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lunedì 3 febbraio 2025

La Dea Febris

 

La Dea Febris: Protettrice e Custode della Febbre nella Mitologia Romana




Nella vasta e intricata mitologia romana, tra le divinità maggiori e minori che popolavano il pantheon, troviamo una figura tanto misteriosa quanto affascinante: Febris (o Februa), la dea della febbre. Sebbene oggi la febbre sia vista come un sintomo di malattia, per gli antichi Romani essa era un fenomeno carico di significato, tanto da meritare una divinità dedicata al suo controllo e alla sua interpretazione.

Origini e Significato del Nome

Il nome “Febris”deriva dal latino”febris”, che significa appunto "febbre". Tuttavia, il termine è legato anche alla radice februa, che si riferisce ai rituali di purificazione e ai riti espiatori. Questo collegamento non è casuale: per i Romani, la febbre non era solo un disturbo fisico, ma un segnale divino, un messaggio degli dei che richiedeva attenzione e, spesso, purificazione.

Febris era dunque una dea ambivalente: poteva essere sia una forza protettiva che una punitiva. Da un lato, era invocata per allontanare la febbre e le malattie; dall’altro, era temuta come colei che poteva infliggere il male come castigo divino.

Il Culto di Febris

Il culto di Febris era particolarmente diffuso tra le donne romane, che spesso si rivolgevano a lei per proteggere la salute della famiglia. Esistevano piccoli santuari e altari dedicati alla dea, soprattutto nelle zone paludose, dove le febbri malariche erano endemiche. Questi luoghi sacri erano spesso situati ai margini delle città, quasi a simboleggiare il confine tra la salute e la malattia, tra la vita e la morte.

Uno dei luoghi più noti dedicati a Febris era il Tempio di Febris sul Palatino, dove i fedeli portavano offerte e compivano riti per placare la dea. Le offerte tipiche includevano oggetti simbolici, come statuette votive o piccoli amuleti, ma anche erbe e piante medicinali, che riflettevano il legame tra il sacro e il curativo.

Febris e la Medicina Antica

Nella concezione romana, la malattia non era separata dalla spiritualità. I medici dell’epoca, come Galeno, riconoscevano l’importanza di conciliare le cure fisiche con le pratiche religiose. Febris, in questo contesto, rappresentava il ponte tra il mondo umano e quello divino. Invocarla significava riconoscere che la febbre non era solo un fenomeno corporeo, ma un evento che coinvolgeva l’anima e il destino.

Febris nella Cultura Popolare

Nonostante il suo ruolo specifico, Febris non è una delle divinità più celebrate nella mitologia romana. Tuttavia, la sua presenza è testimoniata da diverse fonti antiche, tra cui gli scritti di Cicerone e Ovidio. Quest’ultimo, nei Fasti, accenna ai riti di purificazione legati a Februa, sottolineando il legame tra la dea e i mesi invernali, periodo in cui le febbri erano più comuni.

Un’Eredità Simbolica

Oggi, Febris può essere vista come un simbolo dell’eterna lotta dell’umanità contro la malattia e l’ignoto. La sua figura ci ricorda come gli antichi cercassero di dare un senso ai fenomeni naturali attraverso il mito e la religione. In un’epoca in cui la scienza medica era ancora agli albori, divinità come Febris offrivano conforto e speranza, incarnando la convinzione che ogni male avesse una causa e, soprattutto, una cura.

Febris, dunque, non è solo una dea dimenticata del pantheon romano, ma una testimonianza del profondo legame tra spiritualità e medicina, tra il sacro e il quotidiano. Un’eredità che, in qualche modo, continua a risuonare anche nel nostro rapporto moderno con la salute e la malattia.


Se ti è piaciuto questo viaggio nel mondo della mitologia romana, condividilo e lasciami un commento! Qual è la tua divinità romana preferita? 🌿✨

Fonti Antiche

  1. Ovidio, Fasti
    • Ovidio menziona i riti di purificazione legati a Februa nel contesto del mese di febbraio, che prende il nome da queste pratiche. Il testo è una delle fonti principali per comprendere i rituali romani legati alla purificazione e alle divinità minori.
    • Libro II, versi 19-46: Ovidio spiega l'origine del nome del mese di febbraio e i riti di purificazione associati.
  2. Cicerone, De Natura Deorum
    • Cicerone discute delle divinità minori romane e del loro ruolo nella vita quotidiana. Anche se non menziona direttamente Febris, il testo è utile per comprendere il contesto religioso in cui si inserisce il culto di divinità legate alla salute e alla malattia.
  3. Varrone, De Lingua Latina
    • Varrone analizza l'etimologia delle parole latine, tra cui febris e februa, fornendo spunti interessanti sul significato religioso e culturale di questi termini.
  4. Plutarco, Vite Parallele
    • Plutarco, nella sua descrizione delle tradizioni romane, accenna ai riti di purificazione e alle divinità minori, offrendo un quadro più ampio della religiosità romana.

Fonti Moderne

  1. Georges Dumézil, La religione romana arcaica
    • Dumézil è uno dei massimi studiosi della religione romana e offre un'analisi approfondita delle divinità minori e dei loro ruoli nel contesto religioso e sociale.
  2. Mary Beard, John North, Simon Price, Religions of Rome
    • Questo testo è una delle opere più complete sulla religione romana, con un'attenzione particolare alle divinità minori e ai culti popolari. Include riferimenti a divinità come Febris e al loro significato nella vita quotidiana dei Romani.
  3. H.H. Scullard, Festivals and Ceremonies of the Roman Republic
    • Scullard esplora i festival e i riti romani, inclusi quelli legati alla purificazione e alla salute, fornendo un contesto storico per il culto di Febris.
  4. Robert Turcan, The Gods of Ancient Rome
    • Turcan analizza le divinità romane, comprese quelle minori, e il loro ruolo nella società romana. Il libro è una risorsa preziosa per comprendere figure come Febris.
  5. William Warde Fowler, Roman Festivals of the Period of the Republic
    • Fowler offre una panoramica dettagliata dei festival romani, inclusi quelli legati alla purificazione e alle divinità della salute, come Febris.

Fonti Online

  1. Perseus Digital Library
    • Un'ottima risorsa per accedere ai testi antichi in latino e greco, con traduzioni e commenti. Puoi trovare opere di Ovidio, Cicerone e altri autori citati.
    • Link: Perseus Digital Library
  2. Theoi Project
    • Sebbene si concentri principalmente sulla mitologia greca, il sito offre anche informazioni sulle divinità romane e sui loro equivalenti greci.
    • Link: Theoi Project

 

domenica 2 febbraio 2025

Wenchang Wang (文昌王)

 Wenchang Wang: il protettore degli studenti e della saggezza 📚✨


Nella ricca mitologia cinese, Wenchang Wang (文昌王), noto anche come Wenchang Dijun (文昌帝君), è una delle divinità più amate e venerate, soprattutto da studenti, studiosi e chiunque cerchi successo negli studi o nelle carriere intellettuali.


Wenchang Wang è il dio della cultura, della letteratura e della saggezza. Considerato il patrono degli studenti, è spesso invocato per ottenere buoni risultati negli esami, concorsi o in qualsiasi impresa legata alla conoscenza.


Le origini di Wenchang Wang risalgono a una fusione di credenze taoiste e tradizioni popolari. Si crede che rappresenti la costellazione di Wenchang, associata alla letteratura e alla conoscenza. Secondo alcune leggende, era in origine un uomo di nome Zhang Ya (张亚), vissuto durante la dinastia Jin (265-420 d.C.), noto per la sua saggezza e dedizione agli studi. Dopo la sua morte, fu divinizzato e associato alla protezione degli studenti.


Wenchang Wang è spesso raffigurato come un uomo anziano e saggio, seduto su un trono o in piedi, con in mano un libro o un rotolo di pergamena, simboli di conoscenza. A volte è accompagnato da due figure:

  • Kui Xing (魁星), il dio degli esami, rappresentato mentre calpesta una tartaruga (simbolo di longevità e saggezza).

  • Zhu Yi (朱衣), una divinità associata al successo accademico.


Gli studenti e le loro famiglie pregano Wenchang Wang prima di esami importanti o momenti cruciali della carriera accademica. Nei templi a lui dedicati, si offrono incenso, frutta e altri doni, chiedendo il suo aiuto per ottenere buoni risultati.
Uno dei templi più famosi dedicati a Wenchang Wang si trova nel Monte Qiqu (七曲山), nella provincia del Sichuan, meta di pellegrinaggi da parte di studenti e studiosi.


Wenchang Wang rappresenta l'importanza della cultura, dell'istruzione e della saggezza nella società cinese. Il suo culto riflette il valore attribuito al successo accademico e alla conoscenza, considerati strumenti per migliorare la propria vita e contribuire al bene comune.


Se siete studenti o state affrontando un esame, Wenchang Wang potrebbe essere il protettore che fa per voi! 🙏📖