SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
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domenica 30 novembre 2008
OROSCOPO 2009 SAGITTARIO
Buon giorno a tutti e buona settimana!
In Toscana piove, ho mia figlia con un po' di febbre e raffreddore. Sono a casa a tenerle compagnia.
Bacio
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Sagittario - Nati dal 22 Novembre al 21 Dicembre
Giove, dal 15 Gennaio, inizierà il suo transito nell'alleato Acquario, vostro Terzo settore astrologico, inizierete quindi l'anno con grinta ed entusiasmo, recuperando la voglia di rimettervi in gioco, in tutti i settori dell'esistenza.
Sentendovi sicuri di voi stessi e delle vostre capacità, non farete fatica ad usare a piene mani, quelle che sono da tutti riconosciute come le vostre qualità migliori: ottimismo e allegria. Sicuramente, arrivate da un lungo e difficile periodo costellato da frustrazioni, amarezze, delusioni o, per i più fortunati, da cambiamenti destabilizzanti. Ora, ricchi delle esperienze accumulate, rinvigoriti dagli spostamenti astrali favorevoli, vi getterete anima e corpo alla conquista di ciò che v'interessa. Fate chiarezza dentro e fuori di voi e prendete le decisioni non più rimandabili per la vita sentimentale.
Puntate sui mesi di Febbraio e Marzo con Venere e Marte generosi, per capire se la storia d'amore in cui siete coinvolti sia ciò che desiderate, con le stelle a favore, riuscirete facilmente a cancellare ogni turbamento o incomprensione che abbia fatto vacillare voi o il partner.
Altro mese eclatante sotto i vari punti di vista sarà Maggio, durante il bel mese delle rose, vi muoverete tra corteggiatori assidui e fervidi ammiratori e sostenitori delle vostre iniziative professionali, originali quanto appropriate. Attenzione durente i mesi estivi a non asagerare con le pretese e a non cadere nella rete di furbastri. Spettacolare l'ultimo trimestre, con Saturno che inizierà a illuminare l'amico segno della Bilancia e Marte in Leone, fino ai primi di Giuno del 2010. I risultati raggiunti non saranno effimeri, ma il muro portante di un roseo futuro.
SAGGEZZA ???
rendi un pasto abbondante;
per un saluto gentile,
prostrati a terra con zelo;
per un semplice soldo,
ripaga con oro;
se ti salvano la vita,
non risparmiare la tua.
Così parole e azione del saggio riverisci;
per ogni piccolo servizio,
dà un compenso dieci volte maggiore:
Chi è davvero nobile,
conosce tutti come uno solo
e rende con gioia bene per male.
Questi versi di Gajarati furono il principio ispiratore, la linea guida del pensiero e dell'opera del Mahatma Gandhi.
MINESTRA DI FARRO
sabato 29 novembre 2008
IL MORTAIO
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.
Bertolt Brecht
NEVE
MEDICINE: SENZA FOTOCOPIA LA DETRAZIONE E' A RISCHIO
"E' possibile detrarre le spese sostenute per l'acquisto di medicinali senza aver fotocopiato la ricetta? preciso che lo scontrino fiscale della farmacia riporta il codice fiscale del contribuente."
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In assenza di nuovi chiarimenti da parte dell'amministrazione finanziaria è tuttora consigliabile far riferimento alla circolare 17/E del 3 maggio 2005 (al paragrafo 3) dell'Agenzia delle Entrate nella quale è previsto che "in mancanza della fotocopia della ricetta non è possibile fruire della detrazione". Peraltro, anche le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche (pagina 103 del Modello Unico persone fisiche/2008) confermano che "la documentazione della spesa sostenuta per i ticket potrà essere costituita alla fotocopia della ricetta rilasciata dal medico di base in un unico esemplare corredata dallo scontrino fiscale rilasciato dalla farmacia, corrispondente all'importo del ticket."
SCONTRINI IN FARMACIA
ATTENZIONE, però: le farmacie non hanno l'obbligo di emettere lo scontrino parlante, che deve quindi essere esplicitamente richiesto all'acquirente dei medicinali
Oltre a ricordarci di chiederlo, dobbiamo portare il codice fiscale o la tessera sanitaria della persona destinataria del farmaco.
In caso di familiari a carico, vi suggeriamo di far indicare comunque i loro codice fiscale sullo scontrino.
(SOLDI & DIRITTI n.99 marzo 2008)
OROSCOPO 2009 PESCI
Non voglio contestare niente, l'Oroscopo è fatto così e deve avere le sue regole, ma io voglio rivoluzionare tutto. Quindi ho deciso che non scriverò in ordine i Segni Zodiacali, ma li prenderò uno in qua e uno in là e se chi era la primo posto si troverà all'ultimo, mi dispiace, ma io sono fatta così per la par condicio tutti devono essere uguali.
Nel paesino di montagna dove ho la casa si racconta una storiellina molto carina...
Una mamma disperata per avere un figliolo che ne combinava di tutti i colori, un giorno ebbe l'ardire di dire ...se tornassi indietro ne vorrei uno diverso, non ti vorrei più, se potessi ti cambierei...e così via ..alla fine questo monello con la sfrontatezza di tutti i monelli che sanno che le cose non possono cambiare le rispose semplicemente.....ORMAI TU M' HA (cioè ORMAI TU MI HAI e non mi puoi cambiare!)
Meditate gente meditate...ORMAI VOI M'HA... e mi dovete tenere!!!!!!!!!!!
Ciao, un bacio a tutti vi voglio bene
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PESCI - Nati dal 19 Febbraio al 20 marzo
venerdì 28 novembre 2008
FREDDURA (co' 'sto freddo!!!)
Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.
AMARE SENZA FINE
ZUPPETTA DEL PESCATORE
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L'ENNESIMA NOTIZIA BUFALA
Stamattina avevo ricevuto la notizia che fabbricavano biscotti, che venivano mandati poi ai paesi del Terzo Mondo, con il grasso delle liposuzioni. Giustamente avevo cominciato a scrivere una filippica contro questo orrore ,quando mi è giunta poi la smentita! Si trattava, meno male, di una NOTIZIA BUFALA.
E fin qui si può tirare un sospiro di sollievo, ma la smentita??????? Quando aspettano a darla e poi potete leggere anche voi bastava fare poche semplici ricerche per verificare che tutto fosse vero!!!!
Ma alcune volte è più facile andare avanti che fermarsi un attimo a pensare!!!
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Antibufala: biscotti olandesi fatti con il grasso della liposuzione
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di "maurizio.bald****" e "luca.ca****" e grazie alla segnalazione di Luca F. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.Sfamare il Terzo Mondo a costo zero?
Facile: basta riciclare il grasso proveniente dalle liposuzioni dei ricconi del Primo Mondo. Così, perlomeno, sembra pensare il TGCom:
Un'azienda olandese ha trovato il modo per riciclare il grasso umano derivante dalla liposuzione: lo trasforma in alimenti che si esportano verso il terzo mondo. Lo dichiara Mieke Smits, fondatrice della Irfak, nella pagina internet della società......Per incrementare il numero dei donatori, poi, l'azienda ha bandito una riffa che assegna al vincitore una liposuzione gratis. Nel sito dell'azienda, l'imprenditrice spiega che l'azienda "ricicla grasso umano e lo trasforma in alimenti che si esportano verso il terzo mondo"...
Il TGCom pubblica la notizia come se fosse un fatto reale, senza alcun dubbio sulla sua plausibilità. Lo stesso fanno La Stampa (immagine qui accanto), Il Secolo XIX/Sole 24 Ore e tanti altri siti della Rete (per esempio Italianotizie, Paginemediche). La fonte originale sembra essere l'agenzia AGI, che ne parla qui.Eppure un semplice controllo online, come quello che ha fatto stamattina il vostro blogger di campagna, rivela vari indizi che avrebbero dovuto far perlomeno riflettere una redazione giornalistica degna di questo nome (e dei relativi stipendi).
Basta infatti immettere in Google i nomi citati nella "notizia" per scoprire che la Irfak, descritta come "un'azienda olandese" dal TGcom, ha un sito Web piuttosto curioso. Non c'è un indirizzo postale, un numero di telefono. All'equivalente locale della Camera di Commercio c'è una voce dedicata alla Irfak che ne fornisce l'indirizzo (Grotestraat 52, 5931CW Tegelen) e, pagando, altre informazioni. Nessuna voce nelle Pagine Gialle olandesi. Strano, vero?Anche la "clinica chirurgico-cosmetica "Van Gerven & Van Iersel" con la quale la Irfak collabora da due anni" sembra stranamente inesistente. Anche di quest'organizzazione non c'è traccia nelle Pagine Gialle olandesi. Una Googlata restituisce soltanto risultati che citano anche la Irfak.
Anche questo è molto strano, vero? Eppure i segugi stipendiati della notizia sembrano aver omesso questo banale controllo.Per contro, gli agenti del Disinformatico sul posto mi confermano che l'emittente olandese Netwerk esiste ed ha una buona reputazione. Si è occupata del caso Irfak in questo servizio e con questo articolo (entrambi sono in olandese), e sembra che anche quest'emittente, come buona parte della stampa e delle TV di altri paesi, ritenga attendibile tutta la storia.
Ma c'è un problemino: una Googlata del nome della "imprenditrice" rivela una pagina del sito Glocal Affairs, quella mostrata qui accanto, che cita la signora Smits e la Irfak in un elenco non di imprenditori, ma di artisti.Cliccando su About nella pagina, salta fuori che Glocal Affairs è una manifestazione artistica che si tiene a Maastricht e in altre località dal 2 al 30 novembre.Lascio al lettore il compito di arrivare alla soluzione del caso. Ai giornalisti che hanno abboccato, invece, la soluzione verrà recapitata dopo che avranno pubblicato le loro scuse per aver fornito un ennesimo disservizio al pubblico e disonorato la professione.
2008/11/28
Arrivano le scuse di Italianotizie, con citazione del Disinformatico.
OROSCOPO 2009 ARIETE
Vi avevo promesso di cominciare a scrivere l'oroscopo il 1° Dicembre, ma so che siete molto curiosi e allora inizierò prima! Naturalmente non è farina del mio sacco, però il libro che ho comprato (ASTROLOGICO-Il grande libro delle previsioni) mi piaceva e spero che, anche se va preso tutto con le molle ed è bene anche non fare troppo affidamento a quello che viene detto, fa però piacere leggere che potrebbe andare tutto bene. Abbiamo bisogno di speranza e di fiducia in questo momento.
COMINCIAMO!!!
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ARIETE - Nati al 21 Marzo al 19 Aprile
Iniziare il nuovo anno con gli auspici di Giove favorevole, non capita sempre ed a tutti, quindi in alto i cuori e date benzina ai motori: anche se voi, arditi e impulsivi come siete, non avreste bisogno di questo consiglio!!!
Tutto bene certo, un anno che promette grandi conquiste ed ottimi successi, ma come tutte le medaglie, anche il 2009 ha il suo rovescio. Plutone, uno dei vostri astri guida inizia il suo lunghissimo percorso in Capricorno in antagonismo al vostro Sole e pr tutto gennaio sarà accompagnato da Marte, primo vostro governatore: quindi scaldare i motori non vorrà dire per i più intelligenti di voi partire in quarta!
Se volete raggiungere traguardi di rispetto nella professione puntate alla Primvera, stagione molto propizia per dare la stura ad ambizioni progetti a lunga scadenza o fare investimenti significativi. Estate rovente per tutti con ottime possibilità di chiudere eccellenti affari e ultimo trimestre in crescendo continuo con reali e improvvisi colpi di fortuna. Proprio niente male, che ne dite? Di diversa natura potrebbe essere la vita sentimentale, soprattutto per i nati in Marzo, che sono invitati a scrutare con sincerità dentro di sè per comprendere cosa davvero desiderano nella coppia. Potrebbero iniziare l'anno pieni di contraddizioni che susciteranno le ire comprensibili di chi vive con loro.
Se si accorgeranno di non provare più sentimenti: meglio chiudere subito e attendere gli incontri promettenti che Primavera, Estate e tardo Autunno promettono. Più seri e coerenti i nati d'Aprile, e, dato che è noto che con voi le sorprese sono sempre dietro l'angolo: che sia giunto il momento di convolare a nozze?
Assai probabile: perciò auguri e congratulazioni!!!
DEDICATO A MIO PADRE
"...cosa faccio disteso qui... perchè questa luce forte... perchè la voce di Lorena che dice ...sì è lui...tesoro dove sei ? ho freddo..."
"Chi viene a fare il riconoscimento?"
"Vengo io. No mamma, no Gianni, vado io ! voi no..."
Il riconoscimento... avete mai pensato a questa parola, alle conseguenze che questo comporta?
Io me ne rendo conto ogni giorno che passa, riconoscere una persona cara. Cosa vuol dire? Vuol dire veder passare tutta la tua vita davanti agli occhi in un attimo, una vita che non continuerà più. Una vita che si spezza all'improvviso in un incidente, la mattina saluti la persona che ami, non pensi che potrebbe succedere qualcosa.
Perchè deve succedere? Siamo abituati a sentire che succede agli altri, perchè deve succedere a noi? A noi no, non succederà mai ....e chi l'ha detto?
Non importa quanti anni siano passati ... uno cinque dodici?
Per me è come fosse ora. Ho voluto essere io a portare questo riconoscimento dentro di me, ad averlo sempre presente nella mia vita, nel mio cuore, nella mia anima, nella mia testa.
Non potrò mai cancellare nessun passo che ho camminato per quel corridoio, nessun attimo passato in quella stanza.
Non sono più riuscita a confrontarmi con nessuno, con nessuno ho più avuto gli "scontri verbali" che ho avuto con te papà. Ti ricordi quel giorno che discussione abbiamo avuto quando io pretendevo che due negazioni in latino negavano e tu sostenevi giustamente il contrario?
Solo tu mi hai fatto mettere di fronte a me stessa, solo tu riuscivi a tenermi testa, ma come ? Con dolcezza, ma con fermezza. Solo tu conoscevi bene il mio carattere.
Maggio, il mese delle rose !!! La prima rosa del nostro giardino era sempre la mia, il primo bocciolo! Me lo davi come fa un innamorato.
Ero, sono stata e sarò sempre la donna più importante della tua vita e tu sarai sempre l'uomo più importante della mia.
Nessun uomo è mai riuscito a prendere il tuo posto, nessun uomo che ho amato o che amerò, tu rimarrai sempre l'unico e vero amore per me.
Non ho nessuna foto tua in casa, mio marito ha nascosto tutti i filmati dove ci sei tu, non riesco a venire al cimitero.
NON RIESCO A LASCIARTI ANDARE PAPA', NON CI RIESCO ANCORA !!
PERDONAMI, MA HO ANCORA BISOGNO DI TE. CIAO UN BACIO
W W W ARIECCOMI!!!!!!!!!!!!!!!!!
lunedì 24 novembre 2008
Idea Regalo
TOKYO (Reuters) - Chi ha detto che i reggiseni sono solo per donne? Un'azienda di lingerie giapponese ne sta vendendo per uomini che amano travestirsi e sono diventati rapidamente uno degli articoli più popolari.
Dal lancio due settimana fa su Rakuten, sito di shopping online, il negozio Wishroom ha venduto oltre 300 reggiseni per uomini per 2.800 yen (circa 30 dollari) l'uno.
"Funziona", spiega il rappresentante di Wishroom Masayuki Tsuchiya a Reuters mentre modella il reggiseno, che può essere indossato discretamente sotto abiti maschili.
Il direttore di Wishroom Akiko Okunomiya ha spiegato di essere sorpresa dal numero di uomini che stanno cercando la loro anima femminile.
"Penso che sempre più uomini siano interessati ai reggiseni. Da quando abbiamo lanciato quello per uomini, abbiamo avuto feedback dai clienti che dicono 'wow, lo stavamo aspettando da tempo".
Ma il reggiseno, disponibile in nero, rosa e bianco, non è un articolo facile da vendere per tutti gli uomini.
Ha infatti innescato un aspro dibattito online con oltre 8.000 persone che in una notte, su Mixi -- il principale sito di social networking giapponese -- hanno discusso sull'opportunità o meno che gli uomini indossino il reggiseno.
© Reuters 2008. Tutti i diritti assegna a Reuters.
sabato 22 novembre 2008
RICETTINA
..:: PENNE CON VERDURE ::..
Pulite bietole e scarola delle parti sciupate e lavatele, tenendole separate. Portate a bollore 3 litri d'acqua, salate con il sale grosso, tuffatevi i piselli ancora surgelati, cuocete 3 minuti. Unite le bietole, cuocete 5 minuti, aggiungete la scarola, cuocete altri 3 minuti. Scolate le verdure con il mestolo forato. Lasciatele sgocciolare in un colapasta. Tagliate a pezzi di 3 cm bietole e scarola. Sciogliete il burro in un tegamino, rosolate le verdure 3 minuti, pepate. Accendete il forno a 220°. Tagliate la scamorza a scagliette. Riportate l'acqua a bollore, cuocete le penne 10minuti (o quanto indicato sulla confezione), scolatele, mescolatele alle verdure e alla scamorza. Trasferitele in una teglia e spolverizzate con il pangrattato. Infornate 5 minuti, sfornate e servite.
venerdì 21 novembre 2008
IL MORTAIO
In Germania, un detenuto è evaso spedendosi a casa in un pacco postale. In Italia, dal carcere sarebbe forse uscito, ma probabilment non sarebbe mai arrivato a casa.
LADY HAWKE
Mio marito fa da guida, lui conosce bene quei boschi lì è nato è vissuto, è andato a cercare i funghi e magari anche qualche scappatella chissà!
Il sentiero è dolce si cammina bene. Sembra quasi che vi abbiano camminato per tanto tempo.
Dopo una curva all'improvviso mi appare una costruzione immersa fra gli alberi. Le erbacce i rampicanti la fanno da padroni, da una parte in una crepa del muro è nato anche un albero. Ecco che all'improvviso mia figlia dice che vuole entrare, la fermo, non voglio! Quella casa cadente mi ricorda qualcosa.
Qualche anno fa mi trovai a passare una settimana a Chiesa Valmalenco. Una noia da morire, mio marito che andava su è giu per le piste da sci, io che andavo su e giu per la funivia. Il giorno giravo per il paese nei negozi alla ricerca di cose particolari che poi tanto particolari non sono. La sera dopo cena o a giocare a carte o in camera a letto presto.
Una volta alla televisione c'era un film, LADY HAWKE, fin dal principio rimasi affascinata. Gli attori bellissimi, Michelle Pfeiffer e Rutger Hauer, attore olandese biondo, lei occhi stupendi e viso d'angelo.Fin dal principio rimasi rapita, la storia subito mi portò ad altri tempi.Quasi dopo venti minuti c'è la scena di un bosco di notte, con la casa di due carbonai (brutti sporchi e cattivi!) e una casa-fienile-carbonaia-stalla non si capisce bene, ma forse a quel tempo era così non c'era bisogno del permesso del comune di costruire e del geometra e dell'architetto e dei visti e ancora dei permessi, basta............. lì dentro comincia l'arcano ... Un film del 1985, ma già con la sua aura di mistero.
Ecco quando mi è apparsa questa costruzione in mezzo al bosco ho ripensato subito a quella scena e sinceramente non sono voluta entrare, ho rivisto il lupo nero dagli occhi di brace che azzanna i due carbonai tutti neri, il cavallo Golia color nero, anche lui, che fugge spaventato, la dama misteriosa e il buio nero della notte . Sono rimasta così a distanza, la foto è solo il ricordo di quel ricordo, quella volta nel bosco di fronte a questa costruzione abbandonata non ho avuto il coraggio necessario per entrare e affrontare l'ignoto.
giovedì 20 novembre 2008
LA MIGLIORE
GANDHI
ADESSO.....
ADESSO PUOI ANCHE DIRMI TI AMO. NON MI FA PIU' MALE.
Forse per chi l'ha scritto, ma quanti di noi invece hanno ancora il terrore di sentirselo dire?
Eppure due semplici parole così piccole che vengono pronunciate qualche volta senza pensarci, eppure segnano per sempre la nostra vita.
Oppure avere desiderato sentirle dire e non sono state dette.
Quante volte sono state sussurrate, sognate, lette e ascoltate.
Quanti chilometri e chilometri di parole d'amore ci sono nella letteratura, quante poesie, quanti romanzi, ....?
Ogni tanto leggo nei forum poesie o testi di canzoni, per esprimere queste semplici parole.
Non è perchè la persona che ha riportato un testo scritto da un altro non ha sentimenti, è forse solo che non è capace di esprimere tutto l'amore che ha dentro di sè. Qualcuno è vero da l'impressione di essere plateale, di voler far colpo, sentirsi al centro dell'attenzione, ma la maggior parte no.
Vi ricordate o vi siete mai soffermati ad ascoltare i battiti del vostro cuore negli attimi in cui vengono pronunciate queste parole?
Sono attimi che durano solo un istante e che vorremmo invece durassero un 'eternità. Il cuore comincia a correre come una mandria impazzita, se ci guardiamo il petto sembra quasi che si muova, come se il cuore volesse uscire per correre e si trova chiuso in uno spazio troppo piccolo.
Oggi ho detto addio al mio amore. Quanta sofferenza mi è costato, ho detto anche delle bugie....che ne avevo un altro.
Ma non è vero, non è vero!
Mi sembrava che così fosse tutto più facile e questo perchè?
Perchè non riesce a dire TI AMO, lo considera una cosa superflua una cosa "melliflua" mi ha detto. Eppure io pendevo ogni volta dalle sue labbra, aspettavo con il cuore che mi tremava che me lo dicesse almeno una volta. Sono passate settimane, mesi, ma non l'ho mai sentito.
Mi sarebbe bastato una volta al mese? Soltanto una, anche vederlo scritto in un sms.
A me invece pensare che potrebbe essere un altro a dirmelo fa male, tanto, perchè avrei voluto che fosse lui a sussurrarmelo, perchè c'è voluto tanto per dirlo.
Mi ricordo che quando lo scrisse la prima volta gli risposi..non dirlo così alla leggera per me sono parole molto importanti, io non riesco a dirle ...
Sono diventate invece la bandiera del mio amore per lui, non solo le dicevo ma lo avrei gridato a tutti che lo amavo.
Siamo ancora innamorati pazzi persi. Perchè la vita è così crudele?, perchè richiede dei sacrifici così grandi che il cuore non ce la fa a sopportarli ?
Stasera la testa mi scoppia, sto piangendo.
No, io non ce la faccio a farmi dire TI AMO da un altro, a me fa molto male.
I QUATTRO MUSICANTI DI BREMA
Conoscete la storia vero amici? Chi è che non l'ha sentita almeno una volta o non l'ha letta? Se permette oggi ho voglia di raccontarla a modo mio.
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C’era una volta un uomo di nome Nabla che aveva lavorato sodo per tutta la vita. Ormai non era più capace di portare pesi e si stancava facilmente, per questo il suo padrone aveva deciso di relegarlo in un angolo dell'ufficio ad aspettare la pensione. Nabla però non voleva trascorrere così gli ultimi anni della sua vita. Decise di andarsene a Brema, dove sperava di poter vivere facendo il musicista. Si era incamminato da poco quando incontrò un uomo qualche anno più giovane di lui, Dirac magro e ansante."Come mai hai il fiatone?" gli chiese."Sono dovuto scappare in tutta fretta per salvare la pelle" rispose Dirac a Nabla. "Il mio padrone voleva licenziarmi, perché ora che sono vecchio non gli servo più"."Purtroppo è vero – continuò - non sono più capace di correre per i corridoi come una volta, e sono così debole che non servo più a nessuno. Ma ora come farò a procurarmi da mangiare?" concluse depresso." Vieni a Brema con me" suggerì Nabla. "Laggiù faremo fortuna con la musica: io suonerò il liuto e tu mi darai il ritmo con il tamburo". Dirac accettò la proposta e s’incamminò con il nuovo amico. Non avevano percorso molta strada che s’imbatterono in un uomo di nome Canis che piangeva disperato. "Cosa ti è successo per lamentarti in questa maniera?" gli chiese Nabla. "Sono vecchio e soffro d’artrite, per questo non sono più agile come una volta e devo stare al caldo. Ma vedendomi riposare vicino al caminetto, ieri mia moglie si è infuriata, mi ha accusato di essere un fannullone, mi ha rimproverato di non saper essere utile e mi ha cacciato da casa. Senza pietà! Pensare che l’ho servita fedelmente per tutta la vita!… Ora non so proprio dove andare, non so proprio come sbarcare il lunario!" rispose singhiozzando Canis. Allora vieni a fare il musicista con noi a Brema" gli dissero insieme Nabla e Dirac. Canis non se lo fece ripetere due volte e pieno di speranza si unì a loro. Passando davanti ad una fattoria, furono distratti da un uomo sui cinquant'anni che urlava rincorso da una donna."Mi vuole tirare il collo! Vuole me perché non ha un uomo per andare a ballare la domenica! Mi vuole tirare il collo!" urlava terrorizzato Epsilon. I tre compari gli gridarono: "Vieni con noi! Con la tua bella voce conquisteremo Brema!" Non ebbero il tempo di aggiungere altro che, preso a braccetto Nabla, sentirono Epsilon che li incitava:"Corriamo, corriamo, prima che quella donna mi acchiappi per tirarmi il collo!"Una corsa disperata fin nel folto del bosco. Lì finalmente ripresero fiato! Ormai si era fatto buio e, si sa, di notte non è prudente viaggiare. Dovevano cercare qualcosa da mangiare e un posto per dormire almeno per quella notte. Rifocillati e riposati, l’indomani sarebbero ripartiti per Brema. Fu allora che sentirono dei rumori … Nascosti tra i cespugli, si guardarono intorno … videro una casa: ecco da dove arrivavano brusio, risate e… un profumo d’arrosto! Erano così stanchi e così affamati! Cercando di non fare rumore si avvicinarono alla casa e, con cautela, sempre senza farsi scorgere, guardarono all’interno attraverso la finestra. Non potevano credere ai loro occhi! In mezzo alla stanza c’era un tavolo colmo di buone cose: un tacchino ripieno, mortadelle invitanti, formaggi di tutti i tipi, pane d’ogni forma, torte stupende, frutta profumata,…"Potremmo chiedere ospitalità…" non ebbero il tempo di aggiungere altro, che i quattro amici videro avvicinarsi al tavolo quattro ceffi paurosi. Dunque quello era il covo dei briganti! Se quei tipacci li avessero visti, sarebbe stata la loro fine! Si sa che la fame aguzza l’ingegno! E da povere prede diventaroo cacciatori. Nascosti tra i cespugli, studiarono un piano diabolico, che avrebbe spaventato quei briganti, così da obbligarli a scappare dal loro covo e da lasciare tutto quel ben di dio da mangiare a loro completa disposizione. Nel buio e nella tranquillità della notte, interrotti solo dalla luce che irradiava dall’interno della casa e dal vociare sguaiato dei briganti, si avvicinarono alla finestra. In silenzio perfetto Nabla appoggiò le mani sul davanzale, Dirac balzò sulle spalle di Nabla, Canis si arrampicò fin quasi alla vita di Dirac perchè non era molto alto ed Epsilon si appollaiò sulle spalle di Nabla. Una figura orrenda, ma si erano intrecciati così bene che non si capiva più qual'era l'uno e qual'era l'altro. Un groviglio di gambe, braccia e teste. Quindi ad un cenno di Nabla, diedero inizio al loro primo concerto:… e fu tutto un ragliare, abbaiare, miagolare e schiamazzare, e si erano portati dietro anche i loro computer e avevano aperto ognuno un sito con la loro musica preferita. Un inferno! C'era anche "Fratelli d'Italia". Terrorizzati, i quattro briganti cercarono la salvezza fuori dalla casa, ma all’uscita furono investiti da un essere che calciava, graffiava, mordeva, beccava! Un INFERNO? Due, tre Inferni !!!! Scapparono per non tornare mai più in quel luogo maledetto! I quattro amici non ci pensarono due volte: si precipitarono all’interno della casa, senza esitare si sedettero intorno al tavolo… e …credo che siano ancora lì che mangiano e ridono, che ridono e mangiano…Lì era il Paradiso !
NORBERTO SABATINI
Vi do un'anticipazione ...sta scrivendo un romanzo, spero venga pubblicato molto presto, così avremo il piacere anche di questa lettura.
Da parte di tutti noi un grande in bocca al lupo, caro Norberto.
Rimedio subito ecco
http://www.ilportaledegliartisti.it/categorie/scrittori/norberto_sabatini.htm
E' un bel signore con i baffi, oserei dire un bell'uomo.
Caro Norberto, non montarti la testa perchè la tua prima "spasimante" sono io ricordalo!!!! bacioni
mercoledì 19 novembre 2008
SAGGE PAROLE
(Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.) filosofo greco)
L'ARANCIO DI SICILIA di Norberto Sabatini
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Nell'aia dietro al cascinale, un uomo, infagottato in una giubba di fustagno, le braccia penzoloni sui fianchi, osservava, già da un po' di tempo, l'unico albero che c'era, un arancio di Sicilia. Gelido quel dicembre del 1929. Il sole, ormai basso sui campi, scaldava sempre meno il pomeriggio inoltrato. L'uomo tolse la giubba, si accostò all'arancio e fece il gesto di coprirlo. Sentiva i morsi del freddo sulle braccia, dove il gilet lasciava scoperte le maniche di una camicia lisa e sporca, ma non se ne curò. L'albero era lì, e tanto bastava. Gli pareva quasi un miracolo, ripensando alle tribolazioni patite, prima di avere la certezza che avrebbe attecchito, che non sarebbe morto. A Tatti avevano finito per considerarlo matto. Gli pareva di udire, talvolta, i discorsi della gente. "Poveretto, gli ha dato di balta il cervello…" Perfino sua moglie e i due figli scuotevano la testa, a vederlo preso da quella pianta. Che ne sapevano di lui, che andava pei campi dall'età di dieci anni a zappare dalla mattina alla sera e diventar matto dietro alle bestie. Ritrasse la giubba con stizza, e se la infilò di nuovo, colto da brividi improvvisi.- Oramai sei sano e forte - disse all'albero. - Non c'è più freddo che ti possa dar noia.- Si sentiva soddisfatto, sì, però smarrito, ora che l'arancio non aveva più bisogno di lui per sopravvivere. La moglie, apparsa sull'uscio di casa avvolta in uno scialle di lana nero e sbrindellato, lo scosse dai pensieri.- Armando vieni dentro - disse. - Questo freddo non ti fa bene.- - Ora vengo Anna. Un altro minuto.-Una donna forte, e l'ammirava per questo. Quella mattina di tre anni fa, quando sconvolto dal dolore e dalla disperazione s'era deciso a scavare la buca, lo aveva guardato senza capire. Ma lui aveva continuato ad affondare la zappa nella terra secca, un colpo dietro l'altro, il sole di settembre che s'arrampicava in cielo. "Che fai Armando?" aveva chiesto. "Niente, niente." Lei s'era adattata, ed anche i ragazzi: Tonio il maggiore, e Bino il mezzano. Poco a poco aveva lasciato loro il peso del podere, per dedicarsi anima e corpo a quel piccolo arbusto, piantato quell'estate del 1926, e subito pronosticato morituro. Sentì una fitta al cuore. Aveva calato la pianta nella buca con grande cura, attento perfino che non strusciasse le piccole radici nella terra. Poi l'aveva concimata e coperta, scaldandola con le mani per timore che una folata d'aria minasse dall'inizio il suo fragile sviluppo. Anna, Tonio e Bino lo avevano osservato a lungo, e aveva colto nei loro occhi la paura di chi teme di trovarsi davanti a un folle. E forse era così, ma non sapevano. Era un segreto fra lui e Ferrer, il piccolo. Quando, a maggio di quello stesso anno, era capitata l'occasione di lavorare in miniera a Ribolla, in casa lo avevano convinto. Un lavoro, la miniera, che assicurava il salario, mentre la campagna tirava sempre meno. Il piccolo era forte. Sedici anni, e tutte le mattine alle cinque in piedi. Per non rimanere indietro a nessuno, diceva. Per contribuire alla famiglia, come tutti voi, diceva. Ed anche laggiù, a Ribolla, c'era andato con un entusiasmo tale, che sarebbe sceso perfino nei pozzi, ma alla sua età non si poteva. Sentì le lacrime lungo le guance. Lo avevano destinato a frenare i vagoncini di carbone, nel tratto che collegava il cantiere San Feriolo al pozzo Due. Un lavoro da stare attenti, in piedi su quei trabiccoli traballanti e malsicuri, che il ragazzo aveva affrontato senza battere ciglio. E il quarto giorno… Si avvicinò all'albero e lo toccò in un punto, dove spiccava chiaro l'orlo rotondeggiante di una incisione. Era stato l'anno dopo, a dicembre, un inverno che a Tatti non si vedeva da un pezzo, quando per timore che l'arancio bruciasse, aveva deciso di coprirlo con la paglia. Le notti gli faceva visita di continuo per controllare. Ma una notte… Aveva sentito il ramo come morto. Non avrebbe mai saputo spiegare come, ma all'improvviso era stato certo di questo. Aveva aggiunto nuova paglia, ma al mattino era stato chiaro che il ramo andava segato.- Segato! - gridò, volgendo gli occhi al cielo.- Per l'amor di Dio, calmati! - disse sua moglie andandogli vicino. Si lasciò abbracciare e scuotere, senza reagire, guardandola senza vederla attraverso le lacrime che gli colmavano gli occhi.Al quarto giorno di lavoro, appena saputo che a Ferrer era rimasta la gamba sotto a un vagoncino, era stata lei a piangere ed a lui era toccato farle coraggio. Coraggio anche a Bino e Tonio. La gamba si sarebbe salvata, aveva detto loro. Lo portano a Massa Marittima, e andrà tutto bene. Ma sapeva che non sarebbe stato così, il dottore aveva scosso la testa. A segare quel ramo, aveva provato il solito dolore di quel giorno, accanto al lettino dove Ferrer giaceva esangue. La stessa sensazione di aver perso qualcosa, che si era staccato per sempre. Sentì il freddo che lo aggrediva, entrandogli dappertutto, e si strinse ancora di più nella giubba di fustagno.- Andiamo in casa - disse Anna. - Ti preparo qualcosa di caldo.-- No, aspetta. Voglio restare ancora un po'.-L'arancio ce l'aveva fatta. Erano occorsi parecchi giorni, molte cure e altrettante notti al freddo, ma l'albero, poco a poco, si era di nuovo irrobustito. Aveva cominciato ad avvertirlo, sembrava incredibile, semplicemente toccandolo. Accarezzandolo con delicatezza, e allo stesso tempo con terrore. Un terrore cupo, come quello provato all'Ospedale di Massa Marittima, quando aveva carezzato i capelli di Ferrer, riccioli e accesi come un tramonto d'estate, cercando di infondere anche a lui nuova linfa. Il bimbo era forte e solido, e poi aveva coraggio. Ma aveva perso troppo sangue ed era comparsa anche un'infezione, il secondo giorno. Anche l'albero s'era ammalato, l'anno successivo. Le prime avvisaglie le aveva avute a maggio. Le foglie si avvitavano tra loro, contorcendosi, mentre file di formiche si arrampicavano sul tronco. Un'infezione. Come quella che aveva aggredito Ferrer, pensò. Si era gettato come un pazzo sulle formiche, schiacciandole con le mani, grattandole via addirittura con le unghie, ma sapeva che non sarebbe stato quello il rimedio. Ci voleva la calce bianca, ma non si trovava. "Dove vai?" gli avevano domandato Tonio e Bino, quando aveva inforcato quel rottame di bicicletta e s'era precipitato a Ribolla. Allo Spaccio della Montecatini aveva trovato quello che cercava, ed era tornato a Tatti che era quasi sera, affranto dal gran pedalare su per quelle curve, in salita, in quella strada sterrata e semibuia. Ad Anna, che gli era andata incontro, aveva fatto un gesto per rassicurarla che stava bene, poi era corso a preparare la calce e l'aveva spalmata, infine, sul tronco dell'arancio. Aveva cenato poco e male, quella sera. La moglie e i figli, che si guardavano in silenzio, quasi discosti, gli avevano ricordato la stessa scena a Massa Marittima. "L'infezione aumenta" aveva detto il Dottore "speriamo bene." Il giorno dopo, Ferrer era entrato in coma. L'arancio aveva vinto anche la malattia, invece, ed aveva superato l'estate, e poi l'autunno. L'inverno successivo, tenue dopo tanto tempo, lo aveva irrobustito, aiutandolo ad intaccare il suo terzo anno di vita. Armando si era sentito orgoglioso di questo, perché sapeva che il suo bimbo ne sarebbe stato felice. Si sciolse dall'abbraccio della moglie, avvicinandosi all'albero.- Vieni qui Anna - disse.La donna lo seguì, stringendosi di più nello scialle. Dietro il cascinale sbucarono anche Tonio e Bino, con gli attrezzi in mano, e i volti lustri e sporchi di polvere. Di certo, avevano appena governato e rimesso le bestie.- Anche voi - disse Armando - avvicinatevi.-Nella luce tenue del crepuscolo vide la perplessità dei loro sguardi, unita ad una certa apprensione. La stessa scena dell'Ospedale, quel 28 maggio 1926, quando si erano stretti intorno a Ferrer per fargli forza. Ma il bimbo era morto, coccolato fino all'ultimo, anche quando era evidente che non poteva più sentire nulla.- Vedete come è bello quest'albero?- domandò Armando.- Vedete questi piccoli frutti? - insistette.Ma ora lo guardavano con la stessa espressione di quando aveva preso a scavare la buca, tre mesi dopo la tragedia. Non potevano capire…- Questi aranci, non vi ricordano i riccioli di Ferrer?- - Via babbo… - dissero i figli insieme.Anna si coprì il volto con le mani e scoppiò in singhiozzi convulsi.- Non fare così - le disse. E poi, rivolto a tutti: - Debbo dirvi una cosa importante.-Prima del coma, quando erano soli, il suo bimbo aveva espresso un desiderio. "Babbo" gli aveva detto con un lumicino di voce "mi fai una promessa?" "Ma certo" lui aveva sussurrato stringendogli la mano. "Volevo far crescere nell'aia un arancio di Sicilia…" "Un arancio?" lo aveva interrotto, ma si era subito pentito. Ferrer aveva fatto cenno di sì con la testa, affaticato. Certo, non sapeva quanto sarebbe stato difficile coltivare quella pianta quassù. Un'autentica impresa, che solo l'incoscienza di un bambino poteva concepire. Lavoro assiduo dedizione e l'aiuto di Dio, ci volevano.Adesso, davanti all'albero, abbracciò la sua famiglia.- Vi ho lasciati a lavorare il podere da soli, in questi tre anni, - disse, - per via di una promessa fatta a Ferrer, in punto di morte.- Gli occhi del bimbo lo avevano cercato a lungo e aveva compreso quanto fosse importante per lui. Per tre mesi si era roso, prigioniero di quella promessa. Ora, la moglie e i figli che lo fissavano, sembravano stupiti e disorientati.- Ho esaudito il suo desiderio - riprese. - Voleva crescere l'arancio di Sicilia. E l'avrebbe fatto di sicuro…- Si fermò, cercando di controllare la voce, poi riprese in un sussurro: - Se non fosse andato in miniera.-Per un po', nessuno parlò. Tonio e Bino gli batterono sulle spalle, la moglie gli prese le mani. Stettero così, a guardarsi negli occhi, e nuove espressioni nacquero in quegli sguardi. - Siete andati avanti anche senza di me - disse infine Armando. - Dio solo lo sa, che non era facile. Eppure, avete trovato la forza… Ma ora che ho cresciuto l'albero, tornerò nei campi. Non ho certo scordato come si manda avanti il podere. -Imbruniva. Anna lo tirò a sé e gli abbottonò la giubba.- Ti ho aspettato tanto - disse. Poi, rivolta ai suoi uomini, aggiunse: - Sarete stanchi. Andiamo dentro, che devo ancora preparare la cena. - Entrarono in casa tutti insieme che era ormai buio. Solo, in mezzo all'aia, l'arancio di Sicilia affrontò la notte. Forte, gagliardo, così impertinente, che neppure quel cielo senza luna osò nascondere, alla vista di un passante occasionale, il luccichio dei suoi minuscoli frutti.Riccioli sospesi nell'aria, appesi a fili invisibili.F I N E
LAVORI ON LINE A RISCHIO TRUFFA
17 milioni di persone in tutto il mondo hanno un profilo su Linkedln, una sorta di Facebook per costruirsi "amicizie " di lavoro.
10 per cento di ricerche di lavoro on line in più nell'ultimo anno. Lo ha rilevato il sito di job recruitment Monster.it. In Europa la crescita è del 2%.
SOCIAL NETWORK AD HOC
Internet. Esistono diversi social network dedicati al lavoro, ma uno spicca su tutti ed è Linkedln. Funziona come Facebook ma, invece di essere teso a sviluppare una rete di amicizie, mira a costruirne una di contatti utili per attività lavorative. Nell'ultimo anno è cresciuto del 400%. Fra gli iscritti importanti manager e aziende del mondo. F.C.
Cercare on line
"SUL WEB FATE SCELTE MIRATE"
Roma.
Qual'è il vantaggio di cercare lavoro on line? Lo abbiamo chiesto a Silvia Zanella, responsabile marketing di Monster.it.
"E' un servizio gratuito, sempre disponibile e trasparente. E si può richiedere un lavoro all'estero, sapere subito come le proprie competenze saranno valutate."
E la sicurezza?
- Noi facciamo molti controlli. Ma è quasi più importante che gli utenti siano informati sui rischi, per evitare ingenuità. Altro rischio è poi confondere facilità d'uso con efficacia.
In che modo?
- Cercare lavoro on line è molto facile, e si è portati a candidarsi per qualunque cosa. Questo rischia di essere fonte di frustazione: meglio mandare i curriculum in maniera oculata, informandosi bene prima.
Attiva la minaccia di "parcelling": ci si offre volontari e si finisce denunciati per ricettazione.
Solo un caso in Italia, ma già 13 in Inghilterra. Una finta onlus invita a far volontariato ospitando pacchi che poi ritirerà, e che in realtà contengono oggetti acquistati on line con carte clonate o rubate. La polizia risale ai "volontari" dopo le denunce dei titolari delle carte. F.C.
(Metro - mercoledì 12 novembre 2008)
IL PESTELLO
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perchè. Noi abbiamo messo assieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perchè!
[Albert Einstein (1879 - 1955) sCienziato tedesco, premio Nobel 1921 per la fisica]
IL MORTAIO
Dedicato a quelli cui piacciono i cani (naturalmente per scherzare!!!)
Però un tipino simile non lo userei mai per PET THERAPY dei bambini.
http://www.bastardidentro.it/node/view/35864
martedì 18 novembre 2008
I BAMBINI LA COSA PIU' BELLA CHE C'E'
Mia figlia stamattina mi ha detto..mamma sei bellissima, voglio essere come te!... Non immaginate nemmeno cosa vuol dire è semplicemente favoloso vuol dire che si sta "lavorando" bene. Vuol dire che il proprio figlio/a è un individuo che sta crescendo nella maniera giusta, che gli stiamo dando gli insegnamenti giusti, che il nostro tempo, quello dedicato a loro, è impiegato nella maniera migliore.
In questi giorni qualcuno mi ha chiesto cosa faccio di bello, io gli ho risposto ...niente.
La mia vita è dedicata a fare soltanto a quello che mi piace....
- FACCIO PARTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO DI CINQUE SCUOLE
- PRESIDENTE DEL COMITATO GENITORI PER CINQUE SCUOLE
- RESPONSABILE DELLA MENSA SCOLASTICA CITTADINA
- SOCIO FONDATORE IN ITALIA DEL PRIMO GRUPPO GENITORI SCOUT
- FACCIO PARTE DI UN GRUPPO TEATRALE DI GENITORI CHE METTE IN SCENA COMMEDIE-FAVOLE E POI RECITIAMO NELLE SCUOLE, NELLE CASE DI RIPOSO PER ANZIANI E NEGLI OSPEDALI PEDIATRICI, AFFIANCANDO I DOTTORI CLOWN
- SONO PARTE INTEGRANTE DI UN GRUPPO CHE STA CLASSIFICANDO UN ARCHIVIO STORICO
- HO LA MIA DITTA CHE PORTO AVANTI DA SOLA
- HO CENTINAIA DI AMICI CHE SEGUO NEI LORO PROBLEMI SEMPRE PERCHE' NON MI SEMBRA GIUSTO DEFINIRSI UN AMICO E POI NON STARTI VICINO
- HO LA MIA CASA, LA MIA FAMIGLIA
- MA LA COSA PIU' IMPORTANTE MIA FIGLIA CHE OLTRE AD ESSERE UNA BAMBINA SOLARE E SIMPATICISSIMA E BRAVA A SCUOLA, SUONA ANCHE DUE STRUMENTI E MOLTO BENE E QUEST'ANNO FARA' IL SUO PRIMO CONCERTO CON IL VIOLINO
- forse faccio anche qualche altra cosa ma adesso non me lo ricordo
e se usare il computer vuol dire mettere in risalto i "difetti" di questo mondo per correggersi allora lo farò tutte le volte che ho voglia.
Il mio blog piace lo vedo tutti i giorni dal numero di persone che sempre più si collegano e mi scrivono per farmi i complimenti.
Quindi come vedete alla fine dei conti durante la giornata non faccio niente, ma la cosa che non dovrà mai sorprendere è che in cima alla lista ci sarà sempre e solo l'interesse per i bambini, che non succeda loro niente che possa danneggiarli e combatterò con tutte le mie forze le ingiustizie perpetuate nei loro confronti.
Ciao un bacio a tutti voi
IL MORTAIO
Alle donne piacciono gli uomini silenziosi; pensano che stiano ascoltando.
EGITTO: LA MAFIA ASPORTA ORGANI A BAMBINI E LI PAGA CON SOLDI FALSI
EGITTO: LA MAFIA ASPORTA ORGANI A BAMBINI E LI PAGA CON SOLDI FALSI
Novembre 17, 2008 di dalpaesedeibalocchi
Mille ottocento dollari americani per un fegato oppure un polmone. Sono questi i prezzi pagati dalla mafia egiziana a bambini raccattati dalle strade del Cairo in cambio dei loro organi vitali in operazioni avvenute in un grande ospedale pubblico. Ma molte volte è denaro falso.
17 novembre 2008 - Il giornale indipendente locale al Badil denuncia l’orrore del traffico d’organi in Egitto. Mille ottocento dollari americani per un fegato oppure un polmone. Duemilacinquecento per la cornea di un occhio. Sono questi i prezzi pagati dalla mafia egiziana a bambini raccattati dalle strade del Cairo in cambio dell’asportazione dei loro organi vitali in operazioni avvenute in un grande ospedale pubblico della capitale egiziana.
Al Badil ha fatto venire a galla lo scandalo riportando la testimonianza di sei adolescenti che raccontano in video le loro disavventure. Le immagini mostrano gli orribili tagli dei bisturi sui loro corpi. Ma a far arrabbiare di piu’ le piccole vittime è la beffa subito dai trafficanti: “Mi hanno pagato con soldi falsi”, lo ha detto Rami, un diciassettenne che ha ‘donato’ il suo fegato pagando lui stesso le spese “degli analisi e le radiografie” che attestavano l’idonietà dei suoi organi.
Il direttore del quotidiano Khalid al Balshi, interpellato dalla tv al Arabiya, ha riferito che le forze di sicurezza egiizane “in base alla nostra denuncia, hanno effettuato un controllo nell’ospedale al Daqqi del Cairo trovando altri tre piccole vittime”. “Il nostra - ha aggiunto il direttore - è un omaggio alla ‘mamma Suzanne’ in occasione della giornata dell’Infanzia “ celebrata oggi in Egitto. Suzanne, è la consorte del presidente egiziano Hosni Mubarak e presiede il Consiglio Nazionale per l’Infanzia e Maternità. (quotidianonet)
Federalismo, Corte dei Conti (La Repubblica)
L'allarme lanciato dal presidente Lazzaro in un'audizione al Senato
"Potrebbe esserci un incremento della pressione, in particolare dell'Irpef"
Federalismo, Corte dei Conti
"Rischi di aumento delle tasse"
Tullio Lazzaro, presidente della Corte dei conti
ROMA - Con il federalismo fiscale disegnato dal ddl di delega attualmente all'esame del Parlamento si corre il rischio di determinare un aumento della pressione fiscale, in particolare per quanto riguarda l'Irpef. L'avvertimento arriva dalla corte dei Conti.
"Il sistema di finanziamento degli enti territoriali configurato dal ddl - spiega il presidente Tullio Lazzaro nel corso dell'audizione davanti alle commissioni Affari costituzionali, Bilancio e Finanze del Senato - comporterà lo spostamento di rilevanti quote di gettito Irpef dal centro alla periferia. Ciò può comportare rischi che vanno opportunamente valutati", anche perché il federalismo fiscale "può portare ad un aumento della pressione tributaria, in particolare dell'Irpef, e a una forte dilatazione in ragione del ruolo centrale assegnato nel finanziamento del federalismo fiscale all'Irpef" per quel che riguarda la perequazione.
Un primo rischio, ha precisato Lazzaro, è che "il 'reticolo' dei principi e delle prescrizioni che animano il disegno di legge delega porti, non già, come si vorrebbe, ad una riduzione, ma ad un aumento della pressione tributaria ed in particolare dell'imposizione personale sui redditi, insieme ad una forte dilatazione del ricorso alla perequazione, in ragione del ruolo centrale assegnato nel finanziamento del federalismo fiscale all'Irpef, nonostante la sperequata distribuzione del suo gettito sul territorio nazionale".
Un altro rischio è che "le ipoteche che interessano la base imponibile e la conseguente frantumazione del gettito, oltre all'effetto, scontato, di ridimensionare il gettito erariale, finiscano con l'intaccare le finalità redistributive tradizionalmente assegnate all'imposta personale sul reddito". E ancora: "L'aumento del ruolo delle addizionali, la previsione di un'aliquota riservata o di una riserva di aliquota e la possibilità di intervenire sulla struttura dell'imposta modificando i parametri impositivi (aliquote e base imponibile) si potrebbero risolvere nella sterilizzazione del principale strumento di politica fiscale oggi a disposizione del governo centrale".
Nel corso dell'audizione, Lazzaro ha parlato anche del ricorso ai contratti derivati da parte degli enti territoriali, definendolo "un problema enorme" anche perché "a pagare alla fine sono sempre i contribuenti".
"Non abbiamo un'esatta quantificazione del fenomeno" e questo perché "i contratti dovevano essere comunicati al ministero dell'Economia" pena la loro efficacia. Ma questa comunicazione non sarebbe arrivata lasciando di fatto la legge 'lettera morta'. Così, aggiunge Lazzaro, "neanche il ministero dell'Economia conosce esattamente la dimensione del problema". Per questo il presidente della corte dei Conti ritiene che sarebbe stato meglio "assegnare alla magistratura contabile un controllo preventivo sulla sottoscrizione di questi strumenti finanziari".
( 17 novembre 2008)
lunedì 17 novembre 2008
LAVORI ON LINE A RISCHIO TRUFFA
Cercare lavoro, credere di averlo trovato e poi ritrovarsi sempre disoccupati e alleggeriti di qualche migliaio di euro. Colpa dei falsi annunci. Arrivano soprattutto via email, ma sono ospitati anche in siti non seri. Promettono grandi guadagni in poco tempo ma richiedono qualche piccolo investimento per cominciare, per un kit d'avvio lavori o corsi di formazione. Incassata la somma, scompaiono.Monster.it, leader dell'online recruiting, ha pubblicato una guida, in vendita nelle librerie, per evitare piacevoli sorprese.Il mercato del reclutamento on line infatti è in forte crescita, ma c'è chi sottovaluta i trabocchetti della Rete. Nn in molti in realtà :"Neanche un centinaio all'anno in Italia, stando alle denunce. Queste solo la punta di un iceberg, dice Andrea Rossi, dirigente della Polizia Postale di Roma. "A cascarci sono quasi solo i nuovi utenti di internet, più ingenui". In tal caso si deve sporgere denuncia al commissariato virtuale (http://www.commissariatodips.it/).Peggio è andata in Usa nel 2006: 200mila denunce e a 2 milioni di danni sono i dati dell'Fbi.(Fabio Caltagirone)
ATTENZIONE AL "PHARMING"
Una delle truffe sempre più diffuse è il "pharming", raggiro molto simile al phising. Tramite mail e falsi annunci, l'aspirante candidato viene reindirizzato da siti web autorizzati verso repliche contraffatte nell'intento di ottenere informazioni personali. Per verificare l'attendibilità di una società, copiare e incollare l'url (tipo http://www.nomesocietà.it/) e non usare i link. (METRO)
COME EVITARE LA TRUFFA IN SEI PUNTI
1- Non credere a chi promette grandi e facili guadagni.
2- Diffidate di chi lascia come unico recapito un numero di cellulare.
3- Se una ditta è seria, nel proporvi un kit di avviamento vi chiederà solo un deposito cauzionale, che sarà reso alla restituzione del materiale.
4- Ricordatevi che normalmente chi offre lavoro vi deve dare soldi, non chiedervene.
5- Nella ricerca di un lavoro online affidatevi solo ai siti specializzati e riconosciuti dal ministero del Lavoro.
6- Avvaletevi delle risorse di Internet: sul sito http://www.antipishing.it/ c'è una lista di "false ditte".
- mercoledì 12 novembre 2008
(continueremo nei prossimi giorni anche con altre notizie)
VITTIMA DI UN "RAPIMENTO"
Premetto che in tutta la mia vita non mi sono mai fatta condizionare dalla PUBBLICITA'. E ho insegnato a mia figlia di guardarla con occhi di cose spesso "ingannevoli e impossibili" da comprare.
Però in casa...c'è un però! MIO MARITO!
Uomo tutto d'un pezzo, serio poco incline al sorriso. E' soggiogato dalla pubblicità, è innamoratissimo! mai visto un uomo più innamorato di qualcosa, ancora più di quelli che stanno fissi per ore davanti alla televisione a guardare una partita di calcio.
Se uno lo guarda mentre sfoglia i depliants vede il suo sguardo attento, acuto sulle figure su quelle pagine colorate.
Quando arriva a casa fa incetta di tutti i fogli pubblicitari che trova nella cassetta condominiale, li mette nella sua 24ore.
Tutti i giorni butto "montagne" di questi fogli, che vengono sempre ricercati. (Sbaglio o ci sono campagne contro la deforestizzazione? il riciclaggio di carta usata per abbattere meno alberi possibili?)
Prima li mettevo nel contenitore della carta e lui li andava a riprendere, ora ho imparato li butto da un'altra parte e poi faccio finta di non averli visti.
...Non è possibile sono sicuro di averli messi qui...come mai non ci sono più?...Scusa cosa fai mi accusi di averli spostati, ma lo sai che quei fogli li detesto figurati se mi preoccupo di toccarli...
Intanto vado in cucina fregandomi le mani con il sorrisino del diavoletto !!!! La mia cattiva azione l'ho fatta!
Stamattina ho deciso di pulire un po' l'ufficio dai fogli che ho accatastato.
Butto questo butto quello, butto...no questo non lo butto e mi metto a leggerlo.
E' l'invito a fare l'abbonamento ad una rivista. Naturalmente tacerò il nome.
Vi dico soltanto cosa viene regalato per invogliare il possibile "cliente-lettore". Foglio molto ben articolato con figure e sconti e regali in primo piano, non leggo sono affascinata dai regali .
Mi sento in balia di quello che sto guardando come lo sguardo di Medusa quando pietrificava quelli che la osservavano:
SCONTO 80%
PENNA LASER CON CHIAVE USB
VIDEOCAMERA DIGITALE
6 NUMERI DI UN'ALTRA RIVISTA GRATIS
ADERIRE ENTRO DIECI GIORNI
OFFERTA A VALIDITA' LIMITATA
ecco mi sto risvegliando perchè nel mio cervello comincia a suonare il campanellino.
Nominano mille volte il mio nome scritto a caratteri cubitali e mi sono ricordata cosa consigliano gli psicologi in caso di rapimento.
Quando i parenti della vittima vengono intervistati alla televisione devono dire sempre il nome della persona rapita in modo che prenda forma umana e non più quella di un oggetto.
Questo induce nel rapitore una forma di rapporto diverso, rende il rapito una persona in modo che la pietà per la vittima cominci a farsi strada.
Mi sento una vittima!!!, il"rapitore-pubblicità" mi aveva quasi preso in ostaggio.
Ma è stato solo un attimo BUTTO TUTTO senza rimpianti.
domenica 16 novembre 2008
OROSCOPO PREVISIONI 2009
No di certo. Allora grande annuncio!!!!!!
Dal 1 Dicembre 2008 , un segno al giorno scriverò le previsioni segno per segno .
Il mio programma sarebbe questo per il 2009 :
- Le previsioni di ogni segno mese per mese
- Le compatibilità di coppia
- Gli ascendenti segno per segno
- I segreti per conquistare
- I numeri personali e gli Arcani
IL MORTAIO
[Francois de La Rochefoucauld (1613 - 1680) Scrittore francese]
DEDICATO ALL'UOMO CHE AMO
Questo è dedicato a te, amore mio, non so nemmeno se lo leggerai.
Sai ho ritrovato nella vecchia posta la prima email che mi hai scritto...
Ciao sul forum sono...e sono di sesso maschile, poichè ho notato che ti stai prendendo di petto con ...ti volevo dire che la stessa cosa è capitata a me sempre con lui quando sul forum di ...
In quel periodo si poneva in modo arrogante, saccente e a volte anche maleducato, tanto che alla fine, partendo dal presupposto che chi ha più intelligenza la usa, ho preferito abbandonare quel forum.
Sul nostro forum si è ripresentato con un altro nick e con la volontà di mostrare un altro carattere, secondo me il lupo cambia il pelo ma non il vizio
Valuta tu se è il caso di continuare a perdere tempo rispondendogli oppure non sia meglio ignorarlo del tutto.
spero di esserti stato utile.
se vuoi rispondermi non farlo sul forum ma su questo indirizzo che ho dato a pochissime persone del forum, ti prego quindi di non divulgarlo.
ciao a dopo, tutte le volte che vorrai.
Ricordi poi? dopo quattro email eravamo già innamorati.
Come è andata dopo? Ai posteri l'ardua sentenza.
Non so più niente di cosa fai e di come stai, ho provato a chiedere a qualcuno, ma la sua risposta è stata veramente sgarbata, proprio dettata dalla maleducazione che contraddistingue questo individuo.
Oggi domenica, giornata favolosa piena di sole come le giornate quando ci amavamo e ci cercavamo continuamente, sarà questo sole che ha provocato questa giornata di ricordi e piena di nostalgia.
E l'amore rimane lì non finito sempre presente, sempre prepotente, come un insegnante che vuole farti imparare una lezione, ma lo scolaro è "duro" non vuol capire e non vuole imparare.
E la vita va avanti, niente può tornare indietro.
Solo chi ha il dono della rinascita può sperare in un nuovo inizio...
Un bacio dato con tutto l'amore che ho ancora per te
GRANDE INTER
UN'AQUILA CHE SI CREDE UN POLLO
EPICURONE D'ORO
Scusate ma mi avete fatto ridere e lo sapete che lo faccio con amore perchè vi voglio bene.
Allora per voi, per tutti voi ho instituito l'EPICURONE D'ORO ricalcando il premio dell'ormai famosa trasmissione televisiva.
Ricordatevi però che ne dovete combinare una grossa, perchè i difetti piccini non m'interessano.
Vi ringrazio veramente perchè le vostre richieste mi danno importanza e lustro e ne sono orgogliosa e vi prometto che più vizi saprò e meglio saprò "condirvi" in quello che scrivo.
Non accalcatevi, non spingetevi, NON PREOCCUPATEVI ce n'è per tutti.
L'unico consiglio che vi do è vivete la vostra vita come sapete fare e siate sempre voi stessi...con i vostri difetti, ma anche con i tanti pregi che vi rendono così "PREZIOSI" per me.
Grazie grazie veramente di cuore vi amo tutti.
Ciao un bacio e buona domenica
sabato 15 novembre 2008
CURIOSITA'
UNA VITA CHE NON SI E' SVILUPPATA COME AVREBBERO VOLUTO, UN COMPAGNO /A CHE HA DELUSO LE ASPETTATIVE, LA FINE DEL SOGNO DI UN LAVORO SODDISFACENTE E REMUNERATIVO, MAGARI ANCHE LA VOGLIA DI AMICIZIE CHE SI RINNOVASSERO E CHE RIMANESSERO FEDELI...
IL MORTAIO
Portate alla luce del giorno questi segreti, descriveteli, rendeteli ridicoli agli occhi di tutti
e prima o poi la pubblica opinione li getterà via.
La sola divulgazione di per sè non è forse sufficiente, ma è l'unico mezzo senza il quale falliscono tutti gli altri. "
Joseph Pulitzer