SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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giovedì 28 febbraio 2013

A CHI ESITA - An den Schwankenden di Bertolt Brecht




Dici:
per noi va male. Il buio
cresce. Le forze scemano.
Dopo che si è lavorato tanti anni
noi siamo ora in una condizione
più difficile di quando
si era appena cominciato.

E il nemico ci sta innanzi
più potente che mai.
Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso
una apparenza invincibile.
E noi abbiamo commesso degli errori,
non si può più mentire.
Siamo sempre di meno. Le nostre
parole d’ordine sono confuse. Una parte
delle nostre parole
le ha travolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.

Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto? Su chi
contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più nessuno e da nessuno compresi?

O contare sulla buona sorte?

Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.

A chi esita di Bertolt Brecht


mercoledì 17 ottobre 2012

Smettere di fumare

Un valido aiuto per chi proprio non riesce a smettere, arriva dalle Sigarette Elettroniche e vorrei segnalarvi questo nuovo tipo che è estremamente concorrenziale anche come prezzo, oltre che come eleganza e funzionalità.




http://www.driptip.it/

sabato 22 settembre 2012

lunedì 17 settembre 2012

Anno 5773

« Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno » (Genesi 1;3-5)/ E a destra ci fu il sole e a sinistra la luna./ Ma poi tornò il buio, ad indicare che il giorno era finito, e l'istante esatto del tramonto fu nel momento in cui il cielo diventò abbastanza scuro perché si vedessero tre stelle.

venerdì 3 agosto 2012

Il piacere di leggere

Quando, finito di leggere un libro, mi resta quella tristezza causata proprio dalla fine del piacere che mi ha procurato.
Allora quel libro entra nella mia biblioteca dell'anima.
Biblioteca composta da pochi volumi, di cui, a volte, è difficile anche parlarne con gli amici più intimi, non per vergogna o altro, ma perchè quella sensazione vuoi che rimanga in te e non venga profanata.
L'ultimo libro che mi ha dato questa gioia è da rendere universale proprio perchè voglio che altri provino la stessa emozione.
Certo non sono il primo, altri e ben più meritevoli di me hanno già osannato questo testo, ma se una cosa è bella perchè non dirlo?
L'autrice:

Muriel Barbery

 Il libro

 

 

L'eleganza del riccio

da leggere con cura.

 incipit:

«Marx cambia completamente la mia visione del mondo» mi ha dichiarato questa mattina il giovane Pallières che di solito non mi rivolge nemmeno la parola.
Antoine Pallières, prospero erede di un’antica dinastia industriale, è il figlio di uno dei miei otto datori di lavoro.

 

Buon appetito per il vostro es.

mercoledì 25 luglio 2012

A Staccia e l'asina

 A Staccia e l'asina


(Cosmologia siciliana) 







Castello Normanno di Paternò (CT)

In questi giorni riflettevo sulla natura della cosiddetta religiosità umana. Per restringere il campo mi sono concentrato su quella che conosco per esperienza diretta e cioè quella siciliana.
Mi è venuto in mente un momento della mia giovinezza.
Eravamo in estate inizio luglio, mi ero alzato presto per andare nella vigna per raccogliere un po' di frutta, fichi, pesche e speravo anche su un po' di gelsi, quelli neri grossi e succosi che di rendono le mani come Caino, per poi lasciarti un marchio di golosità bruno violaceo.
Ero appena arrivato che dalla trazzera sento cadenzati rumori di zoccoli sulla pietra lavica, dall'angolo ecco sbucare prima la testa con le enormi orecchie e poi, sulla groppa, il mio caro Santipamma.    
- Voscenza benirica!
Lo apostrofo cordialmente.
- Tuttu bonu e binidittu!!!
Mi rispose.
Lo feci entrare dal cancelletto di legno e vedendolo un po' malfermo sulle gambe gli dissi di sedersi e di riposarsi per tutto il tempo che voleva.
Ringraziandomi mi disse:
- Attacca a scecca 'nda staccia.
-Staccia? E chi è a staccia?
- Come non sai chi è a staccia?
- Ma cà non c'è staccionata!
- No, a staccia è l'arburu ca to nonno chiantò 'menzu a stu curtigghiu. a staccia e unni si appennuni i vettuli co' mangiari, u ciascu i vinu e l'arburu chi sacru ca c'è no na campagna, ndi 'na vigna o davanti a na mannara.
navota l'annu si ci mettuno ne rami i vuredda, ficuto, cori e minghia di cunigghia, capretti...
Prima di chiantari l'arburu si metti na petra a fomma di ovu e i sticchioli di armali appena ammazzatu.

Ecco cosa erano quei gangi, oramai arrugginiti che erano legati sui rami più in alto della pianta di gelso.
Ora dopo anni riesco a coniugare questi fatti con l'antichissima e misteriosa Gereatide, la divinità senza sesso generatrice di tutta la vita, forse l'uovo cosmico da cui tutto scaturisce e a cui fu dedicata una città sicana:  
Hybla Gereatis.

Che viene identificata con l'odierna Paternò.

sabato 21 luglio 2012

Due libri sotto l'ombrellone

Due autori, due libri come due granite siciliane la prima ai gelsi con tanta panna, la seconda al caffè, per le brioche sperate sul vostro intelletto.


LUOGHI SOTTO SPIRITO


GERALD DURRELL






Vi  apre ai ricordi con occhi che vi faranno sorridere l'anima , quei particolari dell'essere umano che solo una buona penna sa tratteggiare.










Racconti che legano il cibo a tutto, al sesso, alla morte, al nulla..

giovedì 19 luglio 2012

Le cene di San Giuseppe - Salemi


















Un Santo che esce da tutti gli schemi è San Giuseppe, simbolo paterno e rappresentativo della famiglia, ma anche del lavoro manuale e soprattutto protettore dei poveri.
Chi meglio di lui può rappresentare lo spirito di ospitalità, accoglienza e carità che nel popolo siciliano si è formata nei millenni e che veniva nell'antica Grecia riassunto nel termine Xenia.
In questo spirito la sera del 19 marzo si usava allestire le tavolate di San Giuseppe.
L'usanza medievale era all'origine una cena offerta dalle famiglie dei ricchi a tre poveri, una donna, un uomo e un bambino a simboleggiare la Sacra Famiglia.
Col tempo i banchetti si allargarono a tutta la comunità e si arricchirono di decorazioni scenografiche, magnifiche sono quelle baroccheggianti che si svolgono a Salemi, in cui la tavola diviene una vera e propria Ara votiva lussureggiante e sfarzosamente piena di cibarie, dolci e frutti.
Tra queste pietanza sono da ricordare le tre forme di pani: u' Cucciddatu a forma di stella, a' Parma a rappresentare la palma che la tradizione vuole che nutrì la Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto e u' Vastuni a forma di bastone fiorito.
Da non dimenticare anche i Jadduzzi pani a forma di galletti che ricordano San Pietro.   




http://www.italianodoc.com/eventi/2008/salemi.cene.sangiuseppe.htm

giovedì 31 maggio 2012

Terremoto, 45500 attivo il servizio di sms solidale


Donazioni via

smsdi due euro grazie a un accordo Regione e Protezione civile nazionale

In sintesi

E' attivo un servizio di sms solidale: al numero 45500 si possono donare due euro per dare un aiuto alle popolazioni delle zone colpite dal terremoto. Al momento sono 16 le vittime, 350 i feriti e 8 mila gli sfollati dopo le nuove scosse del 29 maggio. “Faremo tutto quello che dovremo fare per la sicurezza dei cittadini e per dare la certezza che si ricostruisca" - ha detto il presidente della Regione Vasco Errani.  Mario Monti ha ribadito che "L'impegno dello Stato sarà garantito", mentre "grande solidarietà" è stata espressa dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La Regione ha attivato una raccolta fondi tra privati ed Enti pubblici. Le opzioni per i cittadini sono: versamento su conto corrente postale, bonifico bancario o versamento diretto, con causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.