SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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mercoledì 7 gennaio 2009

IL VIANDANTE E LA SUA OMBRA

Agire affinché ogni cosa buona diventi
bene comune e affinché tutto sia libero
per coloro che sono liberi.
F. Nietzsche, af. 87
de Il viandante e la sua ombra

L'ombra: Giacché è tanto tempo che non ti sento parlare, vorrei dartene un'occasione.
Il viandante: Parla - dove? e chi? è quasi come se sentissi parlare me stesso, solo con voce più debole della mia.
L'ombra (dopo una pausa): Non sei contento di avere un'occasione di parlare?
Il viandante: Per dio e per tutte le cose a cui non credo, è la mia ombra che parla: la sento, ma non ci credo.
L'ombra: Accettiamolo e non pensiamoci oltre, tra un'ora sarà tutto finito.
Il viandante: Pensai proprio così, quando in un bosco vicino a Pisa vidi prima due e poi cinque cammelli.
L'ombra: E' bene che ambedue siamo ugualmente indulgenti verso di noi, se per una volta la nostra ragione tace: così anche nel nostro colloquio non ci adireremo e non metteremo subito le manette all'altro se la sua parola ci suonerà incomprensibile. Se proprio non si sa rispondere, basta già dire qualcosa: questa è l'equa condizione alla quale io mi intrattengo con qualcuno. In un dialogo un po' lungo, anche il più savio diventa una volta pazzo e tre volte babbeo.
Il viandante: Le tue modeste pretese non sono lusinghiere per colui al quale le confessi.
L'ombra: Debbo dunque lusingare?
Il viandante: Pensavo che l'ombra dell'uomo fosse la sua vanità: ma questa non chiederebbe mai: "debbo dunque lusingare?".
L'ombra: La vanità umana, se ben la conosco, non domanda neppure, come io ho già fatto due volte, se può parlare: parla sempre.
Il viandante: Solo adesso mi accorgo quanto sono scortese nei tuoi confronti, mia cara ombra: non ho ancor neppure fatto parola su quanto mi rallegra di ascoltarti, e non solo di vederti. Lo sai, io amo l'ombra come amo la luce. Perché esistano la bellezza del volto, la chiarezza del discorso, la bontà e fermezza del carattere, l'ombra è necessaria quanto la luce. Esse non sono avversarie: anzi si tengono amorevolmente per mano, e quando la luce scompare, l'ombra le scivola dietro.
L'ombra: E io odio quel che odi tu, la notte; amo gli uomini perché sono seguaci della luce, e mi allieta lo splendore che è nel loro occhio quando conoscono e scoprono, loro, gli infaticabili conoscitori e scopritori. Quell'ombra che tutte le cose mostrano quando su di esse cade il sole della conoscenza - io sono anche quell'ombra.
Il viandante: Credo di capirti, anche se ti sei espressa in modo un po' umbratile. Ma avevi ragione: i buoni amici si dicono talvolta una parola oscura, come segno d'intesa, che dev'essere un enigma per ogni altra persona. E noi siamo buoni amici. Perciò basta con i preamboli! Centinaia di domande premono il mio animo, e il tempo in cui tu potrai rispondervi è forse troppo breve. Vediamo su che cosa incontrarci in fretta e pacificamente.
L'ombra: Ma le ombre sono più timide degli uomini: non dirai a nessuno come abbiamo parlato insieme!
Il viandante: Come abbiamo parlato insieme? Il cielo mi guardi da lunghi ed elaborati dialoghi scritti! Se Platone avesse avuto meno gusto a elaborare, i suoi lettori avrebbero più gusto a lui. Un dialogo che nella realtà delizia è, se trasformato in scrittura e letto, un quadro con prospettive del tutto false: tutto è troppo lungo o troppo corto. - Tuttavia potrò forse comunicarti su che cosa ci siamo accordati?
L'ombra: Questo mi basta; perché tutti vi riconosceranno solo le tue opinioni; nessuno si ricorderà dell'ombra.
Il viandante: Forse ti sbagli, amica! Sinora nelle mie opinioni si è vista più l'ombra che me.
L'ombra: Più ombra che luce? E' possibile?
Il viandante: Sii seria, cara matta! La mia prima domanda esige subito serietà!
L'ombra: Di quel che hai detto, più di tutto mi è piaciuta una promessa: che volete ridiventare buoni vicini delle cose prossime. Questo tornerà a vantaggio anche di noi, povere ombre. Perché, ammettetelo, sinora ci avete calunniato anche troppo volentieri.
Il viandante: Calunniato? Ma perché non vi siete difese? Avevate pur vicine le nostre orecchie.
L'ombra: Ci sembrava appunto di esservi troppo vicine per poter parlare di noi stesse.
Il viandante: Delicato! Assai delicato! Ah, voi ombre siete "uomini migliori" di noi, me ne accorgo.
L'ombra: Eppure ci avete chiamato "importune" - noi, che almeno una cosa sappiamo fare - tacere e attendere - nessun inglese lo sa far meglio. £ vero, ci si trova molto, molto spesso al seguito dell'uomo, ma mai come sue schiave. Quando l'uomo fugge la luce, noi fuggiamo l'uomo: a tanto arriva la nostra libertà.
Il viandante: Ahimè, tanto più spesso è la luce a fuggir l'uomo e allora anche voi lo abbandonate.
L'ombra: Ti ho abbandonato spesso con dolore: a me, avida di sapere, tante cose dell'uomo sono rimaste oscure, perché non posso esser sempre intorno a lui. Pur di possedere una totale conoscenza dell'uomo, sarei volentieri la tua schiava.
Il viandante
: Lo sai tu, lo so io, se tu da schiava non diventeresti improvvisamente padrona? Oppure se tu rimarresti schiava ma, disprezzando il tuo padrone, condurresti una vita di umiliazione, di disgusto? Accontentiamoci ambedue della libertà, così come è rimasta a te - a te e a me! Giacché la vista di un essere non libero amareggerebbe le mie gioie più grandi; le migliori cose mi ripugnerebbero, se qualcuno dovesse dividerle con me, - non voglio sapere di schiavi intorno a me. Per questo non amo il cane, il pigro e scodinzolante parassita, che è diventato "cane" solo come servo degli uomini, e di cui essi sogliono addirittura decantare la fedeltà al padrone e il fatto di seguirlo come la sua. -
L'ombra: Come la sua ombra, essi dicono. Forse anch'io oggi ti ho seguito per troppo tempo? E' stato il giorno più lungo, ma ne siamo alla fine, abbi ancora un attimo di pazienza! Il prato è umido, ho i brividi.
Il viandante: Oh, è già tempo di separarsi? E ho dovuto alla fine farti ancora male, l'ho visto: sei diventata più scura.
L'ombra: Arrossivo, nel colore in cui posso farlo. Mi è venuto in mente che spesso sono stata ai tuoi piedi come un cane, e che tu allora -
Il viandante: E, in tutta fretta non potrei farti ancora
L'ombra: Nessuno, tranne quello che ebbe il "cane" filosofico davanti al grande Alessandro: togliti un poco dal sole, ho troppo freddo.
Il viandante: Che debbo fare?
L'ombra: Cammina sotto quei pini e guarda i monti: il sole tramonta.
Il viandante: Dove sei? Dove sei?

L'INCONTRO TRA BERLUSCONI E BOSSI

Il premier Berlusconi incontra il ministro delle Riforme Umberto Bossi, e discuteranno del varo della legge delega sul federalismo fiscale, della riforma sulla giustizia, e della possibilità di un allargamento della squadra di governo. Ma l'argomento principale sarà il caso Alitalia, la scelta del partner straniero e il futuro di Malpensa.

SCUOLA : RIFORMA


Il Decreto Gelmini sull'Università

Dopo mesi di polemiche e proteste diffuse in tutto il paese, il provvedimento Gelmini sull'Università è approdato alla Camera. Anche questa volta però, il governo ha posto la fiducia, la nona dall'inizio della legislatura. Il provvedimento, già approvato dal Senato deve essere convertito in legge entro il 9 gennaio.

martedì 6 gennaio 2009

LA PANCHINA NEL PARCO


Mano nella mano, occhi bassi. Non riescono a guardarsi. Fa freddo, sono seduti sulla panchina di un parco. Solo qualche uomo con il cane al guinzaglio per la solita passeggiata pomeridiana.
Com'era cominciata ? Lo ricordavano molto bene. Nessuno dei due avrebbe voluto questa storia, nessuno dei due l'aveva cercata. Era solo successo e basta. Erano stati travolti e non avevano opposto resistenza. Si erano fatti trasportare così, come se questo amore fosse stata un'onda gigantesca.
Storia assurda! Lei quarant'anni, lui diciotto di meno .
Erano ad una svolta, non potevano andare avanti.
Lei cosa poteva promettere a lui? Che ogni giorno che passava sarebbe invecchiata sempre di più, che la sua pelle avrebbe ceduto ai segni del tempo e dell'alcool. Sì, alcool! perchè da quando era cominciata lei aveva cominciato a bere per reggere questa situazione, per poter inventare ogni settimana bugie credibili per allontanarsi da casa in modo che il marito non capisse, che l'uso o l'abuso degli alcolici era aumentato. Finora aveva retto bene, non se n'era accorto nessuno. Nemmeno lui, ma per quanto?
E lui cosa poteva promettere e cosa poteva mantenere? Non aveva un lavoro fisso, fino a ieri aveva pagato lei le camere d'albergo dove andavano, poi avevano cercato posti sempre meno cari fino a trovare una stanza in affitto per pochi euro a volta.
Stanza vecchia, mobili cadenti, lenzuola che sembravano sporche e usate da altri. Ma per stare insieme anche questo poteva bastare.
Un'altra donna avrebbe chiuso, anzi non avrebbe nemmeno iniziato, ma lei era entrata da sola nella gabbia.
Non lavorava, finora il marito aveva pensato a tutto, si potevano definire una famiglia del ceto medio. Ma il continuo uscire con lui e pagare sempre lei, l'avevano costretta piano piano a vedere i soldi calare e a non poter più comprare tante cose. Il marito ancora non aveva notato niente, solo che sempre più spesso la sera la trovava stanca, la casa sempre più in disordine, il frigorifero vuoto. La cena spesso era consumata con un pasto veloce: poche cose ...uova, tonno, pomodori, mozzarella... Prima mentre saliva le scale dopo una giornata di lavoro gli sembrava di sentire l'odore dei piatti cucinati da lei in fondo alle scale. Le camicie rimanevano da stirare sulla sedia, aveva imparato a stirarle da solo.
Ma questa sistuazione cominciava a pesargli. Non capiva il suo malumore e il suo lasciar stare tutto così senza far niente.Un giorno le aveva detto che se a casa si annoiava poteva cercarsi un lavoro magari part-time, per passare un po' il tempo e non sentire più la solitudine.
E lei aveva dato retta al marito, più che altro le si era accesa una lampadina...ecco dove avrebbe recuperato i soldi che le servivano.
Alla fine lei aveva cominciato a lavorare andando a fare le pulizie in giro nei palazzi: le scale, negli appartamenti, panni da stirare, cani da portare a passeggio,...tutto! avrebbe fatto tutto pur di avere un po' di soldi. Ma questi soldi? Li dava a lui per le sigarette, la benzina, il bollo della macchina, il cellulare...
Ogni giorno era sempre più stanca, non vedeva più le amiche, si vergognava.
I vestiti sempre i soliti, i capelli? dal parrucchiere non era più andata, anche le mani... sciupate per i troppi lavori che era costretta a fare.
Lui invece aveva trovato il paese di Bengodi (come diceva mia nonna), sì è vero all'inizio lei lo aveva attratto : una bella donna ben curata lo aveva affascinato. Lui il classico ragazzo che non aveva voluto studiare, però bello. Aveva vissuto di espedienti di piccoli lavori, finchè non aveva trovato un ristorante dove non si lavorava tanto come cameriere, ma i clienti davano buone mance.
E lui aveva imparato presto, con qualche accortezza qualche gentilezza alla donna del tavolo riusciva sempre ad avere una mancia migliore degli altri camerieri. Una sera si presentò lei con il marito, bella coppia ma lui si accorse subito che lei lo guardava, che negli occhi aveva la luce di chi desidera qualcosa che non aveva mai avuto.
Qualche occhiata, poi un attimo di distrazione e lui le fa scivolare sotto il piatto il suo numero di cellulare.
Non ci aveva sperato molto, ma il giorno dopo lei lo chiamò.
Si incontrarono e la volta dopo erano già amanti. Lei riceveva attenzioni che non aveva mai avuto, lui i soldi che gli servivano pur di non lavorare.
Le aveva fatto credere che non c'era nessuna donna come lei, che nonostante la differenza di età lui era pazzo d'amore. Non doveva nemmeno fingere a letto, si sa a quell'età la voglia è tanta. E lei si sentiva una regina. Quanti uomini dicono alle donne che sono la loro regina e quanti mantengno poi quello che dicono?, salvo dirlo subito ad un'altra?
Per lei era stata un'onda gigantesca, uno tzunami; per lui sono un'onda che aveva cercato di sfruttare il più possibile.
Ormai era giunto alla fine, quando erano insieme non la toccava più.
Forse la stanza così squallida, forse lei sempre stanca e ogni giorno sempre più trascurata. Non era più la donna di un tempo, le sembrava quasi che puzzasse non aveva più il profumo dei primi giorni.
Non poteva più guardarla, stare vicino a lei senza avere un moto di schifo, ma non voleva ferirla.
Poteva essere definito in tanti modi e non si sarebbe offeso, ma in questo caso qualcosa lo commuoveva nel modo di fare di lei.
Le aveva dato appuntamento lì al parco. Non sapeva come dire qualcosa, le prese solo le mani. Non ebbe nemmeno il coraggio di guardarla. Dopo qualche minuto si alzò e basta senza dire niente.
Lei ebbe un brivido, da quant'era che era lì seduta da sola su quella panchina. Le mani aperte in grembo erano gelate, aveva sognato? ad occhi aperti? Non lo ricordava . Prese dalla borsa la bottiglia che ormai non la lasciava più. Una sorsata, una lunga sorsata e sentì un po' di caldo.
Ecco il cuore aveva ricominciato a battere, ma per chi ? anche questo non lo ricordava più...si strinse un po' di più nel misero cappotto, sapeva che tra poco qualcuno sarebbe andato a prenderla.
Rimase seduta ed aspettò.

lunedì 5 gennaio 2009

BORSA :WALL STREET CHIUDE IN CALO



» 2009-01-05 22:09
Dow Jones - 0, 85%, Nasdaq a - 0, 37%

(ANSA) - NEW YORK, 5 GEN - Chiusura in calo per Wall Street. Il Dow Jones cede lo 0,85% a 8.957,83 punti, il Nasdaq arretra dello 0,37% a 1.626,23 punti, mentre lo S&P 500 cede lo 0,42% a 927,84 punti.

ToScAnISiNaScE


Il bambino guarda l'album di matrimonio dei genitori:
- Mamma, chi è questo bel giovanotto qui con te nella foto?
- E' papà, tesoro...
- E allora chi è quel signore grasso e calvo che abbiamo qui in casa?

PREVISIONE MESE GENNAIO 2009 : PESCI


PESCI Nati dal 19 Febbraio a 20 Marzo

(IL PARTNER PRENDERA' ATTEGGIAMENTI PIU' MATURI !)

Dolce e promettente Venere nel segno per tutto il mese ed in armonia a Marte in Capricorno. L'amore vi riserverà rassicurazioni, passione e conferme, ma sforzatevi di evitare certi atteggiamenti infantili che, pur risultando a volte affascinanti, sul lungo periodo innervosiscono anche il più paziente Giobbe. Il partner sarà già provato dalle vostre incertezze fomentate durante l'anno scorso dal difficile transito di Saturno ed ora prenderà atteggiamenti più maturi e la vostra fattiva collaborazione nel menage familiare. In sintesi, non vi basteranno più le melodiose paroline o le promesse che poi non mantenete, preparatevi cambiare pelle soprattutto se siete nati a Febbraio, quindi già affrancati dall'opposizione di Saturno ed illuminati da Plutone in Capricorno. Questa esortazione però non assolverà o giutificherà i nativi di Marzo, perchè se da una parte saranno più bloccati, dall'altra potranno sfruttare l'imperiosa energia di Urano, vicino al loro Sole. Nella vita professionale, si andranno delineando nuovi interessanti orizzonti e potrete contare su nuove e vincenti occasioni, per mostrare a tutti le vostre capacità. Qualcuno potrà vedersi affidato un incarico di responsabilità, primo gradino verso sostanziose gratificazioni e successi, ma saranno richieste precisione e puntualità.

PREVISIONE MESE GENNAIO 2009 : ACQUARIO


ACQUARIO Nati dal 20 Gennaio al 18 Febbraio

(E' IL MOMENTO DI VALUTARE NUOVE SCELTE DI NATURA ECONOMICA)

Le posizioni astrali, con cui aprirete il 2009, suggeriranno una riflessione profonda. Se da un lato, Giove guiderà il timone della vostra barca, promettendovi lidi di completo appagamento di sensi e pensieri, dall'altro Saturno e Marte, vi ricorderanno la necessità di non sottrarvi ai doveri della vita di coppia e di non giocare con i sentimenti, di chi ha investito su di voi il vostro futuro, a meno che non siate giunti alla conclusione che era solo un'infatuazione. In questo caso, parlate chiaro, ma senza ferire la sensibilità altrui. Nei rapporti stabili, sarà il momento di valutare nuove scelte di natura economica. Ancora mentre si respirerà "un'aria di festa", per molti di voi, potrebbero presentarsi diverse occasioni da cogliere prontamente al volo, per mezzo di un amico o di una conoscenza di vecchia data. Potrà trattarsi di un suggerimento su come investire i vostri risparmi, oppure la possibilità di iniziare un'esperienza professionale innovativa, se starete cullando questa aspirazione.
In ogni caso Venere, per l'intero periodo, Mercurio, nella prima parte del mese, alleati a Giove, suggeriranno di tenere in seria considerazione tutte le relazioni che gestirete e di vagliare attentamente la portata delle informazioni, che per svariate vie, giungeranno alle vostre orecchie.

PREVISIONE MESE GENNAIO 2009 : CAPRICORNO


CAPRICORNO Nati dal 22 Dicembre al 19 Gennaio

(NON LASCIATEVI CONDIZIONARE DAI SENSI DI COLPA)


Avete avuto tempo e tranquillità sufficienti, per comprendere cosa desiderate dal rapporto amoroso in cui siete coinvolti. Mettete in atto le strategie vincenti per ottenere il meglio.
Chi volesse mettere alle strette il partner, perchè si decida ad una scelta definitiva, potrà appellarsi alla fantasia per creare l'atmosfera adatta a fargli abbassare le difese. Altri si saranno accorti di non provare la sufficiente attrazione o il giusto equilibrio per vivere un rapporto stanco e sfilacciato.
L'inizio d'anno è il periodo giusto per voltare pagina. Non lasciatevi condizionare dai sensi di colpa, dal terrore della solitudine o dal timore di non saper affrontare la situazione, Marte in ottimo aspetto al vostro Sole, vi regalerà grinta e coraggio. D'altra parte, forse il partner si trova a vivere gli stessi stati d'animo, o peggio, soffre perchè non capisce più nulla di voi o delle vostre intenzioni. Ricordate che la sicerità e la chiarezza, per quanto possano essere dolorose, sono le armi migliori per affrontare gli altri e, contemporaneamente, ritrovare la fiducia in sè stessi.
Se non volete compromettere un lavoro che potrebbe riservarvi sostanziali soddisfazioni, moderate l'impazienza, evitando di rincorrere chi ora non è pronto o non ha sufficienti informazioni per darvi una risposta.

L'UNIONE UOMO E DONNA

Oggi più che mai uomini e donne si trovano gli uni di fronte agli altri, pieni di buona volontà, guidati dal desiderio e dalla speranza di costruire insieme relazioni piene e complete, vitali e durature, nelle quali il dare e l’avere trovino un armonioso equilibrio. Tuttavia, oggi più che mai tale aspirazione si trova di fronte a difficoltà spesso insormontabili, che portano a incomprensioni, delusioni, tradimenti, crollo del rapporto. Là dove si sognava l’amore perfetto si scopre odio o indifferenza, risentimento o gelosia. Là dove si desideravano stabilità, affetto e protezione, si ottengono impermanenza, solitudine, e amarezza. In buona parte tali difficoltà e fallimenti sono dovuti ad una grave mancanza di esempi e di modelli archetipi da seguire, alla povertà di una cultura che non ha ancora saputo affrontare le problematiche di un sano confronto tra maschile e femminile. L’unione tra uomo e donna è un traguardo troppo importante per venire lasciato all’improvvisazione e alla semplice buona volontà.
(Tratto dalla Cabalà)