SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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lunedì 2 febbraio 2015

Guida galattica per gli autostoppisti

“Per risolvere il problema di questa infelicità furono suggerite varie proposte, ma queste perlopiù concernevano lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che a essere infelici non erano i pezzetti di carta verde, ma gli abitanti del pianeta.”




domenica 1 febbraio 2015

Alice nel paese delle meraviglie

"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice."Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.""Come lo sai che sono matta?" Disse Alice."Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."


Il mio Moby Dick

Non è segnata su nessuna carta: i luoghi veri non lo sono mai.

venerdì 30 gennaio 2015

Il mio Don Quijote


“Le tristezze non furono fatte per le bestie, bensì per gli uomini; ma se gli uomini ne soffrono troppo, diventano bestie.” 







venerdì 7 ottobre 2011

Rendere Onore

Oggi era doveroso rendere onore o a un Grande del nostro tempo che è morto o a uno scrittore che ha ricevuto l'onore del Nobel.
Fare due post avrebbe portato a dover scegliere chi mettere per primo o per secondo, alla fine ho deciso di riunire il tutto in un unico post.
Di Stive Jobs non posso aggiungere niente di più di quello che è già stato detto, voglio solo dire GRAZIE!





Il secondo nome da ricordare oggi è sconosciuto ai più, soprattutto a chi non legge o a limite legge Moccia, scommettiamo che a nessuno passerà in mente di conferirgli un Nobel?... e mi riferisco al poeta Tomas Transtromer.
Grazie a questo premio verrà letto da qualche italiano di buona volontà... ma scommetto che saranno tanti quelli che faranno solo finta di averlo letto e che si sprecheranno in analisi idiote, ma d'altra questa nazione è finita dentro un tunnel non di neutrini ma di ignoranza pura e qui il grazie va tutto al nostro grande premier.
Certo tanti si aspettavano un premio a Bob Dylan ma credo che si dovrebbe creare un premio diverso per un grande come Bob Dylan, un nobel tra letteratura, pace e musica.
Non ho una conoscenza della lingua svedese che mi permette di apprezzare la sua poetica in originale, ma da quello che si percepisce dalle traduzioni quest'anno è stata premiata la letteratura e non qualcos'altro.
Che sia un segnale per tutti, nel riportare le cose nei binari giusti?




La motivazione: «Perché attraverso le sue immagini asciutte e traslucide, ci dà un accesso fresco alla realtà»

 

 

Stazione
Un treno è entrato in stazione. È fermo, vagone dopo vagone,
Ma nessuna porta si apre, nessuno scende o sale.
Ci sono veramente delle porte? Là dentro un brulichio
Di uomini rinchiusi che vanno su e giù.
E scrutano dai finestrini immobili.
Fuori lungo il treno cammina un uomo con un martello.
Urta le ruote che debolmente risuonano. Tranne qui.
Qui il rumore aumenta incomprensibilmente: un fulmine,
Il rintocco dell’orologio della cattedrale,
Il rumore della circumnavigazione del globo
Che solleva tutto il treno e le pietre umide dei dintorni.
Tutto canta. Ve lo ricorderete. Andate avanti.
.
Motivo medievale
Sotto le nostre espressioni stupefatte
C’è sempre il cranio, il vuoto impenetrabile. Mentre
Il sole lento ruota nel cielo.
…………………………………….La partita a scacchi prosegue.
Un rumore di forbici da parrucchiere nei cespugli.
Il sole ruota lento nel cielo.
La partita a scacchi si interrompe sul pari.
…………………………………….Nel silenzio di un arcobaleno.

 


mercoledì 12 gennaio 2011

I MIEI OCCHIALI...


Una voce della lunga lunghissima lista dell'invecchiare è quella della vista calante!

Purtroppo non ha le fasi come la luna che prima cala e poi cresce: qui la vista cala e basta e le lettere diventano sempre più invisibili e si divertono a scomparire e a giocare a nascondino.

Come me ne sono accorta? Semplice quando le braccia sono diventate tanto corte che non mi bastavano più.

Decisione da prendere: o allungarmele con un'operazione sicuramente dolorosa (ma soprattutto psicologicamente sapere di avere un pezzo di un'altra persona addosso mi faceva schifo come fosse stata una tarantola!) o comprarmi gli occhiali.

Chi ha detto che avere le lenti risolve i problemi?

Cominciai subito una guerra con il porta-occhiali. Credo di non avere mai odiato niente come quella cosa lì. Chissà perchè alcuni devono essere così grossi duri e ingombranti. Nella mia borsa anche se non è piccola non ci stava più niente: o mettevo quel coso o il portafoglio e il resto.

Anche tenerlo in tasca sembrava di avere un'arma e poi mi vergognavo ad aprire una "scatola" marrone come avessi avuto 80 anni e dovessi tirare fuori una pipa con il tabacco.

Inoltre chissà perchè mi dava la nausea e sentivo sempre odore di marcio.

A nulla era servito al momento dell'acquisto chiedere di averne uno diverso.

L'ottico, un veneto odioso!, fu irremovibile.

Cominciai allora a riempire questo coso di profumo: gli occhiali mi si appannavano ed erano così appiccicosi che dovevo lavarli con il sapone. Se fossi stata sempre in casa nessun problema ma fuori? O mi portavo due bottigliette una con il detergente e l'altra con l'acqua per il risciacquo o entravo in un bar... scusi mentre mi fa il caffè... mi lava gli occhiali che sono tutti appiccicosi di profumo?...

A Prato mi considerano una persona irreprensibile poco incline al compromesso figuriamoci se accattavo l'elemosina per un paio di occhiali!

Buttai tutto!!!

Nuovo paio di occhiali... prenda la cordicella così li ha sempre a portata di mano... non avrà più problemi...

Problemi? Qualche volta mi chiedo chi è quel sant'uomo che ha "coniato" la parola problemi e perchè? Quando quel signore ha messo insieme una per una le lettere ha pensato a tutti in guai che gli sono capitati nella vita o a quello che sarebbe capitato all'umanità intera con l'acquisizione di questa parola o ha fatto una iattura perchè tutti i guai del mondo fossero capiti meglio o l'ha fatto solo dopo una solenne sbornia perchè non riusciva a togliersi il mal di testa?

La cosa migliore che mi capitò un giorno è che manco poco mi c'impicco!

Un'altra volta quasi quasi mi tagliavo la testa e poi non contiamo le volte che chinandomi mi sono trovata agganciata da tutte le parti. Riusciii a scoprire appigli che mai avrei immaginato.

Un giorno addirittura "agganciai" un ragazzo per l'alamaro del suo montgomery! Mi ritrovai praticamente a sentire il suo alito che puzzava di fumo! dallo strattone che procurò quella meravigliosa quanto inutile cordicella!

Buttai anche la cordicella!!!

Decisi di avere quei cosi da soli senza accessori.

Cominciò però così la caccia all'...occhiale perduto!

Non sapevo mai dopo li mettevo: giravo come un'ebete per le stanze tastando i mobili alzando i piedi con la paura di passarci sopra e romperli.

Spesso però me li trovavo sul collo che è il posto che adottai per ricordarmi dove erano!

Magari averlo ricordato! vagavo per minuti interi con appresso fogli e libri o altro ancora e nessun risultato.

Alla fine decisi di comprarmene un altro paio quello sicuramente sarebbe stato sempre nella mia borsa e all'occorrenza era a portata di mano. Il secondo paio! Un'idea geniale! genialeeeeeeeeeeee?

Spariva anche quello dopo averlo usato.

Allora decisi per un altro paio ancora. Alla fine ne avevo tre in borsa uno nella tasca del cappotto uno in mano per leggere all'occorrenza e quindi trovarlo velocemente uno sul comodino uno in cucina uno... uno... uno...

Insomma per farla breve, dopo l'ennesima richiesta di aiutarmi a trovare un paio di occhiali per leggere, mia figlia l'altro giorno è passata in tutta la casa con un cesto grande e ha raccolto la bellezza di trenta paia di occhiali sui mobili sugli scaffali nelle borse...

Nel casseto del mio comodino ne ha trovati addirittura 5. E solo quelli che ha visto naturalmente!

Quando si è presentata in cucina mi ha detto... ma ti rendi conto che dici a me di non comprare le figurine e tu hai speso un sacco di soldi in tutti questi occhiali che poi non trovi mai?...

L'ho guardata con riconoscenza... bella di mammasoia! per qualche giorno ho un cesto pieno di occhiali "da perdere" in giro per casa!

giovedì 9 dicembre 2010

BOLOGNA... LA TORRE DEGLI ASINELLI



Oggi Bologna... la dotta.

Giornata di tutto relax, ho deciso niente corse niente autobus ma una sana passeggiata a piedi nel centro della città.

I portici poi sono magnifici da un lato all'altro della strada si può stare ore a guardare i negozi.

Librerie sinceramente non ne ho trovate molte, ma l'appellativo di "dotta" ce l'ha da secoli!

Arriviamo vicino a Piazza Maggiore mia figlia è su di giri vuole rivedere le Torri.

Ci avviciniamo convintissima di passare oltre e andare a vedere qualche museo: la giornata è lunga e non ho fretta.

...mamma saliamo?..

... sono chiuse... vedi tutti i ferri di sostegno le impalcature dei lavori e poi se ci fosse gente si vedrebbe lassù in cima... sono chiuse...

SONO CHIUSEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!, mai e dico mai dire una cosa simile come fosse una realtà o una speranza.

Gli occhi dei bambini arrivano dove i nostri desideri non vogliono.

..è aperto guarda saliamo... prima che risponda ha preso le scale.

SCAAALEEEEE?????? cosine strette che non si passa nemmeno a spalmare i muri d'olio.

E poi ho un piumino nuovo color bianco sporco, e... non lo voglio sporcareeeee!

Al quarantesimo gradino rigorosamente di legno troviamo la biglietteria: una signora gentile in un angolino un metro per un metro.

Le solite domande le solite risposte.

Mia figlia molto incoraggiante... mamma non ti preoccupare quando ci sono i gradini che scricchiolano te lo dico così fai piano altrimenti non ti reggono...

Come non mi reggono? non sono mica un elefante? cos'è che inciderebbe sul peso? i capelli gli anni la cultura la paura che... ogni gradino sono sempre più in alto tanto crolla tutto e mi farò male molto male? cosa è pesante da non reggermi?

Poi comincio a chiedermi: perchè esistono le torri? ma quelli che hanno vissuto prima di me non potevano frustare gli architetti i muratori i i i i i ...... insomma quelli che volevano costruire una torre? portarli in piazza scuoiarli squartarli farli a pezzi metterli nell'olio bollente nella vergine di Norimberga appena avessero pensato ad una torre?

Non devo mica salire fino in cielo per giocare una partita a scacchi con Dio. Anche se avessi voluto adesso non ci penso proprio ad imparare a giocare a scacchi!

E poi non si sono mica accontentati di 100 scalini nosssssssssignore ne hanno costruiti la bellezza di 498.... q u a t t r o c e n t o n o v a n t o t t o... e li ho contati tutti in salita e in discesa.

Mia figlia voleva darmi un foglio con una penna per segnarli... non preoccuparti ho buona memoria me li ricordo tutti uno per uno, tutti qui dentro la testa...

Ogni giro delle scale controllavo che ci fosse un estintore. Niente! nella torre degli Asinelli gli estintori non ci sono. Mancanza di soldi dell'amministrazione comunale dimenticanza delle comuni norme di sicurezza oppure proprio non gliene frega niente tanto se prende fuoco che ci fanno quelli che salgono lassù con l'estintore? tanto crolla tutto!

Eh no! questo non me lo potete fare, nossssssssssssssignori!

Ci sono delle regole da rispettare nelle torri e non si può cambiare!

Gli estintori ci devono essere, avete messo le scale di legno rosicate traballanti scricchiolanti e consumate? ci vogliono gli e s t i n t o r i!

Come i p i c c i o n i!

Perchè nella torre degli Asinelli a Bologna non ci sono i piccioni? quel bel tanfo di escrementi che mi prende alla gola e non mi fa respirare? dove li avete messi? non c'è un piccione in tutta la città ma soprattutto non ci sono piccioni nella torre! li avete mandati tutti in Toscana a passare l'inverno?

E la p o l v e r e? quella bella polvere piena di acari che mi fa venire l'asma allergico e che prende alla gola e mi fa soffocare? perchè i gradini dal primo all'ultimo sono bagnati? perchè c'avete la nebbia? e che me ne importa! io voglio gli e s t i n t o r i la p o l v e r e e gli escrementi dei p i c c i o n i! e anche la c a m p a n a in cima che se crolla ci rimango dentro!

Insomma dal momento che mia figlia adesso ha deciso che in ogni città dove andiamo deve salire sulla cima della torre più alta e io non posso radere al suolo tutte le torri che ci sono in Italia allora voglio quello che mi spetta di diritto... le scale di legno i piccioni gli estintori la polvere e una campana.

Me l'avete fatto trovare una volta, lo voglio sempre! Il kit completo!

Prego provvedere immediatamente perchè la prossima torre sarà quella con gli alberi di Lucca!

mercoledì 8 dicembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (27)


Mi ripiego su me stessa ad abbracciare le pieghe che la vita mi ha costruito intorno.
Ricordi che appartengono solo a me e che moriranno con me.
Ricordi che vorrei si confondessero nella nebbia dell'oblio.
Mi manca una foto. Una semplice foto in bianco e nero. Quelle che col passare degli anni diventano color seppia. Che vengono consumate dalle labbra per quante volte sono state baciate o inzuppate di lacrime.
Tengo viva la memoria come fosse una foto. Un'immagine soltanto. Ma che voglio che sia viva fino a quando potrò.
Mi sembra di essere da alcuni anni sospesa in un limbo. Le mie giornate si riempiono di speranza o di dolore a seconda dei ricordi.

Un mare una spiaggia una montagna un prato una strada... niente di tutto questo.

Quante volte avrei voluto dire... lasciamo tutto andiamo via lontano in un posto dove solo tu sai che nessuno ci raggiungerà mai dove il tempo si fermerà nell'attimo in cui arriviamo e durerà per sempre.
Abbandoniamo tutto noi due soli finchè durerà finchè avremo da respirare l'ultimo respiro finchè l'occhio vedrà l'ultima nostra immagine... in cima ad una montagna a guardare il mondo sotto di noi. Un mondo che abbiamo lasciato alle spalle.
Soprattutto tu lascia i tuoi dolori le tue lacrime i tuoi pensieri i tuoi odi le tue vendette.
In cima ad una montagna a guardare il cielo ci sentiremo più vicini alle nuvole più vicini alle stelle la notte le toccheremo la testa senza più pensieri senza l'affanno del domani.
Dormiremo per terra il nostro materasso sarà l'erba il nostro guanciale i fiori che avrò raccolto per te.
La coperta il cielo stellato e la luna la luce per guardarmi nei tuoi occhi.
Il profumo della tua pelle le dita fra i capelli sfiorare la tua mano per poi trovarsi con le dita incrociate.
Per adesso... niente di tutto questo.

Mai chiedere l'impossibile ad una donna sarà capace di farlo, ma tu... methys... saresti capace di fare questa scelta?

venerdì 3 dicembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (26)


La voglia di piangere sta aumentando.

In testa solo poche parole... sopporta cuore ... la scelta di Ulisse.

Niente è più importante niente desta più la mia curiosità.

Parole dette frasi ripetute argomenti già trattati.

Non c'è stimoli nè a farmi conoscere nè a conoscere.

Vorrei che tutto si fosse fermato in un attimo eterno e durasse all'infinito... prima che tutto succedesse.

L'incertezza il non sapere più nessun contatto.

Quel filo invisibile che ci univa adesso si è interrotto. Davanti a me solo un vuoto che vorrei fosse riempito.

Mi è stato chiesto qualcosa ed io ho promesso che avrei mantenuto. Ma quanta fatica ogni giorno.

Ma...ma...

Non ci sono se... solo ma... come a contestare ad oppormi a qualcosa che non vorrei esistesse che non fosse mai avvenuto.

Qualcosa che all'inizio sembrava così breve e invece è passato il tempo.

Una lontananza un esilio una scelta... una scelta che implica l'avere coinvolto anche altre persone.

Soprattutto avere imposto agli altri la propria volontà la propria direzione.

Essere stata messa davanti ad un fatto compiuto contro il quale non esiste nessuna battaglia.

L'accettazione! io non sono pronta non lo sarò mai.

Non ho più pensieri non più opinioni, le scaramucce di prima le lotte verbali le domande la ricerca il divertimento di credere di essere stata brava.

Adesso solo la paura il non fidarsi più di nessuno.

Guardare con sospetto la folla intorno a cercare occhi che spiano presenze diverse che non dovrebbero essere lì.

Avere l'impressione spesso di essere osservata.

Portare avanti una vita normale con in fondo al cuore una speranza.

E le solite parole che si ripetono all'infinto sempre come a convincermi... accetta cuore... la scelta di Ulisse.

venerdì 26 novembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (25)


Come dico spesso siamo sotto questo cielo e ogni pioggia ci può bagnare.
Se guardo indietro la mia vita è stata costellata di piccole sconfitte dovute spesso alle scelte che ho fatto io o che ho dovuto subire? Le conseguenze ci sono state e tutte affrontate in prima persona.
Poi all'improvviso può capitare di desiderare una cosa, programmare tutto prepararsi e all'improvviso il mondo che conosci nel quale sei immerso cambia totalmente.
Sono poco incline a parlare delle cose che mi appartengono.
Ho sempre pensato che dopo averlo detto che cosa mi rimane? Solo me stessa di fronte alla vita, me stessa di fronte ad un nemico che è molto più forte di me, che troppe volte si è divertito a giocare crudelmente.
Chi mi ha ascoltato dopo i saluti torna alla propria vita bella o brutta con i suoi problemi, e la pietà dimostrata nel momento del mio racconto rimane sospesa fra me e il vuoto che ha lasciato andandosene.
Qualche mese fa dopo alcuni fatti accaduti e che trovavano me non più disponibile ad accettare e subire, ma soprattutto il cambiamento che c'era in mia figlia, avevo deciso di separarmi... finalmente.
Non è mai facile prendere questa direzione. All'inizio forse non si crede che tutto possa essere sbagliato. Poi si entra in un'apatia, poi si passa la fase del forse ho sbagliato qualcosa, poi diventa decisivo essere convinti che noi non abbiamo mai sbagliato ma abbiamo dovuto convivere con dei comportamenti assurdi e illogici da parte dell'altro.

Può succedere che uno reagisce male quando gli viene fatto notare che le proprie azioni non sono state "corrette", ma il momento peggiore è quando intervengono altre persone che ti accusano di cose non fatte.
Se ognuno pensasse ai cazz.. suoi, soprattutto i parenti che poi non sono parenti!

Nessuno mai si deve permettere di interporsi fra due persone. NESSUNO MAI.

Se mi punti il dito e sono colpevole cerco di difendermi, ma se mi accusi senza che io abbia nemmeno pensato quella cosa allora divento una furia.
Quando due anni fa d'estate la situazione è diventata insostenibile in dieci minuti ho fatto le valige preso mia figlia e volata a casa mia immediatamente.
La decisione era presa senza ritorno.
Ho preparato con cura tutto: ho scelto i mobili per la nuova casa ho chiamato un omino di fiducia tuttofare per imbiancare l'appartamento e sistematicamente ogni giorno ho portato qualcosa. All'inizio i miei amati libri, poi ho alternato tutto dai vestiti gli oggetti utili e inutili gli accessori in cucina gli asciugami nel bagno le lenzuola le coperte per i letti i cappotti i maglioni....man mano che andavo avanti vedevo riempirsi le scatole e gli armadi.
Ho smontato e rimontato da sola scaffali mobiletti mi sono divertita ad usare o meglio imparare ad usare i vari attrezzi finora sconosciuti mi sono chiesta perchè stavo facendo tutto con una calma serafica. Non sono mai entrata nella sfera della contentezza su di me incombeva sempre una vita fatta di rinunce di gite non fatte pizze non mangiate amici non avuti responsabilità non cercate.
Guardando indietro a quanto mi era stato proibito ho scelto una vita diversa per mia figlia: ho deciso che lei non avrebbe dovuto subire una vita sospesa, trovarsi nella condizione di dover fare una scelta drastica.
La mia fatica i miei sforzi avrebbero dovuto avere un risvolto diverso per lei.
Un piatto della bilancia doveva appesantirsi di cose belle. Quante volte mi sono chiesta se riusciamo mai a dare veramente tutti noi stessi ai nostri figli.
Anche se sono individui diversi e so già che nessuno percorre mai la stessa strada vorrei soltanto indicarle il modo giusto o almeno spero sia quello giusto per affrontare la vita. Le sto passando metodi di valutare le cose una visione della vita più staccata un autocontrollo che è difficile a questa età.
Lei si lamenta sempre che sono troppo severa brontolo in continuazuione che pretendo troppo. Non m'interessa devo farlo adesso. La sto accontentando in maniera adesso più serena rispetto a prima mi sono resa conto che ho più spazio per tante cose, anche una passeggiata la sera prima di cena.

E nei momenti difficili mi parla e chiede consigli.
... mamma devo dirti sempre tutto?...
... no è giusto che anche tu abbia i tuoi segreti... anche se ci sono cose che sembrano segreti ma non lo sono...
e giu allora a spiegarle in maniera semplice la pedofilia il bullismo ecc.

Vorrei avere un giorno tutto per me sola. Un giorno senza dover decidere, chiudere gli occhi e avere qualcosa solo per me senza dovermi sempre mettere da parte e rinunciare.

Poter parlare con qualcuno qualche volta senza essere accusa di volere un "fidanzato".
Senza doveri senza dover spiegare senza dover sempre passare per una mamma severa brontolona senza essere guardata con compassione... vorrei un giorno in cui IO SONO SOLO UNA DONNA e basta.

Perchè il senso comune della stupidà mi deve condannare per questo mio desiderio?

giovedì 18 novembre 2010

LUCCA...COMICS


Ho deciso di andare a Lucca.
Prima volta a vedere Comics.
Primo problema trovare la biglietteria.
Con qualche bugia e un gran sorriso riesco a pagare la metà del biglietto.
Comincia il viaggio attraverso i vicoli di questa bellissima città.
L'impressione che ho è quella di una cattiva organizzazione ma è la prima volta come posso giudicare e paragonare?

Mentre giro per gli stands ascolto chi mi sta vicino e vengo a sapere che bisogna mangiare prima di mezzogiorno altrimenti diventa difficile anzi no impossibile trovare qualcosa.

Alle dieci e mezzo compriamo dei panini... 5 euro l'uno! Mentre li incarta li guardo bene per vedere dove sono stati nascosti i diamanti!

Mia figlia con la sua amica vogliono un disegno sul viso. Storgo la bocca perchè ho paura che i colori possano causare allergie alla loro pelle. Ma i bambini è difficile che capiscano e mi lascio convincere.
Poche pennellate date con mano malferma e mi trovo a pagare... 4 disegni (veramente sono solo due linee intrecciate!)... 10 euro...
Rimango impassibile, pago e mi chiedo come mai a me per 25 anni mi hanno obbligato ad avere un registratore fiscale!

Le bambine sono felici perchè anche senza maschera si sono immerse nell'atmosfera.

Per le strade non ho l'impressione che ci siano ragazzi mascherati come i personaggi dei fumetti, ma piuttosto una gran pagliacciata: ognuno vestito con quello che ha trovato in casa o al mercatino dell'usato!

Entriamo negli stands: giornalini gadgets magliette musica adesivi pupazzi di peluche e non so che altra diavoleria vendono.
Il bagno di folla aumenta, comincio a sentire odore di ragù: le persone cominciano ad odorare anzi no a puzzare di sugo di carne.
Comincio anche ad avere le visioni la testa mi gira riesco ad uscire con la scusa di andare a prendere un caffè.... se non prendo un caffè bambine entro in crisi di astinenza e non capisco più... e ritorniamo a casa... parole magiche!
Vado sempre in un'enoteca: il barman è carino gentile mi riconosce sempre anche a distanza di mesi. Come si fa a non riconoscermi?
Anche se volessi nascondermi la mia figura e il mio modo di fare rimangono impressi.
Corre verso una macchinetta minuscola mi porta un caffè che ancora a distanza di tanto tempo non riesco a definire. Servizievole e premuroso con le bambine. 
Usciamo altri stands.
Ricominciamo a girare... fuori dentro dentro fuori.
Ci hanno messo una strisciolina di carta arancione al polso per non avere problemi con i controlli. La guardo più volte cercando un numero come se mi avessero marchiato! 
Le persone aumentano e ricomincio a sentire sulla pelle "un bagno di folla". Detesto la confusione, ma ho promesso a me stessa che avrei curiosato senza polemizzare.
L'odore di ragù sta diventando sempre più insopportabile.
Non è che esce fuori quando i miei istinti primitivi e cannibaleschi vengono repressi e allora salgono prepotentemente in superficie?
Dopo un paio d'ore propongo di fare una visitina alla Torre delle Ore nel centro della città.
Ci sono già stata ma ci ritorno volentieri.
Appena entro il custode (?) mi fa un gran sorriso.
...le bambine hanno dieci anni...
Mi ricordo all'improvviso che i gradini sono tanti e restaurati in maniera veramente orrenda.
...mi mette pensiero salire fino lassù, ma ho promesso che le avrei portate qui...
...mi guarda con l'occhio porcino... non importa che lei salga può aspettarle... si mette a sedere qui... e mi indica le sue ginocchia.
Faccio la carina... ma lo sa che lei potrebbe essere mio figlio?... non credo! quanti anni mi da...
Mai dire ad un uomo l'età che dimostra potrebbe essere controproducente... trenta... molto buona, ne ho quaranta (a me sembravano di più!)... potrei essere sua madre... (mi guarda, sorrisino porcino)... si può fare...
Cosa si può fare? I miei pensieri pensano ad una corda per impiccarlo la mia bocca sta zitta per non inveire... le bambine sono sole...  
Comincio a salire. Ogni gradino penso che le gambe vanno senza problemi, le ginocchia elastiche però! la schiena non mi fa male. Ma quando arrivo al 50° gradino in un angolo l'estintore rosso mi sembra un fungo, l'Amanita muscaria, la specie più velenosa.
Continuo a salire, all'improvviso ho la tentazione di inginocchiarmi in quei gradini polverosi rotti e traballanti e gridare al miracolo.
Ho visto Fantozzi vestito da arcangelo Gabriele insieme ad un altro Fantozzi che sembra s. Pietro e il dio Hermes con le alucce sulle testa da dove è sbucato?
Alzo timidamente la testa non vedo la fine della scala.
Andiamo bene! se sono a metà e ho le visioni quando arrivo lassù avrò il cervello senza ossigeno in completa ipossia, altro che visioni! mi metterò a volare.
Gli ultimi gradini non li ricordo sono in trance completa sono convinta anzi no sicurissima che non sto respirando.
L'odore degli escrementi di piccione accompagnato alla polvere che ormai mi ha invaso i bronchi fanno da padroni.
Finalmente arrivo e il piede ha un attimo di incertezza perchè cerca ancora gradini.
Focalizzo un uomo, mi guarda non so se sono stravolta ma sicuramente gli sono sembrata strana.
Nella mia testa rimbomba soltanto una vocina... ogni scalino in più sarò più in alto e se crolla tutto ogni volta mi farò più male...
Panorama bellissimo non molto spazio tanto che ad un certo punto mi trovo sotto una delle due campane.
... pensate bambine se la campana cade rimango dentro...
Non so se è l'altezza o le visioni o il mio carattere ma l'unica cosa che continuo a pensare è che se crolla tutto mi faccio male molto male.

Le bambine vedono da lontano una torre con gli alberi sopra... mamma andiamo là?... subito?... sì... mi hai guardato mi hai guardato bene? e secondo te io ce la faccio a salire lassù in cima adesso fra pochi minuti dopo che siamo scesi da qui (prima che crolli tutto naturalmente!)? la prossima volta che veniamo a Lucca ci andiamo di sicuro... allora la prossima volta che ritorniamo andiamo qui e là... no forse non ci siamo capite, una sola torre per volta... ho bisogno di respirare e far passare un po' di tempo per dimenticare gli scalini che ci sono da salire, anzi ora che scendiamo li contiamo...

Morale della favola alla fine della discesa (per chi è curioso sono 207 scalini traballanti e insicuri) quando ho visto l'uscita non solo sono stata contenta ma ho pensato che forse potevo anche accettare "il posto a sedere" che mi era stato offerto!

Mi sarei risparmiata per ogni gradino che ho salito... tanto crolla tutto mi farò molto male... e per ogni gradino che ho sceso... tanto crolla tutto mi farò meno male...

Arrivederci alla prossima!

sabato 6 novembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (24)


- Vi è mai capitato di viaggiare durante la vita con gli imbecilli e i saccenti?
Io mi sono sentita chiusa come in uno scompartimento ferroviario senza aria condizionata a 50 gradi e aria insufficiente per respirare.
Cominciare a pensare che eliminare qualcuno forse era la cosa migliore?

- Ho capito che ci sono uomini che hanno tanti complessi tante paure molti più di me e che per difendere la propria solitudine (perchè non hanno altre vie di uscita) tengono lontano chi gli sta vicino, chi li ama.

- Avevo un amore mi dava tutto, il tempo mi ha derubata della mia anima.
Ho scritto le cose più belle e adesso non trovo più niente dentro di me.
Sparito tutto cancellato, non più un seme da far germogliare nè una scintilla di vita per sperare.
Solo un gran vuoto e sono spaventata.

- Nella vita ho conosciuto e camminato insieme a uomini importanti.
Li ho sostenuti ascoltati consigliati nei momenti di crisi quando sentivo che potevano mostrare la loro debolezze e non dovevano.
Dietro ogni uomo importante c'è sempre una grande donna... dicono.
Sarà! perchè allora non ho mai camminato al loro fianco?

- Ogni uomo vuole darmi la felicità.
Che cos'è?
Roba che se magna?
La mette sotto il bichiere la fatina dei denti?
Uno dei gironi dell'inferno dantesco quello dei creduloni?

- Sorridi alla vita che la vita ti sorriderà.
Come mai allora ho sempre e solo visto la sua faccia incazzata?
Forse le mie battute facevano schifo?

- Quanti errori commette una donna?
Ti amo mi manchi oggi ci sentiamo?
vorrei essere con te vorrei un figlio da te... quanti?

- Perchè il mio viso non si decompone?
Perchè non vengono queste rughe?
Ricordo che il capitano Achab urlava alla balena... vieni a me, mostrami la tua faccia rugosa...
invidio Moby Dick!
Voglio una ruga...
La prima che nascerà festeggerò con il "ruga-mese"!

- Ho riletto qualche racconto scritto un po' di tempo fa. Non mi appartengono più.
Sono stati miei finchè non li ho dati agli altri. Ho trovato solo scheletri:
l'anima intorno alle parole è stata mangiata.
I lettori si sono nutriti di parole. Delle mie parole.

- Regola numero uno: dire sempre ad un uomo che ha ragione.
Stringete i denti non cedete.
Ne guadagnerete nel tempo del rapporto: invece di chiudere subito andrete avanti ancora qualche giorno.

- Come allontanare un uomo?
Dirgli che sono la Lamia la regina delle streghe e che mangio i bambini e succhio il sangue dei giovani uomini.
Se chi ascolta ha meno di cinquant'anni sono tranquilla: il risultato è assicurato.

- Risposte di uomini a cui avevo detto che sono la Lamia...
- Il mio sangue preferisco darlo all'AVIS.
- Mi porterò dietro un sacchetto di sangue per sicurezza.
- Ma io non sono un giovane uomo...

- Se poi conoscete un uomo che rasenta i 130-140 kg non potete chiamarlo caro amico meglio molto meglio mio succulento amico.
Si scioglierà tutto e forse perderà anche qualche taglia.
Se dopo gli dite che siete la Lamia vi risponderà... ma allora mi vuoi mangiare davvero?... con la faccia terrorizzata.

- Il mio vecchietto mi ha detto: "Non sono geloso".
Ed io ho storto la bocca.
Oggi mentre eravamo insieme ho ipotizzato:"... mi hai detto che non sei geloso, posso andare allora anche con un altro!"
" L'ho detto, ma se ci vai m'incazzo di brutto!"
Lui non se n'è accorto ma io ero contenta.
Basta poco per far felice una donna.

- Ho sempre chiamato i miei libri... i miei amanti.
L'altra sera quando ho detto ad un uomo che dovevo andare a letto perchè non potevo far aspettare i miei due nuovi amanti... mi ha guardato con occhio porcino.
Ho dovuto usare tutto il vocabolario più uno etimologico per convincerlo che erano solo pezzi di carta.

mercoledì 3 novembre 2010

IL TRENO


Ho perso un treno.
Mi preparavo da tanto tempo per partire.
Avevo organizzato tutto: il luogo l'appuntamento le valigie il mio cuore.
L'ho mancato per 15 minuti.
Ero alla stazione alle 7,21 ho guardato l'orario ho controllato.
Poi mi sono distratta e sono andata via.
Una cosa importante che non avrei potuto lasciare ad altri.
Solo che quando sono tornata ho trovato il marciapiede vuoto.
Il display nero senza più scritte.
L'altoparlante non annunciava più. Solo un eco.
Un treno che è arrivato alle 7,35 ed è partito subito... aveva fretta.
Come si fa a dire il tempo non è commiserabile quando l'attesa ha uno spazio che stringe alla gola? Quando le ore i giorni passano e non tornano, quando i desideri diventano un chiodo fisso.
Ho perso un treno... ho desiderato tanto salirci sopra.
Non importa quanto sarebbe durato il viaggio solo pochi secondi qualche minuto.
L'importante era prenderlo.
L'ho mancato per pochi minuti.
Sarei partita per un viaggio meraviglioso pieno di speranze.
Adesso sono qui sul marciapiede e non so più cosa fare e a chi chiedere.
Non c'è nessuno intorno a me, cerco l'agenda: non la trovo, nemmeno un foglio dove scrivere.
Ho perso anche quello.
La mia meta? Non la so, ma il cuore mi avrebbe portato verso la felicità.
Quella che si cerca per tutta la vita e ti cammina vicino solo una volta.
Siamo noi così presi da altre cose che non riusciamo mai a capire il momento, ma questa volta no non ero distratta l'ho riconosciuta l'avevo trovata.
Qualcosa... qualcuno che è unico.
Ricordo di avere scritto nel mio dialogo tra Ulisse e Penelope:


- Eccola sta venedo verso di me, che voglia di stringerla di dirle chi sono. Come è possibile che non mi abbia riconosciuto? Lei lei che diceva che mi avrebbe trovato fra mille uomini, lei che mi ha sempre detto che le nostre anime non potevano essere divise.

Sì è vero, nessuno mai potrà far finta di essere Ulisse.
Il mio cuore mi svelerà subito che non è lui.

Nessun sotterfugio nessuna parola conosciuta potrà mai avere la stessa intensità della sua voce quando la pronuncia.
Due toni di voce: forte decisa autorevole con gli scarafaggi, dolce con me... sempre.
Quando potrò riudire la sua voce?

Un treno... ho perso un treno... il treno...

domenica 31 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA...(23)


Lunedì

Ho chiamato cucciolo qualcuno.
Un velo era calato sopra questa parola.
Non l'avevo più pronunciata, chiusa in un tabernacolo. Preziosa.
Stasera la testa si è riempita all'improvviso in ogni spazio... ricordandomi.
Il cuore fa male.

Martedì

Detesto la compassione degli altri.
Odio la pietà nei loro occhi.
Io sono viva, la vita scorre in me.
La lotta il coraggio di affrontare il destino.
Vincerà lui come al solito e mi lascerà prostrata,
con una nuova cicatrice dentro.

Mercoledì

Notte notte... notte...
Amica preziosa.
Nel silenzio la tua voce parla
ed io ascolto rapita.
Amante fedele illogica eterna.
Il tuo abbraccio è dolce come
una carezza desiderata.

Giovedì

Sono sul molo guardo la tua nave lontano.
Sembra ferma poi scompare.
Il mare l'ha ingoiata.
Cosa mi rimane?
Solo una mano che ancora
si muove in un saluto.

Venerdì

Lo specchio non riflette la mia immagine.
Gli occhi cercano ma non vedono.
Mille domande scritte sul vetro.
Il vapore si asciuga
e tutto scompare.

Sabato
I pensieri mi riportano a ieri.
Ho cercato la felicità negli occhi di un uomo
fra le sue braccia nel suo sorriso.
Il fuoco si è spento in un attimo.
Solo un peccato da ricordare.

Domenica
..................................................

Il settimo giorno... Lei si riposò.

lunedì 25 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (22)


Faccio parte del mondo è vero, ma sono diventata un tutt'uno indissolubile con i miei scritti.
Ogni giorno che passa capisco sempre di meno quello che mi circonda e gli uomini che lo abitano.
Mi ritrovo ad avere accentuato un carattere estremamente polemico.
Odio i saccenti e gli imbecilli.
Quanti la mattina si vestono con queste caratteristiche? Sono tanti e hanno un armadio pieno: uno sportello per ogni stagione e... loro hanno anche le mezze stagioni!
Quest'estate mi sono allontanata un po' e la montagna mi ha accolto.
Il pensiero cerca ancora un motivo valido per andare ad abitare lì. Isolarmi da tutto e da tutti.
L'illusione e la delusione hanno avuto terreno fertile nel mio IO.
Quando poi i desideri si infrangono miseramente e al posto del cuore si vorrebbe un buco, cosa rimane?
Chiamare tesoro ogni uomo diventa automatico e mentre per il soggetto c'è una punta di orgoglio, per me è semplicemente un modo per non sforzarmi e ricordare un nome e in seguito cancellare anche il volto.
L'impatto fra me e il genere maschile è sempre positivo e mentre si manifesta un vivo interesse per il mio modo di essere in cambio invece non ricevo niente.
Pochi hanno suscitato un tremito, ma che poi scompare molto presto. Diventa difficile mantenere viva l'attenzione per un uomo. A quel punto impegnarsi diventa inutile e per quanti sforzi una donna faccia la superficialità maschile entra prepotentemente in ballo.
La cosa meravigliosa è che credono di avere interessi più importanti: giocare è il loro stile di vita.
La politica il lavoro lo sport soprattutto il calcio sembra che ogni cosa sia al primo posto.
Il mondo sta cadendo a rotoli si sta frantumando.... ma se l'uomo smettesse di credere di essere un macho?
Ecco che inventa interessi economici mascherati da interessi umanitari per dichiarare guerra a qualcuno.
Quando fu presentata la mitragliatrice gli spettatori spaventati dissero che sicuramente non poteva essere inventata un'arma più micidiale di quella.
Dove siamo arrivati invece? Sono convinta che l'esercito italiano spende più soldi in armamenti (dichiarati però obsoleti dagli altri paesi!) di quello che spende per l'assistenza ai nostri anziani.
Mi sembra di girare intorno al solito punto di dire le stesse cose in continuazione, di avere ogni giorno sempre di più la sensazione della sconfitta ma non più su di me ma dentro di me.
Vorrei riuscire a trovare un po' più di forza per urlare che tutto quanto non mi va bene. Ma se passo da p.zza del Comune e vedo i tavolini dei bar pieni di gente color saracino, persone che a determinati orari dovrebbero amministrare dentro gli uffici i nostri interessi, quelli per cui sono stati eletti... lo sconforto è totale.
Leggo che un certo personaggio ha avuto una lettera minatoria. Lo vedo camminare un paio di volte con due gorilla a fianco il pomeriggio tardi. All'improviso ieri mattina mentre ero sull'autobus eccolo sorridente a passeggio con il cane... da solo. E allora come è come non è? La mattina il minatore (quello cioè che ha scritto la lettera minatoria) dorme e la sera si sveglia?
Cosa rappresenta presentarsi davanti ai cittadini come un "eroe" perseguitato?

Nel contesto generale la cosa più bella è la ricerca anzi no l'esistenza di un frasario fatto di parole vuote senza senso. Quanto un uomo parla comincio a tremare il mio cervello prima si scapicollava per capire cosa c'era dietro ogni lettera quale mistero quale dramma esistenziale quale problema affliggeva chi stava parlando. Adesso con il tempo ho coniato un gruppo di espressioni che si adattano abbastanza bene per ogni occasione... ok... certo... sicuro... già... scusa sai non ho capito niente ma va bene così... non importa... ecc ecc molte mi vengono al momento senza sforzo, perchè capire cosa non c'è da capire?
Se poi avvicini un uomo che bazzica gli ambienti politici è finita: il vuoto la distanza diventa totale!
Il famoso Gibran per me è stato bibbia: ho imparato che non c'è niente, il vuoto totale nelle frasi. A cosa servono 4 lauree se poi non sei capace di tenere in piedi una relazione? ...io ascolto sempre tutto quello che dici!... secondo il suo punto di vista sarà stato anche così, da parte mia ricordo solo lunghi monologhi al telefono intervallati dai miei ... ho capito... sì va bene... per fargli sentire che c'ero sempre. Ma poi alla fine gli interessava veramente la mia presenza o stava parlando e ascoltando solo se stesso? anche i saluti finali erano un monologo... ciao ciao... e rimanevo lì come una deficiente con il cellulare in mano e la buonanotte strozzata in gola perchè non avevo avuto tempo di pronunciare nemmeno una sillaba.
Un esempio di come parla?

....ho aspettato un giorno per commentare... la violenza... che non è solo la violenza fisica del volere reiterare un modello sesso centrico e maschilista, ma che si nasconde dietro ad un archetipo di pseudo sicurezza "familiare" che necessari...amente deve essere biunivoco, una violenza che si nasconde dietro un "modello" fondante e rassicurante della società... e questa è la violenza che spaventa... il vivere normale passa in questo paese dalla fuga.... il rompere determinati equilibri diviene "reato" una ragazza che vuol bene a suo padre e non vuole essere sua schiava sessuale, deve fuggire... perchè rischia di non trovare platea.... AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO...

Ultimamente ho provato con tutta me stessa ad ascoltare qualcuno, ma la mia testa si è chiusa.
Riesco ancora a dare del pagliaccio ad uno che si veste come a carnevale la domenica o a pensare di portarmi a letto un altro per capire se è un uomo come gli altri o un extraterrestre (senza offesa per i marziani!), ma in questo momento rifiuto il colloquio e il confronto.

Dulcis in fundo stasera mia figlia stava studiando storia con un'amica: Il perchè l'esercito romano si era indebolito prima di Caio Mario. Mi hanno chiamato per aiutarle. Dopo dieci minuti di spiegazione, in cui ho messo in moto le mie rotelle bloccate, pensavo di essere stata chiarissima e avevo scelto parole semplici, l'amica mi guarda e mi dice... signora non ho capito niente lei parla come una dell'università!... (per una bambina di dieci anni gli adulti come me parlano così!) dopo, per consolarmi, mia figlia mi ha spiegato che lei invece è abituata e aveva recepito un po' più di metà di quello che avevo detto!
Conclusione è meglio che ritorno nella mia tana in letargo.
Gibran deve avere colpito in profondità se quando ho parlato non sono stata capita!

Mi rendo sempre più conto di una realtà che sta percorrendo una strada che non mi piace.
Molti stanno dicendo che l'uomo è dio! può essere!
Ma finchè non viene dimostrato, giocare a fare il dio è pericoloso.
Sono depressa? mi chiederebbe qualcuno.
No solo sconfortata e ultimamente rassegnata, soprattutto perchè le scelte non dipendono da me.
Pensate se qualcuno riuscisse a riprodurre delle particelle semi organiche simili alle cellule del cervello e ad assemblarle per costruire un computer in grado questa volta di memorizzare a quantità di dati tanti quanto il nostro cervello.
Avremo una macchina in grado di competere con l'uomo, una macchina in grado di ripararsi da sola e imparare da sola come un bambino che fin dai primi anni di vita apprende e sviluppa determinate capacità. Una macchina capace nel giro di pochissimo tempo di superare ogni cosa.
Entreremo nell'era di Io, robot di Asimov?
Un organismo artificiale in grado di essere impiantato in una macchina!
La cosa che mi spaventa è che scoperte di questo genere cominciano sempre con i buoni proponimenti di aiutare la scienza e la medicina a sconfiggere le malattie ma la scelta con il tempo viene spostata poi negli ambienti militari a fini di.... purtroppo il mio pensiero catastrofico comincia a pensare ad un esercito di robot per scopi bellici per sedare rivolte per mantere un ordine che adesso è crollato. Un esercito a basso costo di vite umane rinnovabile continuamente senza problemi. Un esercito che non mangia non dorme non ha bisogno di nascondersi che per spostarsi non conosce fatica che può essere potenziato in velocità in crudeltà.
La mente ritorna ai massacri fatti dai Templari ai lager nazisti ai gulag russi a Guantanamo alle trenta e più guerre che ancora esistono sulla terra dimenticate da tutti perchè non c'è oro diamanti e petrolio in quei territori...

Forse ho bisogno urgente di una vacanza!!!

mercoledì 20 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (21)


Il mio autocontrollo è quasi totale ormai.

Prima saltavo quando in giardino vedevo un insetto, in casa uno scorpione o un ragno mi mandavano il cuore sulla luna.

Ultimamente le cose mi scivolano addosso. Lo scarabeo di quest'estate è stato un avversario da abbattere (anche se ha vinto lui), i due scorpioni che ho trovato nel bagno al piano terra li ho guardati e presi con una paletta come due povere bestiole da salvare e non distruggere.

Mia figlia continua a nuotare nelle sue paure e tutte le volte le dico... autocontrollo autocontrollo...

L'incidente che ho avuto, fortunatamente senza conseguenze gravi, mi ha trovato completamente fredda e impassibile. Mi sono chiesta in quel momento e nelle ore successive perchè il mio carattere prima istintivo ribelle è diventato così distaccato.
La bambina non ha avuto traumi o conseguenze: ha visto me tranquilla e quindi per lei il problema non c'era.

Mia figlia ultimamente mi accusa di non ridere mai. Le rispondo che non c'è più niente al mondo che possa farmi ridere.

La noia è diventata routine.

Ormai tutte le persone che avvicino uomini o donne non mi stimolano più quella curiosità che avevo prima. La presunzione della loro ignoranza è così forte che volto le spalle a qualsiasi discussione.

Con gli uomini poi è un circolo chiuso.

Prima c'erano delle fasi che seguivo, un rituale quasi obbligatorio che poi era diventato così istintivo che non facevo più nemmeno fatica.

Adesso la sicurezza del risultato mi fa abbandonare il campo prima che questo succeda.

Il difficile dopo è tornare indietro.

E l'andare avanti è diventato faticoso.

Non voglio capire più, comprendere i problemi degli altri.

La vita per me è diventata difficile, difficile affrontarla tutti i giorni.

E se un uomo come è successo mi manda un sms dove dice che gli mancano le nostre chiacchierate e nonostante gli impegni non dovremmo avere nessun contatto mi da il buongiorno alle 7 di mattina.... cosa devo rispondere?

Con la mia apatia rovinerò qualcosa di meraviglioso che potrebbe nascere?
Con i se e con i ma avanti non si va!

Ed ogni volta che mi sono "esaurita" per qualcuno cosa ho ottenuto?

Discorsi discorsi discorsi...

Sono stanca di parole sono piena di parole sono coperta di parole non so più dove metterle. Esiste al mondo qualcuno che mi metta davanti fatti e non parole?

Siamo diventati un pianeta pieno di gente che parla ma non ascolta, scrive ma non legge.

Se nel corso dell'evoluzione la parola è diventata così importante nonostante la singolarità della sua eccezione come mai non è stato dato agli uomini anche un manuale per usarla nella maniera corretta o già a quel tempo c'erano le traduzioni dal giapponese ignobili assurde incomprensibili per come erano scritte?

Mi capitano libri di persone che fanno soltanto un riassunto di quello che hanno letto, il finale è così scontato che preferisco di gran lunga ancora la Divina Commedia o l'Iliade o l'Odissea.

Sono stanca che nonostante la mia veneranda età tutti i giorni ci sia qualcuno che si erge a magister meglio ancora a retor dei miei scritti e della mia vita.

Non ho mai detto di essere una scrittrice e di voler pubblicare qualcosa come non mi sono mai permessa di insegnare o giudicare le azioni degli altri se l'ho fatto è proprio perchè cozzavano contro me stessa. E se anche avessi voluto far leggere ad altri, oltre i miei amici, i miei racconti c'è stato forse qualcuno che mi ha spronato a continuare nella maniera giusta? Le critiche sono state pesanti così tanto che la voglia di andare oltre si è persa nel tempo.

Ho sempre ammirato il genio dei pittori degli scrittori dei poeti dei filosofi: la loro vita tormentata è sempre stata accompagnata da qualcuno vicino.

Le loro passioni i loro amori turbolenti e spesso illeciti hanno partorito dei capolavori immortali nel tempo.

Oggi... adesso ho nostalgia di un amore che non è mai esistito che non ha voluto nascere.

Chi giudica sa forse quali scelte ha dovuto fare chi ha davanti? quali strade ha dovuto percorrere senza avere nessuna possibilità di cambiare?

Come siamo bravi a criticare senza conoscere. Con quale coraggio si può dire ad una persona che la sua vita è così perchè è lei che non la vuole modificare?

... sei depressa... depressa? io! se lo fossi stata non avrei combattuto anche per chi non poteva farlo. Avrei preso l'estrema decisione senza pensarci dieci cento mille volte.

La vita è la vera unica padrona della vita stessa.

La morte per chi non ne ha paura diventa una dolce compagna che porta in un'altra dimensione per continuare qualcosa. Noi ci stacchiamo soltanto dal nostro corpo terrestre così imperfetto così malato e mortale.

Sono affacciata all'orlo del mio pozzo, ma non vi entrerò più. Ho scoperto che la luce delle stelle è più bella, che riesce con la sua luminosità a farmi andare oltre ogni pensiero.
Non voglio essere lassù in mezzo a loro ma quaggiù dove posso trovare mia figlia e forse un giorno qualcuno...

domenica 17 ottobre 2010

IL PARRUCCHIERE...


Oggi ho portato mia figlia dal parrucchiere.
Negli specchi che mi circondavano ho visto una donna con occhiali neri capelli biondi poco incline al compromesso. Il mio viso non ha tratti duri ma l'espressione è piuttosto decisa e seria.
Attraverso gli occhiali vedevo i miei occhi pungenti penetranti che non si abbassano mai e non guardano mai da un'altra parte.
Ho trovato un parrucchiere carino con mia figlia le ha fatto un buon taglio, diciamo che mi ha accontentato. Solo che ad un certo punto ha guardato me... la signora avrebbe bisogno di un bel taglio colore crema colorata senza ammoniaca ....
Fulminarlo attraverso le lenti è stato veloce... non permetto a nessuno di toccarmi i capelli, nei prossimi sei mesi ci penserò e sicuramente lei sarà il primo a sapere la mia decisione...
Da lì mi sono accorta e ho capito che non voglio che qualcuno si avvicini alla mia testa per rovinarmela, soprattutto un parrucchiere.
Permetto ad un uomo di accarezzarmi ... ma non di tagliarmi i capelli.
Mi sono guardata ed era tutto perfetto. Che strana voglia gli è preso a quello?
Fra l'altro mi sembrava anche un po' matto: cinquantenne che vuol fare il ragazzino! pantaloni larghi camicia sbrendoloni capelli con meches e permanentati. Si muoveva anzi no non si muoveva nel negozio. Ha tagliato i capelli con una luce negli occhi come di chi viene tenuto alla catena... li facciamo tutti scalati con un paio di ciuffi lunghi davanti e magari sfumati di dietro...
...guardi che la bambina ha solo 10 anni... un caschetto e stop...
Non ha più fiatato gli avevo fatto morire in un attimo tutti i disegni di un'acconciatura assurda e fuori dei MIEI canoni.
Mia figlia è abituata... quando ti presenterai a casa con qualche pischelletto ricorda niente tatuaggi niente percing niente orecchino niente di niente soprattutto vestito in maniera decente altrimenti butto giu dalle scale te e lui... e soprattutto i capelli per bene!...
Ad ogni età ha cercato di affermare la sua volontà ma è stata recintata dalla mia.
Pensate forse che questo la fermi? Assolutamente! il mio lavoro è quello di incanalare la sua ribellione verso argomenti adatti, ma soprattutto le sue proteste devo seguire le vie della giustizia e della legalità per capire nel tempo cosa è giusto e cosa è sbagliato e eliminare quelli che spesso sono stati capricci da bambina.
Chi mi legge potrà pensare che mi contraddico.
Perchè? parlo di amanti di relazioni extraconiugali ne dico di cotte e di crude sugli uomini e questo cosa c'entra con l'educazione di una figlia in un mondo marcio come questo?
I miei rapporti sono miei personali non hanno mai influenzato nè sono mai entrati nella mia vita privata. Mia figlia poi è lontana da tutto e non permetto a nessuno di mettere bocca sulla sua educazione o di sapere qualcosa su di lei. Ogni uomo che mi ha chiesto notizie è stato allontanato su altri argomenti.
I genitori perfetti quelli che si vantano di avere una famiglia nelle regole tirano spesso su figli complessati perchè loro stessi sono frustrati nelle azioni e nei pensieri.
Sono rigida e severa e sicuramente non me ne pentirò.
Ho sentito mamme essere preoccupate di cosa succede al mondo e un attimo dopo dire che la figlia (4 anni!) ha il fidanzatino all'asilo e che si amano tanto.
Ma che cazz...e sono? Mia figlia non ha mai sentito queste allusioni, è cresciuta nella libertà di parola e di pensiero e quando qualche volta mi ha chiesto delle cose le ho risposto in maniera semplice adatta alla sua età.
Non le ho mai fasciato la testa con fidanzati e amorazzi, ma abbiamo invece affrontato i temi della pedofilia della crudeltà verso gli uomini e gli animali nel dover avere compassione e poter aiutare chi ne ha bisogno e chi è nell'impossibilità di farlo da solo, le discussioni si sono allargate sull'assurdità delle guerre e di come sia ingiusto invadere paesi poveri dove solo la popolazione civile è l'unica vera vittima di tutto. Non mi ha mai visto far finta ma aiutare realmente chi era in difficoltà.
Spesso la gente si riempie la bocca solo di chiacchiere e la parola fatti l'ha cancellata dal vocabolario!
Troppo superficiale la società che ci siamo costruita. Non diamo la colpa ai giovani, loro riflettono soltanto quello che vedono e i comportamenti di chi sta loro accanto.
E la loro ribellione spesso è giusta soprattutto quando gli si nega un futuro e una cultura.
Mi dispiace per chi crede di potermi abbattere: sono con i piedi piantati per terra a sfidare il vento della tempesta più forte e se per dare un futuro al mondo combatterò da sola ebbene la cosa non mi spaventa mi troverete sempre sulle barricate ad affrontare in prima persona la reazione alle mie azioni!

Come la solito sono partita per una delle mie solite crociate e tutto questo perchè un parrucchiere voleva tagliarmi i capelli!

giovedì 14 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (20)


Mi alzo sono le 7, in bagno lo specchio riflette la mia immagine.
Anche se sono sveglia da pochi minuti sembra che non mi sono alzata dal letto: il mio viso non è stanco.
Oggi bellissima giornata di sole come solo la montagna sa regalare con i colori e la sua luce.
Fuori le solite casalinghe a chiacchierare nei giardini. Le guardo e mi sembra... sono diversa.
C'è un grande abisso fra me e loro.
Non parlo di cultura e intelligenza, sto guardando solo il lato estetico.
Quante donne vedo la mattina camminare come automi perchè per uscire devono per forza vestirsi e pettinarsi!
Come mi piacerebbe che ogni donna vedesse e considerasse se stessa come una dea.
Molte purtroppo vestono con abiti anche costosi, ma non si amano si nota dal loro aspetto.
Affrontare il giorno per me è un rituale psicologico: pettinarmi scegliere i pantaloni o la maglietta può sembrare automatico.
Come la scelta della biancheria da indossare il profumo da mettere.
No, non è casuale o inconscio.
E' un modo di volermi bene. Mi preparo ogni giorno ogni volta come se dovessi incontrare un amante.
Il cuore non mi batte non ho particolari pensieri, ma il desiderio di piacere c'è ed è reale. Non sempre ho qualcosa da fare fuori e allora? Lo faccio anche se devo rimanere in casa. Sono con me stessa e perchè non devo girare per casa in maniera elegante o devo procurarmi un paio di ciabatte di cencio tutte sfilacciate e una vestaglietta di cotone stinta? Oppure i bigodini nei capelli il viso sfatto dalla stanchezza pelle grigia peli lunghi?
Non esite proprio!
E poi ripeto... è per me stessa.
La vita da ogni giorno un invito alla vita.
Ma questo purtroppo molti non l'hanno ancora capito.
Prepararsi sempre come ad una prima a teatro curare la propria persona è un inizio per stare bene e guardarsi in maniera più umana.
Il profumo che mi avvolge la biancheria scelta sempre con cura vedere che la natura mi ha dato una pelle meravigliosa senza rughe... sono fortunata? anche o forse, ma indipendentemente dal regime alimentare che uno segue è un modo di porsi verso se stessi.
Contemporaneamente guardo lo specchio davanti a me e guardo anche lo specchio dentro di me: lì c'è l'altra io piena di rughe e cicatrici: ognuna di loro ha trovato posto anche se ogni volta mi meraviglio che ci sia ancora spazio.
Ma quello è il lato nascosto, mio personale il mio angolino dove solo io posso entrare.

Se l'interno trova conforto nell'ammirare l'esterno, allora perchè non accontentarlo?
Non è solo perchè sono donna ma nella preparazione è come rivivere quegli attimi che abbiamo vissuto a sedici anni con il primo amorazzo quando il letto si riempiva di vestiti perchè era tutto vecchio e niente andava bene.

Guardo con compassione le ragazze di oggi. Non hanno lo stesso spirito" preparatorio" delle donne della mia età.
Forse noi abbiamo vissuto sensazioni che le nuove generazioni non conosceranno mai.
Ci sentiamo donne e la nostra femminilità è sempre la primo posto.
E' vero che negli anni sono state fatte scelte importanti che hanno portato al referundum sul divorzio, all'anticipazione del voto e la patente a diciotto anni, l'interruzione di gravidanza,ecc.
Abbiamo raggiunto posizioni e traguardi impensabili fino a pochi decenni fa.
Ma quanta strada c'è ancora da percorrere!
Ascolto mia figlia le sue amichette e cerco di capire cosa c'è stato di sbagliato nel cammino della crescita delle nuove generazioni.
Sono monotona ripetitiva, ma continuo a dire che a 7 anni feci le scelte più importanti della mia vita.
I ragazzi di oggi sono solo annoiati, ma perchè? La solita scusa che hanno tutto ? Forse, ma la cosa che manca veramente è che nonostante il cervello si sia sviluppato in maniera più agiata non pensano! non sanno proprio cosa vuol dire.

Ripeto continuamente a mia figlia.... pensaci, hai fatto questo! perchè? pensaci...

Ho assistito a dibattiti politici dove ragazzi di 18-20 anni erano sul palco, ma i loro discorsi erano superficiali come una lezioncina imparata a memoria.

Mi sono chiesta allora se dietro di loro c'era qualcuno (la scuola è fondamentale!) che li aveva strumentalizzati.

E questo pensiero è diventato terrore!

sabato 9 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (19)


Sono allergica anche alla polvere!
Per sistemare delle scatole nella mansarda e non aver messo i guanti adesso ho dei tagli profondi nelle dita di una mano.
Ci vorrà qualche settimana per ritornare normale.
Basta una piccola ferita per farmi cadere nella depressione più nera? Ma che depressione! direi mi sono ripiegata su me stessa a compiangermi.
Sono allergica alla cioccolata... la ditta della Nutella mi preparerà un rogo con legna scelta di prima qualità più grosso di quello degli eretici, tutto per me;
non posso mangiare latticini e latte sono veleno: quando vado al supermercato devo controllare gli ingredienti di ogni confezione... gli allevatori faranno un altro sciopero;
sono allergica ai farmaci... anche se qualche dottore ogni tanto prova ad avvelenarmi con prodotti astratti e le multinazionali farmaceutiche stanno preparando un cocktail di farmaci da iniettarmi per endovena;
sono allergica alla polvere!... il mondo non si lamenterà per questo: sono secoli che gli uomini ritornano polvere ci sarà qualcuno cui rimanevo sulle scatole che da morto si sta vendicando.

... extraterrestre portami via subito subito lontano lontano da casa mia....

Ma nel complesso sono bellissima!
Quant'era che non ve l'avevo detto?

Adesso che tutto è passato credo che qualche amante posso anche concedermelo.
Dunque vediamo... il vecchietto, quello non manca mai, ho la sicurezza della sua pragmaticità o pragmatismo?, Gibran innamorato e assente perenne, poi ho un esercito di uomini da scegliere. E chi finisce più?
Cominciamo però a scartare quelli sotto... sotto cosa? basta che respirino dai trenta in su vanno tutti bene.
Ma poi a pensarci bene, non ho assolutamente voglia di iniziare una storia con nessuno.
Ricominciare daccapo cercare di capire i pensieri le idee evitare certe parole per non "offenderli", ma nessuno pensa mai che io mi posso offendere?
Per ora mi bastano il reale e il poeta.
Ho sciorinato (in Toscana vor dì "detto, elencato") troppi principi filosofici in queste settimane, ma che sono diventata Ferrier Sartre Platone Epicuro?
Sono arrivata perfino a pensare di essere un uomo in un corpo da donna.
Ma poi mi sono guardata allo specchio... naaaaaaaaaaaaaaaaaa, non è possibile... non posso essere un uomo: non ho nemmeno i peli!
Sono altalenante nei miei pensieri?
Certo! sono una donna e sono toscana. Vi siete mai chiesti perchè Dante ha scritto tre cantici invece di uno solo?
Perchè noi toscani prima andiamo all'inferno e cominciamo a sciorinare (vor dì sempre "dire, elencare") un elenco lunghissimo dei nostri errori, poi saliamo al Purgatorio e qui il pentimento è vero e anche le lacrime, siamo capaci anche di recitare un mea culpa e un atto di dolore!, poi ascendiamo al Paradiso qui ogni proponimento futuro di non peccare più è bene impresso nella nostra mente: le buone intenzioni si sprecano e perchè non elencarne magari qualcuna in più e metterla da parte per i tempi di magra?
Ma poi ci ricordiamo di essere toscani e allora meglio perdere un amico che una battuta e si ricomincia daccapo.

Ultimamente mi sto chiedendo se ho ancora voglia di fare da spalla a chi mi chiede aiuto. Perchè mi devono vedere come un' ancora di salvezza? Io ho sempre pensato che fosse la boa che sta a galla quella più importante, mentre l'altra affonda... o no?

Moglie e marito hanno litigato perchè lei ha scoperto che lui ha un'amate da tre anni e mezzo.
(lei)...ti ringrazio, ho letto LETTERA A DON CHISCIOTTE ho capito tante cose: la nostra storia proprio uguale, ma come fai a sapere tante cose su di noi?... l'ho messo fra i documenti e ogni tanto vado a leggerlo....
A parte che la storia la sapevo eccome! lui me l'aveva raccontata fin nei particolari di sesso, ma la cosa buffa è che non ricordavo più di avere scritto quel racconto e non era indirizzato a nessuno dei due....

Direttore di una grande biblioteca di una grande città del Nord Italia mi scrive almeno due volte a settimana per avere consigli sull'uso di alcune erbe.
La fucilazione e l' impiccagione mi sembrano crudeli e disumane;
la camera a gas e la sedia elettrica provocavano lunghe agonie: inoltre, la camera a gas è stata usata dai nazisti;
le iniezioni letali che inducono prima la paralisi e quindi l' arresto cardiaco devono essere precedute dalla somministrazione di un anestetico, senza il quale il condannato, in preda a fortissimi spasmi muscolari, si sente soffocare e ha, letteralmente, la sensazione di venire bruciato vivo;

...una bella tisana alla cicuta come Socrate... la mente oscurata, la vista deformata, gli occhi che selvaggiamente roteavano, la gola attanagliata, le estremità paralizzate...

Possibile che il mio pensiero si sofferma e gongola sull'immaginare l'eliminazione di certi personaggi? E' diventato così veloce che mi accorgo della sua realtà solo quando sento i muscoli della bocca muoversi per un sorriso?

Cosa dovrei fare allora del critico d'arte che mi da appuntamento in ogni angolo dell'Italia e poi mi chiede se è troppo lontano da casa mia? Chiedere aiuto a Vlad III di Valacchia?

Quale morte immaginare per chi ti chiede in continuazione... cosa posso fare per te... quando io sono stata chiara e precisa per togliermelo di torno... non mi piaci, ma se vogliamo discutere su qualche cosa magari su Nibiru io so tutto...

Sono diventata così cruenta e sanguinaria perchè i problemi degli altri cominciano a stufarmi?

Ma quanti di quelli che si piangono addosso ha mai pensato che spesso la colpa di quello che gli succede è loro?

Prima o poi mi devo decidere a fare una serie di lezioni su come vivere la vita senza invadere lo spazio degli altri, detto in parole povere come non rompere gli zibidei a Lorena!

domenica 3 ottobre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (18)


Un riflesso della fiamma del camino devi essermi entrato nel cervello illuminando gli angoli oscuri!
Io non mi sono mai innamorata di un uomo. Sono sempre stata innamorata dell'amore!
Gli uomini sono stati uno strumento per arrivare a capire se esiste qualcosa oltre noi?
Soltanto che ho commesso l'errore di non andare oltre le azioni che subisco tutti i giorni: i luoghi comuni le frasi fatte i sospiri i gesti ormai tramandati per generazioni nel DNA degli uomini.
La loro vita...? solo una commedia recitata da guitti.
Cosa rimane in fin dei conti del tempo passato insieme?
I sensi vengono appagati per pochi secondi poi è solo un riflesso nella mente di attimi guardati con occhi estranei.
Il corpo quando ricorda non rivive quelle sensazioni: sono solo un'eco nella memoria un'idea che vuole sopravvivere a tutti i costi.
Ma la mente ricorda qualcosa che non ha provato e il corpo da solo nel tempo non riesce a replicare. Mente e corpo uniti eppure divisi: insieme eternamente ma divisi nelle proprie emozioni e sensazioni.

Perchè rovinarsi la vita per cercare di possedere qualcuno che non avremo mai?
L'uomo è destinato all'infelicità il suo carattere lo porta sempre verso la sofferenza e il dolore.
Pochi attimi di gioia sono superati da anni di sofferenza.
In questi ultimi anni ho scritto con il cuore e con le unghie. Non è facile definire i miei pensieri, è un modo di scavare dentro al mondo che poi non è altro che scavare dentro di me. Chi un giorno mi accusò di giansenismo in fin dei conti mi ha indirizzato verso una conoscenza che non avevo avuto fino ad allora. Con il tempo ho capito che il mondo non è fuori, ma dentro di noi.
Cercare dentro di me mi aiuta a capire i miei errori i miei difetti le mie colpe la mia debolezza.... il mondo.... ognuno di noi è una folla, non una sola persona, e queste persone diverse a volte litigano fra loro, ed io le ascolto, e ascoltare queste voci e poter scrivere quello che dicono per me è un modo di dire agli altri che ognuno ha avuto i suoi dolori che tutti hanno subito un torto che in ogni famiglia c'è stato un malato che molti hanno amato e hanno odiato che ci sono figli nati per desiderio e altri nati per errore che la morte non è la fine ma solo l'inizio di qualcosa di diverso da vivere in futuro forse ancora insieme che le lacrime o le risate hanno sempre una parte di verità e una di menzogna.
Ascoltare se stessi e guardarsi allo specchio. Guardarsi come un'immagine capovolta non deformata solo capovolta per osservare parti di noi che mai avremmo immaginato.
L'universo più complesso quello che mai riuscirà a dirci tutto quello che vogliamo sapere è sempre e solo e semplicemente il nostro IO.
Chi di noi può affermare con assoluta certezza di conoscersi?
Una volta io l'ho detto, forse più di una ma andando avanti i dubbi sono cresciuti lì davanti e dentro di me sempre presenti e mi rendono cosciente della mia realtà.
La certezza? quando e per cosa riusciremo mai a conquistarla?
Ogni giorno di più sto mettendo in forse tutto quanto: la mia conoscenza le mie idee le mie fermità il modus operandi dell'educazione con mia figlia i miei rapporti con gli uomini.
Ho sbagliato veramente tutto finora?
Accorgersi che le basi che mi hanno accompagnato fino a qui non sono più quelle di prima, che la vita è una scelta continua e dove non ho vacillato non ho ottenuto mai quello che ho desiderato: la mia certezza era solo l'illusione di qualcosa che era nato nella mia mente.
Sentire la propria debolezza di donna continuare imperterrita a dire di essere forte perchè gli altri mi hanno sempre visto così, perchè sono io che ho fatto vedere agli altri questo lato del mio carattere e l'ho convinti.
Amare un uomo...
Si può amare uno cento mille uomini e ogni volta quello che si prova sembra amore o è solo la voglia di sentirsi vivi desiderati?
L'amore non è gioia ma dolore. L'esempio più banale? Gesù Cristo.
Non si è fatto forse uomo per percorrere la via degli empi? Il dolore il sacrificio finale la sofferenza intima è stato questo il suo percorso d'amore?
Appena il cuore comincia a palpitare i nostri occhi vedono il sole la nostra mente viene ottenebrata dall'immagine amata ecco che comincia il lato negativo quello che fa diventare attimi di autentica felicità in dolore puro.
La gelosia il sospetto l'attesa il desiderio il dubbio ammorbano la nostra vita. Cominciamo a non avere più un attimo di pace.
La mente si autosuggestiona e per sopravvivere ai nostri "orrori" si crea un mondo fatto di sentimenti.

Tutto quello in cui credevo, un mondo in cui l'amore e la ricerca di esso mi ha portato fino a qui è veramente crollato?

Cosa è successo che mi ha resa così critica e incerta?

Un A PRESTO che sta creando un'attesa inutile?

Vorrei essere brava a scrivere per dire... dire tante cose.