SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.
per info:gold.indi@gmail.com
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venerdì 9 gennaio 2009
LA MAGLIA DI LANA
COLLA
Se non avete colla in casa quando vi serve, fabbricatela da voi stesse in cucina con della farina sciolta in acqua (deve risultare un composto colloso e denso), aggiungendovi poi un pizzico di sale per conservarla. Date questa colla ai bambini per i loro giochi creativi: non è pericolosa anche se la mettono in bocca.
La stessa colla, fatta bollire, è più efficace. Versate in una mezza tazza di farina dell'acqua fredda fino a ottenere un composto liscio e cremoso. Fate bollire per 5 minuti. Volendo si può profumare questa colla con un'essenza vegetale: vaniglia, chiodi di garofano o altro a piacere. Deve essere conservata coperta in frigorifero.
A CHE SERVONO LE SOPRACCIGLIA?
Sono una protezione per gli occhi: trattengono il sudore della fronte e l'acqua della pioggia, e danno un discreto riparo dal Sole. E sono molto importanti nella comunicazione non verbale. All'estremità dell'arcata sopracciliare, dalla parte del naso, si trova infatti il "muscolo corrugatore del sopracciglio", che si inserisce al centro dell'arcata orbitale. Contraendosi e rilasciandosi modifica e integra molte espressioni facciali.
In particolare, sorpresa e sofferenza.
Ci sarebbe anche un'altra funzione: far capire a chi ci guarda dove dirigiamo lo sguardo. Per fare ciò in genere ci si basa sulla quantità di sclera (la parte bianca dell'occhio) visibile ai lati dell'iride. Le sopracciglia aiutano in questa funzione: se sollevate, aumentano la porzione visibile della sclera. Il sollevamento delle sopracciglia quando si riconosce qualcuno serve a comunicare :"Sto guardando te."
IL PESTELLO
PENSIERINO
Avrete notato che ultimamente non scrivo più molto. Forse è un momento di riflessione non lo so. Ma sempre più spesso quando leggo i giornali, guardo la televisione, apro le pagine di internet o parlo con altre persone, mi sembra che tutti siano diventati super esperti nel dare giudizi, nel formulare accuse e proporre soluzioni....i famosi "opinionisti".
Personalmente non mi sento in grado di mettermi nella loro posizione.
Mi sento oppressa dagli eventi, dalla realtà delle cose, dal dover subire sia verbalmente che psicologicamente il pensiero degli altri.
Mi accorgo però che più il tempo passa e più sono diventata paziente, aspetto il momento opportuno per tante cose sia se devo dire qualcosa a qualcuno sia per la vendetta, non importa quanto tempo passa vi sembrerà strano ma arriva sempre il momento opportuno. Forse devo elaborare dentro di me tutto quanto, mettere a punto ogni cosa in modo che non sia niente fuori posto.
In embrione ho anche alcuni racconti, ma devo masticarli, farli miei.
Cosa devo dirvi ? Che ho conosciuto un paracadutista che mi vuole portare a fare parapendio? Oppure uno skipper che vuol fare un'immersione con me per farmi vedere le meraviglie del mondo sommerso? Oppure il proprietario di un vivaio che vuol mostrarmi il suo fiore più bello?
Persone interessanti, tutti uomini con carattere, con una personalità fuori del comune. Altro che l'impiegatuccio comunale che non sa dire niente all'infuori delle solite cose stupide oppure la casalinga mezza analfabeta che sta sempre davanti al pc e l'unica cosa che sogna è trovare un uomo che la mantenga in una vita da sogno o va a rompere e rubare l'uomo di un'altra perchè gli sembra più bello del suo.
Che storie volete che vi racconti? Ce ne sono così tante che non so da dove cominciare. Se avrete un po' di pazienza usciranno tutte fuori non dubitate, molto presto vi racconterò tante cose, soprattuto cose iniziate che si stanno evolvendo.
Ci sarà l'amore, la sofferenza, l'idillio, la vendetta, come ho detto ad una persona non molto tempo fa ...non dormire sonni tranquilli perchè la tegola ti può cadere in testa da un momento all'altro...e così è bene che lo sappiano anche altre persone che credono di essere in una botte di ferro.
Mai sentirsi al sicuro dopo che mi hanno conosciuto, ma soprattuto se mi hanno pestato i piedi. Io sono sempre avanti a loro non di uno ma di parecchi passi, sia per cultura e per conoscenze.
Ok detto questo, vi ho un po' esposto una parte dei miei racconti.
Dove inizia il racconto o dove inizia la realtà e chi lo sa?
Se qualcuno si riconosce in quello che scrivo vuol dire che ho colpito nel segno ancora una volta. I miei racconti sono la vita. La vita di chi? Ma la vita di tutti voi, no?
Ciao amici un bacio
giovedì 8 gennaio 2009
ToScAnISiNaScE
Un giorno un tizio decide di fare un'immersione nelle acque di un lago.
Sta osservando l'ambiente marino a 8 metri sott'acqua quando nota un altro tizio alla stessa profondita', ma senza l'attrezzatura da sub.
Irritato e sentendosi sminuito il nostro tizio scende a 15 metri sott'acqua, ma l'altro tizio, pur senza bombole o altre attrezzature da sub, lo segue.
Il tizio e' ancora piu' irritato e confuso e allora prende la lavagnetta subacquea e col suo gessetto da sub scrive: "Ma come fate a stare a questa profondita' senza nessun equipaggiamento?".
Il tizio prende la lavagnetta, cancella quello che l'altro ha scritto e scrive a sua volta: "Sto affogando, brutto imbecille!!".
IL BRINDISI
I brindisi danno una certa solennità a ogni pranzo. In ambito lavorativo, pronunciati di solito all'inizio o alla fine del pranzo, possono servire per dare il benvenuto ad un visitatore importante o a un nuovo collega o per salutare uno che se ne va, per lanciare un nuovo business o un nuovo prodotto, per celebrare il raggiungimento di un obbiettivo lungamente atteso.
Le parole che li precedono dovrebbero essere il più possibile brevi, concise, personali, spiritose. Mi ricordo di aver letto che un discorso alla fine di una cena dovrebbe essere come un vestito di una signora: lungo abbastanza per coprire il soggetto, ma corto abbastanza per essere interessante...
Chi intende fare un brindisi batte leggermente una posata sul bicchiere per attirare l'attenzione, si alza in piedi e parla rivolto alla persona a cui è indirizzato il brindisi non trascurando però tutti i presenti. Alla fine del discorso i presenti alzeranno i calici tenendoli per lo stelo (chi è astemio riempia il suo solo d'acqua) e berranno senza toccare i biccheri e senza dire "cin cin". Chi riceve il brindisi potrà replicare a sua volta con un breve discorso di ringraziamento.
LA RICETTA DEL PASTICCERE
Volete provare a fare UNA TORTA AL CIOCCOLATO con ingredienti freschi, seguendo la ricetta di un pasticcere? Vi servirà un po' di tempo e passione, ma il risultato è assicurato.
INGREDIENTI
- 200 g cioccolato
- 105 g burro
- 105 g farina di mandorle
- 3 uova
- 6 tuorli
- 5 albumi
- 105 g zucchero a velo
- 35 g farina
Montate il burro ammorbidito con le uova e lo zucchero. Aggiungete la farina di mandorle, il cioccolato sciolto a bagnomaria e continuare a montare. Incorporate con lenti movimenti di una forchetta dal basso verso l'alto gli albumi montati a neve ed infine la farina setacciata. Imburrate ed infarinate una tortiera di 20 cm di diametro, versate il composto e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti.
COME DIVENTARE MILITARE DI SUCCESSO
Per entrare nelle Forze Armate come ufficiale o sottufficiale bisogna avere il diploma di Scuola media superiore, un'età compresa fra i 17 e i 22 anni (26 per i sottufficiali) e la fedina penale pulita.
I ranghi delle Forze armate sono aperti alle donne. L'accesso delle ragazze alle scuole militari, invece, è ancora allo studio degli Stati Maggiori.
ESERCITO
Accademia di Modena per i futuri ufficiali e Scuola sottufficiali di Viterbo.
I ragazzi possono fare domanda alla Scuola militare Nunzitella di Napoli e alla Teulliè di Milano. Dopo 15 anni di servizio c'è la Scuola di guerra di Civitavecchia. Tutte le informazioni e i bandi di concorso sul sito dell'Esercito http://www.esercito.difesa.it/
CARABINIERI
Accademia di Modena per gli ufficiali e Scuola sottufficilai di Firenze e Velletri. Dopo l'accademia, gli ufficiali conseguiranno la laurea in giurisprudenza alla Scuola ufficiali di Roma. Tra le scuole di specialità dell'Arma spicca il Centro alpino di Selva di Val Gardena da cui escono i carabinieri sciatori, come Alberto Tomba (http://www.carabinieri.it/).
MARINA MILITARE
Accademia navale di Livorno per gli ufficiali e la Scuola sottufficiali alla Maddalena e a Taranto. La Scuola navale Francesco Morosini è a Venezia. Per entrare nel mitico Comsubin, i subacquei incursori, bisogna superare il corso della Scuola subacquei di La Spezia (http://www.marina.difesa.it/).
AERONAUTICA MILITARE
Accademia aeronautica di Pozzuoli per gli ufficiali e Scuola sottufficiali di Caserta. Scuola militare Giulio Dobuè, a Firenze. Prima di pilotare un caccia gli ufficiali devono frequentare la Scuola di guerra aerea di Firenze (http://www.aeronautica.difesa.it/)
(Queste notizie le ho estrapolate da un articolo che ho trovato scritto in CLASS, ma siccome risale a qualche mese fa non so se sono ancora tutte valide o c'è stato nel frattempo qualche cambiamento. Comunque chi fosse interessato ci sono i siti da controllare e i Comandi dei rispettivi Corpi dove rivolgersi)
COME MAI I MOBILI A VOLTE SCRICCHIOLANO?
Perchè, se sono fatti di legno, subiscono il comportamento di tale materiale. L'acqua presente sulle pareti delle cellule del legno, infatti, una volta abbatuta la pianta inizia a diminuire. Il legno, che si asciuga perdendo acqua, si muove e produce scricchiolii e, a volte, anche veri schianti e rotture.
Ciascun tipo di legno si comporta in modo diverso, e anche se non esistono legni "immobili", alcuni sono più indicati di altri a trasformarsi in mobili di arredamento.
Tra i tipi di legno che presentano il minore movimento vi sono il pino silvestre, gli abeti in generale, il larice.
Tra quelli che scricchiolano di più ci sono il pero, il noce, il ciliegio, il carpino (simile al nocciolo).
PERCHE' ALCUNI FARMACI SI PRENDONO CON IL NASO?
Non si tratta ovviamente di pillole, bensì di spay o gocce. La via nasale può essere vantaggiosa, rispetto a quella per bocca, perchè è più rapida ed efficace (l'importante è non avere...il raffreddore!). Il rivestimento interno del naso infatti è una specie di "carta assorbente": grazie ai numerosi vasi sanguigni che lo attraversano, capta con facilità le sostanze chimiche.
Il farmaco assunto per via orale finisce nello stomaco, dove può restare per 30-40 minuti, per poi transitare attraverso l'intestino prima di essere assorbito dalla mucosa intestinale.
Un altro vantaggio della via nasale rispetto a quella orale è la maggiore "disponibilità", cioè la capacità del farmaco di essere disponibile per l'organismo una volta assunto. I farmaci presi per bocca perdono buona parte del loro effetto durante il percorso nel'apparato digerente e nel fegato, i cui enzimi in genere distruggono la maggior parte delle molecole del medicinale. Per le sue caratteristiche, la via nasale è usata per alcuni farmaci d'urgenza (antidolrifici, antiepilettici, antidiabetici, anestetici) e in alcune preparazioni per bambini, costituendo in alcuni casi una valida alternativa alle iniezioni.
Il farmaco assunto per via orale finisce nello stomaco, dove può restare per 30-40 minuti, per poi transitare attraverso l'intestino prima di essere assorbito dalla mucosa intestinale.
Un altro vantaggio della via nasale rispetto a quella orale è la maggiore "disponibilità", cioè la capacità del farmaco di essere disponibile per l'organismo una volta assunto. I farmaci presi per bocca perdono buona parte del loro effetto durante il percorso nel'apparato digerente e nel fegato, i cui enzimi in genere distruggono la maggior parte delle molecole del medicinale. Per le sue caratteristiche, la via nasale è usata per alcuni farmaci d'urgenza (antidolrifici, antiepilettici, antidiabetici, anestetici) e in alcune preparazioni per bambini, costituendo in alcuni casi una valida alternativa alle iniezioni.
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