
SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
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giovedì 26 novembre 2009
LIBRI DA LEGGERE

IL MORTAIO
Invece, nelle tasche di Marrazzo mancavano 30mila euro.
IL MONARCA O IMPERATORE (TAROCCHI)

mercoledì 25 novembre 2009
LA PAZIENZA O L'IMPERATRICE (TAROCCHI)

martedì 24 novembre 2009
GLI DEI DELLA TERRA (libro)

di Kahlil Gibran
"Quando cadde la era della dodicesima era
e il silenzio, alta marea della notte, sommerse le
alture,
i tre dei della terra, i Titani signori della vita, apparvero sui monti.
Vorticavano fiumi ai loro piedi;
nebbia fluttuante li avvolgeva al petto,
e le teste si ergevano maestose al di sopra del
mondo.
Poi parlarono, e come il tuono lontano
le voci rimbombarono di pianura in pianura.
PRIMO DIO
Il vento soffia verso levante.
Voglio volgermi a sud:
ho le narici colme di odori di cose morte.
SECONDO DIO
Profumo di carne bruciata, soave e intenso:
voglio inebriarmene.
E' l'odore della natura mortale, arsa dalla sua
stessa fiamma languente.
Ristagna greve nell'aria
e come fetido miasma di fogna
mi offende i sensi.
Voglio volgermi a nord: di là non vengono
odori."
TRAMA
"Quando dal caos emerse la terra e noi, figli del principio, scorgemmo l'un l'altro nella luce inerte, articolammo il primo suono soffocato e tremulo animando le correnti dell'aria e del mare. E muovemmo i primi passi, mano nella mano, nel vago colore del mondo bambino; e dagli echi di quei primi passi incerti nacque il tempo, quarta divinità, che affonda il piede nelle nostre orme, segue come un'ombra i nostri pensieri e desideri e vede solo attraverso i nostri occhi.E sulla terra venne la vita e nella vita venne lo spirito, melodia alta dell'universo. E noi regnavamo sulla vita e sullo spirito e nessuno tranne noi conosceva la misura degli anni nè il peso dei sogni nebulosi degli anni, finchè a mezzogiorno della settima era, demmo l'acqua del mare in matrimonio al sole. E dalle segrete stanze della loro estasi nuziale demmo vita all'uomo, creatura che, sia pur debole e malferma, porta per sempre i segni della sua origine. Tramite l'uomo che cammina sulla terra con occhi fissi alle stelle, troviamo vie per le regioni remote della terra: e dell'uomo, umile canna che cresce a lato delle acque cupe, facciamo un flauto attraverso il cui cuore cavo la nostra voce giunge al mondo avvolto nel silenzio".
PERSONALE
Grande poeta o forse cittadino del mondo, colui che già all'inizio del secolo XX capì che per allargare i suoi orizzonti che per dare luce alle sue esperienze non poteva rimanere emarginato nella scrittura della lingua araba, ma decise di imparare e scrivere in inglese.Meravigliosa mescolanza di attributi, di idee di allegorie e miti che si intrecciano nei suoi versi. Le parole sembrano ispirate, i suoi personaggi creati per non avere età e racchiudere ogni idea tutte le idee del mondo umano e divino.
I personaggi sono al di sopra di tutto, immobili e immutabili nell'eternità ma aggrappati alla vita nella sua fatalità.
Riflessioni di uomini non di dei.
"...ma noi, noi insonni e consapevoli,
noi siamo dispensati dalla sorte incerta e dalle
congetture.
Non ci soffermiamo, non attendiamo il balenare
dell'idea,
superiori a ogni inquieto interrogare.
Accontentati e lascia andare i sogni."
Il libro è ormai fuori catalogo, ma se guardate su internet lo trovate.
Il consiglio che posso darvi non dedicategli solo quel poco tempo che richiede, ma gustatelo un pezzo alla volta e poi rileggetelo altre tre volte per capire appieno i suoi versi.
SCHEDA
Genere - Poesia
Titolo - GLI DEI DELLA TERRA
Autore - Kahlil Gibran
Editore - SE
( libro del I anno)
lunedì 23 novembre 2009
IL TIRANNO (libro)

domenica 22 novembre 2009
IL MIO PASSO PREFERITO

venerdì 20 novembre 2009
IL PICCOLO PRINCIPE (libro)

di Antoine De Sain-Exupery
"Un tempo lontano, quando avevo sei anni, in un libro sulle foreste primordiali, intitolato "Storie vissute della natura", vidi un magnifico disegno. Rappresentava un serpente boa nell'atto di inghiottire un animale. Eccovi la copia del disegno. C'era scritto:" I boa ingoiano la loro preda tutta intera, senza masticarla. Dopo di che non riescono più a muoversi e dormono durante i sei mesi che la digestione richiede."
Meditai a lungo sulle avventure della jungla. E a mia volta riuscii a tracciare il mio primo disegno. Il mio disegno numero uno. Era così:...."
TRAMA
E' la storia dell'incontro tra un aviatore, costretto da un guasto ad un atterraggio di fortuna nel deserto, e un ragazzino alquanto strano, che gli chiede di disegnargli una pecora. Il bambino viene dallo spazio e ha abbandonato il suo piccolo pianeta perchè si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa. Un libro che si rivolge ai ragazzi e "a tutti i grandi che sono stati bambini ma non se lo ricordano più", come dice lo stesso autore nella dedica del suo libro.
PERSONALE
Qualche settimana fa sono andata tutta seria alla mia libreria... vorrei IL PICCOLO PRINCIPE di A. De Saint-Exupery....
Mi portano nella sezione bambini... no, no mi scusi lei ha capito male... e ripeto il titolo.... signora, non conosco nessun altro libro con questo titolo....
Non sto a raccontarvi altro!
Avevo pensato che fosse un romanzo!
L'ho letto tutto d'un fiato in poco meno di un'ora.
Scritto da un adulto che ha ricordato di essere stato bambino.
Il protagonista? Un ..... senza età e tutte le età.
Non l'uomo spensierato che ha conservato in sè la fanciullezza come in Peter Pan, ma chi ricordando non vuole più dimenticare di avere avuto sei anni.
Un libro anche per coloro che ormai hanno acquistato con il passare del tempo comportamenti irragionevoli e inutili dettati dalle "etichette" della vita.
Poche frasi per ogni personaggio servono all'autore a descrivere molto bene i difetti che spesso troviamo in giro.
Perchè i suoi ricordi si sono fermati all'età del primo trauma, quando è stato bloccato dall'ottusità degli adulti e non ha più disegnato. Quando il suo mondo non ha più avuto come riferimento la figura maschile per la morte del padre.
Il caricarsi di responsabilità... il piccolo principe la mattina spazzava accutatamente i vulcani, anche quello spento, non si sa mai! (tipico degli adulti fare le cose in previsione di...), strappava i germogli di baobab...
Ma anche rimanere attaccato al modus operandi dei fanciulli....il piccolo principe non rinunciava mai ad una domanda che aveva fatta...
E come succede spesso nella vita la realtà piomba sempre addosso con la sua crudeltà, il prendere coscienza dei propri sbagli, non importa se grandi o piccoli, il peso di quello che abbiamo lasciato per rabbia e per impulsività.
E i pensieri vanno all'unica compagna sul suo pianeta in alto in mezzo alle stelle: UNA ROSA.
Poche pagine su questo piccolo fiore, ma la sua presenza aleggia fra le righe, rimbalza fra una parola e l'altra.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante."
Ho pensato ad una cosa che mi è successa negli ultimi mesi... mi sono sentita quella rosa, c'è chi mi ha fatto sentire importante, grazie.
SCHEDA
Genere - Favola (per bambini, ma anche per adulti, che hanno dimenticato di essere stati bambini!)
Titolo - IL PICCOLO PRINCIPE
Autore - Antoine De Saint- Exupéry
Editore - Bompiani
( libro del I anno)
giovedì 19 novembre 2009
Lontano, lontano nel tempo

In quel tempo esistevano ancora le rasule che permettevano di raggiungere i paesi limitrofi.
Se a volte, per l'incuria dei proprietari terrieri, che avevano l'obbligo di tenerle pulite da rovi ed erbacce, il percorrerle era difficoltoso, venivi ripagato dalla pace e dai profumi della campagna.
Era un pomeriggio inoltrato di Maggio e percorrendo la rasula che dalla frazione di Trimisteri portava al mio paese, alla sommità della salita dove la stradina si trasformava in una carettera con gli antichi blocchi di pietra lavica paralleli per facilitare lo scorrere delle ruote, vidi l'incedere dell'asina di Santipamma con il suo caro amico in groppa.
La cosa era abbastanza curiosa data l'ora e la calura che portava il nostro acerrimo nemico dell'acqua a soffrire la sete.
Accelerai il passo, in breve le mosche che anticipavano l'asina mi raggiunsero e ben presto la nuvola di quelle che la seguivano mi avvolse.
-SABBINIRICA!
Salutai portando il palmo aperto leggermente in alto.
L'asina si avvicino per ricevere carezza e zolletta di rito, mentre il padrone alzata la coppula metteva a fuoco e riconosciutomi, emise la frase di rito:
-Tuttu santu e binirittu!
Chiusi velocemente i convenevoli, zucchero compreso.
Chiesi dove andasse con quel caldo.
E Lui:
- nda putia a Pirara!
Stupito dalla risposta:
É finito u vinu nda Za' Mara? ni mancunu putii o paisi!
E Lui sconsolato:
-'U dutturi mu dissi!
E io sempre più stupito:
- E chi 'u dutturi cunsighia u vunu da Pirara?
Leggero cenno di diniego in sintonia con lo scrollo della testa dell'asina
- No! 'u dutturi mi dissi. " e mi raccumanu! 'U vinu!! Luntanu". Ma chiù luntanu da' Pirara a Sciecca nun'va!
E Sconsolato, incitando la povera bestia ricominciò il pellegrinaggio.
mercoledì 18 novembre 2009
LIBRI DA LEGGERE
- Georges Minois
STORIA DELL'ATEISMO
Editori Riuniti
- Cesare Brandi
VIAGGIO NELL'ANTICA GRECIA
Editori Riuniti
- Gilbert K.Chesterton
SAN TOMMASO D'AQUINO
Lindau
- Brett Shapiro
L'INTRUSO
Universale Economica Feltrinelli
- Kahlil Gibran
GLI DEI DELLA TERRA
SE
- Frederic Portal
SUI COLORI SIMBOLICI
Luni Editrice
- Daniel Pipes
IL LATO OSCURO DELLA STORIA
Lindau
- Wilhelm Fraenger
LE NOZZE DI CANA
SE
UOMINI E TRANS

Forse le mie parole vengono quando gli echi della notizia si sono spenti, ma non me la sentivo prima di dire niente.
Mi sta succedendo da un po' di tempo. Prima mi scatenavo mi arrabbiavo subito. Adesso ho bisogno di digerire quello che mi "investe". Non pensate che la mia reazione sia diversa, solo ho bisogno di vedere anche che cosa succede dopo lo "scandalo".
Un mese fa ci siamo accorti che in Italia ci sono i TRANS!
Gli uomini che "contro natura" hanno potuto usufruire della compagnia di "questi signori", perché chiariamo subito che anche i TRANS sono uomini! Si sentono additati, non solo! Si sentono VITTIME DEL SISTEMA, GIUDICATI E CONDANNATI DA UNA SOCIETÀ PICCOLO BORGHESE CHE NON CAPISCE LE LORO CURIOSITÀ! Si sentono VITTIME! MARCHIATI D'INFAMIA! Si sentono trattati come LEBBROSI!
Facciamo la morale, faccio la moralista?
Qualcuno potrebbe pensare che mi sto ribellando perché sono DONNA. Niente di tutto questo. Ognuno ha i suoi gusti sessuali e non discuto.
Io condanno e lo ripeto forte CONDANNO chi pubblicamente è in posizioni tali da poter essere ricattato e che offende me cittadino italiano. Non solo! Offende chi vive con poche centinaia di euro al mese, quando certi personaggi possono disporre di centinaia di migliaia di euro per le proprie spese oltre allo stipendio.
CIFRE DA CAPOGIRO!!!!!!!!
Ma l'etica di base del vivere civile? La morale che un uomo dovrebbe insegnare con l'esempio ai figli? E la moglie? Deve accettare passivamente le DEVIANZE sessuali del marito? E che morale dimostra un UOMO PUBBLICO?
Nell'ANTICA GRECIA si parlava di NORMALITÀ, l'amore fra uomini era una cosa appunto NORMALE. Ma eravamo nell'antica Grecia.
Dopo la Venuta di Cristo sulla Terra ci è stato inculcato un modo diverso di vivere i propri gusti sessuali, si è dato UNA DIREZIONE accettata per secoli che ha portato ad uno scambio di effusioni fra uomini e donne, a matrimoni etero, ecc.ecc.
In Italia, paese cattolico, abbiamo perfino il Papa a Roma, se qualcuno se l'è dimenticato! (urlare al Cattolicesimo da parte di un'atea è il colmo, vero?)
LA CHIESA COME MAI NON HA TUONATO? CHE PAPA ABBIAMO CHE ACCETTA SENZA DIRE NIENTE? NESSUN VESCOVO DAL PULPITO HA URLATO PER LA SCOMUNICA?
Rimpiango i bei tempi bui della Chiesa con l'Inquisizione e i roghi, con i processi sommari, adesso diamo i "premi" addirittura togliendo l'INCRIMINATO da un posto di responsabilità e mettendolo addirittura sotto la luce della telecamere, dandogli una visibilità che mi offende!!!!!!!!Ma la "lapidazione" in Italia non esiste per chi cerca ragione dopo il torto?
Però alla fine siamo solo noi che soccombiamo, noi Italiani che accettiamo passivamente l'ultimo scandalo quando vengono portate ad una cena ufficiale 200 ragazze. Con quali soldi vengono pagate? Ma soprattutto quanto sono pagate? Ognuno nel proprio paese ha problemi di vivibilità fra i propri concittadini. Strade, case, cibo, trasporti,... mi chiedo perché se tutto fosse rose e fiori gli Italiani continuano a migrare e noi abbiamo l' "invasione" di migliaia di extracomunitari dall'Africa?
L'unica cosa da dire è che l'Italia, la nostra bella Italia, negli ultimi anni è diventata un gran PUTTANAIO!
martedì 17 novembre 2009
TUTTO OK

IL MORTAIO
Insomma, pur di non fare, anche i fannulloni, imparano a fare in fretta.
lunedì 16 novembre 2009
INVICTUS

QUAL'E' LA CITTA' ITALIANA IN CUI LE STRADE HANNO NOMI PIU' ORIGINALI?

LO STADIO "LAPTOP": UN NUOVO IMPIANTO INTERRATO PER IL CALCIO
