SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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mercoledì 19 agosto 2009

VERGOGNA,VERGOGNA,VERGOGNA. FATE CHIUDERE LO ZOO DI POPPI (AREZZO) IMMEDIATAMENTE !!!!!


Per carattere ho sempre rifiutato la violenza, i soprusi, le angherie, le torture, tutto quello che l'uomo può avere inventato o perseguito come fine orrendo nei confronti di un altro uomo.
La stessa cosa vale anche per gli animali. I circhi, gli zoo o qualsiasi cosa renda nostri schiavi anche questi esseri viventi è stato sempre motivo per me di rifiuto.
Ho cercato di insegnare a mia figlia tutto l'orrore che può derivare da una detenzione in pochi metri per una vita intera.
...Immaginati di essere te al suo posto....
Se le sue amiche parlano di essere andate al circo, ormai lei non dice più che vorrebbe andarci...ma alla mamma non piace, quei poveri animali...
Mi soffermo anche a pensare quanto noi adulti coinvolgiamo i bambini nelle nostre scelte di vita, ma in questo caso sono contenta se mia figlia ha accettato le mie idee, le ha fatte sue e quindi sono giuste.
Sono anni che non ho un animale in casa, anche se l'unico animale da me avuto è stato un gatto. Mia figlia non ha mai chiesto, perchè le è stato spiegato sempre le difficoltà oggettive e soggettive di una presenza simile. L' "umanizzare" gli animali per me è cosa assurda ormai, perchè sono convinta che sia meglio che rimangano nel loro habitat.

PER QUESTO MOTIVO DENUNCIO FORMALMENTE L'ORRORE CHE HO RISCONTRATO OGGI ALLO ZOO DI POPPI (AREZZO), SE QUALCUN ALTRO E' ANDATO LA' E HA VISTO IN CHE STATO PIETOSO VIVONO QUEI POVERI ANIMALI RIMASTI, FACCIA COME ME SI ADOPERI SUBITO PER LA CHiUSURA E IL TRASFERIMENTO IN ALTRO LUOGO PIU' DECENTE E VIVIBILE.

ERBA ALTA, ORTICHE DAPPERTUTTO, RECINTI MALMESSI DI POCHI METRI, SOPRATTUTTO TANTI SOTTO IL SOLE, ODORE NAUSEABONDO DI GABBIE NON PULITE DA CHISSA' QUANTO TEMPO.

Non sto a dire altro, perchè metterò tutto nella mia denuncia appena la formalizzerò.
Ma soprattutto chi ha avuto la fortuna di andare in ferie qualche giorno, pensi che questi poveri animali vivono da anni in una prigione senza possibilità di uscire.

Grazie Fernanda!!!!!!


Grazie, perchè con te ho scoperto l'anima di grandi scrittori.






dal suo sito ...
Autobiografia

Quando negli anni '50 Fernanda Pivano si reca per la prima volta negli Stati Uniti è una giovane studiosa innamorata dell'America di quegli anni e desiderosa di incontrare dal vivo, sul campo, i maestri di una narrativa che in Italia si era appena cominciato a conoscere, grazie a Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Immediatamente scopre un mondo, di sogni, ideali, valori, che non si stancherà più di celebrare: dal pacifismo di Norman Mailer, maestro riconosciuto della narrativa americana, amato e contemporaneamente odiato dalla beat generation degli anni sessanta, che a lui e al suo antiimperialismo si rifece, all'esempio di inesausta sete di nuovo e di autenticità del mito vivente Ernest Hemingway. Dai guru della beat generation Ginsberg, Kerouac, Corso, Ferlinghetti, uomini che in nome di un'idea di ritorno all'essenzialità dell'Uomo, in contrasto con i pregiudizi del consumismo capitalistico, hanno vissuto e scritto senza distinguere fra arte e vita, a Don DeLillo e ai minimalisti. Un nuovo viaggio americano, insomma, fra le contraddizioni e le speranze segrete di quel grande, osannato e temuto paese che è, da sempre, l'America.

martedì 18 agosto 2009

CENTO ROMANZI ITALIANI (1901-1995) (libro)

Ho trovato nascosto negli scaffali questo piccolo libretto senza grandi pretese.
L'autore vuole semplicemente porre all'attenzione del lettore una scelta di cento romanzi di cui da un piccolo riassunto e una recensione di ognuno.
C'è da chiedersi se abbia voluto porre in risalto quella letteratura minore che però ha tanto scandito cent'anni della nostra vita ponendo l'accento su alcune caratteristiche e peculiarità proprie di quegli anni.
C'è da domandarsi ancora se è veramente una letteratura minore rispetto ai grandi romanzi che hanno segnato un'epoca o è un mondo più complesso ricco di esempi straordinari?
Comunque può essere sicuramente una guida senza pretese per chi vuole arricchire la biblioteca di casa.

COSA SI TROVA IN GIRO......


Nel lontano 19.... mio padre aveva la predilezione delle donne e non perdeva occasione per spronarmi a studiare e ad essere indipendente.
Mia madre dal canto suo lavorava già a 20 anni e la cosa cui ambiva di più l'indipendenza economica dal marito, nonostante mio padre abbia sempre lasciato a lei l'amministrazione di tutto. Mia nonna non aveva potuto studiare come avrebbe voluto, ma incitava me e mio fratello a leggere leggere in continuazione, facendolo lei stessa.
La cosa che però mi è mancata di più è stato un confronto con chi come me aveva potuto approfondire determinate letture.
Adesso in questi ultimi tempi è diventato tutto più facile: non solo leggo, ascolto, osservo, discuto, ma soprattutto in giro trovo sempre di più teste intelligenti, teste instruite, teste pensanti, e la cosa più sorprendente e che mi onora, perchè riesco meglio a controbattere con tutta la mia cultura e conoscenza, s'incontrano un grandissimo numero di grandissime teste di c... con le quali mi confronto e mi scontro molto volentieri !!!!

A pleuriti!




Non era facile parlare con Santipamma.
Non perchè fosse un tipo scorbutico, anzi, se fosse stato per lui avrebbe parlato con te tutto il giorno, anche se, non ascoltava ciò che tu dicevi. Dovevi ripetere le cose due o tre volte, prima per attirare la sua attenzione poi per far capire bene la domanda.
No, lui era un affabile parlatore. Quando non era ubriaco, cosa che in una settimana poteva capitare due o tre ore.
La maggior parte del tempo la passava in uno stato di ebrezza minore, poi al pomeriggio, vuoi la sete della calura in estate, vuoi i rigori dell'inverno, ci andava giù pesante e si riprendeva, diciamo così, l'indomani alle 10 - 11 se nessuno lo disturbava da dove era svenuto la notte prima.
Ma nello stato di ebrezza minore il suo affetto per la sciecca era totale anche perchè la povera bestia era anche lei tifosa del fiasco, avendolo provato più di una volta; era una curiosa-pena vedere il muso dell'asina sfiorare la spalla del padrone quando lo vedeva alzare il fiasco, come a chiedere un sorso anche per lei, sorso che ogni tanto il buon padrone-amico elargiva.
Un giorno al giardinetto lo trovai seduto su la panchina e l'asina legata al lampione li vicino, era sobrio e pensieroso. Stranamente mi riconobbe, segno dell'estrema lucidità, e mi invitò a sedere.
Mi chiese a bruciapelo cosa fosse la pleurite.
Era gennaio inoltrato e il suo naso rosso gocciolava, era sempre stato così e non ci facevi più caso, si asciugava nella manica della giacca una volta su tre, le altre due in un fazzoletto che era di una colore indefinibile e di una grandezza da sudario.
- Picchì u vo' sapiri?
Mi rispose subito non dovetti ripetere la domanda.
- U' Dutturi...
soffiata trombesca di nasca, asciugata di occhi.
.. mi voli ricuvirari, dici ca haiu a pleuriti. Come fazzu ca scecca? A'cu' a lassu?
Lo tranquillizzai dicendo che la potevamo portare nella stalla di mio nonno e che non si doveva preoccupare che sarebbe stata bene.
Questo lo rassicurò e si sentì un po' più sollevato.
- Ma sta malatia.. chi è?
Gli spiegai che era una malattia che poteva venire per la polmonite che aveva avuto già a inizio Dicembre e che è meglio curare subito e che un ricovero in ospedale con una buona alimentazione e, questo lo dissi nella mia mente, lontano dal vino e una buona lavata, ti farò solo del bene.
- Fozza, susiti puttamu a scecca n'da stanna e poi ti potto n'do spitali.
Lasciammo l'asina nelle mani esperte di mio nonno che cominciò a strigliare la bestia prima di metterla nella stalla con il mulo.
In macchina il poveruomo mi chiese ancora della malattia, e io cominciai a spiegargli che in parole povere si forma dell'acqua in questo tessuto e che è meglio curarsi subito.
Detto questo un grido mostruoso si levò.
-Acqua, ma quali acqua? sunu 30 anni ca non toccu acqua! Sarà statu du curnutu do vinaru ca ci metti l'acqua n'do vinu, Curnutu mi fici ammalari.
Penai non poco per calmarlo.

IN CHE "CATA...." SONO?


Continuo a ripetere paesino fuori dal tempo !
Non ci si accorge nemmeno che la vita sta scivolando via.
Qui i giorni sono tutti uguali.....
Ci si alza, capatina fuori per vedere che tempo fa, colazione, si decide cosa fare per pranzo, ci si veste, si fa la spesa,.....
Ieri c'è stato un po' di movimento (a parte il solito dei bambini, che rispetto ai primi giorni si è calmato un po', spostandosi adesso ogni giorno in case diverse dalla mia).
Ieri dicevo, mentre stavo cercando di capire in che stato ero caduta... CATATONICO, CATAVERICO, CATATARSICO, CATASTROFICO,CATA.....,
è cominciata la "processione" delle vicine che venivano a pagare il mensile per FAMIGLIA CRISTIANA.
E già.... la tata prende questo giornale tutte le settimane in chiesa e lo distribuisce alle sue amiche, poi ogni mese porta i soldi al parroco.
E' vero che avevo visto questa rivista in casa, ma sinceramente non è che la cosa mi aveva incuriosito più di tanto.
Ieri pomeriggio invece con la scusa di fare merenda e prendere un caffè, ho ascoltato le loro conversazioni in cucina. Mentre la casa veniva inondata dal profumo delle susine sulla stufa a legna che diventavano piano piano marmellata, le nostre comari hanno cominciato le loro chiacchere.
La vita della famiglie viene scandita anche da quello che c'è scritto in quelle pagine:
le ricette, i lavori a maglia, gli "scandali" che succedono nella chiesa e le critiche che vengono fatte alle novità politiche.
Mi chiedo come mai dopo tanti anni, proprio adesso mi sto accorgendo di tutto questo.
Eppure mi sono comportata più o meno nello stesso modo, anzi prima, qualche anno fa, ero meno distratta, perchè non avevo la bambina.
Sto scoprendo un "mondo" nuovo! Parliamoci chiaro, la voglia di abitare qui c'è sempre meno. Non ci sono negozi, non ci sono libri, la linea internet è inesistente, vedo solo salite e mai discese per camminare.
Della televisione mi interesso poco,tanto non la guardo mai.
I miei ritmi non esistono. Sono andata in letargo altrimenti impazzivo.
Ed io pensavo che preoccuparmi della collisione del meteorita nel 2012, le gabbie salariali, gli extracomunitari che invadono le nostre città con la prepotenza, droga, alcool, delinquenza, stupri ecc. fossero importanti.
Qui non arriva nemmno l'eco di tutto questo.
Alla Posta per pagare una bolletta ci si sta due ore, anche se siamo solo in due perchè quella che è davanti a me si mette a chiaccherare e a spiegare cosa ha fatto ieri in due ore.
Vi rendete conto due ore diventano lunghe un'eternità.
Continuo ad andare a prendere il caffè dopo le 11 al bar e mia figlia prende il suo solito dolcetto.
E come al solito sono una "mosca bianca". Non c'è una donna in quel luogo di "perversione". Tanto è vero che i primi due giorni nonostante avessi chiesto un caffè non me l'hanno fatto, ma hanno dato la cioccolata solo a Giada. Quando gli ho fatto notare che avevo chiesto anche un "coffee" mi hanno guardato con sorpresa!
Domani ho deciso che andrò allo zoo di Poppi, con la speranza di trovare un po' di comprensione almeno tra gli animali che lo abitano !
E se la solita marmottina che mi saluta tutti gli anni mi dirà... non preoccuparti qui è così... non mi meraviglierò più di tanto.

Ciao, buona giornata

lunedì 17 agosto 2009

TELEFONO ROSA - SPORTELLO STALKING


Agire di fronte allo stalking (atti persecutori)

Ricorda che sono considerati atti persecutori intesi come molestie e/o minacce ripetute, tali da turbare le tue normali condizioni di vita e metterti in uno stato di insicurezza e di timori per te stessa, i seguenti comportamenti:

- Telefonate e/o sms di minacce e insulti
- Comportamenti ossessivi per attenzioni non richieste
- Appostamenti fuori dal luogo di lavoro o sotto casa
- Danneggiamenti intenzionali a cose di tua proprietà (la macchina, la cassetta della posta, la porta di casa ecc.)
- Minacce a persone unite a te da un legame affettivosono state approvate le norme che riconoscono come reato i comportamenti descritti, meglio conosciuti con il termine inglese di "stalking".

Per la prima volta è possibile ottenere una forma di tutela solo presentandosi ad un organo di Polizia Giudiziaria (Polizia di Stato o Carabinieri) e raccontando quanto succede: la persona molestatrice sarà chiamata ed "ammonita" senza che per questo si instauri un procedimento penale. Infatti non è assolutamente necessario presentare querela o denuncia da parte della vittima. Il Questore, con l’ammonimento, invita l’autore degli atti persecutori ad interrompere ogni interferenza nella vita della vittima e lo avverte che la ripetizione della sua condotta potrebbe assumere rilevanza penale.In questo stadio non esiste alcun procedimento penale e l’ammonimento non viene iscritto sul certificato penale dell’ammonito.
Si procede però d’ufficio se:

- il soggetto è stato precedentemente ammonito
- il fatto è stato commesso nei confronti di un minore o di un disabile
- il reato è connesso con altro delitto perseguibile d’ufficio.

Se invece la vittima vuole che sia aperto subito un procedimento penale ha la possibilità di presentare querela entro i sei mesi dai fatti.
In ogni provincia, presso le Squadre Mobili delle Questure, da oltre 10 anni operano le Sezioni Specializzate nelle indagini riguardanti i reati in danno di minori, le violenze sessuali, gli abusi e i maltrattamenti contro le donne, lo stalking.
All’interno delle Sezioni è impiegato personale qualificato, dotato di particolare sensibilità e comprovata maturità, professionale e umana.
In questo delicato settore, la Polizia di Stato è stata particolarmente attenta affinché nel bagaglio formativo degli investigatori venissero introdotti strumenti tecnici idonei ad un valido approccio nei confronti delle vittime.
Grazie all’attenzione rivolta a tali reati, numerose Sezioni sono state, anche, dotate di luoghi riservati ad accogliere chi li ha subiti.
Le citate strutture hanno adottato svariate iniziative di collaborazione con le associazioni e i centri antiviolenza, in un lavoro di "rete" utile per la protezione di chi subisce violenze, aggressioni o stalking.
Infatti, il ruolo della Polizia di Stato è di fondamentale importanza per la vittima di stalking, che può cadere nell’errore di isolarsi o di sottovalutare il problema. Al contrario, il confronto con gli operatori di polizia consente di predisporre mirate strategie di protezione.
La denuncia dettagliata dei fatti è fondamentale per una giusta valutazione del rischio e permette di utilizzare gli strumenti di protezione previsti per lo specifico reato di "atti persecutori" - art. 612-bis c.p. - recentemente introdotto nel nostro ordinamento.
La vittima ha facoltà di chiedere al Questore una misura di carattere preventivo, denominata "ammonimento". Inoltre, presso gli Uffici della Polizia di Stato, può ottenere informazioni utili sui Centri Antiviolenza più vicini.
Presso tutte le Squadre Mobili della Polizia di Stato vi è una sezione specializzata contro le violenze sessuali in danno di donne e minori, il mobbing e lo stalking.Presso la Questura di Roma è stato istituito un servizio al numero di telefono 06/46862931.

DUE VITTIME NEI RAVE PARTY DI AGOSTO


Nelle campagne del Salento una giovane di 23 anni è stata stroncata da un'overdose. Vicino a Campobasso ha perso la vita un giovane israeliano ventiseienne.
Ragazza e ragazzo morti in Puglia e in Molise.
Giovanardi: "Bisogna identificare e perseguire gli organizzatori"

Il luogo del rave nel Salento
ROMA - Due giovani hanno perso la vita durante dei rave party. Una ventitreenne lucana è stata stroncata da un'overdose nelle campagne salentine e un ventiseienne israeliano è morto in Molise. Due casi in poche ore che hanno portato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze, a sostenere che bisogna identificare e perseguire gli organizzatori dei raduni come quelli nel Salento e in Molise durante i quali sono morti i due giovani. Overdose nel Salento. La ragazza, Laura Lamberti di Potenza stava partecipando a un rave tra Castro Marina e Marittima di Diso. Dai primi accertamenti a causare il decesso sarebbe stata un'overdose ma gli inquirenti non escludono l'ipotesi di un collasso provocato dal caldo e dall'abuso di alcol. La certezza si avrà soltanto con l'autopsia che si svolgerà domani. Al raduno partecipavano circa duemila giovani che si erano dati appuntamento tramite sms o internet. Un rave estemporaneo, spiegano i carabinieri, con i ragazzi che hanno occupato terreni privati, uliveti e campi incolti e hanno montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza. Da ieri mattina ballavano sotto al sole cocente, secondo gli investigatori, senza mangiare e bevendo alcolici. La ragazza è morta questa mattina. Un giovane che non la conosceva ma che ha visto che stava male ha chiamato il 118, ma quando i medici sono arrivati era già troppo tardi. Qualche anno fa era stata in comunità per problemi di tossicodipendenza. I proprietari finora non hanno sporto denuncia per occupazione dei terreni e i carabinieri con un accordo con i partecipanti sono riusciti a far sgomberare i giovani in tutta tranquillità. Sono stati convocati in caserma alcuni ragazzi con i quali la vittima si era intrattenuta. I militari stanno identificando gli organizzatori del rave: la posizione di una decina di persone è al vaglio degli inquirenti.


Tra ieri e questa mattina, durante i controlli su strada in provincia di Lecce sono stati segnalati almeno 100 giovani per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o in possesso di droga per uso personale. Mentre stanotte cinque persone, sempre in provincia di Lecce, sono state arrestate per spaccio di droga. Tragedia vicino a Campobasso. Il giovane israeliano, N. I., è morto in località Bocca della Selva, tra Guardiaregia (Campobasso) e Castello del Metese (Caserta). Ha avvertito un malore ed è stato soccorso da due suoi amici, due connazionali con cui era arrivato venerdì in Molise, che lo hanno accompagnato all'ospedale di Campobasso dove però è arrivato privo di vita. I soccorritori sono stati interrogati dagli agenti della squadra mobile del capoluogo molisano per capire cosa sia accaduto durante il rave party. Al pronto soccorso i medici hanno avuto qualche difficoltà a comunicare con i ragazzi che parlavano solo inglese. Il sostituto procuratore Fabio Papa ha già disposto l'autopsia che dovrebbe essere eseguita domani all'obitorio dell'ospedale molisano. Tutto lascerebbe pensare a una morte dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti, anche perché stamattina al pronto soccorso di Campobasso sono arrivati altri due ragazzi che partecipavano allo stesso rave, ai quali sono state riscontrate intossicazioni. Entrambi sono tenuti sotto stretta osservazione nel reparto di rianimazione. Giovanardi: "Perseguire organizzatori". "L'ennesimo decesso nell'ambito di un cosiddetto rave party dimostra quanto sia necessaria una continua opera di prevenzione e di repressione dei fenomeni collegati alla droga - ha spiegato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze. Si tratta ora, ha aggiunto, "di identificare e di perseguire con la massima severità gli organizzatori di questi happening, che devono in qualche modo rispondere delle conseguenze derivanti dalla violazione delle regole previste dall'ordinamento, per garantire la sicurezza nei concerti e nelle manifestazioni musicali".

NON HO MAI VISTO UNA "MULTIPLA" DENTRO UNA SMART


MI SONO CHIESTA QUANTE PEZZE DI STOFFA CI SONO VOLUTE PER FARE IL VESTITINO !!!