SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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lunedì 29 giugno 2009

SCUOLA? STANCHEZZA

Se stasera vi dicessi che sono stanca? Mi credereste? Eppure la mia non è stanchezza fisica, ma stanchezza dovuta alla vita.
Oggi pomeriggio ultimo Consiglio d'Istituto prima delle vacanze. Tema affrontato, oltre ad altre voci, il bilancio e l'approvazione del regolamento della scuola.
La ragioniera è sempre la prima in questi casi ad affrontare tutti noi.
Ma cosa deve affrontare?
Genitori che sono a sedere ad ascoltare, professori o maestre che sanno meglio di noi come funziona la scuola pubblica in Italia?
Non sto qui ad elencare tutte le problematiche legate alla nostra Istruzione, quanti di voi non si ricordano i cortei e le proteste fatte nei mesi scorsi quando il ministro Gelmini uscì fuori con l'ultima trovata all'italiana sulla scuola?
Io che ho sempre sognato l'amore, una vita tranquilla, gioiosa mi ritrovo invece tutti i giorni a combattere la cruda realtà.
Lasciamo stare l'amore, la gioia, ma è il dover affrontare ogni giorno gli scogli di questo mare in tempesta, un mare che non si agita da solo, ma per un qualche oscuro mistero c'è chi ha creato una macchina si diverte a creare uragani, a dare origine a disastri.
Oggi pomeriggio avevo cominciato a leggere un libro, una cosa nuova per me: m'interessava molto. Ho rimandato tutto a stasera dopo il Consiglio, dopo la cena.
La verità? è che non riesco a riaprirlo. Quel libro, l'argomento trattato adesso mi sembra così futile rispetto alle notizie di oggi pomeriggio.
Soldi per la scuola? Non ci sono, non esistono più. Ci sono alcune voci che sono passate da baget di 10.000 euro a 2.006 euro, sì ho scritto bene il 6 finale. Addirittura i soldi chiesti per rimodernare un po' la biblioteca? Siamo passati da 3.000 euro a 614 euro che devono comprendere anche materiale di cancelleria, sempre per la biblioteca.
RIDICOLO!!!! io vorrei solo sapere tutti i soldi che paghiamo dove vanno?
Provo a fare qualche ipotesi?
Invece di usare le auto ci sono persone che usano gli aerei?
Invece di avere la musica nell'aereo si prende direttamente un cantante come autoradio?
Al posto della televisione si devono ingaggiare personaggi dello spettacolo per fare balletti o altra roba? I nostri soldi finisco tutti a p.....e?
E scusatemi ma ci voleva proprio.
I nostri ragazzi mi dite che tipo di istruzione riceveranno e ricevono? I famosi programmi richiesti dal Ministero vengono fatti regolamente dal corpo insegnante, ma soldi per poterli affrontare non ci sono e quindi vengono fatti relativamente.
Soldi per le supplenze straordinarie? E dove sono? Nel mese di giugno alla nostra Materna i bambini di due classi sono stati divisi in altre sette perchè i soldi per le maestre, cioè le supplenti non c'erano.E così è successo anche quest'inverno a mia figlia alle elementari.
Pochi giorni è vero, ma intanto non hanno portato avanti i programmi e hanno perso tempo prezioso.
Sbaglio o si dice da tanto tempo ... FUGA DI CERVELLI ALL'ESTERO..., ma che ci stanno a fare qui? La nostra università? E' talmente obsoleta che uno studente è bravo solo perchè da solo legge altri libri per conto suo.
E' inutile che i ragazzi si laureino nelle migliori università quando poi gli viene chiesto chi è Petrarca non sanno nemmno se è un pesce o un motorino!
Ma che futuro hanno i nostri figli se tutto è legato sempre e solo ai soldi?

STASERA PENSO SOLO UNA COSA: CHE CI STANNO PRENDENDO IN GIRO E NEMMENO IN MANIERA TANTO NASCOSTA !

Buonanotte, se adesso riuscite a dormire tranquilli.

TUTTO NORMALE....

(di Lorena B.G.)

SECONDA PARTE

(continua...)
..............

C'era stata una richiesta di intimità fra loro, intimità che per lei avrebbe chiuso il cerchio del loro rapporto, che per lei era una cosa tanto naturale fra due persone che si amano.Lui invece li trovava... come li trovava?
Disse delle cose, in effetti non aveva mai proposto di andare oltre.
Aveva sempre rimandato a giorni futuri, senza fretta.
Ma lei non capiva, gli disse che se avesse spiegato meglio forse avrebbe potuto accettare i motivi, magari insieme avrebbe potuto anche provare a capirli.
Ogni giorno provava a comprendere come si può amare una donna e, contemporaneamente, non desiderarla. Anzi peggio rifiutarla.
Cominciò a dirle che voleva ritagliarsi dei "momenti di libertà individuale".
Momenti che veramente lei non capiva.
Cosa voleva dire quell'espressione per una coppia che già s'incontrava raramente: indipendenza, libertà?
Oppure sarebbe stato più sincero se avesse voluto dire che voleva stare da solo?
Forse aveva conosciuto un'altra e non voleva più lei? Ma se era così perchè non interrompere e basta?
La sua amica aveva altre idee ... tutto normale! Sai gli uomini hanno bisogno dei loro spazi, anche di andare al bar con gli amici, una partita di calcetto, un aperitivo, una chiaccherata in piazza... spazi dove noi non dobbiamo esserci....
Ma a lei non andava giù. Aveva cercato nonostante la lontananza di dividere sempre tutto.
Lei gli raccontava la sua giornata, come se lui fosse lì e renderlo partecipe del suo tempo. Spesso gli descriveva anche i suoi sentimenti, il suo modo di vedere le cose.
Le emozioni che provava verso altre persone. I suoi desideri, i suoi sogni,i regali che faceva agli amici. Tutto perchè lui si sentisse parte della sua vita totalmente, senza riserve senza segreti.
La parola esatta fino a quel momento era stata "condivisione".
Ma ultimamente era diventata "con-divisione", e la parola "divisione" era saltata sulle tre lettere "con" come fosse una torta al cioccolato e se l'era mangiata.
....Tutto normale?... chiese lei piangendo all'amica... secondo te è tutto normale?....Un giorno per caso erano capitate in un bar. Avevano voglia di chiaccherare un po' di raccontarsi tante cose. Presero un caffè, e poi un tramezzino. Volevano stare lì insieme più che potevano e dopo un po' si alzarono e scelsero un dolce al cucchiaio. Così nessuno dei camerieri avrebbe potuto dire niente che occupavano un tavolo mentre c'erano altre persone che aspettavano. La vita le aveva allontanate, lavori diversi, ma la loro amicizia era rimasta immutata. Al telefono si dicevano alcune cose, ma ogni tanto era obbligatorio questo appuntamento per fare il riassunto di tutto e magari spendere più parole per chiarire. Anche per ridere un po', come quando erano bambine che si chiudevano in camera e lì passavano pomeriggi interi prima a giocare con le bambole inventando storie e poi da adolescenti e sognare amori impossibili con i ragazzi conosciuti.
Il lavoro le aveva divise, ma non la vita. Si volevano bene come due sorelle, anzi molto di più.
Sapevano che niente e nessuno avrebbe mai potuto separarle.
Si confidavano tutto: ogni segreto, ogni amore, ogni dubbio.
E aveva cominciato proprio con lei a parlare di questo.
I ragazzi che aveva avuto prima non si facevano certo pregare per darle un bacio, per allungare le mani e toccarla e poi, se il rapporto era più serio, anche andare a letto insieme. Lei vedeva questo toccarsi e cercarsi come la conclusione di un "patto d'amore". L'atto sublime che portava due persone ad avvicinarsi così tanto che poi da sposati si cerca un figlio.
Non c'erano stati molti uomini nella sua vita, ma qualcuno era stato più importante.
Così importante che aveva desiderato una vita insieme, una casa, un gruppo di amici comuni con cui incontrarsi.
Ma quasi tutti si erano allontanati alla fine. Forse per un po' questo sogno era vivo, lei lo viveva come possibile, poi forse cominciavano i problemi: se in ufficio lui guardava un'altra, se cominciava dare segni di debolezza o di stanchezza.
Se rifiutava di andare a mangiare fuori.
Tutte scuse banali, ma che per lei diventavano importanti. Parlando con la sua amica aveva cercato di capirsi, di spiegare il perchè del suo comportamento.
E' chiaro che dopo un po' di tempo a furia di scenate, musi lunghi e risposte un po' troppo sopra le righe gli uomini si allontanavano.
E siccome l'ufficio aveva diverse filiali chiedevano tutti il trasferimento e quindi non doveva nemmeno affrontare il dopo di un rapporto finito. Loro erano tranquilli e lei invece rimaneva con tanto amaro in bocca, ma soprattutto non sapeva mai che, se si fossero continuati a frequentare, anche se giornalmente in quell'ambiente, forse sarebbe potuta ricominciare. Non aveva mai avuto cioè la possibilità di dire mai a nessuno... scusa, ho sbagliato... non li vedeva più e basta.
Erano arrivate entrambe alla conclusione che nonostante tanti discorsi, poi il problema forse era lei! Lei che desiderava stare con un uomo, costruire un futuro insieme e contemporaneamente forse aveva paura delle responsabilità che comporta una vita da condividere.

(continua...)

domenica 28 giugno 2009

TUTTO NORMALE.....


(di Lorena B.G.)

PRIMA PARTE

Che armonia si era creata tra loro, come un accordo musicale!
Se lo avessero trovato scritto nei bigliettini dei baci Perugina avrebbero fatto una risata.
Alcune volte la voglia di stare insieme, di sentire la voce dell'altro.... erano così in sintonia che quando telefonavano componevano contemporaneamente i numeri sul cellulare, cosicchè alla fine la linea risultava occupata e non riuscivano a comunicare. Aspettavano qualche minuto poi ricominciavano un'altra volta e un'altra volta il numero non era libero e così avanti per tre quattro volte.
Una corsa innocente, fatta di voglia, fatta di amore. Aspettavano ancora che fosse l'altro a farsi vivo, guardando magari il cellulare e aspettando il suono della chiamata, ma alla fine cedevano alla fretta e si decidevano a mandare un sms. Anche questo nello stesso istante. Ma se uno era più veloce dell'altro o il messaggio era più corto, ecco che arrivava il segnale e l'altro sms rimaneva a metà.
Lui era sempre più svelto, lei sorrideva mentre leggeva, mentre il suo era rimasto incompleto nelle bozze. Lo cancellava e rispondeva e così andavano avanti per un po'.
I loro sensi, la loro armonia era così sviluppata che era diventata una dolce gara a chi cercava di anticipare l'altro.
Spesso i loro desideri si sovrapponevano e insieme dicevano le stesse cose, quasi le stesse parole.Come era cominciato il declino? E chi lo sa?
Ad un certo punto i numerosi sms, le infinite telefonate erano diminuite ogni giorno che passava. Sempre più corte, sempre più rade, alla fine quasi inesistenti.
Erano rimasti tre sms al giorno per darsi "il buon giorno, il buon pranzo e la buona notte". Tre sms che non significavano più niente, non c'era amore non c'era odio solo questo stupido legame che la esauriva e basta.
Lei si svegliava la mattina con la speranza che quel giorno cambiasse tutto e ritornasse come prima, ma poi sentiva il suono del cellulare, leggeva e l'incubo cominciava. Ore ad aspettare tra un sms e un altro. Aveva provato a chiedere di più, ma non aveva ottenuto risposta solo un semplice ...ho bisogno di pensare, vorrei un po' di spazio...
Spazio? Ma se i loro incontri già radi erano diventati inesistenti negli ultimi mesi.
Spazio? Per fare cosa se per tutta la giornata lei non sapeva lui cosa stava facendo?
Spazio? Per pensare a scrivere le stesse parole del giorno prima in pochi secondi?
Non riusciva più a capire quando era cominciata questa discesa.
Lui aveva cominciato a dare risposte strane a domande semplici. Quando lei aveva chiesto di cessare questa cosa assurda lui si era ribellato, ma poi andava avanti peggiorando.
Quei tre sms erano diventati un incubo, lei li chiamava la "sindrome della stampella". Ne aveva parlato un giorno con un amico e lui le aveva detto che esisteva un problema chiamato "ANGORE ", ma che spesso non veniva preso in considerazione da nessuno. Non si trovava spiegato efficacemente in nessun vocabolario, ma lei scoprì una frase che significava molto:...
...E se voi l'amate, come voi solete, perchè indugiate tanto il desiderio suo, e l'angore che ella ha sì grande di vedervi?.... (Omel. Orig. 287 (C)
C'era stata una richiesta di intimità fra loro, intimità che per lei avrebbe chiuso il cerchio del loro rapporto, che per lei era una cosa tanto naturale fra due persone che si amano.
Lui invece li trovava... come li trovava?
(continua....)

HO TROVATO.....


.....scritto questo stasera. Bellissimo!
(dal Talmud)

State molto attenti a far piangere una donna,

che poi Dio conta le sue lacrime!

La donna e' uscita dalla costola dell'uomo,

non dai piedi perche' dovesse essere pestata,

non dalla testa per essere superiore,

ma dal fianco per essere uguale....

un po piu' in basso del braccio per essere protetta,

e dal lato del cuore per essere Amata.

OGGI

FIDATI DEL CUORE.
(Lorena)

sabato 27 giugno 2009

RIBOLLITA


INGREDIENTI
(per 6 persone)

* 300 gr Pane casalingo raffermo
* 400 gr Fagioli bianchi secchi
* 1 Cavolo nero
* Mezzo cavolo verza
* 3 Mazzetti di bietola
* 2 Patate
* 2 Carote
* 2 Gambi di sedano
* 2 Cipolle
* 1 Cucciaio di conserva
* Olio di oliva
* Sale e pepe

Lessate i fagioli in 2 litri d'acqua fredda, passatene circa i tre quarti rimettendo la purea ottenuta nel brodo di cottura. In un'altra pentola fate rosolare in 8 cucchiai d'olio una cipolla tritata. Quando la cipolla appassisce unite la conserva diluita in acqua calda o brodo. Aggiungete le carote e il sedano a fettine, le bietole e i due cavoli tagliati a listarelle, la patate fatte a grosse fette.
Salate e pepate e fate cuocere, col coperchio, per alcuni minuti, quindi versate nella pentola tutto il brodo dei fagioli.
Fate cuocere a lungo, poi quando tutte le verdure sono ben cotte, aggiungete il pane tagliato a fettine e i fagioli interi.
Fate sobbollire per 10 minuti e spegnere il fuoco.
Rimestate e lasciate intiepidire.
Versate la zuppa in una pirofila, cospargetela con fettine di cipolla, pepe e un filo d'olio.
Passatela in forno ben caldo finchè la cipolla sarà ben dorata.
Prima di servirla aspettate qualche minuto.

ToScAnIsInAsCe


I bimbi di una classe delle elementari di una scuola cattolica vengono fatti allineare per il pranzo: c'è un vassoio di mele esposte con un bigliettino che dice:"Prendetene solo UNA. Dio vi guarda"
Lungo la fila ad un altro tavolo c'è una pila di dolcetti al cioccolato.
Un bimbo mette un bigliettino con scritto:"Prendete tutti quelli che volete. Dio sta guardando le mele".

BUONGIORNO !!!!


Ciao.

Sono qui con poca voglia di finire di vestirmi.Tra meno di mezz'ora parto per andare a prendere mia figlia in montagna. Ieri sera la bella notizia: si è lavata poco, ha mangiato schifezze, non ha studiato, e ancora non so cosa mi si presenterà quando arrivo.
Naturalmente mi sono già fatta un programma. Finite le coccole, mangiato qualcosa, andrà sicuramente sotto la doccia subito con cambio completo dalla testa ai piedi: rivoglio mia figlia bella pulita e profumata.
Già mi vedo arrivare e non riconoscerla: tutta spettinata sporca e trasandata.
Mamma mia!Non ci voglio pensare.
Da qualche parte nella lavanderia dovrei trovare un bruschino, ma non quello di saggina delle lavandaie di una volta e nemmeno quello per il manto dei cavalli, io parlo di quello con i denti di metallo per togliere la ruggine dal ferro!!!!
Ieri sempre giornata strana ho scritto un'email ad un amico, ma rileggendola e ripensandoci non c'era tutto quello che volevo dire. Ma ci sarà modo e occasione di riparlarne. E' stata una lettera difficile, in cui avrei voluto dire tante cose e poi ho ridotto tutto all'essenziale.
Ma l'essenziale spesso non dice.
So comunque che i nostri sono discorsi aperti che non finiranno mai.
Il suo giudizio è molto prezioso per me.
Ho interpretato delle parole in un modo e poi riguardandole sono parole .... da essere accettate con amore.
Adesso vado, il tempo passa ed io sono ancora qui in ....diciamo mezza vestita, però il profumo me lo sono già messo!

Ciao buon fine settimana a tutti bacioni

Ma?

venerdì 26 giugno 2009

DIZIONARIO, VOCABOLARIO

DIZIONARIO
Raccolta ordinata e generalmente alfabetica di voci e locuzioni, compilata con diversi criteri e per diversi scopi.

VOCABOLARIO
Testo nel quale sono raccolte, definite e illustratec on esempi, le parole di una lingua ordinate in ordine alfabetico.