La casa è fredda.
Dopo una settimana entrando si sentono le stanze non riscaldate. Accendo subito le stufe elettriche, poi penso alla cena e infine i camini. Siamo entrati ormai nell'autunno da qualche giorno e qui in montagna si sente prima che in città.
Meno male che ormai mi organizzo sempre con due cambi nella valigia: uno più leggero e uno più invernale. E se poi non basta negli armadi c'è sempre qualcosa di pesante.
Farei invidia alle ex-mamme della classe delle elementari di mia figlia... le famose
mamme wonder-women.Non ditemi che nessuno ha nella propria classe qualche mamma così: sempre la più perfetta la più intelligente, quella che vuole mettere bocca dappertutto e che sempre e solo lei ha ragione, quella che ha il figlio primo della classe più bravo degli altri.
Mamme così si trovano a tutti gli angoli... donne frustrate in casa che se la rifanno a scuola vesseggiando chi non ha voglia o tempo di discutere.
Per combattere questo tipo di personaggi assurdi, ma soprattutto queste mamme idiote che allevano figli poverini più idioti di loro, entrai in tutte le cariche più autorevoli della scuola. Cariche dove non potevano mettere bocca e dirmi qualcosa.
Le ho guardate dall'alto del mio metro e 59 per cinque lunghi anni commiserandole.
Alla fine della mia fatica mia figlia mi ha premiato dicendomi...
mamma, sei la mamma più bella e la più intelligente, sai tante cose... le altre mamme non sanno niente...S a i t a n t e c o s e! beata ingenuità. Chissà perchè i bambini ci vedono come degli eroi come chi sa tutto come chi li salverà e li difenderà sempre.
In fin dei conti da quando è nata è questo che ho fatto: scegliere per lei per salvarla. Mi sono sdoppiata come figura, ho la fortuna di avere un carattere forte che si adatta alle circostanze avverse. Le mie depressioni le mie delusioni non mi hanno mai vinto, sono riuscita a rinnovarmi come la mitica fenice e... quante volte sono risorta dalle mie ceneri!!!
Eppure anche se i miei sforzi si sono spesso raddoppiati ho mantenuto sempre il ruolo di mamma non cercando mai di diventare una figura che non sono.
Stasera però all'improvviso sento la mia solitudine... mi pesa, penso in un attimo ad una musica una poesia: la testa si riempie di domande...
dove sei? perchè mi hai lasciata sola?... dopo quel
"a presto" c'è stato il vuoto, vuoto di notizie vuoto di presenza.
Come siamo buffi noi uomini il ricordo torna prepotente con una musica con un gesto una parola un colore.
Quanto intensamente abbiamo vissuto quell'attimo da legarlo per sempre ad una di queste cose. Cose effimere umane cadenti caduche deteriorabili come la nostra vita. Gli anni scorrono ma restano impressi nel tempo e la storia s'imprime a fuoco. Un ricordo che sarà solo mio e che morirà con me. Come poter tramandare un ricordo? Scrivere su carta la sensazione provata l'emozione che ha accompagnato l'euforia del momento il battito del cuore che non voleva fermarsi? Come... come fare a fermare nello spazio e nel tempo una parte di noi stessi? Una parte che è durata un attimo così poco ma che ha marchiato a fuoco la nostra anima.
Nessuna parola nessuna frase avrà mai la potenza del nostro sentire, anche se sono brava a descrivere le sensazioni gli stati d'animo a cogliere il brivido della scena... niente mai e nessun racconto riuscirà ad avere la stessa intensità del brivido del nostro cuore al ricordo di qualcosa.
Continuiamo a camminare con lo sguardo avanti, protesi verso un futuro che ancora non esiste verso un futuro da scoprire o da scrivere? Guardare al passato, ma poi siamo così sicuri che abbiamo avuto un passato? e il presente? e se fossimo un'eco di qualcosa che è vissuto all'alba di tutto quanto? Siamo creature che non esistono più in un universo che non è mai stato creato. Se fossimo solo un'idea un progetto una proiezione di un esperimento, così ben riuscito che crediamo di vivere realmente le nostre giornate?
Un eco che si sta perdendo sempre di più. Cerchiamo la particella di Dio e che cosa abbiamo trovato? forse un brodo primordiale fatto di plasma di quark e gluoni. E se noi fossimo quel "brodo", un liquido pensante capace in un miliardesimo di secondo di vedere quello che potremmo diventare se prendessimo la strada che porta al genere umano oppure diventare un'altra cosa? Qui la fantasia mi tradisce perchè non saprei proprio cosa potrebbe esserci oltre all'uomo! diverso dall'uomo. Omini verdi? alieni con capoccioni mostruosi ma con intelligenze superiori?
L'uomo non ha scelta!
Percorriamo un cammino che forse è già stato ideato da qualcuno... come un'invenzione sperimentale.
Quando lavoravo in laboratorio progettavamo su una lavagna il percorso che avrebbe dovuto fare una reazione chimica. Immaginavamo e scrivevamo i legami che secondo noi sarebbero dovuti avvenire.
E allora? L'esperimento di cui noi siamo protagonisti ha lo stesso iter.
Noi ci comportiamo come cavie. Non abbiamo saltato un passaggio nella scala della decadenza e dell'orrore, abbiamo semplicemente tirato fuori l'aggressività che ci è stata inoculata.
Attraverso l'aria? l'acqua? il cibo?
O che possediamo già dentro di noi in attesa soltanto di esplodere in tutta la sua mostruosità?
In qualsiasi forma noi l'abbiamo assorbita stiamo semplicemente reagendo magnificamente a tutto quanto e il nostro osservatore-studioso-scienziato (pazzo? o geniale!) ha vinto e sta portando a termine le sue teorie.
Andiamo così senza nessuna sollecitazione esterna verso la nostra distruzione sistematica progressiva non saltiamo una tappa.
Gli orrori e gli errori che ci hanno "aiutato" ad arrivare fino a qui si sono raffinati con il tempo.
Non oso immaginare dove potremmo arrivare. E nessuno di noi mai potrà sapere completamente quello che ogni assassino ogni boia ha commesso verso un altro essere umano.
Siamo un esperimento di pensiero portato all'estremo e... abbiamo fallito.
Verremo cancellati?
Da dove sono partita? dalle
mamme wonder-women mi sembra.....