SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.


per info:gold.indi@gmail.com

lunedì 16 novembre 2009

ANTICIPAZIONE

In questi giorni vi proporrò la favola che ha scritto mia figlia. Va un po' sistemata, ma è molto buona.
E' partita con l'idea che in una storia ci vuole il PROTAGONISTA, l'ANTAGONISTA, i PERICOLI, il RIVALE o l'AIUTANTE e le DIFFICOLTA' da superare.
Sinceramente tutti gli elementi che lei voleva mettere non ci sono, ma intanto apprezziamo il suo sforzo di costruire un componimento tutto suo.

IL MORTAIO


Manuale di conversazione (LIBRO)




Ho riletto in questo fine settimana un testo di un autore che non può mancare in una libreria nella voce grandi autori italiani.
E volevo fare omaggio ricordandolo..


Manuale di conversazione

Le grammatiche su cui si studiano le lingue saranno utilissime per impararle, ma non altrettanto per la logica e il buon senso. Il che, tuttavia, non rappresenta un danno in ogni senso. Anzi potrebbe contribuire a dare ai rapporti fra le persone un carattere quanto mai spensierato e fantasioso che conferirebbe alla vita un aspetto dei piu' piacevoli.
Dalla grammatica inglese:
" Portaste il binocolo? ".
" No, ma portai il vostro ventaglio. "
Col che si imparano parecchi vocaboli, non c'e dubbio. Ma non e' chi non veda un ventaglio esser tutt'altra cosa che un binocolo. Non c'e' niente in comune fra i due oggetti. Come e' possibile parlare di ventaglio a chi vi chiede notizie del binocolo?
Vediamo: dove, quando e perche' si puo' domandare a qualcuno se ha portato il binocolo? In teatro, o in occasione di una gita in luoghi panoramici, o per esigenze belliche.
Ora, ammesso che in un teatro possa essere utile anche un ventaglio, benche' abbia tutt'altra funzione e non sara' certo esso che mi permettera' di apprezzare le bellezze d'un corpo di ballo. Ma su una montagna! Che ne faccio d'un ventaglio, se ho bisogno d'un binocolo?
Non parliamo poi d'una casamatta o della tolda d'una nave da guerra. Immaginate un generale nel suo osservatorio o un ammiraglio sul ponte di comando, che durante l'infuriare della battaglia, dovendo seguire le mosse del nemico, domandi all'aiutante di campo:
" Portaste il binocolo?" e si senta rispondere: " No, ma portai il vostro ventaglio ".
Anche ammesso che faccia molto caldo, in quel momento il comandante ha bisogno di guardare.
Forse gli autori degli esercizi di traduzione immaginano un mondo di stolidi. Ecco un altro dialogo della grammatica inglese:
" Mamma, comperasti la tovaglia? "
" No, ma comperai il rasoio per tuo fratello. "
Una famiglia di pazzi, evidentemente. Pazza la madre, che forse immagina si possa apparecchiare la tavola col rasoio; e pazza la figlia, che dal manuale non risulta essersi minimamente turbata alle parole inconsulte della vecchia insensata.
Ancora:
" Vedeste il mio allacciabottoni? ".
" No, ma vidi il vostro colletto e polsini. "
Magari qui si puo' ravvisare un barlume di coerenza, in quanto siamo sempre in materia inerente al vestirsi. Ma c'e un abisso, tra la domanda e la risposta.
Uno dei torti degli esercizi di conversazione e per l'appunto di non dare quasi mai la terza battuta. S'imparerebbero molte altre parole, magari non delle piu' ortodosse. Come rispondereste a uno che vi parla di colletto e polsini, quando voi gli domandate notizie dell'allacciabottoni?
E evidente:
" O sei un imbecille, o vuoi prendermi in giro. Come ti viene in mente di rispondermi cosi? "
E giu' una sequela di parolacce, che pure hanno la loro utilita' nello studio d'una lingua.

In conclusione m'* pi* volte capitato, nell'esprimermi in una lingua straniera imparata di fresco su una grammatica, di essere quanto mai incoerente. Una volta, a un passante che mi domandava: "Sapreste dirmi dov'e' la tale strada? " mi avvenne di rispondere sulla base di un dialoghetto studiato nella grammatica.
" No, ma so dirvi l'eta' del cugino di vostro padre. "
Il passante rispose con una frase che non capii, perche' purtroppo, come dicevo, negli esercizi di conversazione manca sempre la terza replica.
Per tacere degli scorci di vita che si possono cogliere, attraverso quegli esercizi, specie se si diffondono in particolari
" Eravate con vostro padre? "
" No, ero con l'amico di mio padre, ma le mie sorelle erano con vostra madre; siamo stati a vedere la cattedrale."
Bella brigata di cretini davvero. Tra l'altro c'e' da scommetere che ognuno non capiva chi fossero gli altri quanto a grado di parentela reciproca, durante questa famosa visita alla cattedrale. Perche' e' soprattuto sull'indicazione delle parentele che queste frasi risultano sibilline.
Doveva essere una mattina grigia in una citta' gotica del Nord-Europa, una pioggerella leggerissima punzecchiava appena i volti dei passanti. I nostri amici, usciti dall'albergo e avendo lasciato qua e la' un certo numero d'imprecisati parenti, andavano in fretta verso la cattedrale con le guide in mano. Nella chiesa semibuia tra le navate, si sbirciavano sospettosi:
" Chi e quello? ".
" E' l'amico di vostro padre, e io sono la madre di un tale che non c'e', perche' io sto con le vostre sorelle. "
" E che rapporto di parentela c'e' fra voi e l'amico di mio padre? "
" Egli e' l'amico del padre delle ragazze che stanno con me e che sono vostre sorelle, mentre voi siete l'amico di mio figlio. "
E' un groviglio.
" Ed io chi sono? "
" Voi siete il figlio dell'amico di quel signore e il fratello delle signorine che stanno con la madre di un altro vostro amico che non e' qui, e questa sarei io."
Basta, basta, per carita' , c'e' da diventare pazzi.
E notate che queste frasi sono tutte rigorosamente dedotte da quella dell'esercizio, quanto a rapporti di parentela, amicizia e semplice compagnia, tra i partecipanti alla visita della cattedrale.
Durante la quale - e' ovvio aggiungerlo - il cicerone avra' zittito:
" Signori, occupatevi della cattedrale, invece che di questi pasticci di famiglia; guardate i vetri istoriati ".
Dopo la visita, tornati all'aperto:
" Ed ora andiamo a far colazione? ".
" No, ma posdomani arriva il cognato di vostro figlio. "
E via in fretta, senza volti, senza cervello, mentre una pioggerella leggerissima fa viscido il selciato fra le basse arcate e i negozi di frutta della grigia citta' gotica. E si sente nell'aria un odorino di cavoli cotti e di birra, mentre il carillon dei pupazzi metallici suona mezzogiorno nella torre del palazzo di citta'.
Europa, Europa mia! Quando verremo a liberarti?

Achille Campanile

domenica 15 novembre 2009

IL MORTAIO

.... cassa integrazione ordinaria... cassa integrazione straordinaria... mobilita'... cigs in deroga... indennita' di disoccupazione... ma quale e' il risultato che Prato ha ottenuto dal governo in questi giorni... ancora non l'ho capito...

Questo è quello che ho trovato scritto stamattina da parte di un assessore!
Se non ci capisce qualcosa lui, come facciamo noi allora a distrigarci nella jungla che loro stessi hanno creato?

venerdì 13 novembre 2009

Lorem ipsum




« , unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam eaque ipsa, quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt, explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem, quia voluptas sit, aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos, qui ratione voluptatem sequi nesciunt, neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum, quia dolor sit, amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt, ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit, qui in ea voluptate velit esse, quam nihil molestiae consequatur, vel illum, qui dolorem eum fugiat, quo voluptas nulla pariatur? [33] At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus, qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti, quos dolores et quas molestias excepturi sint, obcaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa, qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio, cumque nihil impedit, quo minus id, quod maxime placeat, facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet, ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat. »

IL MORTAIO

Brutte notizie per lo Zecchino d'oro.
Mago Zurlì ha chiesto i danni:
Topo Gigio è a letto con l'influenza.

LA TORRE DELLA SOLITUDINE (libro)



Valerio Massimo Manfredi



"La colonna avanzava lentamente nel bagliore del cielo e delle sabbie; l'oasi di Cydamus non era più che un ricordo, con le sue acque limpide e con i suoi datteri freschi. Da molti giorni l'avevano lasciata, non senza timore, ma l'orizzonte meridionale continuava ad allontanarsi, vuoto, falso e sfuggente come i miraggi che danzavano tra le dune.
In testa, sul suo cavallo, il centurione Fulvio Macro teneva eretta la schiena e diritte le spalle nè si toglieva mai l'elmo arroventato dal sole, per dare agli uomini l'esempio della disciplina.
Era originario di Ferentino e veniva da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Se ne stava a marcire da mesi con il suo reparto in un ridotto della costa sirtica fra le allucinazioni della malaria, bevendo vino inacidito e sognando invano Alessandria e le sue delizie, quando improvvisamente il Governatore della provincia lo aveva convocato a Cirene e gli aveva affidato l'incarico di attraversare il deserto con una trentina di legionari, un geografo greco, un aruspice etrusco e due guide mauritane."

TRAMA

Nella notte dei tempi un popolo osò sfidare Dio. E la Torre della Solitudine, persa tra le dune, è l'ultima testimonianza di quella sfida, ma è anche la promessa di un portentoso evento. Per ritrovarla, per scioglierne l'indicibile mistero, tre uomini si avventurano nel cuore del Sahara. Un archeologo che insegue le tracce di suo padre, un colonnello della Legione Straniera assetato di vendetta, un prete che mette alla prova la sua fede: di fronte alla Torre della Solitudine si compie il loro destino. Mentre dai confini del tempo e dello spazio rieccheggia il più superbo e sconvolgente dei messaggi. Un thriller archeologico. Un'avventura ai limiti dell'impossibile.

PERSONALE

Ancora Manfredi!
Il nostro caro scrittore-storico-archeologo, narratore scorrevole e incisivo.
Continuo a dire che i suoi racconti sono semplicemente "semplici".
E' vero che qualcosa mi è sembrato ovvio scontato, ma è anche vero che ad alcuni amici che ho consigliato i suoi libri ne sono rimasti entusiasti.
Adesso Manfredi per me è diventato l' "ora di ricreazione" fra la lettura di Joyce e Hooper, fra Balbi e Critchley.
Mi sono ritrovata in mano i suoi libri prima di addormentarmi nei minuti che concedo alla lettura prima di spengere la luce.
Lettura piacevole non impegnativa, la mia mente si libera della giornata e di quello che ho studiato fino a quel momento.
Non voglio angustiarvi troppo con il dirvi che le sue storie gli artifici che inventa possono essere reali, o possono dare spazio a pensieri più fantastici.
In questo libro ho pensato al 2012, a Nibiru, agli Anunnaki, ai Dogon....ma come spesso succede tutte le notizie che tengono con il fiato sospeso milioni di persone aspettando l'ora X, la fine del mondo, l'Apocalisse svaniscono nel nulla.
Per sapere come va a finire e cosa viene lasciato in sospeso, l'unico modo è leggerlo.

SCHEDA

Genere - Romanzo
Titolo - LA TORRE DELLA SOLITUDINE
Autore - Valerio Massimo Manfredi
Editore - Oscar Mondadori

( libro del I anno)

giovedì 12 novembre 2009

C'ERA UNA VOLTA.....


Mi trovo in sala operatoria accanto a me un infermiere gay e una dottoressa gentilissima.
Come mi succede spesso non riesco a capire cosa mi sta succedendo. Entro in uno stato di paralisi totalizzante.
I miei pensieri sono fissi su una cosa, ma non riesco a fare quello che dovrei.
Comincia il procedimento per l'epidurale.
Non voglio la mascherina dell'ossigeno perchè mi sento soffocare, la appoggiano soltanto davanti alla mia bocca ma non la fermano con l'elastico.
Pochi minuti e i due dottori cominciano. Non so quanto tempo è passato, ma dopo poco l'infermiere viene accanto a me, al mio viso mi sorride e mi dice tutto felice....siamo aumentate di numero è nata una bambina...
Mi ha fatto ridere!
La bambina viene portata in un'altra stanza non capisco perchè, ma solo per essere avvolta in un telo di cotone bianco e puliscono un po' il visino. La sento piangere, ma subito l'ostetrica viene e me la mette accanto al viso.
L'ho baciata e le ho detto...benvenuta patatina...come per miracolo Giada, questo è il nome di mia figlia, ha smesso di piangere e sembrava quasi che facesse le fusa.
...ecco il miracolo che non cesserà mai e che che mi meraviglierà sempre, la voce della madre fa zittire sempre il bambino che piange....disse l'ostetrica.
Non so se in quel momento è stato un miracolo, ma so solo che da quel momento non ricordo più la mia vita di prima. Sono nata anch'io.

TANTI AUGURI PATATINA, DEVI SOLO STARE TRANQUILLA CHE NEL TUO CAMMINO FUTURO MI AVRAI ACCANTO SEMPRE.

Soffrirò con te nei tuoi sforzi, non dormirò la notte finchè non rientrerai in casa se uscirai con le tue amiche, non avrai mai accanto una nemica ma l'aiuto più grande che potrò darti.
Spero che la tua vita sia solo una bellissima favola che è cominciata con ...C'era una volta... e che finisca con.... e vissero tutti felici e contenti.

TANTI AUGURI PATATINA per il tuo decimo compleanno.

Un augurio




A chi sappiamo Noi per una vita di conquiste e di mete raggiunte.

LA PRIORA o LA PAPESSA (TAROCCHI)


ARCANO MAGGIORE n.2

Seduta tranquilla, imperturbabile. Alle sue spalle il cielo e le stelle, a sfondo e a conferma della sua imperturbabilità. La Priora comanda senza ingiungere, senza contrastare. Il suo sguardo è profondo sereno e garantisce una guida sicura.

DIVINAZIONE AL DIRITTO

Gli obbiettivi e le mete che il consultante si prefigge verranno raggiunti. Egli ha in sè la costanza e la chiarezza di ciò a cui tende. Gli manca forse soltanto la prontezza per affrontare situazioni impreviste.

DIVINAZIONE AL ROVESCIO

Il consultante "sente" che la soluzione dei suoi problemi è a portata di mano, che l'obbiettivo è ormai a due passi. Invece la realtà è diversa, il trono vacilla, la situazione muta, la meta si allontana. Per sempre?

mercoledì 11 novembre 2009

IL MORTAIO

Secondo la Chiesa non siamo soli nell'Universo, ma ci sarebbero altri mondi abitati.
Insomma, c'è il rischio reale che ci siano altri Di Pietro.

I MURI DEL MONDO


Ieri grandi festeggiamenti soprattutto da parte di chi ha dovuto subire la presenza del MURO DI BERLINO nella propria vita. Presenza scomoda, limitazione alla libertà di ogni individuo.
Pensiamo alle centinaia di famiglie divise da quei mattoni, a ragazzi che sono morti per un'idea di libertà cercando di scavalcarli, desideri di persone che avrebbero voluto passeggiare per le strade della parte di città per loro proibita.
Conquista di un desiderio, realizzazione di un sogno!

MA....come sempre per me c'è un MA.

Ieri non me la sono sentita di mettere niente sul blog per la ricorrenza della Caduta del Muro di Berlino.
Perchè? qualcuno mi potrà chiedere.
Semplicemente perchè quando assisto a questo tipo di manifestazione penso solo a quanta ipocrisia accompagna tutto quanto.
Quante energie soldi e pensieri e giorni sono stati spesi per allestire tutto il "palcoscenico".
Per chiamare le televisioni di tutto il mondo, reclutare comparse, ingaggiare persone per la sicurezza, indire appalti per fabbricare tutti quei piccoli muri di polistirolo, mettere transenne per contenere il pubblico, gli spalti per le personalità, le luci ecc ecc ecc
Ma vogliamo gridare alla falsità di tutto quanto?
Magari prima o dopo grande banchetto!!!!!
Ma nessuno mai si ricorda di quanti MURI esistono al mondo?
In quale società ipocrita e falsa che definiamo civile stiamo vivendo?
I primi muri li abbiamo in casa, quando non si parla fra genitori e figli, poi c'è il muro che ci separa da un vicino che non conosciamo e che guardiamo con sospetto.
Per strada abbiamo il muro della razza, della condizione sociale, a scuola i muri fra classi, nelle stesse classi fra chi può comprarsi le scarpe da 300 euro e quelli che non possono permetterselo,
il muro dell'auto più costosa, il muro della casa più bella, quello della vacanza,
il muro della differenza di pensioni dopo i sessant'anni, degli stipendi, della spesa nei supermercati,.....
Questo in casa nostra, ma nel resto del mondo?
Popoli che vivono nell'arretratezza culturale e civile estrema,
il muro che porta a lapidare donne solo perchè parlano con un ragazzo della tribù rivale,
il muro che non permette a tutti i pompieri e personale sanitario di New York di potersi curare dall'esposizione delle polveri radioattive e di amianto del crollo delle Torri Gemelle, personale che è stato esposto all'ingestione di queste polveri per giorni e che hanno scoperto in seguito che queste polveri hanno passato le mascherine da quanto erano sottili, persone che la sanità americana ha messo dietro un muro e non spende nemmeno un dollaro per curare. Quanti morti ci saranno nei prossimi anni solo perchè hanno aiutato altri esseri umani? Quanti morti ci saranno perchè è stato alzato un muro intorno a loro?
Quanti muri invisibili ci sono al mondo?
Quanti muri vengono alzati quando qualcuno sale su un palco per parlare di politica e "inneggia" contro chi non la pensa come lui? Quanti muri abbiamo alzato e alzeremo nei prossimi anni in nome della civiltà?

Quanti muri recinteranno ancora e per quanto tempo gruppi di etnie diverse, di religioni diverse?

martedì 10 novembre 2009

L'ALCHIMISTA o MAGO (TAROCCHI)


ARCANO MAGGIORE N.1

L'Alchimista prova e riprova, sperimenta. E' scienza? Egli crede e procede perchè se una meta esiste dev'esserci anche la strada che la raggiunge. Egli deve tramutare la sostanza in oro. Purchè la mente sia libera, l'animo disponibile.

DIVINAZIONE AL DIRITTO.

Si profila un'occasione favorevole per il consultante. Ci potrà essere un cambiamento radicale e positivo nella sua vita. Ma tutto sta nella sua decisione e nella sua disponibilità. Dovrà saperne approfittare.

DIVINAZIONE AL ROVESCIO.

Ci sono problemi e per risolverli occorrerebbe un cambiamento. E questo ci sarebbe, ma mancano la voglia, la fiducia, l'energia. Fare o non fare?Domande inutili, eterno gioco di alambicchi, tormentarsi per nulla.

CONTROLLARE I PUNTI DELLA PATENTE

La patente a punti è stata introdotta in Italia il 1° luglio 2003: a ogni titolare di patente viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti), che viene decurtato in caso di infrazioni. All'esaurimento dei punti disponibili, per conservare la patente bisogna superare nuovamente l'esame. Come conoscere i punti della propria patente?
Tramite il sito il portaledellautomobilista.it dopo esservi registrata, potete controllare in tempo reale il saldo. Potete saperlo anche telefonando al numero 848.78.27.82, solo da apparecchio fisso al costo di una telefonata urbana.

lunedì 9 novembre 2009

La dieta




Erano i primi anni 80 e lo stato mi chiamò a compiere il mio dovere. Fortunatamente fui assegnato alla sanità dell'esercito e, altra fortuna, andai a finire, dopo il C.A.R, in uno degli arsenali dislocato nel sud dell'Italia.
La vita militare trascorreva tranquilla, avevo un ottimo rapporto con il sottotenente medico, e forse la noia della naia, forse la presenza quotidiana di un sottotenente di complemento che, se pur mio regionale, non mi faceva fare salti di gioia nel vederlo; anche perchè aveva l'abitudine di venire in infermeria ogni giorno alle 9,20, togliersi la giacca, orologio, portafoglio scarpe e pesarsi con l'invariabile esclamazione di giubilo per esser dimagrito di ben 50 gr. rispetto il giorno precedente.

Questo rituale che si ripeteva ogni giorno mi portò a sabotare la bilancia.
Ogni mattina appena aprivo l'infermeria spostavo la taratura affinchè risultasse un peso maggiore di 50 gr. o tale da rendere nullo lo sforzo del dietista, il tutto con il tacito o meglio con la complicità del sottotenente medico.
Erano oramai gli ultimi tre mesi di vita sotto le armi e la scena del sottufficiale che arriva ogni mattina preciso come la fame, che faceva il solito rituale di svestimento ma che poi non proferiva più il grido di giubilo, ci dava una gioia incomparabile.
L'eterna partita a scacchi, persa regolarmente dal mio sottufficiale, serviva a coprire le smorfie che il tentativo del non ridere provocava nei nostri volti.
Poi appena la vittima andava via con una faccia da funerale, c'era il resoconto del medico: di come la sera prima il poveretto aveva non mangiato per cercare di rientrare nel peso forma. Poi c'era la fila alla mensa che ci dava un ulteriore momento di svago.
Si cercava di metterlo in mezzo: il medico riempiva il vassoio il più non posso e altrettanto facevo io e il sottotenente di complemento andava a riso non condito due fili di insalata e una bottiglietta d'acqua, il caffè per lui era oramai una sofferenza, se prima aveva ridotto lo zucchero, da quando la bilancia si ostinava a dare responsi negativi, era stato completamente eliminato.
Il dubbio che ci sovvenne era la possibilità che utilizzasse una bilancia diversa, ma grazie alla tirchieria della vittima e all'asserzione della precisione della bilancia fatta dal medico, la burla arrivò indenne sino all'ultima settimana prima del mio congedo
Il mio amico medico mi chiese: - e ora.. che cosa pensi di fare?
La mia risposta fu semplice prima il congedo in mano e poi la verità.
Il giorno arrivò e avuto il congedo invitai lo sventurato a prendere una fetta di torta per festeggiare l'evento.
Il suo sguardo e l'asserzione di essere ancora in dieta erano una delle cose più divertenti che si possa immaginare.
Dissi: - Ma dai, stai benissimo e poi ancora non ti sei pesato oggi.
Si spogliò come al solito e salì sul suo giudice, la bilancia questa volta gli sentenziò un calo repentino di ben 6 Kg., la sua faccia sotto le nostre risa era tra il furioso e la gioia estrema, era per lui finito un incubo e per me il ritorno alla civiltà.

domenica 8 novembre 2009

IL MATTO O GIULLARE (TAROCCHI)



Non ha una collocazione precisa nel mazzo, c'è chi lo mette all'inizio chi alla fine. Comunque è la carta con il NUMERO 0 (zero).

ARCANO MAGGIORE n.0

Il Giullare è l'apparenza, ride, lancia lazzi, il suo volto è colorato, il suo copricapo è bizzarro e ha campanelli. Ma nessuno ha letto nei suoi occhi, nessuno sa veramente chi è. Forse è davvero come appare. Forse è diverso. Forse è un'illusione.




DIVINAZIONE AL DIRITTO.


Chi si presenta davanti a te per "sapere" è ambiguo, la sua personalità è multiforme e incerta, anche se l'apparenza è diversa. Ma è questa duplicità che lo spinge al consulto. Aspetta chiarezza, ma forse lo respingerà.



DIVINAZIONE AL ROVESCIO.


Nei tarocchi di Alan questa forma non è espressa direttamente. Già il Giullare è a doppia faccia, infido, da valutare. Altri interpreti ne danno, al rovescio, una interpretazione di mancanza di energia e di volontà.

sabato 7 novembre 2009

I VENTIDUE ARCANI MAGGIORI


DA OGGI OGNI GIORNO POSTERO' UN ARCANO PER FARVI CONOSCERE MEGLIO QUELLO DI CUI MOLTI SENTONO PARLARE, MA NON SANNO DI PRECISO COSA SIA.
CI SONO MOLTE INTERPRETAZIONI E MOLTI METODI DI INDAGINE, IN TANTI ANNI IO HO SEMPRE PREFERITO QUESTO MOLTO SEMPLICE E DI FACILE COMPRENSIONE AI PIU'.


********************************************
Gli Arcani maggiori sono la base indispensabile per l'uso dei tarocchi agli effetti della divinazione. La loro lettura è relativamente facile: il loro nome, il loro simbolismo, i loro colori già aiutano di primo acchito a indirizzare chi li consulta. Pìù difficile è interpretarne il senso e il significato profondo nei rapporti con la domanda e i problemi riguardanti il consultante. Ciò diventerà più facile e accessibile con l'esperienza, con lo studio, con la pratica continua.
Scoprendo o estraendo dal mazzo un Arcano, disponendolo nella posizione voluta dal sistema che si sarà deciso di applicare, esso potrà presentarsi al "diritto" o al "rovescio". Ciò avrà estrema importanza nella sua lettura, che sarà accentuata o diminuita o addirittura rovesciata nel suo significato a seconda della sua avvenuta presentazione.
Al di là della semplice, diretta e istantanea divinazione consistente nell'estrazione di un solo Arcano maggiore dal mazzo dei 22 (per cui la risposta consisterà praticamente in una figura positiva o negativa, quindi in un parere favorevole o contrario, o al limite in un "sì" o in un "no" alla domanda posta) ogni sistema prevede l'estrazione e la disposizione in particolari sequenze di vari Arcani maggiori e di un umero più o meno elevato di Arcani minori.
Ma sarà sempre l'Arcano maggiore a dare l'impostazione alla lettura, e in genere sarà sempre il primo estratto a "condurre" la divinazione, che sarà via via confermata, corretta, accentuata o diminuita dai successivi Arcani estratti e disposti nella loro particolare sequenza. Prima di arrivare ai sistemi di divinazione, ecco però di tutti i 22 Arcani maggiori la specifica spiegazione: nel significato generale e nella loro espressione di divinazione al "diritto" e al "rovescio".

SIAMO GLI UNICI AL MONDO CHE PERMETTIAMO AGLI ALTRI DI COMANDARE IN CASA NOSTRA!!!


venerdì 6 novembre 2009

Conoscere, ignorare, idiozia




Cosa è la conoscenza?
Una buona parte di noi la confonde con l'intelligenza, ma anche se le due cose hanno delle relazioni, non si può accettare un errore di valutazione di tal genere.
Semplificando al massimo conoscere significa immagazzinare nella mentalmente delle informazioni; ne più ne meno quello che avviene con un pc su un hard disk.
L'intelligenza è la capacità di utilizzare queste informazioni nel momento giusto, il più velocemente possibile per risolvere un problema; ritornando alla similitudine del pc, l'intelligenza è la capacità del sistema operativo a svolgere i compiti che l'utente richiede.
Tra le due operazioni bisogna utilizzare un qual cosa che per il pc sia chiaro; cosa è questo qual cosa, è l'hardware, il pc stesso, il suo processore, la sua bios, la sua RAM ecc.; ribaltando il ragionamento chi permette all'intelligenza ad esprimersi è l'uomo stesso, le sue sinapsi le sue "capacità fisiche".
Analizzandomi posso affermare di avere una una scarsa conoscenza, ho la tendenza ad non memorizzare i dati che non ritengo importanti a breve termine, di non avere un corpo allenato e in forma, non mi piace lo sport e aborro l'attività fisica; di conseguenza il mio hardware è abbastanza scadente, forse ho una cpu abbastanza prestante e questo mi permette di "sopravvivere".
I problemi possono arrivare dalla conoscenza, se l'informazione di base è sbagliata, il dato è errato, puoi essere un genio ma il risultato sarà sbagliato.
Traducendo per il pc, se il dato da elaborare è falso/errato/inconsistente il risultato sarà inevitabilmente inconcludente/errato/falso.
Come avviare a ciò?
L'unica cosa è armarsi di umiltà e ri-verificare sempre il dato di partenza anche perchè nel caso del sapere umano la conoscenza è piena di incognite e scegliere quale "verità" è la più grande delle difficoltà.
Conclusione, esistendo tante verità e non riuscendo a decidere quale di questa è la vera l'unica è ammettere la possibilità che il nostro risultato al problema sia errato.
Conseguenza: non dare mai dell'ignorate ad un altro poichè la verità umana è variabile, oggi l'ignorate è lui domani sei tu.
Ma puoi dare tranquillamente dell'idiota ad una persona che non riflette questo modo di operare.

VI OFFRO UNA CENA


Se qualcuno non ha idee per una cena in questo fine setttimana proverò a suggerirvi qualcosa.


- NECCIO FARCITO DI ROBIOLA E FRUTTA FRESCA

(LO SBRANCATO Toscano Rosato IGT 2008)


- ZUPPA DI PORCINI CON ANIMELLE ALLA MENTUCCIA

(CASTELLO DI VOLPAIA Chianti Classico DOCG 2007)


- PICI AL RAGU' D'ANATRA

(Dei NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG 2006)

- FILETTO DI CHIANINA IN SALSA DI BRUNELLO CON FAGIOLI E PATATE CROCCANTI

(IL POGGIONE- BRUNELLO DI MONTALCINO DOCG 2004)