SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.


per info:gold.indi@gmail.com

giovedì 19 marzo 2015

Tarocchi - La Papessa

La Papessa

O meglio la Fede, colei che conosce ma che dispensa a pochi e solo in parte.
Resta questo di te o Grande Madre, vilipesa e annientata da chi ha inglobato il tuo potere.
Forza e Giustizia, queste sono i doni a chi saggiamente si inchina al tuo trono.
Cerca nel sapere la conoscenza delle cose e del tutto.
Unico primo duale.

by Indi - Tarocchi


Tarocchi - Il Bagatto

Il Bagatto
Bello e ben vestito, tutte le possibilità sono a sua disposizione, potrebbe avere tutto ma senza la conoscenza il tutto è perfettamente inutile, come è inutile la bellezza e i bei vestiti.

by Indi - Tarocchi

martedì 17 marzo 2015

Tarocchi - Il Matto

Il Matto

Inizio il cammino, spinto da un cane che continua a mordermi sempre nello stesso punto, gli facilito il compito lasciando scoperta il polpaccio.

Porto con me il nulla eppure è cosi pesante il mio cammino da dover poggiare il corpo nel bastone.

Deriso, scacciato sono  il diverso e faccio da bersaglio a chi ha bisogno di umiliare.
Il senno è perso, e il sonno non mi appartiene.  
Da quando tempo percorro una via non segnata?
Ma realmente ho iniziano il cammino od ho finito il percorso e continuo sulla via non sapendo cos'altro fare?


by Indi - Tarocchi

I miei Tarocchi

Tra metamorfosi e curiosità infantile per l'oscuro bisogno di conoscere, e conoscersi ecco che vi presento i mie tarocchi.
Per un verso saranno quasi fedeli ai classici Arcani, ma avranno un risvolto personale e introspettivo, un percorso quasi iniziatico che porteranno forse al ... nulla e quindi al ... tutto.

mercoledì 4 marzo 2015

Omertà sicula


Lu mari accarizza a terra.
Terra ca chiangi.
Chiangi sangu.
Pi' curpa tuia,
ca mutu stai.

Iddi... Iddi
ammazzuni,
robbunu, 
avvilenunu 'sta terra,
l'omini 
e sta lurida società

Parra! Parra!
e ... rumbi sti catini 
libera cu chiangi 
cu soffri e chi l'occhi persi,
chiangennu pi'stà terra mia.




lunedì 2 febbraio 2015

Guida galattica per gli autostoppisti

“Per risolvere il problema di questa infelicità furono suggerite varie proposte, ma queste perlopiù concernevano lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che a essere infelici non erano i pezzetti di carta verde, ma gli abitanti del pianeta.”




domenica 1 febbraio 2015

Alice nel paese delle meraviglie

"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice."Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.""Come lo sai che sono matta?" Disse Alice."Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."


Il mio Moby Dick

Non è segnata su nessuna carta: i luoghi veri non lo sono mai.

venerdì 30 gennaio 2015

Il mio Don Quijote


“Le tristezze non furono fatte per le bestie, bensì per gli uomini; ma se gli uomini ne soffrono troppo, diventano bestie.” 







venerdì 18 aprile 2014

Per ricordare Gabriel García Márquez




Lettera di Addio


Se per un istante Dio si dimenticherà che
sono una marionetta di stoffa e
mi regalerà un poco di vita, probabilmente non
direi tutto quello che penso,
ma in definitiva penserei tutto quello che dico.

Darei valore alle cose, non per quello che valgono,
ma per quello che significano.

Dormirei poco, sognerei di più,

capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli
occhi, perdiamo sessanta secondi di luce.

Andrei avanti quando gli altri si fermano,
starei sveglio quando gli altri dormono,
ascolterei quando gli altri parlano e
come gusterei un buon gelato al cioccolato!!

Se Dio mi regalasse un poco di vita,
vestirei semplicemente,
mi sdraierei al sole lasciando scoperto non solamente
il mio corpo ma anche la mia anima.

Dio mio, se io avessi un cuore, scriverei
il mio odio sul ghiaccio e
aspetterei che si sciogliesse al sole.

Dipingerei con un sogno di Van Gogh
sopra le stelle un poema di Benedetti
e una canzone di Serrat sarebbe la serenata
che offrirei alla luna.

Innaffierei con le mie lacrime le rose,
per sentire il dolore delle loro spine
e il carnoso bacio dei loro petali...


Dio mio, se io avessi un poco di vita...

Non lascerei passare un solo giorno
senza dire alle persone che amo,
che le amo.Convincerei tutti gli uomini e le donne
che sono i miei favoriti e
vivrei innamorato dell'amore.

Agli uomini proverei
quanto sbagliano al pensare
che smettono di innamorarsi
quando invecchiano, senza sapere
che invecchiano quando smettono di innamorarsi.

A un bambino gli darei le ali,
ma lascerei che imparasse a volare da solo.

Agli anziani insegnerei
che la morte non arriva con la vecchiaia
ma con la dimenticanza.

Tante cose ho imparato da voi, gli Uomini!

Ho imparato che tutto il mondo ama vivere
sulla cima della montagna,
senza sapere che la vera felicità
sta nel risalire la scarpata.
Ho imparato che
quando un neonato stringe con il suo piccolo pugno,
per la prima volta, il dito di suo padre,
lo tiene stretto per sempre.
Ho imparato che un uomo
ha il diritto di guardarne un altro
dall'alto al basso solamente
quando deve aiutarlo ad alzarsi.

Sono tante le cose
che ho potuto imparare da voi,
ma realmente,
non mi serviranno a molto,
perché quando mi metteranno
dentro quella valigia,
infelicemente starò morendo.