SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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sabato 9 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (19)


Sono allergica anche alla polvere!
Per sistemare delle scatole nella mansarda e non aver messo i guanti adesso ho dei tagli profondi nelle dita di una mano.
Ci vorrà qualche settimana per ritornare normale.
Basta una piccola ferita per farmi cadere nella depressione più nera? Ma che depressione! direi mi sono ripiegata su me stessa a compiangermi.
Sono allergica alla cioccolata... la ditta della Nutella mi preparerà un rogo con legna scelta di prima qualità più grosso di quello degli eretici, tutto per me;
non posso mangiare latticini e latte sono veleno: quando vado al supermercato devo controllare gli ingredienti di ogni confezione... gli allevatori faranno un altro sciopero;
sono allergica ai farmaci... anche se qualche dottore ogni tanto prova ad avvelenarmi con prodotti astratti e le multinazionali farmaceutiche stanno preparando un cocktail di farmaci da iniettarmi per endovena;
sono allergica alla polvere!... il mondo non si lamenterà per questo: sono secoli che gli uomini ritornano polvere ci sarà qualcuno cui rimanevo sulle scatole che da morto si sta vendicando.

... extraterrestre portami via subito subito lontano lontano da casa mia....

Ma nel complesso sono bellissima!
Quant'era che non ve l'avevo detto?

Adesso che tutto è passato credo che qualche amante posso anche concedermelo.
Dunque vediamo... il vecchietto, quello non manca mai, ho la sicurezza della sua pragmaticità o pragmatismo?, Gibran innamorato e assente perenne, poi ho un esercito di uomini da scegliere. E chi finisce più?
Cominciamo però a scartare quelli sotto... sotto cosa? basta che respirino dai trenta in su vanno tutti bene.
Ma poi a pensarci bene, non ho assolutamente voglia di iniziare una storia con nessuno.
Ricominciare daccapo cercare di capire i pensieri le idee evitare certe parole per non "offenderli", ma nessuno pensa mai che io mi posso offendere?
Per ora mi bastano il reale e il poeta.
Ho sciorinato (in Toscana vor dì "detto, elencato") troppi principi filosofici in queste settimane, ma che sono diventata Ferrier Sartre Platone Epicuro?
Sono arrivata perfino a pensare di essere un uomo in un corpo da donna.
Ma poi mi sono guardata allo specchio... naaaaaaaaaaaaaaaaaa, non è possibile... non posso essere un uomo: non ho nemmeno i peli!
Sono altalenante nei miei pensieri?
Certo! sono una donna e sono toscana. Vi siete mai chiesti perchè Dante ha scritto tre cantici invece di uno solo?
Perchè noi toscani prima andiamo all'inferno e cominciamo a sciorinare (vor dì sempre "dire, elencare") un elenco lunghissimo dei nostri errori, poi saliamo al Purgatorio e qui il pentimento è vero e anche le lacrime, siamo capaci anche di recitare un mea culpa e un atto di dolore!, poi ascendiamo al Paradiso qui ogni proponimento futuro di non peccare più è bene impresso nella nostra mente: le buone intenzioni si sprecano e perchè non elencarne magari qualcuna in più e metterla da parte per i tempi di magra?
Ma poi ci ricordiamo di essere toscani e allora meglio perdere un amico che una battuta e si ricomincia daccapo.

Ultimamente mi sto chiedendo se ho ancora voglia di fare da spalla a chi mi chiede aiuto. Perchè mi devono vedere come un' ancora di salvezza? Io ho sempre pensato che fosse la boa che sta a galla quella più importante, mentre l'altra affonda... o no?

Moglie e marito hanno litigato perchè lei ha scoperto che lui ha un'amate da tre anni e mezzo.
(lei)...ti ringrazio, ho letto LETTERA A DON CHISCIOTTE ho capito tante cose: la nostra storia proprio uguale, ma come fai a sapere tante cose su di noi?... l'ho messo fra i documenti e ogni tanto vado a leggerlo....
A parte che la storia la sapevo eccome! lui me l'aveva raccontata fin nei particolari di sesso, ma la cosa buffa è che non ricordavo più di avere scritto quel racconto e non era indirizzato a nessuno dei due....

Direttore di una grande biblioteca di una grande città del Nord Italia mi scrive almeno due volte a settimana per avere consigli sull'uso di alcune erbe.
La fucilazione e l' impiccagione mi sembrano crudeli e disumane;
la camera a gas e la sedia elettrica provocavano lunghe agonie: inoltre, la camera a gas è stata usata dai nazisti;
le iniezioni letali che inducono prima la paralisi e quindi l' arresto cardiaco devono essere precedute dalla somministrazione di un anestetico, senza il quale il condannato, in preda a fortissimi spasmi muscolari, si sente soffocare e ha, letteralmente, la sensazione di venire bruciato vivo;

...una bella tisana alla cicuta come Socrate... la mente oscurata, la vista deformata, gli occhi che selvaggiamente roteavano, la gola attanagliata, le estremità paralizzate...

Possibile che il mio pensiero si sofferma e gongola sull'immaginare l'eliminazione di certi personaggi? E' diventato così veloce che mi accorgo della sua realtà solo quando sento i muscoli della bocca muoversi per un sorriso?

Cosa dovrei fare allora del critico d'arte che mi da appuntamento in ogni angolo dell'Italia e poi mi chiede se è troppo lontano da casa mia? Chiedere aiuto a Vlad III di Valacchia?

Quale morte immaginare per chi ti chiede in continuazione... cosa posso fare per te... quando io sono stata chiara e precisa per togliermelo di torno... non mi piaci, ma se vogliamo discutere su qualche cosa magari su Nibiru io so tutto...

Sono diventata così cruenta e sanguinaria perchè i problemi degli altri cominciano a stufarmi?

Ma quanti di quelli che si piangono addosso ha mai pensato che spesso la colpa di quello che gli succede è loro?

Prima o poi mi devo decidere a fare una serie di lezioni su come vivere la vita senza invadere lo spazio degli altri, detto in parole povere come non rompere gli zibidei a Lorena!

domenica 3 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (18)


Un riflesso della fiamma del camino devi essermi entrato nel cervello illuminando gli angoli oscuri!
Io non mi sono mai innamorata di un uomo. Sono sempre stata innamorata dell'amore!
Gli uomini sono stati uno strumento per arrivare a capire se esiste qualcosa oltre noi?
Soltanto che ho commesso l'errore di non andare oltre le azioni che subisco tutti i giorni: i luoghi comuni le frasi fatte i sospiri i gesti ormai tramandati per generazioni nel DNA degli uomini.
La loro vita...? solo una commedia recitata da guitti.
Cosa rimane in fin dei conti del tempo passato insieme?
I sensi vengono appagati per pochi secondi poi è solo un riflesso nella mente di attimi guardati con occhi estranei.
Il corpo quando ricorda non rivive quelle sensazioni: sono solo un'eco nella memoria un'idea che vuole sopravvivere a tutti i costi.
Ma la mente ricorda qualcosa che non ha provato e il corpo da solo nel tempo non riesce a replicare. Mente e corpo uniti eppure divisi: insieme eternamente ma divisi nelle proprie emozioni e sensazioni.

Perchè rovinarsi la vita per cercare di possedere qualcuno che non avremo mai?
L'uomo è destinato all'infelicità il suo carattere lo porta sempre verso la sofferenza e il dolore.
Pochi attimi di gioia sono superati da anni di sofferenza.
In questi ultimi anni ho scritto con il cuore e con le unghie. Non è facile definire i miei pensieri, è un modo di scavare dentro al mondo che poi non è altro che scavare dentro di me. Chi un giorno mi accusò di giansenismo in fin dei conti mi ha indirizzato verso una conoscenza che non avevo avuto fino ad allora. Con il tempo ho capito che il mondo non è fuori, ma dentro di noi.
Cercare dentro di me mi aiuta a capire i miei errori i miei difetti le mie colpe la mia debolezza.... il mondo.... ognuno di noi è una folla, non una sola persona, e queste persone diverse a volte litigano fra loro, ed io le ascolto, e ascoltare queste voci e poter scrivere quello che dicono per me è un modo di dire agli altri che ognuno ha avuto i suoi dolori che tutti hanno subito un torto che in ogni famiglia c'è stato un malato che molti hanno amato e hanno odiato che ci sono figli nati per desiderio e altri nati per errore che la morte non è la fine ma solo l'inizio di qualcosa di diverso da vivere in futuro forse ancora insieme che le lacrime o le risate hanno sempre una parte di verità e una di menzogna.
Ascoltare se stessi e guardarsi allo specchio. Guardarsi come un'immagine capovolta non deformata solo capovolta per osservare parti di noi che mai avremmo immaginato.
L'universo più complesso quello che mai riuscirà a dirci tutto quello che vogliamo sapere è sempre e solo e semplicemente il nostro IO.
Chi di noi può affermare con assoluta certezza di conoscersi?
Una volta io l'ho detto, forse più di una ma andando avanti i dubbi sono cresciuti lì davanti e dentro di me sempre presenti e mi rendono cosciente della mia realtà.
La certezza? quando e per cosa riusciremo mai a conquistarla?
Ogni giorno di più sto mettendo in forse tutto quanto: la mia conoscenza le mie idee le mie fermità il modus operandi dell'educazione con mia figlia i miei rapporti con gli uomini.
Ho sbagliato veramente tutto finora?
Accorgersi che le basi che mi hanno accompagnato fino a qui non sono più quelle di prima, che la vita è una scelta continua e dove non ho vacillato non ho ottenuto mai quello che ho desiderato: la mia certezza era solo l'illusione di qualcosa che era nato nella mia mente.
Sentire la propria debolezza di donna continuare imperterrita a dire di essere forte perchè gli altri mi hanno sempre visto così, perchè sono io che ho fatto vedere agli altri questo lato del mio carattere e l'ho convinti.
Amare un uomo...
Si può amare uno cento mille uomini e ogni volta quello che si prova sembra amore o è solo la voglia di sentirsi vivi desiderati?
L'amore non è gioia ma dolore. L'esempio più banale? Gesù Cristo.
Non si è fatto forse uomo per percorrere la via degli empi? Il dolore il sacrificio finale la sofferenza intima è stato questo il suo percorso d'amore?
Appena il cuore comincia a palpitare i nostri occhi vedono il sole la nostra mente viene ottenebrata dall'immagine amata ecco che comincia il lato negativo quello che fa diventare attimi di autentica felicità in dolore puro.
La gelosia il sospetto l'attesa il desiderio il dubbio ammorbano la nostra vita. Cominciamo a non avere più un attimo di pace.
La mente si autosuggestiona e per sopravvivere ai nostri "orrori" si crea un mondo fatto di sentimenti.

Tutto quello in cui credevo, un mondo in cui l'amore e la ricerca di esso mi ha portato fino a qui è veramente crollato?

Cosa è successo che mi ha resa così critica e incerta?

Un A PRESTO che sta creando un'attesa inutile?

Vorrei essere brava a scrivere per dire... dire tante cose.

sabato 2 ottobre 2010

SONO MAFALDA


MI SENTO MAFALDA DI QUINO.

MI SENTO LO SONO NON E' UNA SENSAZIONE MA UNA CERTEZZA ASSOLUTA.

VI PREGO PER IL VOSTRO BENE NASCONDETEVI ALTRIMENTI MI FATE MORIRE DAL RIDERE DALLE CAZ...ATE CHE LEGGO SULLA POLITICA.

venerdì 1 ottobre 2010

OGGI SONO EMPATICA


In montagna ho una connessione internet. Ho fatto un contratto che pago mensilmente solo i mesi che vado lì o addirittura solo i giorni.

Tutto tramite il Postepay.

Cosa c'entra questo? ma perchè stamattina alla Posta per ricaricare questo benedetto "cartoncino" mi sono ritrovata in fila (siamo al 1 settembre) con un centinaio di pensionati e... i soliti problemi burocratici.

Aprono la porta... non ci sono soldi non li hanno ancora portati, se qualcuno ha delle bollette da pagare si faccia avanti!...

Mi faccio avanti... signora deve mettersi in fila...(!!!)

...mi scusi ma lei ha detto che se uno deve pagare...

..si metta in fila insieme agli altri...

Stamattina mi sono alzata regolarmente alle 6,45 mi sono lavata vestita ho preso il mio orzo non ho discusso con mia figlia... mi sembrava una giornata regolare!

...allora V O I avete detto che chi deve pagare si faccia avanti, io devo pagare e da qui... non mi metto in fila!...

Dopo due minuti ha capito cosa volevo: mi da un modulo da riempire... fra adulti minori consenzienti paganti nome codice numero città cifra... firma, alla fine non ho capito niente di quello che scrivevo.

...lei ha sbagliato tutto... (mi pareva! e poi non avevo messo solo il nome del titolare della carta)

ma......... io dico sempre che la giustizia esiste, ogni tanto ho delle piccole soddisfazioni!

... codice fiscale... ricominciamo un'altra volta... è nella carta elettronica scritto grosso dietro... (in tasca avevo anche quell'altro, solo che non volevo darglielo perchè mi sembra assurdo che non lo vogliano leggere lì).

Il foglio si è accortocciato dentro la macchina che timbra i pagamenti. Che meraviglia! Zitta zitta senza dire niente l'impiegata ha riempito da sola un altro foglio e si è scusata!

Il codice fiscale ha vinto! ha avuto la sua vendetta.

Vado a prendermi un caffè. Buona giornata.

sabato 25 settembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (16+1)


La casa è fredda.
Dopo una settimana entrando si sentono le stanze non riscaldate. Accendo subito le stufe elettriche, poi penso alla cena e infine i camini. Siamo entrati ormai nell'autunno da qualche giorno e qui in montagna si sente prima che in città.
Meno male che ormai mi organizzo sempre con due cambi nella valigia: uno più leggero e uno più invernale. E se poi non basta negli armadi c'è sempre qualcosa di pesante.

Farei invidia alle ex-mamme della classe delle elementari di mia figlia... le famose mamme wonder-women.
Non ditemi che nessuno ha nella propria classe qualche mamma così: sempre la più perfetta la più intelligente, quella che vuole mettere bocca dappertutto e che sempre e solo lei ha ragione, quella che ha il figlio primo della classe più bravo degli altri.
Mamme così si trovano a tutti gli angoli... donne frustrate in casa che se la rifanno a scuola vesseggiando chi non ha voglia o tempo di discutere.
Per combattere questo tipo di personaggi assurdi, ma soprattutto queste mamme idiote che allevano figli poverini più idioti di loro, entrai in tutte le cariche più autorevoli della scuola. Cariche dove non potevano mettere bocca e dirmi qualcosa.
Le ho guardate dall'alto del mio metro e 59 per cinque lunghi anni commiserandole.

Alla fine della mia fatica mia figlia mi ha premiato dicendomi... mamma, sei la mamma più bella e la più intelligente, sai tante cose... le altre mamme non sanno niente...
S a i t a n t e c o s e! beata ingenuità. Chissà perchè i bambini ci vedono come degli eroi come chi sa tutto come chi li salverà e li difenderà sempre.
In fin dei conti da quando è nata è questo che ho fatto: scegliere per lei per salvarla. Mi sono sdoppiata come figura, ho la fortuna di avere un carattere forte che si adatta alle circostanze avverse. Le mie depressioni le mie delusioni non mi hanno mai vinto, sono riuscita a rinnovarmi come la mitica fenice e... quante volte sono risorta dalle mie ceneri!!!
Eppure anche se i miei sforzi si sono spesso raddoppiati ho mantenuto sempre il ruolo di mamma non cercando mai di diventare una figura che non sono.

Stasera però all'improvviso sento la mia solitudine... mi pesa, penso in un attimo ad una musica una poesia: la testa si riempie di domande... dove sei? perchè mi hai lasciata sola?... dopo quel "a presto" c'è stato il vuoto, vuoto di notizie vuoto di presenza.
Come siamo buffi noi uomini il ricordo torna prepotente con una musica con un gesto una parola un colore.
Quanto intensamente abbiamo vissuto quell'attimo da legarlo per sempre ad una di queste cose. Cose effimere umane cadenti caduche deteriorabili come la nostra vita. Gli anni scorrono ma restano impressi nel tempo e la storia s'imprime a fuoco. Un ricordo che sarà solo mio e che morirà con me. Come poter tramandare un ricordo? Scrivere su carta la sensazione provata l'emozione che ha accompagnato l'euforia del momento il battito del cuore che non voleva fermarsi? Come... come fare a fermare nello spazio e nel tempo una parte di noi stessi? Una parte che è durata un attimo così poco ma che ha marchiato a fuoco la nostra anima.
Nessuna parola nessuna frase avrà mai la potenza del nostro sentire, anche se sono brava a descrivere le sensazioni gli stati d'animo a cogliere il brivido della scena... niente mai e nessun racconto riuscirà ad avere la stessa intensità del brivido del nostro cuore al ricordo di qualcosa.

Continuiamo a camminare con lo sguardo avanti, protesi verso un futuro che ancora non esiste verso un futuro da scoprire o da scrivere? Guardare al passato, ma poi siamo così sicuri che abbiamo avuto un passato? e il presente? e se fossimo un'eco di qualcosa che è vissuto all'alba di tutto quanto? Siamo creature che non esistono più in un universo che non è mai stato creato. Se fossimo solo un'idea un progetto una proiezione di un esperimento, così ben riuscito che crediamo di vivere realmente le nostre giornate?
Un eco che si sta perdendo sempre di più. Cerchiamo la particella di Dio e che cosa abbiamo trovato? forse un brodo primordiale fatto di plasma di quark e gluoni. E se noi fossimo quel "brodo", un liquido pensante capace in un miliardesimo di secondo di vedere quello che potremmo diventare se prendessimo la strada che porta al genere umano oppure diventare un'altra cosa? Qui la fantasia mi tradisce perchè non saprei proprio cosa potrebbe esserci oltre all'uomo! diverso dall'uomo. Omini verdi? alieni con capoccioni mostruosi ma con intelligenze superiori?

L'uomo non ha scelta!
Percorriamo un cammino che forse è già stato ideato da qualcuno... come un'invenzione sperimentale.
Quando lavoravo in laboratorio progettavamo su una lavagna il percorso che avrebbe dovuto fare una reazione chimica. Immaginavamo e scrivevamo i legami che secondo noi sarebbero dovuti avvenire.
E allora? L'esperimento di cui noi siamo protagonisti ha lo stesso iter.
Noi ci comportiamo come cavie. Non abbiamo saltato un passaggio nella scala della decadenza e dell'orrore, abbiamo semplicemente tirato fuori l'aggressività che ci è stata inoculata.
Attraverso l'aria? l'acqua? il cibo?
O che possediamo già dentro di noi in attesa soltanto di esplodere in tutta la sua mostruosità?
In qualsiasi forma noi l'abbiamo assorbita stiamo semplicemente reagendo magnificamente a tutto quanto e il nostro osservatore-studioso-scienziato (pazzo? o geniale!) ha vinto e sta portando a termine le sue teorie.
Andiamo così senza nessuna sollecitazione esterna verso la nostra distruzione sistematica progressiva non saltiamo una tappa.
Gli orrori e gli errori che ci hanno "aiutato" ad arrivare fino a qui si sono raffinati con il tempo.
Non oso immaginare dove potremmo arrivare. E nessuno di noi mai potrà sapere completamente quello che ogni assassino ogni boia ha commesso verso un altro essere umano.
Siamo un esperimento di pensiero portato all'estremo e... abbiamo fallito.

Verremo cancellati?

Da dove sono partita? dalle mamme wonder-women mi sembra.....

martedì 21 settembre 2010

L'edera ed il vino



Sulla rivista Storica del mese di Ottobre 2010 si trova un articolo
che fa riferimento ad un frammento di Catone il Censore,
Mi fa piacere riportarlo sul nostro blog.
Anche perchè mi ricorda mio nonno, che non aveva di
sicuro mai letto l'opera di Catone. Mi raccontò del perchè si usasse
mettere le frasche di edera come insegna per la vendita di vino.
Mi spiegò che l'edera era una "nemica/amica" del vino poichè non lo
tratteneva al contrario dell'acqua ed era per questo che chi voleva
sottolineare la bontà del proprio vino sfidava, con il segno dell'edera,
il compratore.
E anche il mio amico Santipamma aveva il suo bel bicchierino fatto con
legno di edera con cui garantiva al suo corpo di rimanere indenne
dall'acqua sua acerrima nemica..


da
De re Rustica di M. Porcius Cato
(ovvero: Liber de agri cultura  di Marco Porcio Catone detto il Censore)

Capitolo CXII
Se vuoi sapere se siasi messa dell'acqua nel vino, o no, prendi una
scodella di legno si edera, e riempila del vino, in cui sospetti
essere stato messo l'acqua. Se vi sarà acqua, tutto il vino scorrerà
fuori, e l'acqua sola resterà; poichè un vaso di legno d'edera non
contiene vino.

sabato 18 settembre 2010

BUONANOTTE... (pensiamo positivo?)


Spesso chi non ha avuto grossi problemi nella vita non riesce a capire quella degli altri, accusandoli spesso di non pensare positivo.

Che cosa vuol dire POSITIVO?

Io posso aver voluto con tutta me stessa che qualcosa accadesse, ma chissà perchè in quel momento il destino ha guardato da un'altra parte.

Volere? Si può volere tante cose ma come mai uno solo fra le migliaia che giocano al superenalotto vince una cifra favolosa? Eppure ognuno di loro ha pensato positivo!

Come mai non è accaduto che la cifra si moltiplicasse per migliaia di persone e cambiasse in meglio la loro vita?

Come mai nascono bambini con gravi problemi di handicap eppure le mamme durante la gravidanza hanno desiderato che il proprio figlio fosse bello e sano e corresse felice con gli altri bambini?

Come mai le donne che tornano a casa la sera da sole magari dopo una giornata di lavoro vengono stuprate e seviziate da dei disgraziati per la strada?

Come mai in paesi dove c'è il desiderio di poter votare liberamente si assiste ancora a massacri e ad attentati contro chi ha espresso la propria opinione nei seggi?

Come mai nel mondo ancora abbiamo paura dell'11 settembre?

Come mai assistiamo ancora al teatrino dei burattini in politica?

Come mai quando parlo con qualcuno mi accorgo che la famosa emancipazione femminile è rimasta solo nel ricordo di chi ha bruciato il reggiseno in piazza?

Quante volte ognuno degli uomini e delle donne che popolano questa Terra ha pensato positivo e un attimo dopo la realtà si è trasformata in un incubo?

Quando la prossima volta diciamo a qualcuno di pensare positivo PENSIAMOCI bene a quello che diciamo!

SCEGLIERE ANCORA... (16)



Eccomi ancora qui. Domenica scorsa avevo chiuso tutto acqua luce gas.

L'idea era quella di non tornare in montagna per alcuni mesi.

Poi oggi pomeriggio la decisione veloce. Cinque minuti per fare una piccola valigia mettere alcune scatole di cartone in auto e via.

Camini accesi e... un caffè. Lo so sono le dieci di sera e qualcuno penserà che mi fa male e che sicuramente non dormirò, ma vi rispondo che non m'interessa.

Questa settimana è stata la settimana in cui con calma e tutta la tranquillità del mondo come se la lentezza e la lucidità intellettuale fossero sempre state presenti ho preso una delle mie tante decisioni.

L'ultima scelta.

Lunedì sono andata a vivere da sola.

Tagliati tutti i ponti mi sono semplicemente detta che egoisticamente volevo pensare a me stessa.

Sono talmente tranquilla che mia figlia l'altra sera è venuta in camera alle tre di notte a dirmi che non riusciva a dormire perchè russavo!

Che bello sto russando. Non era mai successo che lo dicesse anzi il mio respiro era per lei segno che tutto andava bene.

Eppure le camere sono distanti... ma allora se le davo fastidio perchè è rimasta a dormire con me?

Addormentata lei... sveglia io.

Detesto odio rifiuto che qualcuno dorma nel mio letto.

Non posso sentirmi toccare e tirare il lenzuolo la coperta sobbalzare il materasso perchè chi è vicino si deve girare.

La notte nel mio letto devo essere sola.

Il giorno che dirò ad un uomo di dormire con me quel giorno sarà da segnare sul calendario si splancheranno le porte del paradiso o dell'inferno nascerà un altro Einstein finalmente qualcuno troverà il punto d'appoggio per sollevare il mondo... insomma quel giorno vorrà dire che amo talmente quell'uomo che sono disposta a dividere con lui il letto... di notte.
Perchè se ancora qualcuno non l'avesse capito la più grande prova d'amore è permettere a qualcuno di dormire insieme a te. Lasciamo da parte mamme nonne frustrate da matrimoni capestro dovuti accettare e sopportare portati avanti negli anni in silenzio con l'annullamento di se stesse matrimoni che hanno schiavizzato le donne fino alla morte.
IL LETTO è una libera scelta che fa libero chi permette la "convivenza" in esso per alcune ore notte dopo notte anno dopo anno.
Sono talmente cosciente della mia libertà infatti che permetto ai miei amanti un approccio solo di giorno.
Mi sono sempre rifiutata di stare fuori la notte.
Un uomo... no, ma mia figlia... bisogna accettare tutto!

Ho aperto le persiane, il tempo è nuvoloso vento un po' freddo.
Qui a 900 mt è cominciato l'autunno respiro il fumo nell'aria... il fumo dei camini accesi la mattina.
Anch'io l''ho già fatto: il solito rituale ormai sono un'esperta non sbaglio più: accensione al primo fiammifero.
Oggi comincerò a mettere alcuni libri nelle scatole che ho portato.
Libri che non voglio lasciare qui, e se dovrò ritornare me le riporterò dietro.
Praticamente svuoterò una parte degli scaffali.
In questi giorni non mi sono collegata ad internet, non so se ho pensato se ho deciso ma so che ho fatto fisicamente, tanto che mi fa male il gomito destro, e... agito.Questa volta veramente ho messo in pratica il detto "FATTI NON PAROLE".

Gibran si è rifatto vivo... solita strada: ormai è diventata un'autostrada così larga e comoda che ho inserito il navigatore. Il comportamento è lo stesso non è nuovamenmte cambiato di un milimetro.
Non faccio più nemmeno fatica a pensare, non penso e basta! lascio che tutto accada come deve accadere come sarà ogni volta che mi manderà un sms, come ogni volta che prenderà un appuntamento e che non verrà.
Come ogni volta che lo manderò a quel paese dicendogli che è un uomo VUOTO.
Gli lascio credere di poter giocare come desidera che ogni volta che schioccherà le dita io sarò lì a sua disposizione... glielo lascio credere!
Perchè nel frattempo porto avanti la mia vita come ogni giorno, e come ogni giorno ho fatto le mie cose ho rincontrato il mio vecchietto. Fra tutti gli uomini che conosco in fin dei conti solo lui è costante pragmatico reale.
Mi viene da ridere.
Quando c'è Gibran ritorna sul palcoscenico l'altro.
Solo che a questo appuntamento l'ho guardato con occhi diversi.
Ho visto la sua età la sua stanchezza il suo voler lottare per non dichiararsi sconfitto e so per certo che non lo farà mai. Ma la scintilla quella che aveva prima adesso si sta spengendo.
Mi ha confidato che ogni incontro di lavoro ogni riunione ogni atto amministrativo gli costa una gran fatica che tutto adesso non lo affronta più con entusiasmo e forza, si ritrova spesso la notte con la voglia di andare a letto a dormire e non voler cedere alla spossatezza della giornata. Si è messo a giocare a burraco: passa le ore seduto ad un tavolo con le carte in mano.
L'ho guardato ma anche ascoltato in maniera diversa.
Fisicamente è un po' dimagrito, ma... è cambiato. Il suo "mi manchi" detto in maniera ossessiva ogni giorno per tutta l'estate adesso è sottinteso come se rivedendomi si fosse tranquillizzato.
Io invece mi sento la stessa ma protesa verso il futuro verso tutto quello che ho davanti conosciuto e sconosciuto con decisioni da prendere e scelte fatte con uomini che aspettano una mia telefonata che... ho deciso di non fare.
La sensazione è stata dirompente come una bomba in un piccolo spazio. Mi sono chiesta se sono io che adesso non lo voglio più se mi sono annoiata se la nostra lontananza mi ha fatto deviare per un'altra strada.
Adesso sto solo pensando e analizzando lui me stessa il nostro rapporto e cosa desidero in futuro.
Non c'è nessun altro uomo nella realtà per farmi ritornare sui miei passi.
Finora sono io che ho corso ho dato a piene mani non risparmiandomi mai psicologicamente o intellettualmente, impegnando tutto il mio tempo ad aiutare chi pensavo ne avesse bisogno.
Mi sento egoista e sinceramente se gli altri mi giudicheranno tale non m'importa niente.
GLI ALTRI ! E chi sono gli altri per giudicarmi?
Una volta che mi hanno condannato magari offeso ritornano alle loro case alla loro vita finta mascherata da stronz...te ed io? Io rimango qui a combattere da sola.
Il coraggio delle mie azioni l'ho sempre avuto e chi è in prima linea con la pietra in mano sono proprio quelli che non valgono niente nella vita, quelli che si sentono offesi ma che non hanno argomenti per controbattere quelli che acclameranno sempre il vincitore ma che fino a quel momento si erano nascosti.

Il fuoco nel camino si sta spengendo, comincia a piovere mi stringo un po' di più nel plaid.

Forse avrei dovuto intitolare tutto questo I RACCONTI DEL CAMINO o LE CONFIDENZE AD UN CAMINO.

sabato 11 settembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (15)


Sono ancora in montagna per pochi giorni. Poi devo chiudere la casa e chissà quando potrò tornare.
Stasera sono scesa in cantina per vedere se era tutto in ordine. Come ho già detto la casa è grande ho cominciato a fare il giro per sistemare le ultime cose prima di domenica.
Fra le tante bottiglie anche un gruppo di Vin Santo. Ne ho aperta una della ditta Antinori del 1962.
Il profumo il colore ambrato scuro... in trasparenza vedo i riflessi del camino.
Quest'anno non ho letto non ho scritto, per le vacanze mi sono solo volutamente impegnare in lavori fisici.
Ho dosato le mie forze, non sono andata oltre una stanchezza accettabile.
Ho perfino messo a posto 30 quintali di legna... una catasta per me impensabile fino al mese di luglio. Ho fatto la marmellata di susine: tre barattoli soltanto, ma che a dispetto di mia figlia è stata apprezzata dalle sue amichette.
Mi sto chiedendo cosa sta cambiando in me da agire con naturalezza e impormi quello che non ho mai fatto prima. L'osservazione del lavoro degli altri mi ha fatto realizzare tutto in maniera accettabile.
Non chiedetemi se sono soddisfatta, non lo so! Mi sento sospesa in attesa di qualcosa, ma non posso rimanere inattiva.
Il mio isolamento è stato completo. Mi sono annoiata a parlare con amici o con persone conosciute su Internet.
Molti li ho accantonati o cancellati, quando volevano salire sul piedistallo della saccenza e della presunzione.
Continuo a chiedermi perchè non può esserci un libero e semplice scambio di idee, perchè anche quando si parla deve prendere il sopravvento la prepotenza, perchè se uno si accorge di non sapere qualcosa deve incazz... se io lo so e lui no.
Comincia a farsi strada un flebile lume di quello che succede quando due si scontrano o inizia una guerra.
L'INCOMPRENSIONE è sicuramente alla base di tutto.
Ma non comprendere per me vuol dire iniziare a chiedere per capire secondo le mie capacità.
L'INVIDIA?
Sentirsi INFERIORI nella cultura, oppure non corrisposti negli affetti? Voler primeggiare a tutti i costi e non cercare di capire il perchè?
E' stata questa la causa che portò Caino ad uccidere Abele?
Dire "non uccidete Caino" significa però dare una speranza al genere umano che vuol spadroneggiare?
Ma il povero Abele che giace nella polvere con le mosche addosso, le torture le mutilazioni che ha dovuto subire? Che facciamo, salviamo Caino e ci dimentichiamo di Abele?
La vita è sacra sia per l'uno che per l'altro.

Mia figlia ha cominciato a fare domande particolari ad alcune rispondo ad altre le dico di cercare la soluzione insieme.
Ieri sera abbiamo parlato un po' di Internet e dei pericoli che si nascondono in alcuni siti. Ho cercato negli anni di acquistare la sua fiducia e finora è andata bene, ma questo stato di grazia quanto durerà ancora? Riuscirò a capire o a sapere le sue cose? Non sono mai stata una mamma-spiona e le ho lasciato i suoi spazi, ma il pericolo in agguato c'è sempre ed è sempre più drammatica la presenza di elementi poco raccomandabili nella vita reale e virtuale.
Ho trovato dei filmati adatti alla sua età, li abbiamo guardati insieme e insieme dopo ne abbiamo discusso.
Come siamo cambiati! a tavola con i miei genitori parlavo dei libri della vita futura di un lavoro, adesso con i figli ci vuole solo una buona dose di psicologia sul piatto e un allarmismo generale costante e continuo.
Siamo diventati troppo iperprotettivi? Ma se genitori come me stanno attenti spesso all'ambiente che ci circonda, come mai allora continuano ad aumentare le schifezze che gli altri fanno?
Ultimamente mi sono ricordata di una canzoncina.... extraterrestre portami via voglio andare lontano da casa mia....
Continuo a battere sempre sulla solita cosa.
Cosa ha cambiato il mondo negli ultimi duecento anni. Perchè sono aumentati gli orrori perchè la natura umana è degenerata nell'atrocità?
Non troviamo come scusa che nella storia dell'uomo è sempre stato così dagli Aztechi ai cristiani crocefissi agli ebrei perseguitati torturati e vivisezionati in maniera impensabile dagli spagnoli dai tedeschi dai russi da ogni popolo è venuto in contatto.
Ascolto o leggo con sempre più orrore con quanta leggerezza si portano avanti massacri. Con quanta estraneità i governi permettono tutto questo soprattutto in posti dove non ci sono interessi economici per le multinazionali.
Una volta la società si prendeva cura dei ragazzi cercando di insegnare principi morali ed etici per il viver civile. E' stata questa "imposizione" delle regole a scatenare il rifiuto nelle nuove generazioni?
Penserete che guardo con nostalgia al passato e perchè no?
Non riesco più a parlare con qualcuno che subito mi si risponde male, non so più come salutare che mi viene subito data una risposta fuori dalla educazione più elementare.
Io ho sempre attaccato chi mi ha attaccato chi si è seduto su una sedia più alta della mia quando non c'era bisogno.
Il tempo mi ha dato ragione... chi non vale niente continua a rimanere nel suo stato di stupidità.
Perchè uno vuole essere guru senza che conosca le capacità di chi ha davanti?
La stupidità e l'indifferenza: ecco cosa si ritrova oggi nell'animo di chi ci sta vicino.
Indignarsi serve ancora a qualcosa?, gridare che va tutto male e dove volgo lo sguardo trovo un'umanità che non mi piace. Cosa posso adesso insegnare a mia figlia cosa posso fare perchè venga cancellato ogni pensiero stupido e irresponsabile?
Come posso entrare in uno stato di fiducia verso chi mi guarda in autobus chi fa complimenti alla bambina come si può con tranquillità chiedere ad una vicina di aiutarti?
Le pagine dei giornali i telegiornali ogni cosa noi ascoltiamo o leggiamo ci farebbero indurre a chiudere la porta di casa al mondo. Arriveremo davvero ad una vita "sociale" così blindata?
Quando racconto ai miei amici che dove ho la casa in montagna si tiene ancora la porta aperta, dove quando piove la vicina viene a togliere i panni stesi per non farli bagnare, dove tutti i ragazzini lì vicino arrivano a fare merenda alle 16 e per arrivare alla Posta l'altro giorno ho impiegato la bellezza di tre ore perchè ad ogni passo mi hanno fermato per chiacchierare... mi rispondono sempre che questo un paese fuori dal mondo conosciuto, eppure sono stata aiutata senza chiedere aiuto, ho lasciato la chiave di casa a persone che conoscevo solo di vista.

Credere che esistano ancora posti così è quasi da romanzo dell'ottocento.
L'idea che avevo accarezzato di venire ad abitare qui non era poi così malvagia...