SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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giovedì 6 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (7)


7 - Al supermercato in fila in mezzo a cinquanta cinesi mi sento sola e sperduta. All'improvviso una mano mi prende sotto braccio.

Mi giro... ma come si permette... mi fermo prima di pronunciare qualsiasi sillaba. Accanto un metro e ottanta forse ottantacinque. Non sto a sottilizzare centimetro più o meno. Due occhi celesti chiari bellissimi sono piantati nei miei.... Per favore ho solo due cose, può far finta che stiamo insieme?... Non voglio fare tutta questa fila!...

Mi sto annoiando e la compagnia merita!

Bella voce buon profumo ha un certo fascino è molto sensuale. Ed io è un po' che non ho nessuno.
Alla fine, dopo che abbiamo pagato, fuori nel parcheggio ci scambiamo il numero di telefono, mi dice che è calabrese che è qui per lavoro.

Ho appena chiuso la porta di casa che il cellulare squilla... pronto sì certo che mi ricordo... ma come? sono passati pochi minuti e già mi ha chiamato.

Si perde in mille domande in tante curiosità e complimenti, poi arrivano parole dolci sussurrate.

Mi prospetta incontri appuntamenti giornalieri tempo da dedicarmi a non finire.

Qualcosa nelle sue parole mi fa dubitare, ma è tanto che non mi concedo una distrazione! e poi è un bell'uomo. Non so quanto stiamo al telefono.

Ceno mi preparo per andare a dormire... il cellulare suona di nuovo.

... avevo voglia di sentire la tua voce... comincia a parlare, all'improvviso le parole si spezzano non capisco bene cosa dice gli faccio ripetere più di una volta una frase. Poi mi stanco e allora lascio che parli lui senza interromperlo e poi io, ma seguo un mio pensiero. Non so nemmeno se c'è ancora ... ci sei?... attimo di silenzio sto per riattaccare... sììììììì ci sono... tutto con un filo di voce. Non capisco sembrava che dovesse recitare la Divina Commedia tutta d'un fiato e invece neanche una parola. Sono annoiata... buonanotte scusa sono stanca....

Stacco direttamente il cellulare.

Nei giorni seguenti ancora telefonate che all'improvviso frappongono un'aria di silenzio sempre più pesante. Sono stufa di questa storia: all'inizio sembrava un elenco di incontri uno dietro l'altro senza mai fine, tanto che mi stavo organizzando per lasciarmi libere almeno un paio d'ore ogni giorno.

Invece... niente solo telefonate e anche frequenti durante la giornata.

Ogni volta comincia con un dialogo per finire con un monologo. Non ne posso più: questa storia mi sta scocciando, mi sembra tempo perso, avrei potuto dedicarmi a qualcun altro, mi faccio avanti e gli chiedo un appuntamento: prospetto cosa potrebbe succedere: è difficile che un uomo si tiri indietro....

Ancora silenzio, poi una scusa di lavoro tempo che manca e poi... io veramente non l'ho mai pensato....

...Ma scusa non capisco, cosa mi chiami a fare allora e parli di cose.... che potrebbero accadere... mi stai facendo perdere tempo.... dovevi mettere subito in chiaro che desideravi solo un'amica per parlare...

All'improvviso sento ansimare... cosa sta succedendo?... sta sbuffando e sembra quasi... mi metto in allarme..... sono venuto... come? cosa?...

...Sì, ogni volta che ti chiamo... sai al supermercato... mi piacciono le donne con il seno grosso.... compro sempre le riviste.... e poi la tua voce così bassa sensuale anche quando parli ... anzi facciamo così mi mandi la tua foto tramite mms ed io incollo il tuo volto sulle pagine dei giornali così penso a te... mentre siamo al telefono.... la tua voce e il resto ....

Rimango allibita! Intanto spero che la prossima volta che ti apri i pantaloni ti caschi per terra e che passi una di quelle belle pantegane di 5 kg che ci sono nelle chiaviche e te lo mangi in un solo boccone al volo prima che tocchi per terra.

E poi anche le mani e perché no anche i piedi così non solo cammini con i gomiti e con i denti, ma anche al supermercato non ci vai più e nemmeno nelle edicole a comprarti le riviste porno.

E quando andrai a chiedere la pensione d'invalidità voglio vedere come giustifichi le "cose" che ti mancano!

martedì 4 maggio 2010

SONO UNA SUPEREROINA... DI CARTAPESTA


Due giorni di vacanza!

Non so decidermi se andare la mare o in montagna. Opto per quest'ultima.

Due giorni di sole (non ho guardato nessuna previsione!), venticello dei 900 mt ... ho deciso lavo le coperte dei letti della casa di Prato. I piumini li lascio ancora, ma i plaid tutti via a lavare.

SEI PLAID MATRIMONIALI, due per letto a noi piace stare caldi d'inverno.

L'auto è piena anche di altre giacche. Chissà come e perché mi è nata quest'idea. Mai fatto in vita mia, li porto sempre in lavanderia!

La mattina mi alzo vado nel retro della casa, c'è una stanza che uso per la lavatrice, mezzo ripostiglio, ripostiglio di canne da pesca stivali di gomma cestini di vimini per i funghi ecc.

Mi preparo tutto: riempio la "piletta"(in toscana è una vaschetta quadrata di pietra grigia usata per lavare) di acqua con il detersivo per capi delicati e... le coperte dall'altra parte: sembro un chirurgo in una sala operatoria, tutto a portata di mano tutto in ordine manca solo lo start-man che da il via!

E comincio a mettere nell'acqua un plaid per volta, calcolo massimo 15-20 minuti per il lavaggio poi il risciacquo!

Ripeto sempre a mia figlia di provare a fare le cose e cercare di portarle fino in fondo.

Dopo due risciacqui avrei aperto il tappo e fatto scendere tutto nel fiume, ma voglio anzi devo arrivare in fondo a quello che sto facendo.

Ma perché nel letto le coperte così soffici e leggere così calde quando assorbono acqua diventano peggio dei sassi che Sisifo doveva portare su una montagna?

Ho vissuto attimo per attimo la condizione disperata delle "lavanderine" ai fossi: le braccia che non ce la facevano con i crampi ai muscoli, le coperte pesanti da non poter essere alzate, l'acqua gelata del pozzo, la schiena mi si è spaccata non dieci ma cento mille volte china a cercare di portare a termine tutto quel lavoro.

Ma invece solo della bella idea la mente dovrebbe partorire anche in precedenza tutta la fatica che uno fa a inventarsi quel bell'affare. Ho contato secondo per secondo minuto per minuto e aspettavo solo che qualcuno suonasse un GONG per far finire tutto, ho passato tutta la mattina in quella stanzina che ho cominciato ad odiare con tutta me stessa.

Pensate che è finita qui, ma manco per sogno ... quando faccio le cose le faccio per bene e ci deve essere tutto non deve mancare niente!

Ogni plaid che ho portato fuori per stenderlo su un filo (che a me è sembrato un filo della luce) non solo era pesante gocciolante che mi ha bagnato tutta dai capelli ai piedi ma addirittura per stenderlo dicevo per appoggiarlo su quel filo lassù in alto in cima al cielo! ho dovuto fare il lancio della coperta! che immancabilmente mi ricadeva addosso una due almeno tre volte!

Ma se dovevo bagnarmi perché non sono andata al mare!

Finalmente tutte le coperte sono stese...venticello che le fa muovere, l'acqua che cade per terra goccia a goccia e se guardo quello che ho fatto mi sembra di non ricordare più la fatica.

Entro in casa preparo il pranzo e mentre mangio do ogni tanto un'occhiata fuori. Le spalle le braccia la schiena sono bloccate, sicuramente stanotte non dormirò! ma che soddisfazione i plaid li ho lavati tutti da sola e quest'anno ho risparmiato i soldi della lavanderia. Già pregusto gli anni a venire con me davanti ad una pila che lavo le coperte risparmiando qualche euro!

E mentre sono persa nei sogni di quel suono "sonante" dei soldi risparmiati da brava massaia "risparmiosa" e non sciupona dentro un bel salvadanaio fatto a porcellino che mi sorride...... le previsioni!!!! acc a me che non ho guardato le previsioni! ecco un bel temporale di quelli che esistono solo in montagna dove tutta l'acqua del cielo si raccoglie in un punto e possono forse mancare tuoni fulmini lampi?

Le coperte che avevano finito di gocciolare ricominciano a "piangere" ed io con loro!


Arrivederci alla prossima.

venerdì 30 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (6)


6 - Hanno aperto un nuovo negozio di biancheria intima. Adoro i reggiseni e gli slip coordinati, tutti di pizzo. In vetrina ce n'è uno che mi fa impazzire. Passo e ripasso davanti per due giorni chiedendomi se lo devo comprare, se è il caso di spendere tutti quei soldi.

Cellulare.... sì pronto... come la prossima settimana... certo... quando?....

Entro non ho più dubbi, è MIO!

...la misura signora... la 5°... la commessa mi guarda... non preoccuparti gioia lo riempio bene e faccio la mia figura...

Con il pacchettino in mano cammino felice. A casa lo guardo me lo provo, che meraviglia e come sto bene con quel pizzo nero sulla pelle chiara, una favola! mi sembra di essere vestita d'oro: il suo abbraccio mi avvolge sono estasiata: ogni volta... ogni volta che mi compro qualcosa di intimo e come se avessi fumato mezza piantagione!

I giorni passano non sto più nella pelle. Penso a quando con lentezza esasperante mi spoglierò davanti a lui, oppure è meglio che mi metto quel golfino che si lega dietro e me lo faccio togliere.
Una volta mi ha detto che adora le scollature. Bene è il momento giusto.

La mattina doccia profumo slip e reggiseno nuovi mi pettino i capelli..... li lascio sciolti sulle spalle.
Passo davanti allo specchio... che bella che sei!...

Ci incontriamo, non riesco più a trattenermi il cuore mi batte forte. Non vedo l'ora che mi spogli.

Non vedo l'ora che mi veda con la biancheria nuova di pizzo. Non vedo l'ora che...

... ma che ti sei messa? che schifo?... senti è ora che te lo dica quando ti vedo con quella roba addosso mi ci vuole tutta la buona volontà per eccitarmi... non sopporto i completini di pizzo e sembra che tu lo faccia apposta...

Lo guardo non capisco, avrei giurato che non esiste un uomo che non va pazzo per questo genere di biancheria.

... A me non piacciono le donne con quei cosi addosso... la prossima volta vieni vestita con un reggiseno stile nonna... le mutande alte di cotone bianco.... la panciera quella con i reggicalze e le calze quelle belle spesse elastiche che usano le nonne.... se mi vuoi vedere eccitato vieni così altrimenti chiuso!....

Prima che il mio orecchio che trasmetteva avesse dato il via al collegamento e fosse iniziata la reazione elettrochimica fra le sinapsi per capire quello che mi era stato detto credo che sia passato quel famoso milione di anni in cui il cervello è rimasto inattivo prima di comprendere e collegare!

Ma in Emilia Romagna come vestono le donne? Manco morta mi metto quella robaccia. Intanto non sei l'unico uomo sulla terra, figuriamoci se io rinuncio alla mia biancheria di pizzo nera o bianca o color carne o di qualsiasi colore la voglio comprare. E poi alla fine non devo piacere a te, brutto contadino zotico complessato..... vai a letto con tua nonna se ti ecciti con le vecchie!

Me ne cerco uno di trent'anni che almeno sa apprezzare una donna e non ha problemi a letto su un tavolino su una sedia su un chiodo in qualsiasi posto abbiamo voglia!

mercoledì 28 aprile 2010

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO, SIAMO IN ITALIA!


Mi sveglio alle tre di notte con un dolore lancinante all'occhio destro. Mi stanno mettendo mille spilli dentro, un trave sta girando su tutta la superficie.

Vado in bagno faccio più di un lavaggio, ma il dolore non passa.

Alle dieci della mattina penso che sia ora di smettere di fare l'eroina pronta per il rogo e di andare al Pronto Soccorso.

L'ospedale più vicino è a 20 km. In montagna è così o sei sano come un pesce o riesce a morire e resuscitare mille volte per la strada.

Occhi chiusi e ancora mille spade che si divertono a girare.

L'occhio destro: il mio occhio primario. Il sinistro comincia a sforzarsi non capisce cosa sta succedendo, cammino come un'ubriaca. Penso che per dare meno la sensazione di una che sta per cadere devo trovare una escamotage. Ho deciso: seguo il marciapiede, poi la ringhiera poi il muro
e poi?É finito tutto...IL PRONTO SOCCORSO È STATO SPOSTATO NELLA SEDE NUOVA....!

Ma acc.. proprio adesso!

Riesco a trovare LA SEDE NUOVA! Entro non c'è nessuno che bello! Cammino passo due o tre porte mi trovo in una corsia un infermiere mi viene incontro

... scusi ma lei come ha fatto ad entrare? Il mio orecchio funziona il mio cervello anche ma che cazz di domanda mi sta facendo ...dalla porta!.. Ma come ha fatto ad entrare chi l'ha fatta entrare? ...O sono scema io o questo sta dando i numeri ...ma non è il Pronto Soccorso? Sono entrata dalla porta... lei non è stata accettata se continui ancora sono io che ti accetto alla fine e ti faccio in tanti pezzettini, non capisco più niente dal dolore all'occhio e questo che fa l'imbecille ...venga che la devo accettare e ridagli ora prendo un martello, riesco a trovare la tessera sanitaria mi fa entrare in una stanza con un medico giovane seduto davanti ad un computer e un'infermiera piccolina ma carina.

Il medico mi guarda ...mi sdraio? No signora finché non è stata accettata ma che cazz stanno facendo in questo ospedale? Da quando in Italia dobbiamo essere accettati per essere visitati e curati? Dopo qualche interminabile minuto che guarda fisso il monitor del pc adesso è stata accettata cerco di spiegare cosa mi è successo il dottore continua a guardarmi senza però avvicinarsi, l'infermiera prende una siringa ormai sono pronta anche ad una lobotomia, non capisco cosa mi chiedono vorrei solo che il dolore smettesse prende una soluzione fisiologica o almeno lo penso e mi lava l'occhio (senza ago, meno male) l'aiuto allargandomi la palpebra che non ne vuole sapere di aprirsi.

Mi infradicia il maglione ma credo sia normale non mi viene chiesto neanche scusa.

Il dottore continua a fissarmi sono la prima persona che vede al Pronto Soccorso sono la sua prima paziente non capisce dove si trova ed io cosa sto facendo lì? Non ha mai visto una che butterebbe giù a testate il Colosseo e invece di urlare dal dolore sta zitta la mia faccia è così sofferente che si chiede che cosa ho? È un extraterrestre venuto sulla Terra... NANO NANO qua la mano Nano Nano vacci piano ve la ricordate la canzoncina per bambini scemi?

Alla fine mi dice che ho la palpebra infiammata sempre da lontano almeno due metri che magnifici dottori abbiamo in Italia una diagnosi da lontano senza visita senza avvicinarsi così l'idea nasce nel cervello spontaneamente una compressa di antibiotico ogni 12 ore ...ogni 12 ore? Ma questo mi vuole morta! É allergica a qualche farmaco? Certo a tutti, in primis acido acetil salicilico e allora? Allora faccio prima a dirle che cosa prendo gli nomino gli unici due farmaci che assumo e perché prende il velamox? ...Ma testa di... se ti sto dicendo che sono allergica... trovo una farmacia aperta? Ma se già ce l'ha perché glielo devo prescrivere? o è scemo o è un medico o è un medico scemo? Ma se ho solo due compresse e le finisco mi dice come faccio a prenderle senza ricetta? Io non gliela faccio, lei ha già il farmaco non discuto o lo strozzo e gli tolgo dal viso quell'aria da ebete che mi sta guardando da dieci minuti o me ne vado.

L'infermiera poverina non capisco se è la prima volta che fa l'infermiera se è la prima volta che lava un occhio se è la prima volta che è con quel dottore qualsiasi prima volta sia mi sembra terrorizzata ed io continuo a tenere aperto l'occhio che mi viene lavato almeno 4 volte.

Ma se la palpebra è infiammata perché continua a lavarmelo?

Mi bendano allora sì che non ci vedo più! Il fastidio del cerotto il dolore l'accettiamo o non l'accettiamo la testa non smette di girare.

Quando sto meglio comincerò a giocare ai pirati.

Finalmente esco fuori dov'è un distributore dell'acqua a cosa le serve l'acqua? Acqua vino aceto acqua di mare sporca e inquinata anche la spugna di Gesù Cristo intinta in una pozza di fango vorrei solo qualcosa per ingoiare il mio antibiotico ma in questo paese ci sono o ci fanno?

Trovo un distributore (per il caffè) prima che mia figlia capisse quanti soldi ci volevano quale era il tasto del caffè avrei bevuto anche la pipì mamma è tutto cancellato non c'è scritto niente!

Mettiamo un euro preme un tasto a caso meno male viene giù una brodaglia che solo chi è stato ad Auschwitz avrebbe bevuto con gusto dicendo che era caffè...

Intanto insistentemente si affaccia un pensiero, ma se non riesco più a scrivere al computer sul blog le mie storie troverò qualche lettore buono misericordioso ben disposto da spedirmi all'indirizzo che trova in alto un suo racconto una poesia una storia carina che gli è successo o che conosce del suo paese pur che il blog continui a funzionare a rimanere vivo finché io non ritorno?

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (5)


5 - Rimango ancora in Arno, sono testarda!

... Io sono un fissato della punteggiatura... e per paura di sbagliare e non indisporlo sono stata attenta alle virgole quando scrivevo.

Penso che una donna qualche volta dovrebbe dar retta un po' di più al suo istinto o almeno chiedersi dove può portare un'affermazione del genere.

Sms precisi email perfette. Allora mi sono messa d'impegno niente più sbagli, ho riletto sempre tutto prima di mandare via qualcosa. Non potevo fare brutta figura. No, non potevo. Era un tipo troppo interessante.

Ci incontriamo in un bar: solito caffè della mattina. La foto su internet è una cosa, dal vivo un'altra.

Devo riconoscere che è più bello di persona il viso ha delle sfumature più sensuali.

Ci mettiamo a sedere ad un tavolo. Si aggiusta la sedia allinea il cucchiaino con la tazzina. Taglia con una precisione millimetrica la bustina dello zucchero.

Sono affascinata.

Gira tre volte il caffè, poi si ferma e guarda, e poi gira ancora tre volte e riguarda il caffè. Mi affaccio timidamente anch'io all'orlo della tazzina per vedere. Fusse che fusse mai, ci fusse l'isola di Thule! L'isola che non c'è! Vuoi scommettere che lui l'ha trovata e non me lo vuole dire?

Oppure... ha trovato la maniera per rallentare il Maelström? Povero Amleto!

Oppure... ha fatto un patto con Nettuno e cerca di portare a galla.... tutti i pesci di pelle di pollo fatti da Apelle figlio di Apollo?

Non vedo niente, mi accuso di non saper vedere!

Che uomo meraviglioso! ha una visione della realtà tutta sua! Devo cercare di carpire il segreto!

Mi affascina soprattutto quella linearità delle cose. Niente deve essere fuori posto. Mentre lo guardo trasognata lo vedo in un mondo fatto di righe parallele... perfettamente parallele (io non ci riuscirei!), ma soprattutto lo vedo in camera da letto.

...Ferma non ti muovere devo controllare.....: guarda, abbassandosi, la coperta contro luce, toglie il lenzuolo e meraviglia!, che uomo previdente, tira fuori dalla borsa un ferro da stiro e si mette a togliere una piccola piegolina appena visibile in fondo al letto, proprio nella parte dove non guarda nessuno! Soddisfatto comincia a spogliarsi ogni capo piegato con cura sulla sedia le scarpe sotto perfettamente allineate, torna indietro e toglie una invisibile pagliuzza di polvere dalla camicia bianca! Prende dalla solita borsa (ma è sua o anche questo l'ha rubata a Mary Poppins!) un righello e misura che i vestiti siano in perfetta linearità sulla sedia.

Con ancora negli occhi il sogno di noi due in camera a controllare che non ci sia increspature nell'aria... lo guardo per la prima volta: è troppo.... non sono la donna per lui! mi piace il caos.

... scusa ma sai ho un seminario di storia-politica-cultura-sociologia-teologia-letteratura... sì sì tutti insieme.... un professore che arriva dall'università di Stoccolma o Stoccarda... un luminare... di cosa parla?... ma credo su quello che mangiavano le tre streghe di Benevento quando si riunivano per i loro Sabba.... scusa...

Almeno nella mia imperfezione ma soprattutto nella mie linee curve e caotiche, nella mia vita che non è mai stata dritta e perfetta, almeno dicevo, nella mia vita incurvata e spiegazzata mi sento libera di fare quello che voglio anche lasciare la tazzina fuori del piattino, farmi cadere mille volte gli occhiali mentre pago, avere un capello sulla spalla, i capelli sciolti al vento scomposti sugli occhi e..... chissà cos'altro ancora possa capitarmi. E se poi la mattina che ho fretta prendo la maglietta dai panni da stirare e me la metto così con una piegolina sul braccio ho comunque la mia giornata felice senza paranoie.

lunedì 26 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (4)


4 - Ogni incontro si è sempre presentato vestito con cura. Giacca cravatta scarpe intonate all'abito. Mai un capello fuori posto barba fatta capelli sempre corti.

Il caffè l'ha sempre pagato lui, mai discussioni mai la voce più alta del solito tono.

Accidenti! Un gentiluomo perfetto.

Mi sentivo al settimo cielo dopo tanti zotici e indisponenti finalmente uno che sa cosa vuol dire avere una donna davanti.

Mai un accenno ad un'amante o alla moglie. C'ero io e basta.

Decido che posso anche concedermi quest'avventura. Meglio di così!

Una passeggiata! tutto meraviglioso! se fuori della camera è questo figuriamoci che artista sarà a letto!

Faccio i miei castelli i miei sogni pregusto qualcosa coi fiocchi!

Decidiamo il giorno il luogo.

Bellissimo un albergo incastonato nel verde della natura. Mi bacia prima di entrare.

Apre la porta mi ferma... voglio controllare che tutto vada bene...

Ma perché non l'ho conosciuto prima?

Tutto meraviglioso tutto perfetto ... è questo quello che sento, è questo che continuo a ripetermi: la testa non pensa ad altro.

Vado in bagno torno lo trovo già nel letto... vieni c'è una sorpresa per te....

Come una falena attirata dalla luce mi avvicino.... tolgo il lenzuolo, sono anche donna e quindi curiosa.

Mi fermo, mi cadono le braccia inorridisco. Ma dov'è finita tutta la perfezione che mi aveva cullato nei giorni precedenti, la bellezza dell'incontro, la sorpresa di qualcosa di paradisiaco?

In fondo ad un corpo quasi perfetto... in fondo ad un paio di gambe che non vedo nemmeno come sono fatte.... in fondo al letto... VEDO UN PAIO DI CALZINI !

... Scusa mi sono ricordata che ho una riunione a scuola... scusa (mi vesto in fretta)... scusa ma devo andare davvero... mi dispiace ti richiamerò senz'altro al più presto!... (manco morta, sicuramente!)

Ma la mamma non ti ha detto che..... quando si va a letto ci si toglie i calzini puzzolenti che hai usato tutto il giorno?

Ma la mamma non ti ha detto che..... quando si va a letto con una donna che non è tua moglie ci si tolgono i calzini..... altrimenti posso pensare che hai i piedi sporchi e puzzolenti e le unghie nere!

Ma la mamma non ti ha detto che.....quando ti vesti con tanta perfezione i CALZINI sono solo da villani!

Ma anche a Firenze c'è aria di stramberia?

domenica 25 aprile 2010

Fenestrelle... W l'unità d'Italia




....(dal 1860 al 1870) in cui la fortezza divenne un campo di concentramento in cui furono deportati circa 24.000 meridionali che si opposero all'unità operata con dalle truppe piemontesi. Gli internati erano soprattutto poveri contadini, soldati borbonici e papalini. Recenti ricerche sottolineano le pessime condizioni in cui nel 1861 questi militari furono «ospitati» a Fenestrelle: "laceri e poco nutriti era usuale vederli appoggiati a ridosso dei muraglioni, nel tentativo disperato di catturare i timidi raggi solari invernali, ricordando forse con nostalgia il caldo di altri climi mediterranei." È noto un tentativo di ribellione ideato dai reclusi, piano sventato quasi per caso dalle autorità piemontesi. Si tratta della rivolta del 22 agosto del 1861 per impadronirsi della fortezza, ma fu scoperta in tempo ed il tentativo ebbe come solo risultato l'inasprimento delle pene (i più costretti con palle al piede da 16 chili, ceppi e catene). Rari sono i casi di liberazione per proscioglimento della condanna. La liberazione avveniva perlopiù solo con la morte ed i corpi venivano disciolti nella calce viva collocata in una grande vasca situata nel retro della chiesa (che sorgeva all'ingresso del Forte). Una morte senza onore, senza tombe, senza lapidi e senza ricordo, affinché non restassero tracce dei misfatti compiuti. Ancora oggi, entrando a Fenestrelle, su un muro è ancora visibile l'iscrizione: "Ognuno vale non in quanto è ma in quanto produce" (ricorda molto la scritta dei lager nazisti). Da alcuni anni sono iniziate opere di restauro e al suo interno vengono realizzate visite guidate e organizzate rappresentazioni teatrali e culturali all'interno delle mura.

By wikipedia

venerdì 23 aprile 2010

SONO SOLO UN'ERBORISTA


Ieri sera sono andata alla presentazione di una nuova rivista d'arte.

Interessante l'intervento del direttore responsabile.

Ascoltavo le sue parole e sentivo la passione di tutto quel lavoro.

Il tempo impiegato le discussioni, il ricercare il modo giusto per impattare con il pubblico.

Ogni discorso ogni critica che aveva ricevuto le soddisfazioni dall'uscita della rivista le gelosie e le invidie di altri che non erano riusciti a creare qualcosa di particolare.

Nella sua esposizione..... PURTROPPO per lui.... ha detto qualcosa che mi ha scatenato!

... Ma questa si può definire arte?....
... Mi scusi, le faccio una domanda se sa rispondermi..... DOVE FINISCE L'ARTE!?.....e questo significa anche ... DOVE INIZIA L'ARTE!?.....


La risposta è stata rimandata alla fine dell'esposizione.

Mi hanno passato il microfono. Ho detto che era meglio di no altrimenti anche se erano le 22,30 circa alle due di notte sarebbero stati ancora lì.

Hanno insistito.

Ho cominciato allora con la matematica passando all'astronomia ai Sumeri alla crocefissione di Cristo fino ad arrivare ai missili sulla luna e ai computer per poi tornare ancora su Newton Galileo Leonardo e Norberto Bobbio la letteratura e la filosofia il grande inganno della Chiesa i rotoli del Mar Morto i Dogon gli Aztechi e le piramidi Pier della Francesca per finire poi al barattolo con la merda d'artista. L'Ulisse di Joyce e Gente di Dublino. Come l'occhio vede tutto grigio ma è la nostra necessità di dover distinguere i vari oggetti che ci porta a dare i colori. Ho detto che l'arte è come un'ellisse che non finisce mai, come una spirale che si alza e finito un ciclo ne inizia un altro a livello superiore. Che il cervello rimasto inattivo un milione di anni all'improvviso, 40.000 anni fa, ha cominciato a funzionare e nelle ultime centinaia di anni ha fatto dei balzi impensabili in ogni campo.

Dopo più di mezz'ora che stavo parlando mi sono accorta che tutti mi guardavano a bocca aperta, ho consigliato loro di usare gli occhi della mente per guardare ogni opera non quelli dell'attualità che può ingannare ma quelli del futuro, non giudicare secondo la propria cultura e condizione sociale o simpatia e antipatia, ma proiettare tutto fra cento duecento anni.

Non mettersi nei panni di Lutero dei padri dell'Inquisizione di chi bruciava le donne come streghe, non giudicare se quella è un'opera o no. Tutto è un'opera d'arte il creato la natura il microfono la poltrona anche la vecchia con le rughe. Niente deve essere visto con il cervello della contemporaneità.

In un mondo dove non si cerca più la figura nelle sue forme dove l'aspetto fisico ha lasciato il posto all'introspezione, dove gli artisti stufi delle arti figurative cercano di dire qualcosa agli uomini di oggi e non di domani....tutto quanto va guardato con il nostro Io interiore. La superficialità che fa parte integrante di questo mondo deve lasciare spazio anche alla nostra analisi.

Sinceramente non ricordo tutto quello che ho detto so solo che una sessantina di persone fra cui le solite 50 vecchie che erano state a New York a Los Angeles a Londra che avevano visto il famoso "fagiolo" ecc sono state zitte. Alla fine anche la capo redattrice della rivista ha cercato di farfugliare qualcosa, ma le ho detto semplicemente che era tardi che passassero il microfono a qualcun altro.

Mi sono alzata e ho salutato il direttore e nel sorridermi mi ha detto

...mi scusi ma lei...
...Io? io sono una semplice erborista...

e me ne sono andata.

Ciao alla prossima.

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (3)


3 -San Valentino.

Dopo qualche ora che siamo insieme in camera, mi alzo prendo dalla borsa un pacchettino. Glielo do... tanti auguri...

Sembra quasi che tutto quanto sia stato programmato. Per la festa degli innamorati... insieme.

Il giorno prima in una cartoleria avevo visto un bigliettino con un coniglietto rosa e un grandissimo cuore rosso con i brillantini e attaccate alla carta due chiavine.

E' pacchiano, ma mi sentivo tanto romantica! L'avevo guardato, ero anche tornata indietro per comprarlo con un mezzo sorriso al pensiero di quando l'avrebbe scartato e alla faccia che avrebbe fatto.

Lo prende non sembra nemmeno sorpreso, come se lo aspettasse.

Solo che il mio regalino... dov'è?

Forse è nelle tasche del giaccone, adesso guarda il mio poi mi darà qualcosa di carino che ha comprato per me. Deve essere molto piccolo! perché non vedo rigonfiamenti nelle tasche!
Mi avvicino... sono più emozionata di lui.

ORA LO GUARDA... MI RINGRAZIA... MI PRENDE FRA LE BRACCIA MI BACIA....

... TIENI UNA CHIAVINA A TE E UNA A ME... SOLO TU POTRAI APRIRE IL MIO CUORE... NON LO FARA' PIU' NESSUNA... SOLO NOI DUE... IO PRENDO LA TUA E TI DO LA MIA... METTILA NEL PORTAFOGLIO... PORTALA SEMPRE CON TE... SAREMO SEMPRE INSIEME... ANCHE SE LONTANI .....


Ecco ora lo dice ed io sarò la donna più felice del mondo, toccherò il cielo con un dito andrò a giocare una partita a scacchi con Dio e poi ritornerò in questa camera.

... E' vero, è S. Valentino! Oggi non ho comprato niente a mia moglie. Stasera le darò questo!....

Spero che perdi le chiavi di casa della moto dell'auto del garage dell'ufficio della bicicletta e tu venga sepolto da una valanga di chiavi e rimani soffocato anzi no meglio che scivoli su una buccia di banana e t'ingessino tutto dalla testa ai piedi.... anche tua moglie, così vi tenete compagnia!

E con questo ho finito con il Veneto, ne ho abbastanza!

O è l'aria o i fumi del vino che circolano o la nebbia o forse le donne sono finite tutte nei conventi e gli uomini non sanno più come comportarsi, ma adesso basta veramente, cambio regione!

mercoledì 21 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (2)


2 - Mi viene a prendere alla stazione. Mi comunica che ha trovato un posticino delizioso: nessuno ci disturberà.

Parcheggiamo nel giardino sotto un magnifico albero di nespolo giapponese in fiore.

Camminiamo un po' per i vialetti la camera non è ancora pronta.

Si avvicina prende un fiore dai rami lo annusa.

Rimane ad occhi chiusi qualche secondo più del necessario con quel "coso" appiccicato al naso.

Penso che forse me lo regalerà per tenerlo come ricordo.

Immagino però, sorridendo, che ci sia dentro un'ape, che disturbata, cominci a pungerlo pungerlo pungerlo...ma che penso? non sono forse qui per passare una giornata romantica e passionale, mica una al Pronto Soccorso?

Nelle aiuole ci sarebbero anche rose gigli anemoni e c'è anche un bellissimo albero che se non ricordo male si chiama Finta Acacia con grappoli di fiori bianchi: il profumo lo sento nell'aria.

Ci fanno cenno che la camera è pronta. La numero 4.

Che brutto numero, un numero che non esiste, anche quando si gioca a tre sette mi faccio cambiare la carta. Non mi piace! non è un numero primo, è un numero che mi ricorda una sedia. Come fa un numero ad assomigliare ad una sedia? nemmeno una poltrona! solo una semplice sedia di legno sgangherata!

Vedo che ha ancora il fiore in mano, non capisco però che cosa vuole fare.

Lo mette sul tavolino prende il portafoglio... questo lo porto a mia moglie stasera!.....(ma che pensiero gentile!)

Non so con quale giustificazione le darà quel bellissimo quanto mai "r a r o" fiore di nespolo giapponese... sai cara, oggi ero in albergo con la mia amante e ho pensato a te!....

So che esistono delle allergie ai pollini dei fiori, i n c u r a b i l i. Sicuramente sia a te che a tua moglie stasera ve ne verrà una che non vi lascerà in pace anche d'inverno con la neve e gli orsi polari e i pinguini e i lupi siberiani che girano per le strade alla vostra ricerca per sbranarvi.

Non solo ... ma piomberanno su di voi anche tutte le api calabroni vespe scorpioni vipere cornute cobra anche qualche farfalla velenosa tropicale e perché no anche tutti i ragni velenosi del mondo e vi riempiranno di "bozzoli" di punture e... al Pronto Soccorso ci vai da solo !

Ma i tipi strani abitano tutti in Veneto?