SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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martedì 31 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (12+1)


Fra poche ore torno alla mia vita normale. E' finito il mio esilio-vacanza.
Lascio tante cose da fare dentro e fuori casa. Eppure non mi sono mai fermata.
Ieri ho fatto anche la marmellata di susine.
Che poi dai tanti consigli che ho ricevuto alla fine è semplicemente la marmellata fatta da me.
Susine una mela un pezzetto di cannella zucchero e... i noccioli!
Perchè nell'euforia mi sono dimenticata di toglierli e sono cotti insieme a tutto il resto.
Vita normale... buffa affermazione, non so cosa succederà!
Ci sarebbe un iter da seguire per arrivare ad un traguardo. Ma la strada sarà difficoltosa lo vedo dall'incipit che è già cominciato.
Che rapporti riuscirò ad aprire cosa a costruire che risultati avrò?
Non riesco a organizzarmi mentalmente. Penso soltanto che affronterò il futuro aspettando che tutto accada, con la speranza che gli ostacoli siano superabili.
Ho sperato e spero sempre che succeda qualcosa di positivo.
Se venissi a stare qui in montagna sarei accolta a braccia aperte. Non mi ero mai accorta che le persone mi considerano con rispetto e amicizia. Come una persona seria e affidabile. Come una donna forte e dalle decisioni che danno sicurezza. Mi è stato promesso, senza che l'abbia richiesto, aiuto a porte aperte per mettere in piedi un'associazione culturale e iniziative letterarie. Tutto... solo per aver detto che forse se mi fossi trasferita mi sarebbe piaciuto alzare un po' il livello della zona.
Mia figlia si lamenta che non le do l'attenzione che merita. Ma per quanto mi sforzi e ci pensi le dedico tutto il mio tempo a disposizione. La percepisco come una "sanguisuga" che non smette mai di succhiare le mie energie il mio tempo le mie attenzioni. Una spugna che assorbe tutto e mi lascia spossata spesso. Se venissi qui e accettassi di costruire qualcosa che mi direbbe? pensavo che crescendo il suo egoismo di figlia diminuisse.
Alla fine anche in questo caso mi si chiede mi si pretende mi si prende ed io? che cosa ho in cambio?
Poco tempo fa mi sono chiesta a cosa avrei dovuto rinunciare... in fin dei conti a tante cose conquistate nel tempo a fatica, ma mie. Anche... ad un uomo.
Le mie scelte sono costellate di rinunce. Forse è così sempre... una scelta una rinuncia?
O è capitato solo a me, o solo io lo vivo in questo modo?

Ieri sera un mio amico mi ha dato accesso ad una casella di posta per farmi leggere alcune email che gli erano arrivate. Una corrispondenza che dura da diversi mesi con alcune ragazze... dell'Est. La località? ho individuato la Russia ma chissà dove.
Ragazze giovani conosciute tramite queste agenzie on line di cuori solitari. Non so perchè lui si sia iscritto, ma penso abbia preso gusto ad un certo gioco che io ho definito perverso.
Email in cui ognuna di loro cerca con dolci parole di convincerlo che sarà una brava moglie che nonostante la giovane età si prenderà cura di lui, parole ripetute decine di volte in poche righe e sempre la richieste di portarle in Italia.
Quello però che mi ha lasciato ancora una volta l'amaro in bocca è la sensazione di impotenza di chi scrive, il credere all'isola di Thule e cercarla in un uomo molto vecchio.
Mi sono ritrovata a leggere e avere sentimenti di pietà e di orrore.
Non mi è piaciuto cosa ho provato, soprattutto come donna: vergogna umiliazione. Tante di loro dicono in continuazione che lo amano lo chiamano marito mio, ma poi alla fine cosa è vero?
Loro sono ragazze bellissime sopra i vent'anni lui un uomo oltre i 55 brutto e sordo ed economicamente non appetibile.
Riporto qualche frase dove ho letto con orrore una perversa speranza...

"Il mio amore… Il mio marito bello. La mia felicita. Il mio M. del
principe!!!!!! Avete contribuito a ristabilire le mie forze. Avete
forzato per battere il mio cuore. Ringrazi il mio amore. Ringrazi,
quello voi con me. I con voi su eterno. I non e necessario per me
Vita. Durata di solitudine. Siete necessario per me come aria. Ti amo."

E' un gioco sottile, lo ripeto perverso, in cui loro sperano di venire in Italia e cercano di adescarlo con la lusinga del loro corpo e lui che sa che non farà mai niente perchè ha già una compagna ma che si eccita alla vista delle loro foto mezze nude. Chi delle due parti avrà la delusione maggiore?, anche in questo caso non ci saranno vittorie ma solo sconfitti e il castigo sarà tremendo quando tutto finirà.
Non voglio entrare nei soliti discorsi patetici che loro abitano in paesi poveri ecc ecc io ho pensato soltanto a quanto sono idiote e stupide le regole di questo labirinto.
Indignarmi sembra quasi un'assurdità. Il cerchio è composto da troppi punti. La povertà la voglia di un paese migliore una vita senza sacrifici uomini che le convincono che entrare in questi gruppi c'è la certezza di andarsene da dove sono. Continuare? ma basta che ognuno di noi ci pensi un po' e troverà da solo il filo della matassa.
Giornali telegiornali anche le chiacchiere che facciamo sono una domostrazione che tutto questo e tanti altri infimi orrori ancora stanno entrando a far parte del quotidiano.
Come donna non posso che avere pietà compassione indignazione rabbia di fronte a queste cose.
Usare paroloni ridondanti per fare un bell'effetto su chi legge non m'interessa. Voglio invece che ognuno capisca con parole semplici la realtà, la crudeltà della vita che stiamo vivendo della vita che ci stiamo costruendo con passività e menefreghismo.
Alla fine poi la ragazza e l'uomo sono solo due pedine ignare e inconsapevoli di una realtà fatta di cose più grandi di loro.
Le armi sottili della psicologia agiscono indisturbate sempre sugli animi più deboli.
Vi ricordate i ciarlatani dei secoli scorsi i famosi imbonitori che giravano le piazze e vendevano lo sciroppo miracoloso che aumentava i calli dei piedi faceva cadere i capelli rendeva sterili le donne faceva venire l'ulcera a chi aveva una semplice indigestione e aumentava le carie in bocca? o forse era il contrario? in questo momento non ricordo forse l'età o l'abbaglio che un domani i cialrlatani che girano fra noi non esistano più?

giovedì 26 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (12)


La solitudine...
C'è solo un segreto chiuso in questa parola che un uomo non percepirà mai.
Si parla tanto di nascere e morire da soli di passare una vita in solitudine, ma il più grande segreto quello che l'uomo per quanti sforzi faccia non potrà mai viverlo come la donna è racchiuso nella Creazione.
Un uomo....non saprà mai cos'è contemporaneamente dolore amore solitudine.
LA DONNA GENERA CON AMORE DA SOLA NEL DOLORE.

Un gesto che racchiude in sè i dogmi della vita.

Condannando la donna a partorire con dolore Dio le ha donato il potere della vita.

Non l'uomo il suo preferito, ma la donna ha in mano la facoltà di libero arbitrio. Far vivere o morire un mondo.

L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA! E' stato scritto o interpretato film, non l'ultima donna ma UOMO. In ogni caso anche solo con l'inseminazione artificiale una donna può sempre generare.

L'uomo no.

La vita continuerebbe sempre e comunque.

E' questo il segreto che la Chiesa ha voluto nascondere alterando il pensiero umano nei secoli?

E' per questo che il mito della Dea Madre è stato dimenticato, la caccia alle streghe e l'aver voluto in ogni modo segregare e annullare la donna ha dato origine a bugie su bugie per nascondere la verità?

Chi si è accanito di più sono stati proprio quelli che hanno percepito il segreto?

Se uno ci pensa bene sembra quasi l'uovo di Colombo!

Il mito della Creazione non è forse racchiuso in poche parole?

"MADRE di Dio... tu che hai CONCEPITO il Dio vivente"?

Una DONNA non un UOMO.

La donna sa cos'è la solitudine e l'abbandono, l'essere cacciata stuprata uccisa torturata non solo fisicamente ma anche moralmente.

E' questa sofferenza l'essere cosciente di tutto questo che mi ha messo nella posizione di guardare un uomo come un possibile nemico, colui che sempre e comunque mi farà del male?

Sono le 4,40 è troppo presto per filosofeggiare.

Ho fame il mio stomaco reclama.

Questa notte è una lunga notte.

Mi sono svegliata ancora all'improvviso... le 3,41... l'alba è ancora lontana scendo in cucina a farmi un caffè, è scomparso il sonno la stancheza la voglia di riaddormentarmi.

Andare in giardino seduta o meglio sdraiata sulla poltrona guardando verso est per vedere i prima raggi è impensabile ancora.

Non ricordo nessun film con questa scena e nessun libro dove è stata descritta. Pretendo troppo dalla mia memoria amo poco i romanzi e i film che ho visto spesso sono stati solo quelli di fantascienza.

Sono a piedi nudi non ho voglia di ritornare in camera a prendere le pantofole e poi adoro camminare scalza. La sensazione che mi procura il legno e poi il pavimento è una carezza un gesto atavico di appartenenza.

La montagna è magica per pensare!

Eppure sono cambiate solo le stanze ma i miei gesti sono gli stessi gli orari le abitudini con mia figlia i soliti rimproveri o carezze ed abbracci. Ma qui riesco a "vedere" cose che ho accantonato.

Fra tutti gli uomini che ho conosciuto solo il mio vecchietto anche se non c'era amore fra noi è stato l'unico che ho percepito come una cosa intima mia personale.

Fra tutti è stato quello che ha permesso fra noi il gesto più intimo che esiste fra un uomo e una donna e che nel tempo è stato dimenticato.

La CAREZZA... la carezza fra i capelli.

"Mi manchi, spero di stare insieme presto."

Sì manca anche a me. Come una serie di gesti che non so se ritroverò ancora.

Questo è stato il suo ultimo messaggio al quale non ho risposto.

Incosciamente mi rendo conto che ritornando in città avrò un amante nuovo. Il contatto e quindi l'appuntamento è avvenuto a distanza anche se già ci conosciamo.

E cosciamente è anche questo un uomo che occupa un posto rilevante di responsabilità di autorità.

Le mie scelte negli anni si sono rivolte a tipi di una certa "qualità". Nessuno di loro mi ha dato niente?

Adesso posso dire con sicurezza che in fin dei conti la colpa è mia.

L'illusione e poi la delusione sono nate in me.

Quando una donna smetterà di concepire ogni uomo come il proprio uomo?

Adamo stesso è stato il primo esempio di ottusità maschile che non ha avuto un'elasticità tale da vedere oltre quello che Dio gli aveva detto.

Povera Lylith che aveva creduto di avere un rapporto paritario!

Negli ultimi tempi ho cercato il sesso come lei lo concepiva.

Pochi attimi per sentire la vittoria e poi ricadere nella sconfitta, quando capisco che tutto viene visto come il gesto di un'amante.

In fin dei conti sono io la prima a dire di non impegnarci sentimentalmente, di mantenere questi rapporti a livello superficiale che nessuno dei due ha voglia di buttare all'aria la propria vita ecc ecc.

Quante volte sono caduta nella "sindrome della stampella"? Non ricordo, incontri dove mi è stato preso ma niente ho ricevuto in cambio.

Periodi in cui sono stata svuotata di ogni sentimento e attenzione, per poi ritrovarmi sola come un'assetata nel deserto.

I blemmi i famosi mostri non sono mai riusciti ad avere presa su di me. Perchè?

Sono una donna eccezionale? Forse... mi piacerebbe che qualcuno me lo dicesse, ma non solo perchè conosco la storia e tante altre discipline o discuto sulla Kaballà con un pagliaccio che dice di essere un templare moderno, ma perchè sono cosciente e consapevole delle mie scelte e vado incontro a tutte le conseguenze che ne derivano senza mai voltarmi indietro?

Forse qualcuno me l'ha detto a modo suo.

Forse me l'ha detto...

martedì 24 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (11)


Mi sono svegliata nuovamente all'improvviso sudata con il respiro morto in gola.... Non ricordo il sogno o meglio l'incubo che mi ha portato ad abbandonare il riposo.
Ultimamente mi contraddico.
Parlo di solitudine che adoro poi dico che non è vero.
Ho tre amanti ma ho chiuso con tutti e tre.
Leggo molto e invece i miei libri sono abbandonati dappertutto in casa.
Ho voglia di pane e pomodoro, caffè e di sedermi in giardino.
In città questo non succede, un'occhiata rapida fuori della finestra più per vedere se pioverà e poi nuovamente immersa in quella che sarà una giornata faticosa di corsa.
Invece tra qualche giorno... cambierà tutto.
Ecco l'ho detto, il ritorno in città sarà diverso. Non avrò più la vita di prima.
Cerco già mentalmente di organizzarmi ma tanti spazi rimangono ancora vuoti.
Sono rimasta in contatto con il mio vecchietto.
Alla fine è rimasta anche un'intesa complice di tanti mesi quella che non è mai stata costruita con gli altri. Frasi pensieri corsi fra noi senza che nessuno dei due abbia mai pronunciato una sola parola.
Cerchiamo nel mondo testimonianze scritte o dipinte reperti manufatti un'orma sulla sabbia pur di sapere di conoscere quello che è stato prima, ma i pensieri gli sguardi i gesti sfiorati hanno un luogo dove vengono riposti per poi spolverarli e "leggerli" nel futuro?

Mi chiedo sempre che capacità ha il nostro cuore di rimarginare le ferite. La sede della cosidetta coscienza dell'amore del dolore di tutto quello che ci capita sempre nella vita, quanti filosofi o teologi hanno cercato di scoprire la sede e quanti hanno creduto di essere vicino.
Ma se il "luogo" è ancora sconosciuto come mai il CUORE fa sempre male?
perchè non il fegato o una mano o un orecchio.
Ho telefonato al mio amico psicologo, in questi giorni è stato molto male.
Mi sembra, nonostante la sua professione, un uomo fragile.
Ricordo sempre le prime volte che parlavamo mi disse... amici ma come fratello e sorella!... chissà perchè o come gli avevo dato l'impressione di volermelo portare a letto? Eppure vi assicuro che non mi è mai passato per la testa. La nostra è una di quelle amicizie-intellettuali che capitano raramente e fisicamente non è il mio tipo d'uomo.
Ultimamente ogni tanto credo di trovare qualcosa. Tanti sono stati l'illusione di un attimo l'aver visto una tremolio di luce nelle tenebre dell'intelletto per poi accorgermi che non andavano oltre quello che avevano detto.
Mi ritrovo ad avere sete... sete d'intelligenza.
Molte frasi fatte parole rimaste da qualche lettura o da discorsi sentiti altrove ma mai un'idea originale. Con chi provi a parlare discutere per uno scambio (scambio non IMPOSIZIONE) chiudono subito con la scusa che si parla due linguaggi diversi.
L'alba ha cominciato a vestirsi dei colori dell'autunno eppure siamo ancora ad agosto, ma non ha più la luminosità di qualche settimana o giorno fa.
Ho parlato spesso del mio pozzo, ma adesso la cosa buffa è che non so più dov'è.
SCOMPARSO sparito non esiste.

Invece dentro mi sento svuotata.

Ogni uomo ha preteso da me amore attenzione complicità dedizione, ha voluto "me stessa" ma non ho ricevuto lo stesso trattamento.

Mi hanno "prosciugato": adesso sono come un fiume in secca.

Ho pensato se un gesto se l'incontro con qualcuno avrebbe riportato tutto alla normalità. Me lo sono chiesto ma non ho una risposta.

Forse ho sperato troppo ho creduto a qualcosa che non c'è mai stato? No, non credo nessuna donna è così pazza da illudersi, non una donna come me pronta a cogliere le sfumature di ogni cosa di ogni parola. La mente ha vagato interpretando sentimenti che non c'erano?

Sono arrivata a pensare che le parole che sono state dette avevano un preciso significato.

Non si rischia un incontro con il pericolo di essere scoperto se non si ama.

Poche parole per dirmi di rimanere amici!

No la cosa è impensabile veramente fuori delle regole.

Fra un uomo e una donna c'è amore c'è odio ma non amicizia.

L'amore implica tutti quei sentimenti assurdi che un uomo crede di trovare in un altro uomo.

Una donna da tutta se stessa o non si da.

L'amore è amicizia fedeltà sacrificio pazzia.

Una volta ho scritto." Ho conosciuto la pazzia, ma era solo amore."

Un uomo nel suo raziocinio riesce ad impazzire per amore?

Ci sono parole che mi rimbombano nella testa...a presto.

Quando come dove e perchè? Il chi lo conosco.

Riesco a parlare di tutto con chiunque è in grado di capire e leggere quello che dico, ma perchè non riesco a spiegare tutto questo?

Mi è stato chiesto di aspettare di aiutare di essere forte come una roccia di fare non la parte di Penelope ma di Itaca. Svestirmi della mia femminilità per aspettare immutata nel tempo il ritorno di Ulisse. Ma io non mi sono mai sentita a mio agio nei panni nè dell'una nè dell'altra.

Io sono io, lo dirò sempre finchè avrò fiato.

Non sono nessun'altra non voglio recitare la parte di qualcosa che non mi appartiene. Su questo palcoscenico dove mi trovo sono un'attrice sui generis anomala in un personaggio anomalo ma fedele a se stessa fino in fondo.

E' per questo allora che non accetando compromessi con nessuno mi trovo da sola?

Mi sto chiedendo anche se faccio parte integrante di questo mondo o sono capitata qui per caso dal momento che non riesco ad adattarmi alle sue regole.

Penso sempre a quei brevi attimi... se il suo gesto è stato dettato dal desiderio di aiutarmi ad affrontare il futuro credendo di farlo lasciandomi "libera" ... ha sbagliato di grosso veramente, ha fatto tutto da solo senza consultarmi.

Solo io posso chiudere la porta e quella porta è sempre aperta.

mercoledì 18 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (10)


Vado a farmi una doccia.
Due anni fa era una lotta tutti i giorni per usare l'acqua calda.
Avevo la casa invasa da "estranei": la baby sitter che si alzava dieci minuti prima di me e non solo vuotava lo scaldabagno per lavarsi ma addirittura il pozzo, la donna che mi dava una mano in casa usava l'acqua calda dalla mattina alla sera non so per fare cosa... in cucina, per lavare i panni, i pavimenti....
Quest'anno sono sola è..... tutta mia a qualsiasi ora del giorno.
Per far lavare mia figlia bisogna invece prenderla per... il collo.
Quando esce dal bagno la annuso la tocco le faccio l'interrogatorio.
E chissà come e perchè trovo sempre qualche centimetro di pelle che non è stato lavato.
Mi sono alzata da poco: oggi pomeriggio sono andata a letto a fare un riposino!
Apro il computer vedo contatti in linea, ma non so se salutarli o no.
Inizia la chat con qualcuno.
Non ci conosciamo di persona e non ricordo di aver fatto grandi chiacchierate con lui.
Mi chiede qualcosa rispondo, poco dopo leggo...ti amo....
Perchè? perchè ha letto qualcuno dei miei racconti, perchè entra nei miei blog?
Che impressione posso avergli dato per scatenare questa affermazione?
...esagerato... e trovo una scusa per chiudere.
Un altro... buona domenica, stasera vado al mare per la festa di stanotte... ti penserò tutta la notte!...
...buona serata...
Mi viene spontaneo pensare "beato lui!"
Ma poi in fin dei conti perchè mi devi pensare se io sono in Toscana e tu sei in Sicilia? Dopo un anno che ci salutiamo e basta, che non c'è mai stato nessun discorso fra noi nemmeno sul tempo, perchè devi pensarmi?
In tutta la mia vita non sono mai uscita la sera per partecipare a qualche festa, nemmeno per andare in pizzeria.
I miei viaggi sono stati solo quelli quando mi sono spostata da una casa all'altra.
Solo ogni tanto qualche serata culturale per un concerto o la presentazione di un libro.
Due ore rubate alla vita.
Da sola.
Ecco l'ho detto... da sola.
La solitudine il mio fantasma quello che ho sempre temuto odiato di cui ho avuto sempre paura. E invece mi ritrovo veramente ad essere da sola.
Non sono riuscita ad avere un rapporto stabile con nessun uomo, le mie amicizie sono diurne.
Mi sono rifugiata nei libri nei momenti di maggior sconforto.
Ho aiutato altri ad affrontare i loro problemi ho cercato in ogni modo parole che potessero alimentare la scintilla della vita.
Ma mi sono trovata senza la presenza di qualcuno.
Ho fatto tutto da sola? come sempre!
Sola solitudine ... ognuno sta solo sul cuore della terra....
Sono stata giudicata senza che nessuno poi alla fine sapesse niente dei miei problemi.
Odio la solitudine e la trovo ogni giorno come compagna.
Amo la notte come unico rifugio alla vita.
La notte il mondo si ferma... si ferma la vita ed è come vivere in una dimensione che non c'è senza contatti con il pensiero che essere sola non è poi così brutto.
La notte senza rumori. La notte sola senza il giorno un eterno rincorrersi un leggero sfiorarsi due volte nel giro di poche ore questione di attimi prima che l'uno prenda il sopravvento sull'altra e viceversa.
Stamattina mi sono alzata prima delle 5. Ma l'alba è arrivata più tardi, le giornate hanno cominciato ad accorciarsi il freddo della notte si fa sentire.
L'idea di venire a stare qui si sta allontanando non è così magica come qualche tempo fa.
Troppi disagi per me e mia figlia il freddo la neve il ghiaccio una casa troppo grande da scaldare e poi la solitudine. Il mio scarabeo andrebbe in letargo ed io non lo vedrei più per tanti mesi.
A quante cose dovrei rinunciare?
Non sono una donna comune questo lo so, l'ho sempre saputo. Per mille motivi, ma perchè elencarli se nessuno ha mai avuto la voglia di conoscerli.
Ho rincontrato Gibran un paio di mesi fa o forse tre.
Non ho più la cognizione del tempo e ci sono cose che non sono più così importanti.
Gibran... un uomo strano....
Ma... ma... ma...
Lo definii un uomo VUOTO, adesso non ho più voglia di pensare alle sue frasi.
Lui parla del futuro cosa potrebbe succedere, lo ascolto.... ma... ma le sue frasi continuano a non dirmi niente.
La frase che mi disse:"IO CON TE NON MI SONO MAI SENTITO VUOTO!" mi rimbalzò nella testa, fu un pugno nello stomaco. Mi sono chiesta per mesi cosa ....
Cosa?
Oscar Wilde soleva affermare:"Fra uomo e donna non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia."
E infatti lui adesso parla di amore.
Ho la testa confusa per problemi miei, ma non tanto da non capire che non è cambiato è sempre lo stesso... un uomo VUOTO.
Parla parla parla ma non sa dare amore e non capisce cos'è l'amore.
Il suo modo di comportarsi è identico a qualche mese fa non ha saltato una tappa... lo stesso identico percorso.
Ricominciare daccapo cancellare tutto.
Si può ricominciare una vita nuova?
Chi mi legge sa chi sono cosa faccio con chi ho rapporti, ma perchè è successo tutto questo?
In fin dei conti spesso basta una parola soltanto anche nella lontanza.
Lo specchio mostra sempre due facce: la nostra e quella che noi vediamo... o che vogliamo vedere o che ci fanno vedere?
Quale delle due o meglio quale delle tante facce mi ha mostrato?
Perchè spesso il mio dubbio è stato che oltre qualche momento di sincerità ci sia stato in alcune frasi una voglia incontrollabile di mettermi alla prova. Per capire cosa?
Se sono intelligente fedele, se ho studiato come una scolaretta diligente, dove sono arrivate le mie letture?
Prima rispondevo come una forsennata adesso ho deciso di non farlo più... non farlo più come prima.
La montagna è magica per svuotare la testa per privarti di ogni volontà o voglia di fare e pensare.
Oltre a tutti i libri che ho qui nel mio studio ne ho portati più di cento con la ferma intenzione di leggerli tutti.
Ebbene sono tutti sparsi in salotto studio camera divano sopra e divani sotto sul camino ecc ma... non ho letto nemmeno una pagina.
Il ricordo tradisce la mente o...
Che rapporti ci possono essere fra un uomo e una donna?
STRANI! sicuramente strani.
La maggior parte sono di tipo indifferente... ti conosco ti parlo scambio saluti qualche battuta un'occhiata per vedere come sei vestito, ma nel frattempo non deve arrivarmi nessun odore altrimenti ti allontano!
Poi c'è l'amicizia di tipo intellettuale, la simpatia-intellettuale, questa capita poche volte, spesso ci si incontra per poco tempo un interesse in comune e quando svanisce... addio giacomino!
Infine (sto sintetizzando naturalmente!) l'amicizia-amore e questa nasce così da sola senza che nessuno l'abbia cercata o voluta.
Qualcuno forse sa dirmi il momento esatto del Big Beng? Una frase uno sguardo un odore un colore una musica...
Cosa è passato nell'aria fra due persone?
...o è la mente che tradisce il ricordo?
Mi sembra di essere in attesa di qualcosa o... di qualcuno?
Sono sospesa senza voglia di fare niente, anche lo scarabeo ha deciso di non combattermi più. Credo di avere individuato la sua tana in un buco nel muro fra le pietre.
Ma perchè poi dobbiamo darci noia?
Fra lo scarabeo le rondinelle sotto il tetto le lumache che mi scappano da ogni parte i grilli che fanno da spettatori la buca che sto facendo per togliere la pedana del tiglio che ho tagliato... sto aspettando.
Ecco se potessi gli direi... da quando ti conosco sono entrata in un'altra dimensione. Una favola senza la quale non riuscirei più a vivere come una drogata in crisi ... ti cerco ogni giorno sperando di incontrarti...

Domani è un altro giorno... ma poi è veramente un altro giorno o è lo stesso che si ripete all'infinito?

lunedì 16 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA...(9)


Corro in cucina: il caffè si fa sentire... schizza sul piano della stufa a legna.
Apro lo sportello per prendere una tazzina.

Guarda guarda chi c'è!
Il thermos giallo.
L'ultima volta l'ho usato... ieri.
Appuntamento con il mio vecchietto.
Nel tempo ci siamo organizzati: il pic-nic sul letto deve essere completo. Non bastano più le schiacciatine con il prosciutto crudo (lui lo adora), acqua, adesso anche il caffè finale.
Arrivare a metà pomeriggio quando devo prendere il treno è troppo tardi, la voglia della magica bevanda deve essere soddisfatta prima.

Oggi mi fa male la schiena e le ginocchia. Nonostante la sua età è un superattivo.
Calma calma non è un super "lavoro" di ore! Ma forse sono io che in questi giorni ho dovuto muovermi molto per gli uffici con il caldo e i treni in ritardo.

E' stato un incontro diverso dagli altri.

Ricordo che qualche mese fa ho avuto la sfrontatezza di dirgli... sono felice...
Dopo due giorni la notizia di una tragedia.
Lui fu colpito molto duramente negli affetti.
Cominciò così un periodo strano in cui non ci sentivamo, ma eravamo comunque sempre vicini.
Appena abbiamo ricominciato a vederci le cose chiaramente non sono state più come prima.

Ricordo che al secondo o terzo incontro dissi al mio amico psicologo (quello che in cambio di una borsa piena di libri accetta il mio minestrone!) che... la nostra coppia funzionava ed era perfetta quando prima eravamo in tre...
Affermazione strana eppure io l'ho vissuta così.

Ieri altro cambiamento.

Fra noi ci sono sempre stati discorsi generici sull'arte sui libri qualche commento sui miei racconti su qualche serata che lui ha passato al Rotary Club alla Scala o a vedere qualche film.

Poco di tutto sulla nostra vita familiare se non notizie sporadiche.
Ricordo solo una volta si confidò un po' di più. Ed io ascoltai in silenzio come mi è sempre capitato quando stiamo insieme. Sembra strano ma non ho mai avuto voglia di interromperlo, quando parla affascina il suo modo tranquillo la ricerca delle parole la costruzione dei discorsi.
Ama dire che quando rivolge agli altri delle domande è pungente e alcuni lo temono, ma con me si è sempre dimostrato di una dolcezza disarmante.

Premuroso attento mai un gesto che non sia stato controllato mai una parola fuori delle righe. Mi fa entrare per prima in ascensore mi offre il braccio mi chiede se sono stanca non ho mai pagato niente. Si informa sulla mia vita ma senza essere invadente. Le sue battute mi fanno sorridere.

Ce n'è una in particolare...
Ho l'abitudine quando entriamo in ascensore per andare via dall'albergo di chiedergli se è andato tutto bene, la sua risposta è sempre immancabilmente la stessa... la ditta commossa ringrazia...
La prima volta scoppiai in una sonora risata, poi è diventata un piacevole rituale cui non possiamo o forse non vogliamo sottrarci.

Lui parla ed io lo accarezzo.
È uno dei modi per stare vicini, nessuno dei due rinuncerebbe mai a questo momento.

Ma c'è stato un piccolo cambiamento.

Ha cominciato a discutere di cose quotidiane tipo la spesa il pagamento delle bollette le chiavi perse dal figlio e l'aver dovuto cambiare la serratura della porta per maggiore sicurezza...

Mi sono sentita una confidente come se avessi sceso un gradino nella scala dei sentimenti.
Dal posto superiore occupato dall'amante a quello inferiore occupato dall'amata.

Eppure fra noi non c'è mai stato alcun discorso d'amore.

Ho notato che ultimamente quando faccio battute tipo... me ne trovo un altro... (le solite frasi idiote che le donne dicono!) lui storce la bocca. Non ha mai detto di essere geloso, ma non l'ha mai nemmeno negato.

Ma...il mio solito ma che torna sempre da qualche parte a mettermi in allarme. La mia sensazione comunque è una punta di gelosia dovuta al possesso. Io sono sua e guai a chi mi tocca.
È questa l'idea che ho da un po' di tempo.

I suoi ... mi manchi... sono diventati ormai quotidiani.

Ho "pensato" molto a questo e.... se "penso" a lui... non so cosa "pensare"!

...mi manchi... si dice ad una persona quando il bisogno intellettivo diventa un bisogno fisico che prende allo stomaco.
Non è da intendere come un fattore sessuale, ma è il bisogno di averlo vicino la voglia di sentire il suo odore il suo profumo accarezzare i capelli sentire la sua voce guardarlo negli occhi avere quell'attimo di intimità che può essere anche soltanto una carezza o sfiorarsi le dita.

Per quanto mi suggerisce la mia conoscenza dell'animo maschile, adesso lui si sente solo. E si appoggia a me. Mi aspetto che prima o poi mi chieda qualcosa e allora cosa risponderò? Non voglio cambiare la mia vita. Perchè devo prendere una decisione?
Sms... Non sono riuscito a chiamarti. Ti chiamo domani. Mi manchi...
Eccolo il mio vecchietto... ancora mi manchi.
Ma è lui che sta cambiando o sono io?
L'altro giorno quando gli ho chiesto cosa avrebbe fatto durante la giornata fino a sera alla sua risposta non ho potuto non esclamare... ma sei un superuomo, non riuscirò mai a starti dietro...
... ma che dici dobbiamo arrivare insieme fino a 120 anni io e tu a 105...
INSIEME?
Ecco l'ha detto. Ma perchè l'ha detto?
Voglio solo essere un'amante senza obblighi nè futuro.

Ma perchè non può rimanere tutto come è cominciato... ricordo che io ero incerta insicura e lui mi disse... sono un tipo pragmatico... e a distanza di mesi ha cercato ancora di rassicurarmi... sei tu che non ti fidavi... quando ti ho conosciuto io ho seguito il mio istinto e il mio istinto non mi ha mai fatto sbagliare...

Beato lui! la mia strada invece è stata costellata di sbagli e di insuccessi di sogni invecchiati dimenticati in chissà quale cassetto della mia vita.

Come mai adesso non voglio decidere?

In fin dei conti non chiedo niente solo vederci una volta al mese.

Il mio cuore la mia mente è occupata da altro... da un altro.
Che situazione complessa!
Amo qualcuno e vado a letto con il vecchietto e altri due!
Ma sta succcedendo qualcosa.
Incontrarsi stare insieme qualche ora vuol dire avere desiderio di annusare la sua pelle il suo odore assaggiare il suo sapore... ed io ora questo non lo voglio più.
Domani gli dirò che vorrei rimanere così come stiamo adesso, chissà se accetterà?
Il fuoco si sta spengendo è tardi ed io sono stanca vado a letto... domani è un altro giorno.

venerdì 13 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (8)


Sono sveglia da tanto. Non riesco più a stare a letto.

Mi alzo una rapida occhiata e... sembra quasi che fra le lenzuola non ci sia stato nessuno.

Spesso è così potrei non rimettere a posto le coperte: il letto è intatto quando dormo.

Mentre vado in bagno ripenso a qualche giorno prima all'incontro con uno dei miei amanti, il terzo l'ultimo in ordine di tempo.

Giornalista... ci siamo conosciuti per caso alla presentazione di un libro, da una battuta è cominciato una serie di incontri.

Incontri silenziosi fatti di pochi minuti.

Nessuno dei due ha niente da dire o da chiedere. A nessuno dei due interessa chi è l'altro.
Eppure non ho bisogno fisicamente di un rapporto: ho Gibran ho il mio vecchietto che mi soddisfano ampiamente ognuno una volta al mese. E allora perchè anche il terzo?

Un incontro silenzioso niente parole.

Il letto rimane intatto. Quando esco dalla stanza sulle coperte nemmeno una piega, niente è stato toccato o buttato all'aria.

Un bacio all'inizio uno alla fine per salutarci credo che questo sia l'unico rumore che sento.

Mi preparo il caffè e il pane. Apro la porta al giorno che sta per iniziare.
Devo sistemare le poltrone in giardino.
L'alba... con il suo silenzio.
Un silenzio carico di suoni di carezze di promesse.

Che differenza!

I silenzi hanno tutti un loro vocabolario.
La stanza dove frettolosamente consumiamo il nostro rapporto non udrà mai parole mai confidenze mai sospiri di due amanti innamorati.

Non conoscerò mai che tipo d'uomo è, la mia impressione è quella di una persona tranquilla un carattere dolce. Ma sarà poi così o è solo quello che voglio vedere superficialmente?
Non ho nessuna esigenza di indagare.

Non so quanto dureranno i nostri appuntamenti mi sono chiusa alla sua conoscenza.
Chi fra gli uomini che ho incontrato si è mai interessato a me come persona?

Qualche domanda superficiale e mentre rispondevo la loro testa era già da qualche altra parte o già persa in altri discorsi. Quante volte la mia risposta è rimasta a metà. Perchè preoccuparsi di ascoltarmi? Come dice sempre un mio amico sono una donna ed è la peggior condanna che un essere umano possa avere.

Spesso poi non puoi fare una battuta o un'affermazione che subito appaiono nubi all'orizzonte e allora bisogna spiegare che non è stata detta con malizia e cattiveria.

Molte volte mi sono arrabbiata mandando a quel paese chi avevo davanti, ma accidenti non posso nemmeno parlare che viene tutto travisato.

Forse questa è la conclusione dell'indifferenza che ho ricevuto in regalo come amore?
La mia vendetta postuma?

Eppure quando parlo con un uomo con cui non ho nessun rapporto sentimentale mi ringraziano dell'amicizia e di aver arricchito le loro conoscenze, di aver iniziato un dialogo che non avevano mai avuto.

Ma nel momento in cui si altera questo equilibrio e inizia un cammino diverso ecco che il loro atteggiamento cambia. Dapprima cose impercettibili poi via via sempre più accentuate.

Quello che mi fa sentire sempre più emarginata è la mancanza di dialogo. Non parlano più con me, e mi accorgo che i loro discorsi vengono fatti con altri interlocutori.

Perchè tutto questo? Eppure le nostre conversazioni non sono state così numerose da poter affermare che avevamo esaurito ogni argomento.

Cosa è scattato in loro che li fa allontanare da me intellettualmente?
Oppure cosa ho fatto o detto perchè accade tutto questo?
Se il fine era solo quello di andare a letto non ho fatto la "verginella" pudìca e quindi il dialogo potrebbe continuare!

SMS... un aperitivo di 15 minuti?....

Sì un incontro di 15 minuti, tanto dura tra lo spogliarci il toccarsi e il rivestirci.
Perchè stancarmi a parlare a cercare di capire, ad indagare fare bella figura per fargli vedere che oltre questi 15 minuti c'è una donna con un cervello con un cuore con... una vita?

Incontro che potrebbe durare un po' di più, ma finchè non si parla e non si pronuncia nessuna frase che possa far iniziare un discorso d'amore va tutto bene. Il cuore è salvo.

Il dramma comincia se ci scambiamo qualche idea.
Le parole dette portano su un percorso preciso in cui si aprono i cancelli del sentimento.

Ed io adesso non ho voglia.
Mi chiedo se sto rinunciando a qualcosa di importante: allo studio di un uomo che forse vale la pena di essere osservato meglio.

Ma nessuno dei due approfondirà mai questa conoscenza.
Nessuno dei due si sentirà offeso, perchè dovrebbe?
I nostri incontri ci sono, brevi, qualche volta anche piacevoli.
Se così non fosse avrei chiuso da tanto.

Chi mi legge cosa pensa? ...Ma questa fa collezione d'amanti uno dietro l'altro....non le bastano mai... ecc ecc.
Non è collezione o elenco o raggruppamento o cosa uno voglia credere, è come un minatore che scava scava per trovare un filone d'oro, IL FILONE D'ORO puro il più grande quello che lo farà diventare ricco ma purtroppo spesso la ricerca di qualcuno che sia... si dimostra infruttuosa.

Avete mai pensato a cosa è un amante?

E' semplicemente il nostro specchio, quello che noi vediamo di noi stessi riflesso nell'altro nei suoi occhi nei gesti nelle parole, qualcuno che sembra noi. E chi non vuole avere un alter ego per affermare se stesso o per essere certo di esistere nella dimensione giusta?

Chi mi osserva non mi giudicherà in termini lusinghieri. Ma non importa.

Quando si supera l'imbarazzo del primo incontro si entra in una spirale dove avere un amante cambiarlo averne un altro e poi un altro ancora è come bere un bicchiere d'acqua nel deserto. Lascia la sensazione di avere sempre sete, perchè quell'acqua non sa di niente e il nostro corpo o meglio il nostro intelletto rimane all'asciutto.

Ma qui nella mia casa di montagna, nella casa-jungla come è stata ribattezzata, ci siamo solo mia figlia ed io.
Ricordo di avere lasciato quella bottiglia di Porto del 1978 nel mobile.

Il bicchiere dov'è? Eccolo... il camino illumina il mio viso e i miei pensieri esplodono come scintille.