SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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sabato 15 agosto 2009

IL FU MATTIA PASCAL (libro)


Di Luigi Pirandello

"Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:
- Io mi chiamo Mattia Pascal.
- Grazie, caro. Questo lo so.
- E ti par poco?
Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza:
- Io mi chiamo Mattia Pascal."

Scritto poco più di cent'anni fa da Pirandello, la storia potrebbe tranquillamente svolgersi ai giorni nostri.
Vi possiamo ritrovare i drammi di molti di noi.
Naturalmente nessuno ha concentrato in sè tutto le vicende del protagonista, ma molti risvolti sono attuali.
La passione del gioco, una volta il Casinò, adesso le slot -machine che troviamo nei locali pubblici, hanno decretato l'abitudine al vizio del gioco di molte persone.
Vicende familiari con matrimoni infelici, suocere despote, che hanno rovinato rapporti matrimoniali. Figli viziati con genitori poco severi, che non riescono a imporre regole di vita.
Il nostro protagonista lo definirei un vivo-non vivo. Vuole fare e contemporaneamente non si ribella al suo destino, ma anzi corre incontro sempre di più a vicende assurde dal finale tragico e comico quasi. Non sono le sue morti a farmelo vedere come un "morto", ma è proprio il suo comportamento simile a tante persone che conosco e che io da sempre chiamo "ignavi". Il loro aspettare seduti che la vita scorra addosso e quando provano a pensare e sembra loro di avere qualche idea brillante finiscono inevitabilmente con il combinare solo guai.
Il protagonista è l'inconsapevole personaggio di un destino a cui nessuno può sottrarsi se la vita prende il sopravvento.
Nella sua atmosfera di incertezza dimostra quanto spesso le nostre vite siano sospese.
Cominciato due giorni fa quasi per scherzo a leggerlo, è un romanzo che mi sento assolutamente di consigliare per la sua attualità.
Lettura veloce, stile semplice non arzigogolato. Può essere un esempio per molti.

venerdì 14 agosto 2009

DALLA FINESTRA DELLA MIA CAMERA


CONTRO L'INFIBULAZIONE: FERMATE QUESTA PRATICA ORRENDA


L'infibulazione, dal latino fibula, Spilla, è una mutilazione genitale femminile. Non ha alcuna base religiosa ma solo culturale e viene praticata indipendentemente dalla religione in molte società tribali dell'Africa, del sud della penisola araba e del sud-est asiatico.

Circoncisione o infibulazione as sunnah: si limita alla scrittura della punta del clitoride con fuoriuscita di sette gocce di sangue simboliche.

Escissione al uasat: asportazione del clitoride e taglio totale o parziale delle piccole labbra.

Infibulazione o circoncisione faraonica o sudanese: asportazione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra con cauterizzazione, cui segue la cucitura della vulva, lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell'urina e del sangue mestruale.

Il quarto tipo comprende una serie di interventi di varia natura sui genitali femminili.

Queste pratiche sono eseguite in età differenti a seconda della tradizione: per esempio nel sud della Nigeria si praticano sulle neonate, in Uganda sulle adolescenti, in Somalia sulle bambine.

SCANDALO AL SOLE !


Continua il resoconto sulla mia vacanza.
Come tutte le mattine mi faccio una bella doccia calda, mi lavo i capelli e oggi ho deciso che me li sarei asciugati al sole.
Adoro asciugarli così ! Il venticello leggero me li scompiglia, piano piano si asciugano, sento il leggero tepore che penetra nella mia pelle, sto bene.
Non era nemmeno 10 minuti che ero lì con gli occhi chiusi che mi godevo questo piccolo piacere, che già il mormorio cresceva!
Come.... si asciuga i capelli al sole? perchè non va dal parrucchiere? nessuna donna mai fa una cosa del genere!
Perchè? perchè non posso farlo senza essere additata? che cosa ho di diverso?
Oggi la tata mi ha detto qualcosa, fra le tante che faccio, che per gli abitanti del paesino, dove ho la casa, non sono "normali".
Oggi mi sono asciugata i capelli al sole, uso il computer, leggo troppo, non vado a fare la spesa nelle botteghe del paese, l'altro giorno ho preso un caffè al bar, non so fare le tagliatelle a mano e tutte le altre cose che si cuociono in forno e che tengono tutte le donne (almeno queste donne) in cucina per ore e ore.
Mia figlia fa tutti i giorni i compiti, parliamo in inglese, ascolta la musica a volume alto, è simpatica socievole, ho la casa piena di bambini....
Orrore !!!!! Non porto mutandoni di cotone, ma slip di pizzo.
Allora mi sono chiesta se io sono fuori dal mondo a stare in città o siamo qui fuori della civiltà!
Ho cominciato a prendere in considerazione che domani non è da escludere che si presenti alla porta qualche Francescano scalzo circondato di uccelli, lupi e chissà che altro animale con un bastone e che mi chieda la questua .
Stasera sarà meglio che mi prepari, magari qualche pezzo di pane secco, qualche scorza di formaggio o torsolo di mela.
Oppure posso dargli il permesso di andare nell'orto e cogliere i "botton d'oro" che sono delle susine piccole gialle saporitissime. D'altra parte è festa e magari fa piacere anche a lui.
Oppure al massimo posso arrivare a invitarlo a tavola con noi, ma devo per forza farmi il segno della croce se decide di dire la preghiera prima di mangiare?
Sarà abbastanza come ammenda davanti al paese?
Ma la cosa più tragica è che devo stare ancora qui altri 15 giorni.

SEDICENNE STERMINA LA FAMIGLIA A COLPI DI FUCILE

di Alberto Toscano

Parigi - Gli inquirenti francesi, assistiti da vari psicologi, continuano a interrogare il ragazzo di sedici anni che nella notte tra martedì e mercoledì scorsi ha sterminato in Corsica la sua famiglia: padre, madre e due fratellini gemelli di 10 anni. Un gesto di una violenza estrema, compiuto con incredibile determinazione. La strage è accaduta ad Albitreccia, un comune di un migliaio di abitanti, situato sulla costa sud occidentale dell’isola. Lì risiedeva questa famiglia apparentemente senza particolari problemi. Una vita tranquilla, in un villaggio in cui tutti si conoscono, ma in cui adesso nessuno sembra voler parlare del dramma verificatosi dietro la porta accanto.
Il sedicenne ha agito di notte, in un casolare avvolto dalla campagna. Ha preso il fucile da caccia del padre mentre tutti quanti erano a letto. L’adolescente è andato a scovare le cartucce e ha caricato l’arma. Poi è andato nella stanza dei genitori, colpendoli uno dopo l’altro mentre dormivano. L’uomo di 45 anni e la donna di 43 sono certamente morti sul colpo. Il sedicenne ha sparato a pochi metri di distanza dal suo obiettivo, senza lasciare alcuna possibilità di scampo ai genitori.
Infine l’adolescente ha pensato ai fratellini. Anche in quel caso due proiettili hanno fatto strazio dei loro corpi. Una strage inspiegabile, se non sulla base di un dissidio per futili motivi tra l’adolescente e i genitori, che temevano per le sue scappatelle e volevano impedirgli di uscire troppo spesso di casa nelle ore serali.
Certo il giovanissimo assassino era in stato confusionale. Una volta compiuta la strage, sembra essere uscito di casa per vagare nella notte tra i vacanzieri e gli abitanti del suo villaggio e delle località vicine. Alla fine è arrivato a Porticcio, una deliziosa stazione balneare del dipartimento della Corsica del sud, attualmente affollata di turisti. Forse era stata proprio quella la ragione della lite tra il ragazzo e i genitori: il desiderio di trascorrere la notte fuori, tra i vacanzieri e tra i camping della costa di Porticcio e dintorni.
La giornata di mercoledì è trascorsa mentre il sedicenne cercava di svagarsi a Porticcio e mentre nessuno immaginava la situazione esistente a casa sua. Poi l’adolescente ha incontrato un amico e ha deciso di raccontargli la verità. È stato quest’ultimo a recarsi alla locale stazione della gendarmeria per raccontare l’intera vicenda. I gendarmi sono andati a verificare se ci fosse qualcosa di vero e così ieri mattina, oltre ventiquattro ore dopo la strage, si è scoperto che il racconto corrispondeva perfettamente all’accaduto. L’autore del massacro, che continuava a vagare per le vie e per le spiagge delle località turistiche della zona, è stato facilmente rintracciato e fermato dai gendarmi. Ben presto il suo fermo è stato ufficializzato e inchiesta è passata sotto il controllo della competente autorità giudiziaria.
L’adolescente sembra aver ammesso le proprie colpe senza fornire alcuna spiegazione logica e coerente. Negli ultimi giorni ha dormito pochissimo e continua a essere in stato confusionale. Gli inquirenti lo hanno ascoltato per ore, ma lui ripete ciò che ha fatto senza cercare, così almeno sembra, particolari giustificazioni al proprio comportamento. Oggi un’équipe di psicologi dovrebbe tentare di comprendere meglio la dinamica dei fatti, che però restano tragicamente chiari: un adolescente che pareva normalissimo, amato e rispettato dagli amici del suo villaggio, si è tramutato da un momento all’altro in un killer senza il minimo scrupolo.

giovedì 13 agosto 2009

LETTERA A LEONARDO DA VINCI


( di Lorena B.)

"Qualche anno fa lessi un racconto fantastico in cui si diceva che tu eri un uomo dei nostri giorni, geniale con tutte le conoscenza della nostra epoca e che per uno strano scherzo del destino eri stato proiettato 500 anni avanti nel futuro, ma contemporaneamente anche 500 anni indietro nel tempo nel 1500.
Non so se veramente potrà essere tutto vero, ma la tua genialità è indiscutibile.
Mi rivedo in te non per gli studi o i dipinti, ma nel tuo essere unico.
Le emozioni, le passioni, l'amore ti ha tenuto per mano, sospinto, e forse spinto, spronato, quando hai dipinto, hai inventato, quando la tua intelligenza ha dovuto essere rinchiusa ai capricci dei potenti e dei tuoi nemici.
Che cos'è in fin dei conti la vita se non c'è la passione, l'amore in tutto quello che fai?
Come è possibile inventare se non sei spinto da un altro al tuo fianco?
C'è chi ha una musa ispiratrice, chi lo fa perchè i sentimenti danno una nuova forza.
La tua sessualità che ti ha portato alla follia artistica, alla genialità in tutti gli aspetti così multiformi.
Ogni figura è ambivalente, potrebbe essere uomo o donna. Tutte hanno quel sorriso beffardo, proprio nei confronti della vita, contro chi arrivò perfino ad accusarti di sodomia.
Eppure il tuo percorso è costellato di giovanissimi ragazzi. E di loro, di ognuno di loro eri innamorato, ognuno di loro ti ha ispirato sicuramente un capolavoro.
L'Amore, come vorrei che alcune persone lo capissero! Perchè c'è chi ha paura del sentimento che da luce alla vita, che non fa vedere nemmeno il male dove è radicato.
Senza Amore si muore dentro, non c'è più luce, solo tenebre.
Tu che hai messo l'uomo al centro dell'universo, l'hai reso quasi più importante di Dio. Tanto importante che avresti voluto, come Icaro, volare in alto, alzare i piedi da terra e andare verso di Lui? Per chiedere cosa?
La vita sentimentale abbraccia in un solo nodo il lavoro d'artista. Quanti padri fondatori delle arti più belle, dalla filosofia alla fisica, hanno costellato il loro camino con un atto d'amore che è durato un'eternità.
Non importa il grande gesto, basta anche solo una compagna accanto.
E la storia della vita di tanti uomini e donne ne è piena.
Spesso quando ammiriamo le opere di un artista non ci rendiamo conto che ammiriamo il risultato delle sue passioni, quelle che poi l'hanno consegnato nelle mani della gloria che l'ha reso immortale.
Mi sento vicino a te, come donna che ama !"

ULISSE di JOYCE (libro)

Lunedì 10 Agosto 2009 ho cominciato a leggere l'ULISSE di Joyce.
Dove mi porterà tutto questo?
Tutti mi dicono che alla fine troverò qualcosa. Se guardo il libro vedo solo un ammasso di pagine da leggere.
Lettura non facile, devo ricorrere qualche volta al vocabolario.
Sono caparbia, testarda: so che arriverò in fondo.
Mi dispiace soltanto non avere più tempo. Per poterlo leggere lo tengo accanto a me sul tavolo, ogni tanto vado avanti due pagine.
Chissà perchè quando lo apro la prima cosa che mi succede è un dolore forte alla base del cranio di dietro.
Sto somatizzando? Ho già trovato nei primi righi la stupidità e la superficialità di alcuni individui che ho conosciuto.
Mi auguro buona lettura

QUINDICENNE IN COMA ETILICO DOPO LA FESTA


La ragazza napoletana si è sentita male sulla spiaggia di Torre Lapillo. Salvata dall´intervento rapido di un bagnino e dal 118
di Alessandra Bianco


LECCE - Notte drammatica in Salento: una quindicenne in coma etilico, e alcune decine di minorenni così ubriachi da dover ricorrere ai medici. Complici le stelle, il mare e una notte magica, quella di San Lorenzo. E tra un bicchiere di vino e una bottiglia di birra, tante, troppe, le telefonate al 118 per l´abuso di alcol. Fin dalle prime ore della serata, tra le più attese dell´estate, le chiamate al pronto intervento hanno tristemente raggiunto i numeri a due cifre, circa 80, a conferma che il consumo di etanolo sta crescendo in maniera esponenziale soprattutto tra le persone di giovane età. La diagnosi riscontrata è stata sempre la stessa: stato di ubriachezza.E se i salentini hanno seguito i divieti posti dall´ordinanza emessa dal ministero degli interni e dalla capitaneria di porto che vietava i falò sulla spiaggia, non ci sono state violazioni in questo senso che abbiano dato origine ad incendi, si sono decisamente rifatti alzando il gomito. L´episodio più grave a Torre Lapillo dove una quindicenne napoletana è finita in ospedale per coma etilico. La ragazza si trovava, con un gruppo di coetanei, sulla spiaggia di Punta Prosciutto, ma ad un certo punto, vero le due di notte, ha perso conoscenza. Dei suoi amici, nessuno è stato in grado di soccorrerla, erano tutti ubriachi. I ragazzi incapaci di intendere e di volere la trascinavano sulla spiaggia, quando un bagnino di uno stabilimento vicino, si è accorto della situazione.Il suo intervento è stato provvidenziale. È riuscito ad impedire che la giovane soffocasse e l´ha portata subito nel bar che si trova nella piazzetta centrale di Torre Lapillo. Lì è arrivata l´ambulanza del 118 della zona che ha trasferito la giovane al pronto soccorso dell´ospedale impedendo l´arresto respiratorio e cardiocircolatorio. Conseguenze gravi a cui va incontro un soggetto che, per l´elevata quantità di alcol ingerita, passa dallo stato di ubriachezza conclamata al coma etilico, stato neurologico in cui la persona è completamente priva di conoscenza.

mercoledì 12 agosto 2009

UN GOCCIOLINO DI CAFFE'.....


Sono le 18,20 e ho già bevuto la bellezza di 7-8 caffè.
Tutta colpa della tata. Mi vede qui al computer che scrivo o leggo e arriva con la tazzina fumante... signora, un gocciolino di caffè, le fa bene...
A cosa mi fa bene non lo so, ma diamo retta ad una persona di una certa età che probabilmente delle vita ne sa più di me!
Insomma a furia di gocciolini mi sembra sempre di avere questa tazzina in mano.
Non è che veramente mi da problemi, penso che sia il modo come è fatto.
Mentre in città andiamo al bar o a casa la "macchinetta" viene messa sul fornello del gas, qui in montagna viene appoggiata delicatamente su un lato del ripiano della stufa a legna.
Forse sentirà il calore della casa, il calore che piano piano l'avvolge, l'amore con cui viene preparata, miracolo! il caffè è buono e si beve bene.
Sono andata a controllare anche la marca, per vedere se ci fosse qualche tipo particolare che non conosco.
Macchè è una ditta sconosciuta, l'odore del barattolo aperto è nauseabondo eppure il sapore del liquido è divino.
Non pensate nemmeno per un istante che voglio trasferirmi qui per il caffè, non ci penso nemmno!
Sono un animale da città che ogni tanto sconfina in montagna.
Mi ci vedete in mezzo a frotte di donne che passano il tempo a chiaccherare nei tre negozi che ci sono? Oppure ad avere la porta aperta perchè così la vicina entra tranquilla a passare qualche ora?
Già in due giorni le mie regole con mia figlia hanno fatto il giro del paese.
Orrore !!!!!!!!!!
In queste sere ho "buttato" fuori alle 22 in punto tutti i bambini che si erano accampati in casa mia. Ieri sera si sono affacciate anche due mamme! Alle 21,30 giu di lì non ne potevo più e ho urlato...tuttiiiiiiiiii fuori ognuno a casa sua, sono stanca voglio andare a letto....
Si sa che con le buone maniere si ottiene tutto.
Ho pensato anche che forse quest'anno la comunicazione con il genere umano non è proprio in cima ai miei pensieri e desideri.
Però quasi quasi un gocciolino di caffè lo prenderei ancora volentieri ......

Una Montagna di Balle..

Una Montagna Di Balle from spazzatour on Vimeo.