Oggi sfogliando un quotidiano ho trovato una lettera a MASSIMO FINI (giornalista).
"Caro Fini, sono un lettore Pdl di provenienz An. Anche a me non è piaciuta la battuta di Berlusconi su Obama. Possibile che il nostro presidente del Consiglio non capisca che, nel suo ruolo, rappresenta l'Italia e quindi non può dire tutto ciò che gli passa per la testa?"
RISPOSTA
Uno dei guai di Berlusconi (e quindi anche il nostro) è che, nella sua ipertrofia dell'io, crede di essere un uomo spiritoso. E non lo è. Per usare un linguaggio di quando ero ragazzo ha uno "spirito di patata" come ha dimostrato tante volte. Non c'è niente di peggio di una battuta di cui bisogna spiegare che è una battuta. Vuol dire che è una battuta malriuscita.
Detto questo trovo ancor più ridicolo il can can che se ne è creato. La battuta, per quanto infelice, non aveva, con tutta evidenza, alcuna intenzione offensiva, al contrario, dimosta che Berlusconi non è razzista (è, semmai un razzista sociale, ma questo è un altro discorso), altrimenti non l'avrebbe fatta. Non si scherza su un '"inferiorità" se la si considera tale, così come non si scherza su un handicap. Ho l'impressione che molto più razzisti, intimamente, siano quelli che si sono scandalizzati, denunciando così di avere la coda di paglia. Questa storia mi ha ricordato un episodio di tanti anni fa quando il commentatore sportivo Bruno Pizzul chiamò "simpatico negretto"(allora di negri che giocavano a calcio in Europa ce n'erano pochissimi) un terzino della Nazionale inglese.
Apriti cielo! Il povero Pizzul fu crocefisso dalle sinistre. E' tipico degli italiani concentrarsi sulle sciocchezze,perdendo di vista il resto. Mister Berlusconi dovrebbe essere mazzolato non per le sue battute, più o meno riuscite, ma, per esempio, per la devastante campagna di delegittimazione della Magistratura che porta avanti, come protervia, da tre lustri.
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