
SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
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mercoledì 10 febbraio 2010
VOGLIO ANDARE VIA DALL'ITALIA!

martedì 9 febbraio 2010
NESSUNO SI SOTTRARRÀ ALLA GIUSTIZIA.....

lunedì 8 febbraio 2010
QUANTE VOLTE OFFENDERANNO ANCORA I NOSTRI MORTI?

Termine superato obsoleto, quante volte sono stata delusa in questi anni. Ogni vota che ho letto sotto il banco dei giudici
martedì 2 febbraio 2010
ANCORA VELENI NELLA NOSTRA BELLA ITALIA!
Appena ieri ho denunciato la presenza di navi piene di sostanze radioattive affondate nei nostri mari meravigliosi, bambini che si ammalano, intere famiglie con problemi tumorali, danni ambientali irrimediabili,.....
E... gli operatori turistici ignari che continuano a far pubblicità e ad invitare ad andare sulle nostre spiagge.
C'è voluto la denuncia dell'associazione ambientalista Greenaction Transantional, di un gruppo di speleologi e della rivista National Geographic che si è fatta carico di mettere in risalto lo scempio perpetuato per anni ai danni del nostro patrimonio paesaggistico, per sapere che adesso anche le montagne del Carso, teatro di tanti combattimenti, di morti atroci, tesoro della nostra storia, sono inquinate in maniera assurda e vergognosa.
Discariche a ciel sereno accettate da amministrazioni compiacenti, liquami di prodotti petroliferi che sono penetrate e continuano a espandersi nella falde acquifere con quale danno per la salute e l'ambiente? Terra di confine adoperata per eliminare e nascondere i residui di una guerra non dichiarata con i paesi che non fanno parte della NATO?
Ma è meglio che leggiate gli articoli che abbiamo trovato in rete.
http://www.greenaction-planet.org/index.php?option=com_content&task=view&id=62&Itemid=33
http://www.informatrieste.eu/blog/blog.php?id=5644
http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Carso:-discariche-in-cento-grotte-e-50-doline/2026272
BUON COMPLEANNO INDI
lunedì 1 febbraio 2010
CIRCOLA QUESTO PER LA RETE......
Non penso che sia un fotomontaggio, ma come mai nessuno ne parla?
Come mai tante persone che conosco così attente a denunciare notizie "catastrofiche", che raccolgono in giro, non me ne hanno mai accennato?
Come mai fra tanti "osservatori" attenti ai vari gruppi di pedofili, ai gruppi che inneggiano alla violenza, denunce di stupri, e manifestazioni varie contro ogni forma di ipocrisia.....NON SI E' FORMATO ANCHE UN GRUPPO DI OSSERVATORI A FAVORE DELLA SALUTE PUBBLICA?
Oppure pensiamo che noi uomini o il nostro pianeta possa ancora reggere nei secoli dei secoli questi abomini?
sabato 30 gennaio 2010
Phishing scam
venerdì 29 gennaio 2010
J. D. Salinger

"Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia schifa infanzia e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne.
Primo, quella roba mi secca, e secondo ai miei genitori verrebbero un paio d'infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre.
Carini e tutto quanto - chi lo nega - ma anche tremendamente suscettibili. D'altronde non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare la mia dannata autobiografia e compagnia bella.."
e
grazie
SINE STUDIO

Volete sapere l'ultima novità sulla SCUOLA!
Cominciamo dal lontano......
"L’abolizione del latino dalle scuole medie fu un grande errore del Pci. I comunisti credevano che il latino discriminasse i figli degli operai sui figli della borghesia, ma non era vero. Il latino discrimina tra ragazzi studiosi e ragazzi pigri. ...."(L'Unità-19 gennaio 2010)
Ad ogni Governo c'è sempre stato qualcuno che ha fatto "voto" per far sì che la gente lo ricordasse nelle "preghierine"! Siamo passati in un crescendo di anomalie nella scuola a disastri annunciati, a progetti che nel tempo ignobilmente e con acredine stanno portando verso la DISOCCUPAZIONE INTELLETTUALE!
Adesso forse si sta procedendo nello stesso modo con la GEOGRAFIA? Questa volta però non è il Pci a farlo! Cosa stiamo giocando una partita a ping pong con i ragazzi che studiano? La pallina che cos'è la testa del ragazzo? Cosa c'è in ballo ?
Io direi di pensare un attimino alla conoscenza di sapere cos'è il mondo attuale, i nostri confini, le varie etnie che popolano la Terra ecc.ecc.ecc.
Qui si parla che una volta usciti di casa non sappiamo se girare a destra o a sinistra per andare a Roma e magari ci troviamo persi nelle nebbie della Padania!
Significa non sapere più che l'extracomunitario che viene a chiedere la cittadinanza italiana proviene dal Congo o dal Pakistan o dal Messico.
Vuol dire che se una nave deve portare delle merci in Europa dall'Asia non sa dov'è l'Africa, ma gira dalla parte sbagliata e circumnaviga l'America del sud e si ritrova nell'Atlantico, e magari approda alla mitica Atlandite!
Cosa devo fare? Guardare mia figlia crescere e non sapere dov'è il Nord o il Sud?
Andare in un Paese fuori dall'Italia e non conoscere gli usi e i costumi? Scendere dall'aereo in un paese arabo (perchè ho preso un aereo a caso e non sapevo dove andavo!) e trovarmi lapidata perchè non ho indossato il burqa, perchè non conosco le usanze di quel popolo ?
Ma io mi chiedo... ma dai barbieri dove questi signori vanno tutti i giorni a tagliarsi i capelli e a farsi la barba (perchè farla da soli a casa fa troppa fatica!), che giornali leggono. Non nomino nessuna testata perchè anche quella detestabile dei gossip è troppo istruita rispetto alle letture che danno questi spunti. Eppure si parla di un buon numero di personaggi pubblici politici che non sa dov'è l'Afghanistan? Se non sbaglio c'è stato un giornalista che ha intervistato dei parlamentari all'uscita dai palazzi "dorati" e ha posto questa domanda e..... nessuno di loro ha saputo rispondere!
Ma quando vanno in missione diplomatica all'estero lo sanno con chi parlano e quale lingua, ma soprattutto sanno dove sono e che rapporti politici economici sociali e diplomatici ci sono fra i due paesi?
Ma che gente abbiamo eletto? Chi è stato bocciato più di una volta o rimandato a settembre o non era nella "rosa" dei primi della classe?
Ma cosa hanno decretato guerra alla scuola? Una volta era un vanto e un onore studiare, perchè lo studio significava civiltà.
O forse vogliamo tornare ai tempi bui della Storia nel Medioevo, quando i libri erano segregati e venivano bruciati?
Mi ricordo sempre alcuni filmati della Seconda Guerra Mondiale di roghi fatti con cataste di libri. Cosa vogliamo gridare .... ALL'UNTORE... verso chi studia o legge?
Tra poco assisteremo alla vendita di pacchetti di sigarette dove troveremo scritto
LO STUDIO UCCIDE oppure LO STUDIO NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE !
Ancora VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA
contro questo modo di governare!
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=89424&sez=HOME_MAILgiovedì 28 gennaio 2010
GIBRAN (4)

Quando un uomo le si avvicinava non riusciva più ad essere spontanea.
Un unico pensiero "... anche questo mi lascerà sola... "
Aveva deciso che tanto valeva essere se stessa, sempre. Non cercava più di piacere; se il risultato era quello, tanto valeva parlare subito rivelando i suoi pensieri le sue idee. Dapprima.... poi si era un po' chiusa. Lasciava trasparire meno se stessa. Sentiva il suo cuore chiuso come fosse diventato pietra e le dispiaceva. Avrebbe voluto rivivere almeno per una volta un sentimento. Le emozioni che fanno aspettare con ansia l'ora dell'appuntamento, il cuore che impazzisce a vedere l'uomo che ami da lontano, tremare fra le sue braccia,...
Adesso non ci riusciva più.
Le sembrava di dover combattere tutti i giorni una battaglia contro il mondo. Non si sentiva più tranquilla, non riusciva più a godere delle piccole cose che aveva o che le capitavano.
Decise di avere un ultimo incontro con quello che scherzando chiamava il suo "amante fisso". In fin dei conti era vero, perchè negli ultimi mesi era l'unico con il quale si vedeva seppur raramente.
Si incontrarono come al solito: un lungo abbraccio, un lungo bacio.
"Mi mancava il tuo sapore di tabacco." gli disse, lei non fumava, ma in quei momenti non le dispiaceva.
Caffè al solito bar, il cameriere sembrò quasi che li riconoscesse. Lui le aveva raccontato delle sue relazioni precedenti: non le aveva nascosto niente. Ma non era gelosa. Cercava di appagarsi degli attimi che vivevano e non chiedeva di più. Affrontarono durante le ore che stettero insieme anche la possibilità che se fosse successo qualcosa ad uno dei due l'altro non lo avrebbe saputo perchè nessuno conosceva la loro relazione. Erano sempre stati attenti a nascondersi, a trovare scuse accettabili per incontrarsi.
Ma non trovarono soluzione, non doveva saperlo nessuno. Pensò che se non lo avesse sentito per qualche giorno sarebbe "morta". Bisognava che cominciasse a rendersi conto che poteva accadere e doveva farsene un'idea.
Ma rifiutava questo pensiero. Allora si chiese se mentre andava avanti questo rapporto anomalo lei non si fosse innamorata.
No, non era possibile. Non doveva e non poteva succedere.
Il pensiero andò a Gibran. Se avesse avuto lui al suo fianco, il dolore nel giorno del distacco, nel giorno in cui l'altro sarebbe diventato un fantasma, forse sarebbe stato più sopportabile. Ma non si fidava. Quando fosse tornata a casa doveva mettere Gibran alla prova. Non la convinceva del tutto. Il suo istinto le diceva che non andava bene.
Stando insieme al suo "vecchietto" aveva imparato alcune cose, anche quello di dare retta al suo istinto e a non pentirsene. Le sue sensazioni erano sviluppate, ma spesso aveva fatto, con la testa, quello che invece il "naso" le diceva di non fare. E gli errori e le delusioni si erano accumulate negli anni.
Non pensò più: voleva avere e dare piacere. Si spogliò e cominciò ad accarezzarlo come non aveva mai fatto prima. Anche lui fu più dolce del solito, più appassionato e risero e chiacchierarono per ore.
Lo abbracciava e baciava in continuazione. Tutto come fosse la prima volta. Gli si concesse in maniera assoluta, chiedendogli cosa voleva. Questa volta sembrò che fossero ancora più uniti. Lui fu più premuroso, lei quasi innamorata.
Nel viaggio di ritorno prese un libro, ma non riuscì a leggere: un sms.
Sentì il suono, ma non lo guardò. Non rispose subito: aveva paura di spezzare quell'aria di felicità che la circondava. Non si era mai sentita così bene.
Non rispose con un sms, ma telefonò.
La voce di Gibran:"Pronti, attenti." "Non sei un militare e hai sbagliato a rispondere..." qualche scambio di battute per ridere poi appuntamento alla sera per i saluti della buonanotte.
No, non la convinceva. Questa sensazione era molto forte.
Ricominciò ad analizzare tutto. Le due storie quello che sarebbe stato il futuro.
Ma il parallelismo non la portava a niente. Anche con l' "amante" era cominciata senza nessuna base, ma aveva subito avuto fiducia. Il suo rapporto portato avanti nel tempo senza spiegazioni si era solidificato.
Gibran invece non le permetteva di capire. Ogni giorno le sembrava si comportasse in maniera diversa. Diceva delle cose, le sembrava promettesse e poi non spiegava, non manteneva. Anche quando si parlavano spesso si assentava spariva per minuti. Cosa faceva? Era meglio cinque minuti insieme piuttosto che venti ad aspettare fra una parola e l'altra.
Forse era meglio se avesse avuto un altro incontro anche con lui.
Era un periodo caotico nel lavoro, ma lo spazio di un'ora doveva trovarlo.
Appena si videro lui buttò per terra la giacca e la spogliò subito, il solito tavolino, poi sul tappeto non fecero in tempo ad arrivare in camera da letto. Ma questa volta fu più bello più intenso. Pochi minuti, ma il cervello era più lucido partecipò attimo per attimo a tutti i gesti tutti i baci ad ogni parola che fu detta. I gesti si susseguivano le carezze in un ritmo incessante e crescente, ma non perdette nemmeno un secondo. Assimilò tutto, doveva farlo per capire. Fisicamente le procurò sensazioni che non aveva mai avuto. In pochi minuti si sdoppiò: visse contemporaneamente le due storie insieme ai due uomini.
Gibran le diceva cose che voleva sentirsi dire da sempre. La toccava e la baciava come nessuno lo aveva mai fatto prima.
Cominciò a sentirsi bene, il cuore si aprì.
Sì adesso non sarebbe più tornata indietro. Lui era quello che voleva, lo aveva desiderato, cercato per tanto tempo e con una stupida poesia si era aperta la vita. Le sembrò di ricordare che forse all'inizio aveva avuto un po' di difficoltà a catturare la sua attenzione, ma forse non sapeva più se era vero o no. Chissà! adesso c'erano solo giorni e giorni da vivere insieme da bere da mangiare da leggere da scrivere. Lui andò via. Dopo pochi minuti un sms... Sei sogno e realtà.
Sì, la vita era sogno e realtà, una realtà che le stava regalando un amore bellissimo. Aveva dubitato, aveva avuto paura, ma chissà perchè all'improvviso nelle tenebre una luce accecante di speranza. Avrebbe ricominciato a scrivere, avrebbe raccontato che c'è sempre una strada che porta alla felicità. Doveva scrivere che anche nei momenti peggiori negli attimi di sconforto totale c'è sempre un cuore che ne cerca un altro e quando s'incontrano è l'atto d'amore più puro e bello che esista.
Avrebbe ricominciato a scrivere per raccontare la sua felicità.
Mentre pensava e rispondeva con un altro sms... magnifico! grazie un bacio... cominciò a ripetersi i versi della poesia di Kahlil Gibran che li aveva avvicinati....
...Accetterai un cuore che ama, ma mai
si sottomette? E che arde, ma mai
si strugge? Ti sentirai tranquillo
con un anima che trepida prima
della tempesta ma mai vi si arrende?
Accetterai come compagna chi non vuole
schiavi, né mai diverrà schiava?
Mi avrai senza possedermi,
prendendomi il corpo ma non il cuore?
Allora, eccoti la mia mano: prendila con la
tua bella mano. Ed ecco il mio corpo; stringilo
tra le tue amorevoli braccia. Ed eccoti
le mie labbra: schiudi su di esse
il vertiginoso abisso di un bacio.
(Kahlil Gibran)