Tratto da DOPPIO MINIMO di EL MAGNIFICO
13 Novembre 2008
Adoro mettere i titoli dei film ai miei articoli.
Un genio. Dieci giorni fa, circa, è stato eletto il nuovo presidente degli Stati Uniti. Tutto il mondo era con Barack Obama, il primo nero (come hanno intitolato giornali e telegiornali) e il primo rappresentante di una minoranza (come più volte ripetuto in trasmissioni e servizi) alla Casa Bianca. Sorvoliamo sulle "definizioni razziste" usate (non pensavo che gli afro-americani fossero una razza in via di estinzione protetta dal WWF… e "nero", come è stato inteso, è sinonimo di "negro") e veniamo alle prime dichiarazioni del neo-eletto presidente americano. Ha subito ribadito l’intenzione di adottare un paccheto di norme per risollevare l’economia americana e la creazione di un milione di nuovi posti di lavoro. Cosa dire… siamo a novembre…. pensavo che l’ultimo film di Harry Potter uscisse al cinema e invece me lo ritrovo in televisione. Se il signor Obama crede veramente in quello che ha dichiarato e non si tratta solo di sparate pubblicitarie alla Berlusconi, credo allora che in economia il presidente americano abbia più di una lacuna (o come tutti in America non vede il reale problema). Se pensa di poter risollevare le sorti dell’economia statunitense in così breve periodo… buona fortuna! Ce ne vorrà molta. La curiosità, comunque, è di vederlo all’opera e l’augurio è che io possa essere smentito.
Due compari. O anche i compagni di merende… la Consob e le Banche. Già perché se ancora ci fosse qualcuno che pensa che la Consob faccia gli interesse dei piccoli risparmiatori, beh gli devo dare una brutta notizia. La Consob fa gli interesse delle sole Banche. Prova ne è il vergognoso divieto di vendere allo scoperto su tutti i titoli di Piazza Affari (in Europa non è così). Il risultato è stato catastrofico per i risparmiatori (ma non li doveva tutelare?!?) e ha fatto fare il porco comodo alle Banche. I nostri indici azionari sono crollati ugualmente (e questo la Consob lo sapeva), i piccoli risparmiatori hanno solo acquistato (non potendo fare altro) anche "allettati" da questa norma e le Banche hanno venduto loro i titoli per poi riacquistrli dopo i vari crolli, con un notevole guadagno (praticamente anche se non si può parlare di vendita allo scoperto, il risultato è stato il medesimo). Ma credo che non ci si debba meravigliare, in fondo, in Italia, le cose vanno così.
Un pollo. Per essere più precisi i polli, l’esercito dei piccoli investitori, coloro che non riescono a stare fermi e ad ogni minimo accenno di rialzo degli indici si buttano nel mercato con la speranza che sia la volta buona. Lunedì la Borsa ha aperto con un incremento medio superiore ai due punti percentuali (che matti!), martedì in after-hour c’erano rialzi di oltre il 3% (malati del gioco!), fino ad arrivare a stamani… Ne potrei portare di esempi di ingresso dei cosiddetti "polli" nel mercato. Il risultato è stato sempre lo stesso: una perdita. Di libri ne sono stati scritti molti, i consigli si sprecano ma, come direbbe Dante, "non ti curar di loro, ma guarda e passa". Cosa altro aggiungere. Di associazioni benefiche ce ne sono tante… perché sputtanare i risparmi in Borsa e regalare soldi alle Banche?
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