SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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domenica 30 agosto 2009

SPES SIBI QUISQUE

(di Lorena B.)

La vita fatta di incontri, di bivi, di strade. Le stesse? diverse? le solite facce o individui sconosciuti?
Ogni giorno un incontro che provoca un sentimento, una reazione. Spesso ci alziamo con una certa euforia addosso, poi al'improvviso tutto cessa, finito svanito e io molte volte mi sono chiesta perchè è così repentino il cambiamento.
Come è possibile che una parola o uno sguardo incidano così profondamente tanto da farci cambiare in un attimo?
Subentra la delusione che abbiamo dentro di noi, quella che abbiamo coltivato? Ma se analizziamo bene, se siamo in grado di fare una disamina, senza rendercene conto, con il pensiero siamo andati oltre noi stessi, oltre il momento vissuto.
Cosa abbiamo visto prima che nell' attimo del paragone è così tutto alterato?
La delusione derivante dalla politica, dalla religione tradizionale, dai colleghi d'ufficio,...
La delusione dell'esito di un esame... avevamo studiato tanto.... ma cosa abbiamo assimilato perchè il risultato non è stato quello sperato?
La delusione di un amore.... cosa è stato sognato, perchè la realtà ci mette davanti qualcuno che non riconosciamo più?
La delusione di un amante a letto.... spero di non deluderti! oppure ....ti ho deluso?
Perchè si fa questa domanda sciocca?
Se uno ama non può essere deluso?,.... non puoi deludermi perchè ti amo o perchè ti ho scelto.
L'incontro del momento è foriero di sorprese e di colpi di scena. Un appuntamento al buio come fa a deludere? Se si è accettato è pieno di rischi e come tali vanno accettati.
E se la maggior parte delle persone pensasse... io sono come sono e se stiamo insieme deve essere così!
Forse sei tu che sei cambiato, hai cominciato a vedere le cose in maniera diversa, hai fatto un percorso non uguale al mio e quindi non mi riconosci più.
Ma il segreto è che nessuno è mai statico totalmente. Nè tu nè io.
C'è chi percorre un cammino più veloce, chi invece per pigrizia o per incapacità non riesce ad andare oltre un certo limite.
Incontrarsi vuol dire già cambiare: il parlare, il trasmettere sensazioni emozioni ricordi, oppure semplicemente cercare di comprendere meglio il perchè la persona amata è arrivata e ha fatto un certo cammino, già questo è aggiungere al nostro bagaglio altre cose.
Chi fra noi è più sensibile e vuole avvicinarsi totalmente all'altro, senza annullarsi !, cercherà di comprendere il perchè, e in questo momento andrà oltre il punto da cui sono partiti insieme. Al suo se stesso affiancherà un altro, quindi non sarà più un'unità ma diventerà qualcosa in più.
Se due individui fossero chiusi insieme fin dal loro primo attimo di vita in una stanza da soli, in modo da fare vita in comune come due simbionti, svilupperebbero comunque sempre reazioni diverse e un diverso modo di concepire le varie opportunità di crescita.
E' da qui che comincia allora la nostra felicità o infelicità? Il voler essere come gli altri vorrebbero che noi fossimo, un tentativo che non riuscirà mai perchè noi siamo diversi dal nostro alter ego?
La delusione nasce forse dalla speranza? Speranza che noi alimentiamo con sogni? Ma se l'esperienza ci insegna.... SPES CONTRA SPEM, locuzione di difficile interpretazione! Ma perchè tradurla, quando è così bello assaporare il suo più intimo significo pronunciata così?
Chi ha deluso si è mai domandato il perchè e ha forse cambiato il proprio atteggiamento ?
Si è mai chiesto cosa prova chi è stato deluso?
Una delusione è come una bomba che esplode nel cuore e nella testa, squarcia tutto il vostro essere. Lacrime, singhiozzi, disperazione e un esercito di perchè.
Comunque se ci pensiamo bene tutto quanto nasce dal crollo delle nostre aspettative su quella persona. Ma se noi partiamo dal "preconcetto" che la persona non ci darà niente e tutto quello che otterremo è il massimo, forse riusciremo a sopravvivere.
Si tratta spesso di un mancato riscontro tra ciò che volevamo sentirci dire e ciò che ascoltiamo. Quindi in definitiva è la manifestazione di un chiaro sintomo di incomprensione che può tradursi in un distacco irrevocabile e in un atteggiamento di totale freddezza.

Sapete, detto in confidenza, io ho un segreto: nessuno mi può deludere, intanto la persona che amo non lo può fare e dagli altri non mi aspetto niente.
Buonanotte a domani

LA VITA E' COSI'


QUANDO LA GENTE SI GIRA E TI GUARDA...

DENTRO DI TE SORGE SPONTANEA UNA DOMANDA...

NOTTE




Chiudo e apro gli occhi,

come chiudessi l'oggi

per aprire al domani.
Lorena B.

sabato 29 agosto 2009

BREAD SAUCE


INGREDIENTI
- una cipolla
- due chiodi di garofano
- due bicchieri di latte
- una tazza di mollica di pane
- sale, pepe
- due cucchiai di panna
- un cucchiaio da dessert di senape

Questa salsa è delicatissima e squisita e serve unicamente per accompagnare cacciagione e pollame in generale, anche se lessato.
Sbucciate la cipolla e steccatela con i chiodi di garofano; immergetela nel latte, in una casseruolina, e fatela cuocere a fiamma moderata per 30 minuti, unendo anche un po' d'acqua (in questo modo il latte non traboccherà una volta giunto a bollore).
Togliete la cipolla dal liquido e al suo posto mettetete la mollica di pane: lavorate con un cucchiaio di legno per stemperare bene. Salate e pepate. Trasferite latte e mollica nel frullatore, unite la cipolla cotta (privata dei chiodi di garofano), la panna, ancora un pizzico di pepe e la senape. Frullate per qualche minuto, fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo, che verserete in una salsiera o conserverete in un vasetto di vetro, in frigorifero.

venerdì 28 agosto 2009

CHI SEI?




Vi confesso che non ho mai letto SE QUESTO E' UN UOMO di Primo Levi.Non avevo nemmeno intenzione di comprarlo. Non ne ho parlato con nessuno, solo una segnalazione da parte di un amico. Ebbene l'altra sera sono entrata in libreria con l'intenzione di chiedere se era arrivato un libro che avevo ordinato e mi sono sentita dire... per favore, Se questo è un uomo...Non l'ho aperto, l'ho solo toccato, non so di cosa parla, non conosco niente, ma questo è quello che ho"sentito" mentre lo avevo in mano....

VI CONSIGLIO PERO' DI ASCOLTARE IL BRANO PRIMA DI LEGGERLO, IL BRANO PIU' BELLO CHE POSSA ESSERE STATO SCRITTO"INNO ALLA GIOIA"

Sono sotto la pioggia che mi batte sulla testa, che mi cola in rivoli lungo il viso. Non sono lacrime è acqua sporca, sporca di tutte le lordure che ci sono in questo campo. L'acqua che vorrebbe pulire portare via e che non ci riesce. Quanto ancora dovremo sopportare? Anche stamattina un altro gruppo di noi è stato preso. Sono state radunate brutalmente come sempre, portate con violenza in una delle baracche in fondo. Dopo poco un fumo dal camino. Chi viene presa non torna più e allora noi ci buttiamo come animali su quelle povere, misere cose che hanno lasciato sui tavolacci. Chi è più fortunata prende la coperta, ma spesso dobbiamo lottare e il tessuto si lacera, alla fine non rimane niente solo un piccolo pezzo che non basta a coprire. Oggi sono riuscita a prendere una tazza di metallo sbeccato rotta da una parte, ma non importa meglio che bere con le mani.La pioggia continua a scivolarmi addosso, pioggia ghiaccia, fa freddo. Ieri ha nevicato.
Vorrei uno specchio, come sarò adesso? Non so più cosa sono. Qui vengono trattati meglio gli animali di noi. Cosa abbiamo di diverso, perchè è cominciato tutto? Non ho occhi per guardare. Non sono più niente, solo freddo fame fango sporco. Cosa sono? Cosa ho fatto di così terribile da essere punita? Perchè sono qui in mezzo al campo con un cane che mi vuole sbranare a pochi centimetri dalla faccia. E' giunta la mia ora? Sto ancora pensando: sono viva, allora!

Siamo spettri non più uomini o donne.Ci hanno tolto tutto.

La notte li sento ridere nella loro baracca illuminata e calda. Noi ci stringiamo insieme, accanto a me due donne anziane con i capelli sciolti appiccicati sporchi. Puzzano, ma anch'io puzzo. Oggi sotto la pioggia mi laverò. Penso a cose futili, quando la mia vita è in pericolo. Ritornerò?

Le altre avranno già preso tutto, perchè pensano che non ce la farò. Sono dimagrita molto, le ossa del bacino sono in fuori lo sento quando sono sdraiata sulle tavole la notte e non riesco a dormire. Non ho il coraggio di guardarmi sotto questi miseri stracci che ho addosso. Prima avevo un bel seno, la pelle liscia, mio marito me l'accarezzava ed io con gli occhi chiusi aspettavo...

La tazza no, non la prenderanno: l'ho nascosta. Almeno quella. Le mani, le unghie sono sporche. Come vorrei che quest'acqua fosse quella di un bagno e avere un bagnoschiuma al profumo di rosa. Sento il profumo, sono pazza come faccio a sentire un profumo quando nella baracca, ma anche qui fuori gli odori hanno distrutto le narici, quando la notte se vogliamo fare qualcosa c'è soltanto un bugliolo, per tutte, che si riempie e rimane lì anche per giorni fino a quando non ci danno il permesso di svuotarlo.

CHI E' CHE E' ENTRATA IN ME E MI STA PARLANDO?CHI E' CHE MI HA PORTATO DOVE ERA LEI, MA SOPRATTUTTO DOVE E' RIMASTA. COSA VUOI FARMI VEDERE, COSA NON HAI MAI AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE?

Aiutami,ti prego, non voglio stare più qui.

NON SO COME FARE.

Portami via...riportami a casa.

NON SO COME FARE, NON NE SONO ANCORA CAPACE.

Ero bella sai, le più belle di noi... hanno portato via anche quelle. Qualcuna la vedo vestita un po' meglio, forse mangia e si lava anche. Ancora non mi hanno preso, ma ormai non sono più quella di prima. Spero non lo facciano.

Non sanno nemmeno se sei sposata o no, quando vengono e ti portano via.

Ieri è venuta nella nostra baracca una nuova, non mi fido. Ieri sera l'hanno chiamata, dicono che sa parlare inglese. E poi dopo un'ora sono venuti a prendere me. E mi hanno portata qui. Cosa ho fatto?

NON SO COSA HAI FATTO E VEDO SOLTANTO BARACCHE E FILO SPINATO. MA SOPRATTUTTO NEBBIA... NO NON E' NEBBIA E' FUMO.

NON FARMI ENTRARE TI PREGO, NON VOGLIO ENTRARE.

GIA' E' SUCCESSO UNA VOLTA E NON SONO ENTRATA.

Quando sono arrivata c'era l'erba per terra, l'erba di un colore verde meraviglioso, pensai che forse non sarebbe stato così brutto. Cominciarono a spingerci con i fucili, ogni spinta un colpo che lasciava lividi. Sembrava che non sapessero chi colpivano, donne giovani o anziane. Ci divisero, i bambini da una parte le donne dall'altra. Già gli uomini erano spariti: loro trattati peggio di noi. Ci fecero camminare attraverso un corridoio di filo spinato.

Eravamo tutte insieme, molte piangevano. Ordinarono di lasciare tutto quello che avevamo e di spogliarci.
Spogliarci? Nessuna di noi lo aveva mai fatto in pubblico, ma cominciarono ad aizzarci i cani e quelle più vicine furono morse. La paura attanagliò tutte, non fummo più capaci di reagire. Le più giovani piangevano, le altre cercavano di farle tacere.

CHE RAPPORTO C'E' FRA TE E ME? PERCHE' AVETE DECISO CHE DEVO ESSERE IO? NON POSSO E NON VOGLIO PROCURARGLI ANCORA DOLORE. PER FAVORE, SMETTILA.

HAI PARLATO DI CAPELLI.....

Sì, i nostri capelli sono ormai sporchi appiccicosi. Molte di noi li hanno persi perchè non mangiamo. Ogni giorno ci fanno mettere in fila sotto l'acqua o il sole e ci danno un po' di minestra.
Minestra! come si fa a chiamarla così, sembra fatta con le zolle di terra: dentro non c'è niente. Pensa! se piove il pentolone si riempie d'acqua come le nostre ciotole.

Sai una volta chiamavamo ciotole quelle dei cani e adesso siamo noi a usarle. Mi ricordo la cucina di mia madre... la domenica mattina....
Entrava il sole e picchiava sulle pentole che lei aveva messo sul tavolo per cominciare a cucinare. Noi bambini si entrava con la mano sugli occhi per la luce che riflettevano. Erano sempre lucide, non so come faceva, ma erano le più lucenti che abbia mai visto. Anche le sue amiche la invidiavano e le chiedevano sempre che cosa usava....cenere...lei rispondeva e mi strizzava l'occhio. Io sorridevo e scappavo a giocare con gli altri.

I capelli...mi hai chiesto i capelli. Sarebbe meglio se cadessero tutti, sembriamo bambole vecchie, dimenticate.
Qualcuna ha avuto la tigna e le sono caduti a chiazze. Sarebbe stato meglio tutti, molto meglio !

Una volta stavo attenta alla pulizia, mi lavavo spesso: mi piaceva l'odore del sapone, avevo una cologna di lavanda. Quando la mettevo pensavo ad un profumo francese....dietro le orecchie, in mezzo al collo, ai polsi e poi stavo qualche minuto ad odorarli. Chiudevo gli occhi: ecco vedevo la campagna, i fiori nei campi, la prima volta che mio marito mi ha accarezzato i capelli.

Volevo dei figli. Un maschio e una femmina. E' questa l'usanza per avere una famiglia completa.

FAMMI CAPIRE DOVE SEI

Cosa importa, io non sono più. Questo è solo un riflesso di me stessa, qualcosa che è sopravvissuto e ti ha incontrato.

Comunque il mio nome comincia per M.

VORREI SOLO CHE TU RICORDASSI CHE IO SONO QUI, SONO SEMPRE QUI QUANDO MI VORRAI.

giovedì 27 agosto 2009

SHOAH - GERMANIA,CONSEGNATI A NETANYAHU PROGETTI DI AUSCHWITZ


21:58 - ESTERI- 27 AGO 2009
Saranno esposti allo Yad Vashem il prossimo gennaio Berlino,

27 ago. - Le autorità tedesche hanno consegnato al premier israeliano Benjamin Netanyahu, oggi in visita in Germania, i progetti architettonici del campo di sterminio di Auschwitz scoperti l'anno scorso a Berlino, importanti per la comprensione della genesi del genocidio nazista, che saranno messi in mostra allo Yad Vashem, il museo dell'Olocausto di Gerusalemme. I 29 bozzetti di Auschwitz, costruito nella Polonia occupata, risalgono al 1941 e includono progetti dettagliati delle infrastrutture del campo, tra cui le camere di spidocchiamento e i forni crematori. I disegni sono stati ritrovati per caso in un vecchio appartamento di Berlino. Il presidente dello Yad Vashem, Avner Shalev, ha detto che i progetti saranno esposti al Museo il 27 gennaio 2010, in occasione di una mostra speciale per il 65esimo anniversario della liberazione di Auschwitz.

CONTINUANO LE VERGOGNOSE PERFORMANCE DELLA LEGA


L'ex leader pd: «chiederò a Maroni di adoperarsi perché venga immediatamente cancellato»
Veltroni: «Via da Facebook lo slogan razzista della Lega di Mirano»
«Tortura gli immigrati clandestini»: la frase appare come immagine di profilo. Tra gli «amici» Bossi e Cota

Lo slogan leghista su Facebook.

MILANO - L'hanno usata come immagine del profilo. Il simbolo della Lega Nord e, in basso, lo slogan: «Immigrati clandestini, torturali. È legittima difesa». La frase choc è apparsa su Facebook, in un profilo che sembra essere quello della sezione di Mirano della "Lega Nord". Ed è ovviamente rimbalzata anche all'esterno del social network.

LA DENUNCIA - L'«Osservatorio Antiplagio», blog di vigilanza sulla tv e sui media, ha scritto una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, alla polizia postale e alla Guardia di finanza per denunciare la vicenda. «Tra gli oltre 430 amici del gruppo - si legge - compaiono un centinaio di link di circoli della Lega Nord sparsi in tutta Italia, compreso quello di Milano, e di due parlamentari leghisti: il leader, nonché deputato e ministro delle Riforme, Umberto Bossi, ed il capogruppo alla Camera dei deputati, Roberto Cota. L'adesione di esponenti della maggioranza di governo ad un gruppo xenofobo fa piena luce sulle nuove norme anti-immigrazione. E conferma, se mai ve ne fosse bisogno, che la fine degli extracomunitari nei lager di ''accoglienza'' di Gheddafi o il loro annegamento in mare sono auspicati anche da rappresentanti delle Istituzioni».
VELTRONI - Dura anche la denuncia di Walter Veltroni. «Stamattina aprendo Facebook ho visto un'e-mail inviatami da un'amica di Brescia - scrive l'ex segretario del Partito democratico - è la foto che la sezione di Mirano della Lega Nord usa come immagine di profilo. È un manifesto con il simbolo della Lega e sotto la scritta 'Immigrati clandestini, torturarli è legittima difesa. Io credo che questo sia inaccettabile - sottolinea Veltroni - È contrario ad ogni forma di civiltà, prima ancora che alla nostra storia e alla nostra tradizione di emigranti». Veltroni annuncia: «Chiederò al ministro degli Interni Maroni di adoperarsi perchè venga immediatamente cancellato».

IL FILO.....


C'ERA UNA VOLTA.......

Secondo la mitologia greca e romana il destino e le vite degli uomini erano nelle mani dalle Parche (Cloto, Lachesi e Atropo), figlie di Zeus e della Notte che filavano, tessevano e tagliavano il filo della vita e del destino degli individui…

Chi si ricorda di averlo studiato?
Eppure se ci pensiamo bene la nostra vita si svolge tutta lungo un filo. Più o meno lungo, ma un filo da sciogliere quando troviamo tanti nodi o intrecciato qualche volta in maniera crudele, come la lenza di un pescatore maldestro quando il lancio non riesce.
Riusciamo sempre nel nostro intento?
Spesso no, perchè ci facciamo prendere dal panico, cominciamo a sudare, il nostro cervello dice che non ce la fa e le mani tremano.
Quanti di noi hanno pensato a prendere le forbici per tagliare il groviglio, rifare un semplice nodino con i due capi e continuare?
Molte volte, se lo possiamo fare, è l'unica soluzione... un bel taglio netto e ricominciare a riavvolgere il filo della nostra vita.
Non è dato sapere se non troveremo più nodi, ma la vita è così: un gomitolo tutto da lavorare per fare un maglione (la vita) il più bello possibile.

BASTA POCO...


Il sorriso di un bambino
l' abbraccio di un amico
una carezza sul tuo viso
un bacio quando meno te l'aspetti
un messaggio all'improvviso
un fiore nella mia email
il sole la mattina
un caffè con un'amica
un piccolo pensiero

.....sapere che presto tornerai.

mercoledì 26 agosto 2009

BONUS SOCIALE: UNO SCONTO, MA SOLO PER ALCUNI


Da gennaio è attivo anche in Italia il bonus sociale, lo sconto sulla bolletta elettrica per le famiglie in difficoltà economica.
L'importo dell'agevolazione è diverso a seconda del numero dei componenti della famiglia. Il minimo, per un nucleo di una famiglia di una o due persone, è di 58 euro. Il bonus sociale dura 12 mesi, ogni anno si deve chiedere il rinnovo.

CHI NE HA DIRITTO
Per ottenere il bonus sociale bisogna:

1 - averee un Isee (indicatore situazione economica equivalente) non superiore a 7.500 euro: per chi ha almeno quattro figli il limite è di 20 mila euro;

2 - limitare la potenza del contatore: fino a famiglie con 4 persone il contatore non deve avere potenza superiore a 3 KW. Si sale a 4,5 KW per le famiglie più numerose.

COME FARE A OTTENERLO
La domanda va presentata al Comune di residenza o a un ente designato (come un Caf), allegando alcuni documenti.

1 - copia carta d'identità

2 - modulo di richiesta (si trova in Comune, sul sito internet dell'Authority e sul sito http://www.sgate.anci.it/)

3 - copia dell'Isee della famiglia, che si può richiedere e ottenere gratuitamente rivolgendosi a un Caf o iun Comune.

MASSIMA DEL GIORNO



Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero.

(Albert Einstein)

martedì 25 agosto 2009

14 BUONI MOTIVI PER FARE SESSO


QUESTO ELENCO MI E' STATO DATO DA UN MIO AMICO FARMACOLOGO, MA PENSATE CHE FORSE GLI HO DETTO CHE VA BENE? L'HO CONTESTATO PUNTO PER PUNTO.

1) Fa bene alla colonna vertebrale: potenzia infatti l'elasticità muscolare(veramente se fatto bene, la sera e il giorno dopo ho sempre avuto un bel mal di schiena!!!)

2) Stabilizza la pressione sanguigna riducendo i rischi infarto e ictus
(sarà! il cuore veramente accellera il ritmo tanto che sembra tachicardia)

3) Favorisce il sonno notturno
(favorisce???? o non si dorme!)

4) Rilascia le endorfine: producono buon umore!
(veramente se uno si mette a ridere il partner si offende, o sbaglio?)

5) Ogni atto sessuale brucia 200 calorie, l'equivalente di una barretta di cioccolato. Si può mangiare di più se si fa sesso!
(dopo che ne hai bruciate 200, ne mangi 2.000, addio linea!)

6) Sempre attraverso le endorfine, stabilizza lo stimolo della fame
(l'ho appena detto, si mangia di più tutti e due!)

7) Gli oppiacei rilasciati dal cervelletto durante l'orgasmo funzionano da antidolorifici: si risparmia sui medicinali!
(se non mi sbaglio ci sono donne che accusano mal di testa alla fine del rapporto!, quindi uso di analgesici massiccio)

8) Lunghi baci producono saliva che protegge denti e gengive: meglio del chewing-gum dentifricio!
(avere la bocca piena di saliva di un altro mi fa vomitare)

9) La pelle si tende, il viso ha un aspetto luminoso: diventi più bello!
(sono già bella, mai avuto rughe!)

10) Si potenziano le difese immunitarie
(se dopo pochi giorni vai dal dottore e ti dice che hai l'AIDS, cosa si è potenziato?)

11) L'attività erotica rilascia prolattina che ha un'azione antistress: è vero!(se non raggiungi l'orgasmo o il partner è poco soddisfacente, penso che avere una crisi isterica e tirargli le scarpe sia una cosa naturale, antistress sicuro!)

12) Il piacere sessuale produce monossidi che proteggono da malattie cardiovascolari
(allora perchè ci sono uomini che muoiono d'infarto mentre sono a letto con le segretarie?)

13) Più si fa buon sesso, più se ne vuol fare. E' l'ossitocina.
(ma se il partner più di due non ne fa, che fai? l'albergo ne mette un altro di riserva dentro l'armadio?)

14) Il sommarsi di tutti i fattori sopracitati porta a un beneficio globale pari a sette anni di vita in più.
(ero convinta che il SETTE fosse riferito ai NANI di BIANCANEVE, alle VIRTU', ai RE di ROMA, ai COLLI di ROMA, al primo NUMERO PRIMO di EUCLIDE, al TIBET, Ai COLORI dell'ARCOLBALENO, ai GIORNI della SETTIMANA, ai "MAGNIFICI SETTE", ecc.ecc.

PER QUANTO TEMPO ANCORA ?


STIAMO RASENTANDO LA PAZZIA ?????

lunedì 24 agosto 2009

BASTA CON LA VIOLENZA SULLE DONNE E A MAGGIOR RAGIONE SUI BAMBINI !!!!


CASTRAZIONE, CASTRAZIONE E BASTA !!!!!!


RAZZISMO, NAZISMO, LEGA o......

Il 1° ottobre 1933 il grande scienziato Albert Einstein disse:

« Non riesco a comprendere la passività della risposta di tutto il mondo civile a questa moderna barbarie. Il mondo non vede che Hitler punta alla guerra? »

Adesso sto assistendo alla stessa escalation in Italia?
Hanno cambiato nome, il colore della bandiera, ma guardando le assemblee con le bandiere che sventolano, i canti o gli slogan che vengono pronunciati e gridati mi sembra di rivedere uno dei filmati di quegli anni.
Dove stiamo andando o almeno dove stiamo arrivando?, anche questa volta passivamente speriamo che sia una cosa che finirà e che sarà solo circoscritta?
Su Facebook ho contatti e ho conosciuto anche persone che non mi davano un'impressione cattiva. E' possibile che riescono a mascherare bene il LUPO che hanno dentro di sè?
Il lupo è un animale che ho sempre ammirato, ma in questo caso lo uso in un senso dispregiativo più simile ad una iena che si ciba della carogne.
E per carogne intendo "idee politiche", che non rappresentano l'Italia e gli Italiani.
E' vero che ci siamo sempre proclamati cattolici, umanitari, soccorritori, siamo partiti per le Crociate, affrontiamo tutti i giorni i Talebani, andiamo nei lebbrosari in India, scendiamo sempre in piazza quando qualcosa non ci piace e questa volta? Cosa sta succedendo? Queste idee, che mi sembra stiano invece diventando una realtà tangibile, ci piacciono? Come mai non assisto a cortei per controbattere tutto quanto? C'è forse paura, menefreghismo oppure appoggio di idee-realtà che stanno prendendo una strada che continuo a dire non mi piace?
Il colore che è stato usato è uno dei colori della nostra bandiera. Una bandiera che finchè mi proclamerò italiana sarò orgogliosa di avere, ma che invece mi sembra venga usato solo per fare una macchia di colore come fu il nero dal 1933 in poi.
Il partito nazista seguì i suoi scopi attraverso la persecuzione delle persone considerate impure, specialmente nei confronti di ben precise minoranze, quali quella ebraica, quella zingara e quella omosessuale, così come contro gli oppositori politici.
L'ultima trovata è stata in questi giorni un gioco sporco e razzista "CACCIA AL CLANDESTINO", ignobile nel suo genere e ho dovuto leggere che c'è chi difende la persona che l'ha inventato e lo pubblicizza.
Credo che per adesso altre parole siano solo superflue, ma sicuramente avrò ancora modo di dire la mia nei prossimi giorni.
Per adesso solo ed esclusivamente

VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA !!!!!

BOSSI: ATTACCANO MIO FIGLIO, MA L'OBIETTIVO SONO IO

UN POLITICO CHE SI RIVOLGE AGLI ITALIANI CON QUESTI GESTI, NON MI RAPPRESENTA NELLA MANIERA PIU' ASSOLUTA E SFIDO CHIUNQUE A DIRE IL CONTRARIO.
NON RAPPRESENTA NE' ME NE' LE MIE IDEE.
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Ieri alle 9.04
- Il figlio Renzo denunciato dall'Arci: istigazione a odio razziale

Schio (Vicenza), 23 ago. (Apcom) - Il leader della Lega, Umberto Bossi, difende il figlio Renzo, denunciato oggi dall'Arci per "istigazione all'odio razziale" in quanto curatore della pagine Facebook della Lega che contiene il giochino "Rimbalza il clandestino". "Ora accusano mio figlio di aver creato il gioco ma mio figlio ha un'azienda che crea programmi per computer. E lui non si trovava nemmeno in Italia. E' una str... Era in Francia, a Mentone, e ha accompagnato il fratellino a EuroDisney, a Parigi". Dal palco della festa della Lega, Bossi ieri sera ha riferito le parole del figlio: "Papà mi attaccano, ma lo fanno contro di te". "Sì, certo, lo so". Bossi ha riferito che il figlio Renzo aveva intenzione di sporgere denuncia ma che lui stesso glielo ha sconsigliato: "No, lascia stare, la giustizia è molto piccola, vedrai che li assolvono". La denuncia contro Renzo Bossi, il figlio di Umberto, per istigazione all'odio razziale derivante dal gioco 'Rimbalza il clandestino' pubblicato sulla pagina Facebook del partito della Lega è arrivata dall'Arci, secondo cui "indicare esseri umani come oggetto di un gioco è crudele". "A fronte di quello che succede nel Canale di Sicilia dove la gente viene respinta, affondata e muore davvero - spiega il responsabile immigrazione dell'Arci, Filippo Miraglia - il fatto che la Lega, che detta la linea al Governo su questa materia, si permetta anche in maniera cinica e senza alcun rispetto per la vita umana di giocare sulla scomparsa dei barconi rappresenta un incitamento all'odio razziale". Nel videogame appare l'immagine dell'Italia circondata da barconi di clandestini. Con il mouse bisogna farli sparire. Per il leader della Lega, poi, le polemiche sull'inno e sul cappello da alpino indossato due giorni fa ad una festa in Cadore sono alimentate dai "poteri forti, dai direttori dei giornali. "L'ho capito subito. E questo è anche naturale. Ma se non rompessero le scatole così sarebbe meglio...". Parlando a una festa della Lega, Bossi è tornato sulla questione dell'inno, un argomento, ha sostenuto, utilizzato per colpire il consenso crescente della Lega: "Noi abbiamo il nostro inno, il 'Va pensiero'. Tutti i simboli meritano rispetto, perfino quello italiano".

sabato 22 agosto 2009

MANCANO POCHI GIORNI.....


Guardo con "terrore" alla fine di questa vacanza, non perchè ci sto bene, ma perchè ritornando a casa mi aspetta un duro anno da affrontare.
L'unica cosa che mi consola è di poter avere ogni tanto un miraggio.
Sì, un miraggio in mezzo al deserto, un'isola in mezzo all'oceano.
Con la speranza nel cuore che sia vero e non un sogno.
Un altro anno a scuola, riunioni, colloqui, verifiche e controlli.
Scelte per mia figlia, sperando che siano quelle giuste per lei, che ancora non è in grado di farlo da sola.
Scelte giuste per me, cambiamenti di vita che devo affrontare da sola.
Il vuoto davanti o sotto i miei piedi non mi ha mai spaventato. Devo solo capire dove camminare per non vacillare e trovare quel pulviscolo che mi serve per stare a galla.
La mia mente è in letargo, o forse sta lavorando ed io non me ne accorgo.
Ho abbandonato tutto, l'unica cosa.... sto leggendo l'ULISSE di Joyce.
Ho appena cominciato, ma devo tranquillizzare chi avrebbe voluto che avessi più informazioni o avessi letto prima altre cose. Se alla fine del libro, non avrò trovato niente o parlando con altri capirò di non essere stata in grado di trovare qualcosa, sarà l'occasione giusta per rileggerlo ancora con occhi nuovi.
Per adesso chiudo con una frase che mi ha sempre fatto ridere, ma come tutta la filosofia di vita che nasce dal "popolo" napoletano (lo chiamo così per rispetto, perchè sono veramente un popolo !!!), è appropriata per l'occasione

...IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO......

Ciao buona giornata

venerdì 21 agosto 2009

PROF DI RELIGIONE E VOTI,ECCO LA NUOVA SCUOLA

Le novità. A fine mese al via le prove di riparazione per circa 600mila ragazzi.
Crediti sulle materie ecclesiastiche, ignorata la sentenza del Tar


ROMA
— Dal prossimo an­no nella scuola cambieranno, o dovrebbero cambiare, un po’ di cose: dall’anticipo alla materna alla sufficienza in tutte le materie per essere am­messi alla maturità, dal­l’orientamento in vista della riforma delle superiori targa­ta Gelmini all’arrivo del mae­stro «prevalente», fino all’ob­bligo di frequentare almeno i tre quarti delle lezioni.
L’unica cosa che non cam­bierà — neppure negli scruti­ni di settembre per i 600 mila studenti che devono recupe­rare — sarà la facoltà del do­cente di religione di contribu­­ire, insieme ad altri 6 o 7 colle­ghi, alla determinazione del credito formativo, ossia quel mezzo punto o — nella mi­gliore delle ipotesi — quel punto per ciascuno dei tre an­ni delle superiori, da spende­re alla maturità.
La sentenza del Tar del La­zio (17 luglio) che aveva estromesso questi prof per non discriminare gli allievi che non si avvalgono dell’in­segnamento delle religione e sulla quale pende il ricorso del ministro al Consiglio di Stato non avrà infatti alcun ef­fetto. Il motivo? Alcuni mesi fa, quando si stava lavorando al nuovo regolamento sulla valutazione, si è delineata con sufficiente chiarezza l’ipo­tesi di una sentenza del Tar del Lazio sull’ordinanza Fioro­ni, già oggetto di ricorsi quan­do l’ex ministro si trovava an­cora a viale Trastevere. A uno dei collaboratori del mini­stro, Max Bruschi, è venuta un’idea: blindare l’ordinanza che consente ai prof di religio­ne di contribuire alla determi­nazione del credito scolasti­co, recuperata dall’attuale mi­nistro e poi colpita e affonda­ta. «Non sono cattolico e nep­pure posso dirmi cristiano— ha dichiarato Bruschi —. Quando mi sono trovato a co­ordinare la stesura del Regola­mento sulla valutazione degli alunni, destinato a entrare in vigore dal prossimo anno sco­lastico, non ho avuto la mini­ma esitazione ad accogliere e, come si suol dire, 'elevare di rango' l’ordinanza Fioroni in­serendola a pieno titolo nel regolamento».
Il regolamento con la nor­ma sui prof di religione è ap­pena apparso in Gazzetta sot­to forma di decreto del Presi­dente della Repubblica. In­somma il provvedimento am­ministrativo di Fioroni, bersa­glio di ricorsi al Tar, essendo diventato una legge, per ora è al sicuro. L’operazione, antici­pata dal settimanale «Tutto­scuola », non dovrebbe impe­dire al ministero di ricorrere a sua volta al Consiglio di Sta­to. Forse già nella prossima settimana. Per ora la cosa più urgente per viale Trastevere è quella di rassicurare le scuole dove tra non molto inizieranno le «prove di riparazione».
Tra la fine del mese e i primi di set­tembre — comunque prima dell’avvio delle lezioni — in tutte le superiori si svolgeran­no le «verifiche» per gli alun­ni che al termine del passato anno scolastico hanno ripor­tato insufficienze in una o più materie. Circa seicentomila ragazzi (il 28,6%) sospesi con debiti stanno ultimando la prepara­zione e tra pochi giorni do­vranno dimostrare agli inse­gnanti, con prove scritte e orali, di aver colmato le lacu­ne. I consigli di classe quindi stanno per riunirsi ancora una volta per decidere se am­mettere o meno i «sospesi» al­la classe successiva. Secondo il Tar del Lazio i prof di reli­gione non avrebbero potuto partecipare ai consigli di clas­se. Ora tutto è tornato come prima. Nei prossimi giorni il ministero probabilmente in­vierà agli istituti una comuni­cazione ufficiale

mercoledì 19 agosto 2009

VERGOGNA,VERGOGNA,VERGOGNA. FATE CHIUDERE LO ZOO DI POPPI (AREZZO) IMMEDIATAMENTE !!!!!


Per carattere ho sempre rifiutato la violenza, i soprusi, le angherie, le torture, tutto quello che l'uomo può avere inventato o perseguito come fine orrendo nei confronti di un altro uomo.
La stessa cosa vale anche per gli animali. I circhi, gli zoo o qualsiasi cosa renda nostri schiavi anche questi esseri viventi è stato sempre motivo per me di rifiuto.
Ho cercato di insegnare a mia figlia tutto l'orrore che può derivare da una detenzione in pochi metri per una vita intera.
...Immaginati di essere te al suo posto....
Se le sue amiche parlano di essere andate al circo, ormai lei non dice più che vorrebbe andarci...ma alla mamma non piace, quei poveri animali...
Mi soffermo anche a pensare quanto noi adulti coinvolgiamo i bambini nelle nostre scelte di vita, ma in questo caso sono contenta se mia figlia ha accettato le mie idee, le ha fatte sue e quindi sono giuste.
Sono anni che non ho un animale in casa, anche se l'unico animale da me avuto è stato un gatto. Mia figlia non ha mai chiesto, perchè le è stato spiegato sempre le difficoltà oggettive e soggettive di una presenza simile. L' "umanizzare" gli animali per me è cosa assurda ormai, perchè sono convinta che sia meglio che rimangano nel loro habitat.

PER QUESTO MOTIVO DENUNCIO FORMALMENTE L'ORRORE CHE HO RISCONTRATO OGGI ALLO ZOO DI POPPI (AREZZO), SE QUALCUN ALTRO E' ANDATO LA' E HA VISTO IN CHE STATO PIETOSO VIVONO QUEI POVERI ANIMALI RIMASTI, FACCIA COME ME SI ADOPERI SUBITO PER LA CHiUSURA E IL TRASFERIMENTO IN ALTRO LUOGO PIU' DECENTE E VIVIBILE.

ERBA ALTA, ORTICHE DAPPERTUTTO, RECINTI MALMESSI DI POCHI METRI, SOPRATTUTTO TANTI SOTTO IL SOLE, ODORE NAUSEABONDO DI GABBIE NON PULITE DA CHISSA' QUANTO TEMPO.

Non sto a dire altro, perchè metterò tutto nella mia denuncia appena la formalizzerò.
Ma soprattutto chi ha avuto la fortuna di andare in ferie qualche giorno, pensi che questi poveri animali vivono da anni in una prigione senza possibilità di uscire.

Grazie Fernanda!!!!!!


Grazie, perchè con te ho scoperto l'anima di grandi scrittori.






dal suo sito ...
Autobiografia

Quando negli anni '50 Fernanda Pivano si reca per la prima volta negli Stati Uniti è una giovane studiosa innamorata dell'America di quegli anni e desiderosa di incontrare dal vivo, sul campo, i maestri di una narrativa che in Italia si era appena cominciato a conoscere, grazie a Cesare Pavese ed Elio Vittorini. Immediatamente scopre un mondo, di sogni, ideali, valori, che non si stancherà più di celebrare: dal pacifismo di Norman Mailer, maestro riconosciuto della narrativa americana, amato e contemporaneamente odiato dalla beat generation degli anni sessanta, che a lui e al suo antiimperialismo si rifece, all'esempio di inesausta sete di nuovo e di autenticità del mito vivente Ernest Hemingway. Dai guru della beat generation Ginsberg, Kerouac, Corso, Ferlinghetti, uomini che in nome di un'idea di ritorno all'essenzialità dell'Uomo, in contrasto con i pregiudizi del consumismo capitalistico, hanno vissuto e scritto senza distinguere fra arte e vita, a Don DeLillo e ai minimalisti. Un nuovo viaggio americano, insomma, fra le contraddizioni e le speranze segrete di quel grande, osannato e temuto paese che è, da sempre, l'America.

martedì 18 agosto 2009

CENTO ROMANZI ITALIANI (1901-1995) (libro)

Ho trovato nascosto negli scaffali questo piccolo libretto senza grandi pretese.
L'autore vuole semplicemente porre all'attenzione del lettore una scelta di cento romanzi di cui da un piccolo riassunto e una recensione di ognuno.
C'è da chiedersi se abbia voluto porre in risalto quella letteratura minore che però ha tanto scandito cent'anni della nostra vita ponendo l'accento su alcune caratteristiche e peculiarità proprie di quegli anni.
C'è da domandarsi ancora se è veramente una letteratura minore rispetto ai grandi romanzi che hanno segnato un'epoca o è un mondo più complesso ricco di esempi straordinari?
Comunque può essere sicuramente una guida senza pretese per chi vuole arricchire la biblioteca di casa.

COSA SI TROVA IN GIRO......


Nel lontano 19.... mio padre aveva la predilezione delle donne e non perdeva occasione per spronarmi a studiare e ad essere indipendente.
Mia madre dal canto suo lavorava già a 20 anni e la cosa cui ambiva di più l'indipendenza economica dal marito, nonostante mio padre abbia sempre lasciato a lei l'amministrazione di tutto. Mia nonna non aveva potuto studiare come avrebbe voluto, ma incitava me e mio fratello a leggere leggere in continuazione, facendolo lei stessa.
La cosa che però mi è mancata di più è stato un confronto con chi come me aveva potuto approfondire determinate letture.
Adesso in questi ultimi tempi è diventato tutto più facile: non solo leggo, ascolto, osservo, discuto, ma soprattutto in giro trovo sempre di più teste intelligenti, teste instruite, teste pensanti, e la cosa più sorprendente e che mi onora, perchè riesco meglio a controbattere con tutta la mia cultura e conoscenza, s'incontrano un grandissimo numero di grandissime teste di c... con le quali mi confronto e mi scontro molto volentieri !!!!

A pleuriti!




Non era facile parlare con Santipamma.
Non perchè fosse un tipo scorbutico, anzi, se fosse stato per lui avrebbe parlato con te tutto il giorno, anche se, non ascoltava ciò che tu dicevi. Dovevi ripetere le cose due o tre volte, prima per attirare la sua attenzione poi per far capire bene la domanda.
No, lui era un affabile parlatore. Quando non era ubriaco, cosa che in una settimana poteva capitare due o tre ore.
La maggior parte del tempo la passava in uno stato di ebrezza minore, poi al pomeriggio, vuoi la sete della calura in estate, vuoi i rigori dell'inverno, ci andava giù pesante e si riprendeva, diciamo così, l'indomani alle 10 - 11 se nessuno lo disturbava da dove era svenuto la notte prima.
Ma nello stato di ebrezza minore il suo affetto per la sciecca era totale anche perchè la povera bestia era anche lei tifosa del fiasco, avendolo provato più di una volta; era una curiosa-pena vedere il muso dell'asina sfiorare la spalla del padrone quando lo vedeva alzare il fiasco, come a chiedere un sorso anche per lei, sorso che ogni tanto il buon padrone-amico elargiva.
Un giorno al giardinetto lo trovai seduto su la panchina e l'asina legata al lampione li vicino, era sobrio e pensieroso. Stranamente mi riconobbe, segno dell'estrema lucidità, e mi invitò a sedere.
Mi chiese a bruciapelo cosa fosse la pleurite.
Era gennaio inoltrato e il suo naso rosso gocciolava, era sempre stato così e non ci facevi più caso, si asciugava nella manica della giacca una volta su tre, le altre due in un fazzoletto che era di una colore indefinibile e di una grandezza da sudario.
- Picchì u vo' sapiri?
Mi rispose subito non dovetti ripetere la domanda.
- U' Dutturi...
soffiata trombesca di nasca, asciugata di occhi.
.. mi voli ricuvirari, dici ca haiu a pleuriti. Come fazzu ca scecca? A'cu' a lassu?
Lo tranquillizzai dicendo che la potevamo portare nella stalla di mio nonno e che non si doveva preoccupare che sarebbe stata bene.
Questo lo rassicurò e si sentì un po' più sollevato.
- Ma sta malatia.. chi è?
Gli spiegai che era una malattia che poteva venire per la polmonite che aveva avuto già a inizio Dicembre e che è meglio curare subito e che un ricovero in ospedale con una buona alimentazione e, questo lo dissi nella mia mente, lontano dal vino e una buona lavata, ti farò solo del bene.
- Fozza, susiti puttamu a scecca n'da stanna e poi ti potto n'do spitali.
Lasciammo l'asina nelle mani esperte di mio nonno che cominciò a strigliare la bestia prima di metterla nella stalla con il mulo.
In macchina il poveruomo mi chiese ancora della malattia, e io cominciai a spiegargli che in parole povere si forma dell'acqua in questo tessuto e che è meglio curarsi subito.
Detto questo un grido mostruoso si levò.
-Acqua, ma quali acqua? sunu 30 anni ca non toccu acqua! Sarà statu du curnutu do vinaru ca ci metti l'acqua n'do vinu, Curnutu mi fici ammalari.
Penai non poco per calmarlo.

IN CHE "CATA...." SONO?


Continuo a ripetere paesino fuori dal tempo !
Non ci si accorge nemmeno che la vita sta scivolando via.
Qui i giorni sono tutti uguali.....
Ci si alza, capatina fuori per vedere che tempo fa, colazione, si decide cosa fare per pranzo, ci si veste, si fa la spesa,.....
Ieri c'è stato un po' di movimento (a parte il solito dei bambini, che rispetto ai primi giorni si è calmato un po', spostandosi adesso ogni giorno in case diverse dalla mia).
Ieri dicevo, mentre stavo cercando di capire in che stato ero caduta... CATATONICO, CATAVERICO, CATATARSICO, CATASTROFICO,CATA.....,
è cominciata la "processione" delle vicine che venivano a pagare il mensile per FAMIGLIA CRISTIANA.
E già.... la tata prende questo giornale tutte le settimane in chiesa e lo distribuisce alle sue amiche, poi ogni mese porta i soldi al parroco.
E' vero che avevo visto questa rivista in casa, ma sinceramente non è che la cosa mi aveva incuriosito più di tanto.
Ieri pomeriggio invece con la scusa di fare merenda e prendere un caffè, ho ascoltato le loro conversazioni in cucina. Mentre la casa veniva inondata dal profumo delle susine sulla stufa a legna che diventavano piano piano marmellata, le nostre comari hanno cominciato le loro chiacchere.
La vita della famiglie viene scandita anche da quello che c'è scritto in quelle pagine:
le ricette, i lavori a maglia, gli "scandali" che succedono nella chiesa e le critiche che vengono fatte alle novità politiche.
Mi chiedo come mai dopo tanti anni, proprio adesso mi sto accorgendo di tutto questo.
Eppure mi sono comportata più o meno nello stesso modo, anzi prima, qualche anno fa, ero meno distratta, perchè non avevo la bambina.
Sto scoprendo un "mondo" nuovo! Parliamoci chiaro, la voglia di abitare qui c'è sempre meno. Non ci sono negozi, non ci sono libri, la linea internet è inesistente, vedo solo salite e mai discese per camminare.
Della televisione mi interesso poco,tanto non la guardo mai.
I miei ritmi non esistono. Sono andata in letargo altrimenti impazzivo.
Ed io pensavo che preoccuparmi della collisione del meteorita nel 2012, le gabbie salariali, gli extracomunitari che invadono le nostre città con la prepotenza, droga, alcool, delinquenza, stupri ecc. fossero importanti.
Qui non arriva nemmno l'eco di tutto questo.
Alla Posta per pagare una bolletta ci si sta due ore, anche se siamo solo in due perchè quella che è davanti a me si mette a chiaccherare e a spiegare cosa ha fatto ieri in due ore.
Vi rendete conto due ore diventano lunghe un'eternità.
Continuo ad andare a prendere il caffè dopo le 11 al bar e mia figlia prende il suo solito dolcetto.
E come al solito sono una "mosca bianca". Non c'è una donna in quel luogo di "perversione". Tanto è vero che i primi due giorni nonostante avessi chiesto un caffè non me l'hanno fatto, ma hanno dato la cioccolata solo a Giada. Quando gli ho fatto notare che avevo chiesto anche un "coffee" mi hanno guardato con sorpresa!
Domani ho deciso che andrò allo zoo di Poppi, con la speranza di trovare un po' di comprensione almeno tra gli animali che lo abitano !
E se la solita marmottina che mi saluta tutti gli anni mi dirà... non preoccuparti qui è così... non mi meraviglierò più di tanto.

Ciao, buona giornata

lunedì 17 agosto 2009

TELEFONO ROSA - SPORTELLO STALKING


Agire di fronte allo stalking (atti persecutori)

Ricorda che sono considerati atti persecutori intesi come molestie e/o minacce ripetute, tali da turbare le tue normali condizioni di vita e metterti in uno stato di insicurezza e di timori per te stessa, i seguenti comportamenti:

- Telefonate e/o sms di minacce e insulti
- Comportamenti ossessivi per attenzioni non richieste
- Appostamenti fuori dal luogo di lavoro o sotto casa
- Danneggiamenti intenzionali a cose di tua proprietà (la macchina, la cassetta della posta, la porta di casa ecc.)
- Minacce a persone unite a te da un legame affettivosono state approvate le norme che riconoscono come reato i comportamenti descritti, meglio conosciuti con il termine inglese di "stalking".

Per la prima volta è possibile ottenere una forma di tutela solo presentandosi ad un organo di Polizia Giudiziaria (Polizia di Stato o Carabinieri) e raccontando quanto succede: la persona molestatrice sarà chiamata ed "ammonita" senza che per questo si instauri un procedimento penale. Infatti non è assolutamente necessario presentare querela o denuncia da parte della vittima. Il Questore, con l’ammonimento, invita l’autore degli atti persecutori ad interrompere ogni interferenza nella vita della vittima e lo avverte che la ripetizione della sua condotta potrebbe assumere rilevanza penale.In questo stadio non esiste alcun procedimento penale e l’ammonimento non viene iscritto sul certificato penale dell’ammonito.
Si procede però d’ufficio se:

- il soggetto è stato precedentemente ammonito
- il fatto è stato commesso nei confronti di un minore o di un disabile
- il reato è connesso con altro delitto perseguibile d’ufficio.

Se invece la vittima vuole che sia aperto subito un procedimento penale ha la possibilità di presentare querela entro i sei mesi dai fatti.
In ogni provincia, presso le Squadre Mobili delle Questure, da oltre 10 anni operano le Sezioni Specializzate nelle indagini riguardanti i reati in danno di minori, le violenze sessuali, gli abusi e i maltrattamenti contro le donne, lo stalking.
All’interno delle Sezioni è impiegato personale qualificato, dotato di particolare sensibilità e comprovata maturità, professionale e umana.
In questo delicato settore, la Polizia di Stato è stata particolarmente attenta affinché nel bagaglio formativo degli investigatori venissero introdotti strumenti tecnici idonei ad un valido approccio nei confronti delle vittime.
Grazie all’attenzione rivolta a tali reati, numerose Sezioni sono state, anche, dotate di luoghi riservati ad accogliere chi li ha subiti.
Le citate strutture hanno adottato svariate iniziative di collaborazione con le associazioni e i centri antiviolenza, in un lavoro di "rete" utile per la protezione di chi subisce violenze, aggressioni o stalking.
Infatti, il ruolo della Polizia di Stato è di fondamentale importanza per la vittima di stalking, che può cadere nell’errore di isolarsi o di sottovalutare il problema. Al contrario, il confronto con gli operatori di polizia consente di predisporre mirate strategie di protezione.
La denuncia dettagliata dei fatti è fondamentale per una giusta valutazione del rischio e permette di utilizzare gli strumenti di protezione previsti per lo specifico reato di "atti persecutori" - art. 612-bis c.p. - recentemente introdotto nel nostro ordinamento.
La vittima ha facoltà di chiedere al Questore una misura di carattere preventivo, denominata "ammonimento". Inoltre, presso gli Uffici della Polizia di Stato, può ottenere informazioni utili sui Centri Antiviolenza più vicini.
Presso tutte le Squadre Mobili della Polizia di Stato vi è una sezione specializzata contro le violenze sessuali in danno di donne e minori, il mobbing e lo stalking.Presso la Questura di Roma è stato istituito un servizio al numero di telefono 06/46862931.

DUE VITTIME NEI RAVE PARTY DI AGOSTO


Nelle campagne del Salento una giovane di 23 anni è stata stroncata da un'overdose. Vicino a Campobasso ha perso la vita un giovane israeliano ventiseienne.
Ragazza e ragazzo morti in Puglia e in Molise.
Giovanardi: "Bisogna identificare e perseguire gli organizzatori"

Il luogo del rave nel Salento
ROMA - Due giovani hanno perso la vita durante dei rave party. Una ventitreenne lucana è stata stroncata da un'overdose nelle campagne salentine e un ventiseienne israeliano è morto in Molise. Due casi in poche ore che hanno portato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze, a sostenere che bisogna identificare e perseguire gli organizzatori dei raduni come quelli nel Salento e in Molise durante i quali sono morti i due giovani. Overdose nel Salento. La ragazza, Laura Lamberti di Potenza stava partecipando a un rave tra Castro Marina e Marittima di Diso. Dai primi accertamenti a causare il decesso sarebbe stata un'overdose ma gli inquirenti non escludono l'ipotesi di un collasso provocato dal caldo e dall'abuso di alcol. La certezza si avrà soltanto con l'autopsia che si svolgerà domani. Al raduno partecipavano circa duemila giovani che si erano dati appuntamento tramite sms o internet. Un rave estemporaneo, spiegano i carabinieri, con i ragazzi che hanno occupato terreni privati, uliveti e campi incolti e hanno montato un impianto da 30mila megawat, che faceva risuonare la musica fino a Lecce, a 40 chilometri di distanza. Da ieri mattina ballavano sotto al sole cocente, secondo gli investigatori, senza mangiare e bevendo alcolici. La ragazza è morta questa mattina. Un giovane che non la conosceva ma che ha visto che stava male ha chiamato il 118, ma quando i medici sono arrivati era già troppo tardi. Qualche anno fa era stata in comunità per problemi di tossicodipendenza. I proprietari finora non hanno sporto denuncia per occupazione dei terreni e i carabinieri con un accordo con i partecipanti sono riusciti a far sgomberare i giovani in tutta tranquillità. Sono stati convocati in caserma alcuni ragazzi con i quali la vittima si era intrattenuta. I militari stanno identificando gli organizzatori del rave: la posizione di una decina di persone è al vaglio degli inquirenti.


Tra ieri e questa mattina, durante i controlli su strada in provincia di Lecce sono stati segnalati almeno 100 giovani per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o in possesso di droga per uso personale. Mentre stanotte cinque persone, sempre in provincia di Lecce, sono state arrestate per spaccio di droga. Tragedia vicino a Campobasso. Il giovane israeliano, N. I., è morto in località Bocca della Selva, tra Guardiaregia (Campobasso) e Castello del Metese (Caserta). Ha avvertito un malore ed è stato soccorso da due suoi amici, due connazionali con cui era arrivato venerdì in Molise, che lo hanno accompagnato all'ospedale di Campobasso dove però è arrivato privo di vita. I soccorritori sono stati interrogati dagli agenti della squadra mobile del capoluogo molisano per capire cosa sia accaduto durante il rave party. Al pronto soccorso i medici hanno avuto qualche difficoltà a comunicare con i ragazzi che parlavano solo inglese. Il sostituto procuratore Fabio Papa ha già disposto l'autopsia che dovrebbe essere eseguita domani all'obitorio dell'ospedale molisano. Tutto lascerebbe pensare a una morte dovuta all'assunzione di sostanze stupefacenti, anche perché stamattina al pronto soccorso di Campobasso sono arrivati altri due ragazzi che partecipavano allo stesso rave, ai quali sono state riscontrate intossicazioni. Entrambi sono tenuti sotto stretta osservazione nel reparto di rianimazione. Giovanardi: "Perseguire organizzatori". "L'ennesimo decesso nell'ambito di un cosiddetto rave party dimostra quanto sia necessaria una continua opera di prevenzione e di repressione dei fenomeni collegati alla droga - ha spiegato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al contrasto delle tossicodipendenze. Si tratta ora, ha aggiunto, "di identificare e di perseguire con la massima severità gli organizzatori di questi happening, che devono in qualche modo rispondere delle conseguenze derivanti dalla violazione delle regole previste dall'ordinamento, per garantire la sicurezza nei concerti e nelle manifestazioni musicali".

NON HO MAI VISTO UNA "MULTIPLA" DENTRO UNA SMART


MI SONO CHIESTA QUANTE PEZZE DI STOFFA CI SONO VOLUTE PER FARE IL VESTITINO !!!


domenica 16 agosto 2009

Museo Egizio - Torino



Oggi 16 Agosto - Sale quasi vuote una goduria!!!

PAKISTAN: DONNE SFIGURATE CON L'ACIDO

A colpire sono mariti rivali o uomini rifiutati.
L'inchiesta di Affaritaliani.it
Sabato 06.09.2008 17:29

LE STORIE- Sabra è pakistana, ed è una delle tante 15enni vittime di un matrimonio combinato tra uomini come un "affare di famiglia". Aveva un solo problema: era troppo bella. Per questo il marito l'ha " acidificata". Perché era sua. E nessuno la doveva più guardare. Nasreen ha 24 anni e fino ad oggi ha subito 18 interventi che le consentono di sorridere ancora ma non hanno potuto impedire all'acido di portarle per sempre via quegli occhi verdi e perfetti che aveva un tempo. Così non vede più.

Kuldeep aveva 16 anni quando il marito, rientrato a casa ubriaco e con voglia di farle provare qualcosa di nuovo rispetto alle solite botte di ogni giorno l'ha colpita con l'acido. Oggi non parla e non sente. Storie vere, di questi anni, avvenute in Pakistan, in India, in Afghanistan. Una mappa geografica degli orrori dove certe barbarie sono agghiaccianti e incomprensibili.

L'ASSOCIAZIONE SMILEAGAIN- Per loro si batte Smileagain, un'associazione che aiuta le donne sfigurate a reintegrarsi nel tessuto sociale attraverso il supporto psicologico e una serie di servizi medici.

La chirurgia plastica può aiutare a recuperare i tratti di un tempo. Ma purtroppo ancora non fa miracoli. E soprattutto non può cancellare il dolore e la rabbia per una violenza senza scuse.

"Le motivazioni per questi gesti sono le più svariate"- raccontano dall'associazione di SmileAgain- "E' un atto barbarico a cui le giovani vengono sottoposte. La polizia si rifiuta di intervenire e il più delle volte i reati restano impuniti perché lo Stato protegge gli aggressori. Le donne colpite sono spesso abbandonate dalla propria famiglia ed emarginate dalla comunità d'origine".

"La nostra associazione - continua Clarice Felli, presidente di Smile Again - da sette anni si batte affinché la legge venga fatta rispettare. In Pakistan esiste una legge contro la violenza. Ma questa non prevede però una pena per chi utilizza l'acidificazione". Così l'associazione si fa carico delle operazioni delle ragazze colpite dal vetriolo. Con tanto di riabilitazione. L'anno scorso ad esempio, grazie ad un finanziamento da parte della provincia dell'Aquila alcune giovani hanno frequentato un corso di estetica ed attualmente lavorano nei centri di bellezza. " E ora"- conclude la presidente "le donne hanno sempre meno paura di denunciare le violenze subite".

Una piccola goccia nell'oceano.

COSA VEDO DAL MIO STUDIO QUANDO SONO AL COMPUTER


sabato 15 agosto 2009

IL FU MATTIA PASCAL (libro)


Di Luigi Pirandello

"Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi di certo era questa: che mi chiamavo Mattia Pascal. E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:
- Io mi chiamo Mattia Pascal.
- Grazie, caro. Questo lo so.
- E ti par poco?
Non pareva molto, per dir la verità, neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non sapere neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorrenza:
- Io mi chiamo Mattia Pascal."

Scritto poco più di cent'anni fa da Pirandello, la storia potrebbe tranquillamente svolgersi ai giorni nostri.
Vi possiamo ritrovare i drammi di molti di noi.
Naturalmente nessuno ha concentrato in sè tutto le vicende del protagonista, ma molti risvolti sono attuali.
La passione del gioco, una volta il Casinò, adesso le slot -machine che troviamo nei locali pubblici, hanno decretato l'abitudine al vizio del gioco di molte persone.
Vicende familiari con matrimoni infelici, suocere despote, che hanno rovinato rapporti matrimoniali. Figli viziati con genitori poco severi, che non riescono a imporre regole di vita.
Il nostro protagonista lo definirei un vivo-non vivo. Vuole fare e contemporaneamente non si ribella al suo destino, ma anzi corre incontro sempre di più a vicende assurde dal finale tragico e comico quasi. Non sono le sue morti a farmelo vedere come un "morto", ma è proprio il suo comportamento simile a tante persone che conosco e che io da sempre chiamo "ignavi". Il loro aspettare seduti che la vita scorra addosso e quando provano a pensare e sembra loro di avere qualche idea brillante finiscono inevitabilmente con il combinare solo guai.
Il protagonista è l'inconsapevole personaggio di un destino a cui nessuno può sottrarsi se la vita prende il sopravvento.
Nella sua atmosfera di incertezza dimostra quanto spesso le nostre vite siano sospese.
Cominciato due giorni fa quasi per scherzo a leggerlo, è un romanzo che mi sento assolutamente di consigliare per la sua attualità.
Lettura veloce, stile semplice non arzigogolato. Può essere un esempio per molti.

venerdì 14 agosto 2009

DALLA FINESTRA DELLA MIA CAMERA


CONTRO L'INFIBULAZIONE: FERMATE QUESTA PRATICA ORRENDA


L'infibulazione, dal latino fibula, Spilla, è una mutilazione genitale femminile. Non ha alcuna base religiosa ma solo culturale e viene praticata indipendentemente dalla religione in molte società tribali dell'Africa, del sud della penisola araba e del sud-est asiatico.

Circoncisione o infibulazione as sunnah: si limita alla scrittura della punta del clitoride con fuoriuscita di sette gocce di sangue simboliche.

Escissione al uasat: asportazione del clitoride e taglio totale o parziale delle piccole labbra.

Infibulazione o circoncisione faraonica o sudanese: asportazione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra con cauterizzazione, cui segue la cucitura della vulva, lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell'urina e del sangue mestruale.

Il quarto tipo comprende una serie di interventi di varia natura sui genitali femminili.

Queste pratiche sono eseguite in età differenti a seconda della tradizione: per esempio nel sud della Nigeria si praticano sulle neonate, in Uganda sulle adolescenti, in Somalia sulle bambine.

SCANDALO AL SOLE !


Continua il resoconto sulla mia vacanza.
Come tutte le mattine mi faccio una bella doccia calda, mi lavo i capelli e oggi ho deciso che me li sarei asciugati al sole.
Adoro asciugarli così ! Il venticello leggero me li scompiglia, piano piano si asciugano, sento il leggero tepore che penetra nella mia pelle, sto bene.
Non era nemmeno 10 minuti che ero lì con gli occhi chiusi che mi godevo questo piccolo piacere, che già il mormorio cresceva!
Come.... si asciuga i capelli al sole? perchè non va dal parrucchiere? nessuna donna mai fa una cosa del genere!
Perchè? perchè non posso farlo senza essere additata? che cosa ho di diverso?
Oggi la tata mi ha detto qualcosa, fra le tante che faccio, che per gli abitanti del paesino, dove ho la casa, non sono "normali".
Oggi mi sono asciugata i capelli al sole, uso il computer, leggo troppo, non vado a fare la spesa nelle botteghe del paese, l'altro giorno ho preso un caffè al bar, non so fare le tagliatelle a mano e tutte le altre cose che si cuociono in forno e che tengono tutte le donne (almeno queste donne) in cucina per ore e ore.
Mia figlia fa tutti i giorni i compiti, parliamo in inglese, ascolta la musica a volume alto, è simpatica socievole, ho la casa piena di bambini....
Orrore !!!!! Non porto mutandoni di cotone, ma slip di pizzo.
Allora mi sono chiesta se io sono fuori dal mondo a stare in città o siamo qui fuori della civiltà!
Ho cominciato a prendere in considerazione che domani non è da escludere che si presenti alla porta qualche Francescano scalzo circondato di uccelli, lupi e chissà che altro animale con un bastone e che mi chieda la questua .
Stasera sarà meglio che mi prepari, magari qualche pezzo di pane secco, qualche scorza di formaggio o torsolo di mela.
Oppure posso dargli il permesso di andare nell'orto e cogliere i "botton d'oro" che sono delle susine piccole gialle saporitissime. D'altra parte è festa e magari fa piacere anche a lui.
Oppure al massimo posso arrivare a invitarlo a tavola con noi, ma devo per forza farmi il segno della croce se decide di dire la preghiera prima di mangiare?
Sarà abbastanza come ammenda davanti al paese?
Ma la cosa più tragica è che devo stare ancora qui altri 15 giorni.

SEDICENNE STERMINA LA FAMIGLIA A COLPI DI FUCILE

di Alberto Toscano

Parigi - Gli inquirenti francesi, assistiti da vari psicologi, continuano a interrogare il ragazzo di sedici anni che nella notte tra martedì e mercoledì scorsi ha sterminato in Corsica la sua famiglia: padre, madre e due fratellini gemelli di 10 anni. Un gesto di una violenza estrema, compiuto con incredibile determinazione. La strage è accaduta ad Albitreccia, un comune di un migliaio di abitanti, situato sulla costa sud occidentale dell’isola. Lì risiedeva questa famiglia apparentemente senza particolari problemi. Una vita tranquilla, in un villaggio in cui tutti si conoscono, ma in cui adesso nessuno sembra voler parlare del dramma verificatosi dietro la porta accanto.
Il sedicenne ha agito di notte, in un casolare avvolto dalla campagna. Ha preso il fucile da caccia del padre mentre tutti quanti erano a letto. L’adolescente è andato a scovare le cartucce e ha caricato l’arma. Poi è andato nella stanza dei genitori, colpendoli uno dopo l’altro mentre dormivano. L’uomo di 45 anni e la donna di 43 sono certamente morti sul colpo. Il sedicenne ha sparato a pochi metri di distanza dal suo obiettivo, senza lasciare alcuna possibilità di scampo ai genitori.
Infine l’adolescente ha pensato ai fratellini. Anche in quel caso due proiettili hanno fatto strazio dei loro corpi. Una strage inspiegabile, se non sulla base di un dissidio per futili motivi tra l’adolescente e i genitori, che temevano per le sue scappatelle e volevano impedirgli di uscire troppo spesso di casa nelle ore serali.
Certo il giovanissimo assassino era in stato confusionale. Una volta compiuta la strage, sembra essere uscito di casa per vagare nella notte tra i vacanzieri e gli abitanti del suo villaggio e delle località vicine. Alla fine è arrivato a Porticcio, una deliziosa stazione balneare del dipartimento della Corsica del sud, attualmente affollata di turisti. Forse era stata proprio quella la ragione della lite tra il ragazzo e i genitori: il desiderio di trascorrere la notte fuori, tra i vacanzieri e tra i camping della costa di Porticcio e dintorni.
La giornata di mercoledì è trascorsa mentre il sedicenne cercava di svagarsi a Porticcio e mentre nessuno immaginava la situazione esistente a casa sua. Poi l’adolescente ha incontrato un amico e ha deciso di raccontargli la verità. È stato quest’ultimo a recarsi alla locale stazione della gendarmeria per raccontare l’intera vicenda. I gendarmi sono andati a verificare se ci fosse qualcosa di vero e così ieri mattina, oltre ventiquattro ore dopo la strage, si è scoperto che il racconto corrispondeva perfettamente all’accaduto. L’autore del massacro, che continuava a vagare per le vie e per le spiagge delle località turistiche della zona, è stato facilmente rintracciato e fermato dai gendarmi. Ben presto il suo fermo è stato ufficializzato e inchiesta è passata sotto il controllo della competente autorità giudiziaria.
L’adolescente sembra aver ammesso le proprie colpe senza fornire alcuna spiegazione logica e coerente. Negli ultimi giorni ha dormito pochissimo e continua a essere in stato confusionale. Gli inquirenti lo hanno ascoltato per ore, ma lui ripete ciò che ha fatto senza cercare, così almeno sembra, particolari giustificazioni al proprio comportamento. Oggi un’équipe di psicologi dovrebbe tentare di comprendere meglio la dinamica dei fatti, che però restano tragicamente chiari: un adolescente che pareva normalissimo, amato e rispettato dagli amici del suo villaggio, si è tramutato da un momento all’altro in un killer senza il minimo scrupolo.

giovedì 13 agosto 2009

LETTERA A LEONARDO DA VINCI


( di Lorena B.)

"Qualche anno fa lessi un racconto fantastico in cui si diceva che tu eri un uomo dei nostri giorni, geniale con tutte le conoscenza della nostra epoca e che per uno strano scherzo del destino eri stato proiettato 500 anni avanti nel futuro, ma contemporaneamente anche 500 anni indietro nel tempo nel 1500.
Non so se veramente potrà essere tutto vero, ma la tua genialità è indiscutibile.
Mi rivedo in te non per gli studi o i dipinti, ma nel tuo essere unico.
Le emozioni, le passioni, l'amore ti ha tenuto per mano, sospinto, e forse spinto, spronato, quando hai dipinto, hai inventato, quando la tua intelligenza ha dovuto essere rinchiusa ai capricci dei potenti e dei tuoi nemici.
Che cos'è in fin dei conti la vita se non c'è la passione, l'amore in tutto quello che fai?
Come è possibile inventare se non sei spinto da un altro al tuo fianco?
C'è chi ha una musa ispiratrice, chi lo fa perchè i sentimenti danno una nuova forza.
La tua sessualità che ti ha portato alla follia artistica, alla genialità in tutti gli aspetti così multiformi.
Ogni figura è ambivalente, potrebbe essere uomo o donna. Tutte hanno quel sorriso beffardo, proprio nei confronti della vita, contro chi arrivò perfino ad accusarti di sodomia.
Eppure il tuo percorso è costellato di giovanissimi ragazzi. E di loro, di ognuno di loro eri innamorato, ognuno di loro ti ha ispirato sicuramente un capolavoro.
L'Amore, come vorrei che alcune persone lo capissero! Perchè c'è chi ha paura del sentimento che da luce alla vita, che non fa vedere nemmeno il male dove è radicato.
Senza Amore si muore dentro, non c'è più luce, solo tenebre.
Tu che hai messo l'uomo al centro dell'universo, l'hai reso quasi più importante di Dio. Tanto importante che avresti voluto, come Icaro, volare in alto, alzare i piedi da terra e andare verso di Lui? Per chiedere cosa?
La vita sentimentale abbraccia in un solo nodo il lavoro d'artista. Quanti padri fondatori delle arti più belle, dalla filosofia alla fisica, hanno costellato il loro camino con un atto d'amore che è durato un'eternità.
Non importa il grande gesto, basta anche solo una compagna accanto.
E la storia della vita di tanti uomini e donne ne è piena.
Spesso quando ammiriamo le opere di un artista non ci rendiamo conto che ammiriamo il risultato delle sue passioni, quelle che poi l'hanno consegnato nelle mani della gloria che l'ha reso immortale.
Mi sento vicino a te, come donna che ama !"

ULISSE di JOYCE (libro)

Lunedì 10 Agosto 2009 ho cominciato a leggere l'ULISSE di Joyce.
Dove mi porterà tutto questo?
Tutti mi dicono che alla fine troverò qualcosa. Se guardo il libro vedo solo un ammasso di pagine da leggere.
Lettura non facile, devo ricorrere qualche volta al vocabolario.
Sono caparbia, testarda: so che arriverò in fondo.
Mi dispiace soltanto non avere più tempo. Per poterlo leggere lo tengo accanto a me sul tavolo, ogni tanto vado avanti due pagine.
Chissà perchè quando lo apro la prima cosa che mi succede è un dolore forte alla base del cranio di dietro.
Sto somatizzando? Ho già trovato nei primi righi la stupidità e la superficialità di alcuni individui che ho conosciuto.
Mi auguro buona lettura

QUINDICENNE IN COMA ETILICO DOPO LA FESTA


La ragazza napoletana si è sentita male sulla spiaggia di Torre Lapillo. Salvata dall´intervento rapido di un bagnino e dal 118
di Alessandra Bianco


LECCE - Notte drammatica in Salento: una quindicenne in coma etilico, e alcune decine di minorenni così ubriachi da dover ricorrere ai medici. Complici le stelle, il mare e una notte magica, quella di San Lorenzo. E tra un bicchiere di vino e una bottiglia di birra, tante, troppe, le telefonate al 118 per l´abuso di alcol. Fin dalle prime ore della serata, tra le più attese dell´estate, le chiamate al pronto intervento hanno tristemente raggiunto i numeri a due cifre, circa 80, a conferma che il consumo di etanolo sta crescendo in maniera esponenziale soprattutto tra le persone di giovane età. La diagnosi riscontrata è stata sempre la stessa: stato di ubriachezza.E se i salentini hanno seguito i divieti posti dall´ordinanza emessa dal ministero degli interni e dalla capitaneria di porto che vietava i falò sulla spiaggia, non ci sono state violazioni in questo senso che abbiano dato origine ad incendi, si sono decisamente rifatti alzando il gomito. L´episodio più grave a Torre Lapillo dove una quindicenne napoletana è finita in ospedale per coma etilico. La ragazza si trovava, con un gruppo di coetanei, sulla spiaggia di Punta Prosciutto, ma ad un certo punto, vero le due di notte, ha perso conoscenza. Dei suoi amici, nessuno è stato in grado di soccorrerla, erano tutti ubriachi. I ragazzi incapaci di intendere e di volere la trascinavano sulla spiaggia, quando un bagnino di uno stabilimento vicino, si è accorto della situazione.Il suo intervento è stato provvidenziale. È riuscito ad impedire che la giovane soffocasse e l´ha portata subito nel bar che si trova nella piazzetta centrale di Torre Lapillo. Lì è arrivata l´ambulanza del 118 della zona che ha trasferito la giovane al pronto soccorso dell´ospedale impedendo l´arresto respiratorio e cardiocircolatorio. Conseguenze gravi a cui va incontro un soggetto che, per l´elevata quantità di alcol ingerita, passa dallo stato di ubriachezza conclamata al coma etilico, stato neurologico in cui la persona è completamente priva di conoscenza.

mercoledì 12 agosto 2009

UN GOCCIOLINO DI CAFFE'.....


Sono le 18,20 e ho già bevuto la bellezza di 7-8 caffè.
Tutta colpa della tata. Mi vede qui al computer che scrivo o leggo e arriva con la tazzina fumante... signora, un gocciolino di caffè, le fa bene...
A cosa mi fa bene non lo so, ma diamo retta ad una persona di una certa età che probabilmente delle vita ne sa più di me!
Insomma a furia di gocciolini mi sembra sempre di avere questa tazzina in mano.
Non è che veramente mi da problemi, penso che sia il modo come è fatto.
Mentre in città andiamo al bar o a casa la "macchinetta" viene messa sul fornello del gas, qui in montagna viene appoggiata delicatamente su un lato del ripiano della stufa a legna.
Forse sentirà il calore della casa, il calore che piano piano l'avvolge, l'amore con cui viene preparata, miracolo! il caffè è buono e si beve bene.
Sono andata a controllare anche la marca, per vedere se ci fosse qualche tipo particolare che non conosco.
Macchè è una ditta sconosciuta, l'odore del barattolo aperto è nauseabondo eppure il sapore del liquido è divino.
Non pensate nemmeno per un istante che voglio trasferirmi qui per il caffè, non ci penso nemmno!
Sono un animale da città che ogni tanto sconfina in montagna.
Mi ci vedete in mezzo a frotte di donne che passano il tempo a chiaccherare nei tre negozi che ci sono? Oppure ad avere la porta aperta perchè così la vicina entra tranquilla a passare qualche ora?
Già in due giorni le mie regole con mia figlia hanno fatto il giro del paese.
Orrore !!!!!!!!!!
In queste sere ho "buttato" fuori alle 22 in punto tutti i bambini che si erano accampati in casa mia. Ieri sera si sono affacciate anche due mamme! Alle 21,30 giu di lì non ne potevo più e ho urlato...tuttiiiiiiiiii fuori ognuno a casa sua, sono stanca voglio andare a letto....
Si sa che con le buone maniere si ottiene tutto.
Ho pensato anche che forse quest'anno la comunicazione con il genere umano non è proprio in cima ai miei pensieri e desideri.
Però quasi quasi un gocciolino di caffè lo prenderei ancora volentieri ......

Una Montagna di Balle..

Una Montagna Di Balle from spazzatour on Vimeo.