SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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giovedì 14 marzo 2013

Inventapuzzle




C'era una volta un vecchio e gentile Inventapuzzle dotato di poteri magici. La sua gioia più grande nasceva dal creare bellissimi puzzle per i bambini che vivevano nel suo quartiere. Ma i suoi non erano puzzle normali. Avevano poteri magici: quando l'ultima tessera veniva inserita, le immagini irradiavano una luce intensa che colmava di gioia i bambini. Loro non dovevano fare altro che guardarle. Nulla di più. Era ancor meglio che mangiare diecimila biscotti o diecimila gelati.

Un bel giorno l'Inventapuzzle superò se stesso. Dipinse il suo quadro più bello servendosi di colori screziati di pol-vere di stelle e pennelli speciali con i manici d'oro. Era così entusiasta della sua creazione che decise di non spezzet-tarla nelle piccole tessere del puzzle: voleva che i bambini sperimentassero subito tutta la magia.

Quando finì di impacchettare il quadro entrò nel suo negozio un bambino, ansioso di vedere l'ultima creazione dell'Inventapuzzle. Entusiasta, l'uomo gli porse il quadro impacchettato. L'espressione luminosa del bambino sembrò svanire all'istante. Il suo viso si fece un po' triste. Ovviamente qualcosa lo aveva deluso. L'Inventapuzzle gli chiese: « Che cosa c'è che non va? » bambino spiegò che il vero divertimento stava proprio nel ricostruire il puzzle. L'uomo capì subito e, con lo stesso amore e la stessa cura che aveva messo nel creare l'immagine, tagliò e spezzettò il quadro. Poi sparpagliò delicatamente le varie tessere nella scatola e infine diede ai bambini ciò che veramente desideravano più di ogni altra cosa: la gioia e la soddisfazione di assemblare da soli i puzzle magici.


tratto da:
 Berg Yehuda 
 IL POTERE DELLA KABBALAH



Il Big Bang


La scienza moderna

Circa quindici miliardi di anni fa, prima che si formasse l'universo, non esisteva niente. Né tempo né spazio. L'universo ebbe origine in un punto preciso. Quel punto era circondato dal nulla assoluto. Non aveva ampiezza né profondità né estensione. Questo puntino conteneva tutto lo spazio, il tempo e la materia. Esso esplose con una forza inimmaginabile espandendosi come una bolla alla velocità della luce. Questa energia, alla fine, si raffreddò e si conglomerò in materia: stelle, galassie e pianeti.

La Kabbalah

L'universo fu originato dal nulla da un unico punto di luce. Questo nulla è chiamato il Mondo Senza Fine. Il Mondo Senza Fine era colmo di Luce infinita.

La Luce poi si contrasse in un unico punto originando uno spazio primordiale. Al di là di questo

punto non si conosce nulla. Dunque tale punto è chiamato l'inizio.

Dopo essersi contratto, il Mondo Senza Fine emanò un raggio di luce. Questo raggio, poi, si espanse. Tutta la materia ebbe origine da quel punto.



il cabalista RABBINO ISAAC LURIA, XIV secolo

tratto da:
 Berg Yehuda 
 IL POTERE DELLA KABBALAH


giovedì 28 febbraio 2013

A CHI ESITA - An den Schwankenden di Bertolt Brecht




Dici:
per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha travolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.

Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto? Su chi
contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più nessuno e da nessuno compresi?

O contare sulla buona sorte?

Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.

A chi esita di Bertolt Brecht


mercoledì 17 ottobre 2012

Smettere di fumare

Un valido aiuto per chi proprio non riesce a smettere, arriva dalle Sigarette Elettroniche e vorrei segnalarvi questo nuovo tipo che è estremamente concorrenziale anche come prezzo, oltre che come eleganza e funzionalità.




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sabato 22 settembre 2012

lunedì 17 settembre 2012

Anno 5773

« Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno » (Genesi 1;3-5)/ E a destra ci fu il sole e a sinistra la luna./ Ma poi tornò il buio, ad indicare che il giorno era finito, e l'istante esatto del tramonto fu nel momento in cui il cielo diventò abbastanza scuro perché si vedessero tre stelle.

venerdì 3 agosto 2012

Il piacere di leggere

Quando, finito di leggere un libro, mi resta quella tristezza causata proprio dalla fine del piacere che mi ha procurato.
Allora quel libro entra nella mia biblioteca dell'anima.
Biblioteca composta da pochi volumi, di cui, a volte, è difficile anche parlarne con gli amici più intimi, non per vergogna o altro, ma perchè quella sensazione vuoi che rimanga in te e non venga profanata.
L'ultimo libro che mi ha dato questa gioia è da rendere universale proprio perchè voglio che altri provino la stessa emozione.
Certo non sono il primo, altri e ben più meritevoli di me hanno già osannato questo testo, ma se una cosa è bella perchè non dirlo?
L'autrice:

Muriel Barbery

 Il libro

 

 

L'eleganza del riccio

da leggere con cura.

 incipit:

«Marx cambia completamente la mia visione del mondo» mi ha dichiarato questa mattina il giovane Pallières che di solito non mi rivolge nemmeno la parola.
Antoine Pallières, prospero erede di un’antica dinastia industriale, è il figlio di uno dei miei otto datori di lavoro.

 

Buon appetito per il vostro es.

mercoledì 25 luglio 2012

A Staccia e l'asina

 A Staccia e l'asina


(Cosmologia siciliana) 







Castello Normanno di Paternò (CT)

In questi giorni riflettevo sulla natura della cosiddetta religiosità umana. Per restringere il campo mi sono concentrato su quella che conosco per esperienza diretta e cioè quella siciliana.
Mi è venuto in mente un momento della mia giovinezza.
Eravamo in estate inizio luglio, mi ero alzato presto per andare nella vigna per raccogliere un po' di frutta, fichi, pesche e speravo anche su un po' di gelsi, quelli neri grossi e succosi che di rendono le mani come Caino, per poi lasciarti un marchio di golosità bruno violaceo.
Ero appena arrivato che dalla trazzera sento cadenzati rumori di zoccoli sulla pietra lavica, dall'angolo ecco sbucare prima la testa con le enormi orecchie e poi, sulla groppa, il mio caro Santipamma.    
- Voscenza benirica!
Lo apostrofo cordialmente.
- Tuttu bonu e binidittu!!!
Mi rispose.
Lo feci entrare dal cancelletto di legno e vedendolo un po' malfermo sulle gambe gli dissi di sedersi e di riposarsi per tutto il tempo che voleva.
Ringraziandomi mi disse:
- Attacca a scecca 'nda staccia.
-Staccia? E chi è a staccia?
- Come non sai chi è a staccia?
- Ma cà non c'è staccionata!
- No, a staccia è l'arburu ca to nonno chiantò 'menzu a stu curtigghiu. a staccia e unni si appennuni i vettuli co' mangiari, u ciascu i vinu e l'arburu chi sacru ca c'è no na campagna, ndi 'na vigna o davanti a na mannara.
navota l'annu si ci mettuno ne rami i vuredda, ficuto, cori e minghia di cunigghia, capretti...
Prima di chiantari l'arburu si metti na petra a fomma di ovu e i sticchioli di armali appena ammazzatu.

Ecco cosa erano quei gangi, oramai arrugginiti che erano legati sui rami più in alto della pianta di gelso.
Ora dopo anni riesco a coniugare questi fatti con l'antichissima e misteriosa Gereatide, la divinità senza sesso generatrice di tutta la vita, forse l'uovo cosmico da cui tutto scaturisce e a cui fu dedicata una città sicana:  
Hybla Gereatis.

Che viene identificata con l'odierna Paternò.

sabato 21 luglio 2012

Due libri sotto l'ombrellone

Due autori, due libri come due granite siciliane la prima ai gelsi con tanta panna, la seconda al caffè, per le brioche sperate sul vostro intelletto.


LUOGHI SOTTO SPIRITO


GERALD DURRELL






Vi  apre ai ricordi con occhi che vi faranno sorridere l'anima , quei particolari dell'essere umano che solo una buona penna sa tratteggiare.










Racconti che legano il cibo a tutto, al sesso, alla morte, al nulla..