SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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domenica 10 maggio 2009

ATTESA.....

(di Lorena B.G.)

Non sono mai stata così calma in tutta la mia vita.
Nella sala d'aspetto non sono sola: altre donne, visi che aspettano.
E' il volto che riflette lo stato d'animo: un'attesa lunga scandita dal suono del display che chiama i numeri. Tra una chiamata e l'altra lunghi minuti, che possono diventare mezz'ore. Voci sommesse quasi si avesse paura a tirare fuori suoni più alti. Donne giovani, donne più adulte, una mamma con il figlio, adulto !
... ma insomma quanto si deve stare qui ad aspettare? Io ho preso mezza giornata a lavoro, ho tanto da fare, io!!!!... allora quando chiamano...
Dopo qualche minuto di questa tiritera mi giro e come al solito non riesco a stare zitta ... ma cosa crede che chi viene qui si diverte? Se non ha voglia di starci se ne può anche andare e lasciarci in pace..... Mi dispiace per sua madre che rimane sola, credo abbia più bisogno di qualcuno che le faccia coraggio invece di un figlio che sbraita senza senso!...
Diventa rosso prova a scusarsi, ma capisce che l'unica scusa accettabile è stare in silenzio.
Si gira le mani in grembo, non sa più dove guardare. Sente gli sguardi di tutte le donne presenti su di sè. Non sa quanto un uomo può essere fortunato !!!
Dopo veniamo a sapere che la mamma è stata operata ed è lì per il controllo di routine.
Anche io sono qui per un controllo o meglio per una biopsia.
E' già la quarta nel giro di 5 mesi e ancora non sono riusciti a capire qualcosa. Una volta non hanno prelevato il tessuto giusto, la seconda il campione si è riempito di sangue e non hanno potuto analizzare niente. La terza volta? L'ago della siringa era troppo corto! Ma come si fa a prelevare un campione in una donna come me che ha la quinta di petto con una siringa che ha un "aghino" di pochi centimetri di lunghezza? Lo sapete che in Italia questi strumenti per la biopsia hanno tutti una lunghezza standard? E che non esistono aghi che si adattano alla grandezza del petto? Mi hanno spiegato che la maggior parte delle volte i campioni non possono essere eseguiti perchè o il petto è troppo piccolo o c'è bisogno di un'operazione. Nel mio caso la cosa non è chiara e quindi hanno deciso per i prelievi.
Almeno l'idea era quella di un prelievo, ma siccome siamo in Italia tutto si ingigantisce e ogni cosa da insignificante diventa complicata.
Mi chiamano: entro nella stanza, a sinistra un lettino a destra una scrivania con delle sedie.
Una dottoressa molto carina e un'infermiera, tutte e due molto gentili.
...Prego signora mi dispiace, bisogna fare un'altra biopsia, il laboratorio dice che il prelievo non è stato eseguito bene e quindi il risultato è falsato...
Cosa vuol dire falsato?
Mi ci vuole solo un attimo per prendere una decisione.
...aspetti un attimo. Io mi sdraierò lì sopra, sul lettino, mi farò fare tutti i prelievi che vuole, anche senza anestesia non m'importa, ma adesso lei si siede qui con me e mi spiega per bene tutto quanto...sono mesi che mi analizzate e non mi dite una parola... il mio unico pensiero in queste settimane è stato uno solo... non per me no! ma per mia figlia! Ho una bambina di 5 anni e ho pensato solo a lei...
E la dottoressa con molta calma comincia a spiegare alcune cose, non mi alzo: capisce che quello che ha detto non mi è bastato. Va avanti. Finalmente sono parzialmente soddisfatta.
Mi sdraio, braccio alzato, la prima iniezione per l'anestesia. Non mi hanno mai fatto effetto gli aghi e nemmeno le punture. Possono agire con molta calma: io non mi muoverò.
Il pensiero continua ad andare ai mesi precedenti, quando sono venuta la prima volta. In seguito ho tenuto tutto per me, non ho detto una parola.
In casa nessuno ha mai saputo niente. Non volevo allarmare tutti, non volevo milioni di telefonate per sapere come stavo e se mi fossero arrivati i risultati delle analisi.
La cosa sarebbe diventata un "caso nazionale", mia madre sicuramente si sarebbe sentita male e mia zia e gli altri parenti a telefonare tutti i giorni tutti i minuti. Non avrei avuto più pace. Così invece ho gestito la cosa da sola. Il bello di tutto o il brutto, nell'ipotesi peggiore, sarebbe stato solo mio.
Dopo la seconda biopsia telefonai al mio notaio... Ciao Giuseppe posso venire da te per parlarti di alcune cose?....grazie...
Il giorno stesso ero da lui, mi riceve sempre quando lo chiamo è molto gentile. Sua zia è stata mia insegnante di Lettere alle Medie e da quando ho scoperto che questo nipote abita a Prato sono diventata sua cliente.
...Ho bisogno di trasferire tutto alla piccola, ci pensi tu?...
Anche questa era sistemata. Cominciai a preparare le mie cose con una calma stoica: io che mi lascio vincere dalle emozioni che vivo la mia vita sempre di corsa, avevo una calma che mi meravigliavo io stessa.
Finalmente arrivò il risultato dell'ultimo appuntamento.
Il nodulino di 6mm di diametro che mi era stato scoperto era per ora "innocuo".
I miei controlli adesso vengono fatti ogni due anni. Sto bene, ma sono sempre in ansia per qualsiasi donna che so che viene operata o scopre in ritardo questo male così subdolo.

CONSIGLIO A TUTTI LA PREVENZIONE, NON TRALASCIATE MAI I CONTROLLI. FATE DA SOLE L'AUTOPALPAZIONE E SE NON NE SIETE CAPACI CHIEDETE AL VOSTRO MEDICO DI INSEGNARVELA.
MI RIVOLGO NATURALMENTE ANCHE AGLI UOMINI: ANCHE PER LORO CI SONO ESAMI PREVENTIVI SU ALCUNI PROBLEMI CHE SI POSSONO PRESENTARE.

Da parte mia sono stata fortunata, ho deciso di fare la mammografia alcuni anni prima che mi chiamassero di routine. Fortunata perchè nel mio caso l'autopalpazione non sarebbbe servita a niente, dal momento che il mio "amichetto" è profondo. Fortunata, o è stata una premonizione? Chissà!
Mi sento fortunata perchè posso ancora ridere, scherzare, giocare con mia figlia, ma soprattutto fortunata perchè non vivo l'ansia e la paura che la mia vita possa finire da un momento all'altro.
Ciao, buona giornata

sabato 9 maggio 2009

FESTA DELLA MAMMA


AUGURI A TUTTE LE MAMME DEL MONDO

PROTETTI DA UNO SCUDO

I prodotti delle Poste

Chi ha in portafoglio un prodotto finanziario delle Poste può stare tranquillo, è al riparo da perdite eventualmente derivanti dall'acuirsi della crisi dei mercati internazionali. E questo nonostante i prodotto Bancoposta (libretti postali, buoni postali, conti correnti) non siano coperti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, non essendo Poste Italiane una banca. Non è tuttavia una società per azioni qualsiasi, dal momento che i suoi principali azionisti sono il ministero dell'Economia e la Cassa depositi e prestiti. Dunque il rischio di insolvenza di Poste Italiane è quasi nullo: i depositi e gli investimenti hanno la protezione del Tesoro e di conseguenza dello Stato Italiano.

DA "L'ARTE DI AMARE" DI ERICH FROMM


...Una componente dell'amore è il RISPETTO.
RISPETTO non è timore nè terrore, esso denota, nel vero senso della parola (respicere= guardare), la capacità di vedere una persona com'è, di conoscerne la vera individualità. RISPETTO significa desiderare che l'altra persona cresca e si sviluppi per quello che è.
Il RISPETTO, perciò, esclude lo sfruttamento; voglio che la persona amata cresca e si sviluppi secondo i suoi desideri, secondo i suoi mezzi, e non allo scopo di servirmi. Se io amo questa persona, mi sento uno con lei, ma con lei cos' com'è, e non come dovrebbe essere per adattarsi a me. E' chiaro che il RISPETTO è possibile solo se ho raggiunto l'indipendenza; se posso stare in piedi o camminare senza bisogno di grucce, senza dover dominare o sfruttare un'altra persona. Il RISPETTO esiste sulle basi della libertà: "l'amore è figlio della libertà" come dice una vecchia canzone francese: l'amore è figlio della libertà, mai del dominio.....

venerdì 8 maggio 2009

ANEDDOTO DEL GIORNO

Un giorno uno studente gli chiese: "Professore secondo lei qual è la frase più vera in assoluto?" attendendosi forse una risposta di mirabile complessità o comunque di argomento scientifico. Caccioppoli rispose: "Al cuore non si comanda".

(Aneddoto su Renato Caccioppoli- 1904/1959)

8 maggio


Anniversario della morte di un grande uomo


per non dimenticare

Renato Caccioppoli

giovedì 7 maggio 2009

SOGNI E LOTTO : SIMBOLI ONIRICI


I simboli onirici sono svariatissimi e dirò solo i più importanti.
L'ARABA FENICE, per esempio che risorge dalle proprie ceneri, ma che può essere individuata in sogno in un aereo che si incendia in volo.
Poi viene il BASILISCO: l'animale favoloso che uccide con lo sguardo, e che potrebbe somigliare ad una grossa lucertola, o ad un serpente con le ali.
Di conseguenza, quasi tutti gli animali "mostruosi"o "favolosi" che compaiono nei sogni sono riconducibili al numero DIECI.
Ma un ruolo particolare spetta al SERPENTE, il più diffuso dei simboli dell'inconscio. Un grande serpente è sempre simbolo molto favorevole, specie se acciambellato a spirale o disposto come un cerchio: in entrambi i casi indica il ritorno su se stesso del numero UNO, ritorno che equivale a DIECI.
I serpenti di piccole dimensioni, invece, sono tutti sfavorevoli, siano essi velenosi o no. Le serpi non velenose si riferiscono sempre ad una condizione statica che non comporta alcun cambiamento. Essi sono ridicibili ai numeri primi 29 - 31 - 77, e spesso anche con il 69.
Perchè i serpenti velenosi sono più preoccupanti? Perchè il veleno è una medicina che può uccidere, tanto è vero che gli antichi alchimisti lo chiamavano anche "vitriol", una parola magica formata dalle iniziali di una formula mortirifera affinchè non fosse utilizzata per scopi abbietti e delittuosi nella magia nera. Il veleno si riferisce all'invidia, alla gelosia tormentosa ma anche alle liti (parole velenose) e alle calunnie.
Dal sogno di queste serpi si possono ricavare solo numeri negativi, quali il 17, il 53 (5+3=8), il numero 89 la cui somma fa tanto 17 (8+9=17) quanto 8 (1+7=8).

CAFFE' DOLCE




In mostra a Parigi i tesori del Monte Athos. Per la prima volta capolavori bizantini potranno essere visti anche dalle donne, a cui dal 1045 è vietata la presenza nel monastero sulla montagna greca.


RISPARMIARE IL 20% : UN MIRAGGIO


La pubblicità è sibillina, forse troppo. E per questo è stata denunciata in quanto ingannevole all''Antidrust.
Parliamo di Edison, la compagnia elettrica che da qualche tempo sui giornali e sulla televisione promette risparmi del 20% sull'elettricità.
Attenzione alle parole, perchè in questo caso sono tutto: il risparmio è sul "costo dell'energia elettrica" e non sulla bolletta. Quest'ultima infatti è fatta di tante parti che, sommate l'una alle altre, danno il totale finale. Ebbene, l'offerta si riferisce a uno sconto del 20% che è valido però solo per una delle voci che costituiscono la bolletta, e cioè la cosiddetta componente "per l'acquisto e il dispacciamento dell'energia elettrica" definita dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Voce che rappresenta non il totale, ma circa il 65% del totale di una bolletta. Tanto è vero che lo sconto, calcolato sulla bolletta totale, scende e non di poco: per chi ha un consumo annuo di 2.700 Kw (quello medio di una famiglia) la riduzione è solo del 14%.
In ogni caso c'è una nota positiva: la liberalizzazione del mercato elettrico sta iniziando a dare i suoi frutti e le offerte cominciano a farsi interessanti. Meglio però che non si prendano in giro i consumatori, come in questo caso.
(ALTROCONSUMO n.220 - Novembre 2008)