SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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venerdì 13 febbraio 2009

INCENTIVI ECCO QUANTO RISPARMIEREMO



Auto, almeno 500mila nuovi acquisti

Saranno 405mila gli acquisti di mobili o elettrodomestici che saranno effettuati nel 2009 nell'ambito di una ristrutturazione edilizia. Per questi acquisti sarà possibile dunque approfittare degli sconti sull'Irpef previsti dal governo nell'ambito del decreto sugli incentivi anti-crisi. Quanto alle auto, il bonus interesserà oltre mezzo milione di nuovi veicoli nel 2009, secondo le stime della Relazione tecnica dell'esecutivo.
Per gli elettrodomestici l'incentivo previsto consiste nella detrazione delle spese sostenute pari al 20% sull'Irpef: una misura che nell'arco dell'anno dovrebbe valere 162 milioni di euro in meno per le casse dello Stato sull'Irpef. Ma ci sarà anche il ritorno economico dovuto al recupero in termini di Iva e di imposte legate a nuovi investimenti: considerati anche questi il costo della misura scenderà a 43,9 milioni di euro. Sul fronte auto invece si stima un onere complessivo (per la rottamazione di Euro 0, Euro 1 e Euro 2) di 798 milioni di euro, compensato però da un maggiore gettito Iva per 546 milioni e da 33,6 milioni di nuove entrate dall'imposta provinciale di trascrizione. A conti fatti il bonus auto costa nel 2009 218,4 milioni di euro.Per le auto "verdi" (veicoli a metano, elettrici o a idrogeno) si stima che nel 2009 saranno acquistate circa 55.550 vetture con emissione di Co2 inferiore a 120 grammi al chilometro e che l'incremento del bonus, che arriva fino a 3.500 euro, "porterà a una domanda aggiuntiva di vetture pari a 4.440" con oneri complessivi per 98,9 milioni (compensati con un maggiore gettito Iva di 14,4 milioni).Quanto infine alle due ruote, il governo stima che nel 2009 i motocicli che usufruiranno dell'incentivo saranno 188.400. Il costo complessivo per il rinnovo del parco auto, autocarri e moto, grazie agli incentivi alla rottamazione e ai bonus per i mezzi più ecologici sarà di 408,5 milioni di euro.

TGCOM - Italy


Il Re

giovedì 12 febbraio 2009

TORTA DI FARINA GIALLA


INGREDIENTI:
°° 300 gr Farina bianca OO
°° 100 gr Farina gialla
°° 100 gr Zucchero
°° 200 gr Burro
°° 100 gr Zibibbo
°° 2 Tuorli d'uovo
°° 1 Limone
°° 1 Bustina di vanillina

Disponete le due farine a fontana sul tavolo, quindi unite il burro a temperatura ambiente (lasciatene un po' per ungere la teglia), lo zucchero, i tuorli, la scorza di limone grattata, la vaniglia e lo zibibbo precedentemente mollato e asciugato.
Lavorate questo impasto sbriciolandolo fra le mani per circa 10 minuti in modo che gli ingredienti risultino tutti ben amalgamati.
A questo punto mettete l'impasto (che avrà conservato al caratteristica sbriciolatura) in una teglia imburrata e livellatelo con le mani. Ponete quindi in foro già scaldato a 180° e cuocetelo per circa mezz'ora. Questa torta è buona fredda.

SUPERSTIZIONI


IL NUMERO SETTE

Il numero sette, come l'uno e il tre, riveste una grande importanza e si trova in molte superstizioni e nell'astrologia. Secondo le dicerie popolari, Giovedì santo è bene mangiare un'insalata con sette tipi di verdure, per non essere colpiti da febbri durante l'anno: non bisogna tagliare i capelli ad un bambino prima che abbia compiuto i sette anni, perchè crescerà senza forza nè coraggio.
Sette sono i pianeti, i giorni della settimana e le meraviglie del mondo; sette sono i sacramenti, le note musicali ed i colli di Roma; ed ancora sette sono i colori dell'arcobaleno e sette sono i nani di Biancaneve.
Questo numero può essere propizio o portare sfortuna: dipende dal giorno in cui si è nati e dal segno zodiacale.

mercoledì 11 febbraio 2009

COME IL MARE D'INVERNO


(di Lorena B.G.)
SECONDA PARTE

In un attimo ricordo tutto.
Avevo conosciuto Angelo per caso un giorno, un incontro senza importanza.
Sembrava il solito incontro di sempre. Un uomo gentile educato, non volgare.
Piuttosto bello alto, capelli scuri, occhi verdi molto profondi, belle labbra, abbronzato.
Dopo un po' mi dice che è uno skipper ed io gli faccio la battuta...Se sto per affogare ti chiamo per salvarmi ..Sono uno skipper non un bagnino....Ho capito! Sei uno skipper!...
Continuiamo a parlare e mi sembra di capire che forse sono l'unica che non le sono tremate le ginocchia per quello che è.
Mi racconta tante cose tutte molto interessanti ed io continuo a dirgli che per me è solo un uomo.
Non m'interessa che sia uno skipper, che faccia pesca subacquea, che è ricercato fra tutti gli altri capitani per portare in gita e sott'acqua i turisti, non m'importa che sia diplomato in chitarra moderna.
Vorrei fargli capire che io guardo solo l'uomo non i suoi titoli.
Poi gli chiedo qualcosa e lui risponde che è pieno di donne che ne ha quante ne vuole. Perchè lo dice?
Forse pensa che sono una delle solite "sciacquette" che gli cadono ai piedi?Non ha capito che sono diversa, che non sarò e non farò mai parte del numero? Mi allontano con una scusa. Sono un po' indispettita e contemporaneamente delusa.
Ci sentiamo il giorno dopo vuole ancora rincontrarmi. Mi dice che ha la barca prenotata da due milanesi per il weekend e che se portassero un'amica per lui sarebbe meglio. La solita allusione, poi incalza...
Ma se l'amica non viene potresti venire tu... Io? no, grazie sarei proprio fuori luogo... mi dispiace per te ma non credo proprio che mi vedresti fare la tappabuchi... Peccato mi sarebbe piaciuto.....
Comincia così questo gioco in cui ogni tanto mi chiede delle cose, poi mi dice che sono diversa. Ma non vuole legami vuole essere libero, libero di fare quello che vuole libero di avere tutte le donne che vuole.
Ma allora perchè continua a tormentarmi? Gli ho già detto che non sono come le altre che sono unica e come tale voglio essere trattata. Ogni fine settimana lo so, lo sento che aspetta che io gli chieda come è andata, dice bene o benissimo e forse aspetta che gli domandi anche cosa ha fatto o con chi, ma non lo faccio mai. Non m'interessa e non voglio dargli questa soddisfazione.
Non sono gelosa e di che poi non stiamo insieme, solo che non capisco il suo gioco.
Un giorno, uno dei tanti, andiamo al mare. Una bella giornata come questa.
Vento anche allora. Il vento che ci accarezza la pelle, che ci scompiglia i capelli, che mi fa rabbrividire per una folata che non mi aspetto.
Angelo invece assorbe il vento si nutre di esso, gli mostra tutta la sua bellezza, la sua pelle risplende al sole. Il vento è suo amico e contemporaneamente è lui il padrone del vento sembra che lo domini e lo imbrigli per farlo suo e mandarlo dove vuole.....
Apro la randa... via con il fiocco... e vai di Bolina... é questa la sua espressione preferita.
Per un secondo lo vedo sulla sua barca a vela in piedi accanto al timone vestito di bianco. E gli cedo.
Tutta la mia resistenza di quelle settimane si è dileguata non esiste più, possibile che il gioco sottile ha funzionato? Io credevo di aver dominato i sentimenti, che questa volta ero stata brava non ero caduta, che non mi ero innamorata. E invece aveva comandato lui il gioco, aveva imbrigliato me come faceva con il vento.
La sfida, la sua sfida quotidiana con il vento e poi con me aveva avuto un unico vincitore: Angelo, ci aveva domato tutti e due.
Lo capisce. Non ci vuole molto. Sulla spiaggia in alto due barche rovesciate, ci rifugiamo lì in mezzo. Mi siedo sulle sue ginocchia e comincia a baciarmi. Dopo poco via i pantaloni, volano oltre le barche. Non lo so quanto siamo stati lì, so solo che è successo.
E' durato tanto, è durato poco...è durato il tempo per non stancarsi.
Forse l'abbiamo fatto finire prima per paura che tutto si sciupasse, che il nostro amore da vento docile non diventasse un uragano non più domabile.
Come siamo strani a volte ci si lascia se un amore finisce, come ci si può lasciare ancora con l'amore tutto intero, ancora in boccio da far crescere e maturare.
Se ci penso quante cose non fatte, quante cose non dette, quante cose non chieste. Risate che non sentirò più, le sue parole, le sue carezze, i suoi occhi nei miei...
Mi siedo in mezzo alle due barche sulla sabbia, mi raggomitolo, ho un brivido, abbraccio le ginocchia.
In lontananza sul mare una barca a vela corre veloce nel vento.

IL MORTAIO

Secondo il ministro degli affari esteri romeno, il governo italiano incita alla xenofobia. Secondo noi, il ministro degli affari esteri romeno va incitato a occuparsi più dei suoi affari interni.

martedì 10 febbraio 2009

ToScAnISiNaScE


lei: Ciao!
lui: Finalmente! Da quanto tempo aspettavo questo momento!
lei: Vuoi che vada via?
lui: NO! Come ti viene in mente? Solo a pensarci, rabbrividisco!
lei: Mi ami?
lui: Certamente! A tutte le ore del giorno e della notte!
lei: Mi hai mai tradito?
lui: NO! MAI! Perché me lo chiedi?
lei: Vuoi baciarmi?
lui: Si, ogni volta che ne ho l'occasione!
lei: Saresti mai capace di picchiarmi?
lui: Sei impazzita? Lo sai come sono io!
lei: Posso fidarmi di te?
lui: Si!
lei: Tesoro .

SETTE ANNI DOPO: Basta leggere lo stesso testo ma dal basso in alto!!!

LA MAGLIA DI LANA


(di Lorena B.G.)

Questo non è il solito angolino con i consigli per affrontare situazioni strane in cucina o in casa. O almeno la situazione strana c'è: tutta la mia vita.
Mi butto sempre a capofitto in tutto dal lavoro alle amicizie, per avere cosa in mano poi? Niente un bel pugno di mosche. Rimango sempre male per tutte le cose che mi succedono e non vanno nel verso giusto, sembra quasi che la vita non mi abbia insegnato niente. Eppure calci in faccia ne ho avuto tanti e anche dolorosi.
Quello che mi delude di più sempre ogni giorno sono i rapporti con gli altri.
Non esiste più un rapporto limpido chiaro ingenuo.
Qualche tempo fa un amico mi disse che aveva addosso la maglia di lana e che non bastava mai, ma cercava tutti i giorni di costruirsi delle corazze, ma anche queste spesso non erano sufficienti.
Non ho capito completamente cosa voleva dirmi e rimbeccai dicendo che io non ne avevo bisogno, ma che stavo bene così con i miei sentimenti con il mio dolore che mi faceva sentire viva.
Oggi un altro amico mi ha detto la stessa cosa, aggiungendo che le maglie di lana possono essere di tanti tipi.
E oggi finalmente ho capito. Ho capito tutto il mio dramma.
E' vero che la maglia di lana non ce l'ho, non l'ho mai cercata, ma ho però sottovalutato le difese di cui il mio animo aveva bisogno e che forse era meglio che io avessi costruito piano piano nel tempo.
Ogni volta che sono stata delusa ho sofferto, ogni volta che sono stata offesa ho pianto, il mio cuore si è spezzato mille volte e la mia anima è morta altrettante, ma poi come è stato difficile ricostruire tutto, uscire fuori da questi buchi, ogni volta più difficile e più doloroso.
Ora io chiedo a Voi cari amici c'è qualcuno che sa dirmi come fare a costruire questa maglia di lana?
C'è qualcuno che è passato come me attraverso tradimenti di amanti, ma soprattutto di amici? Che come me ha dovuto subire le angherie di donne poco serie e uso un eufemismo per non dire altro?
Che anche fare la spesa al supermercato è una lotta, perchè trovi un cretino che ha messo la sua auto davanti alla tua e non puoi uscire? Che l'autobus non passa mai e poi passano tre tutti insieme?
Che alla posta c'è una fila chilometrica e gli impiegati cominciano il cambio di turno un'ora prima e finiscono un'ora dopo? Che il direttore di banca ti chiama se sei andato 20 euro fuori conto e ti tratta come "l'ultimo dei mohicani"?
Che ti prepari per andare ad una cena e arrivi sempre in ritardo? Che aspetti tutto il giorno una telefonata e poi sei l'unica stupida che pensava alla telefonata?
Che dopo un pomeriggio a studiare con tua figlia, il giorno dopo torna a casa con un otto ...perchè il compito sicuramente te l'ha fatto la mamma..quando non è vero?
Che tuo marito dopo 27 anni continua a lasciarti i panni sporchi in giro per casa invece di metterli nel cestino? Che non ne puoi più di andare due domeniche al mese a pranzo da tua suocera la domenica?
Che ogni volta che devi vestirti c'è sempre i pantaloni che vuoi metterti in mezzo ai panni da stirare? Che la mattina anche se ti alzi per prima devi sempre fare una corsa per portare la bambina a scuola?
Che quando decidi di mangiarti una bella pasta la bilancia la mattina ti ha detto di no? Che all'improvviso il computer ti lascia in mezzo ad una frase che stai scrivendo e il tecnico viene tre giorni dopo?
Che..che...che...se vado avanti non finisco più !

Ciao buona serata tutti bacio

IL MORTAIO

Nella guerra treno - aereo, l'amministratore delegato di Alitalia non ha dubbi :" Il treno non ci spaventa."
Infatti, sia Alitalia sia il treno spaventano soprattuttto i passeggeri.

CAFFE' AMARO

Guerra fra cugini in nome del cavolfiore. Gli inglesi vanno all'attacco dei broccoli italiani perchè le vendite di quelli britannici son precipitate.
Il protezionismo no global avanza.

lunedì 9 febbraio 2009

CARA ELUANA

Nel nostro blog dal titolo "W LA VITA" salutiamo con un caldo abbraccio e un grosso bacio Eluana. Non importa cosa o chi troverai nella tua nuova vita, speriamo soltanto che tu possa finalmente riposare in pace.

BORSA : ATTENTI ALLE TRAPPOLE

Attenzione all’importanza della scadenza ciclica della passata settimana e possiamo ora dire di aver visto uno swing con minimi crescenti. Ora iniziano le difficoltà date dai successivi set-up temporali.
Elliott theory : il calcolo probabilistico più elevato conferma per l’ennesima settimana il movimento laterale-correttivo partito il 10 ottobre sello scorso anno. La formazione di onda « 4 » in « abcde » è al momento quella con punteggio più elevato e saremmo ora in onda « e » che potrà estendersi fino verso i 15200 punti di Mibtel.
Il secondo scenario vedrebbe onda « c » di « 2 » di « 5 » in corso, un rimbalzo per un altro crollo.
Hurst’s cycle analysis : nelll’analisi dei cicli il nostro indice non si è ancora allineato al ciclo degli Usa e ciò deve avvenire quando inizierà un trend vero e proprio. Le date dell 11-12 febbrario, e del 20 febbraio dovrebbero segnare i prossimi minimi ciclici. Se continueranno a essere crescenti come l’ultimo manterranno la tendenza positiva di breve che comunque non dovrebbe andare oltre al 23 febbraio prossimo.

SOLE DI MEZZANOTTE


(COCKTAIL)

- 4-5 cubetti di ghiaccio
- 3 cucchiai di Vodka
- 3 cucchiai di Apricot Brandy
- 1/4 di albume
- 2 mezze albicocche (anche sciroppate)
- 1 limone spremuto


Mettete tuti gli ingredienti nello shaker, tranne le albicocche.
Agitate per alcuni secondi e versate nel bicchiere tumbler medio.
Decorate con le due mezze albicocche.


COME IL MARE D'INVERNO


(di Lorena B.G.)

PRIMA PARTE
Sono tornata dove sono nata. Ho bisogno di pensare, di raccogliere le mie idee. Quanti uomini hanno chiesto di venire con me al mare nella mia casa? Tanti, troppi. Ma nessuno è mai stato invitato, nessuno.
Questo è il mio rifugio, dove riesco ad essere sola, a non pensare a niente, dove però sono nate le idee migliori. Qui dove ho pianto e nessuno ha visto le mie lacrime.
Dove ho sofferto per amori che mi hanno chiesto tanto e poi mi hanno deluso, qui dove ho spento il cellulare per non ricevere telefonate e poi accenderlo all'improvvviso per vedere se c'era qualche sms.
Qui dove ho fatto rivivere dieci olivi centenari abbandonati nel campo vicino e potati con cura, e poi tutti i giorni sono andata a trovarli come fossero amici malati prima, e in convalescenza poi. Ques'anno ho raccolto le olive, piccole selvatiche un po' amarognole, ma eccezionali quando vengono cotte nel pomodoro con la carne. Qui dove ho lasciato i miei libri dei vent'anni quelli del liceo, dell'università. Libri comprati per leggere per il solo piacere di leggere.
Qui dove ritrovo sempre i ricordi di cose che mi sembra non mi appartengano più.
La vita mi ha insegnato a staccarmi da tutto, gli uomini mi hanno insegnato che niente è eterno, niente. Anche l'attimo di felicità viene sempre offuscato da qualcosa che viene detto o da un gesto fuori luogo.
Il dolore, le lacrime di amori andati in fumo hanno forgiato il mio carattere.
Non la vita con le sue lotte, con i suoi orrori e lordure, ma solo la sofferenza che deriva da un amore, dove ti viene chiesto tutto senza riserve e poi vieni offesa come se non ci fosse mai stato niente, nessun sentimento.

Decido di andare al mare. Oggi 7 febbraio bellissima giornata di sole.
Adoro il mare d'inverno, è molto più bello per me che non d'estate.
Prendo la bicicletta, sono solo due km e poi un po' di movimento mi fa bene. Voglio scaricare un po' questa voglia che ho dentro. Ho deciso che oggi non apro il computer, oggi non scrivo. Le idee si accalcano una dietro l'altra comincio nella mia testa a impostare già tre o quattro racconti. Rimando tutto alla notte. Non voglio affrontare la stesura di un romanzo, troppo lungo, non mi sento di impegnarmi in questa avventura.
La strada non è grande, e passo accanto a poderi circondati da alberi, alcuni hanno anche foreste di cactus da un lato. I mandorli hanno gli ultimi fiori e le mimose ancora non hanno sviluppato bene i primi fiori, sono un po' indietro, probabilmente la stagione è stata troppo piovosa e troppo fredda per queste piante.
Guardo con ammirazione i campi che hanno cominciato a diventare verdi.
La natura è meravigliosa, quando mi immergo così in queste giornate mi sembro Rossella O'Hara in Via col vento, quando ritorna alla sua terra per attingere la forza che le manca.
Ed ecco che mi torna in mente la scena finale....

Rhett la lascia sulla porta di casa, rispondende alla domanda di Rossella: «Se te ne vai, che sarà di me?» con la frase:
« Francamente me ne infischio. »
Altrettanto memorabile è la frase pronunciata da Rossella tra le lacrime :
« E troverò un modo per riconquistarlo. Dopotutto, domani è un altro giorno! »

Sapete la frase di Rossella io non l'ho mai pronunciata per intero solo ...domani è un altro giorno,..... il primo giorno senza di te. Come farò a sopravvivere ?...ecco questa è stata la mia frase ogni volta che mi sono lasciata con un uomo.
Sempre prima ho dovuto toccare il fondo della solitudine, e dopo sono riuscita a risalire con fatica e ogni volta il cammino mi è sembrato sempre più faticoso e più lungo. Eppure se subito dopo c'è stato un incontro mi sono ributtata nuovamente a capofitto in un nuovo amore ridando tutta me stessa senza limiti e senza riserve.
Arrivo alla spiaggia, non sono sola ci sono altre persone che come me vogliono godersi questa bellissima giornata.
C'è un po ' di vento. Non mi da noia, anzi...
Comincio a camminare verso il sole, si proprio con il sole negli occhi, le guance cominciano a scaldarsi. Mani in tasca, mi tiro su il colletto della giacca a vento e mi sistemo meglio la sciarpa. Vado avanti. Ogni volta prendo come meta un tronco d'albero sulla spiaggia e ogni volta proseguo per quello dopo.
Non so quanto ho camminato, non mi ricordo nemmeno se ho pensato qualcosa. Da lontano vedo due barche a riva rovesciate.
In un attimo ricordo tutto.

sabato 7 febbraio 2009

ToScAnISiNaScE



Nell'anno 1969 è bastata la potenza di calcolo di due Commodore 64 per mandare con successo una navicella sulla Luna; nell'anno 2003 è stato necessario un Pentium 4 a 2000 Mhz per far funzionare Windows XP. Qualcosa deve essere andato storto.

SUPERSTIZIONI


IL NUMERO 13

Questo numero, in alcuni Paesi, è considerato un portafortuna, mentre in altri è il simbolo della sventura e delle avversità.
In effetti, il tredici è legato a fatti e situazioni tutt'altro che piacevoli: Giuda, tredicesimo a tavola, tradì Gesù Cristo; il tredicesimo discepolo di S.Francesco morì impiccato; tanti altri avvenimenti si potrebbero riportare che ne confermano il potere nefasto.
Non bisogna mai sposarsi, nè viaggiare di giorno 13 e non è di buon auspicio sedersi a tavola in tredici.
Se si indossa un anello d'oro in cui è stato inciso il numero tredici, vengono neutralizzati tutti i poteri malefici posseduti da questo numero diventando un prezioso portafortuna.