SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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martedì 30 giugno 2009

DIECI MINUTI PER ME

(di Lorena B.G.)

Ho deciso: oggi mi ribello!
Ho chiuso il negozio: ho bisogno di qualche minuto tutto per me. In questi giorni sono sola, ma non riesco a riposarmi. Troppi pensieri troppe cose stupide all'improvviso, e poi c'è sempre qualche amico che ha bisogno di parlare e ti chiede aiuto. Aiuto? Ma se lo vorrei chiedere anch'io tutti i giorni in continuazione .
Comincio a camminare vado dalla parte opposta di dove abito. E'una zona che frequento poco anche se la conosco bene. Comincio a guardare i negozi, ogni fondo è occupato da un'attività di cinesi. Ringrazio l'amministrazione comunale per la decisione di rovinare il centro storico con l'invasione di queste licenze. E poi il sindaco nuovo oggi ha avuto anche il coraggio di dire che per rivalutare del centro i negozi devono rimanere aperti tutto l'anno, orario continuato e che vuole fare anche dei dopo cena.
Bravo, anzi bravissimo.
Sono stata la prima a reclamare ... ma anche noi abbiamo famiglia e la sera siamo stanchi... e poi mi dite chi viene a gennaio quando piove e fa freddo la sera dopo cena a comprare una tisana? Io penso proprio che la maggior parte se ne sta a casa propria al calduccio. E sicuramente sarà quello che farò anch'io e insieme a me tutti gli altri. Se dobbiamo uscire lo faremo per andare a divertirci da qualche parte...
Come lui del resto!!!!!!!
Continua la mia passeggiata, penso se comprerò qualcosa.
Ma le vetrine non mi attirano: sempre i soliti vestiti, le solite scarpe, le solite borse. Non mi manca niente, perchè devo comprare per forza?
Poi mi ricordo di un piccolo bugigattolo grande quanto un francobollo, la proprietaria è una signora molto anziana. Ogni tanto viene da me a comprare 50 centesimi di malva. Con il costo di questa pianta all'etto le dovrei dare solo il sacchetto, ma ogni volta faccio finta di niente e le do lo stesso 50 grammi.
E' il momento di restituire la visita.
Lo trovo, ripeto grande come un francobollo. Ogni volta che sono passata davanti non mi sembrava un disordine così accentuato.
Appena mi vede mi chiama ... signorina... sorrido. E vuole vendermi un ventaglio. Le rispondo di no che sono lì per i libri. Non ve l'ho detto? E' un negozio di libri usati, ma non perchè li ha acquistati lei usati, ma sono tutti stropicciati da quanto sono stati toccati. Il disordine è incredibile, non riesco a trovare un ordine, un criterio di esposizione. Alla fine capisco che devo solo mettermi da una parte e cominciare a guardare.
Fumetti, gialli, favole per bambini, Liala, Armony... mi ricordo adesso di aver parlato ultimamente con un amico di questi libri. Gli ho detto che non scriverò mai racconti come quelli di queste collane.
Tutti i volumi sono mischiati con borse, camicette, scarpe, ventagli, monete, spille....Non ci capisco niente.
Sono abituata all'ordine o almeno al mio disordine ordinato. Non sono una maniaca, spesso quando in casa mi chiedono dove sono le cose rispondo sempre... per esserci ci sono, prima o poi le troveremo... la casa mangia ma poi restituisce tutto...
Veramente ci sono cose che ho cercato tanto, ma la casa le ha trovate così gustose e negli anni le ha digerite così bene che non le ho più trovate.
Ma per questo non sono impazzita.
Non riesco a vedere niente: in basso davanti ai libri c'è di tutto, quelli in alto sono girati e non ho voglia di guardarli uno ad uno, rimangono solo i due scaffali centrali ad altezza d'occhi. Non arrivo in fondo a nessuna fila di scaffali dalle scatole davanti, ma come fa a vendere se i clienti non riescono a vedere? Mentre sono lì devo affrontare gli scaffali, le borse appese, le scatole in mezzo ai piedi e la vecchina che ogni secondo mi chiede se voglio comprare il ventaglio. Forse azzardo un'ipotesi: ma è un po' rinco....? In mezzo a questi volumi non c'è un manualetto che spiega come far pace con il cervello?
Decido di andarmene, ma non voglio prima di avere preso qualcosa e lasciato qualche soldo. Alla fine nascosti ho trovato due libri... NUOVI, COMPLETAMENTE NUOVI e li ho comprati per 1 euro l'uno.
Le ho promesso che sarei ritornata. Forse troverò ancora qualcosa, ma prima dovrò fare un po' di tantra, yoga, training autogeno, ritiro spirituale in qualche sperduto eremo, ... avete qualche altra proposta?
Ho pensato anche al cilicio, ma per riaffrontare in quei cinque metri quadrati nuovamente quel disordine mi sembra veramente troppo!

PSICHIATRIA, PSICOLOGIA

PSICHIATRIA
Parte della medicina che studia e cura le malattie e i disturbi mentali.

PSICOLOGIA
Scienza che studia la vita e l'attività psichica, il suo sviluppo e le manifestazioni coscienti o inconsce ad essa connesse.

RIFIUTI HI-TECH


Mentre le aziende non si sono ancora ben organizate a offrire un servizio di gestione del Raee, arrivano i primi Consorzi.
Sul nascere ha messo in crisi in molti il Decreto legislativo 151/2005, che attribuisce ai produttori la responsabilità di finanziare e gestire la raccolta e il trattamento dei Raee, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Una piccola grande rivoluzione nel mondo della gestione dei rifiuti, che ha coinvolto anche i cittadini, responsabilizzati a portare le apparecchiature da smaltire nelle piazzole di raccolta.Un servizio pagato con il cosiddetto visible fee, un sovrapprezzo applicato al costo del bene al momento dell'acquisto e versato dal produttore sotto forma di ecocontributo per lo smaltimento dei Raee.

Tutto così semplice? In realtà sul fronte delle imprese il meccanismo non è ancora del tutto oliato. Basti dire che continuano a slittare i decreti attuativi che regolano fino in fondo i doveri delle aziende, ovvero provvedere allo smaltimento delle vecchie apparecchiature e garantire il ritiro dell'usato ai cittadini che fanno nuovi acquisti. La gestione dei rifiuti elettronici comunque avanza. Secondo il primo Rapporto di sostenibilità pubblicato da ReMedia, il principale sistema per la gestione dei rifiuti Raee, per l'anno 2008 sono state recuperate 17.150 tonnellate di materie prime, risparmiate 8.500 tonnellate equivalenti dipetrolio, evitate 73.500 tonnellate di CO2 ed è stato recuperato l'85% dei materiali raccolti.

lunedì 29 giugno 2009

SCUOLA? STANCHEZZA

Se stasera vi dicessi che sono stanca? Mi credereste? Eppure la mia non è stanchezza fisica, ma stanchezza dovuta alla vita.
Oggi pomeriggio ultimo Consiglio d'Istituto prima delle vacanze. Tema affrontato, oltre ad altre voci, il bilancio e l'approvazione del regolamento della scuola.
La ragioniera è sempre la prima in questi casi ad affrontare tutti noi.
Ma cosa deve affrontare?
Genitori che sono a sedere ad ascoltare, professori o maestre che sanno meglio di noi come funziona la scuola pubblica in Italia?
Non sto qui ad elencare tutte le problematiche legate alla nostra Istruzione, quanti di voi non si ricordano i cortei e le proteste fatte nei mesi scorsi quando il ministro Gelmini uscì fuori con l'ultima trovata all'italiana sulla scuola?
Io che ho sempre sognato l'amore, una vita tranquilla, gioiosa mi ritrovo invece tutti i giorni a combattere la cruda realtà.
Lasciamo stare l'amore, la gioia, ma è il dover affrontare ogni giorno gli scogli di questo mare in tempesta, un mare che non si agita da solo, ma per un qualche oscuro mistero c'è chi ha creato una macchina si diverte a creare uragani, a dare origine a disastri.
Oggi pomeriggio avevo cominciato a leggere un libro, una cosa nuova per me: m'interessava molto. Ho rimandato tutto a stasera dopo il Consiglio, dopo la cena.
La verità? è che non riesco a riaprirlo. Quel libro, l'argomento trattato adesso mi sembra così futile rispetto alle notizie di oggi pomeriggio.
Soldi per la scuola? Non ci sono, non esistono più. Ci sono alcune voci che sono passate da baget di 10.000 euro a 2.006 euro, sì ho scritto bene il 6 finale. Addirittura i soldi chiesti per rimodernare un po' la biblioteca? Siamo passati da 3.000 euro a 614 euro che devono comprendere anche materiale di cancelleria, sempre per la biblioteca.
RIDICOLO!!!! io vorrei solo sapere tutti i soldi che paghiamo dove vanno?
Provo a fare qualche ipotesi?
Invece di usare le auto ci sono persone che usano gli aerei?
Invece di avere la musica nell'aereo si prende direttamente un cantante come autoradio?
Al posto della televisione si devono ingaggiare personaggi dello spettacolo per fare balletti o altra roba? I nostri soldi finisco tutti a p.....e?
E scusatemi ma ci voleva proprio.
I nostri ragazzi mi dite che tipo di istruzione riceveranno e ricevono? I famosi programmi richiesti dal Ministero vengono fatti regolamente dal corpo insegnante, ma soldi per poterli affrontare non ci sono e quindi vengono fatti relativamente.
Soldi per le supplenze straordinarie? E dove sono? Nel mese di giugno alla nostra Materna i bambini di due classi sono stati divisi in altre sette perchè i soldi per le maestre, cioè le supplenti non c'erano.E così è successo anche quest'inverno a mia figlia alle elementari.
Pochi giorni è vero, ma intanto non hanno portato avanti i programmi e hanno perso tempo prezioso.
Sbaglio o si dice da tanto tempo ... FUGA DI CERVELLI ALL'ESTERO..., ma che ci stanno a fare qui? La nostra università? E' talmente obsoleta che uno studente è bravo solo perchè da solo legge altri libri per conto suo.
E' inutile che i ragazzi si laureino nelle migliori università quando poi gli viene chiesto chi è Petrarca non sanno nemmno se è un pesce o un motorino!
Ma che futuro hanno i nostri figli se tutto è legato sempre e solo ai soldi?

STASERA PENSO SOLO UNA COSA: CHE CI STANNO PRENDENDO IN GIRO E NEMMENO IN MANIERA TANTO NASCOSTA !

Buonanotte, se adesso riuscite a dormire tranquilli.

TUTTO NORMALE....

(di Lorena B.G.)

SECONDA PARTE

(continua...)
..............

C'era stata una richiesta di intimità fra loro, intimità che per lei avrebbe chiuso il cerchio del loro rapporto, che per lei era una cosa tanto naturale fra due persone che si amano.Lui invece li trovava... come li trovava?
Disse delle cose, in effetti non aveva mai proposto di andare oltre.
Aveva sempre rimandato a giorni futuri, senza fretta.
Ma lei non capiva, gli disse che se avesse spiegato meglio forse avrebbe potuto accettare i motivi, magari insieme avrebbe potuto anche provare a capirli.
Ogni giorno provava a comprendere come si può amare una donna e, contemporaneamente, non desiderarla. Anzi peggio rifiutarla.
Cominciò a dirle che voleva ritagliarsi dei "momenti di libertà individuale".
Momenti che veramente lei non capiva.
Cosa voleva dire quell'espressione per una coppia che già s'incontrava raramente: indipendenza, libertà?
Oppure sarebbe stato più sincero se avesse voluto dire che voleva stare da solo?
Forse aveva conosciuto un'altra e non voleva più lei? Ma se era così perchè non interrompere e basta?
La sua amica aveva altre idee ... tutto normale! Sai gli uomini hanno bisogno dei loro spazi, anche di andare al bar con gli amici, una partita di calcetto, un aperitivo, una chiaccherata in piazza... spazi dove noi non dobbiamo esserci....
Ma a lei non andava giù. Aveva cercato nonostante la lontananza di dividere sempre tutto.
Lei gli raccontava la sua giornata, come se lui fosse lì e renderlo partecipe del suo tempo. Spesso gli descriveva anche i suoi sentimenti, il suo modo di vedere le cose.
Le emozioni che provava verso altre persone. I suoi desideri, i suoi sogni,i regali che faceva agli amici. Tutto perchè lui si sentisse parte della sua vita totalmente, senza riserve senza segreti.
La parola esatta fino a quel momento era stata "condivisione".
Ma ultimamente era diventata "con-divisione", e la parola "divisione" era saltata sulle tre lettere "con" come fosse una torta al cioccolato e se l'era mangiata.
....Tutto normale?... chiese lei piangendo all'amica... secondo te è tutto normale?....Un giorno per caso erano capitate in un bar. Avevano voglia di chiaccherare un po' di raccontarsi tante cose. Presero un caffè, e poi un tramezzino. Volevano stare lì insieme più che potevano e dopo un po' si alzarono e scelsero un dolce al cucchiaio. Così nessuno dei camerieri avrebbe potuto dire niente che occupavano un tavolo mentre c'erano altre persone che aspettavano. La vita le aveva allontanate, lavori diversi, ma la loro amicizia era rimasta immutata. Al telefono si dicevano alcune cose, ma ogni tanto era obbligatorio questo appuntamento per fare il riassunto di tutto e magari spendere più parole per chiarire. Anche per ridere un po', come quando erano bambine che si chiudevano in camera e lì passavano pomeriggi interi prima a giocare con le bambole inventando storie e poi da adolescenti e sognare amori impossibili con i ragazzi conosciuti.
Il lavoro le aveva divise, ma non la vita. Si volevano bene come due sorelle, anzi molto di più.
Sapevano che niente e nessuno avrebbe mai potuto separarle.
Si confidavano tutto: ogni segreto, ogni amore, ogni dubbio.
E aveva cominciato proprio con lei a parlare di questo.
I ragazzi che aveva avuto prima non si facevano certo pregare per darle un bacio, per allungare le mani e toccarla e poi, se il rapporto era più serio, anche andare a letto insieme. Lei vedeva questo toccarsi e cercarsi come la conclusione di un "patto d'amore". L'atto sublime che portava due persone ad avvicinarsi così tanto che poi da sposati si cerca un figlio.
Non c'erano stati molti uomini nella sua vita, ma qualcuno era stato più importante.
Così importante che aveva desiderato una vita insieme, una casa, un gruppo di amici comuni con cui incontrarsi.
Ma quasi tutti si erano allontanati alla fine. Forse per un po' questo sogno era vivo, lei lo viveva come possibile, poi forse cominciavano i problemi: se in ufficio lui guardava un'altra, se cominciava dare segni di debolezza o di stanchezza.
Se rifiutava di andare a mangiare fuori.
Tutte scuse banali, ma che per lei diventavano importanti. Parlando con la sua amica aveva cercato di capirsi, di spiegare il perchè del suo comportamento.
E' chiaro che dopo un po' di tempo a furia di scenate, musi lunghi e risposte un po' troppo sopra le righe gli uomini si allontanavano.
E siccome l'ufficio aveva diverse filiali chiedevano tutti il trasferimento e quindi non doveva nemmeno affrontare il dopo di un rapporto finito. Loro erano tranquilli e lei invece rimaneva con tanto amaro in bocca, ma soprattutto non sapeva mai che, se si fossero continuati a frequentare, anche se giornalmente in quell'ambiente, forse sarebbe potuta ricominciare. Non aveva mai avuto cioè la possibilità di dire mai a nessuno... scusa, ho sbagliato... non li vedeva più e basta.
Erano arrivate entrambe alla conclusione che nonostante tanti discorsi, poi il problema forse era lei! Lei che desiderava stare con un uomo, costruire un futuro insieme e contemporaneamente forse aveva paura delle responsabilità che comporta una vita da condividere.

(continua...)

domenica 28 giugno 2009

TUTTO NORMALE.....


(di Lorena B.G.)

PRIMA PARTE

Che armonia si era creata tra loro, come un accordo musicale!
Se lo avessero trovato scritto nei bigliettini dei baci Perugina avrebbero fatto una risata.
Alcune volte la voglia di stare insieme, di sentire la voce dell'altro.... erano così in sintonia che quando telefonavano componevano contemporaneamente i numeri sul cellulare, cosicchè alla fine la linea risultava occupata e non riuscivano a comunicare. Aspettavano qualche minuto poi ricominciavano un'altra volta e un'altra volta il numero non era libero e così avanti per tre quattro volte.
Una corsa innocente, fatta di voglia, fatta di amore. Aspettavano ancora che fosse l'altro a farsi vivo, guardando magari il cellulare e aspettando il suono della chiamata, ma alla fine cedevano alla fretta e si decidevano a mandare un sms. Anche questo nello stesso istante. Ma se uno era più veloce dell'altro o il messaggio era più corto, ecco che arrivava il segnale e l'altro sms rimaneva a metà.
Lui era sempre più svelto, lei sorrideva mentre leggeva, mentre il suo era rimasto incompleto nelle bozze. Lo cancellava e rispondeva e così andavano avanti per un po'.
I loro sensi, la loro armonia era così sviluppata che era diventata una dolce gara a chi cercava di anticipare l'altro.
Spesso i loro desideri si sovrapponevano e insieme dicevano le stesse cose, quasi le stesse parole.Come era cominciato il declino? E chi lo sa?
Ad un certo punto i numerosi sms, le infinite telefonate erano diminuite ogni giorno che passava. Sempre più corte, sempre più rade, alla fine quasi inesistenti.
Erano rimasti tre sms al giorno per darsi "il buon giorno, il buon pranzo e la buona notte". Tre sms che non significavano più niente, non c'era amore non c'era odio solo questo stupido legame che la esauriva e basta.
Lei si svegliava la mattina con la speranza che quel giorno cambiasse tutto e ritornasse come prima, ma poi sentiva il suono del cellulare, leggeva e l'incubo cominciava. Ore ad aspettare tra un sms e un altro. Aveva provato a chiedere di più, ma non aveva ottenuto risposta solo un semplice ...ho bisogno di pensare, vorrei un po' di spazio...
Spazio? Ma se i loro incontri già radi erano diventati inesistenti negli ultimi mesi.
Spazio? Per fare cosa se per tutta la giornata lei non sapeva lui cosa stava facendo?
Spazio? Per pensare a scrivere le stesse parole del giorno prima in pochi secondi?
Non riusciva più a capire quando era cominciata questa discesa.
Lui aveva cominciato a dare risposte strane a domande semplici. Quando lei aveva chiesto di cessare questa cosa assurda lui si era ribellato, ma poi andava avanti peggiorando.
Quei tre sms erano diventati un incubo, lei li chiamava la "sindrome della stampella". Ne aveva parlato un giorno con un amico e lui le aveva detto che esisteva un problema chiamato "ANGORE ", ma che spesso non veniva preso in considerazione da nessuno. Non si trovava spiegato efficacemente in nessun vocabolario, ma lei scoprì una frase che significava molto:...
...E se voi l'amate, come voi solete, perchè indugiate tanto il desiderio suo, e l'angore che ella ha sì grande di vedervi?.... (Omel. Orig. 287 (C)
C'era stata una richiesta di intimità fra loro, intimità che per lei avrebbe chiuso il cerchio del loro rapporto, che per lei era una cosa tanto naturale fra due persone che si amano.
Lui invece li trovava... come li trovava?
(continua....)

HO TROVATO.....


.....scritto questo stasera. Bellissimo!
(dal Talmud)

State molto attenti a far piangere una donna,

che poi Dio conta le sue lacrime!

La donna e' uscita dalla costola dell'uomo,

non dai piedi perche' dovesse essere pestata,

non dalla testa per essere superiore,

ma dal fianco per essere uguale....

un po piu' in basso del braccio per essere protetta,

e dal lato del cuore per essere Amata.

OGGI

FIDATI DEL CUORE.
(Lorena)

sabato 27 giugno 2009

RIBOLLITA


INGREDIENTI
(per 6 persone)

* 300 gr Pane casalingo raffermo
* 400 gr Fagioli bianchi secchi
* 1 Cavolo nero
* Mezzo cavolo verza
* 3 Mazzetti di bietola
* 2 Patate
* 2 Carote
* 2 Gambi di sedano
* 2 Cipolle
* 1 Cucciaio di conserva
* Olio di oliva
* Sale e pepe

Lessate i fagioli in 2 litri d'acqua fredda, passatene circa i tre quarti rimettendo la purea ottenuta nel brodo di cottura. In un'altra pentola fate rosolare in 8 cucchiai d'olio una cipolla tritata. Quando la cipolla appassisce unite la conserva diluita in acqua calda o brodo. Aggiungete le carote e il sedano a fettine, le bietole e i due cavoli tagliati a listarelle, la patate fatte a grosse fette.
Salate e pepate e fate cuocere, col coperchio, per alcuni minuti, quindi versate nella pentola tutto il brodo dei fagioli.
Fate cuocere a lungo, poi quando tutte le verdure sono ben cotte, aggiungete il pane tagliato a fettine e i fagioli interi.
Fate sobbollire per 10 minuti e spegnere il fuoco.
Rimestate e lasciate intiepidire.
Versate la zuppa in una pirofila, cospargetela con fettine di cipolla, pepe e un filo d'olio.
Passatela in forno ben caldo finchè la cipolla sarà ben dorata.
Prima di servirla aspettate qualche minuto.

ToScAnIsInAsCe


I bimbi di una classe delle elementari di una scuola cattolica vengono fatti allineare per il pranzo: c'è un vassoio di mele esposte con un bigliettino che dice:"Prendetene solo UNA. Dio vi guarda"
Lungo la fila ad un altro tavolo c'è una pila di dolcetti al cioccolato.
Un bimbo mette un bigliettino con scritto:"Prendete tutti quelli che volete. Dio sta guardando le mele".

BUONGIORNO !!!!


Ciao.

Sono qui con poca voglia di finire di vestirmi.Tra meno di mezz'ora parto per andare a prendere mia figlia in montagna. Ieri sera la bella notizia: si è lavata poco, ha mangiato schifezze, non ha studiato, e ancora non so cosa mi si presenterà quando arrivo.
Naturalmente mi sono già fatta un programma. Finite le coccole, mangiato qualcosa, andrà sicuramente sotto la doccia subito con cambio completo dalla testa ai piedi: rivoglio mia figlia bella pulita e profumata.
Già mi vedo arrivare e non riconoscerla: tutta spettinata sporca e trasandata.
Mamma mia!Non ci voglio pensare.
Da qualche parte nella lavanderia dovrei trovare un bruschino, ma non quello di saggina delle lavandaie di una volta e nemmeno quello per il manto dei cavalli, io parlo di quello con i denti di metallo per togliere la ruggine dal ferro!!!!
Ieri sempre giornata strana ho scritto un'email ad un amico, ma rileggendola e ripensandoci non c'era tutto quello che volevo dire. Ma ci sarà modo e occasione di riparlarne. E' stata una lettera difficile, in cui avrei voluto dire tante cose e poi ho ridotto tutto all'essenziale.
Ma l'essenziale spesso non dice.
So comunque che i nostri sono discorsi aperti che non finiranno mai.
Il suo giudizio è molto prezioso per me.
Ho interpretato delle parole in un modo e poi riguardandole sono parole .... da essere accettate con amore.
Adesso vado, il tempo passa ed io sono ancora qui in ....diciamo mezza vestita, però il profumo me lo sono già messo!

Ciao buon fine settimana a tutti bacioni

Ma?

venerdì 26 giugno 2009

DIZIONARIO, VOCABOLARIO

DIZIONARIO
Raccolta ordinata e generalmente alfabetica di voci e locuzioni, compilata con diversi criteri e per diversi scopi.

VOCABOLARIO
Testo nel quale sono raccolte, definite e illustratec on esempi, le parole di una lingua ordinate in ordine alfabetico.

DOVE SIAMO ARRIVATI !!!!!!! MI CHIEDO : MA E' TUTTO REGOLARE?

INDOVINELLO (2)

La soluzione del terzo indovinello è stata trovata dal nostro Lino.
E' appunto L'OMBRA.
A questa velocità finiremo velocemente tutti gli indovinelli!
Comunque bravi, anzi bravissimi.
Ora aspetto anche che SANDRO indovini qualcosa.

Mi dimenticavo....Indi ha accettato di baciare Primo, ma solo se riuscirà a vincire 5 ,e dico 5, partite di scacchi una dietro l'altra, senza patte in mezzo.
Devono essere 5 consecutive.
Ciao

giovedì 25 giugno 2009

INDOVINELLO

Il secondo indovinello è stato risolto ancora dal nostro amico Primo. Ha accettato di baciare Indi.

Di fronte a questa richiesta Indi però si è dimostrato titubante e ha detto ...CI PENSERO'...

Porterà la notte consiglio al nostro amico? Gli sviluppi domattina, Vi terrò aggiornati!

LA SOLUZIONE è IL PETTINE.

Rimane ancora il primo indovinello.

LETTERA AD UN NUOVO AMICO


(di Lorena B.G.)

Carissimo,
quante volte ti è sembrato di essere entrato nella vita dalla porta sbagliata?
Non le conti nemmeno più, vero? Posso solo dirti che non sei solo, tanti ti tengono compagnia. Anche quelli che apparentemente sembrano fortunati o sicuri della loro vita e delle loro scelte.
Per quel poco che conosco di te c'è sicuramente nel tuo modo di fare una ricerca di qualcuno o qualcosa che ti dia sicurezza, che ti faccia compagnia. Tu dici che vuoi goderti la vita. Bene.
Ma con quali regole? Sei immerso nel mondo come tutti gli altri e come loro nuoti in questo "mare in tempesta". Uso la parola tempesta perchè nessuno ha una vita piatta senza scossoni. Il tuo muoverti ti fa avvicinare ad altri ed è qui che cominciano i problemi.
Non so se è questa tua nuova libertà che ti fa pensare di poter essere libero di fare quello che vuoi, ma soprattutto di poter fare quello che pensi. Ci sono regole non scritte che governano il mondo e chi non le sa leggere è destinato ad essere allontanato e a vivere la maggior parte del suo tempo in solitudine.
E sai quando te ne accorgi? Quando ritorni a casa, durante il fine settimana o le feste. Questi sono i momenti peggiori, quando ti ritrovi solo e nessuno è accanto a te.
Il tuo essere entrato in contatto con altri non ti ha dato il permesso di credere di poter entrare nei loro giochi. Come tutti ci sono dei posti dove hai ingresso libero, altri dove non sei invitato, altri ancora devi accontentarti di guardare da oltre la rete.
Ci sono rapporti consolidati, altri in via di sviluppo, altri ancora che non si sa mai che direzione possano prendere, ma tu non puoi farne parte: sono contatti iniziati prima di te. E quando tu provi a entrare e uno degli altri si accorge che stai rompendo l'equilibrio già esistente, ecco che vieni allontanato.
Non rimanerci male, un po' te le sei voluta. Sapessi quanto è difficile nella vita capire che non si può andare dove si vuole, ma soprattutto con chi si vuole.
L'aver accettato la tua vicinanza non è detto che ha fatto accettare la tua presenza.
Il tuo muoverti è gentile educato sempre pronto e disponibile, ma come sempre c'è un ma.
Finchè non ti verrà concesso di avvicinarti, questo tuo fare non ha futuro.
Non devi pensare perchè sei gentile o fai complimenti o dici ti voglio bene, una donna può cancellare con un colpo di spugna la sua vita, i suoi affetti, le speranze del suo futuro, per ascoltare le tue parole. Per farsi sentire ci vuole tempo e tanta pazienza.
Spesso il tuo modo di fare può essere scambiato per azioni che sono state fatte da altri, e anche il tuo negare non fa cambiare idea, perchè la tua azione persiste.
Anche se paragonarti ad altre persone può dare fastidio è questo pensiero che generi o provochi, e per questo non puoi offenderti. La tua azione viene associata ad un' altra persona, ad un momento che può essere stato doloroso e che non vuole essere più vissuto.
Il tuo carattere ti porterà ad aiutare altri che hanno bisogno e sai cosa mi è sembrato in questi giorni? Che fra tante persone che ti hanno "rifiutato" e con le quali non sei riuscito a iniziare un rapporto, tu finirai nel letto invece di quelle che hanno bisogno. Quelle che tu ti adopererai per aiutarle e che siccome non hanno niente da perdere se non quello di ottenere la cosa per cui sono in contatto con te, faranno anche le "carine". Tu te ne renderai conto sicuramente, ma pur di non rimanere solo accetterai anche questo surrogato di rapporto. Salvo andare un'altra volta in bagno e accorgerti che prima di te c'è stato qualche altro.
L'amicizia, la confidenza sono cose per cui si deve combattere: nessuno ti regala niente. Sapessi quante volte sono caduta in questa trappola!
Ogni volta che ero sicura di avere in pugno il mondo, ho sempre ricevuto lo schiaffo più grosso che potessi avere, sapessi quante volte ho dovuto chinare la testa perchè non era come mi ero illusa.
Ogni volta che ho dormito una notte tranquilla, il giorno dopo è scoppiato il temporale più grosso della mia vita.
Le regole non scritte vanno capite, intuite, spesso si imparano sulla propria pelle, soprattutto le impara in maniera violenta chi ha un cuore grande che desidera amore. E darebbe la propria vita per amare ed essere amato almeno una volta con tutto il proprio essere in maniera totale.
Il tuo cammino è appena iniziato, non rovinare quel poco che hai fatto di buono. Sei un uomo con il cuore grande che non solo vuole amore, ma ne può dare tanto, ma.... alla persona giusta. Adesso lo dai a destra e sinistra senza pensare. Non è che elargendo a piene mani raccoglierai a piene mani, spesso non si raccoglie niente.
E' vero che dopo le nostre chiaccherate qualcosa sta cambiando, ma per il tuo bene non fossilizzarti solo con la persona che già ti ha detto no. Guardati intorno: comincia a gettare le reti come un pescatore, e qualche volta crescere delle solide amicizie è meglio di un amore che poi si dimostra fallace.
La vita è una scala: si deve salire un gradino per volta e spesso bisogna fermarsi per molto tempo prima di affrontare il successivo.
La cima? Nessuno sa dov'è la cima o la fine, ma bisogna andare avanti.
Ogni scalino è di altezza diversa, di difficoltà diversa, ma sta solo al nostro coraggio, alla nostra perseveranza. Non è una cosa da poco o facile, nessuno lo dice: solo gli stupidi, quelli che credono che le cose siano facili.
Mai affrontare di corsa niente, si rimane lì da dove siamo partiti, mentre gli altri vanno avanti.
Sai ultimamente sono stata a Venezia e in Piazza San marco ho visto le due famose colonne. Si ergevano diritte contro il sole incuranti di chi gli passava sotto e le fotografava. Mi sarebbe piaciuto essere come loro, testa alta, incurante dei turisti, immobili nei secoli eppure così vive da sfidare tutti anche il tempo e il logorio. Imperturbabili.
Se capiterai a Venezia dagli un'occhiata anche tu e nella loro staticità possono insegnarci tante cose.
Sembrano messe lì come le Colonne d'Ercole. Cosa troverai una volta che le oltrepasserai? Solo il tempo e la pazienza te lo potrà dire.

Ciao, buona giornata "

Il Bacio




Mosè non morì quando vide in faccia Dio (Es 33,11), ma quando dio lo bacia. La comunicazione totale on Dio l'amore infinito che toglie la vita terrena ma ti unisce a Dio.

Nello Zohar si legge "Perché mai Salomone ha voluto introdurre espressioni di amore tra il mondo di Dio e quello degli uomini e ha usato, iniziando la lode all'amore tra di loro, il termine "Mi baci!"? Invero si è già spiegato, e così è in realtà, che non esiste amore tra due che aderiscono l'un l'altro se non nel bacio ed il bacio si dà con la bocca, che è la sorgente del soffio e il luogo da cui esso esce. Quando si baciano l'un con l'altro i soffi aderiscono questi a quelli e diventano una sola cosa. Allora l'amore è uno!" (Zohar Terumà).


E che dire di Lc 7,45 "Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi". La peccatrice bacia Gesù il fariseo no, nel prostituirsi la meretrice non bacia mai, campa donando il suo corpo ma non i suoi baci che riserva solo a Gesù esprimendo così il suo vero amore, cosa che non fa il fariseo.

Giuda tradisce con un bacio, ma il suo bacio è di inganno e non da l'amore anzi lo porta a non credere più in Gesù e quindi nell'amore tanto che pur pentendosi nn trova pace e va a suicidarsi.
Il bacio è il massimo segno della fede segno caratteristico dei cristiani: "Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo" (Rom 16,16); "Salutatevi l'un l'altro con bacio di carità" (1 Pt 5,14); e i cristiani si dovranno salutare con un bacio santo, en philémati haghìo.

"Dio ha parlato con noi faccia a faccia, come un uomo che bacia il proprio amico" (Targum Shir Ha-Shirim), ed è detto anche che "le parole della legge furono date attraverso un bacio" (Cantico Rabba).


Ecco perchè posso baciare Indi come posso baciare chiunque.

AMORE " TOSSICO "

(di Lorena B.G.)

QUARTA E ULTIMA PARTE

Andarono a vivere nella stessa casa.
La pace però non durò molto. Lei si accorse che qualcosa stava cambiando ogni giorno, qualcosa in lui era peggiorato.
Smise di andare allo studio e convinse anche lei a rimanere a casa.
Meno male che i figli continuarono le cause senza opporsi, anzi sembravano quasi sollevati che il padre non ci fosse più.
All'improvviso in momenti banali creava situazioni assurde di scontro, sempre per episodi di gelosia: inutili, inconsistenti, anche quando erano in casa da soli, magari a tavola.
Aveva cominciato a bere. Pretendeva che nel frigorifero ci fosse sempre della vodka. All'inizio una bottiglia, poi un giorno aprì il frigorifero e ne trovò cinque.
Si spaventò: forse quando la moglie e i figli non opposero resistenza doveva capire che c'era qualcosa che non andava e che loro erano contenti che lui si allontanasse.
Cominciò a vivere notti di ansia e panico, chiusa nella camera da letto dopo che lui aveva bevuto e dopo che una volta l'aveva picchiata.
Ebbe paura di passare una vita così.
E riaffiorarono i soliti dubbi che tanto l'avevano attanagliata negli anni precedenti: problemi oggettivi di differenza d'età, difficoltà ad avere figli, i suoi genitori contrari che l'angosciavano, tutti che anche se non conoscevano la realtà nascosta della loro storia si vedeva che non erano contenti.
Voleva davvero affrontare tutto questo?
Ritornò dalla psicoterapeuta: ricominciò l'assunzione dei farmaci.
Nella sua vita stava precipitando tutto, se prima non era felice e ossessionata dai sensi di colpa, adesso doveva vivere una realtà che non le lasciava scampo.
Aumentò da sè il dosaggio dei farmaci che le aveva prescritto il dottore. Passava la maggior parte delle ore intontita e a letto.
Trascurava se stessa: si vedeva dal suo aspetto: vestiti non stirati, anche con macchie, capelli poco curati e unghie...le unghie se le mangiava, si vedevano appena.
Prima veniva additata dalle sue colleghe d'ufficio per la sua eleganza e per la cura della sua persona. Molte la invidiavano perchè riusciva ad essere sempre in ordine anche la sera dopo una dura giornata di lavoro.
Un giorno lei cercava un bicchiere d'acqua per ingerire le sue compresse, lo trovò sul tavolo di cucina. Senza pensarci due volte bevve tutto d'un fiato per accorgersi subito che non acqua ma vodka.
Pochi minuti dopo la colse un senso di beatitudine che non aveva provato finora. Si addormentò così sul divano per alcune ore.
Quando si svegliò rimpianse quell'euforia che aveva avuto prima di dormire: cominciò anche lei a bere.
Almeno iniziò a ingerire ansiolitici e vodka: un cocktail spaventoso.
Cadde in uno stato di eccessiva sonnolenza.
Quando si alzava sembrava una drogata in cerca di una dose, spesso non si accorgeva nemmeno di dove era e si sdraiava lì a dormire.
Il letto, la poltrona, la vasca da bagno, il pavimento: ogni luogo era buono.
I genitori ormai erano disperati: la madre andava ogni tanto a casa per pulire un po', soprattutto per togliere le bottiglie che ormai erano dappertutto.
Mentre lui ubriaco stava sempre in una poltrona e con la bottiglia in mano, lei invece sembrava un animale.
Girava per casa con una dose eccessiva di farmaci in tasca, la custodiva gelosamente e la toccava sempre come se avesse paura che qualcuno mentre lei dormiva gliela sottraesse.
Il cocktail che ormai s'era abituata a ingerire prima o poi avrebbe fatto sicuramente effetto nel suo organismo. E infatti un giorno la madre la trovò che vomitava sangue.
Fu portata subito in ospedale e le riscontrarono un'emorragia gastrointestinale.
Dopo qualche giorno fu dimessa.
I suoi genitori, le sue amiche insisterono perchè andasse a casa con loro e non tornasse più da "quell' "ubriacone", come lo definirono.
Ma ormai questo amore era "tossico" come aveva detto il suo amico tanto tempo prima: dipendeva dall'alcool e dai farmaci come ormai dipendeva dalla presenza di lui.
Ritornando a casa le sembrò di poter ricominciare daccapo, poter iniziare una nuova vita: forse aveva capito che stava sbagliando e voleva recuperare: basta farmaci, basta alcool e da ora in poi avrebbe aiutato anche lui a smettere di bere.
Nei giorni seguenti con pazienza diminuendo piano piano le dosi lo riportò ad uno stato di lucidità tale che finirono a letto. Si amarono come i primi giorni, almeno questo sembrò a lei, ma lui ormai era solo un guscio vuoto e tutto quello che l'aveva fatta innamorare non c'era più.
Le sue mani, quelle mani che quando l'abbracciavano sapevano sempre darle piacere, la stringevano così forte che le lasciarono dei lividi. Furono rapporti violenti, crudeli, quasi animaleschi. Niente di tutto l'amore e la tenerezza che c'era stato i primi tempi.
Tutto quello che lui faceva la spaventava, ma non riusciva a trovare la forza per andare via.
L'alimentava la speranza che tutto cambiasse, che se lei gli avesse dimostrato il suo amore rimanendogli accanto lui sarebbe cambiato, sarebbe tornato l'uomo che l'aveva sedotta.
Andò avanti così per qualche settimana, fino a quando un giorno ritornò a casa dopo che era uscita per prendere il pane e lo trovò ancora una volta ubriaco con la bottiglia in mano.
Era seduto sulla poltrona le gambe aperte e le braccia penzoloni in mezzo che reggevano la bottiglia. Alzò appena gli occhi, ma lei notò subito che lo sguardo era cattivo.
Non disse niente solo le si avvicinò e cominciò a picchiarla con calci e pugni. Non sapeva nemmeno dove colpiva, sembrava che qualcosa di oscuro, di maligno avesse scatenato tutta la rabbia, tutto quell' odio assurdo. Lei non si difese, lo guardava allibita come se tutto l'amore che c'era stato in quei giorni fosse stato solo un sogno, un'allucinazione.
Lei fece solo un gesto: mise le mani sulla pancia per difendere qualcosa.
E prima di svenire disse soltanto... il nostro bambino....
Quel bambino che lei avrebbe voluto, di cui aveva avuto tanta paura ad avere prima con lui, quel bambino che era stato concepito in un momento tanto particolare ...
Prima di svenire le cadde una lacrima: l'unica che aveva dentro di sè.

In esclusiva le tracce dei temi della maturità



Tipologia A – Analisi del Testo


Italo Svevo, la Senilità 1898 il secondo romanzo Aron Hector Schmitz appare sull'Indipendente a puntate a spese dell’autore non danno il successo sperato.

Tipologia B – redazione di un “saggio breve” o di un “articolo di giornale”

1. Ambito artistico – Letterario
I rapporti della libera filosofia nei confronti della fede attraverso i grandi filosofi del 900. Il concetto di nuovo uomo di Nietzsche e la dura critica del filosofo verso il cristianesimo e le religioni espletato nell’opera, “Così parlò Zarathustra” e proseguito in “L'anticristo”. Il misticismo di Julius Evola nel saggi sull’idealismo magico e di come l'insegnamento magico ed esoterico è ancora inteso in funzione del massimo potenziamento dell'Io.

2. Ambito socio – economico
La fiducia e l’ottimismo è motore di crescita economica, tema tornato alla ribalta in seguito alla crisi recente con successivo deprezzamento di prodotti e servizi conseguente agli allarmismi ingiustificati dei media.

3. Ambito storico – politico
I grandi amori dei grandi personaggi storici: gli appetiti sessuali di Giulio Cesare, le tresche di Napoleone Bonaparte, la sfrenata vita sessuale di Lenin, le amanti di Benito Mussolini e gli amori di Adolf Hitler. Come il rapporto con il sesso è inversamente proporzionale con la capacità di essere un leader.

4. Ambito tecnico – Scientifico
“É stato come trovare l’arca dell’alleanza per gli archeologi” ha detto lo scienziato Jorn Hurum durante la cerimonia presso il Museo Americano di Storia Naturale. “É l’equivalente scientifico del Santo Graal. Il fossile sarà probabilmente illustrato in tutti i libri di testo per i prossimi 100 anni”. Il suo collega Jens Franzen, ha definito la scoperta “l’ottava meraviglia del mondo”. Questi sono stati i commenti ufficiali quando il fossile di Ida come è stato battezzato è stato svelato al mondo, l’anello mancante dell’evoluzione è un importante ritrovamento che dai media italiani è stato completamente ignorato.

Tipologia C – Tema di argomento storico
Le lotte sociali dei neri d’America dalla guerra civile americana, passando per Martin Luther King e Kennedy un insieme di avvenimenti storici sociali e politici che hanno portato all’elezione del primo presidente degli stati unititi di colore. Come è cambiata la condizione di vita delle minoranze razziali negli USA e quando anche la misoginia si farà da parte aprendo una nuova era che vede il sogno dell’umanesimo realizzarsi?

Tipologia D – Tema di tipo generale
Il gossip quale strumento di denigrazione politica, le cronache odierne presentano l’avvento nella nostra nazione dello stile anglosassone di condurre aspre campagne elettorali parlando solamente degli appetiti sessuali dell’avversario con l’intendo di elevare questioni morali ed etiche che ne delegittimano l’operato.


tratto da:TgEU