Se ne è parlato molto negli ultimi mesi, a finora in Italia, differenza di altri Paesi, non esistono leggi specifiche. Stiamo parlando del testamento biologico, disposizioni che si lasciano per le terapie e le cure alle quali ci si vuole o meno sottoporre nel caso di malattie cerebrali irreversibili o invalidanti o che costringano a trattamenti permanenti con sistemi artificiali che impediscano una normale vita di relazione. Nel caso in cui il malato non possa esprimere la propria volontà, nel nostro Paese, la decisione sui trattamenti passa ai parenti di primo grado o ai rappresentanti legali.
In Parlamento, sul testamento biologico, esiste un disegno di legge pendente. Invece, negli Usa il testamento biologico esiste dal 1991, in Inghilterra dal 1993. In Canada e Australia ha valore legale, ma solo in alcuni Sati. In Belgio si possono scegliere cure e trattamenti e dal 2002 è prevista l'eutanasia. In Danimarca le dichiarazioni anticipate sono conservate in una banca dati. In Francia una legge del 2005 riconosce il rifiuto all'accanimento terapeutico. Anche in Spagna riconosce al paziente il diritto a esprimere le proprie volontà.
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