SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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giovedì 2 aprile 2009

PROFUMO DI SCANDALO

(di Lorena B.G.)
QUARTA E ULTIMA PARTE

E se anche fosse? Francisco...bello desiderabile intelligente, ottimo amante. No, non era possibile! Lei amava solo lui il suo amore calabrese.
Però che coincidenza, due uomini belli quasi la stessa età. Ma....c'era adesso questo ma, perchè?
Continuò a chiedersi cosa le stava succedendo, mentre si avvicinava all'albergo.
No, non voleva finire questa storia.
Vide la sua auto già parcheggiata e lui che stava scendendo, perchè l'aveva vista.
Viso bello, occhi acuti penetranti, ma che avvicinandosi sorridevano per la felicità che sarebbero stati insieme. Vestiva sempre sportivo, ma era come se addosso avesse uno smoking: era sempre elegante e desiderabile. Quale donna non si sarebbe girata trovandolo per la strada? Si sentiva fortunata.
Sì, fortunata? Ma adesso lei stava per rovinare tutto!
...Cucciola...un abbraccio che le tolse il fiato.
Mentre salivano ebbe la sensazione che stava per succedere qualcosa, lui era diverso, più euforico, più sorridente, più dolce.
Saliva e lo guardava e si rese conto che lo amava veramente, come aveva fatto ad non accorgersi di questo sentimento? Ma soprattutto perchè aveva permesso che questo avvenisse?
Le valigie erano pronte, i mobili erano stati quasi spediti tutti, mancavano ormai pochi giorni alla partenza. Anche i contatti con la nuova sede erano stati presi e lei doveva solo mettersi in auto e affrontare il viaggio fino in Calabria.
Si rese conto che aveva fatto male a volere questo incontro, soprattutto di tante cose e pensò che non avrebbe avuto più pace. Aveva creduto di amare alla follia un uomo e adesso invece aveva un altro nel cuore. Non poteva tornare indietro.
Che pasticcio! Aveva voluto giocare, ma non era riuscita a gestire le cose e gli era sfuggito tutto di mano.
Diventò taciturna e un po' triste, mentre davanti a lei Francisco sembrava avere acquistato un'allegria che non aveva mai avuto.
Decise di non usare sotterfugi, ma di dirgli semplicemente le cose come stavano
....Devo dirti una cosa....disse lui.... Anch'io.....
....Prima tu....disse lei con un fil di voce, ma più che altro per acquistare tempo e scegliere le parole.
....Ti amo, non posso più vivere lontano, non voglio più vederti una volta al mese di sfuggita in un albergo, ti voglio tutta per me. Mi hanno offerto un lavoro all'estero e vorrei che tu venissi con me....
Rimase senza parole, e adesso? La testa le si svuotò, non capiva o non voleva capire, aveva in mente solo che doveva dirgli che andava via e che non si sarebbero visti più.
Dentro il suo cuore, dentro la sua testa una tempesta! Non voleva lasciarlo, voleva stare con lui amarlo, e contemporaneamete doveva andare via e rimpiangere tutto per sempre.
...Che pasticcio!... continuava a ripetersi.
...Parto tra una settimana, vado a vivere con un altro.....ecco l'aveva detto, non sapeva nemmeno se l'aveva gridato o detto a bassa voce.
Ma Francisco lo capì. Il sangue, il sorriso sparirono dal suo viso.
In quel momento lo vide in tutto il suo splendore, in tutto il suo amore.
Lui la prese per mano e si sdraiarono sul letto.
Non si dissero una parola, nessun accenno. Si amarono come non lo avevano mai fatto. Le bocche tremavano, ma il loro era un addio.
Lei pensò che era tutto finito, che tra pochi giorni nessuno avrebbe potuto scoprire più niente. Lei partiva si lasciava tutto alle spalle, e lui l'avrebbe dimenticata.
Era quasi tranquilla, avrebbe amato Francisco per sempre, ma la decisione era presa. Sentì che lui l'abbracciava ancora più forte, e stava per dirgli di non rendere tutto più difficile, quando le mani di lui si strinsero intorno alla sua gola e lei cominciò a non respirare più.
Mentre lui la stava stringendo, lei lo guardò con amore, poi con stupore, con sorpresa non capiva...alla fine l'ultimo pensiero fu per la notizia che sarebbe apparsa sui giornali il giorno dopo.
Quello che lei aveva voluto nascondere lo avrebbero saputo tutti.

mercoledì 1 aprile 2009

PROFUMO DI SCANDALO

(di Lorena B.G.)

TERZA PARTE

Ora che ci ripensava, ogni volta che si incontravano lei metteva più cura nel vestire, nel fare la doccia, nel pettinarsi.
Spesso durante la giornata un piccolo pensiero era speso nel chiedersi cosa faceva lui in quel momento.
Se qualcuno le avesse chiesto chi era e cosa faceva non sapeva rispondere. Era stato molto evasivo, solo che viaggiava molto. La sua intelligenza e la sua cultura si capiva per come si esprimeva, solo un nome FRANCISCO.
Niente di più. Nè indirizzi nè storia, niente assolutamente niente di sè.
Qualche volta le sembrava di barcollare nel buio....ma con chi sto andando a letto?...e se mi succedesse qualcosa?...chi è costui che amo per qualche ora una volta al mese?...
Ma i patti erano quelli dovevano sapere il meno possibile. O almeno a lei sembrava di avere raccontato molto della sua vita, soprattutto in treno e mentre lei parlava lui aveva ascoltato. Ma lui era rimasto nel mistero.
Solo ogni tanto le sottoponeva delle domande, alle quali all'inizio aveva risposto volentieri poi si era stufata, sembrava che ogni volta fosse un esame. Lo stesso quesito posto però in maniera diversa ogni volta, ma era sempre lo stesso alla fine.
Sempre una domanda sul numero DUE, per arrivare poi a dire sempre che il numero UNO è più importante. A niente erano valse le sue argomentazioni, lei insisteva che era importante anche il numero Due, ma sentiva che non era mai riuscita a convincerlo. Eppure era anche un uomo intelligente, ma era ossessionato da questo numero Uno come se da questo dipendesse la sua vita.
Una volta le aveva confidato che avrebbe voluto fare una partita a scacchi con Lui quando fosse andato nell'aldilà e lei si era messa a ridere. Quale partita se Lui ha in sè tutte le partite? Pensi forse di conoscerne una che Lui non sa? .....Solo una donna può cambiare le carte in tavola nel modo più naturale possibile e poi cadere dalle nuvole come se non fosse successo niente.... tu bello e intelligente non ci riuscirai....
La discussione aveva ripreso più volte e lei era riuscita solo a carpire queste informazioni, un po' si era stancata di parlare sempre delle stesse cose e lui se n'era accorto.
Ogni volta che s'incontravano era come la prima volta, non riuscivano mai a spogliarsi completamente che cadevano subito nel letto.
Ma che tipo di rapporto era?Pieno di passione, parole sussurate, bisogno di amore ? O amore ?
Ancora una volta si era preparata, aveva messo l'ultima lingerie, quella nera di pizzo. L'aveva comprata il giorno prima, aveva messo più tempo per sceglierla.
Era sicura che a lui sarebbe piaciuta, ogni volta quando la spogliava la guardava e annusava la sua pelle. Era un gesto questo che la eccitava come quella prima volta in treno.
Il solito profumo che l'avvolgeva come una seconda pelle, lei bionda occhi nocciola diventava terribilmente desiderabile. E il desiderio di lui non si sarebbe esaurito, se non avessero dovuto andare via ogni volta perchè era troppo tardi.
Questa volta aveva deciso di rimanere anche la notte se lui glielo avesse chiesto. Era l'ultima volta e le dispiaceva chiudere così velocemente.
Voleva assaporare le ultime ore con Francisco, per poi ricordarlo quando sarebbe andava via lontano.Continuava ad avere pensieri contrastanti, ora lo voleva, poi non lo voleva più, poi lo desiderava ancora e non voleva chiudere. Allora?
Un pensiero cominciò a prendere corpo: non è che si era innamorata?

(continua....)

lunedì 30 marzo 2009

PROFUMO DI SCANDALO


(di Lorena B.G.)

SECONDA PARTE

Sentiva il bisogno di stare solo con lui, la paura che qualcuno se ne accorgesse e venisse fuori questa storia aveva cominciato a non farla dormire al notte. Aveva paura di uno scandalo, e nel suo lavoro questa pubblicità non era la migliore.
Il viso sempre più stanco, a mala pena riusciva a rispondere alle domande che lui le rivolgeva al telefono.
Anche nel lavoro aveva cominciato ad accorgersi che le sue colleghe più giovani erano sempre attente e presenti alle riunioni, mentre lei qualche volta era mancata.
Cominciò così ad allontanarsi da ogni uomo. Prima uno, poi il secondo, poi il terzo. Mancava solo il quarto.
Chiudendo con il quarto lei avrebbe smesso di avere paura, e poi lui, il suo amore, le aveva chiesto di andare a vivere insieme. Era una salto nel buio, una città nuova, gente che non conosceva e non aveva niente in comune. Come sarebbe stata accettata dai genitori, dal fratello di lui? Gente tradizionalista e attaccata ai valori morali di una famiglia, se avessero saputo cosa aveva fatto per mesi, cosa sarebbe successo. E se avessero cominciato a prendere informazioni su di lei di nascosto? Cosa avrebbero scoperto? La paura l'attanagliava, dopo tante sofferenze, dopo tante discussioni finalmente poteva abitare con l'uomo che amava, vederlo e toccarlo ogni giorno. Svegliarsi la mattina con lui accanto e dormire nello stesso letto la notte. Andare alla partita insieme la domenica, andare a fare una passeggiata in riva al mare. Chiedergli se gli piaceva il vestito che aveva comprato e aspettare la sua approvazione.
Nuova città!!! Anche questa paura la bloccava.
All'improvviso durante la giornata aveva dei piccoli dubbi. Faceva bene a spostarsi?
Intanto il suo lavoro ! Avrebbe dovuto ricominciare tutto daccapo. Lui le aveva promesso tutto il suo appoggio, la sua comprensione, ma soprattutto il suo amore.
Ormai erano veramente ad una svolta: o andava o la storia finiva.
Aveva cominciato a fantasticare sulla loro vita insieme, all'improvviso ogni volta che si sentivano lei diventava euforica, parlava e parlava, e rideva e la sua gioia era diventata incontenibile, forse cercava di sdrammatizzare i suoi dubbi.
Ancora uno, l'ultimo quello più difficile, il più bello di tutti quello di 45 anni. Mentre erano insieme le diceva ... ti amo... in un modo che veramente le faceva battere il cuore. Il suo sguardo bello fiero non ammetteva repliche, lui l'amava veramente. Lei lo aveva capito, ultimamente lo aveva capito ecco perchè l'aveva lasciato per ultimo.
Con gli altri era bastato dire che la storia si era conclusa, che lei non aveva più voglia, che si era stancata. Ma con l'ultimo era diverso. Avrebbe dovuto faticare per trovare un motivo valido.
Decise di incontrarlo un'ultima volta, stare fra le sue braccia ancora.
Al telefono lui disse che andava bene anche se non era il loro giorno e la loro settimana. Lei aveva fretta di chiudere.
Mentre si avvicinava all'albergo cominciò a ricordare come si erano conosciuti: in treno di ritorno da una città del Nord Italia.
Era inverno fuori pioveva e lo scompartimento non aveva riscaldamento, erano loro due soli. Si erano guardati di sfuggita quasi non volessero rimanere, ma i posti erano prenotati e quindi dovevano sedersi.
Dopo un po' lei lasciò il computer e si alzò per prendere il cappotto, aveva cominciato ad avere freddo e il tempo fuori non invogliava a pensare al sole. Lui fu più veloce, intuì il suo desiderio, prese il cappotto glielo mise sulle spalle con una delicatezza che le procurò un brivido. Le sembrò quasi che appoggiandolo lui stringesse leggermente le mani sulle sue spalle e annusasse il suo profumo. Questo gesto la eccitò, eppure non aveva fatto niente, sicuramente era tutto involontario. Ma... alla fine del viaggio si erano scambiati il numero di telefono.
Lui aveva parlato poco, ma la sua voce aveva un che di erotico, un accento esotico. Pensò a lui tutta la notte, non riuscì quasi a dormire.
La mattina alle sette era già in piedi, accendeva sempre il cellulare, era un' abitudine che aveva da tanto. Spesso trovava degli sms di qualche amico che la salutava. Invece quella mattina dopo pochi minuti una telefonata... Buongiorno cucciola, dormito bene? Stanotte non ho chiuso occhio, ti ho pensata. Vorrei pranzare con te, se non hai problemi....
Era cominciata così, semplicemente.

(continua....)

giovedì 26 marzo 2009

PROFUMO DI SCANDALO


(di Lorena B.G.)

PRIMA PARTE

Quante volte si erano lasciati non lo ricordava più!
Ogni tanti giorni lei si accorgeva che lui aveva fatto lo "splendido" con qualche altra donna.
Ma questa volta era decisa
... ti ho cancellato dalla mia posta, ma soprattutto ti ho cancellato dalla mia vita...
Poche ore dopo ecco un sms di lui... ti ha mandato due email e con questo addio...
Mattina dopo eccoli di nuovo al telefono ... ti amo... ti amo... non posso fare a meno di te, ma non posso più vedere che fai il cretino con le altre...
... ma tu non mi hai chiesto spiegazioni, comunque quest'esperienza mi serve, non tradirò più, basta sono deciso, mai più...
...io sono serena ti amo e ti porterò sempre nel cuore...
...quando ho voglia di fare l'amore tu non ci sei mai ed io devo arrangiarmi da solo, non ce la faccio più...
...io cerco un uomo che sia solo mio e basta e non guardi le altre nemmeno per scherzo...
...peccato perderci, l'intesa con te è perfetta.... appena torno a casa, solo 5 minuti, e ti telefono voglio fare l'amore con te....
E la storia ricominciava daccapo nuovamente. Ogni volta però era diversa, lei lo voleva sempre, pensava solo a lui, ma aveva cominciato a frequentare altri uomini. No, non fraintendete lei lo amava come una pazza, solo lui, non c'era nessun altro nel suo cuore.
Però si era affacciato qualcun altro, qualcuno più simpatico altri meno. Poteva scegliere, bella era bella e poteva ingannare chiunque per l'età, e anche se diceva la verità ecco che anche i trentenni perdevano la testa e quindi non aveva mai problemi. Forse lui veramente faceva solo il galletto per email o per cam nei vari siti su Internet, ma lei invece aveva trovato il modo per soddisfare le proprie voglie nella vita reale, altro che telefono o cam.
Si era creata un piccolo giro, quattro uomini, molto giovani, dai trenta ai quarantacinque anni. Tutto era partito da una battuta fatta con un'amica
... uno a settimana per quattro settimane avrei tutto il mese coperto...
Questa frase cominciò a rimbombarle in testa sempre più spesso sempre più insistente fino a quando non cominciò a metterla in pratica.
La frequenza per ogni uomo andava bene, nessuno si sentiva impegnato e poteva tranquillamente gestire la cosa senza fatica. Inoltre faceva credere a ognuno di loro di essere unico, di essere solo per lui e di morire solo dietro a lui. Bastavano due paroline dolci due moine, il chiamarli poi CUCCIOLOTTO era il suo cavallo di battaglia. Nessun uomo riusciva a resisterle quando lei glielo pronunciava con un sussurro nell'orecchio.
Il suo lavoro le permetteva di spostarsi, di muoversi liberamente, non aveva nemmeno bisogno di inventare scuse, si muoveva e basta. All'inizio c'era stata un po' di fatica per trovare gli alberghi nel giorno che volevano, ma poi con l'andare del tempo appena telefonava la reception diceva di sì che non c'erano problemi, avevano memorizzato il giorno che lei veniva e le facevano trovare sempre una camera libera.
Ogni uomo l'amava, la faceva sentire bene. Era al centro dell'attenzione di qualcuno per qualche ora. La sera era stanca quando tornava a casa, ma soddisfatta.
Con loro nessun coinvolgimento sentimentale, e perchè? Andava tutto bene e non c'erano intoppi.
In più c'era lui, l'uomo che lei adorava. Solo che lui era lontano, abitava in Calabria e da Bologna alla Calabria il viaggio era lungo, in un anno si erano incontrati solo tre volte. Si sentivano per telefono tutti i giorni, tutti i giorni emails, sms, e poi due tre volte alla settimana un rapporto sussurrato al telefono. All'inizio avevano scherzato poi la cosa era diventata frequente, telefono all'inizio poi telefono e cam. Lui veramente non andava con nessuna, lo sapeva perchè c'era un amico comune che pettegolo com'era glielo avrebbe detto solo per fare un dispetto. Lei invece non si accontentava più. Il cuore era impegnato, ma il fisico aveva bisogno di sentire carezze e baci.
La cosa era andata avanti così qualche mese, nessuno dei suoi amanti sembrava voler chiudere o dare segni di cambiare questo stato in essere.
Solo che lei adesso si era stancata di questa giostra, non aveva più voglia.

(continua....)

mercoledì 25 marzo 2009

GIO ELLO

(di Lorena B.G.)

La foto della sonda americana Magellan !!!! Magellano scopritore, scienziato, capitano ribelle, conquistatore?
Qualche allusione?

Avete notato come la foto del cratere Danilova assomiglia ad un ostensorio? Che cos'è l'ostensorio? Un oggetto che racchiude il corpo di Cristo. E Cristo chi è? Il figlio di Dio. Ma per venire sulla Terra il figlio di Dio ha avuto bisogno di una donna. L'ostensorio con la forma del Sole, come se il Sole fosse il centro dell'Universo. Il Sole che con i suoi raggi illumina tutto da la vita. Mia nonna diceva sempre ...dove entra il Sole non entra il dottore... Il Sole ha un potere così grande da adorarlo anche nel Cristianesimo? Avere dato la forma dell'astro a noi più prezioso all'oggetto che racchiude il Corpo di Cristo?

Perchè è stato dato il nome della ballerina russa a questo cratere?
La storia nel film dice che quando la figlia entra a far parte di una compagnia di ballo, Deedee si trova costretta a ripensare alla scelta fatta tanti anni prima, quando aveva rinunciato alla sua passione…
Quel cratere vuol dire rinuncia? Rinuncia di che cosa? Dei propri sogni, dei propri amori, del voler vivere una vita che non si è mai vissuta? Che sogno può avere un uomo che non ha mai conosciuto l'amore? La voglia di sapere che cos'è? E se gli capita una donna che gli fa girare la testa, cosa fa rinucia a tutto in nome di quali principi? Si considera così irraggiungibile che guarda alle stelle? Ma anche la sonda Hubble tende a cadere sulla Terra e deve essere riportata sempre nella propria orbita. La sua visione dell'amore è così distorta che non si accorge nemmeno che gli specchi vanno cambiati ? Perchè non si accorge che questi specchi modificano la rifrazione, e la luce che assorbono cambia e distorge la visione dell'Universo? Perchè voler fuggire dal proprio destino? PAURA????

E poi aver dato quel nome ad un cratere di Venere? Cos'è Venere se non una donna aperta e chiusa nella propria femminilità, e sessualità, e grandezza, e potenza di procreazione?
Perchè l'uomo si considera ancora potente ? Perchè è forte? Perchè ha i muscoli e riesce a decidere di fare guerra?
Guerra a cosa? All'umanità? E cos'è che viene fatto ultimamente? Stuprare donne del nemico per far procreare la "propria razza"?
Ma non capiscono che procreando hanno messo la parola fine alla guerra perchè chi nasce non è figlio dello stupratore, ma dell'unione di due popoli e quindi una nuova razza? E chi ha procreato ? Una donna!!!

Non solo! Violentando la donna, vuole offendere quello che inconsciamente ha capito essere superiore a lui. L'uomo non avrà mai questa capacità di dare la vita, a meno che un domani non ci sia qualche scienziato pazzo che manipoli il fisico dell'uomo.

Come mai il cratere di Danilova assomiglia ad un ombellico, ma poi se ci penso tutti i crateri si assomigliano, forse quelli di Venere di più?
Che assonanza c'è? Forse la natura non può fare meno di creare qualcosa di erotico in modo che l'uomo guardandola abbia sempre voglia di trovare una donna e procreare?

E il protendersi verso l'Universo? E' tipico dell'uomo, come Cristoforo cercò le Indie, come i primi Vichinghi si avventurarono in mare e raggiunsero l'America,come il desiderio di andare sulla Luna, e poi su Marte e dopo Venere e magari Saturno con i suoi anelli. Magari mettere una mano fuori dall'oblò e toccare il pulviscolo e le pietre che lo circondano e lasciare una scia.

Cosa guardi così lontano, ma soprattutto perchè? Sei sicuro di avere assimilato la conoscenza di tutto quello che c'è da sapere? Andare via e poi accorgersi che quello che si voleva e si cercava era a portata di mano. Qualche volta succede che la ricerca ci porta in posti sconosciuti e per tanto tempo, che quando si ritorna e si vorrebbe recuperare è troppo tardi: tutto è cambiato, mai più potrà essere come prima. E intanto il tempo è volato.
Sei sicuro di voler perdere tempo?

Gioello - Galileo



«Gioielli di oreficeria e di scultura, non c’è che dire - continuò il telescopio - ma io li ho messi tutti fuori gioco. Pezzi d’antiquariato. Via, torniamo al mio essere pendolo. Idealmente, io oscillo verso il passato più profondo. Quando il Costruttore ha accostato la sua pupilla al mio oculare, è tornato ai giorni della Creazione. Ha visto le cose come sono uscite dalle mani di Dio, e come nessun altro, da allora, le aveva mai ponderate. La Luna gibbosa di depressioni e monti, tanto simile alla Terra. Le fasi di Venere. Le macchie sul volto, tutt’altro che perfetto e incorruttibile, del Sole. Propaggini misteriose sul corpo di Saturno. Ha avuto la prova che l’universo è uniforme, coerente, omogeneo. Aristotele fantasticava, parlando di un livello terreno, che cova in cuore il tarlo del mutamento, e di un piano sublime, stellare, dove tutto rimane eterno, identico a sé. Il Principio - Dio, e sia ben chiaro, il Costruttore non l’ha mai messo in dubbio - ha lavorato con la provvidenza della logica. Con il regolo del matematico. Che meraviglia! Ha avvolto tutto nel tempo razionale, nell’oscillazione isòcrona del pendolo. Ma poi io torno a presente, e mi protendo al futuro. Vedì, su quel soffitto della sala, le immagini della Luna riprese dai telescopi Hubble? Milioni di volte più poderosi di me. Ma senza di me, non ci sarebbero. Io sono il primo anello del nuovo cielo. Il punto di non ritorno. Il passo avanti».

martedì 3 marzo 2009

PER TE :IL NUMERO 22 SECONDO ME!

(di Lorena B.G.)

IO NON SONO TE. NON LO SARO' MAI! O MI ACCETTI COSI' O TI ARRANGI!

Vado a ruota libera e voglio risponderti subito, altrimenti pensi che vado a controllare qualcosa.
Supponiamo che il 22 venga solo dall'unione di due 2 ....il 2 il 2.
Domenica 1 marzo ore 22.13 ho postato qualcosa su questo numero.
Mi stava rimbombando in testa da qualche giorno.
Adesso facciamo delle supposizioni.
Hai mai considerato che il 22 è il doppio del numero primo 11 ( 1-8+2-9+1-9 = -22 = -2×11) .
Due volte il numero UNO per eccellenza, come se dicendo 22 si volesse invece dire 4 volte il numero 1 , però è una contraddizione a meno che la SS.Trinità non diventi quattro persone invece di tre. A meno che non si consideri facente parte di questo trio anche una donna , quindi una dea.
La famosa dea riconosciuta da culture arcaiche e volutamente dimenticata o accantonata dalle religioni moderne? E se fosse realmente presente questa dea sarebbe sovvertito tutto l'ordine religioso mondiale?
Cosa è stato trovato di così particolare da accanirsi tanto nel voler portare avanti solo l'idea che dio possa essere solo un uomo? Non potrebbe essere una donna? E se questa donna avesse generato il Figlio che si è fatto uomo? Sarebbero dei così umani da non poter essere accettati?
Perchè un dio deve essere sempre e solo un essere soprannaturale senza peccato? Perchè avere dei rapporti interpersonali è considerato così nefasto?
Il numero 22 rafforza l'idea che l'UNO non può vivere senza il DUE, parti inscindibili dell'unità. Il DUE non può vivere senza l'UNO, come farebbe a sopravvivere e ad esistere se prima non fosse stato creato l'UNO?
L'UNO che importanza avrebbe se non ci fosse il DUE dopo di lui, come potrebbe collegarsi agli altri numeri? Niente sarebbe completo. Niente potrebbe esistere. Niente potrebbe unirsi se non ci fosse la mano del DUE.
E' vero che i nomi sono solo convenzioni come tutta la matematica, ma supponiamo che l'uomo avesse dato nomi diversi ai numeri sarebbe la stessa cosa? Sì certo perchè quello che conta è il concetto, ci sono delle popolazioni talmente primitive che i loro numeri non superano il numero DUE? Forse per problemi di linguaggio o solo per il concetto che i primi due numeri bastano per la loro vita di tutti i giorni?
Possibile che l'uomo l'essere perfetto si sia fermato solo ai primi due numeri tanto da volerli ripetere per ricordarseli? L'11 e il 22. Ma insieme formano il 33. Nuovamente la SS.Trinità? Ma diviso per 3 da 11, cioè 1+1 è uguale a 2. Come la somma del 22 è uguale a 4 , ma 4 diviso 2 da DUE. Allora come mai l'uomo, l'essere perfetto, quello che aspira a sedere vicino al Padre insieme al Figlio, quando pensa di essere diventato un microcosmo non continua solo a pensare che il suo Sole brilla in alto nel Cielo e illumina il suo orizzonte?
Perchè continua incessantemente a porsi la solita domanda?
Perchè è ossessionato dal numero DUE?
Ho risposto tante volte e ogni volta credo nella solita mia maniera.
L'UNO e il DUE sono parti inscindibili di un unico tutto che non potrà mai essere diviso e se manca una sola parte non può esistere.
Il tuo UNO è uguale al mio DUE.
Ciao bacio alla prossima.

domenica 1 marzo 2009

IL NUMERO 22


Si è molto discusso fra numerologi e cabalisti sul simbolismo del numero VENTIDUE, ma non si è trovata altra soluzione che questa: il 22 corrisponde al "caos" anche se la lettera ebraica cui si riferisce significa "fine" e "morte" e non indica disordine ma ordine superiore.
Il numero 22, seconda la numerologia pitagorica, è il numero dell'errore, di chi ha perduto la giusta via.
Da ciò si possono spiegare i vari "incidenti", gli errori di giudizio, cui questo numero si collega. E' il numero dell'illusoria felicità ottenuta dai piaceri del mondo. Chi ha il 22 come numero personale non dovrebbe mai cominciare cose importanti nel ventiduesimo giorno del mese e tanto meno al ventiduesimo giorno del mese e tanto meno al ventiduesimo giorno della Luna ( che comincia il primo giorno di Luna Nuova).
Come numero personale della donna indica inquietudini di carattere e contraddizioni nel comportamento.
Nell'uomo rivela la tendenza al cambiamento di attività e di residenza, la tendenza all'imbroglio, all'inganno, a vivere di espedienti o rifuggendo ogni lavoro che richieda costanza.
Nella Smorfia il numero 22 corrisponde al Matto.

sabato 28 febbraio 2009

PERCHE' SEMPRE E SOLO ATROCITA' ?

( di Lorena B.G.)

Oggi sabato mattina, come ogni settimana, giornata dedicata ai compiti.
Oggi "siamo impegnate" in due temi. Materia ostica per me l'italiano non riesco mai a scrivere e a dire cosa voglio!!!!!!!!!!!
Mia figlia mi rimprovera sempre che non riesco a mettere insieme due parole.
Stamattina mi sono alzata come al solito, soltanto tanto sole. La casa completamente luminosa. Abito in una torre del '400 e in cima il sole è tutto mio. Sembra quasi che oggi l'inverno ci abbia lasciato.
Qualche volta mi sembra di essere la bella castellana che butta giù la treccia bionda per far salire il suo principe, ma ormai ho smesso di affacciarmi: il principe, quello bello, altero sul cavallo bianco, non esiste.
Le favole sono favole e la realtà spesso è crudele.
Ieri sera cercavo la ricetta di un cocktail per metterla qui nel blog e mi sono imbattuta in un liquore a me sconosciuto.
Cerco notizie, la provenienza, il metodo di fabbricazione, l'uso,....
E cosa trovo? Lo stesso nome, ma riferito ad un campo profughi alla periferia di una grande città.
Il mio cervello si dimentica in un attimo del liquore, comincio a leggere, trovo altre indicazioni, altri percorsi, altri articoli, e così via in un labirinto alla ricerca della via d'uscita.
Continuo a leggere avidamente, mi sembra sempre più velocemente, sento quasi le mie sinapsi muoversi a velocità supersonica, vedo lampi elettrici, luci, parole che trovano la loro collocazione negli spazi giusti, la fine ..la fine di che cosa? Dopo tre ore esatte sono ancora lì con davanti altre sei indicazioni e con la voglia di leggere ancora e ancora.
Perchè, perchè questa parola ha suscitato in me tanto interesse?
Forse perchè è già nella STORIA, quella moderna è vero di pochi anni fa, ma è entrata per la crudeltà del massacro che vi è stato perpetrato. Migliaia di donne di bambini di vecchi uccisi e fatti a pezzi ancora vivi in modo crudele e tutto nel giro di 40 ore.
Il mio cervello ha assorbito, ha selezionato e catalogato.
Mi chiedo quando succedono queste cose dove siamo, cosa stiamo facendo. Tutti i meeting che vengono fatti dalle nazioni, tutti i soldi spesi per non arrivare a niente. Tutte le guerre dimenticate nel mondo dove vengono uccise migliaia di persone, che siano innocenti o colpevoli questo non lo so, non posso giudicarlo. Tutte le guerre pubblicizzate in nome di interessi economici e che poi se cominciamo a fare un po' di conti tanto economiche non sono, sia per la spesa militare sostenuta sia per il soldi che dovranno essere spesi per la ricostruzione. Una ricostruzione che porterà come la solito i soldi solo nelle tasche dei soliti speculatori. Mentre la maggior parte delle popolazioni subiranno sempre la stessa sorte: prima il massacro e poi la fame e la povertà, in nome di una giustizia che leggendo ieri sera quelle notizie non capisco più che valore e significato abbia.
Penso forse che di fronte a queste atrocità bisognerebbe riscrivere i vocabolari dare un nuovo significato alle parole :
PACE, UMANITA', COMPASSIONE, SOLIDARIETA', LEALTA', GIUSTIZIA,...

Quanti campi profughi, quanti villaggi, quante città hanno subito la furia devastatrice di alcune migliaia o poche centinaia o poche decine di militari?
Uomini con le armi in pugno che uccidono torturano stuprano in nome di cosa? Della civiltà?
Ma se quando siamo andati a scuola noi abbiamo gridato all'orrore leggendo delle torture praticate dalla Santa Inquisizione o da chi voleva strappare il tesoro di un nobile? Abbiamo gridato allora davanti a tanta "crudeltà"????
E adesso? Adesso come possiamo definire quello che succede adesso? Adesso siamo capaci ancora di urlare ??? Oppure abbiamo "assorbito" così tutto nella maniera più indifferente che dormiamo la notte e ci svegliamo come se nulla fosse successo a poche centinaia di km da noi?

giovedì 26 febbraio 2009

LO SPECCHIO DI CARTA

(di Lorena B.G.)

Quante volte mi hai detto che sei il mio specchio e che non potrai essere nient'altro. E' vero ma tu non sei lo specchio che credi di essere, tu sei uno SPECCHIO DI CARTA.
Sei quello dove io leggerò sempre quello che troverò scritto, non la tua immagine o cosa tu credi di poter far vedere. Io leggerò in te mio specchio ogni parola, ogni stato d'animo, ogni sentimento che tu vuoi nascondere.
Tu sei per me come un foglio di carta, non la tua immagine che si specchia nei miei occhi, ma la visione e l'analisi delle tue parole scritte nello specchio, che tu credi di aver costruito, come in un foglio di carta.
Io non vedrò mai un'immagine riflessa che vuol apparire, ma le parole impresse a fuoco nella tua anima. Le scelte, le decisioni, la crudeltà della tua vita. La solitudine della tua vita. Tanto solitaria che hai chiuso le porte a tutto anche all'amicizia più sincera, quella di un uomo che ha seguito fedelmente i tuoi insegnamenti, ha sostenuto le tue discussioni, ha accettato i tuoi giochi crudeli, con il quale ti sei confrontato perchè hai trovato chi poteva stare al tuo pari. Quante volte hai riso fra te e te se hai creduto di mettere in difficoltà un altro? Quante volte ti sei sentito superiore?
Hai mai analizzato tutta la tua vita?
Mi chiami la strega, bene da strega te la analizzerò io non conoscendo niente di te e di come sei vissuto, ma leggendo soltanto nel tuo specchio di carta.
Cominci da bambino quando in casa si rendono conto della tua grande intelligenza, sei educato rigidamente e con principi che solo chi ha una certa cultura e un certo credo può portare avanti. Entri subito in contatto con i maggiori studiosi, con i testi più sofisticati e magari anche testi tenuti gelosamente, molto preziosi. La tua voglia di sapere, il tuo intelletto bevono avidamente tutto quello che ti capita come una spugna, le tue idee e le tue convinzioni vanno solo in un'unica direzione: quella guidata da secoli di studi. Non la mente libera di spaziare e inventare, che cerca di arrivare da sola ad un risultato, saltando e ballando attraverso le nozioni dell'intelletto, ma seguendo una strada guidata sempre e solo in quella direzione.
Ogni tua parola è come fosse stata imparata a memoria, non ti accorgi nemmeno di cosa dico io, solo perchè lo dico con parole diverse dalle tue. Ma sto dicendo la stessa cosa.
Continui i tuoi studi, magari entrando in contatto con persone che ti danno la possibilità di continuare a studiare, a "divertirti".
Cosa succede però, che pensare ad altro, "perdere" tempo dietro ad una ragazza, formarti una famiglia, avere dei figli ti porta lontano dal tuo vero amore che è il sapere. Magari anche le scelte della tua famiglia, l'appartenenza a qualche gruppo t'impone questa scelta.
Ed ecco che ti accorgi che nella vita si può soffrire, cosa fai? Cominci a costruirti la maglia di lana, un'armatura dietro l'altra per non soffrire, per cercare di rimanere più a lungo possibile distaccato dal mondo, dalle sue nefandezze. Ma sai cosa penso? Che nonostante ogni giorno tu ci provi, non ce la fai perchè la tua maglia di lana è come la rete di un pescatore. Ogni sera il pescatore cuce i buchi fatti da qualche pesce, ma il giorno dopo la rete si ristrappa di nuovo perchè trova un pesce più grosso che fa un altro buco. La rete non finirà mai di essere riparata. MAI.
E l'unico scopo della tua vita è diventato quello di assimilare più conoscenza possibile lontano dal mondo, ma più tu cerchi di allontanarti e più sei dentro il mondo come in un brodo primordiale e non ne potrai mai uscire.
Sei o potresti essere, e questo dipende solo da te, un uomo magnifico, ma solo se e quando deciderai di essere un uomo. Anche il Figlio si è fatto uomo prima di ascendere alla gloria del Padre.

mercoledì 25 febbraio 2009

LA STUPIDITA' UMANA

( di Lorena B.G.)

Non riesco più a tenere le arrabbiature che per più di pochi minuti.
Sto invecchiando o forse mi sto rassegnando alle umane "stupidità" altrui?
Stamattina i soliti saluti agli amici, i soliti commenti su cosa vorrebbero farmi se mi avessero lì con loro.
Adesso sono un po' stanca!!! Provo a intavolare un discorso e cosa esce fuori che non ci riesco. Ma non perchè mi mancano le parole o gli argomenti, proprio perchè non c'è dall'altra parte la volontà o la capacità di seguire quello che vorrei. E mi accorgo che nella vita non sono mai riuscita a parlare con nessun uomo, a confrontarmi, sono sempre stata vista come una donna in carne e ossa e basta. Il cervello che cos'è in una donna ? UN OPTIONAL? Dove si compra? Perchè le donne possono comprare un cervello? La natura ha fornito la donna di tutto meno che di un cervello!!!
Mi sto riarrabbiando di nuovo!!!! Forse la colpa è mia, sono io che gliel'ho fatto credere.
Ultimamente ho conosciuto persone che definire interessanti è sminuire la loro intelligenza. Ma lo sapete, che sta succedendo? Che mi sento sempre sotto esame! Esame di cosa? Esame per cosa? Perchè non posso essere me stessa?
Contatto il mio amico scrittore, un architetto, un gometra, un controllore di volo di Malpensa, e altri. Mi dico.... forse andando un po' più su, forse culturalmente troverò qualcosa ....nel cervello.
ILLUSA !!!!!!!!! Cosa sento? Le solite richieste...dai fatti vedere, quando ci incontriamo, se fossi lì lo sai vero che farei? Uffa!!!!!!!!!
Mi sono stufata come dico spesso non sono carne da macello per nessuno e ultimamente il sesso non è in cima ai miei pensieri.
Ho cose che mi interessano di più. UNA SFIDA?????????
Una sfida fatta con cosa, per cosa? Ma soprattutto con chi? Ci sarà un premio finale? Spero di sì, perchè la caccia al tesoro si fa sempre non solo per il gusto di partecipare, ma anche e soprattutto in vista di cosa verrà dato alla fine. Ancora non lo so e non so a cosa porterà, so solo che sto salendo una scala, non so dove arriverà, non so cosa troverò, ma non so per quanto tempo riuscirò a salire.
Spero solo che il "costruttore" continui a mettere scalino dopo scalino.
Il cielo, arriverò in cielo?
Sapete cosa ho pensato in questi giorni, che sarei salita così in alto da arrivare a toccare con la testa il tetto dell'Universo e la mia testa sarebbe entrata dentro un nuvola nera. Niente paura, nessun timore solo un'infinita pace. Sentire sulle guance, sulla bocca, sulle palpebre la nuvola che mi accarezza, che mi avvolge, che mi coccola. Sarà questa la fine di tutto? Entrare con la testa dentro il buio più totale e raggiungere quella che noi tutti agognamo? LA PACE DEI SENSI? La testa vuota completamente vuota, girarsi e accorgersi che nella nuvola nera ci sono altri con la faccia beata, ma più che altro mi sembrano "idioti beati" e stanno lì ad aspettare.
Ed ecco che qualcuno accende un ventilatore, la nuvola viene spazzata via e cosa rimane una massa di facce con il sorriso stampato che aprono gli occchi e si accorgono di essere ancora sulla Terra e che quella nuvola beata non era altro che la nuvola dell'inquinamento acustico, di quello fumoso delle fabbriche e degli scarchi delle automobili, quello televisivo, quello informatico, quello degli scarichi di sostanze radiattive, quello degli esprimenti delle armi nucleari,....degli incendi che devastano le foreste dell'Amazzonia e del mondo,....
Ma cosa aspettiamo a toglierci il "sorriso ebete" che abbiamo sulle nostre facce? Usciamo fuori da questa nuvola prima che soffochi anche noi, prima che uccida anche noi come una Medea!

martedì 24 febbraio 2009

531

Mi svegliai con un forte mal di testa, come apri gli occhi un attacco di nausea mi fece vomitare, ebbi appena il tempo di sporgermi sulla sinistra per non inzaccherarmi la tuta, dopo l'ultimo conato mi toccai sopra l'orecchio destro avevo i capelli impiastricciati col sangue ma che si era oramai raggrumato, quanto tempo era che ero svenuto?
Cosa era successo?
Il ricordo del sentiero scosceso della montagna, il piede messo male e la scivolata per metri e metri su quelle pietre, poi il ruzzolone e il colpo in testa su uno spuntone.
Era buio, ero su un giaciglio di frasche in una grotta, come c'ero arrivato? Guardai l'ora erano le 6 di mattina. La caduta era avvenuta intorno elle 5 di pomeriggio la data dell'orologio diceva del giorno prima.

Al rumore segui l’ombra e una divisa la mia stessa divisa, non solo i colori erano uguali ma anche il corpo che la conteneva era sconvolgentemente uguale, me stesso ero di fronte al mio gemello.
Mi apostrofò subito.
- Come stai?
Che strano sentire la propria voce uscire da un altro corpo.
- Bene.
Mille ipotesi e pensieri, ma:
- Che numero sei tu?
- Numero? Quale numero?
La perplessità si dipinse nel mio suo volto.
- Il numero di serie, tutti noi abbiamo il numero, il mio è tra i primi 531, il tuo?
- io non ho numero, anzi dimmi chi sei?

(Continua...)

lunedì 23 febbraio 2009

COSA MI VUOI DIRE ???

(di Lorena B.G.)

Uno, due, tre, quattro, .... ecco giro l'angolo a sinistra, ancora uno, due, tre, quattro .... ancora un angolo a sinistra .... uno, due, tre, quattro...
Percorro il corridoio della scuola di musica. Aspetto mia figlia, bravissima a suonare il violino, stasera lezione collettiva, tre violini un violoncello. Sento le sue note in mezzo alle altre ha un tocco diverso molto più melodioso. Arrivo in fondo al corridoio c'è una porta marrone chiusa : è l'aula dei concerti.
Siamo nell'ala nuova dell'edificio quella risistemata resa più funzionante.
Due piani tante aule insonorizzate bellissime luminose.
Il cellulare vibra nella mia tasca. Continuo a camminare a girare gli angoli e a rigirarmi per ripercorrere nuovamente il corridoio in senso inverso. Quante volte l'ho fatto in un'ora e mezzo non lo so, non le ho contate ma cominciano a farmi male le caviglie.
...Sì, pronto, ciao...la telefonata va avanti per un po' non ricordo nemmeno di cosa parliamo, forse di caldaie forse di incontrarsi, chissà...
Ho la testa confusa vuota, il mio pensiero fisso adesso è tutto su una lettera che ho ricevuto nei giorni scorsi. Il cervello si svuota sempre, è sempre successo quando sto elaborando le cose le parole, quando i pensieri ancora non ci sono o almeno ci sono, ma non li vedo non sono chiari. Un vortice grande enorme ogni momento di più. Penso a tante cose, nelle ore precedenti sono andata a controllare non so nemmeno quante notizie. Soltanto che nella lettera ci sono dei numeri, riferimenti storici che risalgono a chissà quali civiltà o notizie perdute nel tempo nei secoli. Chi l'ha mandata ha una cultura superiore alla mia, sa come giocare con i numeri forse con le parole. Io sono solo un'analista: analizzo e deduco.
Ma questa volta è difficile, non è la solita analisi esterna questa mi riguarda, riguarda la mia vita il mio presente il mio futuro.
Non voglio accettare questo distacco. E' arrivato senza che me ne rendessi conto. E' stato un fulmine, un uragano, è stato devastante. Così dirompente che non ho la forza di reagire. Ogni tanto mi ritrovo con due lacrime che scendono. Ma dove vanno anche loro, in che direzione?
Continuo a sentirmi vuota, una voce dentro di me continua a dire che la porta è aperta non è stata chiusa.
Non è un addio, ma un ...ci ritroveremo, non voglio lasciarti, ma ora lo devo fare. Perchè?
Cos'è che mi hai chiesto in continuazione ed io non ho capito? Perchè non sono stata così sveglia, così pronta a cogliere le tue sfumature. Quanto poco tempo ho avuto per conoscerti, così poco che non mi rendo conto se sei vero o no. Mi hai chiamato tu STREGA e questo ad una donna non si dice solo per le sue intuizioni, si dice anche per altre cose. Si chiama così la donna che ti ha affascinato, dalla quale sei stato conquistato, quella donna che rispetto alle altre ha qualcosa di diverso che ti ha rapito e fatto innamorare.
Perchè io l'ho capito, tu non puoi dirlo non puoi cancellare una vita, la tua vita i tuoi principi, ma tu mi ami e questo amore ti ha fatto paura. Lo so sei molto più forte di me. Hai chiuso hai preferito così.
Ora resta a me il compito di capire dove ho sbagliato e magari rimpiangere tutta la vita quello che poteva essere e non so se sarà mai.
Un amico stamattina mi ha scritto..il sole è sorto di nuovo, la luna rinasce, la natura sta per sbocciare. SI RICOMINCIA.
Si è vero si ricomincia, ma come sarà da ora in poi senza di te?
Continuerò in questi giorni a cercare di capire cosa mi hai lasciato scritto, continuerò fino a quando non avrò consumato gli occhi su quella pagina di computer.

domenica 22 febbraio 2009

ANCORA SUL NUMERO DUE

( di Lorena B.G.)

Continuo la mia carrellata sul DUE.
Nella GENESI 6,13-22 noi leggiamo :

....Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina....

Cosa dice Dio a Noè ? Di prendere DUE di ogni essere vivente e non solo due, ma che siano maschio e femmina.
Quindi in numero due, un numero così importante tanto che Dio lo mette come scelta per la sopravvivenza dell'umanità e degli esseri viventi.

I Pitagorici consideravano il numero DUE il numero femminile per eccellenza, e a seguire tutti i numeri pari.
Ma se mi hai continuamente spronato a parlare del Due allora tu mi consideri molto femminile, tanto che me lo hai ricordato continuamente.

Mi ricordo che una volta ho letto un fumetto di Topolino, la storia parlava di un conflitto fra nazioni, ma non riuscivano a lanciare i missili perchè il computer che doveva farlo era stato programmato senza il numero DUE nella sequenza di lancio.
Chissà se succederà mai? Sarebbe troppo bello!

Il mio computer utilizza un indirizzo IP con tanti DUE.

Oggi 22 febbraio anno 2009. Se sommiamo i numeri dell'anno viene fuori il numero DUE.
Non sono un matematica, però mi sto chiedendo da tanto tempo che significato possa avere nella tua vita questo numero DUE.

L'alfabeto ebraico è composto da 22 lettere, cioè Lo spirito di Dio è composto dalla Parola, dal Soffio e dalla Voce o Verbo.
La prima creazione dello Spirito è, quindi, la forma della parola, cioè il linguaggio e quindi le 22 lettere fondamentali, queste sono create dal Soffio proveniente dallo Spirito che costituisce la seconda Sefirot.
SEMPRE DUE, anche se ripetuto.
E non vi dico cosa si ottiene se si va avanti...pietre, case...

Andiamo nella Cabala, le dieci Sephiroth sono collegate fra loro da 22 sentieri, associati alle 22 lettere dell'alfabeto ebraico.

Esiste lo Yin e lo Yan, sempre DUE. Sempre e solo due, ma sempre maschile e femminile.

Ho pensato anche, forse stupidamente, all'amicizia che ho con Indi che ci fa essere una coppia di amici, ma soprattutto tuoi amici, amici così fedeli che non troverai mai più. Ho capito la tua decisione, ma non l'accetto, non l'accetterò mai.

Oggi termino qui, poi chissà se nei prossimi giorni trovo ancora qualcosa?

sabato 21 febbraio 2009

IL NUMERO DUE

(di Lorena B.G.)

Non voglio guardare e leggere nessuna notizia sul numero due, andrò a ruota libera e vedremo cosa uscirà fuori dai miei pensieri.

Per prima cosa ho sempre pensato al due come alla dualità per eccellenza. Come fosse il due il numero che completa l'uno. Due.... se vi ricordate nel paradiso terrestre Dio prima creò Adamo e poi Eva. Il nostro Adamo si sentiva solo e chiese a Dio di dargli una compagna, ed ecco da una costola di Adamo fu data vita ad Eva, sogno e dannazione dell'uomo.
Eva, la parte imperfetta dell'uomo perfetto, quella che commise e indusse a commettere il peccato originale. Quella che fu condannata a soffrire durante il parto per generare ogni sorta di individuo: dal santo al peccatore, dall'individuo sano e completo a quello con gravi problemi fisici e mentali. La donna la parte però che completa il tutto, quella che serve per ricreare l'intero nell'uomo. Io non so veramente se ci sono uomini che riescono a vivere da soli, che possono andare avanti come automi, che vedono solo se stessi e non colgono la differenza sostanziale fra Adamo ed Eva. Ma questa differenza c'è e notevole e anche se lo rifiutano, anche se non vogliono ammetterlo siamo diversi, io donna non sono uguale ad un uomo. Forse un giorno arriverò veramente a non vedere più questa differenza, ma allora perchè Dio ci ha fatto così diversi? Era forse nei suoi disegni già prima di tutto, prima di ogni cosa? Ma se nella vita dobbiamo arrivare al punto da non considerare più la differenza dei sessi maschile e femminile, perchè allora farci così diversi? E la procreazione? La continuità della razza umana a chi verrebbe affidata?

Continuiamo...

Il due lo scalino dopo l'uno, quello che permette al primo numero di cominciare l'ascesa e l'avvicinarsi agli altri numeri. Il due quello che unisce l'uno e il tre, e che da il via alla scala che ci porta in alto. Pensate una scala fatta di tanti numeri per salire, salire dove? In cielo, in mezzo alle stelle, per arrivare a non vedere più niente immersi nell'oscurità, a immaginare di essere Dio? Ma la scala dei numeri non finisce mai e si ricomincia nuovamente con l'uno, ma poi c'è il due che da continuità.

Ancora...

Il due! Nella Santissima Trinità il due è rappresentato dal Figlio, il Figlio che continua l'idea del Padre, l'opera, ma che a differenza del Padre ama così tanto l'umanità peccatrice da venire sulla Terra e morire per riscattarla. L'uomo e la donna che avevano peccato davanti agli occhi di Dio e che Dio voleva cancellare come un'opera imperfetta e non meritevole del suo amore. Sodoma e Gomorra, l'esempio dell'umanità da cancellare,ma sono due! Perchè due? Forse perchè una era poca e due invece rafforzavano il peccato?

Andiamo avanti...

L'uomo nella sua struttura fisica. Se dividiamo a metà un uomo e lo sovrapponiamo abbiamo due di tutto. Due braccia, due gambe, due occhi, due orecchi, due mani, due lobi frontali, due emisferi nel cervello,....

I gemelli?

Solo lo specchio l'uno dell'altro, nascono da una cellula che si divide a metà e dà origine a due individui. Perfezione della natura che vuole affermare la sua forza nella dualità? O solo un'imperfezione che non si riesce a correggere?

Adesso termino qui altrimenti vi annoio, ma continuerò sicuramente.
Eccoti amore, se ancora mi leggi, il tuo numero DUE, secondo me.
Però ricorda che come disse Leonardo da Vinci ... E laddove non si può applicare una delle scienze matematiche, non si può avere la certezza.

giovedì 19 febbraio 2009

LA MIA LETTERA PER TE


"Anche oggi mi ritrovo da sola a casa. Sola, da quando sei scappato, da quando sei latitante io non riesco più a vivere. Perchè sei fuggito il crimine che hai commesso non è poi così grave. Affronteremo insieme tutto: l'arresto, il processo, il carcere. Prenderemo il miglior avvocato che c'è, non continuare a scappare.
Mai come oggi ho dovuto faticare tanto, meno male che ho la fiducia delle persone che conosco e se dico basta mi ascoltano.
Non intendere "faticare" nel senso fisico, ma nel senso psicologico.Mi si è gelato il sangue quando ho visto il tuo messaggio.
Meno male ti ripeto che ho creato senza che se ne rendesse conto un rapporto di sudditanza con una persona. E usando le parole giuste nel modo giusto riesco ad ottenere delle cose, alcune cose.
Come hai visto ti ho detto di non preoccuparti che andava tutto bene. E così è stato. Ma perchè non hai avvertito noi di nascosto in silenzio senza fare tutto quello scalpore? Non dirmi che non sapevi che qualcuno non poteva stare lì ad aspettare, perchè mi è sembrata anzi no ci è sembrata più una bravata, un mordi e fuggi per vedere se qualcuno ti veniva dietro.
Amore è faticoso questo tuo gioco a nascondino.
Mi sto chiedendo se la tua ammirevole intelligenza non sia rimasta ad uno stadio iniziale, sembra quasi che tu sia stato costretto a studiare e passare la tua vita sui libri per non perdere questo bel dono e che invece il tuo io, il tuo io interiore non sia rimasto ai primi anni dell'infanzia quando i bambini vogliono solo giocare. Io non sono Epsilon ! Io sono Lorena e se c'è qualcosa che non mi va te la dico, te la dirò sempre a costo di rimanere antipatica, a costo di essere lasciata, ma da me avrai sempre la verità brutta che sia, ma solo al verità perchè ti amo.
Ecco allora che mi chiedo se veramente tutto quello che succede nel mondo non sia solo un gioco, un gioco fatto da adulti rimasti bambini.
Che nessuno di loro viva veramente nel mondo, ma solo in stanze blindate, in bunker sotterranei, che vedano la realtà dal chiuso di quattro pareti, che viaggino in macchine con vetri antiproiettili, o in elicotteri,che non fanno mai la spesa al supermercato, che non fanno mai la fila da nessuna parte, che non fanno mai una passeggiata in riva ad un fiume e non abbracciano la donna che amano.
Cosa c'è nella loro realtà ? Stanze piene di computer, di schermi giganteschi che fanno vedere il mondo dall'alto di satelliti, che guardano cioè la terra come fosse un film artefatto ? Cosa fanno monitorano le persone attraverso i cellulari? Pensa che in questi giorni i miei cellulari sono spenti, li accendo tardi e se questo succede cosa farebbero a me? Si aggancerebbero al campo magnetico che ogni cellulare genera anche da spento? Cosa farebbero? Mi verrebbero dietro per vedere se ci incontriamo? Se riescono a catturarti?
Se anche io fossi così importante per te, tu non rischieresti mai. Io credo che non hai ancora capito completamente la pericolosità di cosa stai facendo.
Amore, il tuo "gioco" sta lasciando una vittima sul campo: ME !
Cosa vuoi dimostrare di essere il più forte, il più furbo? Ma ti prego se dovessero trovarti sarà molto peggio.
Ho cominciato a vivere ore di angoscia, salto appena sento il campanello di casa, tremo ogni volta che guardo un telegiornale.
Che vita è la tua ormai, vivi nascosto, hai paura di tutto, sei costretto a mangiare quello che trovi, magari ti nascondi tra i barboni, barbone tu stesso.
Quando ti rivedrò cosa avrò davanti? Lo spettro dell'uomo che amo, che ho amato? Riusciremo ancora a trovare nei nostri cuori l'innocenza e l'amore che ci ha unito?
Anche la mia vita è stravolta. Mi sento perseguitata, mi ritrovo da sola a parlare poi mi giro e tu non ci sei. Allungo la mano nel letto per scaldarmi, ma devo raggomitolarmi nelle coperte.
Amore, non giocare più, pensa soltanto a quanta vita davanti abbiamo ancora da vivere e decidi la cosa migliore per tutti due.
Ti amo non dimenticarlo mai "

mercoledì 18 febbraio 2009

CACCIA LA TESORO

(di Lorena B.G.)

Oggi giornata di resoconto. Tiriamo le somme.
Ancora ? direte voi.
Sì, cari amici .Voi non lo fate mai? Io sempre in continuazione, ripensare a tante cose, pesarle, soppesarle, valutarle, giudicarle e infine tirare fuori ...
Cosa? Tante idee tanti modi per migliorarsi per crescere.
A quest'età ? Certo a qualsiasi età si cresce e si matura . A qualsiasi età bisogna capire la nostra vita e correggere gli errori.
Avete mai pensato che la vita comincia con il primo respiro e finisce con l'ultimo respiro? E' la pura verità, e tra l'inizio e la fine nel mezzo noi viviamo. E vivere cosa significa? Che ogni momento noi siamo, noi facciamo, noi pensiamo. Chi è che non "vive"? Chi si "autouccide" sempre, ogni momento della giornata, chi si spenge dentro. Chi non fa niente, chi si adagia nel proprio dolore o nella propria felicità.
Perchè adagiarsi, perchè non andare oltre la sfera che ci circonda?
Perchè cercare soluzioni alternative, quando si sta così "bene" nel guscio che ci siamo costruiti? Questo forse è il pensiero che molti hanno.
Ho conosciuto persone giovani già con pensieri di rassegnazione, perchè? Ma se si sono appena affacciati alla vita, perchè già pensieri cupi? Perchè non riescono più a trovare valori ? Ma cos'è la vita? Un continuo correre per cercare la verità! E lo sapete qual'è la verità? Che ognuno di noi correrà sempre, ma non la troverà mai. Forse qualcuno più di altri si avvicinerà tanto da credere di toccarla, ma non succederà mai.
Ma cosa importa! La cosa più bella di questa caccia al tesoro è di averla fatta.
Pensate alle persone anziane. Molte di loro passano la vita da "vegetali".
Non è un'offesa, ma solo una constatazione.
Mi ricordo mia nonna che è stata la persona più attiva e viva che ho conosciuto finchè mio fratello ed io siamo stati in casa. Doveva sempre seguire ed interessarsi a cosa facevamo, era la prima lei a cercare una notizia in un libro per aiutarci a studiare, lei mi diceva se un vestito mi stava bene o no, se era il caso di fare delle cose, commentava ogni cosa e spesso dentro di me dicevo...ma che pal... eppure a distanza di anni sto valutando la sua vita.
Finchè c'è stato motivo per sentirsi "importante" ERA VIVA, poi andati via noi si è piano piano ripiegata su sè stessa ed è "morta", morta dentro.
Non ha cercato più stimoli eppure ce ne sono e si possono creare.
Avete mai sentito di quelle persone che una volte andate in pensione hanno cominciato a studiare e si sono laureate, oppure chi ha cominciato a viaggiare, chi studia una lingua , chi segue dei corsi di ginnastica, chi fa lavori come baby sitter, chi si impegna comunque in tante attività e crea gruppi culturali o socialmente utili.
Vi ricordate che bella cosa quando qualche anno fa si vedeva fuori delle scuole i nonni che facevano attraversare i bambini sulle strisce pedonali, come mai sono spariti ?, perchè non esiste un sistema di sorveglianza dei parchi per evitare gli stupri, eppure persone che potrebbero farlo ci sono.
Ieri parlavo con un mio amico scrittore e mi stava dicendo che si era accorto che "stava perdendo " tempo a chiaccherare con altre persone invece di scrivere e leggere per informarsi.
Sapete la verità? E' un pensiero che ho avuto anch'io nei giorni scorsi.
Anch'io ho cominciato a pensare che non riesco più a scrivere di giorno come prima, che mi dedico alla scrittura solo la sera e la notte.
....Di giorno molti contatti con tante persone, cerco di capire i loro problemi, torno a casa e mia figlia mi vuole tutta per sè, il negozio, la famiglia, la casa, lo studio per informarmi, i boyscout, le telefonate, il pensiero dell'uomo che amo lontano, la spesa,....ma come faccio a scrivere?
Non ci riesco più, come ho detto lo sto facendo la sera dopo cena e di notte, ma non è la stessa cosa di quando vorrei farlo di giorno. Cerco di tenere tutto nella mia testa . Scrivo tutto nel mio cevello e la sera lo trascrivo nel computer per voi.
Però la sensazione che ho non è la stessa di quando lo penso e vorrei farlo di getto in quel momento....
Ma sapete cosa gli ho risposto? Che io non potrei fare a meno del contatato con gli altri, che se lui si isola cosa scrive? Cose artefatte non vere, come fa ad allonanarsi dall'umanità con i suoi peccati, con i suoi errori, con la sua bellezza, con il suo fascino? Come può scrivere di un personaggio se non ha colto l'attimo del cuore o dell'anima? Cosa fa? Scrive con i ricordi di contatti vissuti precedentemente?
Vi assicuro che trovare il tempo per scrivere in mezzo a tanti impegni non è facile, ma MAI e poi MAI rinuncerei a VOI.
Bacio buonanotte

lunedì 16 febbraio 2009

SONO STANCA


(di Lorena B.G.)

Ecco! Ancora una volta devo trattenere le lacrime. Perchè? Ma perchè sono sempre davanti ad un bivio?
Perchè devo sempre cercare di rimediare a cose dette o fatte?
Non posso mai abbassare la guardia. Non posso mai rilassarmi.
Quando, quando succederà? Possibile che non ne imbrocco una?
Anche stamattina ... una dietro l'altra. Non ce la faccio più.
Posso andare in cima ad una montagna, la più alta che esiste e gridare con quanto fiato ho in gola....BASTA NON NE POSSO PIU'!...PIU!...PIU'!...PIU'!
E poi sdraiarmi e lasciarmi scivolare, chiudere gli occhi e venire giù, rocce, costoni, sporgenze, ghiaccio, freddo... NIENTE NON SENTIRE NIENTE fino in fondo, fino a quando avrò la sensazione di scivolare sull'erba.
L'erba quella cosa meravigliosa che è stata creata per ruzzolarsi, per far giocare i bambini, per sdraiarsi insieme all'uomo che ami, per assaporarne con le mani la morbidezza come fosse velluto e ammirare i fiori che sbucano lì in mezzo e sentirsi un fiore.
Un fiore !!!!! Chissà se i fiori hanno la coscienza dell'attesa che una mano li colga? Chissà se desiderano essere colti per la loro bellezza oppure sperano che non succederà mai? Quante donne sperano di essere "colte", quante di noi lo sperano e spesso la mano che ci tocca non è quella di un "principe", ma di un "villano"?
Stamattina ennesima toppa per rimediare qualcosa, che voglia di dire...SEI UNO STR.... NON PUOI FARE COSI'. E invece l'unica cosa che mi veniva fuori era...TI AMO NON PUOI FARE COSI'.
Non puoi farti vivo ogni 15 giorni e sperare che io stia qui ad aspettarti, ad aspettare che cada su di me un tuo sguardo dal cielo. Non puoi pensare che io non abbia mai voglia di essere accarezzata, di essere baciata, di parlare con te e sentire la tua voce, la mia voce.
Sono convinta, anzi no sono sicura che leggi quello che scrivo tutti i giorni, e sono anche sicura che approvi quello che dico, le mie idee.
Mi hai scelto e se tu mi hai scelto vuol dire che vado bene per te, che sono così intelligente che nella tua vita non ne hai trovata un'altra che sapesse stare alla tua altezza, ma soprattutto tenerti testa.
Hai detto che ti sarebbe piaciuto che fossi la tua compagna di giochi, bene ci sto, eccomi qui.
Allora giochiamo, dove sei adesso? Perso dietro i tuoi studi? I tuoi calcoli? Il tuo lavoro? I tuoi amici? I tuoi viaggi? La tua tecnologia? Un giorno mi hai detto ..sono un tipo tecnologico... e mi hai fatto ridere, sembrava quasi che tu fossi un robot.
Lo so che pensi a me, lo so e lo sento. Ho sempre davanti agli occhi la tua figura di quando sei venuto nel mio negozio.
Sono toscana, sono sincera, sono diretta e non ho peli sulla lingua.
Mi onora questa tua scelta, ma non sono carne da macello per nessuno. Se tu sei un padreterno, lo sono anche io nella mia realtà. Soprattutto non mi va di essere messa dentro un armadio e tirata fuori quando senti il bisogno di farlo oppure su una mensola e lasciata lì a ricoprirmi di polvere.
Ti ricordi come è cominciato tutto ? Con un indovinello. Ma ti ho risposto nella maniera più semplice che conosco, ma ti ho colpito perchè poco dopo mi hai ricercata.
Sei un uomo ed io una donna. Solo questo conta. Questa è la realtà. Il resto del mondo non esiste dentro la stanza dove siamo noi due, solo noi, nessun altro e sarà sempre così.
Cos'è l'intelligenza di fronte all'amore? Hai mai chiuso gli occhi e cercato di allungare il tuo cuore verso il mio, hai mai sentito come le nostre mani si uniscono, come per alcuni istanti diventiamo una cosa sola?
E' assurdo lo so, ma pensa un attimo veramente a me che ti aspetto e cogli tutto il dramma di questa solitudine, soprattutto del silenzio che mi circonda, quando non ho tue notizie.
..................

Finalmente! Mi sono sfogata un po'. Adesso cancello tutto, ho scritto quello che volevo dirgli.
Prima o poi lo prometto lo faccio, così saprà tutto quello che penso.
Ma poi glielo dirò mai? Riuscirò mai a dirgli qualcosa?
Ci vorrebbe un po' di coraggio, ma dove lo trovo? Quando sono davanti a lui la testa si svuota, e le gambe non hanno più sangue. Il cuore batte così forte che le mani mi tremano. La voce non esce, aspetto solo che il suo sguardo si posi su di me.