SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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venerdì 30 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (6)


6 - Hanno aperto un nuovo negozio di biancheria intima. Adoro i reggiseni e gli slip coordinati, tutti di pizzo. In vetrina ce n'è uno che mi fa impazzire. Passo e ripasso davanti per due giorni chiedendomi se lo devo comprare, se è il caso di spendere tutti quei soldi.

Cellulare.... sì pronto... come la prossima settimana... certo... quando?....

Entro non ho più dubbi, è MIO!

...la misura signora... la 5°... la commessa mi guarda... non preoccuparti gioia lo riempio bene e faccio la mia figura...

Con il pacchettino in mano cammino felice. A casa lo guardo me lo provo, che meraviglia e come sto bene con quel pizzo nero sulla pelle chiara, una favola! mi sembra di essere vestita d'oro: il suo abbraccio mi avvolge sono estasiata: ogni volta... ogni volta che mi compro qualcosa di intimo e come se avessi fumato mezza piantagione!

I giorni passano non sto più nella pelle. Penso a quando con lentezza esasperante mi spoglierò davanti a lui, oppure è meglio che mi metto quel golfino che si lega dietro e me lo faccio togliere.
Una volta mi ha detto che adora le scollature. Bene è il momento giusto.

La mattina doccia profumo slip e reggiseno nuovi mi pettino i capelli..... li lascio sciolti sulle spalle.
Passo davanti allo specchio... che bella che sei!...

Ci incontriamo, non riesco più a trattenermi il cuore mi batte forte. Non vedo l'ora che mi spogli.

Non vedo l'ora che mi veda con la biancheria nuova di pizzo. Non vedo l'ora che...

... ma che ti sei messa? che schifo?... senti è ora che te lo dica quando ti vedo con quella roba addosso mi ci vuole tutta la buona volontà per eccitarmi... non sopporto i completini di pizzo e sembra che tu lo faccia apposta...

Lo guardo non capisco, avrei giurato che non esiste un uomo che non va pazzo per questo genere di biancheria.

... A me non piacciono le donne con quei cosi addosso... la prossima volta vieni vestita con un reggiseno stile nonna... le mutande alte di cotone bianco.... la panciera quella con i reggicalze e le calze quelle belle spesse elastiche che usano le nonne.... se mi vuoi vedere eccitato vieni così altrimenti chiuso!....

Prima che il mio orecchio che trasmetteva avesse dato il via al collegamento e fosse iniziata la reazione elettrochimica fra le sinapsi per capire quello che mi era stato detto credo che sia passato quel famoso milione di anni in cui il cervello è rimasto inattivo prima di comprendere e collegare!

Ma in Emilia Romagna come vestono le donne? Manco morta mi metto quella robaccia. Intanto non sei l'unico uomo sulla terra, figuriamoci se io rinuncio alla mia biancheria di pizzo nera o bianca o color carne o di qualsiasi colore la voglio comprare. E poi alla fine non devo piacere a te, brutto contadino zotico complessato..... vai a letto con tua nonna se ti ecciti con le vecchie!

Me ne cerco uno di trent'anni che almeno sa apprezzare una donna e non ha problemi a letto su un tavolino su una sedia su un chiodo in qualsiasi posto abbiamo voglia!

mercoledì 28 aprile 2010

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO, SIAMO IN ITALIA!


Mi sveglio alle tre di notte con un dolore lancinante all'occhio destro. Mi stanno mettendo mille spilli dentro, un trave sta girando su tutta la superficie.

Vado in bagno faccio più di un lavaggio, ma il dolore non passa.

Alle dieci della mattina penso che sia ora di smettere di fare l'eroina pronta per il rogo e di andare al Pronto Soccorso.

L'ospedale più vicino è a 20 km. In montagna è così o sei sano come un pesce o riesce a morire e resuscitare mille volte per la strada.

Occhi chiusi e ancora mille spade che si divertono a girare.

L'occhio destro: il mio occhio primario. Il sinistro comincia a sforzarsi non capisce cosa sta succedendo, cammino come un'ubriaca. Penso che per dare meno la sensazione di una che sta per cadere devo trovare una escamotage. Ho deciso: seguo il marciapiede, poi la ringhiera poi il muro
e poi?É finito tutto...IL PRONTO SOCCORSO È STATO SPOSTATO NELLA SEDE NUOVA....!

Ma acc.. proprio adesso!

Riesco a trovare LA SEDE NUOVA! Entro non c'è nessuno che bello! Cammino passo due o tre porte mi trovo in una corsia un infermiere mi viene incontro

... scusi ma lei come ha fatto ad entrare? Il mio orecchio funziona il mio cervello anche ma che cazz di domanda mi sta facendo ...dalla porta!.. Ma come ha fatto ad entrare chi l'ha fatta entrare? ...O sono scema io o questo sta dando i numeri ...ma non è il Pronto Soccorso? Sono entrata dalla porta... lei non è stata accettata se continui ancora sono io che ti accetto alla fine e ti faccio in tanti pezzettini, non capisco più niente dal dolore all'occhio e questo che fa l'imbecille ...venga che la devo accettare e ridagli ora prendo un martello, riesco a trovare la tessera sanitaria mi fa entrare in una stanza con un medico giovane seduto davanti ad un computer e un'infermiera piccolina ma carina.

Il medico mi guarda ...mi sdraio? No signora finché non è stata accettata ma che cazz stanno facendo in questo ospedale? Da quando in Italia dobbiamo essere accettati per essere visitati e curati? Dopo qualche interminabile minuto che guarda fisso il monitor del pc adesso è stata accettata cerco di spiegare cosa mi è successo il dottore continua a guardarmi senza però avvicinarsi, l'infermiera prende una siringa ormai sono pronta anche ad una lobotomia, non capisco cosa mi chiedono vorrei solo che il dolore smettesse prende una soluzione fisiologica o almeno lo penso e mi lava l'occhio (senza ago, meno male) l'aiuto allargandomi la palpebra che non ne vuole sapere di aprirsi.

Mi infradicia il maglione ma credo sia normale non mi viene chiesto neanche scusa.

Il dottore continua a fissarmi sono la prima persona che vede al Pronto Soccorso sono la sua prima paziente non capisce dove si trova ed io cosa sto facendo lì? Non ha mai visto una che butterebbe giù a testate il Colosseo e invece di urlare dal dolore sta zitta la mia faccia è così sofferente che si chiede che cosa ho? È un extraterrestre venuto sulla Terra... NANO NANO qua la mano Nano Nano vacci piano ve la ricordate la canzoncina per bambini scemi?

Alla fine mi dice che ho la palpebra infiammata sempre da lontano almeno due metri che magnifici dottori abbiamo in Italia una diagnosi da lontano senza visita senza avvicinarsi così l'idea nasce nel cervello spontaneamente una compressa di antibiotico ogni 12 ore ...ogni 12 ore? Ma questo mi vuole morta! É allergica a qualche farmaco? Certo a tutti, in primis acido acetil salicilico e allora? Allora faccio prima a dirle che cosa prendo gli nomino gli unici due farmaci che assumo e perché prende il velamox? ...Ma testa di... se ti sto dicendo che sono allergica... trovo una farmacia aperta? Ma se già ce l'ha perché glielo devo prescrivere? o è scemo o è un medico o è un medico scemo? Ma se ho solo due compresse e le finisco mi dice come faccio a prenderle senza ricetta? Io non gliela faccio, lei ha già il farmaco non discuto o lo strozzo e gli tolgo dal viso quell'aria da ebete che mi sta guardando da dieci minuti o me ne vado.

L'infermiera poverina non capisco se è la prima volta che fa l'infermiera se è la prima volta che lava un occhio se è la prima volta che è con quel dottore qualsiasi prima volta sia mi sembra terrorizzata ed io continuo a tenere aperto l'occhio che mi viene lavato almeno 4 volte.

Ma se la palpebra è infiammata perché continua a lavarmelo?

Mi bendano allora sì che non ci vedo più! Il fastidio del cerotto il dolore l'accettiamo o non l'accettiamo la testa non smette di girare.

Quando sto meglio comincerò a giocare ai pirati.

Finalmente esco fuori dov'è un distributore dell'acqua a cosa le serve l'acqua? Acqua vino aceto acqua di mare sporca e inquinata anche la spugna di Gesù Cristo intinta in una pozza di fango vorrei solo qualcosa per ingoiare il mio antibiotico ma in questo paese ci sono o ci fanno?

Trovo un distributore (per il caffè) prima che mia figlia capisse quanti soldi ci volevano quale era il tasto del caffè avrei bevuto anche la pipì mamma è tutto cancellato non c'è scritto niente!

Mettiamo un euro preme un tasto a caso meno male viene giù una brodaglia che solo chi è stato ad Auschwitz avrebbe bevuto con gusto dicendo che era caffè...

Intanto insistentemente si affaccia un pensiero, ma se non riesco più a scrivere al computer sul blog le mie storie troverò qualche lettore buono misericordioso ben disposto da spedirmi all'indirizzo che trova in alto un suo racconto una poesia una storia carina che gli è successo o che conosce del suo paese pur che il blog continui a funzionare a rimanere vivo finché io non ritorno?

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (5)


5 - Rimango ancora in Arno, sono testarda!

... Io sono un fissato della punteggiatura... e per paura di sbagliare e non indisporlo sono stata attenta alle virgole quando scrivevo.

Penso che una donna qualche volta dovrebbe dar retta un po' di più al suo istinto o almeno chiedersi dove può portare un'affermazione del genere.

Sms precisi email perfette. Allora mi sono messa d'impegno niente più sbagli, ho riletto sempre tutto prima di mandare via qualcosa. Non potevo fare brutta figura. No, non potevo. Era un tipo troppo interessante.

Ci incontriamo in un bar: solito caffè della mattina. La foto su internet è una cosa, dal vivo un'altra.

Devo riconoscere che è più bello di persona il viso ha delle sfumature più sensuali.

Ci mettiamo a sedere ad un tavolo. Si aggiusta la sedia allinea il cucchiaino con la tazzina. Taglia con una precisione millimetrica la bustina dello zucchero.

Sono affascinata.

Gira tre volte il caffè, poi si ferma e guarda, e poi gira ancora tre volte e riguarda il caffè. Mi affaccio timidamente anch'io all'orlo della tazzina per vedere. Fusse che fusse mai, ci fusse l'isola di Thule! L'isola che non c'è! Vuoi scommettere che lui l'ha trovata e non me lo vuole dire?

Oppure... ha trovato la maniera per rallentare il Maelström? Povero Amleto!

Oppure... ha fatto un patto con Nettuno e cerca di portare a galla.... tutti i pesci di pelle di pollo fatti da Apelle figlio di Apollo?

Non vedo niente, mi accuso di non saper vedere!

Che uomo meraviglioso! ha una visione della realtà tutta sua! Devo cercare di carpire il segreto!

Mi affascina soprattutto quella linearità delle cose. Niente deve essere fuori posto. Mentre lo guardo trasognata lo vedo in un mondo fatto di righe parallele... perfettamente parallele (io non ci riuscirei!), ma soprattutto lo vedo in camera da letto.

...Ferma non ti muovere devo controllare.....: guarda, abbassandosi, la coperta contro luce, toglie il lenzuolo e meraviglia!, che uomo previdente, tira fuori dalla borsa un ferro da stiro e si mette a togliere una piccola piegolina appena visibile in fondo al letto, proprio nella parte dove non guarda nessuno! Soddisfatto comincia a spogliarsi ogni capo piegato con cura sulla sedia le scarpe sotto perfettamente allineate, torna indietro e toglie una invisibile pagliuzza di polvere dalla camicia bianca! Prende dalla solita borsa (ma è sua o anche questo l'ha rubata a Mary Poppins!) un righello e misura che i vestiti siano in perfetta linearità sulla sedia.

Con ancora negli occhi il sogno di noi due in camera a controllare che non ci sia increspature nell'aria... lo guardo per la prima volta: è troppo.... non sono la donna per lui! mi piace il caos.

... scusa ma sai ho un seminario di storia-politica-cultura-sociologia-teologia-letteratura... sì sì tutti insieme.... un professore che arriva dall'università di Stoccolma o Stoccarda... un luminare... di cosa parla?... ma credo su quello che mangiavano le tre streghe di Benevento quando si riunivano per i loro Sabba.... scusa...

Almeno nella mia imperfezione ma soprattutto nella mie linee curve e caotiche, nella mia vita che non è mai stata dritta e perfetta, almeno dicevo, nella mia vita incurvata e spiegazzata mi sento libera di fare quello che voglio anche lasciare la tazzina fuori del piattino, farmi cadere mille volte gli occhiali mentre pago, avere un capello sulla spalla, i capelli sciolti al vento scomposti sugli occhi e..... chissà cos'altro ancora possa capitarmi. E se poi la mattina che ho fretta prendo la maglietta dai panni da stirare e me la metto così con una piegolina sul braccio ho comunque la mia giornata felice senza paranoie.

lunedì 26 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (4)


4 - Ogni incontro si è sempre presentato vestito con cura. Giacca cravatta scarpe intonate all'abito. Mai un capello fuori posto barba fatta capelli sempre corti.

Il caffè l'ha sempre pagato lui, mai discussioni mai la voce più alta del solito tono.

Accidenti! Un gentiluomo perfetto.

Mi sentivo al settimo cielo dopo tanti zotici e indisponenti finalmente uno che sa cosa vuol dire avere una donna davanti.

Mai un accenno ad un'amante o alla moglie. C'ero io e basta.

Decido che posso anche concedermi quest'avventura. Meglio di così!

Una passeggiata! tutto meraviglioso! se fuori della camera è questo figuriamoci che artista sarà a letto!

Faccio i miei castelli i miei sogni pregusto qualcosa coi fiocchi!

Decidiamo il giorno il luogo.

Bellissimo un albergo incastonato nel verde della natura. Mi bacia prima di entrare.

Apre la porta mi ferma... voglio controllare che tutto vada bene...

Ma perché non l'ho conosciuto prima?

Tutto meraviglioso tutto perfetto ... è questo quello che sento, è questo che continuo a ripetermi: la testa non pensa ad altro.

Vado in bagno torno lo trovo già nel letto... vieni c'è una sorpresa per te....

Come una falena attirata dalla luce mi avvicino.... tolgo il lenzuolo, sono anche donna e quindi curiosa.

Mi fermo, mi cadono le braccia inorridisco. Ma dov'è finita tutta la perfezione che mi aveva cullato nei giorni precedenti, la bellezza dell'incontro, la sorpresa di qualcosa di paradisiaco?

In fondo ad un corpo quasi perfetto... in fondo ad un paio di gambe che non vedo nemmeno come sono fatte.... in fondo al letto... VEDO UN PAIO DI CALZINI !

... Scusa mi sono ricordata che ho una riunione a scuola... scusa (mi vesto in fretta)... scusa ma devo andare davvero... mi dispiace ti richiamerò senz'altro al più presto!... (manco morta, sicuramente!)

Ma la mamma non ti ha detto che..... quando si va a letto ci si toglie i calzini puzzolenti che hai usato tutto il giorno?

Ma la mamma non ti ha detto che..... quando si va a letto con una donna che non è tua moglie ci si tolgono i calzini..... altrimenti posso pensare che hai i piedi sporchi e puzzolenti e le unghie nere!

Ma la mamma non ti ha detto che.....quando ti vesti con tanta perfezione i CALZINI sono solo da villani!

Ma anche a Firenze c'è aria di stramberia?

domenica 25 aprile 2010

Fenestrelle... W l'unità d'Italia




....(dal 1860 al 1870) in cui la fortezza divenne un campo di concentramento in cui furono deportati circa 24.000 meridionali che si opposero all'unità operata con dalle truppe piemontesi. Gli internati erano soprattutto poveri contadini, soldati borbonici e papalini. Recenti ricerche sottolineano le pessime condizioni in cui nel 1861 questi militari furono «ospitati» a Fenestrelle: "laceri e poco nutriti era usuale vederli appoggiati a ridosso dei muraglioni, nel tentativo disperato di catturare i timidi raggi solari invernali, ricordando forse con nostalgia il caldo di altri climi mediterranei." È noto un tentativo di ribellione ideato dai reclusi, piano sventato quasi per caso dalle autorità piemontesi. Si tratta della rivolta del 22 agosto del 1861 per impadronirsi della fortezza, ma fu scoperta in tempo ed il tentativo ebbe come solo risultato l'inasprimento delle pene (i più costretti con palle al piede da 16 chili, ceppi e catene). Rari sono i casi di liberazione per proscioglimento della condanna. La liberazione avveniva perlopiù solo con la morte ed i corpi venivano disciolti nella calce viva collocata in una grande vasca situata nel retro della chiesa (che sorgeva all'ingresso del Forte). Una morte senza onore, senza tombe, senza lapidi e senza ricordo, affinché non restassero tracce dei misfatti compiuti. Ancora oggi, entrando a Fenestrelle, su un muro è ancora visibile l'iscrizione: "Ognuno vale non in quanto è ma in quanto produce" (ricorda molto la scritta dei lager nazisti). Da alcuni anni sono iniziate opere di restauro e al suo interno vengono realizzate visite guidate e organizzate rappresentazioni teatrali e culturali all'interno delle mura.

By wikipedia

venerdì 23 aprile 2010

SONO SOLO UN'ERBORISTA


Ieri sera sono andata alla presentazione di una nuova rivista d'arte.

Interessante l'intervento del direttore responsabile.

Ascoltavo le sue parole e sentivo la passione di tutto quel lavoro.

Il tempo impiegato le discussioni, il ricercare il modo giusto per impattare con il pubblico.

Ogni discorso ogni critica che aveva ricevuto le soddisfazioni dall'uscita della rivista le gelosie e le invidie di altri che non erano riusciti a creare qualcosa di particolare.

Nella sua esposizione..... PURTROPPO per lui.... ha detto qualcosa che mi ha scatenato!

... Ma questa si può definire arte?....
... Mi scusi, le faccio una domanda se sa rispondermi..... DOVE FINISCE L'ARTE!?.....e questo significa anche ... DOVE INIZIA L'ARTE!?.....


La risposta è stata rimandata alla fine dell'esposizione.

Mi hanno passato il microfono. Ho detto che era meglio di no altrimenti anche se erano le 22,30 circa alle due di notte sarebbero stati ancora lì.

Hanno insistito.

Ho cominciato allora con la matematica passando all'astronomia ai Sumeri alla crocefissione di Cristo fino ad arrivare ai missili sulla luna e ai computer per poi tornare ancora su Newton Galileo Leonardo e Norberto Bobbio la letteratura e la filosofia il grande inganno della Chiesa i rotoli del Mar Morto i Dogon gli Aztechi e le piramidi Pier della Francesca per finire poi al barattolo con la merda d'artista. L'Ulisse di Joyce e Gente di Dublino. Come l'occhio vede tutto grigio ma è la nostra necessità di dover distinguere i vari oggetti che ci porta a dare i colori. Ho detto che l'arte è come un'ellisse che non finisce mai, come una spirale che si alza e finito un ciclo ne inizia un altro a livello superiore. Che il cervello rimasto inattivo un milione di anni all'improvviso, 40.000 anni fa, ha cominciato a funzionare e nelle ultime centinaia di anni ha fatto dei balzi impensabili in ogni campo.

Dopo più di mezz'ora che stavo parlando mi sono accorta che tutti mi guardavano a bocca aperta, ho consigliato loro di usare gli occhi della mente per guardare ogni opera non quelli dell'attualità che può ingannare ma quelli del futuro, non giudicare secondo la propria cultura e condizione sociale o simpatia e antipatia, ma proiettare tutto fra cento duecento anni.

Non mettersi nei panni di Lutero dei padri dell'Inquisizione di chi bruciava le donne come streghe, non giudicare se quella è un'opera o no. Tutto è un'opera d'arte il creato la natura il microfono la poltrona anche la vecchia con le rughe. Niente deve essere visto con il cervello della contemporaneità.

In un mondo dove non si cerca più la figura nelle sue forme dove l'aspetto fisico ha lasciato il posto all'introspezione, dove gli artisti stufi delle arti figurative cercano di dire qualcosa agli uomini di oggi e non di domani....tutto quanto va guardato con il nostro Io interiore. La superficialità che fa parte integrante di questo mondo deve lasciare spazio anche alla nostra analisi.

Sinceramente non ricordo tutto quello che ho detto so solo che una sessantina di persone fra cui le solite 50 vecchie che erano state a New York a Los Angeles a Londra che avevano visto il famoso "fagiolo" ecc sono state zitte. Alla fine anche la capo redattrice della rivista ha cercato di farfugliare qualcosa, ma le ho detto semplicemente che era tardi che passassero il microfono a qualcun altro.

Mi sono alzata e ho salutato il direttore e nel sorridermi mi ha detto

...mi scusi ma lei...
...Io? io sono una semplice erborista...

e me ne sono andata.

Ciao alla prossima.

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (3)


3 -San Valentino.

Dopo qualche ora che siamo insieme in camera, mi alzo prendo dalla borsa un pacchettino. Glielo do... tanti auguri...

Sembra quasi che tutto quanto sia stato programmato. Per la festa degli innamorati... insieme.

Il giorno prima in una cartoleria avevo visto un bigliettino con un coniglietto rosa e un grandissimo cuore rosso con i brillantini e attaccate alla carta due chiavine.

E' pacchiano, ma mi sentivo tanto romantica! L'avevo guardato, ero anche tornata indietro per comprarlo con un mezzo sorriso al pensiero di quando l'avrebbe scartato e alla faccia che avrebbe fatto.

Lo prende non sembra nemmeno sorpreso, come se lo aspettasse.

Solo che il mio regalino... dov'è?

Forse è nelle tasche del giaccone, adesso guarda il mio poi mi darà qualcosa di carino che ha comprato per me. Deve essere molto piccolo! perché non vedo rigonfiamenti nelle tasche!
Mi avvicino... sono più emozionata di lui.

ORA LO GUARDA... MI RINGRAZIA... MI PRENDE FRA LE BRACCIA MI BACIA....

... TIENI UNA CHIAVINA A TE E UNA A ME... SOLO TU POTRAI APRIRE IL MIO CUORE... NON LO FARA' PIU' NESSUNA... SOLO NOI DUE... IO PRENDO LA TUA E TI DO LA MIA... METTILA NEL PORTAFOGLIO... PORTALA SEMPRE CON TE... SAREMO SEMPRE INSIEME... ANCHE SE LONTANI .....


Ecco ora lo dice ed io sarò la donna più felice del mondo, toccherò il cielo con un dito andrò a giocare una partita a scacchi con Dio e poi ritornerò in questa camera.

... E' vero, è S. Valentino! Oggi non ho comprato niente a mia moglie. Stasera le darò questo!....

Spero che perdi le chiavi di casa della moto dell'auto del garage dell'ufficio della bicicletta e tu venga sepolto da una valanga di chiavi e rimani soffocato anzi no meglio che scivoli su una buccia di banana e t'ingessino tutto dalla testa ai piedi.... anche tua moglie, così vi tenete compagnia!

E con questo ho finito con il Veneto, ne ho abbastanza!

O è l'aria o i fumi del vino che circolano o la nebbia o forse le donne sono finite tutte nei conventi e gli uomini non sanno più come comportarsi, ma adesso basta veramente, cambio regione!

mercoledì 21 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (2)


2 - Mi viene a prendere alla stazione. Mi comunica che ha trovato un posticino delizioso: nessuno ci disturberà.

Parcheggiamo nel giardino sotto un magnifico albero di nespolo giapponese in fiore.

Camminiamo un po' per i vialetti la camera non è ancora pronta.

Si avvicina prende un fiore dai rami lo annusa.

Rimane ad occhi chiusi qualche secondo più del necessario con quel "coso" appiccicato al naso.

Penso che forse me lo regalerà per tenerlo come ricordo.

Immagino però, sorridendo, che ci sia dentro un'ape, che disturbata, cominci a pungerlo pungerlo pungerlo...ma che penso? non sono forse qui per passare una giornata romantica e passionale, mica una al Pronto Soccorso?

Nelle aiuole ci sarebbero anche rose gigli anemoni e c'è anche un bellissimo albero che se non ricordo male si chiama Finta Acacia con grappoli di fiori bianchi: il profumo lo sento nell'aria.

Ci fanno cenno che la camera è pronta. La numero 4.

Che brutto numero, un numero che non esiste, anche quando si gioca a tre sette mi faccio cambiare la carta. Non mi piace! non è un numero primo, è un numero che mi ricorda una sedia. Come fa un numero ad assomigliare ad una sedia? nemmeno una poltrona! solo una semplice sedia di legno sgangherata!

Vedo che ha ancora il fiore in mano, non capisco però che cosa vuole fare.

Lo mette sul tavolino prende il portafoglio... questo lo porto a mia moglie stasera!.....(ma che pensiero gentile!)

Non so con quale giustificazione le darà quel bellissimo quanto mai "r a r o" fiore di nespolo giapponese... sai cara, oggi ero in albergo con la mia amante e ho pensato a te!....

So che esistono delle allergie ai pollini dei fiori, i n c u r a b i l i. Sicuramente sia a te che a tua moglie stasera ve ne verrà una che non vi lascerà in pace anche d'inverno con la neve e gli orsi polari e i pinguini e i lupi siberiani che girano per le strade alla vostra ricerca per sbranarvi.

Non solo ... ma piomberanno su di voi anche tutte le api calabroni vespe scorpioni vipere cornute cobra anche qualche farfalla velenosa tropicale e perché no anche tutti i ragni velenosi del mondo e vi riempiranno di "bozzoli" di punture e... al Pronto Soccorso ci vai da solo !

Ma i tipi strani abitano tutti in Veneto?

lunedì 19 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (1)


1 - E' l'ora di pranzo, è LUI che ha pensato a portare qualcosa da mangiare.

Nei giorni precedenti grandi chiacchierate e domande su quali cibi preferisco, optiamo per un pasto a base di PESCE.

Scende dal letto... prende da un angolino una borsa frigorifero color rosso. Mi guarda e mi fa l'occhiolino. Come mai mi sembra che in un punto brilli una luce sinistra?

M'immagino caviale salmone insalata di aragosta cocktail di scampi champagne....

Apre.... ecco che mi presenta, acquistati il pomeriggio del giorno prima, due PANINI presi al KEBAB sotto casa, avvolti nella stagnola immersi in un mare di ghiaccio. Da prendermi un colpo e finire sotto terra al primo morso! Oppure dare "un vitalizio a vita" al mio dentista perché non mi rimane più un dente!

Gli avevo anche detto che bevo solo acqua, ma con il pesce avrei gustato volentieri un vinello leggero bianco frizzante. E mentre sono lì allibita con quel panino alla "stagnola" in mano, e comincio ad avere in pieno luglio brividi di freddo, mi mette in mano (nell'altra mano naturalmente!) una bottiglia di birra Peroni (gelata! ma in Germania la birra si beve "calda" o sbaglio?) e mi spiega che l'ha comprata al supermercato prima di incontrarci.

Non so se hanno mai misurato la grandezza dell'occhio dilatato, ma vi assicuro che la mia ha battuto tutti i record!

Con aria trionfale, tira fuori ancora dalla borsa rossa, come fosse un cappello a cilindro magico, anche una bottiglia di spumante FERRARI orrendamente freddo.

... questo dopo: è per brindare al nostro incontro che spero sia il primo di una lunga serie.... (manco morta! piuttosto mi ci faccio la plastica per chiuderla!)

Lo guardo come se lo vedessi in quel momento: i suoi baffi mi sembrano quelli di un topo spelacchiato uscito dalle fogne della città più miserabile che esista.

Pensate che sia finita qui? magari! per ultimo appaiono, come per magia, sempre dalla borsa rossa (e allora mi chiedo se è la sua o l'ha rubata a Mary Poppins!) avvolti in una borsina della spesa, due bicchieri di plastica bianchi!

Forse nessuno gli ha detto che quei panini si mangiano CALDI e quel tipo di spumante si beve A TEMPERATURA AMBIENTE nei flute GHIACCIATI!

Adesso ho capito perché tua moglie ti ha lasciato! ma soprattutto capisco perché è scappata con il primo operaio metallurgico metalmeccanico lavatore di vetri ai semafori... polacco che è passato.... hai sempre sbagliato le temperature e le combinazioni!
A furia di sbalzi di temperatura è rimasta "gelata"!

Ma a Venezia con l'acqua alta e il moto ondoso non è che il cervello va in acqua e marcisce?

giovedì 15 aprile 2010

Il gatto morto


Quel pomeriggio avevo appuntamento con il mio amico Giovanni per la classica partita a scacchi e le quattro chiacchiere rituali.
Mia madre mi aveva chiesto se passavo da za' Filippa non ricordo più per cosa, che abitava pochi metri dopo il tugurio del mio carissimo amico Santipamma. Non pensavo di trovarlo in quel caldo primo pomeriggio di Giugno e vedendo invece l'asina imbardata e il suo padrone davanti al loro dormitorio mi portò ad accelerare il passo per non farmelo sfuggire.
Era stranamente sobrio ed eccezionalmente lustro e pulito, anche l'asina era strigliata e con delle bellissime vettuli di cuoio con borchie di bronzo dorate.
- Baciamu li mani! unni iemu innu accussi lustru? (dove siamo andando così lustro)
- Binidittu! Stamu iennu a fari n'insiviziu pa' Signura Mara, na cosa dulurusa e di rispunsabilità!
- E chi ci succiriu (e cosa è successo) a za' Mara?
- Ci mossi u iattu! C'era tantu affeziunata e vole ca u vurocu cu tutti l'unuri (che lo seppellisca con tutti gli onori), e pi stu siviziu mi runa centumilaliri, mi fici pristari i vettuli da don Pippinu manufitusa (don Peppino mano sporca).
- Mi spiaci per il gatto e per a za' Mara, ma sugnu cuntentu ca ti venunu centumilaliri, e non ti biviri tutti n'davota! (non berteli tutti insieme)
- A pi cu mi pighii ... i fazzu fruttari sti soddi, stavota non mi bivu, mi iocu o lottu accussi mi fazzu riccu! (per chi mi prendi? li farò fruttare non me li bevo, li gioco a lotto, così divento ricco!)
-E allura dammi i numiri macari a mia, accussi arricchisciu macari iu!
E carezzando le cara asina mi allontanai salutandolo con la mano.

Passarono due giorni e due vittorie, due patte e una sconfitta, quando rincontrai l'asina e il suo padrone.
Era seduto su una panchina in piazza, sotto l'unico albero che riusciva a dare ombra a lui e alla bestia.
Dopo i saluti rituali mi raccontò la sua ventura di becchino di gatti.
Andato a prendere la salma dalla za' Mara e postala avvolta in una federa dentro le vettole, aveva avuto l'ordine di seppellirla sotto l'albero di piretti (Citrus limonimedica) che si trovava nel "lotta"(lotto di terreno) lungo la via per Viscalori (frazione di Viagrande) di proprietà della za' Mara.
Sfortuna volle che lungo la strada, Santipamma, incontrasse proprio vicino alla putia (bottega che vende vino e cibo) un conoscente che gli offrisse un bicchiere di vino.
Dal bicchiere si passa alla bottiglia, dalla bottiglia alle bottiglie....
Per farla breve il nostro filosofo si ritrovò l'indomani all'alba sotto il monumento dei caduti con accanto l'asina che lo vegliava e... sorpresa senza vettuli.
Gli avevano rubato le bisacce con tutto il gatto morto.
Attimi ti sconforto, ma poi l'ingegno prevale.
Sale sull'asina e via verso Viagrande...

- E che centra Viagrande?- Chiesi.
- e Varanni avevu vistu vicinu a chiesa di Santu Mauru nu iattu precisu sputatu a chiddu da za'Mara.

-Arrubbasti u iattu?
- U pighiai, u lavai, fiteva chiu da testa da sciecca, (lo presi, lo lavai, puzzava più della testa dell'asina) ma non sulu ... tunnannu truvai l'appuntatu Saruzzu ca aveva acchiappatu n'fitusu di catanisi ca m'aveva rubbatu i vettuli; ma u iattu non c'era chiu, cu'sapi unni u jttau.
- E chi facisti?..
- Ii nda za' Mara e ci rissi, ca'spittai ca si faceva scuru pi vuricari a povira bestia, scavai na fossa e quanno i pi pigghiari u iattu mottu, u sinti cauru e ci sinti u cori vattiri (battere il cuore) e pi arianimallu prima ci fici a rispirazioni e poi puncennu na vina da sciecca (pungendo una vena dell'asina) ci desi u so sangu (gli detti il sangue) e ci musrai (e gli mostrai) u iattu vivu, chidda oramai è menza orva (mezza orba), pa cuntintizza mi desi ducentumilaliri. Ora ci iucamu o lottu e poi aspittamu ca mori u iattu (ce li giochiamo al lotto e poi aspetto che muoia di nuovo il gatto).

mercoledì 14 aprile 2010

IO STO CON EMERGENCY


Un blog che inneggia alla vita non poteva che stare con chi si sacrifica per essa e non con chi pensa di portare la pace con le armi.

Contro tutte le violenze e contro tutte le menzogne, per la vita.

Link per firmare l'appello http://www.emergency.it/appello/form.php?ln=It

martedì 13 aprile 2010

DEDICATO AGLI UOMINI


LEGGETE CHE E' PER IL VOSTRO BENE!

Oggi voglio regalarvi 16 ottimi consigli per diventare un amante appena appena accettabile.

1 - S M E T T E T E L A ..... di parlare due ore della vostra ex. La state descrivendo come una povera demente fallita frustrata e paranoica pronta per il manicomio.

2 - S M E T T E T E L A ..... di parlare della vostra ex perché l'unica cosa che posso pensare guardandovi è che anche voi siete dei poveri falliti frustrati e paranoici solo perché ci siete stati insieme.

3 - S M E T T E T E L A ..... di parlare della vostra ex perché nel caso in cui fosse una donna così bella intelligente e perfetta, se e sottolineo se fosse vero, ma ne dubito!, mi spiegate perché non state ancora insieme?

4 - S M E T T E T E L A ..... di parlare bene o male della vostra ex perché state semplicemente OFFENDENDO la donna che è con voi in quel momento.

5 - S M E T T E T E L A ..... di parlare della vostra ex perché ad ogni parola che dite mi sto incazzz....sempre di più.

6 - S M E T T E T E L A
..... di dire che con vostra moglie non avete più rapporti sessuali e cominciate invece a pensare che forse è lei che non li vuole avere perché siete voi che le propinate tutte le volte la solita "minestra"?

7 - S M E T T E T E L A
..... di fare i grand'uomini perché mentre siamo a letto insieme arriva puntualmente la telefonata di vostra moglie e correte subito in bagno perché ve la siete fatta addosso!

8 - S M E T T E T E L A
..... di dire che vi sentite in colpa verso vostra moglie perché non sono la prima e sicuramente non sarò l'ultima donna con cui le fate le corna!

9 - S M E T T E T E L A ..... di presentarvi come la merce migliore che ci sia sul mercato perché vi assicuro che ce n'è di meglio e..... come se ce n'è meglio di voi!

10 - S M E T T E T E L A ..... di elencare le vostre qualità visibili e invisibili perché alla prova reale dei fatti spesso fate cilecca!

11 - S M E T T E T E L A
..... di presentarvi con gli slip a forma di elefante con la proboscide perché spesso dopo vedo solo un TAPIRO.... voi tapini!

12 - S M E T T E T E L A
..... di voler apparire tanto "acculturati" quando basta farvi due domande e si capisce subito che leggete solo "Il corriere dello sport" e l'ultimo libro (ORRORE ORRORE!) di Bruno Vespa!

13 - S M E T T E T E L A ..... soprattutto di fantasticare su cene a lume di candela con violini di sottofondo e piedino sotto il tavolo perché vi presentate sempre con due panini vecchi del giorno prima!

14 - S M E T T E T E L A
..... di farvi tanto "signori" quando poi il portiere dell'albergo vi chiede 80 miseri euro vi mettete a mercanteggiare sulle ore per farvi abbassare il prezzo.

15 - S M E T T E T E L A
..... di mettervi in bocca 5 minuti prima di incontrarci una chewingum alla menta per darmi un bacio "profumato". Mi fate vomitare!

16 -
Infine S M E T T E T E L A ..... vi prego, a nome di tutte le donne, lavatevi sotto le ascelle perché un minatore della Ruhr in Germania dopo 12 ore di lavoro sottoterra puzza meno di voi che vi siete preparati con così tanta cura per il nostro appuntamento!

Arrivederci alla prossima!

venerdì 9 aprile 2010

SUBLIME

COME FARMI INNAMORARE.......


Erano giorni che mi stavo preparando!
Ieri sera torno a casa dico a mia figlia che dopo cena vado ad un incontro. Ceniamo.

Piccola discussione ".... mamma, sei sempre la solita! preferisci i tuoi "affari" e a me non pensi mai!...(....Mamma tu compri profumi soltanto per teeeeee!.... ve la ricordate la canzone?)..."

"A parte che non ho un attimo di respiro, tu non mi dai tregua mai, e poi ti ho spiegato più volte che ognuno ha i suoi spazi. IO HO I MIEI SPAZI (alzo leggermente la voce). E da grande tu avrai i tuoi spazi, se poi ci incontreremo sarò la persona più felice del mondo: vuol dire che avremo interessi in comune da portare avanti. Per adesso rispetta gli altri!"

Un abbraccio un bacio ed esco. Sono contenta che con il tempo riesco a far capire a mia figlia alcune cose importanti. Ma con i bambini è proprio il passare del tempo che educa e ci aiuta.
Mi avvio all'appuntamento.

Ripenso alle ore precedenti. L'ansia era cresciuta, la voglia dell'incontro. Mi ero fatta un'idea di forza, di carattere, di una persona che non scende a compromessi. Un tipo insomma che mi aveva affascinato e conquistato. Era tanto tempo che non succedeva.

Ultimamente persone ignave, frasi banali, finali scontati mentre fin dall'inizio mi aspettavo il "botto"!

Cerco di non camminare veloce non voglio arrivare trafelata, non voglio che qualcuno pensi che ho fretta o se mi vede con il viso in fiamme che sia così desiderosa di questo appuntamento da non stare più nella pelle.

Entro, salgo le scale percorro un corridoio che mi pare interminabile. Incontro alcune persone che mi salutano altre che vanno nella mia stessa direzione.

Entro nella sala trovo posto in prima fila, poi qualcuno mi chiama. Mi volto: alcune mie amiche vorrebbero che andassi a sedere accanto a loro. Vado ma sono nella sesta o settima fila. Calcolo la distanza. No è troppo lontano, sono troppo lontana! non la vedrei bene non potrei guardarla negli occhi e lei non vedrebbe me.

Ritorno al primo posto.

Dopo poco con gli occhi fissi sulla porta mi aspetto l'entrata trionfale. Appaiono tre uomini: due sui cinquant'anni e a guardarli mi sembravano solo un "guscio" vuoto vestito.

Il terzo un signore di 77 anni capelli bianchi, anzi pochi capelli per la verità, in doppio petto grigio.
Dove è finita LEI?

Dove si nasconde la donna che mi ha fatto andare dopo cena a questo incontro? Dove la nascondete?

Ma cosa sta dicendo quello grosso grasso antipatico che ha il microfono in mano?
"...ecco a voi il signor...."

Ma chi quel vecchietto che si siede su una poltrona rossa e comincia a girare come un forsennato?

E la Barbara Alberti?

Ho un dubbio prendo il depliant guardo...
Come al solito ho visto mi sono entusiasmata ho fatto scintille ho letto e cosa è successo? Non ho guardato la.... DATA !

L'incontro con la Barbara Alberti è alla fine del mese di Aprile.

In compenso mi sono sorbita per due ore la visione di un omino piccino picciò che raccontava alcuni passi del suo libro... cretinate su cretinate. Niente che mi ha fatto ridere. Cose scontate e banalità.

Ma la cosa che veramente mi ha lasciato allibita è stata una marea di vecchiotte tra i sessanta e i settantanni con il libro di questo signore in mano girato dalla parte del titolo per far vedere che l'avevano comprato, che lo guardavano con occhi sognanti, ridevano stupidamente alle sue parole.

Attendevano con ansia il momento, che poi è venuto, di alzarsi e corrergli incontro per farsi firmare con uno scarabocchio la prima pagina e magari sperare che LUI le guardasse.

Mancava soltanto che cominciassero a gridare come delle pazze di sedici anni ad un concerto.
Solo che a sedici anni lo ammetto, ma a settanta che figuraccia che fai!

Ho respirato aria di libertà quando tutti si sono alzati. La testa mi girava insieme alla poltrona rossa e all'omino pupazzoso sopra. Mi sono chiesta perché all'entrata non mi hanno dato un sacchetto con le palline colorate da tirargli per vedere se lo buttavo giù?

Ma la visione che porterò sempre con me è quella di un uomo che avrà anche aperto quasi 200 ristoranti nel mondo, ma che .... goduria goduria.... mi ha "strabiliato" e fatto visionare per due ore due gambette bianche senza peli su un paio di calzini corti !!!!!!

Buona giornata. Alla prossima.

martedì 6 aprile 2010

Cioccoterapia



Arriva la primavera e avevo voglia di migliorare il mio aspetto decadente e invecchiato. Mi informo, chiedo, leggo e finalmente mi decido:
Per me ci vuole la Cioccoterapia magari seguita dalla Vinoterapia.
Navigazione veloce su internet per trovare la miglio Beauty Farm più vicina a casa e...
Sorpresa si trova proprio a pochi isolati dal viale in cui abito.
Sono solo in questi giorni di festa e quindi è proprio l'occasione ideale.
Venerdì finito il lavoro torno a casa mi cambio e via verso la nuova bellezza, chissà cosa dirà mia moglie e la mia bimba al loro ritorno.

Arrivo trafelato nell'indirizzo avuto dal buon navigatore e gioioso e fiducioso entro per la mia avventura ...

Sono anni che non frequento locali nuovi e lo stile di questo mi piace...

Niente di violento, colori tenui luci calde e niente neon, sedie comode con tavolini ampi e accoglienti divani alle pareti e un bancone in noce..

Mi avvicino e chiedo le tariffe la ragazza la banco mi sorride e mi dice:
- Ci dica cosa vuole e le dirò i prezzi.

- Facciamo un po' di tutto quello che avete con il cioccolato... così tanto per provare.

La ragazza è simpatica e mi ispira subito fiducia mi sento a mio agio.

-Li prova qui o li porta a casa?

E io:
- Qui! Così mi date le indicazioni giuste.

- Bene, si vuole accomodare in sala o vuole una delle salette al piano superiore?

Non c'era nessuno, ma l'idea che arrivassero altre persone mentre facevo il trattamento mi dava fastidio e così salì al primo piano.

Una saletta color zuppa inglese con comode poltrone, tavolino e musica classica di sottofondo, l'ideale per i nervi.

Mi sedetti e aspettai che arrivasse la mia terapista.

Pochi minuti e una meravigliosa ragazza arrivò con tutto l'occorrente...

Un vassoio di cioccolatini da togliere l'intelletto e la forma umana che ancora avevo...

Li posò sul tavolino e sorridendo mi disse:

-Sono uno di ogni tipo della nostra produzione, 56o gr. fanno 17,40.

Il mio viso era una maschera di stupore:

- e per il trattamento?

e la ragazza:
- il servizio è già compreso! vuole qualcosa da bere?

al che finalmente il mio neurone solitario si decise a funzionare.

- Mi scusi ma non è la Beauty Farm questa?

e tra le risate della meravigliosa ragazza:
- Noo! e la cioccolateria ... abbiamo aperto questo nuovo locale da appena una settimana.. la Beauty Farm è il portone dopo...

Benedetto navigatore e addio forma anche per quest'anno.

2 Kg in 2 giorni.

sabato 3 aprile 2010

TANTA SERENITÀ A TUTTI


Non starò a farVi i soliti Auguri di sempre.

Sono qui invece a ricordarVi che anche in questi giorni, in cui ognuno di noi può gioire e festeggiare, ci sono ancora nel mondo persone che soffrono non solo per le malattie, che purtroppo devono affrontare, ma anche e soprattutto per lo stato di terrore e di crudeltà che stanno vivendo.

Paesi dove la libertà di parola di istruzione di religione sono assenti,

paesi dove chi governa vive nel lusso più inconcepibile, mentre il resto del popolo soffre la fame la miseria,

dove la crudeltà dell'esercito che deve sedare la "ribellione" di chi è affamato finisce sempre in un "bagno" di sangue,

dove chi va in pace per portare la pace spesso viene sequestrato e ucciso,

dove le armi fanno da padroni,

dove gli stupri verso le donne o le bambine sono visti come la cosa più naturale,

dove la mutilazione è una cosa ignobile ma che viene tranquillamente usato come un gioco,

dove la droga l'AIDS la morte di centinaia di bambini denutriti è diventata quotidianità e non vergogna,

dove la vita di una persona è breve perché le condizioni di vita sono al limite della vita!,

dove sembra che non esista né pietà né amore né credo religioso,

dove..... dove..... dove...... dove.......

SE OGNUNO DI NOI HA UN PO' DI COSCIENZA RIEMPIRÀ DA SÉ GLI SPAZI CHE HO LASCIATO, GUARDANDO ANCHE VICINO ALLA PROPRIA CASA, AL PROPRIO POSTO DI LAVORO CHI RISPETTO A NOI VIVE UNA CONDIZIONE SOCIALE PIÙ DISAGIATA SIA A LIVELLO ECONOMICO CHE LAVORATIVO.
PENSIAMO A QUELLI CHE SONO STATI LICENZIATI, ALLE DONNE CHE SUBISCONO VIOLENZE, AI BAMBINI IN MANO AI PEDOFILI, AGLI ANZIANI SOLI CHE CON POCHI EURO DEVONO ARRIVARE ALLA FINE DEL MESE E C'È CHI INVECE L'UNICA COSA CHE RIESCE A FARE È CONTROLLARE I PROPRI CONTI CORRENTI E AUMENTARSI LO STIPENDIO.

Se riuscite a fare questo senza inorridire e vomitare per tutto quello che di inumano esiste al mondo allora solo allora
Vi augurerò BUONA PASQUA.
A presto
.

venerdì 2 aprile 2010

L'orto della vita - come vivere nel piacere.

Un orto ben coltivato, circondato da un muro. Addossato al muro un basso padiglione nel quale si intravedono alcune panche e un tavolo di legno grezzo. Il filosofo Epicuro, un cinquantenne con una folta barba grigia, cammina fra i solchetti dell'orto, coltivato a rape, cavoli, lattuga, crescione, ravanelli, sedano, cipolle e altre verdure. Lo seguono cinque allievi fra cui una ragazza. Epicuro parla e intanto annaffia le verdure con una brocca piena d' acqua. Quando l' acqua è finita uno degli allievi gli porge un' altra brocca piena e va a riempire quella vuota a una fontanella addossata al muro dell' orto. Intanto Epicuro continua la sua lezione. «I piaceri si dividono dunque in "naturali e necessari", come cibarsi; in "naturali e non necessari", come cibarsi con alimenti raffinati; e infine vengono i piaceri che non sono "né naturali né necessari", come arricchirsi». Un allievo con una faccetta simpatica e spiritosa si avvicina al filosofo. «Maestro Epicuro, posso esprimere un concetto?». «Sentiamo». «Io considero i ravanelli crudi un cibo molto raffinato. Il mio amico Sidonio li considera invece un cibo degno delle capre». «Il tuo amico Sidonio farà bene a lasciare i ravanelli per te o per le capre dal momento che non gli piacciono. Il piacere comunque non è unico e assoluto per tutti, non esiste "il piacere in sé" come dice Platone, ma vari generi di piacere in rapporto alle persone, agli oggetti, alle condizioni delle persone, all' occasione». Mentre parla, Epicuro distrattamente continua il gesto di innaffiare le verdure, ma la brocca è vuota. Un secondo allievo glielo fa notare. «Maestro Epicuro, stai innaffiando con la brocca vuota». Epicuro si rende conto della distrazione. «Se veramente continuassi a innaffiare, il fatto che la brocca è vuota non sarebbe rilevante. In realtà non sto innaffiando come tu hai detto, ma sto facendo soltanto il gesto di innaffiare. Insomma sto facendo un innaffiamento "platonico". Con questo genere di innaffiamento le verdure non crescerebbero e noi finiremmo per morire di fame. Esiste una migliore dimostrazione che la filosofia deve essere tutta tesa ad aiutare gli uomini a vivere meglio, possibilmente a raggiungere la felicità, e che è inutile e perciò dannosa quella filosofia che propone soltanto idee astratte?». «Come Platone» dice la Ragazza. Epicuro sorride soddisfatto alla Ragazza, poi prende la brocca piena d' acqua che gli porge uno degli allievi e nell' altra mano tiene la brocca vuota. Le mostra tutte e due agli allievi, una vicina all' altra. Epicuro alza in alto la brocca vuota. «Questa è la filosofia di Platone». Poi mostra la brocca piena. «E questa è la filosofia di Epicuro». Poi dà la brocca vuota all' altro allievo perché vada a riempirla, e con quella piena riprende a innaffiare le verdure. Dopo qualche istante si ferma e gira lo sguardo intorno. «Ravanelli, cavoli, rape, lattuga, barbabietole, sedano, cipolle, cetrioli... lo chiamano "il giardino di delizie", e io sono d' accordo nel dire che queste verdure sono autentiche delizie, ma preferisco che questo luogo venga chiamato "l' Orto di Epicuro" perché di un orto si tratta e non di un giardino». Il Primo Allievo fa uno sbadiglio. «Posso esprimere un altro concetto?» «Dimmi». Il Primo Allievo è incerto. «Il sole sta tramontando, maestro Epicuro ». «La notizia è interessante, ma generica». «Con il tramonto del sole i tuoi allievi sentono la necessità di soddisfare un loro desiderio "naturale e necessario"». «Se è della cena che intendi parlare, gli ortaggi sono già stati raccolti e lavati. Possiamo dunque entrare nel padiglione». Epicuro depone la brocca dell' acqua e si avvia verso il padiglione seguito dagli allievi. Posato su un tavolo c' è un grande cesto con molti ortaggi. Gli allievi siedono intorno al tavolo insieme al maestro e prendono una ciotola ciascuno. Sul tavolo c' è anche una brocca piena di vino e delle coppe di metallo. Gli allievi attendono rispettosamente, ma con impazienza, che Epicuro incominci a mangiare per primo. Il filosofo guarda il cibo, poi guarda gli allievi in attesa, evidentemente affamati. Sorride malizioso. «L' attesa aumenta il piacere». Il Primo Allievo mostra segni di nervosismo. «Posso esprimere un concetto?» «Certo». «Ho fame: l' attesa prolungata e i morsi della fame che l' accompagnano procurano dolore». Epicuro risponde allegramente. «Abbandoniamoci dunque a quest' orgia di piacere!». Epicuro prende un ravanello e lo addenta. Gli allievi incominciano a loro volta a mangiare con voracità. «Quando i nostri nemici ci accusano di essere dei gaudenti dediti ai più sfrenati piaceri dei sensi, in fondo non hanno torto».
......


*** Dal libro «Il sogno di Epicuro» di Luigi Malerba, editore Manni.
Luigi Malerba (pseudonimo di Luigi Bonardi) nasce a Berceto (Parma) l' 11 novembre 1927, muore a Roma l' 8 maggio 2008. Il suo primo romanzo è del 1963 «La scoperta dell' alfabeto» (Monte Università Parma, poi Mondadori); l' ultimo, «Fantasmi romani» (Mondadori) è invece del 2006



E speriamo che i piaceri di Epicuro portino a riscoprire la verità delle cose e a far risaltare l'imbroglio delle menzogne spacciate per verità e necessità.