SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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lunedì 9 novembre 2009

La dieta




Erano i primi anni 80 e lo stato mi chiamò a compiere il mio dovere. Fortunatamente fui assegnato alla sanità dell'esercito e, altra fortuna, andai a finire, dopo il C.A.R, in uno degli arsenali dislocato nel sud dell'Italia.
La vita militare trascorreva tranquilla, avevo un ottimo rapporto con il sottotenente medico, e forse la noia della naia, forse la presenza quotidiana di un sottotenente di complemento che, se pur mio regionale, non mi faceva fare salti di gioia nel vederlo; anche perchè aveva l'abitudine di venire in infermeria ogni giorno alle 9,20, togliersi la giacca, orologio, portafoglio scarpe e pesarsi con l'invariabile esclamazione di giubilo per esser dimagrito di ben 50 gr. rispetto il giorno precedente.

Questo rituale che si ripeteva ogni giorno mi portò a sabotare la bilancia.
Ogni mattina appena aprivo l'infermeria spostavo la taratura affinchè risultasse un peso maggiore di 50 gr. o tale da rendere nullo lo sforzo del dietista, il tutto con il tacito o meglio con la complicità del sottotenente medico.
Erano oramai gli ultimi tre mesi di vita sotto le armi e la scena del sottufficiale che arriva ogni mattina preciso come la fame, che faceva il solito rituale di svestimento ma che poi non proferiva più il grido di giubilo, ci dava una gioia incomparabile.
L'eterna partita a scacchi, persa regolarmente dal mio sottufficiale, serviva a coprire le smorfie che il tentativo del non ridere provocava nei nostri volti.
Poi appena la vittima andava via con una faccia da funerale, c'era il resoconto del medico: di come la sera prima il poveretto aveva non mangiato per cercare di rientrare nel peso forma. Poi c'era la fila alla mensa che ci dava un ulteriore momento di svago.
Si cercava di metterlo in mezzo: il medico riempiva il vassoio il più non posso e altrettanto facevo io e il sottotenente di complemento andava a riso non condito due fili di insalata e una bottiglietta d'acqua, il caffè per lui era oramai una sofferenza, se prima aveva ridotto lo zucchero, da quando la bilancia si ostinava a dare responsi negativi, era stato completamente eliminato.
Il dubbio che ci sovvenne era la possibilità che utilizzasse una bilancia diversa, ma grazie alla tirchieria della vittima e all'asserzione della precisione della bilancia fatta dal medico, la burla arrivò indenne sino all'ultima settimana prima del mio congedo
Il mio amico medico mi chiese: - e ora.. che cosa pensi di fare?
La mia risposta fu semplice prima il congedo in mano e poi la verità.
Il giorno arrivò e avuto il congedo invitai lo sventurato a prendere una fetta di torta per festeggiare l'evento.
Il suo sguardo e l'asserzione di essere ancora in dieta erano una delle cose più divertenti che si possa immaginare.
Dissi: - Ma dai, stai benissimo e poi ancora non ti sei pesato oggi.
Si spogliò come al solito e salì sul suo giudice, la bilancia questa volta gli sentenziò un calo repentino di ben 6 Kg., la sua faccia sotto le nostre risa era tra il furioso e la gioia estrema, era per lui finito un incubo e per me il ritorno alla civiltà.

venerdì 6 novembre 2009

Conoscere, ignorare, idiozia




Cosa è la conoscenza?
Una buona parte di noi la confonde con l'intelligenza, ma anche se le due cose hanno delle relazioni, non si può accettare un errore di valutazione di tal genere.
Semplificando al massimo conoscere significa immagazzinare nella mentalmente delle informazioni; ne più ne meno quello che avviene con un pc su un hard disk.
L'intelligenza è la capacità di utilizzare queste informazioni nel momento giusto, il più velocemente possibile per risolvere un problema; ritornando alla similitudine del pc, l'intelligenza è la capacità del sistema operativo a svolgere i compiti che l'utente richiede.
Tra le due operazioni bisogna utilizzare un qual cosa che per il pc sia chiaro; cosa è questo qual cosa, è l'hardware, il pc stesso, il suo processore, la sua bios, la sua RAM ecc.; ribaltando il ragionamento chi permette all'intelligenza ad esprimersi è l'uomo stesso, le sue sinapsi le sue "capacità fisiche".
Analizzandomi posso affermare di avere una una scarsa conoscenza, ho la tendenza ad non memorizzare i dati che non ritengo importanti a breve termine, di non avere un corpo allenato e in forma, non mi piace lo sport e aborro l'attività fisica; di conseguenza il mio hardware è abbastanza scadente, forse ho una cpu abbastanza prestante e questo mi permette di "sopravvivere".
I problemi possono arrivare dalla conoscenza, se l'informazione di base è sbagliata, il dato è errato, puoi essere un genio ma il risultato sarà sbagliato.
Traducendo per il pc, se il dato da elaborare è falso/errato/inconsistente il risultato sarà inevitabilmente inconcludente/errato/falso.
Come avviare a ciò?
L'unica cosa è armarsi di umiltà e ri-verificare sempre il dato di partenza anche perchè nel caso del sapere umano la conoscenza è piena di incognite e scegliere quale "verità" è la più grande delle difficoltà.
Conclusione, esistendo tante verità e non riuscendo a decidere quale di questa è la vera l'unica è ammettere la possibilità che il nostro risultato al problema sia errato.
Conseguenza: non dare mai dell'ignorate ad un altro poichè la verità umana è variabile, oggi l'ignorate è lui domani sei tu.
Ma puoi dare tranquillamente dell'idiota ad una persona che non riflette questo modo di operare.

giovedì 5 novembre 2009

Li surci




Li surci
(G. Meli)

Un surciteddu di testa sbintata

avia pigghiatu la via di l`acitu (1)

e facìa `na vita scialacquata

cu l`amiciuna di lu so partitu.

Lu ziu circau tirarlu a bona strata,

ma zappau all`acqua pirchì era attrivítu (2)

e di chiù la saimi (3) avia liccata

di taverni e di zàgati (4) peritu.

Finalmenti Mucidda (5) fici luca (6),

iddu grida: Ziu!-Ziu! cu dogghia interna;

sò ziu pri lu rammaricu si suca;

poi dici: "Lu to casu mi costerna,

ma ora mi cerchi? chiaccu (7) chi t`affuca!

Scutta pi quannu isti a la taverna!"




(1) cominciare a guastarsi, specie per qualcuno che peggiora il suo modo di comportarsi
(2) attrivítu=coraggioso, audace ma qua è più da intendersi sfrontato
(3) saimi=sugna
(4) zàgati=bettole
(5) Mucidda=Gatta
(6) faci luca = tese un agguato
(7) chiaccu=forca

sabato 31 ottobre 2009

Catania...


Un'altra dimostrazione di Buon Governo da parte dell'amministrazione catanese...





martedì 27 ottobre 2009

VERGOGNA VERGOGNA ANCORA VERGOGNA

Poco fa ho ricevuto questa email:

"Cara Lorena,
un'ora fa mi trovavo in un supermercato e davanti a me c'era una donna anziana. Quando stava per uscire è suonato l'allarme alla porta. Il sorvegliante ha aperto la borsa e vi ha trovato un pezzo di carne e un paio di calze di lana..."

VERGOGNATEVI TUTTI !!!!
CON QUELLO CHE COSTA DARA UNA BOTTA AD UN TRANS QUELLA DONNA CI CAMPAVA DIECI MESI.
UNA SOCIETA' CHE OBBLIGA I PROPRI VECCHI A RUBARE PER VIVERE NON E' DEGNA DI CHIAMARSI SOCIETA' CIVILE.

VERGOGNA VERGOGNA E ANCORA VERGOGNA................

sabato 24 ottobre 2009

FESTA NELLA CAMERA DELLA TESTA


Ricordo ancora quando mia figlia aveva poco più di tre anni, una mattina mi si avvicinò nel lettone e mi fece capire che io non l'amavo perchè lei non sapeva parlare bene come gli altri bambini.
La sua faccina triste mi è rimasta impressa nella mente e difficilmente questo ricordo se ne andrà.
Da allora sono passati tanti anni, la mia tenacia la mia forza sono cresciute per affrontare il lungo cammino che abbiamo intrapreso.
Lei aveva percepito il mio smarrimento, la mia delusione, la mia sconfitta.
Sentimenti assurdi, se ci penso, ma credo che molti genitori entrano in questo stato di frustazione e di confusione, quando i propri figli non sono come li hanno immaginati.
Ora non ci sono problemi: è una bambina vivace intelligente socievole sempre sorridente.
Stasera ho scoperto che di nascosto sta studiando il cinese, e ha meno di dieci anni. Sa l'inglese molto bene e ora il cinese. La lingua del futuro.
Mi ha confidato che è dalla prima elementare che lo sta studiando e quest'anno la sua "maestra", che poi è solo una compagna di classe le sta insegnando a scriverlo, e riesce anche a fare gli ideogrammi più difficili molto bene.
Nel lungo periodo di cinque anni che abbiamo camminato a fianco per raggiungere il sospirato traguardo mi sono arrabbiata ho pianto mi sono demoralizzata, ma poi sono sempre risorta e ho moltiplicato le mie forze per tutte e due. Il percorso si è sviluppato non solo con incontri plurisettimanali con una logoterapista, che negli anni mi è diventata più cara di una sorella, ma è stata tutta la fatica e lo stress cui ho sottoposto mia figlia a casa. Ore e ore a ripetere le parole, a costruire i discorsi. Se riuscivo in una cosa me ne mancavano altre mille da sistemare. In questo cammino mi sono ritrovata sola con lei. Solo con l'aiuto delle nostre forze. Ma sapete una cosa? Non ricordo più le difficoltà avute. Ormai siamo arrivate al successo dell'impresa e l'unica cosa che posso fare è gioire di quello che abbiamo raggiunto.
Quando dico che sono stanca è vero! io sono stanca, ma poi penso a tutto il cammino che lei ha dovuto affrontare, come ha dovuto da zero costruirsi qualcosa. Ma il suo qualcosa adesso è molto meglio di altri. Di ogni cosa parliamo e spieghiamo perchè succede. Non è un'acquisizione naturale come altri che poi non sanno darsi una spiegazione, lei riesce ad entrare nell'anima delle cose. Non la lascerei mai sola ad affrontare l'ignoto se prima non le avessi fatto un corso di "sopravvivenza".
Ho iniziato a scrivere con la ferma intenzione di raccontare una favola e forse un giorno la scriverò, ma poi con mia figlia accanto che sta scrivendo gli ideogrammi in cinese con una serietà che non ho mai riscontrato in nessuna persona adulta, il mio cuore si è aperto in una confidenza.
Cosa vuol dire gioire? Dire semplicemente che sono contenta, come posso non affermare che stasera e sempre nella "camera della mia e della sua testa c'è una magnifica festa"?

Buonanotte sogni d'oro

lunedì 12 ottobre 2009

ORRORE !!!

Ho appena visto un filmato dove viene lapidata una ragazza
irachena a morte per essere stata vista con un ragazzo del clan sbagliato.
Sono ancora inorridita, mi gira la testa e sono già andata in bagno a vomitare.
Non ho il coraggio di postarlo.
Ma non si vergogna nessuno quando succedono queste cose?
Perchè lo dico?
Ma perchè nessuno fa niente per far smettere queste violenze, cosa dire sempre e solo

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA !!!!!

lunedì 5 ottobre 2009

LE MIE SCELTE


La mattina quando esco di casa ho mille cose o forse solo dieci da fare durante la giornata? Non importa il numero.
Ma man mano che procedo verso la sera devo scontrarmi con tantissime altre più numerose e più "irritanti" per me.

Sono TOSCANA e ho avuto la fortuna che la vita non mi ha dato grossi problemi e di vivere in una regione che bene o male non ha grosse catastrofi, per questo motivo ho deciso di aiutare quando posso e con tutte le mie forze chi non può aiutarsi da solo: chi non lo può fare perchè non ha la forza la capacità il coraggio la posizione sociale.

Ho un carattere che non mi fa paura niente e nessuno.

- odio il buonismo mascherato da beneficienza

- odio la sufficienza di certe persone che pensano di essere chissà chi ma farebbero meglio a guardarsi indietro da dove vengono

- odio la stupidità di chi dice che solo la grande ambizione porta a mete grandi

- odio l'ignoranza di chi legge l'ultimo libro uscito in libreria di un giornalista e magari non sa nemmeno chi è Dante

- odio chi mi riempie la home page di Facebook con articoli stupidi, ma sta a casa senza fare niente per gli altri

- odio quelli che vanno tutti i giorni ai comizi, alle manifestazioni, organizzano i cortei e a casa hanno un figlio di dieci anni che non guardano nemmeno

- odio quelli che antepongono il proprio benessere alla famiglia

- odio quelli che criticano, ma di fronte alle responsabilità non hanno mai tempo

- odio quelli che dicono, ma non hanno il coraggio di mostrarsi e si firmano anonimo

- odio quelli che giudicano le persone senza conoscerle

- odio chi parla solo per sentito dire

e se qualcuno ha da criticare quello che ho detto non ha altro che da scrivere nella chat o nei commenti e poi ne discutiamo.

mercoledì 30 settembre 2009

LA STRADA


Scendo le scale.
Ogni giorno la stessa strada. Non cambio nemmeno più, la direzione è la stessa. La meta la stessa, ormai da anni.
Sono un topolino dentro la sua scatola e che si muove dentro la ruota.
Ormai è diventato automatico salutare le persone che incontro. Siamo così puntuali che a seconda di dove ci incrociamo capisco se sono in ritardo di qualche minuto o no.
Gli impiegati comunali, gli impiegati della Provincia, l'assessore con la mascella quadrata, il "belloccio" del comune (a me personalmente non piace, preferisco l'assessore ... piccolo ma con sguardo magnetico!), le maestre mi sorridono ormai sono talmente dentro alla scuola che se vado via io crolla tutto!, le mamme con i bambini,...
Ecco siamo arrivate... bacio bacio... mi raccomando Giada non parlare... ciao vengo a mensa oggi ...
Torno indietro non sono ancora sola, la mia amica.
Caffè al solito bar, non mi piace ma lei si ferma volentieri, lascio perdere non ho voglia di sollecitare nessuna discussione così presto.
L'accompagno al portone della Provincia, stiamo 5 minuti a chiaccherare e ridere magari! Ciao ... oggi ci sei... sì ci vediamo oggi pomeriggio sì buon lavoro... anche a te.... ciao.
Passo davanti alla fontana giro a destra vado al mio bar, spero di poter leggere il giornale se qualcuno non l'ha preso prima di me.
Ecco il leghista, uffa comincerà con la solita storia dell'amante intelligente,
ma chi gli l'ha detto che le donne sono stupide, ma soprattutto chi gli ha detto che qualcuna ha in mente di diventare la sua amante!
No comment, andrei troppo oltre la normale censura.
Torno indietro le solite notizie già sentite alla televisione.
.....discussioni, dibattiti, polemiche, veline, escort, politici, Berlusconi, Brunetta, corteo, pensionato cade di bicicletta, scuola, Gelmini,.....
Tzunami terremoto nelle Filippine migliaia di morti e dispersi... ancora una volta!, ma quella parte del mondo è proprio sfortunata!
Sembra quasi la mano divina che ogni tanto fa un po' di pulizia... sono troppi troppo ignoranti troppo sporchi... diamo una bella pulita per rimettere tutto a posto.
Ma lo sporco non è in questi paesi, è nei nostri civilizzati! con l'arroganza di chi ha i soldi, con macchine superlussuose, ristoranti dove non possono entrare tutti, località con alberghi di lusso che chiamano il turismo e poi scannano il visitatore prendondogli cifre da capogiro... aerei fatiscenti....l'ultima trovata per giustificare il mal funzionamento: il triangolo delle Bermude si è spostato verso l'Africa!!!!!!!!!!!!!!!!

Buona giornata a tutti

giovedì 17 settembre 2009

ATTENTATO TALEBANO A KABUL: SEI MILITARI ITALIANI UCCISI



Ancora una giornata di sangue in Afghanistan. Il centro di Kabul è stato colpito da una fortissima esplosione che, secondo quanto riferiscono testimoni oculari, ha proiettato verso il cielo un'enorme colonna di denso fumo nerastro. Secondo fonti militari, sono sei le vittime italiane: due mezzi militari, riferiscono le fonti, «si stavano trasferendo dell'aeroporto internazionale di Kabul al quartier generale di Isaf». Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un attentato kamikaze compiuto con un'autobomba. «Gli effetti sono stati devastanti, dunque è da escludere un attacco con esplosivo piazzato sulla strada», ha sottolineato una fonte militare. Altre due vittime civili sarebbero afghane. Tra i feriti altri tre militari del contingente italiano. Fonti del ministero della Difesa hanno confermato che sono sei i soldati italiani morti nell'attentato kamikaze che ha coinvolto due mezzi lince. I militari italiani appartenevano tutti al 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore. Altri tre militari italiani, sempre della Folgore, sono rimasti feriti e, per ora, non vi sono indicazioni sulle loro condizioni. Altri 3 militari sono in condizioni gravissime. Le altre due vittime dell'attentato sono invece due civili afghani. Secondo l'inviato della Tv araba "al-Jazeera", il giornalista Waliullah Shahin, presente sul posto dell'attentato, il kamikaze che è entrato in azione nel quartiere diplomatico di Kabul, lungo la strada che porta verso l'aeroporto, avrebbe preso di mira una pattuglia militare italiana. Il giornalista, in collegamento telefonico con la redazione di Doha, sostiene anche di aver visto la carcassa del veicolo italiano distrutto sulla strada nello stesso luogo dove le ambulanze erano impegnate a soccorrere le vittime poi ricoverate nell'ospedale locale. Intanto, secondo quanto riferisce l'inviato della tv araba "Al Jazeera", Walihullah Shahin, il portavoce talebano Dabihullah Mujahid ha rivendicato l'attacco sostenendo che «nell'azione sarebbero stati uccisi dieci soldati italiani». Il giornalista arabo ha aggiunto, inoltre, di aver visto tre veicoli militari italiani semidistrutti sul posto e che secondo fonti locali ci sarebbero decine di feriti tra i civili afghani. La zona colpita dall'esplosione è il quartiere in cui si trovano le legazioni di Stati Uniti e Gran Bretagna, come pure altre rappresentanze diplomatiche di Paesi stranieri e organizzazioni sovranazionali. Stando a un portavoce dell'Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato, la deflagrazione è avvenuta lungo la strada che conduce all'aeroporto internazionale, dove è ospitata una base dell'Alleanza Atlantica, la stessa attaccata lo scorso 8 settembre da un kamikaze per conto dei Talebani, che rivendicarono poi l'attentato, costato la vita a tre civili. Il portavoce ha precisato comunque che lo scoppio non si è verificato in prossimità della struttura militare, ma le fonti giornalistiche hanno aggiunto che sarebbero stati presi di mira proprio veicoli alleati. Il sito sorge tra l'altro non lontano dal Palazzo Presidenziale, nel quale poco prima il presidente uscente Hamid Karzai aveva tenuto una conferenza stampa sulle controverse elezioni del 20 agosto. La capitale dell'Afghanistan di recente è stata teatro di numerosi attacchi suicidi: oltre a quello contro lo scalo aereo, il mese precedente era stato preso d'assalto addirittura il quartier generale dell'Isaf, in piena città; sette gli afghani rimasti uccisi nell'occasione.

lunedì 14 settembre 2009

LA STORIA DELLA RANOCCHIA



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I lavoratori hanno riportato lesioni guaribili in trenta e sette giorni
"Mi hanno detto: che cazzo vuoi, fammi vedere il permesso di soggiorno"
"Botte dai leghisti perché albanesi"
Aggrediti due camerieri a Venezia

VENEZIA - Aggrediti e malmenati da un gruppo di persone vestite di verde. E' la denuncia di due camerieri albanesi di un ristorante dietro Piazza San Marco, a Venezia. L'episodio, avvenuto ieri e confermato dalla questura di Venezia, è stato reso noto dal consigliere comunale dei Verdi, Beppe Caccia, per il quale si è trattato di una aggressione a sfondo razzista messa in atto da "squadristi militanti della Lega".

I due camerieri, che hanno riportato lesioni guaribili in trenta e sette giorni e ora si riservano di presentare una denuncia insieme al titolare del ristorante, hanno raccontato di avere avuto un diverbio con uno dei quattro aggressori poco prima della colluttazione.

A quanto si apprende, ieri le 11,40 alla Briccola in Calle degli Specchieri, è entrato un giovane sui trent'anni, visibilmente ubriaco e con un amaglietta con slogan leghisti. Che, all'improvviso, ha iniziato a battere con il pugno contro la vetrina del ristorante. A quel punto uno dei camerieri, di nazionalità albanese, è uscito per allontanarlo.

Per tutta risposta sono partiti gli insulti: "Che cazzo vuoi, fammi vedere il permesso di soggiorno". A quel punto la situazione è degenerata. "Sono entrati in sette-otto, tutti leghisti, ed è successo l'inferno - raccontano i lavoratori - Hanno buttato a terra una lattina di birra, poi hanno rovesciato tavoli e sedie, sfasciando mezzo locale. Avevamo davvero paura". L'aggressione è continuata con le botte al cameriere albanese. Poi gli aggressori soo scappati e si sono mischiati con i manifestanti della Lega radunati nei pressi.

PRIMO GIORNO DI SCUOLA


OGGI PRIMO GIORNO PER LE SCUOLE DI ALMENO 12 REGIONI IN ITALIA.

IL GRUPPO EPICURO AUGURA A STUDENTI ED INSEGNANTI UN MAGNIFICO E OPEROSO ANNO SCOLASTICO.

IN BOCCA AL LUPO A TUTTI.

sabato 12 settembre 2009

ESSERE DONNA


Essere donna! Come è ancora difficile.
Parole o una realtà viva!
Trovarsi sempre in prima linea, cosa ha insegnato la storia, la scienza, la filosofia? La religione è tutto un bluff un inganno contro il genere femminile?
Alcune donne hanno la capacità di riuscire meglio degli uomini nel campo del lavoro, ma a scapito di cosa? Di un amore di una famiglia dei figli.
L'uomo ha imparato nei secoli a mascherare la propria fragilità, ma quante donne ci sono riuscite?
Hanno imparato ad usare frasi che non significano niente ma che feriscono.
E' possibile arrivare ad amare qualcuno e andare a letto con un altro?
Se l'uomo può perchè non può farlo anche la donna?
Come mai le donne debbono sempre cercare un sentimento in un atto tanto semplice e fisico?
In questi giorni ho trovato un termine "strano": SERVITU' DEBITORIA. Non sto a spiegarvi cos'è basta andare in un vocabolario o su Wikipedia e il mondo si aprirà.
Ma come concetto mi ha fatto pensare allo status di alcune donne.
Ho sentito storie di ragazze che si sono sposate per fuggire da un padre- tiranno e sono cadute fra le braccia di un marito- schiavista.
Come possono affrancarsi dalla loro "schiavitù" eterna?
La loro vita come si dipana? Fare figli uno dietro l'altro, avere un lavoro faticoso e poco gratificante, spesa casa scuola e la sera sottostare anche alle voglie di un uomo che quando torna a casa vuole solo mangiare e divertirsi.
La loro dignità di donna non esiste più e se disgraziatamente decidono di allontanarsi ultimamente assistiamo a violenze e perfino ad omicidi.
Oppure il cosiddetto MOBBING o STALKING.
Qui non parliamo di donne dello spettacolo con fans agitati, qui parliamo di donne comuni che devono o subire sul posto di lavoro le avances pesanti di un capoufficio o la persecuzione nella vita privata di un ex-fidanzato o amico respinto.
In questi mesi se avete imparato a conoscermi ho denunciato molte volte soprusi violenze angherie ed altro.
Non leggete soltanto e poi girate pagina perchè altre cose hanno catturato la vostra attenzione e vi dimenticate subito tutto quanto.
Cerchiamo di portare un contributo più serio, più tangibile alla sofferenza di alcune di noi parlando di realtà di cui veniamo a conoscenza.
Ci sono momenti nella nostra vita che tacere è una colpa e denunciare è un obbligo morale e civile.