SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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lunedì 27 aprile 2009

ESISTONO SOCIETA' IN CUI LE DONNE POSSONO AVERE PIU' MARITI?


Anche se meno frequente che in passato, la poliandria (il matrimonio di una donna con più uomini) è tuttora praticata fra i Nayar del Kerala, una regione dell'India meridionale,e in alcune aree del Tibet.Fra i Nayar,le donne devono sposare un uomo di casta uguale o superiore alla propria, ma poi possono avere un altro marito di casta inferiore, a pattto che questo paghi una dote. In Tibet è presente un particolare tipo di poliandria, detta adelfica: la donna sposa il figlio maggiore di una famiglia e, in quel momento, si lega anche a tutti i fratelli di lui. I fratelli minori non avranno altre spose. I dubbi di paternità non creano problemi: tutti i figli chiamano "padre" il marito della madre e "padre giovane" i suoi fratelli.
VANTAGGIOSA.
La poliandria può avere la funzione di impedire la frammentazione delle terre possedute dalla famiglia. Trattandosi di zone agricole in cui le terre coltivabili e le risorse alimentari sono scarse, la poliandria è anche utile a limitare la crescita demografica: il numero dei figli è infatti contenuto dal fatto che più uomini creano con una sola donna.

giovedì 23 aprile 2009

ATROCITA'

( di Lorena B.G.)

Oggi ho bloccato alcune persone a me molto care su una polemica. GIUSTA !!!! Ma portarla avanti significava far uscire poi il peggio di tante cose.Ho fatto male ho fatto bene, non lo so.
Mi sono piantata a gambe aperte davanti a chi non avrei mai voluto contraddire. Sono stata male tutto il giorno.Le ragioni giuste ripeto,ognuno aveva diritto di dire la sua opinione.
Solo che non volevo che la polemica si accendesse.Come è difficile tante volte prendere le parti di qualcuno quando vengono messi argomenti così importanti e delicati sul tavolo.
Parliamo tanto di atrocità passate, ma le atrocità sono anche quelle che si commettono ogni giorno nella nostra Italia. Quando con leggi capestro siamo arrivati ad un punto che la gente comincia a non avere più voglia di vivere.Qui a Prato ogni settimana leggiamo di qualcuno che si è suicidato, eppure mai mi sembrava che prima ci fosse un numero così alto.
Le lamentele si accumulano, i debiti, il malcontento, la stanchezza di vivere.
Ultimamente si sente parlare molto di tanti massacri avvenuti durante tutte le guerre che ci sono state nel secolo scorso. Ma non dobbiamo dimenticare le guerre e le atrocità che stanno accompagnando il secolo che è appena iniziato.Quante guerre dimenticate, quanti prigionieri di cui non si hanno più notizie.Quanti rapimenti ancora ogni giorno e crudeltà vengono perpetuate in nome di che cosa?
Sui libri di storia una volta si studiava solo poche nozioni, adesso i ragazzi studiano atrocità a non finire.
Io mi chiedo come è possibile cambiare questo mondo, se basta una parola detta da uno squilibrato per accendere gli animi e dar origine ad una rivolta. Chiedo quindi se le torture, i campi di concentramento nazisti, gli omicidi della mafia, le Foibe, le Fosse ardeatine, Sabra e Shatila, Katyn, i massacri degli armeni da parte dei turchi, croati contro serbi, andiamo molto molto più lontano ...le persecuzioni contro i cristiani, tanto per nominarne alcune e sono solo alcune !, nei secoli quanti massacri ci sono stati contro ogni popolo?
Quante non ne conosciamo o quante sono lontano dalla nostra Europa dall'altra parte del mondo, la memoria di tutti questi orrori serve a ricostruire qualcosa di pacifico o piuttosto non incentivano invece ad inventare stragi peggiori?
Quanti omicidi sono stati commessi anche dai mercenari pagati dalle grandi multinazionali per il disboscamento dell'Amazzonia ai danni degli indigeni che si opponevano? Guerre fratricide nei paesi africani dove centinaia di migliaia di persone vengono decapitate con i maceti da parte delle fazione opposta .

L'uomo si distingue dalla scimmia per il solo piacere di combattere per uccidere? O è una malformazione della catena del DNA che ha portato a questa mostruosità?

23 Aprile - San Giorgio


Il duello, il conflitto tra le forze psichiche la coscienza, portano l'iniziato al ruolo di Cavaliere, il suo giuramento alla dama è un giramento a se stesso, affinché le forze istintuali (il drago) vengano sconfitte ed eliminate.

GLI UOMINI E I LORO DUBBI ...oppure i miei dubbi !


(di Lorena B.G.)

Chi è che non adora i cartoni animati? I personaggi dei fumetti, le loro storie che tanto assomigliano alle nostre, i nostri difetti e qualche pregio riportati su carta e colorati e datagli la forma a noi più familiare quella che risale all'infanzia, quando ognuno di noi staccandosi dalla propria madre comincia un cammino verso la propria identità.
Difficile staccarsi dai personaggi tanto cari, ognuno di noi fa proprio il comportamento dell'" eroe " preferito.
Ultimamente mi è capitato uomini di oltre 40 anni presentarsi con accanto al nick un disegno di un cartone.
All'inizio mi è venuto da ridere soprattutto associando la figura che vedevo all'uomo che conosco.
Il primo LUPO ALBERTO ! C'è voluto un po' per entrare nelle grazie di questo signore. Un antiquario e che antiquario! Grande e grosso come un armadio 4 stagioni a 8 ante. Occhi celesti molto belli, cesto di capelli mossi.
Si definiva Lupo Alberto innamoratissimo di Marta, poi è venuto fuori che la moglie lo ha piantato due anni fa e lui non la ama affatto. Innamorato? Impaurito dall'amore, direi piuttosto.
Lo stesso signore mi si presenta dopo un po' di tempo con il nick di TOPO GIGIO. Il nostro caro amico topolino asessuato. Chi è che conosce il sesso di Topo Gigio? Nessuno è mai riuscito a scoprirlo, viene vestito da maschietto, ma le movenze e la voce non sono proprio rudi e "maci".
Dopo qualche giorno che lo prendevo in giro ha cambiato.
Passiamo ora agli amici. Ecco che durante una discussione dico ad uno.... ma sei Topolino o Paperino? O Pluto? E lui mi risponde ..sono Ciccio di Nonna Papera...
Altro personaggio controverso. Quasi invisibile ai più. Si contano le copie dove ha delle brevissime apparizioni. Naturalmente si capisce che è stato inventato per aiutare la nonna, non poteva essere lasciata da sola in una grande fattoria piena di animali per giunta.
La cosa che mi lascia perplessa è che questo amico è un genio e si è identificato con lo "strullo del villaggio".
L'assonanza, dice lui, è solo perchè questo signore si crede ciccione e qualcuno lo chiama CICCIO.
Gli ho risposto che a me gli uomini "cicci" piacciono.
Veniamo all'ultimo.
Oggi mi si presenta davanti LINUS CON IL POLLICE IN BOCCA E LA COPERTA.
Mi sono sentita spiazzata. Ho visto donne cercare figure strane per rappresentarsi, uomini mettere immagini ancora più incomprensibili, ma Linus!!!
Conoscendo il tipo avrei pensato ad un super eroe, un uomo che salva il mondo, che di giorno è un cittadino qualunque e la notte va a caccia di criminali per pulire la società.
Possibile che non si sente protetto, ma soprattuto insicuro e cerca rifugio in una "coperta"? Il dito pollice poi è la ciliegina, ancora bambino?
Mi verrebbe da pensare che cerca una donna materna che capisca i suoi problemi, che lo coccoli, lo ascolti e si dedichi solo a lui.
Pura illusione o realtà? E se cerca queste cose perchè non le chiede?
Ho detto tante volte ..non sono Pasqualina l'indovina...era una frase che sentivo spesso quando frequentavo l'università a Siena da un amico di Fermo.
Sarà forse che io sono una gran chiaccherona, ma mi sembra che forse spendere qualche parola per spiegare e farsi capire non sia poi una gran fatica. E qualche volta serve a salvare dei rapporti.
Oppure è solo un modo per far credere di essere ancora ingenuo e invece c'è da aspettarsi la stoccata finale?
Alla fine mi sono soffermata meglio per capire,ma il risultato non è confortevole.
Ho pensato a cosa potesse essere un fumetto per un adulto, e che ne dite se penso che sia la sfumatura affettiva di qualcosa che ha alla base problemi analoghi?
Linus rappresenta la timidezza psicologica di affrontare il mondo, cioè la fobia patologica che porta alla fobia sociale. La coperta diventa l'ancora di salvezza necessaria per eclissarsi, come una maglia di lana.
La coperta è l'incapacità di tollerare le frustrazioni.
Non volermene troppo, ma la mia perplessità rimane.
L'idea che mi ero costruita corrispondeva ad un uomo forte, che come me affronta il mare in tempesta.
Dammi il tempo per pensare, le idee sono confuse.

ZUPPA DI CIPOLLE E MAIALE


INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

- 1 kg cipolle
- 300 gr costine di maiale (rosticciana)
- 50 gr carnesecca
- 1 salsiccia
- 1 gambo sedano
- 1 carota
- 1 spicchio d'aglio
- pane casalingo
- olio d'oliva
- sale

In un litro e mezzo d'acqua salata, mettete a bollire la rosticciana, la carota, il sedano e mezza cipolla.
Quando la carne di maiale sarà cotta e si staccherà facilmente dall'osso, toglietela dalla pentola, disossatela e tagliatela a listarelle.
Mentre preparate il brodo tagliate le cipolle a fettine sottili e mettetele a rosolare in una pentola molto capace assieme a 10 cucchiai d'olio, alla carnesecca tritata e alla salsiccia spellata e sbriciolata.
Lasciate soffriggere un po' a recipiente scoperto e un po' alla volta aggiungete delle ramaiolate di brodo.
Dopo circa un'ora di cottura, unite la carne alla rosticciana, fate cuocere per un'altra mezz'ora e servite il tutto su delle fette di pane abbrustolito e agliate poste direttamente nelle scodelle.

IL MORTAIO

Secondo un gruppo di ricercatori tedeschi del maxi telescopio di Bonn, la via Lattea sa di lampone e profumo di rum.
Secondo noi, i ricercatori e il maxi telescopio profumano esclusivamente di rum.

PENSATECI UN ATTIMINO


Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.
Voltaire (François Marie Arouet)

אני יכול

mercoledì 22 aprile 2009

Auguri

A
RITA LEVI MONTALCINI




Una Donna Che merita il rispetto di TUTTI gli italiani

Se volete potete anche collaborare alla sua ONLUS


Con tutto il cuore sono felice di essere un tuo connazionale

martedì 21 aprile 2009

SICILIA 360 °

Luciano Nicoletti (14 ottobre 1905), contadino socialista, impegnato nelle affittanze collettive per ottenere la gestione delle terre da parte dei contadini. Ucciso a Corleone (Pa).

Andrea Orlando (13 gennaio 1906), medico chirurgo nonché consigliere comunale socialista di Corleone, sosteneva anch'egli le affittanze collettive. Ucciso a Corleone (Pa).

Giuseppe (Joe) Petrosino (12 marzo 1909), figlio di emigranti, divenne ben presto tenente della polizia di New York, in particolare dell'Italian Legion, cioè gruppi di agenti italiani, a suo giudizio indispensabili per combattere la mafia americana. Stimato da Roosevelt per il suo impegno costante nel cercare di sconfiggere la mafia, allora chiamata Mano Nera, assicurò alla giustizia boss di alto calibro. Capì che la mafia, a New York, aveva le sue radici in Sicilia, tant’è che intraprese un viaggio in Sicilia per infliggerle il colpo mortale.

Lorenzo Panepinto (16 maggio 1911), maestro elementare nonché consigliere comunale socialista a S. Stefano Quisquina, si batteva per i diritti dei contadini contro lo strapotere dei feudatari collusi. Viene ucciso una sera in pieno centro di S. Stefano Quisquina.

Mariano Barbato (1914), esponente di spicco del Partito socialista del tempo, viene ucciso nel 1914.


Bernardino Verro (3 novembre 1915), sindaco socialista di Corleone si batteva anch'egli per le affittanze collettive.

Giorgio Gennaro (1916), prete non gradito a Cosa Nostra, viene ucciso a Ciaculli (Pa) per aver denunciato il ruolo dei mafiosi nell'amministrazione delle rendite ecclesiastiche.

Giovanni Zangara (29 gennaio 1919), dirigente contadino e assessore della giunta socialista a Corleone, viene ucciso a Corleone (Pa).

Giuseppe Rumore (22 settembre 1919), segretrario della Lega contadini, viene ucciso a Prizzi (Pa).

Alfonso Canzio (19 dicembre 1919), presidente della Lega per il miglioramento agricolo, viene ucciso a Barrafranca (En).

Giuseppe Zaffuto (Casteltermini (AG), 09/04/1896 - Ivi, 26/12/1920), Gaetano Circo (Casteltermini (AG), 05/12/1854 - Palermo, 04/02/1921), Calogero Faldetta (Casteltermini (AG), 19/07/1896 - Palermo, 31/12/1920), Carmelo Minardi (Casteltermini (AG), 05/08/1878 - Palermo, 26/12/1920), Salvatore Varsalona (Casteltermini (AG), 19/02/1861 - Ivi, 27/12/1920): Il 26 dicembre 1920, quattro persone incappucciate, rimaste sconosciute, lanciarono una bomba all'interno della sezione socialista di Casteltermini (sita in via Nazario Sauro), in quel momento piena di militanti. L'esplosione provocò, oltre a numerosi feriti, la morte del prof. Zaffuto, segretario locale, insieme a quattro contadini iscritti al partito. Dall'accertamento compiuto dai carabinieri, incaricati di indagare sul grave attentato, risultò che l'atto criminale venne compiuto dalla mafia della Valle del Platani, «perché le cooperative agricole socialiste avrebbero provocato la fine dei campieri della mafia che indisturbati imperavano su tutte le campagne e su tutti i i proprietari».

Nicola Alongi (1 marzo 1920), dirigente socialista e anima del movimento contadino, viene ucciso a Prizzi (Pa).

Paolo Li Puma e Croce Di Gangi (settembre 1920), contadini nonché consiglieri comunali socialisti di Petralia Soprana, vengono uccisi a Petralia Soprana (Pa).

Paolo Mirmina (3 ottobre 1920), combattivo sindacalista socialista, viene ucciso a Noto (Sr).

Antonino Scuderi (9 ottobre 1920), segretario della cooperativa agricola nonché consigliere comunale socialista di Paceco, viene ucciso a Paceco (Tp).

Giovanni Orcel (14 ottobre 1920), segretario dei metalmeccanici di Palermo nonché promotore (assieme ad Alongi) del collegamento tra movimento operaio e movimento contadino nel palermitano. Era il candidato socialista alla provincia di Palermo quando viene ucciso a Palermo.

Giuseppe Monticciolo (27 ottobre 1920), presidente socialista della Lega per il miglioramento agricolo, viene ucciso a Trapani.

Stefano Caronia (1920), arciprete di Gibellina.

Vito Stassi (1921), dirigente del movimento dei contadini, viene ucciso a Piana degli Albanesi (Pa).
Giuseppe Cassarà e Vito Cassarà (1921).

Giuseppe Compagna (29 gennaio 1921), contadino nonché consigliere comunale socialista di Vittoria.

Domenico Spatola, Mario Spatola, Pietro Spatola e Paolo Spatola (febbraio 1922), parenti di Giacomo Spatola (presidente della locale società agricola cooperativa). Tutti uccisi a Paceco.

Sebastiano Bonfiglio (11 giugno 1922), sindaco di Erice nonché membro della direzione del Partito Socialista, viene ucciso a Erice (Tp).

Antonio Mancino (2 settembre 1943), carabiniere

Santi Milisenna (27 maggio 1944), segretario della federazione comunista di Enna

Andrea Raia (6 agosto 1944), organizzatore comunista

Calogero Comajanni (28 marzo 1945), guardia giurata, viene ucciso una mattina a Corleone (Pa). La sua colpa era stata quella di arrestare un boss in erba del calibro di Luciano Liggio.

Filippo Scimone (1945), maresciallo dei carabinieri, viene ucciso nel 1945 a San Cipirello (Pa).
Calcedonio Catalano (1945).

Nunzio Passafiume (7 giugno 1945), sindacalista

Agostino D'Alessandro (11 settembre 1945), segretario della Camera del Lavoro di Ficarazzi

Calogero Cicero, carabiniere semplice, viene ucciso in un conflitto a fuoco con dei banditi il 18 settembre 1945 a Palma di Montechiaro (Ag).

Fedele De Francisca, carabiniere semplice, viene ucciso anch'egli in un conflitto a fuoco con dei banditi il 18 settembre 1945 a Palma di Montechiaro (Ag).

Rosario Pagano, viene ucciso nel 1945

Giuseppe Scalia (25 novembre 1945), segretario della Camera del Lavoro

Giuseppe Puntarello (4 dicembre 1945), segretario della sezione di Ventimiglia (PA) del Partito Comunista

Gaetano Guarino (16 maggio 1946), sindaco socialista di Favara (AG)

Marina Spinelli, viene uccisa per sbaglio il 16 maggio 1946 a Favara

Pino Camilleri (28 giugno 1946), sindaco socialista di Naro (AG)

Nicolò Azoti, segretario della Camera del lavoro di Baucina (PA) colpito dalla mafia il 21 dicembre 1946 e morto il 23 dicembre 1946

Accursio Miraglia (4 gennaio 1947), sindacalista, segretario della Camera confederale circondariale di Sciacca

Epifanio Li Puma (2 marzo 1948), sindacalista ed esponente del Partito Socialista Italiano, capolega della Federterra

Placido Rizzotto (10 marzo 1948), ex-partigiano, dirigente del Partito Socialista Italiano e segretario della Camera del Lavoro di Corleone

Calogero Cangelosi (2 aprile 1948), esponente del Partito Socialista Italiano e sindacalista, segretario della Camera del Lavoro di Camporeale

Strage di Portella della Ginestra: 11 morti e 56 feriti (1 maggio 1947), contadini celebranti la festa del lavoro.


Salvatore Carnevale (16 maggio 1955), sindacalista e militante del Partito Socialista Italiano di Sciara, in provincia di Palermo.

Giuseppe Spagnolo (13 agosto 1955), sindacalista e dirigente politico

Pasquale Almerico (25 marzo 1957), maestro elementare, sindaco di Camporeale e segretario della sezione locale della Democrazia Cristiana

Cataldo Tandoy (30 marzo 1960), ex capo della squadra mobile di Agrigento

Cosimo Cristina (5 maggio 1960), giornalista

Paolo Bongiorno (20 luglio 1960), sindacalista.

Strage di Ciaculli (30 giugno 1963): il tenente dei carabinieri Mario Malausa, i marescialli Silvio Corrao e Calogero Vaccaro, gli appuntati Eugenio Altomare e Mario Farbelli, il maresciallo dell'esercito Pasquale Nuccio, il soldato Giorgio Ciacci.

Carmelo Battaglia (24 marzo 1966), sindacalista e dirigente politico del Partito Socialista Italiano di Tusa, in provincia di Messina.

Mauro De Mauro (16 settembre 1970), giornalista

Pietro Scaglione (5 maggio 1971), Procuratore capo di Palermo
Antonino Lo Russo (5 maggio 1971), autista di Pietro Scaglione

Giovanni Spampinato (27 ottobre 1972), giornalista de "L'Ora" e de "L'Unità

Gaetano Cappiello (2 luglio 1975), agente di pubblica sicurezza

Giuseppe Russo (20 agosto 1977), tenente colonnello dei carabinieri

Peppino Impastato (9 maggio 1978), giovane attivista politico e speaker radiofonico

Calogero Di Bona (28 agosto 1979), Maresciallo Ordinario in servizio presso la casa Circondariale Ucciardone di Palermo

Filadelfio Aparo (11 gennaio 1979), vice Brigadiere della Squadra Mobile di Palermo

Mario Francese (26 gennaio 1979), giornalista

Carmine Pecorelli (20 marzo 1979), giornalista

Boris Giuliano (21 luglio 1979), capo della squadra mobile di Palermo

Cesare Terranova (25 settembre 1979), magistrato

Lenin Mancuso (25 settembre 1979), maresciallo morto insieme a Cesare Terranova

Piersanti Mattarella (6 gennaio 1980), presidente della Regione Siciliana

Emanuele Basile (4 maggio 1980), capitano dei Carabinieri

Giovanni Losardo militante comunista, già Sindaco di Cetraro e Segretario capo presso la Procura della repubblica del Tribunale di Paola. Assassinato il 21 giugno 1980.

Gaetano Costa (6 agosto 1980), procuratore capo di Palermo

Vito Jevolella (10 ottobre 1981), maresciallo dei Carabinieri di Palermo

Sebastiano Bosio (6 novembre 1981), medico, docente universitario

Pio La Torre (30 aprile 1982), segretario del PC siciliano
Rosario Di Salvo (30 aprile 1982), autista e uomo di fiducia di Pio La Torre

Gennaro Musella (3 maggio 1982), imprenditore

Strage della circonvallazione (16 giugno 1982): Salvatore Raiti, Silvano Franzolin, Luigi Di Barca e Giuseppe Di Lavore, carabinieri, e Alfio Ferlito, boss di Catania

Paolo Giaccone (11 agosto 1982), medico legale

Strage di via Carini (3 settembre 1982): Carlo Alberto Dalla Chiesa, Generale dei Carabinieri prefetto del capoluogo siciliano; Emanuela Setti Carraro, moglie di Carlo Alberto Dalla Chiesa, Domenico Russo, agente di polizia.

Calogero Zucchetto (14 novembre 1982), agente di polizia della squadra mobile di Palermo

Giangiacomo Ciaccio Montalto (26 gennaio 1983), magistrato di punta di Trapani

Mario D'Aleo (13 giugno 1983), capitano carabinieri

Pietro Morici (13 giugno 1983), carabiniere

Giuseppe Bommarito (13 giugno 1983), carabiniere

Bruno Caccia (26 giugno 1983), giudice

Strage di via Pipitone (29 luglio 1983): Rocco Chinnici, capo dell'ufficio istruzione del Tribunale di Palermo,

Mario Trapassi, maresciallo dei carabinieri; Salvatore Bartolotta, carabiniere; Stefano Li Sacchi, portinaio di casa Chinnici.

Salvatore Zangara (8 ottobre 1983), analista

Giuseppe Fava, (5 gennaio 1984), giornalista

Roberto Parisi (23 febbraio 1985), Imprenditore e presidente del Palermo calcio, assieme al suo autista Giuseppe Mangano

Piero Patti (28 febbraio 1985), Imprenditore. Rimane ferita anche la figlia Gaia di nove anni.

Giuseppe Spada (14 giugno 1985), Imprenditore

Strage di Pizzolungo (2 aprile 1985): Barbara Asta, signora morta nell'attentato contro il sostituto procuratore Carlo Palermo, salvatosi miracolosamente; 2 figli gemelli di Barbara Asta.

Giuseppe Montana (28 luglio 1985), funzionario della squadra mobile, dirigente della sezione contro i latitanti mafiosi

Ninni Cassarà (6 agosto 1985), dirigente squadra mobile di Palermo e il suo collega Roberto Antiochia, agente di polizia.

Graziella Campagna (12 dicembre 1985), diciassettenne che aveva riconosciuto due latitanti

Claudio Domino (7 ottobre 1986), bambino di 11 anni che forse aveva assistito ad un sequestro di persona

Natale Mondo, (14 gennaio 1988), agente di polizia

Alberto Giacomelli (14 settembre 1988), ex magistrato in pensione

Antonino Saetta (25 settembre 1988), giudice con il figlio Stefano Saetta.

Mauro Rostagno (26 settembre 1988), leader della comunità Saman per il recupero dei tossicodipendenti, dai microfoni di una televisione locale faceva i nomi di capi mafia e di politici corrotti.

Antonino Agostino (5 agosto 1989), agente di polizia, e la moglie Ida Castelluccio, incinta di cinque mesi.

Giovanni Trecroci (7 febbraio 1990), vice-sindaco di Villa San Giovanni

Emanuele Piazza (16 marzo 1990), agente di polizia

Gioitta Nicola (21 marzo 1990), gioielliere

Giovanni Bonsignore, (9 maggio 1990), funzionario della Regione Siciliana

Rosario Livatino (21 settembre 1990), giudice

Nicolò Di Marco (21 febbraio 1991),geometra comune di Misterbianco (CT)

Sergio Compagnini (5 marzo 1991), imprenditore

Antonino Scopelliti (9 agosto 1991), giudice

Libero Grassi (29 agosto 1991), imprenditore attivo nella lotta contro le tangenti alle cosche e il racket

Tobia Andreozzi (30/08/1990), ragioniere

Paolo Arena (27 settembre 1991), segretario DC di Misterbianco (CT)

Serafino Ogliastro (12 ottobre 1991), ex agente polizia di stato. Ucciso a Palermo da Salvatore Grigoli con il metodo della lupara bianca, poiché era stato nella Polizia di Stato i mafiosi di Brancaccio sospettavano fosse a conoscenza degli autori dell'omicidio di un mafioso, Filippo Quartararo. Al processo, Grigoli si autoaccusava dell'omicidio indicando altri 7 complici.

Giuliano Guazzelli (14 aprile 1992), maresciallo carabinieri

Paolo Borsellino (21 aprile 1992), imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino

Strage di Capaci (23 maggio 1992): Giovanni Falcone, magistrato; Francesca Morvillo, magistrato, moglie di Giovanni Falcone; Antonio Montinaro, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Rocco Di Cillo, agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone; Vito Schifani , agente di polizia facente parte della scorta di Giovanni Falcone.

Strage di via d'Amelio (19 luglio 1992): Paolo Borsellino, magistrato; Emanuela Loi, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Walter Cusina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Vincenzo Li Muli, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Claudio Traina, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino; Agostino Catalano, agente di polizia facente parte della scorta di Paolo Borsellino.

Giovanni Lizzio (27 luglio 1992), ispettore della Squadra Mobile

Gaetano Giordano (10 dicembre 1992), commerciante

Giuseppe Borsellino (17 dicembre 1992), imprenditore, padre di Paolo Borsellino anch'egli imprenditore ed omonimo del giudice

Beppe Alfano (8 gennaio 1993), giornalista

Strage di via dei Georgofili (27 maggio 1993): Caterina Nencioni, bambina di 50 giorni; Nadia Nencioni, bambina di 9 anni; Angela Fiume, custode dell'Accademia dei Georgofili, 36 anni; Fabrizio Nencioni, 39 anni; Dario Capolicchio, studente di architettura, 22 anni.

Pino Puglisi (15 settembre 1993), sacerdote impegnato nel recupero dei giovani reclutati da Cosa Nostra
Giuseppe Montalto (23 dicembre 1995), agente di Custodia del Carcere dell’Ucciardone

Antonio Barbera (7 settembre 1996), Tonino, giovane di Biancavilla, sfortunato figlio del popolo, massacrato a diciotto anni con una decina di colpi di pistola in testa, in un agguato in "contrada sgarro" (Catania). Gli omicidi non hanno ricevuto alcuna condanna dal processo, celebrato massimamente nell'aula bunker del carcere "Bicocca" di Catania; essi circolano spesso liberi per strada. Il processo è stato celebrato anche in Appello e Cassazione, senza che la famiglia del ragazzo venisse informata

Antonino Polifroni (30 settembre 1996), imprenditore di Varapodio (RC), assassinato perché non aveva ceduto ai ricatti e alle estorsioni mafiose

Domenico Geraci (8 ottobre 1998), sindacalista

Filippo Basile (5 luglio 1999), funzionario della Regione Siciliana

Vincenzo Vaccaro Notte [1] 3 dicembre 1999 imprenditore di Sant'Angelo Muxaro (AG), assassinato perché non accettava condizionamenti mafiosi.