SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.
per info:gold.indi@gmail.com
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domenica 17 maggio 2009
sabato 16 maggio 2009
STARRRRRRR TREKKKKKKKKKKKKKKK
INDOVINATE IERI SERA COSA SONO ANDATA A VEDERE????
Naturalmente l'ultimo film di Star Trek . Per quasi tre ore mi sono sentita il capitano Kirk che salva il mondo dal cattivo venuto dal futuro.
L'estasi è durata fino ad adesso, e ora sto ritornando nella nostra dimensione. L'unica nota stonata di tutto il film i primi piani del viso del giovane capitano! Bello bellissimo da lontano con i suoi occhioni azzurri, ma da vicino la pelle del viso tutta buchi provocata sicuramente da un'acne giovanile mal curata.
Altro tassello aggiunto alla mia collezione.
venerdì 15 maggio 2009
LA VITA È FELICE SOLO SE È SAGGIA, BELLA E GIUSTA (Epicuro)
Quando confermiamo che il piacere è il fine (ultimo), non intendiamo ai piaceri dei viziosi e ai piaceri che si ritrovano nella soddisfazione (fisica), come intendono alcuni che non sanno e non sono concordi o capiscono male, ma il non patire nel corpo e il non essere agitati nell’anima; infatti, non bevute e feste ininterrotte, né gioirsela con i ragazzini e con le donne, né compiacersi dei pesci e di tutti gli altri piaceri che offre una tavola abbondantemente allestita, procurano la vita gradevole, ma un discorso sobrio, che cerca i motivi di ogni selezione e rifiuto e che disperde i pareri a causa delle quali una enorme agitazione s’impadronisce delle anime. E l’inizio di tutte queste cose, e il bene più grande, (è) la saggezza. Per questo anche della filosofia è un bene più pregiato la saggezza, dalla quale sbocciano tutte le altre virtù, poiché insegna che non si può vivere in modo gradevole senza (vivere) in modo avveduto, bello e giusto, e non (è possibile vivere) in modo accorto, stupendo e legittimo senza (vivere) in modo soddisfacente. Infatti le virtù sono innate al vivere bene, e la vita piacevole è strettamente connessa a queste.
OSTRICHE (SUPERSTIZIONI)
Come tutti sappiamo, le ostriche hanno la loro fama ed importanza, per la produzione pregiata, delle bellissime perle.
Alcuni pensano che sognare le ostriche, sia di cattivio auspicio: forse perchè producono le perle che, come è già noto, portano lacrime e dispiacere.
Altri ritengono che l'apparizione delle ostriche, in sogno, porta successo in campo lavorativo, amore e fortuna.
L'INFLUENZA SUINA NATA DA UN ERRORE IN LABORATORIO???
Dietro ad una notizia che ho sentito ieri sono andata a documentarmi meglio e ho trovato che esistono più tipi di peste suina: quella AFRICANA (PSA) e quella classica (PSC).
Ho scoperto che la colpa non è dell'uomo, ma dei cinghiali che entrano in contatto con i maiali domestici infettandoli. Ma se i maiali domestici sono allevati tenendoli in gabbie di 2m per 2m e mangiano e fanno i loro bisognini lì, se mettiamo in funzione un po' di logica viene fuori che forse qualche bacillino infetto ci possa anche proliferare in quell'ambiente malsano o no? A nulla vale dire che vengono puliti non credo lo facciano a tutte le ore e se la pandemia si è sviluppata in una nazione dove i controlli sanitari non sono certo alla nostra altezza quante domande e quanti dubbi possono venire fuori?
Ho scoperto che ci sono stati casi in diverse Nazioni Europee a più riprese negli anni 1993, 1995, 1997, 1999 (sembra quasi che preferisca gli anni dispari e che in quelli pari si riposi !!!!!), ma per quanto mi sforzo non mi sembra di ricordare che nessuno abbia mai dato molta rilevanza a queste pandemie.
Trovo scritto che le due epidemiologie NON SONO ASSOLUTAMENTE PERICOLOSE PER L'UOMO.
Comunque è sempre da tenere sotto controllo il tipo di alimentazione che non devono essere scarti non controllati e se non ci sia stato un contatto tra cinghiali e maiali.
Ho riassunto e semplificato le notizie naturalmente non devo fare una lezione di niente.
Premetto che io sono nata e vissuta in Maremma dove i cinghiali sono liberi e dove l'allevamento dei maiali avviene nella macchia o nella campagna. I due gruppi "etnici" vivono si può dire a contatto, ma come mai da noi non si è mai sentito dire di qualche focolaio strano? Forse i nostri Forestali o contadini sono più attenti alla natura e alle norme igienico-sanitarie locali? Come mai si organizzano battute di caccia programmate e gli animali abbattuti (cinghiali) sono dei magnifici esemplari senza problemi?
Ma allora è vera la notizia che il virus è stato fatto in laboratorio, altrimenti non si sarebbe potuto "attaccare" all'uomo così velocemente?
Se è vero che nella forma in cui si è propagato ha dimostrato di essere uno "scambista " eccezionale, cosa devo pensare che c'è un nuovo tipo di club nel mondo e nessuno ne sapeva niente?
Oppure un nuovo ristorante dal momento che sono state usate le uova?
E quale "biologo-chef" così orgoglioso della sua opera d'arte ha pensato bene di portarla fuori superando tutti i controlli di sicurezza, per magari rivenderla a qualche concorrente che l'avrebbe pagato meglio???
Ma chiunque sia stato è nel numero dei morti che ci sono stati o se la sta godendo in qualche isoletta del Pacifico a prendere il sole?
IL MORTAIO
La professoressa di Lecce palpeggiata in classe dagli studenti è stata condannata a due anni, ma potrà ancora insegnare. GIUSTO!
Se no chi palpeggiavano gli studenti che si erano iscritti apposta a quella scuola?
Se no chi palpeggiavano gli studenti che si erano iscritti apposta a quella scuola?
giovedì 14 maggio 2009
POESIA
MI E' ARRIVATA QUALCHE MINUTO FA, VORREI CHE LA LEGGESTE ANCHE VOI.
_____________________
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E' triste se finisce l'estate
vorrei non morisse
questa docile ora meridiana
il pensiero che cade sulle cose.
Un raggio compare
fra nubi rosso rubino
coglie una parte di me, i miei giorni
che due sguardi fissano e ne scorrono il senso.
Stagioni ripetute nei cicli a riportare desideri
fra le tue braccia,le tue gambe brune.
E' triste se finisce l'estate,
il suo odor inconfondibile
d'origano e menta dal giardino del vicino.
Mi passi accanto e il sole ci allunga i corpi
lungo il selciato.
Non parlare.
Orme, se avanzi , non restano:
del tempo hanno l'incoscienza.
lino
dedico questo mio scritto a lorena .
INCIPIT
(di Lorena B.G.)
Vi siete mai chiesti che cosa è l'INCIPIT dello "scrivere"? Parlo non solo dell'azione di chi è uno scrittore di mestiere, ma anche dei ragazzi a scuola cui viene dettato il titolo di un tema da svolgere. Davanti il foglio bianco, niente scritto sopra.
Un mondo immenso con tante realtà. Possiamo scrivere tutto e di tutto, ogni cosa che ci passa per la testa.
L'inizio è il problema vero. Non è una spiegazione e non è la trama di niente eppure attraverso le prime dieci venti righe si intuisce qualcosa. Si crea cioè un rapporto tra chi scrive e chi deve legge, soprattutto il lettore deve cominciare ad immaginare qualcosa e ad intravedere migliaia di strade che possono essere percorse. Quale indirizzo prenderanno le frasi man mano che procede la lettura ?
La storia e la spiegazione quale sentiero tortuoso percorreranno? Sarà un'autostrada lunga diritta senza curve o una strada di montagna con i tornanti.
Il nostro cervello dovrà elaborare le soluzioni ad ogni parola, ad ogni virgola? C'è la capacità di creare quell'atmosfera di complicità fra chi scrive e chi legge?
Il primo INCIPIT per me è il titolo. Non riesco a portare avanti niente se non lo scrivo prima in alto, ben visibile per me. Il titolo è l'inizio della mia storia quello che farà stimolare la curiosità di chi lo legge, quello che farà aprire le porte della voglia di sapere cosa ho scritto e come finirà la mia storia. E' un monito per me a continuare per una strada diritta che mi deve portare inevitabilmente ad una conclusione, ma la conclusione deve cominciare dal titolo e dalle prime venti righe, tendolo ben presente davanti a me la meta cui devo arrivare. Ogni strada trasversale che prenderò mi riporterà sempre costantemente a girare gli occhi e a guardarlo come l'unica cosa che bramo e desidero raggiungere.
Il mio modo di narrare è confidenziale: parlo in prima persona.
Molti di quelli che hanno letto si sono immedesimati nelle scene o hanno pensato che fossero un diario della mia vita.
Ma forse è vero: una parte lo scrittore l'attinge sempre da qualcosa che è capitato o che ha visto o sentito.
Ho ricevuto consigli su come gestire il mio matrimonio.
Amici che hanno pensato che avevo un amante e che non erano loro il mio amante.
Persone che hanno compatito la mia condizione di donna con problemi.
Chi mi è stato vicino offrendomi il suo aiuto.
Chi si è offeso perchè non è ancora entrato nei miei racconti.
Chi si è offeso perchè ho cambiato i nomi per la loro privacy.
Chi mi ha lasciato come amico, perchè era geloso delle persone che descrivevo.
Chi mi ha ammonito a non innamorarmi di lui, perchè non potevamo avere una storia duratura.
Ho capito con gioia che erano stati coinvolti, che il mio narrare era emozionante confidenziale, da amica che ha degli amici con cui parlare.
Forse però ho anche capito che nessuno si ricorda che io scrivo e il coinvolgere il lettore fa parte del gioco, fa parte del mio carattere.
Sono una scrittrice - ragno che tesse la sua tela per poter trattenere i lettori - mosche nella trama e coinvolgerli al punto che devono pensare che sia tutto vero.
La prossima volta nel mio INCIPIT chiederò subito a qualcuno se vuole fare la spesa al posto io, magari cucinare o stirare o spolverare che sinceramente detesto.
Ma perchè quella bella polvere di Prato non deve ricoprire come un manto tutte le cose?
GAS: CALA IL PREZZO, MA LE TASSE RIMANGONO ALTE
L'Autorità garante per l'energia elettrica e il gas ha stabilito le tariffe valide per il trimestre aprile-giugno 2009.
Il prezzo del gas scende ai livelli dell'aprile 2008: bene, ma si può fare decisamente meglio: il peso delle imposte rimane infatti elevato, quasi il 40%.
Una famiglia italiana spende mediamente oltre 1.000 euro di gas all'anno e di questa cifra quasi 400 euro sono tasse. Si attende anche, per GIUGNO, il via alle agevolazioni per le famiglie più bisognose, che potrebbero godere di uno sconto del 15% sulle tariffe.
Come sopra: bene, ma si poteva fare di meglio. Perché far partire le agevolazioni adesso? Sarebbe stato più opportuno studiare questi sconti per l'inverno(passato), quando il consumo di gas è molto più alto.
Alitalia
Alitalia sceglie Fiumicino
Malpensa tradita. E il Nord insorge
ALESSANDRO BARBERA
«Roma è la base principale di Alitalia. Nei prossimi giorni firmeremo un accordo strategico con Aeroporti di Roma del valore di oltre cento milioni di euro l’anno». Benché la decisione sia stata presa da tempo, le parole di ieri dell’amministratore delegato della compagnia Rocco Sabelli hanno riacceso le proteste della lobby milanese. Siamo in piena campagna elettorale, e nel frattempo è scoppiato il caso Expò. E così, la conferenza stampa dedicata ai progetti di sviluppo di Alitalia nello scalo romano è diventata l’occasione per una nuova polemica sull’asse Roma-Milano. Marco Reguzzoni, plenipotenziaro della Lega per i problemi di Malpensa protesta: «Le bugie hanno le ali corte. Hanno gettato la maschera, Cai dimostra di essere quello che è, cioè una compagnia romana con gli interessi a Fiumicino». Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni minaccia di sollevare «il problema del monopolio della compagnia», mentre il numero uno della Provincia - nonché esponente Pd - Filippo Penati gira il coltello nella piaga: «A furia di fare lo scendiletto del governo amico il sindaco Moratti è stato battuto da Gianni Alemanno 5 a 0». Il sindaco in questione, inutile dirlo, canta vittoria: «Quella di oggi è una festa attesa».
Insomma, una ridda di dichiarazioni che nel pomeriggio costringeranno il presidente Roberto Colaninno ad una dichiarazione di maniera sulla «compatibilità» fra il piano di sviluppo dell’aeroporto capitolino e quello di Varese. In realtà le questioni che in queste ore assillano il manager mantovano e il suo amministratore delegato sono ben altre. Ovvero i dettagli dell’accordo che Alitalia sta negoziando con Adr e le contropartite che chiede il gestore, il cui azionista di maggioranza (la famiglia Benetton) è presente anche nel capitale della compagnia. Sabelli e Colaninno, ieri lo hanno detto chiaramente, si aspettano ad esempio canoni d’affitto ragionevoli per l’uso degli hangar, delle palazzine dedicate agli uffici, ma soprattutto la decisione di Adr di dedicare l’intero molo A dell’aeroporto alla compagnia e all’alleanza Sky Team. Una richiesta che i vertici avanzano forti dei numeri del network su Roma: 69 destinazioni (23 nazionali, 24 europee e 22 intercontinentali), 1.600 frequenze settimanali, 15 milioni di passeggeri l’anno. Numeri ai quali Sabelli e Colaninno ieri hanno sommato il traffico che complessivamente Alitalia, Air France-Klm e gli alleati garantiscono a Fiumicino: in tutto, secondo i loro calcoli, la metà dei voli che quotidianamente atterrano nello scalo. «Roma è la capitale del Paese e se si chiama Roma la discussione è finita», dice Colaninno nella conferenza stampa del mattino. Nei piani della compagnia entro il 2010 da Fiumicino dovrebbero esserci altri cinque collegamenti europei (Zurigo, Berlino, Vienna, Praga e Malaga), due verso le americhe (Los Angeles e Rio de Janeiro), due con destinazione Seul e Shangai. Adr sta ovviamente trattando su ogni punto, ma a sua volta chiede la disponibilità della compagnia alla revisione delle tariffe aeroportuali, ferme da sette anni.
Con l’abilità oratoria del politico di scuola democristiana, il presidente della società Fabrizio Palenzona lo ha detto chiaramente: «Siamo consapevoli che oggi siamo ad una svolta. Quella di Alitalia è una scelta di impresa rispettosa, ma anche il gestore dello scalo è un’impresa privata che deve servire lo sviluppo e avere anche un ritorno economico». Su questo punto Palenzona può contare sul sostegno sia del presidente dell’Enac Vito Riggio che del numero uno della Regione Lazio Piero Marrazzo: «La questione delle tariffe è discriminante. Occorre raggiungere l’obiettivo di un adeguamento delle tariffe».
Ora sappiamo da dove partiranno in ritardo gli aerei di Alitalia, per sapere dove arriveranno e quando chiedete al mago Otelma o al mago Oronzo.
Insomma, una ridda di dichiarazioni che nel pomeriggio costringeranno il presidente Roberto Colaninno ad una dichiarazione di maniera sulla «compatibilità» fra il piano di sviluppo dell’aeroporto capitolino e quello di Varese. In realtà le questioni che in queste ore assillano il manager mantovano e il suo amministratore delegato sono ben altre. Ovvero i dettagli dell’accordo che Alitalia sta negoziando con Adr e le contropartite che chiede il gestore, il cui azionista di maggioranza (la famiglia Benetton) è presente anche nel capitale della compagnia. Sabelli e Colaninno, ieri lo hanno detto chiaramente, si aspettano ad esempio canoni d’affitto ragionevoli per l’uso degli hangar, delle palazzine dedicate agli uffici, ma soprattutto la decisione di Adr di dedicare l’intero molo A dell’aeroporto alla compagnia e all’alleanza Sky Team. Una richiesta che i vertici avanzano forti dei numeri del network su Roma: 69 destinazioni (23 nazionali, 24 europee e 22 intercontinentali), 1.600 frequenze settimanali, 15 milioni di passeggeri l’anno. Numeri ai quali Sabelli e Colaninno ieri hanno sommato il traffico che complessivamente Alitalia, Air France-Klm e gli alleati garantiscono a Fiumicino: in tutto, secondo i loro calcoli, la metà dei voli che quotidianamente atterrano nello scalo. «Roma è la capitale del Paese e se si chiama Roma la discussione è finita», dice Colaninno nella conferenza stampa del mattino. Nei piani della compagnia entro il 2010 da Fiumicino dovrebbero esserci altri cinque collegamenti europei (Zurigo, Berlino, Vienna, Praga e Malaga), due verso le americhe (Los Angeles e Rio de Janeiro), due con destinazione Seul e Shangai. Adr sta ovviamente trattando su ogni punto, ma a sua volta chiede la disponibilità della compagnia alla revisione delle tariffe aeroportuali, ferme da sette anni.
Con l’abilità oratoria del politico di scuola democristiana, il presidente della società Fabrizio Palenzona lo ha detto chiaramente: «Siamo consapevoli che oggi siamo ad una svolta. Quella di Alitalia è una scelta di impresa rispettosa, ma anche il gestore dello scalo è un’impresa privata che deve servire lo sviluppo e avere anche un ritorno economico». Su questo punto Palenzona può contare sul sostegno sia del presidente dell’Enac Vito Riggio che del numero uno della Regione Lazio Piero Marrazzo: «La questione delle tariffe è discriminante. Occorre raggiungere l’obiettivo di un adeguamento delle tariffe».
Ora sappiamo da dove partiranno in ritardo gli aerei di Alitalia, per sapere dove arriveranno e quando chiedete al mago Otelma o al mago Oronzo.
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