI POPPI (AREZZO), SE QUALCUN ALTRO E' ANDATO LA' E HA VISTO IN CHE STATO PIETOSO VIVONO QUEI POVERI ANIMALI RIMASTI, FACCIA COME ME SI ADOPERI SUBITO PER LA CHiUSURA E IL TRASFERIMENTO IN ALTRO LUOGO PIU' DECENTE E VIVIBILE.

ERBA ALTA, ORTICHE DAPPERTUTTO, RECINTI MALMESSI DI POCHI METRI, SOPRATTUTTO TANTI SOTTO IL SOLE, ODORE NAUSEABONDO DI GABBIE NON PULITE DA CHISSA' QUANTO TEMPO.

Non sto a dire altro, perchè metterò tutto nella mia denuncia appena la formalizzerò.
Ma soprattutto chi ha avuto la fortuna di andare in ferie qualche giorno, pensi che questi poveri animali vivono da anni in una prigione senza possibilità di uscire.

Grazie Fernanda!!!!!!


Grazie, perchè con te ho scoperto l'anima di grandi scrittori.






dal suo sito ...
Autobiografia

Quando negli anni '50 Fernanda Pivano si reca per la prima volta negli Stati Uniti è una giovane studiosa innamorata dell'America di quegli anni e desiderosa di incontrare dal vivo, sul campo, i maestri di una narrativa che in Italia si era appena cominciato a conoscere, grazie a Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Immediatamente scopre un mondo, di sogni, ideali, valori, che non si stancherà più di celebrare: dal pacifismo di Norman Mailer, maestro riconosciuto della narrativa americana, amato e contemporaneamente odiato dalla beat generation degli anni sessanta, che a lui e al suo antiimperialismo si rifece, all'esempio di inesausta sete di nuovo e di autenticità del mito vivente Ernest Hemingway. Dai guru della beat generation Ginsberg, Kerouac, Corso, Ferlinghetti, uomini che in nome di un'idea di ritorno all'essenzialità dell'Uomo, in contrasto con i pregiudizi del consumismo capitalistico, hanno vissuto e scritto senza distinguere fra arte e vita, a Don DeLillo e ai minimalisti. Un nuovo viaggio americano, insomma, fra le contraddizioni e le speranze segrete di quel grande, osannato e temuto paese che è, da sempre, l'America.

martedì 18 agosto 2009

CENTO ROMANZI ITALIANI (1901-1995) (libro)

Ho trovato nascosto negli scaffali questo piccolo libretto senza grandi pretese.
L'autore vuole semplicemente porre all'attenzione del lettore una scelta di cento romanzi di cui da un piccolo riassunto e una recensione di ognuno.
C'è da chiedersi se abbia voluto porre in risalto quella letteratura minore che però ha tanto scandito cent'anni della nostra vita ponendo l'accento su alcune caratteristiche e peculiarità proprie di quegli anni.
C'è da domandarsi ancora se è veramente una letteratura minore rispetto ai grandi romanzi che hanno segnato un'epoca o è un mondo più complesso ricco di esempi straordinari?
Comunque può essere sicuramente una guida senza pretese per chi vuole arricchire la biblioteca di casa.

COSA SI TROVA IN GIRO......


Nel lontano 19.... mio padre aveva la predilezione delle donne e non perdeva occasione per spronarmi a studiare e ad essere indipendente.
Mia madre dal canto suo lavorava già a 20 anni e la cosa cui ambiva di più l'indipendenza economica dal marito, nonostante mio padre abbia sempre lasciato a lei l'amministrazione di tutto. Mia nonna non aveva potuto studiare come avrebbe voluto, ma incitava me e mio fratello a leggere leggere in continuazione, facendolo lei stessa.
La cosa che però mi è mancata di più è stato un confronto con chi come me aveva potuto approfondire determinate letture.
Adesso in questi ultimi tempi è diventato tutto più facile: non solo leggo, ascolto, osservo, discuto, ma soprattutto in giro trovo sempre di più teste intelligenti, teste instruite, teste pensanti, e la cosa più sorprendente e che mi onora, perchè riesco meglio a controbattere con tutta la mia cultura e conoscenza, s'incontrano un grandissimo numero di grandissime teste di c... con le quali mi confronto e mi scontro molto volentieri !!!!

A pleuriti!




Non era facile parlare con Santipamma.
Non perchè fosse un tipo scorbutico, anzi, se fosse stato per lui avrebbe parlato con te tutto il giorno, anche se, non ascoltava ciò che tu dicevi. Dovevi ripetere le cose due o tre volte, prima per attirare la sua attenzione poi per far capire bene la domanda.
No, lui era un affabile parlatore. Quando non era ubriaco, cosa che in una settimana poteva capitare due o tre ore.
La maggior parte del tempo la passava in uno stato di ebrezza minore, poi al pomeriggio, vuoi la sete della calura in estate, vuoi i rigori dell'inverno, ci andava giù pesante e si riprendeva, diciamo così, l'indomani alle 10 - 11 se nessuno lo disturbava da dove era svenuto la notte prima.
Ma nello stato di ebrezza minore il suo affetto per la sciecca era totale anche perchè la povera bestia era anche lei tifosa del fiasco, avendolo provato più di una volta; era una curiosa-pena vedere il muso dell'asina sfiorare la spalla del padrone quando lo vedeva alzare il fiasco, come a chiedere un sorso anche per lei, sorso che ogni tanto il buon padrone-amico elargiva.
Un giorno al giardinetto lo trovai seduto su la panchina e l'asina legata al lampione li vicino, era sobrio e pensieroso. Stranamente mi riconobbe, segno dell'estrema lucidità, e mi invitò a sedere.
Mi chiese a bruciapelo cosa fosse la pleurite.
Era gennaio inoltrato e il suo naso rosso gocciolava, era sempre stato così e non ci facevi più caso, si asciugava nella manica della giacca una volta su tre, le altre due in un fazzoletto che era di una colore indefinibile e di una grandezza da sudario.
- Picchì u vo' sapiri?
Mi rispose subito non dovetti ripetere la domanda.
- U' Dutturi...
soffiata trombesca di nasca, asciugata di occhi.
.. mi voli ricuvirari, dici ca haiu a pleuriti. Come fazzu ca scecca? A'cu' a lassu?
Lo tranquillizzai dicendo che la potevamo portare nella stalla di mio nonno e che non si doveva preoccupare che sarebbe stata bene.
Questo lo rassicurò e si sentì un po' più sollevato.
- Ma sta malatia.. chi è?
Gli spiegai che era una malattia che poteva venire per la polmonite che aveva avuto già a inizio Dicembre e che è meglio curare subito e che un ricovero in ospedale con una buona alimentazione e, questo lo dissi nella mia mente, lontano dal vino e una buona lavata, ti farò solo del bene.
- Fozza, susiti puttamu a scecca n'da stanna e poi ti potto n'do spitali.
Lasciammo l'asina nelle mani esperte di mio nonno che cominciò a strigliare la bestia prima di metterla nella stalla con il mulo.
In macchina il poveruomo mi chiese ancora della malattia, e io cominciai a spiegargli che in parole povere si forma dell'acqua in questo tessuto e che è meglio curarsi subito.
Detto questo un grido mostruoso si levò.
-Acqua, ma quali acqua? sunu 30 anni ca non toccu acqua! Sarà statu du curnutu do vinaru ca ci metti l'acqua n'do vinu, Curnutu mi fici ammalari.
Penai non poco per calmarlo.

IN CHE "CATA...." SONO?


Continuo a ripetere paesino fuori dal tempo !
Non ci si accorge nemmeno che la vita sta scivolando via.
Qui i giorni sono tutti uguali.....
Ci si alza, capatina fuori per vedere che tempo fa, colazione, si decide cosa fare per pranzo, ci si veste, si fa la spesa,.....
Ieri c'è stato un po' di movimento (a parte il solito dei bambini, che rispetto ai primi giorni si è calmato un po', spostandosi adesso ogni giorno in case diverse dalla mia).
Ieri dicevo, mentre stavo cercando di capire in che stato ero caduta... CATATONICO, CATAVERICO, CATATARSICO, CATASTROFICO,CATA.....,
è cominciata la "processione" delle vicine che venivano a pagare il mensile per FAMIGLIA CRISTIANA.
E già.... la tata prende questo giornale tutte le settimane in chiesa e lo distribuisce alle sue amiche, poi ogni mese porta i soldi al parroco.
E' vero che avevo visto questa rivista in casa, ma sinceramente non è che la cosa mi aveva incuriosito più di tanto.
Ieri pomeriggio invece con la scusa di fare merenda e prendere un caffè, ho ascoltato le loro conversazioni in cucina. Mentre la casa veniva inondata dal profumo delle susine sulla stufa a legna che diventavano piano piano marmellata, le nostre comari hanno cominciato le loro chiacchere.
La vita della famiglie viene scandita anche da quello che c'è scritto in quelle pagine:
le ricette, i lavori a maglia, gli "scandali" che succedono nella chiesa e le critiche che vengono fatte alle novità politiche.
Mi chiedo come mai dopo tanti anni, proprio adesso mi sto accorgendo di tutto questo.
Eppure mi sono comportata più o meno nello stesso modo, anzi prima, qualche anno fa, ero meno distratta, perchè non avevo la bambina.
Sto scoprendo un "mondo" nuovo! Parliamoci chiaro, la voglia di abitare qui c'è sempre meno. Non ci sono negozi, non ci sono libri, la linea internet è inesistente, vedo solo salite e mai discese per camminare.
Della televisione mi interesso poco,tanto non la guardo mai.
I miei ritmi non esistono. Sono andata in letargo altrimenti impazzivo.
Ed io pensavo che preoccuparmi della collisione del meteorita nel 2012, le gabbie salariali, gli extracomunitari che invadono le nostre città con la prepotenza, droga, alcool, delinquenza, stupri ecc. fossero importanti.
Qui non arriva nemmno l'eco di tutto questo.
Alla Posta per pagare una bolletta ci si sta due ore, anche se siamo solo in due perchè quella che è davanti a me si mette a chiaccherare e a spiegare cosa ha fatto ieri in due ore.
Vi rendete conto due ore diventano lunghe un'eternità.
Continuo ad andare a prendere il caffè dopo le 11 al bar e mia figlia prende il suo solito dolcetto.
E come al solito sono una "mosca bianca". Non c'è una donna in quel luogo di "perversione". Tanto è vero che i primi due giorni nonostante avessi chiesto un caffè non me l'hanno fatto, ma hanno dato la cioccolata solo a Giada. Quando gli ho fatto notare che avevo chiesto anche un "coffee" mi hanno guardato con sorpresa!
Domani ho deciso che andrò allo zoo di Poppi, con la speranza di trovare un po' di comprensione almeno tra gli animali che lo abitano !
E se la solita marmottina che mi saluta tutti gli anni mi dirà... non preoccuparti qui è così... non mi meraviglierò più di tanto.

Ciao, buona giornata

lunedì 17 agosto 2009

TELEFONO ROSA - SPORTELLO STALKING


Agire di fronte allo stalking (atti persecutori)

Ricorda che sono considerati atti persecutori intesi come molestie e/o minacce ripetute, tali da turbare le tue normali condizioni di vita e metterti in uno stato di insicurezza e di timori per te stessa, i seguenti comportamenti:

- Telefonate e/o sms di minacce e insulti
- Comportamenti ossessivi per attenzioni non richieste
- Appostamenti fuori dal luogo di lavoro o sotto casa
- Danneggiamenti intenzionali a cose di tua proprietà (la macchina, la cassetta della posta, la porta di casa ecc.)
- Minacce a persone unite a te da un legame affettivosono state approvate le norme che riconoscono come reato i comportamenti descritti, meglio conosciuti con il termine inglese di "stalking".

Per la prima volta è possibile ottenere una forma di tutela solo presentandosi ad un organo di Polizia Giudiziaria (Polizia di Stato o Carabinieri) e raccontando quanto succede: la persona molestatrice sarà chiamata ed "ammonita" senza che per questo si instauri un procedimento penale. Infatti non è assolutamente necessario presentare querela o denuncia da parte della vittima. Il Questore, con l’ammonimento, invita l’autore degli atti persecutori ad interrompere ogni interferenza nella vita della vittima e lo avverte che la ripetizione della sua condotta potrebbe assumere rilevanza penale.In questo stadio non esiste alcun procedimento penale e l’ammonimento non viene iscritto sul certificato penale dell’ammonito.
Si procede però d’ufficio se:

- il soggetto è stato precedentemente ammonito
- il fatto è stato commesso nei confronti di un minore o di un disabile
- il reato è connesso con altro delitto perseguibile d’ufficio.

Se invece la vittima vuole che sia aperto subito un procedimento penale ha la possibilità di presentare querela entro i sei mesi dai fatti.
In ogni provincia, presso le Squadre Mobili delle Questure, da oltre 10 anni operano le Sezioni Specializzate nelle indagini riguardanti i reati in danno di minori, le violenze sessuali, gli abusi e i maltrattamenti contro le donne, lo stalking.
All’interno delle Sezioni è impiegato personale qualificato, dotato di particolare sensibilità e comprovata maturità, professionale e umana.
In questo delicato settore, la Polizia di Stato è stata particolarmente attenta affinché nel bagaglio formativo degli investigatori venissero introdotti strumenti tecnici idonei ad un valido approccio nei confronti delle vittime.
Grazie all’attenzione rivolta a tali reati, numerose Sezioni sono state, anche, dotate di luoghi riservati ad accogliere chi li ha subiti.
Le citate strutture hanno adottato svariate iniziative di collaborazione con le associazioni e i centri antiviolenza, in un lavoro di "rete" utile per la protezione di chi subisce violenze, aggressioni o stalking.
Infatti, il ruolo della Polizia di Stato è di fondamentale importanza per la vittima di stalking, che può cadere nell’errore di isolarsi o di sottovalutare il problema. Al contrario, il confronto con gli operatori di polizia consente di predisporre mirate strategie di protezione.
La denuncia dettagliata dei fatti è fondamentale per una giusta valutazione del rischio e permette di utilizzare gli strumenti di protezione previsti per lo specifico reato di "atti persecutori" - art. 612-bis c.p. - recentemente introdotto nel nostro ordinamento.
La vittima ha facoltà di chiedere al Questore una misura di carattere preventivo, denominata "ammonimento". Inoltre, presso gli Uffici della Polizia di Stato, può ottenere informazioni utili sui Centri Antiviolenza più vicini.
Presso tutte le Squadre Mobili della Polizia di Stato vi è una sezione specializzata contro le violenze sessuali in danno di donne e minori, il mobbing e lo stalking.Presso la Questura di Roma è stato istituito un servizio al numero di telefono 06/46862931.

DUE VITTIME NEI RAVE PARTY DI AGOSTO


Nelle campagne del Salento una giovane di 23 anni è stata stroncata da un'overdose. Vicino a Campobasso ha perso la vita un giovane israeliano ventiseienne.
Ragazza e ragazzo morti in Puglia e in Molise.
Giovanardi: "Bisogna identificare e perseguire gli organizzatori"

Il luogo del rave nel Salento
ROMA - Due giovani hanno perso la vita durante dei rave party. Una ventitreenne lucana è stata stroncata da un'overdose nelle campagne salentine e un ventiseienne israeliano è morto in Molise. Due casi in poche ore che hanno portato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze, a sostenere che bisogna identificare e perseguire gli organizzatori dei raduni come quelli nel Salento e in Molise durante i quali sono morti i due giovani. Overdose nel Salento. La ragazza, Laura Lamberti di Potenza stava partecipando a un rave tra Castro Marina e Marittima di Diso. Dai primi accertamenti a causare il decesso sarebbe stata un'overdose ma gli inquirenti non escludono l'ipotesi di un collasso provocato dal caldo e dall'abuso di alcol. La certezza si avrà soltanto con l'autopsia che si svolgerà domani. Al raduno partecipavano circa duemila giovani che si erano dati appuntamento tramite sms o internet. Un rave estemporaneo, spiegano i carabinieri, con i ragazzi che hanno occupato terreni privati, uliveti e campi incolti e hanno montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza. Da ieri mattina ballavano sotto al sole cocente, secondo gli investigatori, senza mangiare e bevendo alcolici. La ragazza è morta questa mattina. Un giovane che non la conosceva ma che ha visto che stava male ha chiamato il 118, ma quando i medici sono arrivati era già troppo tardi. Qualche anno fa era stata in comunità per problemi di tossicodipendenza. I proprietari finora non hanno sporto denuncia per occupazione dei terreni e i carabinieri con un accordo con i partecipanti sono riusciti a far sgomberare i giovani in tutta tranquillità. Sono stati convocati in caserma alcuni ragazzi con i quali la vittima si era intrattenuta. I militari stanno identificando gli organizzatori del rave: la posizione di una decina di persone è al vaglio degli inquirenti.


Tra ieri e questa mattina, durante i controlli su strada in provincia di Lecce sono stati segnalati almeno 100 giovani per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o in possesso di droga per uso personale. Mentre stanotte cinque persone, sempre in provincia di Lecce, sono state arrestate per spaccio di droga. Tragedia vicino a Campobasso. Il giovane israeliano, N. I., è morto in località Bocca della Selva, tra Guardiaregia (Campobasso) e Castello del Metese (Caserta). Ha avvertito un malore ed è stato soccorso da due suoi amici, due connazionali con cui era arrivato venerdì in Molise, che lo hanno accompagnato all'ospedale di Campobasso dove però è arrivato privo di vita. I soccorritori sono stati interrogati dagli agenti della squadra mobile del capoluogo molisano per capire cosa sia accaduto durante il rave party. Al pronto soccorso i medici hanno avuto qualche difficoltà a comunicare con i ragazzi che parlavano solo inglese. Il sostituto procuratore Fabio Papa ha già disposto l'autopsia che dovrebbe essere eseguita domani all'obitorio dell'ospedale molisano. Tutto lascerebbe pensare a una morte dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti, anche perché stamattina al pronto soccorso di Campobasso sono arrivati altri due ragazzi che partecipavano allo stesso rave, ai quali sono state riscontrate intossicazioni. Entrambi sono tenuti sotto stretta osservazione nel reparto di rianimazione. Giovanardi: "Perseguire organizzatori". "L'ennesimo decesso nell'ambito di un cosiddetto rave party dimostra quanto sia necessaria una continua opera di prevenzione e di repressione dei fenomeni collegati alla droga - ha spiegato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze. Si tratta ora, ha aggiunto, "di identificare e di perseguire con la massima severità gli organizzatori di questi happening, che devono in qualche modo rispondere delle conseguenze derivanti dalla violazione delle regole previste dall'ordinamento, per garantire la sicurezza nei concerti e nelle manifestazioni musicali".

NON HO MAI VISTO UNA "MULTIPLA" DENTRO UNA SMART


MI SONO CHIESTA QUANTE PEZZE DI STOFFA CI SONO VOLUTE PER FARE IL VESTITINO !!!


domenica 16 agosto 2009

Museo Egizio - Torino



Oggi 16 Agosto - Sale quasi vuote una goduria!!!

PAKISTAN: DONNE SFIGURATE CON L'ACIDO

A colpire sono mariti rivali o uomini rifiutati.
L'inchiesta di Affaritaliani.it
Sabato 06.09.2008 17:29

LE STORIE- Sabra è pakistana, ed è una delle tante 15enni vittime di un matrimonio combinato tra uomini come un "affare di famiglia". Aveva un solo problema: era troppo bella. Per questo il marito l'ha " acidificata". Perché era sua. E nessuno la doveva più guardare. Nasreen ha 24 anni e fino ad oggi ha subito 18 interventi che le consentono di sorridere ancora ma non hanno potuto impedire all'acido di portarle per sempre via quegli occhi verdi e perfetti che aveva un tempo. Così non vede più.

Kuldeep aveva 16 anni quando il marito, rientrato a casa ubriaco e con voglia di farle provare qualcosa di nuovo rispetto alle solite botte di ogni giorno l'ha colpita con l'acido. Oggi non parla e non sente. Storie vere, di questi anni, avvenute in Pakistan, in India, in Afghanistan. Una mappa geografica degli orrori dove certe barbarie sono agghiaccianti e incomprensibili.

L'ASSOCIAZIONE SMILEAGAIN- Per loro si batte Smileagain, un'associazione che aiuta le donne sfigurate a reintegrarsi nel tessuto sociale attraverso il supporto psicologico e una serie di servizi medici.

La chirurgia plastica può aiutare a recuperare i tratti di un tempo. Ma purtroppo ancora non fa miracoli. E soprattutto non può cancellare il dolore e la rabbia per una violenza senza scuse.

"Le motivazioni per questi gesti sono le più svariate"- raccontano dall'associazione di SmileAgain- "E' un atto barbarico a cui le giovani vengono sottoposte. La polizia si rifiuta di intervenire e il più delle volte i reati restano impuniti perché lo Stato protegge gli aggressori. Le donne colpite sono spesso abbandonate dalla propria famiglia ed emarginate dalla comunità d'origine".

"La nostra associazione - continua Clarice Felli, presidente di Smile Again - da sette anni si batte affinché la legge venga fatta rispettare. In Pakistan esiste una legge contro la violenza. Ma questa non prevede però una pena per chi utilizza l'acidificazione". Così l'associazione si fa carico delle operazioni delle ragazze colpite dal vetriolo. Con tanto di riabilitazione. L'anno scorso ad esempio, grazie ad un finanziamento da parte della provincia dell'Aquila alcune giovani hanno frequentato un corso di estetica ed attualmente lavorano nei centri di bellezza. " E ora"- conclude la presidente "le donne hanno sempre meno paura di denunciare le violenze subite".

Una piccola goccia nell'oceano.