Gli odori per me sono come i colori e le immagini.
Cominciano a infiltrarsi nella mia coscienza e dirottano il
pensiero su eventi e ricordi, su sogni passati, su una vita che ora sempre
idilliaca.
Questa mattina il gatto si è intrufolato nel ripostiglio
dove tengo le scorte alimentari e per convincerlo ad uscire mi sono chinato
sino a che il mio naso è venuto a contatto con il sacchetto dell’origano.
È stato come un pugno nel cervello, prima una macchia verde
scura poi i contorni cominciano ad emergere e il ricordo di quella mattina a Piraino mentre a piedi discendevano lungo i tornati che portavano a
Torre delle Ciavole. Francamente non so se il nome fa riferimento ai corvi o al
pesce che si potrebbe pescare in quello specchio di mare.
Ma so che lo spettacolo allora era sublime, sublime come il
viso della francesina che accompagnavo.
E l’origano era la pianta che mi ritrovai sotto il naso
mentre potete benissimo immaginare cosa stessi facendo, ecco perché per me
quell’odore è come una fanfara dei bersaglieri, meglio di qualsiasi stimolate industriale.
Ma torniamo alla Torre delle Ciavole.
Su uno Sperone roccioso sul mare edificata con grossi
blocchi di pietra su tre rialzi era la difesa di quel tratto di costa nel XVI
secolo.
Bastavano quattro soldati a sorvegliare e con l’ausilio
della campana posta accanto alla finestra del lato sud, dare l’allarme se
arrivavano pirati o altri pericoli. E proprio un guardiano scatenò l’amore della principessa Maria
La Bella di nome e di fatto.
Ma come tutti gli amori impossibili la tragedia incombe.
La principessa stava al castello dei Lancia e il giovane
arrivava in barca sino al caricatoio e
come nelle tragedie shakespeariane si arrampicava sino al balcone. Comunicavano
anche di giorno usando gli specchi, ma tutto questo non poteva passare
inosservato e il fratello della ragazza senti questo amore come un affronto al
suo onore e preso di rabbia architetto un agguato nei pressi dello scoglio vicino a Brolo detto appunto “del pianto”
(ploratu). Uccise il guardiano e si liberò del corpo gettandolo con un sacco
nel fondo del mare.
Ancora oggi la Maria la Bella appare ai pescatori del luogo
e augura loro fortuna alla pesca e li allerta in caso di cattivo tempo.
Questa storia raccontai alla bella francesina mettendogli
nell’orecchio sinistro in rametto di origano fiorito.
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